È Paula Badosa la giocatrice positiva al Covid nella “bolla” australiana

Bene! e con questo si sono parati il culo,siamo tutti felici e rilassati, hanno spezzato le reni al covid (dubbio: e se la Kostyuk non fosse positiva al covid e la gufata dell’utente di sotto andasse a vuoto?)
Comunque auguri alla Badosa di pronta guarigione.

#PagliacciatAusOpen

Che bellissima ragazza! Non la conoscevo…grazie alla redazione!

#boycottAusOpen

@ Ale (#2681688)

E certo, visto che c’è un tennista positivo bisogna isolarne 100. Fanno proprio così in tutti gli sport…

Spero che Paula si rirpenda, è una bella presenza, in tutti i sensi

Scritto da Fabblack
Infatti.
A parte che non si è capito che giro abbia fatto quello dal Canada per arrivare in Australia: gli americani di solito fanno il giro “dall’altra parte”.
Quindi, tenuto conto dei 14 giorni, sarebbe stata contagiata il 6/7.
Lei giocò ad Abu Dhabi il 6 contro Sevastova, l’8 con Cornet ed il 10 con Kudermetova.
Alla fine (corna facendo) ha fatto bene Camila a non andarci.

La Andreescu, e relativo coach, hanno fatto la preparazione a Dubai e sono poi andati un paio di giorni ad Abu Dhabi prima di prendere l’aereo per Melbourne.

Molte (giustissime) critiche sono state fatte a Tennis Australia proprio per questo. Ossia che hanno fatto partire sullo stesso aereo gente che proveniva dal torneo di Abu Dhabi, dove le giocatrici erano in bolla e potevano spostarsi solo tra hotel e circolo, con gente come Andreescu, Bencic e altre che invece fino al giorno prima potevano girare liberamente senza alcun controllo (Andreescu ha postato tutti i giorni foto in ristoranti, musei, spiagge e quant’altro).

@ Ale (#2681688)

Commento impeccabile.

Infatti.
A parte che non si è capito che giro abbia fatto quello dal Canada per arrivare in Australia: gli americani di solito fanno il giro “dall’altra parte”.
Quindi, tenuto conto dei 14 giorni, sarebbe stata contagiata il 6/7.
Lei giocò ad Abu Dhabi il 6 contro Sevastova, l’8 con Cornet ed il 10 con Kudermetova.
Alla fine (corna facendo) ha fatto bene Camila a non andarci.

Notizia che dovrebbe quantomeno mettere a tacere tutti coloro che da giorni gridano alla vergogna per le misure messe in atto dal governo australiano per quanto riguarda la quarantena pesante di alcuni giocatori.

La Badosa era sul famoso aereo da Abu Dhabi, messa in quarantena nonostante non avesse avuto contatti stretti con il positivo (il coach della Andreescu). Era anche stata una delle prime a lamentarsi della decisione da parte del governo, dicendo che era assurdo lasciare in hotel lei e altre risultate negative a più test consecutivi.

Ecco, dopo tanti test negativi è arrivato quello positivo e sono arrivati anche i sintomi. La quarantena di 14 giorni non è adottata scegliendo un numero di giorni a caso, c’è un motivo ed è il periodo di incubazione, come questo caso dell’iberica testimonia.

Non fosse stata messa in quarantena all’epoca ora chissà, magari non sarebbe successo nulla, oppure magari avrebbe infettato un altro paio di persone, che a loro volta magari ne infattevano altri due e così via. E allora sì che rischiava di saltare tutto.

E anche la notizia di oggi di lasciare gli allenamenti a due persone invece che a quattro va letta nella stessa ottica. Invece di gridare sempre alla vergogna e alla farsa, bisognerebbe capire che si tratta di un modo per salvaguardare, oltre che la bolla, anche i giocatori stessi: con meno persone sei a contatto, meno sono le chances di diventare un contatto stretto di un positivo. E abbiamo visto con la Badosa come essere stati negativi fin ora è sì importante, ma non significa essere fuori “pericolo”.

Chiosa finale per la Kostyuk, un’altra di quelle che si è lamentata tanto in questi giorni, e che ora sicuramente un pò di ansia ce l’avrà visto che sull’aereo di Abu Dhabi avranno fatto un decina di storie IG insieme lei e la Badosa, sedute una dietro l’altra. Le due sarebbero dovute essere anche compagne di allenamento: ecco, oltre ad avere un pò di ansia, forse l’ucraina in questo momento starà anche ringraziando il governo australiano. Questo perchè nel caso, oltre all’ovvio rischio contagio, la sua quarantena pesante sarebbe iniziata da oggi essendo contatto stretto e non da una settimana fa, con il serissimo rischio di saltare lo slam.

Un grossa in bocca al lupo a Paula, e speriamo che quantomeno questa notizia porti a meno commenti senza senso (non solo qui, ma in generale). Ma purtroppo non ci conto.

In bocca al lupo guarisci presto

Auguri a Badosa di riprendersi presto e bene, e magari di riuscire a fare in tempo a partecipare all’AO, ma questo è assolutamente secondario.

Purtroppo le misure adottate per le persone in entrata in Australia, cioè quarantena (e non isolamento fiduciario) di 14 giorni in qualunque caso, senza eccezioni, si confermano coerenti e necessarie nell’ottica di azzeramento totale dei contagi scelta dall’amministrazione locale,