Affronta Hurkacz in semifinale a Shanghai ATP, Copertina

Korda e i problemi al polso: “Ho passato mesi duri, è come se avessi dovuto imparare di nuovo a giocare”

13/10/2023 21:01 6 commenti
Sebastian Korda (foto Getty Images)
Sebastian Korda (foto Getty Images)

Gli infortuni sono lo spauracchio di ogni atleta, ancor più in un’epoca in cui il tennis è diventato estremamente fisico e assai dipendente dalla condizione. Se chiedi a un tennista quale sia il problema che più teme e che si augura di evitare assolutamente, questo è l’infortunio al polso. È un’articolazione molto complessa, che in caso di un “crack” o anche infiammazione necessita di totale attenzione e un lungo recupero. Ma l’influenza più nefasta è quella tecnica, sul gioco. Col polso accompagni l’impatto, dosi la forza, l’angolo e rotazione che imprimi sulla palla, è l’anello di congiunzione tra l’attrezzo e il braccio. Quando perdi la totale sicurezza e libertà nell’uso del polso, il gioco ne risente terribilmente. Il recupero può essere un vero calvario anche perché rischi di portarti dietro per molto tempo scorie e incertezze, fino al rischio di perdere i riferimenti acquisiti in anni di lavoro. Ne sa qualcosa Sebastian Korda, che ha attraversato una prima parte del 2023 complicatissima per un problema al polso che l’ha prima bloccato per alcuni mesi dopo un promettente Australian Open (aveva demolito Medvedev, prima di andare k.o.), quindi costretto ad un rientro incerto, con dolore persistente e risultati scadenti.

Korda sta entusiasmando al Masters 1000 di Shanghai, dove il suo gioco elegante, geometrico e offensivo l’ha portato in semifinale. Con accelerazioni straordinarie ha ribaltato la partita contro il connazionale Ben Shelton, prima volta di una sfida che potrebbe diventare un classico. Dopo questa bella vittoria ha parlato alla stampa, soffermandosi sui mesi bui nei quali ha sofferto tanto.

“Il mio infortunio in realtà è iniziato alla fine dell’anno scorso, probabilmente in questo periodo dodici mesi fa” racconta Korda. “Avevo difficoltà con il polso, ma in certi momenti sembrava tutto a posto quindi non mi sono allarmato; poi è peggiorato sempre di più, soprattutto durante gli allenamenti prima degli Australian Open. Ho giocato ad Adelaide, tutto sembrava ok. Quando ho iniziato a giocare partite al meglio dei cinque set a Melbourne, partite contro grandi servitori che cercavano principalmente il mio diritto, ha iniziato a farmi molto male. Da allora è stata una strada molto lunga e faticosa. Sono stato fermo totalmente per tre mesi: praticamente ho dovuto reimparare tutto quello che facevo prima, soprattutto a livello del polso. In ogni allenamento, ogni volta che colpivo un dritto, praticamente pregavo che il polso non mi facesse più male… e invece non smetteva di farmi male. Ad oggi ho ancora qualche problema occasionalmente. Come avete visto è con il diritto che ho fallito al tie-break, non ho ancora la sicurezza che vorrei con in colpi da quel lato, il diritto, la risposta, la volée di diritto. È qualcosa che tornerà man mano che giocherò, più sessioni di allenamento mi aiuteranno e spero che tutto torni presto alla normalità”.

“Ho perso tre mesi di circuito, ma oggi posso dire che aver perso altri quattro mesi mentre mi adattavo di nuovo a tutto, mentre imparavo di nuovo a fare tutto. Quest’anno è stato orribile, sì, ma in questo momento ho ritrovato fiducia in me stesso per giocare ad alto livello, e confido che i risultati saranno di nuovo con me.”

Sebastian afferma di non sentire affatto la pressione di aver un padre così importante, anzi reputa la sua famiglia uno dei suoi punti di forza, decisiva nella sua crescita da giovane ma anche nel quotidiano. “Una delle cose più belle che ti dà avere un padre come lui è che ti aiuta a capire come comportarti in certi momenti. Mi hanno insegnato a credere sempre in me stesso, a farcela, qualunque sia la situazione. Pressioni? Nessuna. In fin dei conti, tutti facciamo ciò che amiamo. Adoro giocare a tennis, amo questo sport, se non gioco passo tutto il giorno a guardare il tennis, e la stessa cosa succede con le mie sorelle. Fanno ciò che amano. Non credo che ci sia pressione, anche se, ovviamente, mi piacerebbe superare mio padre. Il mio obiettivo più grande in questo sport è vincere due Slam, uno in più di lui” conclude l’americano.

Tra Korda e la prima finale in un Masters 1000 c’è l’ostacolo Hurkacz. Gli head to head recitano una vittoria a testa, con l’ultimo scontro avvenuto all’Australian Open dello scorso gennaio, terminato con la vittoria di “Sebi” al super tiebreak del quinto set. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad un’altra grande partita.

Marco Mazzoni


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6 commenti

Annie (Guest) 14-10-2023 09:32

Purtroppo sì, l’aveva già dichiarato che l’infortunio al polso stava inevitabilmente condizionando il suo tennis al rientro, suggerendogli prudenza su certi colpi..per questo, da sua grande ammiratrice (lo dico da sempre che è il mio giovane preferito) ho seguito anche con apprensione il match con Shelton, gran colpitore di cui conosciamo la potenza soprattutto al servizio, e la risposta di Seba, bloccata, precisa, angolata e neanche profondissima alla prima di 222 km/h, giocata con una disinvoltura totale, mi ha lasciato a bocca aperta..comunque un filo di preoccupazione si legge nell’espressione già seria di Korda e non deve essere semplice giocare con questo pensiero, soprattutto per uno come lui che, a livello di mano, tecnica e potenza, ha davvero una gamma enorme di soluzioni: doppiamente bravo per la sua vittoria su Shelton

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Linda e Brenda fruhvirtova future campionesse (Guest) 14-10-2023 01:32

Aaaaah come giocava il padre

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Arnaldi_The_Joker (Guest) 13-10-2023 21:49

Oh yeah!

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Detuqueridapresencia 13-10-2023 21:28

Bravo ragazzo Korda oltre che ottimo tennista, elegante e di gran personalità, senza però appartenere alla generazione degli urlatori o dei mettitori di ditine dietro l’orecchio.

Auguri per una luminosa carriera in top 10.

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+1: il capitano, MarcoP, Pippolivetennis, Fighter1990
Paolo (Guest) 13-10-2023 21:25

Ci sono giocatori che al ritorno dopo questo genere di infortunio non si riprendono più specialmente su chi ha il rovescio ad una mano,Thiem ad esempio non è più stato lo stesso

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+1: MarcoP
Giallo Naso (Guest) 13-10-2023 21:10

Korda è un ragazzo molto sottovalutato. Probabilmente anche molto pacato, non l’ho visto giocare abbastanza da poter commentare, ma la maniera in cui ha esultato dopo avere vinto con shelton, raggiungendo la prima semifinale 1000, mi ha molto sorpreso. È un ragazzo che serve al circuito, speriamo non si faccia male di nuovo anche se pare estremamente fragile

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+1: MarcoP