Roland Garros 2013 Copertina, Generica, WTA

Camila Giorgi, serve una svolta – Roland Garros Day 3 (di Marco Mazzoni)

30/05/2013 12:49 61 commenti
Camila Giorgi classe 1991, n.84 del mondo
Camila Giorgi classe 1991, n.84 del mondo

Il mio day 3 a Roland Garros era sulla carta focalizzato a confermare le interessanti sensazioni avute dal giovanissimo aussie Kyrgios nella sua sorprendente vittoria contro Stepanek nel match di primo turno. Purtroppo un avversario non “bello” ma solido come Cilic e soprattutto un malanno alla schiena hanno guastato il programma.

Giudicare il tennis del teenager australiano non avrebbe senso: appena arrivo sul campo 7 (dopo aver seguito buona parte del match della Giorgi) trovo Nik sdraiato a terra sottoposto ad un massaggio vigoroso, con evidenti smorfie di dolore. Resta in campo, ma non appoggia mai il peso sul lato sinistro e carica pochissimo servizio e dritto. Non guidicabile insomma, avremo sicuramente tempo per rivederlo. Forse già al Queen’s, diceva un coach della federazione australiana seduto al mio fianco, proveranno a farlo entrare allo storico evento pre Wimbledon. E sull’erba potrebbe essere una mina vagante terrificante…

Quindi il match del giorno diventa per me la scoperta di Camila Giorgi, ragazza che seguo da anni ma che per vari casi ancora non ero riuscito a vedere dal vivo. Occasione interessante, sul campo 5, dove goderla da due passi e apprezzarne le doti di spinta e aggressività ben note.
Non commento l’andamento del match, già andato abbondantemente in archivio, anche se rivivendolo non nascondo un filo di amarezza perchè sul 4-1 c’erano tutte le condizioni per portare a casa la prima frazione e chissà la partita. Ma la vera amarezza, ancor più forte adesso che scrivo a freddo, viene dalle sensazioni contrastanti e dai dubbi che mi ha lasciato ammirare il suo gioco ed il suo modo di stare in campo.

Che tennista è Camila Giorgi? Una poderosa macchina da guerra, capace di sparare accelerazioni fulminanti nei pressi delle righe, tramortendo le avversarie? Oppure una ragazza insicura, troppo frenetica e non lucida in campo, che come un toro infuriato vede ogni palla “rossa”, da incornare con la massima violenza senza alcun controllo? Penso a questa cosa da ore, e aver ascoltato la sua conferenza stampa rarefatta e quasi surreale per l’ermeticità delle risposte, mi fa arrivare alla terribile conclusione che forse oggi nemmeno Camila sa che giocatrice sia. O meglio, che ancora non sia affatto una giocatrice ma solo una straordinaria atleta e “colpitrice di palline da tennis”. Mi spiego, perchè la conclusione a cui sono arrivato è forse tantino “forte” e non vorrei essere frainteso.

Che vuol dire essere una giocatrice, nel senso pieno del termine? È molto di più del correre su di un rettagolo di gioco, colpendo palle da tennis. Vuol dire capire il gioco, saper scegliere in che modo colpire, con quale effetto e angolo per valorizzare le proprie forze e mettere in difficoltà l’avversaria, il tutto cercando di sbagliare il meno possibile e allo stesso tempo essere pungente, pericolosa per la rivale. Magari fare anche un vincente, ma non su ogni palla perchè la prima regola da insegnare è che nel tennis agonistico i punti non sono tutti uguali e non devono mai essere giocati a caso. La tennista è un’artista rara, una sorta di equilibrista che cammina su di un filo sottile che delimita il baratro tra un punto ben giocato e vincente ed una caduta, un errore. Serve lucidità, rapidità di pensiero, capacità di adattarsi alla situazione perchè ogni giornata è diversa, ogni avversaria è diversa. Ogni scambio e palla è diversa…

Potrei andare oltre, ma se consideriamo anche solo questi elementi basilari del tennis, allora la Giorgi non è ancora una giocatrice…. è uno straordinario talento balistico capace di travolgere tutto a furia di colpi formidabili, un mix perverso (per le avversarie, s’intende) tra una Seles doc ed un Agassi prima maniera. E non sto esagerando. Camila è un’atleta eccezionale, dotata di una coordinazione assoluta, che deriva da una infanzia da ginnasta e un dna puro per lo sport. Pochissime volte ho visto danzare così bene in campo, muovere i piedi con tale frequenza e precisione, trovandosi sempre in condizioni quasi ideali per tirare a tutta swing veloci e potenti. Ma la sua non è solo forza, è istinto vero, primordiale, un senso per la palla e per il tempo di impatto eccezionale. Ripeto: eccezionale. Scarica sulla palla una forza tremenda, con traiettorie secche, molto spettacolari. Ottimi entrambi i colpi, la meccanica esecutiva è da prendere ad esempio per spiegare un impatto pulito, potente, aggressivo, in cui tutto il corpo si proietta sulla palla con la massima coordinazione.

Mi è parsa migliore la botta secca a chiudere col rovescio cross, ma altre volte in tv avevo preferito il dritto, quindi può essere la giornata a far preferire una o l’altro, siamo all’eccelenza. E nemmeno la meccanica del seevizio è male, altro momento tecnico in cui coordinazione, spinta e uso di tutto il corpo generano all’unisono un movimento apprezzabile. Allora perchè commette una montagna di doppi falli, che regalano punti in momenti decisivi? Si torna al punto precedente, alla testa, alla scarsa o quasi assente lucidità, a quella aggressività eccessiva che la fa andare troppo su di giri, a tirare sempre e comunque.

Da ogni lato, in ogni condizione di punteggio, contro qualsiasi rivale. Finendo per commettere errori in serie, e perdere match che con un minimo (dico minimo…) acume tattico potrebbe portare a casa. Dice lei stessa di aver troppa fretta, di voler sempre comandare sia quando è alla risposta che al servizio, ma che sta lavorando per coprire di più la seconda e quindi rischiare di meno il doppio fallo…. ma poi in campo vanifica tutti i buoni propositi, finendo schiava di quella parte probailmente inconscia che la domina nell’adrenalina del match. Voler dominare lo scambio è un ottimo proposito, ancor più con un bagaglio tecnico così importante. Ma a che serve, in fondo, produrre un bel numero di winner mozzafiato in mezzo ad un cimitero di errori gratuiti? La Giorgi ha bisogno di un cambio di ritmo mentale, all’approccio alla partita e nel suo svolgimento. Ha bisogno di materializzare che la via verso il successo non passa per l’ennesimo rovescione stupendo che pizzica la riga, illudendola di poter vincere un set 24 punti a zero.

Se il suo istinto è così dominante da inibire la razionalità in campo e non ascoltare nessuno, non potrebbe essere un’idea metterla a confronto non con una figura paterna (come oggi, visto che il coach è il padre), ma con qualcuno che riesca a scavare dentro di lei? Qualcuno che possa a dar fiato alla flebile vocina dellla sua parte razionale, che la potrebbe aiutare a fermarsi un attimo nella sua danza feroce e furibonda, e diventare così più lucida in campo? Non diventerà mai una giocatrice cerebrale, ma senza questo scatto mentale le sue vittorie resteranno sporadiche. E perdere un talento del genere sarebbe delittuoso, per chi ama il tennis e per se stessa.


Da Parigi – Marco Mazzoni


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annacone (Guest) 31-05-2013 09:03

@ Morotep (#857855)

ottimo, concordo in pieno.

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Koko (Guest) 30-05-2013 20:05

@ rios (#858442)

Soprattutto se non vinci a seguirti sono in pochi!

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groucho (Guest) 30-05-2013 19:56

Scritto da Marco Mazzoni
@ groucho (#858381)
ciao groucho, andando su quel piano la faccenda si fa complessa, per mille motivi. alla fine ognuno e’ libero di servirsi dell’aiuto e del supporto di chi vuole, federazioni o no. e va detto per onore di cronaca che la Giorgi non ha giocato in fed cup nonostante fosse stata chiamata dalla federazione (correggetemi se sbagilio, ma mi pare sia andata cosi’), quindi perche’ si voglia una collaborazione bisogna sempre volerlo in due.
E per analizzare davvero in profondita’ i motivi del perche’ non si riesce ad esplodere ci sarebbe da scavare, da seguirla non un giorno, ma per settimane, starci a contatto, cose che sono fuori dalla mia capacita, e da quella di chiunque non lavori con lei. Da come posso seguirla, e da quel che ho visto e sentito, quelle che ho scritto sono le mie sensazioni, non una certezza.
Personalmente mi auguro che Camila, con l’aiuto del padre, di altri e molto di se stessa, riesca ad ottenere i risultati pari al suo grande talento.

Purtroppo con l’aiuto di se stessa non credo possa muoversi verso una dimensione di crescita, basta vedere le sue interviste, si rimane abbastanza perplessi, la ragazza mostra di avere un approccio al mondo piuttosto complesso.
L’aiuto della famiglia finora è stato determinante, ma probabilmente a questo punto non basta più. Ci vogliono risorse, e importanti, se si vuole provare a far crescere ancora la ragazza. Secondo me se la Federazione non interviene con generosità e dimenticando il passato difficilmente avremo una campionessa (poi mai dire mai, per carità).
Naturalmente la famiglia Giorgi farà bene a valutare tutti gli aspetti di un’eventuale proposta (seria) della Federazione, e avrà tutto il diritto di prenderla in considerazione o di rifiutarla. Ma la Federazione per me non può più ignorare questa situazione.
Siccome tutti noi appassionati desidereremmo avere una campionessa (oltre alla Errani, che per me lo è), sarebbe giusto che si facesse pubblica chiarezza. Ci sono state troppe vicende oscure in questa storia.

59
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tommaso (Guest) 30-05-2013 19:52

@ Marco Mazzoni (#858406)

La prima convocazione (per la partita contro gli USA, dopo gli AO), a detta della Federazione, era saltata per l’infortunio alla spalla. Per la seconda non mi pare che fosse stata convocata.

58
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rios (Guest) 30-05-2013 19:43

@ groucho (#858381)

tutto giusto…però credo che il problema sia proprio la mancanza di comunicazione tra il padre della Giorgi e la Federazione…e non mi pare che le 2 parti abbiano il benchè minimo interesse di venirsi incontro…il motivo non lo conosco ma è chiaro che ci sia una grande distanza…l’unica cosa che ho pensato che la federazione non la consideri una vera e propria atleta italiana..un pò perchè è argentina un pò perchè in Italia praticamente non ci sta mai…poi il carattere di certo non aiuta..per fare un’esempio basta guardare il caso della Burnett..ha alzato la voce in un momento di difficotà e ha ottenuto qualcosa dalla federazione…non a caso ha ricevuto lei una wc a Roma (non la Giorgi sebbene la classifica poteva dire diversamente..).Però cè anche da dire che da quel poco che si sa sembra che camila e suo padre vivano in un mondo a parte….la vedo difficile una collaborazione tra Giorgi e federazione…comincia ad avere 22 anni oramai o si fa subito o temo che per la Giorgi la carriera da tennista possa terminare presto…d’altronde nel tennis se non vinci non guadagni, e se non guadagni non puoi andare in giro per il mondo all’infinito…

57
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Marco Mazzoni (Guest) 30-05-2013 19:29

@ groucho (#858381)

ciao groucho, andando su quel piano la faccenda si fa complessa, per mille motivi. alla fine ognuno e’ libero di servirsi dell’aiuto e del supporto di chi vuole, federazioni o no. e va detto per onore di cronaca che la Giorgi non ha giocato in fed cup nonostante fosse stata chiamata dalla federazione (correggetemi se sbagilio, ma mi pare sia andata cosi’), quindi perche’ si voglia una collaborazione bisogna sempre volerlo in due.
E per analizzare davvero in profondita’ i motivi del perche’ non si riesce ad esplodere ci sarebbe da scavare, da seguirla non un giorno, ma per settimane, starci a contatto, cose che sono fuori dalla mia capacita, e da quella di chiunque non lavori con lei. Da come posso seguirla, e da quel che ho visto e sentito, quelle che ho scritto sono le mie sensazioni, non una certezza.
Personalmente mi auguro che Camila, con l’aiuto del padre, di altri e molto di se stessa, riesca ad ottenere i risultati pari al suo grande talento. 🙂

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Roberto (Guest) 30-05-2013 19:13

@ Marco Mazzoni (#858365)

È un bel prospetto, come Quinzi con cui credo battaglierà x anni!
Sicuramente l’australiano un po’ per entusiasmo e per capacità è andato molto forte tirando un po’ a tutta , giocando molto sul veloce e forse lo sforzo comincia a farsi sentire, diversamente da Quinzi che è stato instradato saggiamente dal suo staff al 90% su terra dove il giocatore migliora di più a livello tecnico e fino a che fisicamente non si stabilizza rischia di meno di infortunarsi, come capitato ad esempio a kokkinakis che da gennaio è fermo per problemi alla schiena!

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biglebowsky 30-05-2013 19:10

Scritto da Marco Mazzoni
@ Nick Barrett (#858352)
si, confermo, ha perso un fratello (o sorella, non ricordo a mente) quando era piccola, e questo non ha certamente avuto un impatto positivo.

per essere precisi e non per rinvangare ha perso la sorella maggiore in un incidente stradale a parigi nel 2011

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groucho (Guest) 30-05-2013 19:09

Per la prima volta un articolo di Marco Mazzoni non mi ha convinto del tutto. Le considerazioni che fa sono legittime e fondamentalmente corrette, ma manca a mio avviso la lettura di una componente nella vicenda Giorgi: manca l’analisi del perché questo indubbio talento è stato gestito in modo così discutibile.
Senza entrare nei particolari, la famiglia Giorgi ha fatto un investimento su Camila che ha rari precedenti (almeno in Italia). Il ritorno è ora inferiore alle attese, perché l’ambizione e la speranza di portare la ragazza a primeggiare in questo sport erano notevoli e ben ponderate. Invece, ora che si sta entrando nella fase matura della carriera di Camila, si riscontra un atteggiamento acerbo della ragazza che fatica a trovare una dimensione diversa da quella della promessa, anche per i problemi di intelligenza tattica rilevati nell’articolo (che sono un di cui dei problemi di Camila). La realtà è che se fino a un paio di anni fa la posizione della famiglia Giorgi era giustamente di voler preservare Camila da tutto (anche dall’influenza della Federazione) proprio perché si riteneva o si sperava che la ragazza non avesse bisogno di alcun supporto nel raggiungere il livello da star, ora è più evidente la sua difficoltà di tagliare questo traguardo.
Il fatto è che ora Camila avrebbe realmente bisogno di un supporto esterno (visto che da sola o con la famiglia non ce la fa) e per questo il passo decisivo verso una soluzione dovrebbe farlo la Federazione. Dovrebbe farlo non per graditudine verso la ragazza o la sua famiglia, ma verso il tennis italiano, la sua storia, il suo presente e il suo futuro, che la Federazione stessa rappresenta, in un atto di rispetto anche verso tutti gli appassionati. Allora, in sintesi, visto che si danno aiuti a chi è meno dotato di Camila (non faccio nomi ma sono evidenti a tutti), a maggior ragione si devono sare aiuti (e cospicui) a chi ha talento e a chi ha in mano un talento. Perché questo talento non è solo di Camila o della famiglia Giorgi, ma è di tutto il nostro paese e forse di tutti quelli che amano questo meraviglioso sport che è il tennis. Ci vuole un atto di generosità, e forte, che può venire solo da chi ha i mezzi per essere generoso: la Federazione. Gli sportivi, tutti, ringrazierebbero.

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Nick Barrett 30-05-2013 19:01

Scritto da Marco Mazzoni
@ Nick Barrett (#858352)
si, confermo, ha perso un fratello (o sorella, non ricordo a mente) quando era piccola, e questo non ha certamente avuto un impatto positivo.

Brutta storia, come Del Potro 😥 Grazie per la risposta e per i tuoi articoli!

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Marco Mazzoni (Guest) 30-05-2013 18:55

@ Nick Barrett (#858352)

si, confermo, ha perso un fratello (o sorella, non ricordo a mente) quando era piccola, e questo non ha certamente avuto un impatto positivo.

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Marco Mazzoni (Guest) 30-05-2013 18:53

@ Roberto (#858327)

ciao Roberto, non e’ stato nulla di grave, l’ha scritto lui stesso su twitter, ma ha condizionato il match perche’ avvertiva dolore quando caricava i colpi, infatti la cosa era evidente, e quindi non era possibile confermare le sensazioni molto positive dell’incontro vs Stepanek del primo turno
Seguilo, perche’ ha grande potenziale, e ho ascoltato un coach aussie che ne parlava bene dal punto di vista “testa” e “applicazione al lavoro”. Il punto di domanda forse mi viene per quel fisico molto imponente, che non possa diventare un limite “alla Philippoussis” tanto per restare in Australia…
saluti

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Nick Barrett 30-05-2013 18:47

@ Marco Mazzoni (#858313)

La Giorgi ha subito anni fa una perdita famigliare vero (o forse ho sentito notizie false)? Potrebbe avere influito sul suo carattere sensibile e timido.

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Roberto (Guest) 30-05-2013 18:40

@ LiveTennis.it Staff (#858333)

Molto bene , grazie mille!!

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LiveTennis.it Staff 30-05-2013 18:26

@ Roberto (#858327)

Marco è a Parigi non riesce a rispondere a tutti, ma appena troverà un altro po’ di tempo risponderà anche a te. Un caro saluto.

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Roberto (Guest) 30-05-2013 18:22

@ Marco Mazzoni (#858313)

Sig Mazzoni , sotto le avevo chiesto conferme dall’infortunio di kyrgios alla schiena, ma non mi ha risposto.
Sembra che ci sia solo la giorgi a questo mondo…dopo aver iniziato l’articolo parlando di kyrgios !
Grazie

Roberto

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Marco Mazzoni (Guest) 30-05-2013 18:10

Sottolineo di nuovo come per me la Giorgi non debba cambiare coach, ma se possibile trovare un supporto ulteriore per aiutarla nella crescita, mentale e professionale, perchè si possa valorizzare e far esplodere il suo grande talento. Se è molto legata al padre, che senso avrebbe “allontararlo”? Nessuno. Ed è merito suo se oggi lei possiede tante di quelle qualità. Il mio commento non è nel modo più assoluto contro il padre, e nemmeno contro Camila, che anzi vorrei spronare a fare un passo avanti, per cambiare questa fase in cui non riesce a tirar fuori tutto il meglio e sue potenzialità enormi.

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effeemme 30-05-2013 18:04

spesso leggo commenti su questo sito che si spregano a parlare delle sue sconfitte, da parte di utenti che non si prendono la briga di andare a verificare di cosa stanno parlando.
invece di scrivere con superficialita’, cerchiamo di ricordare che Camila ha avuto un problema alla spalla che l’ ha afflitta per molti mesi!!!

dopo aver risolto quasi definitivamente il problema, è rientrata nel circuito giocando 9 incontri e ottenendo le seguenti prestazioni:

– ha portato al 3° una Robson sicuramente talentuosa e per Camila era un rientro problematico.
– ha battuto la Minella, in un modo ben piu’ netto di quanto non raccontino i singoli games.
– ha disputato un’ ottima partita contro la nr. 1 del mondo.
– facile vittoria contro la Govortsova.
– buon risultato su Garbine.
– ha ceduto su Petrova, dopo ben 2 ore e 20 minuti, in un match davvero combattuto.
– ha battuto Marion che si è in crisi, ma non è certo a livelli di una top 50.
– ha perso con la Bouchard, in modo netto, ma poi si scopre che ha avuto nel durante un riacutizzarsi del problema.
– infine perde con la Peng, ma non era certo lei la favorita, rifilandogli comunque 23 vincenti.

c’ è da essere negativi??
direi proprio di no!!

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cataflic (Guest) 30-05-2013 17:06

Scritto da Bepi
La storia e’ piena di padri che hanno rovinato mentalmente e tennisticamente le proprie figlie (Pierce, Dokic, Bartoli ecc….). Per comprendere le reali potenzialta’ della Giorgi, dovrebbe affidarsi ad un Coach serio e preparato!!!!!

sì, ma vedi, pur piangendo lacrime amare, queste sono arrivate nelle 10 prima dei 20 anni!!!! Camila è un bel po’ indietro….

43
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clipo 30-05-2013 17:01

Sea vessi dovuto scrivere un articolo su Camila, non mi sarei discostato molto da questo. Confido sempre che avvenga una svolta ma poi, riscontro sempre che la peggior avversaria della Giorgi sia sempre se stessa 🙁

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Angie (Guest) 30-05-2013 16:44

@ tommaso (#858132)

Prendo spunto dal tuo commento. Non so se la Giorgi debba cambiare tecnico…certo che le parole del padre – probabilmente dispiaciuto per qualche sconfitta o spinto dalle critiche che ormai gli arrivano addosso anche dalla stampa specializzata – mi fanno un po’ pensare…
Se ho la seria intenzione di proporre a mia figlia un cambio di guida tecnica NON comincio il discorso chiedendole di licenziarmi!!
Chiaro che la ragazza – che deve essere una bravissima ragazza, molto affezionata al babbo, ancor più da quando è morta l’altra figlia – ti dice di NO!! E ti difende a spada tratta…
Non importa che gliel’abbia chiesto “scherzando”…il discorso va impostato in modo tecnico a fronte di sconfitte frequenti che scaturiscono sempre dalla coazione a ripetere comportamenti in campo che non pagano ed evidenziando la mancanza di lettura del gioco avversario…
Comunque, contenti e convinti loro 2….vadano pure avanti così. Il mondo dello sport è pieno promesse non mantenute. Pazienza.

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tommaso (Guest) 30-05-2013 16:23

@ Dok81 (#858203)

Non mi riferito direttamente a te sull’analisi frame per frame dell’intervista, ci tango a chiarirlo 😉

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Dok81 (Guest) 30-05-2013 16:15

Scritto da tommaso
@ Dok81 (#858160)
Mi permetto… analizzare l’intervista post match di Camila non ha senso, per diversi motivi.
1) aveva appena perso una partita di un torneo del Grande Slam, a Parigi, dove ha vissuto per anni e… (sappiamo tutti). Magari ci teneva a vincere una partita, magari era incazzata nera per aver perso, magari non aveva voglia di star lì a parlare con la giornalista. Non vuol dire che non si diverta A GIOCARE, diciamo che non si diverte a parlare di una sconfitta. Chi si diverte quando perde? Magari Gulbis, che ha modo di consolarsi. Ai suoi tempi Safin…
2) ho letto critiche alla non-risposta alla domanda su QUEL punto del possibile 5-3. Scusate, ma che domanda è “come rigiocheresti il punto”? Io avrei risposto: “le avrei fatto fare il tergicristalli per 3/4 scambi, poi l’avrei chiamata a rete, lei ci sarebbe arrivata e avrebbe tentato il pallonetto, io sarei corsa all’indietro e giocato un tweener vincente all’incrocio delle linee…”. MA CHE DOMANDA E’??? L’unica risposta possibile era “in campo”, ma una volta andato il punto, e andata la partita, di cosa stiamo parlando? Giustamente Camila ha risposto bofonchiando qualcosa che più o meno si può tradurre con un “chi se ne frega, tanto la palla è andata fuori e il match l’ho perso”.
3) l’anno scorso dopo Wimbledon (e dopo ogni torneo a dire il vero) si era concessa un giro in centro città, rispondendo che si sarebbe concessa “un gelato” e avrebbe fatto shopping come regalo per i match vinti. Intendeva, credo, conoscendo un po’ il mondo del professionismo, che si sarebbe concessa uno sfizio – in questo caso culinario – rispetto alla solita dieta fatta di carboidrati, insalate, bresaola. L’intervistatrice cosa le chiede, 10 minuti dopo la sconfitta di Parigi dove Camila voleva far bene e blablabla? “Mangerai il gelato”? Dai, su, non scherziamo. E c’è chi analizza sillaba per sillaba QUESTA intervista per tracciare profili psicologici di Camila? Va beh, allora divertiamoci a spararla più grossa possibile…

Ci tengo a precisare che non parlo dell’ultima intervista (anche perchè ho scritto “ho visto qualche partita e qualche intervista”) ed in generale non mi soffermo ne sulle domande …. dei giornalisti ne sulle risposte diplomatiche dei giocatori di qualsiasi sport. Il mio intervento riguarda esclusivamente quello che sta dietro…il linguaggio del corpo, il tono di voce, la scelta della parole (e non di camila, delle persone in generale in quanto solo il 7% circa del nostro modo di comunicare è il risultato dal significato delle parole)…è una cosa che mi piace molto fare e che approfondisco ormai da anni. Non lo do come per certo perchè io non sono PER NIENTE UN ESPERTO in materia, ma solo un appassionato come tanti…ma quello che vedo io è una ragazza che non si diverte a fare quello che fa , lo fa per sua scelta (indubbiamente) ma lo fa meccanicamente e non per se stessa. Mia modestissima opinione.

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tommaso (Guest) 30-05-2013 16:06

@ Dok81 (#858160)

Mi permetto… analizzare l’intervista post match di Camila non ha senso, per diversi motivi.

1) aveva appena perso una partita di un torneo del Grande Slam, a Parigi, dove ha vissuto per anni e… (sappiamo tutti). Magari ci teneva a vincere una partita, magari era incazzata nera per aver perso, magari non aveva voglia di star lì a parlare con la giornalista. Non vuol dire che non si diverta A GIOCARE, diciamo che non si diverte a parlare di una sconfitta. Chi si diverte quando perde? Magari Gulbis, che ha modo di consolarsi. Ai suoi tempi Safin…

2) ho letto critiche alla non-risposta alla domanda su QUEL punto del possibile 5-3. Scusate, ma che domanda è “come rigiocheresti il punto”? Io avrei risposto: “le avrei fatto fare il tergicristalli per 3/4 scambi, poi l’avrei chiamata a rete, lei ci sarebbe arrivata e avrebbe tentato il pallonetto, io sarei corsa all’indietro e giocato un tweener vincente all’incrocio delle linee…”. MA CHE DOMANDA E’??? L’unica risposta possibile era “in campo”, ma una volta andato il punto, e andata la partita, di cosa stiamo parlando? Giustamente Camila ha risposto bofonchiando qualcosa che più o meno si può tradurre con un “chi se ne frega, tanto la palla è andata fuori e il match l’ho perso”.

3) l’anno scorso dopo Wimbledon (e dopo ogni torneo a dire il vero) si era concessa un giro in centro città, rispondendo che si sarebbe concessa “un gelato” e avrebbe fatto shopping come regalo per i match vinti. Intendeva, credo, conoscendo un po’ il mondo del professionismo, che si sarebbe concessa uno sfizio – in questo caso culinario – rispetto alla solita dieta fatta di carboidrati, insalate, bresaola. L’intervistatrice cosa le chiede, 10 minuti dopo la sconfitta di Parigi dove Camila voleva far bene e blablabla? “Mangerai il gelato”? Dai, su, non scherziamo. E c’è chi analizza sillaba per sillaba QUESTA intervista per tracciare profili psicologici di Camila? Va beh, allora divertiamoci a spararla più grossa possibile…

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docgigiu (Guest) 30-05-2013 16:03

Bellissimo pezzo.
Concordo con quanti auspicano il cambio del coach. Credo che non sia facile trovare la persona giusta per Camila. Avrebbe bisogno di una via di mezzo tra l’allenatore ed il “mental”. Inoltre credo cha abbia bisogno di tornare a sorridere ed a divertirsi quando gioca, perchè mi sembra che si sia dimenticata che, in fondo, è solo un gioco.
Buon tennis a tutti!

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effeemme 30-05-2013 15:54

per coloro che come me e molti altri conoscono bene Camila, quest’ articolo non dice nulla di nuovo.
casomai avvalora per alcuni versi, quelle che sono le potenzialita’ della ragazza.
molto spesso pero’ vedo parlar male di Camila, perchè in Italia ci sono tante persone che credono di poter dare consigli facendo i CT di turno o peggio gli psicologi di turno.
nei mie commenti, cerco solo di dare chiavi interpretative a quelle che sono le partite.
chiavi giuste o sbagliate che siano, perchè dipende da che punto guardi il mondo… come diceva De Palo, tutto dipende…
nulla a che vedere con chi crede di poter dire come evolvera’ il futuro.
perchè una cosa è certa:
ieri ero una persona diversa da oggi e domani saro’ una persona diversa da quella attuale.
con l’ applicarsi nella quotidianita’, tutti cambiano migliorando e Camila fa altrettanto, dimostrando anno dopo anno, un continuo e inesorabile miglioramento in classifica.
per cui tutti i discorsi critici su di lei, non hanno modo di esistere, se non nelle menti di chi mal la vede.
lei negli anni è cresciuta e non si puo’ dare per scontato che questa crescita si sia arrestata adesso.
il futuro, quello che nessuno è in grado di vedere, parlera’ certamente di una sua evoluzione positiva.
evoluzione che la potra’ spingere in classifica fino ad N posizione.
perchè il suo passato fino ad oggi ha visto quella evoluzione in lei.
fingere di non vederla, è assolutamente inutile a tutti.

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Roberto (Guest) 30-05-2013 15:51

Scusi sig Mazzoni, ma allora kyrgios si è infortunato ?????

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Dok81 (Guest) 30-05-2013 15:37

Scritto da tommaso
@ Bepi (#858112)
E tre…

Riusciamo a metterci in testa che Sergio NON rinchiude sua figlia in casa e la OBBLIGA a non avere una allenatore/amici/vita sociale ma che è Camila che VUOLE allenarsi con suo padre? E che Sergio (vedi anche Amadeus) vuole il meglio per i suoi figli? Credete che si ostini ad allenare Camila per “fregarla”? Per prendersi i soldi degli sponsor, dei premi? QUALI SPONSOR? QUALI PREMI?

Non voglio mettere in dubbio la buonafede del padre, anche perchè non lo conosco e non mi permetterei mai. Però é anche vero che il mondo dello sport (e delle competizioni in generale) è sempre stato caratterizzato da questo rapporto strano tra genitori “troppo invadenti” (sportivamente parlando) e figli che pur di ricevere l’approvazione e la stima del genitore arrivano quasi a “robotizzarsi”.
Uso questa parola proprio pensando alla Giorgi…guardando qualche partita e qualche intervista una cosa trapela in maniera quasi cristallina dal linguaggio del suo corpo, dal tono della voce e dalla scelta delle parole: lei non si diverte.
Da sempre l’impressione di essere li per dimostrare qualcosa a qualcun’altro (il padre?) senza volerlo fare davvero…credo che lei (cosi come tante atlete con genitori molto presenti nella loro vita competitiva) sia convinta che l’unico modo per ottenere l’affetto e l’approvazione di cui necessitano tutti gli adolescenti dai genitori sia quello di giocare a tennis e fare felice il padre che ci tiene tanto.
Notate anche l’atteggiamento di Camila tra un punto e l’altro: è al servizio, doppio fallo, si gira meccanicamente e velocemente, come se niente fosse successo, prende le palline e ricomincia a sparare bordate. La palla finisce sulla linea ed è un bellissimo vincente? si gira di scatto come se niente fosse e ricomincia! la palla finisce sulla rete? si gira di scatto come se niente fosse e ricomincia!
Da un lato può essere un atteggiamento valido (non si fa condizionare dal risultato dello scambio) dall’altro secondo me nasconde un vero e proprio “tormento interiore” di una ragazzina che quando gioca somiglia più ad un robot programmato per colpire la pallina con forza che ad una giocatrice. Se i giapponesi (maestri di robotica) inventassero un robot che gioca a tennis avrebbe tutte le movenze della Giorgi (e questo è positivo) ma anche gli stessi suoi atteggiamenti dopo un punto , vinto o perso che sia…(e questo non è negativo, è preoccupante).
Questa ovviamente è solo la mia umile opinione…di conseguenza non pretendo che sia giusta 🙂

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marcopiper 30-05-2013 15:33

Scritto da isma
se posso suggerire un consiglio direi di evitare questi articoli prolissi e infiniti.. un articolo di per sé è uno scritto breve, conciso e diretto. Comunque conosciamo tutti camila.. se è disposta a una qualche forma di ‘patteggio’ e di rinuncia a giocare come una sparapalle magari migliorerà gioco, classifica e risultati. Sennò continua nella sua pretesa piena di arroganza a giocare come adesso.

Se non ti piacciono le argomentazioni profonde prova ad andare su facebook, li con 140(?) caratteri fanno miracoli.

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davide eranni (Guest) 30-05-2013 15:33

Talento puro!
Un giorno vi mettera’ tutti in riga…

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Koko (Guest) 30-05-2013 15:25

Direi che in casi come questo la giocatrice deve arrivare con quello che ha migliorando le cose più abnormi ma non stravolgendo tutto. Nelle 70 è arrivata con il padre per cui completamente brocco non è direi! Le qualità che vedete qualcuno le ha fornite e non penso sia solo talento naturale, c’è anche lavoro dietro. Il problema è nell’andare oltre ciò che si è appreso sinora e ampliare gli orizzonti magari in forma di collaborazione continua con qualcuno non part time ma continuativamente come Lendl con Murray. Qui però ci si scontra con un fattore economico importante e il gioco deve valere la candela. Occorrerebbe un collaboratore di esperienza che magari attualmente non lavora e chieda un compenso in base ai risultati di Camila: se entra nelle venti mi pagate altrimenti lavoro gratis! Figura idealmente stupenda ma difficile da reperire.

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BEPPE (Guest) 30-05-2013 15:17

un pezzo molto esaustivo per descrivere una funambola dentro un campo da tennis, una a meta’ strada tra danzatrice,equilibrista e macchina balistica io l’ammiro poco perchè il tennis è un’altra cosa…se continuera’ cosi’ parleremo del talento tennistico piu’ mal gestito della storia di questo sport…peccato

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DiPassaggio (Guest) 30-05-2013 15:16

Sì, serve una svolta. Camila, usciamo stasera che ne parliamo

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Bepi (Guest) 30-05-2013 15:12

Coach o spagnolo o italiano, ma quelli buoni sono già’ impegnati e scommesse non se ne possono fare!

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tommaso (Guest) 30-05-2013 15:12

@ Bepi (#858112)

E tre…

http ://www.camilagiorgi.it/index.php/2012/08/21/sergio-giorgi-e-i-programmi-di-camila-us-open-e-tournee-in-asia/

Estraggo dall’articolo la parte che interessa: “In prospettiva US Open Sergio rivela di aver provato a cambiare qualcosa nella preparazione di Camila: “Dopo Wimbledon, per questi tornei americani, ho provato a far allenare Camila da Kozlov, che conosco da tanti anni ed è una persona splendida. Si sarebbe occupato della parte atletica ed ero anche in contatto con una nutrizionista. Ma Camila non ne ha voluto sapere di “licenziarmi”, diciamo così. Gliel’ho detto per scherzo, ma lei era serissima. Dopo l’ultimo torneo ci siamo seduti a un tavolo in hotel e abbiamo deciso, per gli US Open, di continuare come abbiamo fatto finora, io e lei”.”

Riusciamo a metterci in testa che Sergio NON rinchiude sua figlia in casa e la OBBLIGA a non avere una allenatore/amici/vita sociale ma che è Camila che VUOLE allenarsi con suo padre? E che Sergio (vedi anche Amadeus) vuole il meglio per i suoi figli? Credete che si ostini ad allenare Camila per “fregarla”? Per prendersi i soldi degli sponsor, dei premi? QUALI SPONSOR? QUALI PREMI?

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Marco Mazzoni (Guest) 30-05-2013 15:01

@ biglebowsky (#858057)

assolutamente si. una svolta che puo’ far esplodere un talento puro.
nomi di persone qua non ne faccio, sorry

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Marco Mazzoni (Guest) 30-05-2013 15:00

Ripeto che non ce l’ho assolutamente col padre, ottima persona che e’ stata fondamentale per darle quel che ha; che e’ tantissimo, perche’ molte sue colleghe non so cosa darebbero per aver quell’istinto, quel modo fantatisco di aggredire e colpire la palla, quella coordinazione e quella “cattiveria” quando spara creando colpi fantastici. questo sia ben chiaro.
E non e’ detto e nemmeno giusto che il padre sia da pensionare, tutt’altro, semmai da affiancare con altre persone. Spesso si parla di padri/padroni con le ragazze. Il sig. Giorgi non rientra assolutamente in questa categoria. C’e’ una recentissima e bella intervista sua su spaziotennis, leggetela, e’ molto interessante.

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Bepi (Guest) 30-05-2013 14:59

La storia e’ piena di padri che hanno rovinato mentalmente e tennisticamente le proprie figlie (Pierce, Dokic, Bartoli ecc….). Per comprendere le reali potenzialta’ della Giorgi, dovrebbe affidarsi ad un Coach serio e preparato!!!!!

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tommaso (Guest) 30-05-2013 14:52

@ CIOFF (#858086)

Io ci riprovo, prima o poi questa cosa del padre-padrone-allenatore-cattivo-via passerà…

http ://www.camilagiorgi.it/index.php/2012/08/21/sergio-giorgi-e-i-programmi-di-camila-us-open-e-tournee-in-asia/

Estraggo dall’articolo la parte che interessa: “In prospettiva US Open Sergio rivela di aver provato a cambiare qualcosa nella preparazione di Camila: “Dopo Wimbledon, per questi tornei americani, ho provato a far allenare Camila da Kozlov, che conosco da tanti anni ed è una persona splendida. Si sarebbe occupato della parte atletica ed ero anche in contatto con una nutrizionista. Ma Camila non ne ha voluto sapere di “licenziarmi”, diciamo così. Gliel’ho detto per scherzo, ma lei era serissima. Dopo l’ultimo torneo ci siamo seduti a un tavolo in hotel e abbiamo deciso, per gli US Open, di continuare come abbiamo fatto finora, io e lei”.”

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CIOFF (Guest) 30-05-2013 14:39

Ala sua età, con le capacità che ha, dovrebbe già aver vinto qualche torneo ed essere tra le prime 20 del mondo.
Si deve chiedere come mai il suo livello è ancora così modesto.

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cataflic (Guest) 30-05-2013 14:36

Quando lascerà il padre si capirà di che pasta è fatta e che tennis può giocare.
Per acquisire esperienza e soldi basterebbe giocare i doppi ed invece Camila rimane sempre pervicacemente nel bozzolo familiare evitando a tutti i costi interferenze.
Camila gioca come una 14enne e temo che pensi anche come tale, mentre a 21 anni bisogna essere già oltre…. 🙄

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CIOFF (Guest) 30-05-2013 14:36

Marco Mazzoni ha perfettamente ragione. Serve un nuovo allenatore. Possibile che il padre non lo capisca? Perché non ha il coraggio di farsi da parte?

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Simone (Guest) 30-05-2013 14:25

Per me ci vuole un nuovo coach che possa aiutarla anche psicologicamente perchè spesso secondo il mio modesto parere sente troppo i match….

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Gorgestuttalavita (Guest) 30-05-2013 14:23

Non si può che convenire con l’articolo per passaggi come: macchina lanciapalle senza raziocinio, padre ingombrante e da sostiuire con un vero coach etcc…
Lo penso da sempre anch’io ma molti suoi estimatori, ottenebrati dal tifo, si accontentano di quei 2-3 exploit annuali con giocatrici più quotate per portarla sugli scudi.

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biglebowsky 30-05-2013 14:15

@ Marco Mazzoni (#858029)

grazie per la sollecita risposta.
approfitterei ancora della tua cortesia: riesci a farmi un esempio più specifico di una persona con quelle caratteristiche?
e ancora:
nel magnifico “open” di andre agassi si parla delle modifiche quasi filosofiche che il gioco di agassi ha avuto in seguito alla collaborazione con brad gilbert; immagini qualcosa del genere?

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giovanni liotta (Guest) 30-05-2013 14:04

ottimo articolo……
attente e acute ossevazioni……
sempre piacevole e interessante…..
bravo marco……..

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Marco Mazzoni (Guest) 30-05-2013 13:53

@ biglebowsky (#858004)

grazie, intanto 🙂
guarda, io la penso in modo un po’ alternativo rispetto alle correnti comuni, tema che ho approfondito in un libro insieme ad una psicanalista. Non voglio assolutamente denigrare i mental coach, figura importante e molto spesso risolutiva per chi ha problemi mentali nel gioco. Tuttavia, ritengo che sia sempre preferibile lavorare a 360 gradi su di una persona, partendo da una constatazione di fondo: una persona serena, libera, sicura di se stessa, che riesce a gestire in tutti gli ambiti della vita le pressioni, le difficolta’ e gli ostacoli, sara’ anche un miglior atleta. E uno sport come il tennis e’ particolarmente “bastardo” perche’ tira fuori nel momento agonistico tutte le frustrazioni e spigoli del carattere, paure anche non del tutto conscie, finendo per guastare non solo la prestazione agonistica, ma spesso anche la qualita’ della vita, perche’ un sport di alto livello amplifica a dismisura queste sensazioni – frustazioni.
Se davvero Camila e’ cosi’ “dura e testarda” come dice il padre, tanto da non accettare un vero indirizzo oppure non riuscire a seguirlo nel momento difficile della partita, quando si tende a rifugiarsi e attaccarsi alle certezze (e per lei sparare a tutta e’ La certezza, perche’ e’ la cosa piu’ naturale, innata), allora forse sarebbe necessario passare oltre il puro mental coach del momento agonistico, e anzi uno stesso mental coach credo direbbe lo stesso.
saluti

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tommaso (Guest) 30-05-2013 13:52

drummer, col quale abbiamo avuto uno scambio di vedute sul mio “interesse” per Camila, nell’ultimo commento si pone e ci pone due domande. Alle quali Sergio ha già dato risposta, quesi un anno fa, qui: http://www.camilagiorgi.it/index.php/2012/08/21/sergio-giorgi-e-i-programmi-di-camila-us-open-e-tournee-in-asia/

Estraggo dall’articolo la parte che interessa: “In prospettiva US Open Sergio rivela di aver provato a cambiare qualcosa nella preparazione di Camila: “Dopo Wimbledon, per questi tornei americani, ho provato a far allenare Camila da Kozlov, che conosco da tanti anni ed è una persona splendida. Si sarebbe occupato della parte atletica ed ero anche in contatto con una nutrizionista. Ma Camila non ne ha voluto sapere di “licenziarmi”, diciamo così. Gliel’ho detto per scherzo, ma lei era serissima. Dopo l’ultimo torneo ci siamo seduti a un tavolo in hotel e abbiamo deciso, per gli US Open, di continuare come abbiamo fatto finora, io e lei”.”

Giusto per non passare da tifosotto che segue Camila perché è bionda, ma da appassionato anche informato.

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Koko (Guest) 30-05-2013 13:47

Scritto da drummer
d’accordo su tutto, col solito dubbio: visto il suo carattere che definire particolare è poco, quanto accetterebbe realmente lei un coach che non sia suo padre? o vista dall’altra parte, quanto suo padre potrà riuscire a lasciare il suo lavoro ad un altro, esterno alla famiglia?

C’è anche la terza via. Il padre frequenta una coverciano del tennis e cresce come coach aumentando in esperienza specifica sul campo.

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boris becker n.1 30-05-2013 13:45

Complimenti per l’articolo.
Nella Giorgi mi sembra di vedere al maschile dolgopolov “vecchia maniera”.
Io lo vidi al challengere di san marino parecchi anni fa.
Gran braccio e nient’altro.
Tirava tutto, dalla prima pallina all’ultima.
Oggi quanto meno, pur forse non esprimendo in pieno il suo talento e le sue capacità, “gioca” molto di più la palla ed è arrivato dove è arrivato: top 20
La Giorgi oggi come oggi mi sembra, al femminile, il medesimo giocatore.

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biglebowsky 30-05-2013 13:38

@ marco mazzoni

pezzo fantastico, oltre che per i concetti che sono peraltro in gran parte noti a chi la segue con passione, per il modo espositivo.
i miei complimenti, per quello che valgono.
mi puoi chiarire l’ultimo capoverso: l’esigenza che ravvisi è quella di un figura più tecnica o di un mental coach?

grazie in anticipo per la risposta

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peppe78 (Guest) 30-05-2013 13:38

Ottimo…due punti sono cruciali…il dubbio che spari tutto senza criterio, il servizio bello che però, diventa punto debole coi mille dp…

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isma (Guest) 30-05-2013 13:29

se posso suggerire un consiglio direi di evitare questi articoli prolissi e infiniti.. un articolo di per sé è uno scritto breve, conciso e diretto. Comunque conosciamo tutti camila.. se è disposta a una qualche forma di ‘patteggio’ e di rinuncia a giocare come una sparapalle magari migliorerà gioco, classifica e risultati. Sennò continua nella sua pretesa piena di arroganza a giocare come adesso.

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drummer (Guest) 30-05-2013 13:28

d’accordo su tutto, col solito dubbio: visto il suo carattere che definire particolare è poco, quanto accetterebbe realmente lei un coach che non sia suo padre? o vista dall’altra parte, quanto suo padre potrà riuscire a lasciare il suo lavoro ad un altro, esterno alla famiglia?

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danielevv 30-05-2013 13:20

articolo eccellente! condivido in pieno!

7
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Makiri 30-05-2013 13:18

Scritto da Koko
E’ proprio quello che penso. La Giorgi come ginnasta del tennis. Lei non gioca a tennis comunemente inteso ma fa una serie di esercizi nel colpire le palline che le avversarie le mandano. Se l’esercizio è preciso e da 9.745 mette sotto tutte ma laddove c’è la caduta della clavetta e la commissione giudicante di varie nazionalità tranne che l’Italia da un 4.555 il match è irrimediabilmente perso perchè la ginnasta da quel momento non prenderà più 9.745: la concentrazione è andata per la partita in corso. Serve un Pistolesi urgentemente!

le penalità sono i doppi falli? 😆

6
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exodus (Guest) 30-05-2013 13:09

bell’articolo…
ho espresso una valutazione simile nel thread precedente…

Mazzoni ha la sensazione che il suo istinto sia così dominante da inibire la razionalità in campo, io ho la sensazione che sia (stata) troppo teleguidata verso un tennis (che peraltro rispecchia il tennis attuale) poco razionale, fiduciosi del fatto che le altre qualità sarebbero state sufficienti a farne una giocatrice

ovvero che Camila (se la sensazione che mi trasmette, di non felicità, è vera) non stia giocando il tennis che sogna(va) di giocare ma stia giocando il tennis che le hanno detto di giocare…

in quest’ottica un confronto esterno sarebbe forse consigliabile, per farla crescere prima come persona autonoma e poi, eventualmente, come tennista

5
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Morotep (Guest) 30-05-2013 13:05

Ottimo articolo.
E esattamente cio’ che penso e che, ahime’, ribadisco da quasi un paio d’anni. Grandissimo talento, quasi unico nel panorama femminile, ma deve maturare… e non intendo una maturazione prettamente tennistica. Mi sembra ancora troppo acerba in generale! A ventun’anni non mi sembra “normale” parlare per monosillabi, non esprimere mai un concetto e oun0idea, un’autocritica che vada al dila’ del “non c’ero, non ero me stessa, non so perche'”. Attraverso una maturazione personale e un’allargamento di veduto puo’ arrivare anche la maturazione tennistica.
Per carita’, non conosco di persona Camila e magari nel privato e’ una persona fantastica, ma se devo basarmi su quello che si e’ raccolto in questi anni, il quadro da’ la sensazione di una ragazza ancora teenager che fa parlare il padre per lei stessa.
Questo evitare il mondo e’, a mio avviso, deleterio per una potenziale crescita tennistica dal punto di vista mentale.
Speriamo che queste sconfitte servano… le do il beneficio del dubbio. Fino a un anno fa, si poteva prendere con positivita’ il potenziale che ancora non si esprime. Adesso ogni sconfitta pesa… e pesera’ sempre di piu’. Chissa’ che non sara’ la volta buona in cui Camila capira’ che non ha piu’ 15 anni e che dire “voglio sempre tirare, voglio sempre dominare lo scambio” nel momento in cui questo porta a continui errori gratuiti, e’ una cosa semplicemente stupida.

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Koko (Guest) 30-05-2013 13:03

E’ proprio quello che penso. La Giorgi come ginnasta del tennis. Lei non gioca a tennis comunemente inteso ma fa una serie di esercizi nel colpire le palline che le avversarie le mandano. Se l’esercizio è preciso e da 9.745 mette sotto tutte ma laddove c’è la caduta della clavetta e la commissione giudicante di varie nazionalità tranne che l’Italia da un 4.555 il match è irrimediabilmente perso perchè la ginnasta da quel momento non prenderà più 9.745: la concentrazione è andata per la partita in corso. Serve un Pistolesi urgentemente! 😎

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Losvizzero 30-05-2013 12:59

…testa…e allenamento…con il solo talento e la naturalezza al giorno d’oggi nn si va da nessuna parte

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Grace (Guest) 30-05-2013 12:57

grazie, ottimo articolo

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