L'azzurro vince l'ennesima maratona col russo ATP, Copertina

Masters 1000 Miami: Sinner vince in rimonta una battaglia durissima vs. Khachanov, che partita!

28/03/2021 23:49 213 commenti
Jannik Sinner
Jannik Sinner

Che cuore, che testa, che fisico, che tennis e che vittoria Jannik! Sinner rimonta un set e supera nella stretta finale del terzo Karen Khachanov, guadagnando l’accesso agli ottavi di finale del Masters 1000 di Miami. 4-6 7-6 6-4 lo score a favore dell’azzurro, bravissimo a trionfare dopo una battaglia durissima, dando il meglio di sé nei momenti decisivi, il tiebreak del secondo e tutto il terzo set, chiuso con un saldo nettamente favorevole tra vincenti ed errori.

Il match si è giocato in condizioni estreme per calore e intensità del sole. Nonostante il fattore ambientale, la partita è stata di una intensità mostruosa nel primo set, lunghissimo e sofferto per entrambi. I due se le sono “date di santa ragione”, con scambi brutali per intensità e spinta. Nessuno cedeva di un centimetro, scaraventando il massimo della forza su ogni palla sparata dal rivale. La definizione esatta di braccio di ferro tennistico. Per questo si poteva temere che Khachanov, obiettivamente più attrezzato sul piano meramente atletico, potesse trarne vantaggio alla fine. Invece Jannik dopo aver ceduto un primo set durissimo e infinito, e sembrando visivamente più provato, ha addirittura alzato la qualità del suo gioco. Nonostante il servizio non l’abbia assistito per larghi tratti del match, la sua spinta non è calata ma ha cercato di verticalizzare al massimo, insistendo col diritto sul diritto del rivale, pizzicandolo spesso in contro piede (è la fase di scambio che il russo gestisce peggio in assoluto). Karen dal secondo ha concesso niente col servizio, ma qua è venuta fuori la classe e qualità di Sinner, quella del Campione. Ha giocato in modo super il tiebreak, aggressivo in risposta, preciso al servizio, con grandissima velocità e concretezza. E nel terzo set, quando la stanchezza poteva presentargli il conto, ha velocizzato ancor più gli scambi, si è affidato al rovescio (preciso e spettacolare nella direttrice cross oggi) e ha provato in risposta ad entrare, a volte sbagliando ma mettendo pressione all’avversario. Incredibile come, nonostante la fatica ed i tanti rischi presi, proprio nel terzo set Jannik abbia tirato tre volte più vincenti degli errori, segnale evidente di quanto l’azzurro sia fortissimo sul piano mentale, assai lucido e presente; conferma di quanto stia crescendo sul piano fisico, perché reggere e salire addirittura sul finale del match è stato clamoroso; e di quanto tecnicamente sia già forte, con ampi margini di crescita in tante piccole cose. Per esempio al servizio: i pochi doppi falli gli sono costati carissimi, e la prima non l’hai aiutato per buona parte del match. Nonostante Khachanov se le sia giocate mediamente bene, un po’ troppe palle break non trasformate per Jannik, non sempre riesci a vincere quando non converti così tante chance. Oggi però molto bene col diritto: potente, stabile, il rapporto rischio rendimento è stato altissimo, e gli ha pagato dividendi straordinari.

L’ottimo coach Piatti all’inizio della stagione affermava che il suo pupillo aveva bisogno di giocare match duri, in condizioni scomode e difficili, per crescere. Beh, oggi Jannik ha dimostrato che il percorso è corretto e che sta imparando tantissimo. A lottare, a soffrire, a giocarsela sempre e comunque con il suo tennis potente in progressione. E a vincere. Applausi, grandissima e importante vittoria.

 

Ecco la cronaca del match.

Il match scatta con Sinner al servizio. Subito aggressivo l’azzurro, diritto potente e via avanti. Stesso schema per Khachanov, palla pesante e avanti a forzare l’errore di Jannik. Solo due 15, ma la sensazione è che, come nei due precedenti, il match sarà un confronto durissimo di potenza, un vero braccio di ferro. Sinner spedisce malamente in rete un rovescio sul 30 pari, c’è una palla break per il russo. Bene Jannik, manovra con ottima profondità, muove Karen e lo porta all’errore. 1-0 Sinner. Anche con Khachanov al servizio, il canovaccio tattico non cambia: grande forcing, si spinge di potenza soprattutto col diritto. E anche il russo sbaglia sul 30 pari e c’è una chance di break per Jannik sul 30-40. Con un diritto pesante Karen la cancella. Un bel rovescio cross dell’azzurro è leggermente deviato dal net, Karen sbaglia. Seconda palla break per Jannik, e seconda di servizio… Scambio violento centrale, Sinner non gestisce bene un colpo più corto del rivale, spedendo la palla lunga. Benissimo l’altoatesino in questa fase: risponde profondo, guadagna un metro di campo e imbastisce un pressing che gli apre il campo per l’affondo. Terza palla break per l’azzurro nel game. Niente da fare, Khachanov entra col rovescio lungo linea e chiude. Siamo solo al secondo game, ma la lotta è già feroce. Quanto corre il diritto di Jannik, cross fantastico in allungo, vale la quarta palla break. Ma col servizio Karen si salva ancora, come sulla quinta palla break. 22 minuti di partita, siamo ancora nel secondo game, con 7 palle break non trasformate dall’azzurro. Il break FINALMENTE arriva all’ottava palla break, con un diritto violento dopo una risposta sulla riga. 2-0 Sinner, dopo un game da 17 minuti e 44 secondi e 28 punti. Rabbiosa la reazione del russo dopo aver ceduto il servizio in apertura, spinge come un forsennato col diritto, vola 0-30 e quindi 0-40 con un bel rovescio cross. Tripla chance del contro break per Karen. Bravo Jannik a muovere il rivale, facendolo correre verso destra, la direttrice in cui ha meno controllo in corsa. Cancella le tre palle break e continua a martellare con un’intensità e lunghezza di palla clamorose, con Khachanov che regge e a sua volta spinge senza tirarsi indietro. Gli scambi sono di una potenza e intensità paurose. Alla fine è Sinner a cedere alla quarta palla break, un diritto vola via. 31 minuti di battaglia, Sinner avanti 2-1 ma servirà Khachanov. Il russo vince a 15 il quarto game, molto aggressivo e sostenuto dal servizio. 2 pari. Solo quattro game, ma Jannik si piega dopo un recupero e rifiata, il gioco è durissimo con quest’intensità e lunghi scambi in progressione. Nel quinto game il primo doppio fallo del match costa a Sinner, sul 40 pari, una palla break. Altro doppio fallo! Sinner perde di nuovo il servizio, da 2-0 avanti, ora è sotto 2-3, con Khachanov al servizio. L’azzurro sembra aver pagato lo sforzo di questo set così intenso e lottato su ogni palla, ma alla risposta alza di nuovo l’intensità. Grazie a risposte profonde provoca gli errori del russo ed entra col diritto. Sale 15-40 e strappa il game al rivale, con un diritto molto largo di Karen. 3 pari, torna l’equilibrio. Finalmente vince un game “facile” l’azzurro, torna avanti 4-3 con un parziale di 8 punti a due. L’ottavo game è un’altra battaglia feroce. Si procura altre 3 palle break Sinner, ma è bravo Khachanov col servizio, quasi non si gioca. 4 pari. Si innervosisce l’azzurro, tira anche una pallata fuori per la frustrazione delle chance non sfruttate. Nono game, Jannik serve e va in difficoltà, Karen gioca un paio di punti molto consistenti mentre l’azzurro si fa trovare un po’ fuori posizione. 15-40, due palle break per il russo. Con coraggio Khachanov pressa col diritto e chiude di volo. Break Khachanov, avanti 5-4, con Sinner che pare in difficoltà al cambio di campo, spossato dal mix di fatica e calore. Anche Karen usa il ghiaccio sulla testa per abbassare la temperatura, caldissima non solo agonisticamente ma anche climaticamente. Chiude 6-4 il russo, al secondo Set Point, chiamando a rete Jannik, dopo 1h e 10 minuti. Un set vinto da Khachanov soprattutto per maggior resistenza fisica, con troppe palle break sprecate (o non trasformate) dall’azzurro, solo 2 su 12 (contro 3 su 8 per Karen). Dopo non aver sfruttato la palla per il possibile allungo sul 5-3, Sinner ha patito un parziale di 3 punti a 12 che è risultato decisivo.

Secondo set, Sinner serve per primo e parte male. Un paio di errori gli costano lo 0-30, e quindi un rovescio lungo il 30-40. Suona l’allarme per l’azzurro, è momento è delicato e la prima non lo aiuta. Si salva con un pressing ben gestito Jannik, ottima velocità senza rischi eccessivi. 1-0 avanti l’azzurro. Il match ha la prima accelerata: dopo oltre 1h e 20, i game corrono veloci sui servizi. Nel quarto, Sinner ha una piccola chance, si porta 0-30, ma Khachanov infila quattro punti (soprattutto col servizio) e impatta sul 2 pari. Karen in questo set rispetto a Jannik ricava molto dal servizio e anche dal rovescio lungo linea, alcuni lasciano fermo l’azzurro; mentre Sinner è efficace col diritto cross al secondo colpo, un contro piede che il rivale rigioca a fatica. 4 pari, c’è ancora un discreto forcing ma con scambi assai meno lunghi e tirati rispetto al primo set, quasi “disumano”. Jannik trova un buonissimo game, comanda dal centro del campo e si porta 5-4. Ora tutta pressione è sul russo, che però ha servito benissimo nel set finora. E continua a servire bene, quarto game a zero nel set, e 5 pari. La prima dell’azzurro è assente, Karen lotta e fa sentire “il fisico”. Si va ai vantaggi e… doppio fallo, provocato probabilmente dalla durezza degli ultimi due scambi. Palla break delicatissima… Niente prima, ma Jannik si salva lasciando partire un’accelerazione di rovescio cross fantastica, con poco margine ma grandissima qualità. Finalmente trova due belle prime di servizio, con le unghie resta avanti nel set, 6-5, e soprattutto riesce ad esser aggressivo in risposta. Trova profondità, guadagna campo e spinge, chiudendo due punti in progressione. 15-30, a due punti dal set Jannik. Esagera col rovescio, ingolosito dal momento favorevole. Khachanov respinge l’assalto dell’azzurro, 6 pari, il tiebreak decide il set. Pare bene Jannik, comanda col diritto e chiude con un bel vincente, 1-0. Di poco larga un’accelerazione di rovescio che sarebbe stata vincente, 1 pari. Bellissimo il terzo punto: grande pressing, Jannik viene avanti in contro tempo e trova una volée di tocco perfetta, 2-1 Jannik e quindi 3-1 con una fiondata di diritto inside out imprendibile. Una prima al corpo gli regala il punto del 4-1, buon vantaggio per l’azzurro. Pressa sulle righe Sinner, Khachanov rimanda tutto e alla fine è l’azzurro il primo a sbagliare. Si gira 4-2 Sinner e poi 5-2, con un’altro punto fantastico di Jannik, intenso e preciso. Urla al suo angolo il russo, sorpreso dalla intensità e qualità di Sinner in risposta nel tiebreak, dopo un set in cui non aveva inciso molto. Un altro scambio ben condotto vale all’azzurro il 6-2, 4 set Point. Basta il primo, con un “crossettino” di rovescio delizioso manda fuori campo Khachanov. 7-2, tiebreak dominato con grandissima qualità e focus. Karen pareva più costante e sicuro nel set, ma nel game decisivo Jannik ha alzato il livello in modo incredibile.

Terzo set, il primo a servire è Khachanov. A zero si porta 1-0. Sinner lascia correre il braccio, a 15 impatta 1 pari. Con oltre 2 ore di tennis in grande spinta sulle gambe e in condizioni pesantissime per il calore infernale, i due cercano di più il vincente, e ne guadagna anche lo spettacolo con scambi più rapidi. E rapido corre il set, seguendo i turni di servizio, senza chance di break nei primi sei game. Settimo game, Sinner da fermo trova due diritti fulminanti, da 30-0 siamo 30 pari. Karen cerca addirittura un serve and volley per togliere sicurezza alla risposta dell’azzurro, seguendo una prima violentissima. 4-3 Khachanov. Non molla niente Sinner, spinge e verticalizza chiudendo l’ultimo punto del game di volo, in scioltezza. 4 pari. Nel nono game Sinner ha lo sguardo infuocato come la calura di Miami, sprinta, rimette, accelera. Si porta ai vantaggi e trova un punto in recupero ASSURDO, sprinta da due metri fuori dal campo e tocca cross col diritto pizzicando la riga. Khachanov lo guarda esterrefatto, è palla break per Jannik. Spara una risposta violenta sui piedi del russo Jannik, si prende di forza il punto che gli vale il BREAK da 40-15. Sinner serve per il match sul 5-4. Inferocito il russo al cambio di campo, consapevole di aver ceduto nel momento più delicato, ma è stato l’azzurro a prendersi il vantaggio, con pieno merito e coraggio. Khachanov non molla, da 30-0 torna in vita con due bordate a tutte, 30 pari. Gran prima esterna e diritto inside out in avanzamento, Sinner si procura il Match Point! Eccolo!! Una botta al centro e la risposta vola via. Game Set Match Sinner. Che cuore, che sofferenza, che classe. Sinner vince in rimonta, dando una dimostrazione di forza fisica e mentale incredibile. 2h e 51 minuti e vola negli ottavi. Applausi Jannik!

 

Marco Mazzoni

2. [21] Jannik Sinner ITA vs [14] Karen Khachanov RUS

ATP ATP Miami
Sinner J.
4
7
6
Khachanov K.
6
6
4
Vincitore: Sinner J.

0 Aces 3
4 Double Faults 0
64% (71/111) 1st Serve 58% (69/118)
70% (50/71) 1st Serve Points Won 68% (47/69)
58% (23/40) 2nd Serve Points Won 57% (28/49)
70% (7/10) Break Points Saved 77% (10/13)
16 Service Games Played 16
32% (22/69) 1st Serve Return Points Won 30% (21/71)
43% (21/49) 2nd Serve Return Points Won 43% (17/40)
23% (3/13) Break Points Converted 30% (3/10)
16 Return Games Played 16
66% (73/111) Service Points Won 64% (75/118)
36% (43/118) Return Points Won 34% (38/111)
51% (116/229) Total Points Won 49% (113/229)


TAG: , , , ,

213 commenti. Lasciane uno!

Otello (Guest) 29-03-2021 19:01

Scritto da Agostino

Scritto da Carlos Primero

Scritto da Agostino
L’unica critica che mi viene da fare se proprio bisogna puntare sempre al meglio è la condizione atletica scarsa(oggi ha compensato con la garra) e poi noto una cosa particolare ha un tennis troppo lineare e pulito e quindi spesso va in battaglia perché mette in palla e in ritmo gli avversari invece di farli perdere sicurezze cosa che invece fa musetti che con continue variazioni mette fuori palla gli avversari .
Spesso se ci fate caso infatti chi gioca con musetti sembra abbia giocato male e chi gioca con sinner ha fatto una buona partita e capita troppo spesso per essere un caso secondo me .Le variazioni hanno almeno la stessa importanza della potenza anche se dalla tv non vengono apprezzate

Infatti oggi dal secondo set, dovendo amministrare le poche forze residue, ha rallentato un po’ il ritmo ma soprattutto ha variato i colpi, mettendo un po’ a disagio KK.
Poi mi sembra che sia venuto a rete addirittura una ventina di volte, con circa il 60 % di vincenti. Bravo JS.

Io non ho visto qst variazioni quando è venuto a rete apparte una voleè incredibile di solito è venuto a battezzare il punto conquistato a fondo campo , ma più in generale non ha variato traiettorie velocità non quanto secondo me dovrebbe fare per diventare distruttivo .
Un giocatore con la sua accelerazione non può giocare semrpe in spinta ha bisogno di creare un differenziale tra il colpo in palleggio è l’accelerazione che oggi ancora non è abbastanza evidente… se tiri tutto non ti dai tempo per piantarti bene per fare un accelerazione ma soprattutto spesso traiettorie più alte e con meno energia sono più scomode da fronteggiare e spesso si accorcia così con l’accelerazione si può fare punto poi .
Per battere medvedev e djokovich per forza dovrà sviluppare queste Skills perché con giocatori che si appoggiano bene non la spunti se tiri tutto . Un esempio è anche la difficoltà nel battere un giocatore non di certo top come bedene ma che avendo un ottima mobilità e ottimi appoggi va a nozze con sinner .
Lui lo sa lo dice spesso e ci sta lavorando e sono sicuro riuscirà

Scusa Agostino ciò che hai detto va benissimo, per quanto riguarda la sconfitta con Bedene, in un torneo 250, in una giornata storta si può perdere anche con un 50 del mondo. L’importante secondo me è lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare alla grande (non per paragonare adesso Jannik a nole, ma il serbo dopo la sconfitta con Sonego, subito ha vinto gli Australian Open)

213
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Tibur 29-03-2021 16:30

Scritto da Pete Bondurant

Scritto da rudynesta
Grande vittoria.
Però non date per scontato questo “corridoio” nel tabellone. Le partite vanno giocate una alla volta, e non pensate che Ruusuvuori ed eventualmente Fritz siano così semplici….
Forza Jannik, testa bassa e giù comodini !

Condivido.
Ruusuvuori è un Bedene, con più talento.
Per cui molto pericoloso per Sinner, tanto che ci ha perso nell’ unico confronto diretto tra i due.

212
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: ambrobaj
Dut da ruar (Guest) 29-03-2021 16:14

Riguardo alla battuta di Sinner, a parte che ieri non gli entravano le prime palle, ha battuto molto forte, molto di più del suo avversario, specialmente nel secondo set, il fatto è che il russo ieri, in risposta in particolare, ha giocato ai suoi migliori livelli di classifica cioè numero 8 del ranking.

211
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Pete Bondurant (Guest) 29-03-2021 14:55

Scritto da rudynesta
Grande vittoria.
Però non date per scontato questo “corridoio” nel tabellone. Le partite vanno giocate una alla volta, e non pensate che Ruusuvuori ed eventualmente Fritz siano così semplici….
Forza Jannik, testa bassa e giù comodini !

210
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
boris (Guest) 29-03-2021 14:46

incantato da questa vittoria per come è stata ottenuta e soprattutto contro chi! un giocatore forte che tutto voleva tranne che perdere questa partita. oggi è stato fatto un altro decisivo passo verso la definitiva consacrazione di questo splendido giocatore! complimenti anche a chi lo gestisce! questa volta è nato in Italia!

209
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Koko (Guest) 29-03-2021 14:41

Se Sinner ritiene utile far durare 20 minuti un game per ottenere un break abbastanza prematuro sul 2-0 iniziale vuol dire che ritiene di essere molto preparato anche fisicamente. Un tennista che si sente fragile molla il colpo dopo 5 minuti per concentrarsi sul suo servizio imbrekkabile. Se Sinner si incaponisce e sbuffa nel combattimento ad oltranza non teme di lottare anche per diversi minuti nel singolo game e sotto il sole tropicale! Avendo finito meglio del rivale alla fine ha avuto ragione a dispetto del body language da spossato fragilino. Ma allora forse ai tempi dello sci forse era più adatto allo sci di fondo piuttosto che a quello alpino!

208
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Lalo
pablito 29-03-2021 14:05

Scritto da DTER68

…che va messo al “pubblico ubitrio” o meno.

Oh…
Questa mi mancava…

“Ubitrio” !

Certo.

207
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Lorenzo (Guest) 29-03-2021 14:02

Grande mito!!!!!

Solo tu potevi vincere una partita che dopo quel secondo game del primo set per molti sarebbe stata la tomba…

…provato come forse non mai….

Hai vinto soprattutto di testa…

Bravissimo…
Ed il punto “storico” su smorzata recuperata (sembrava impossibile da prendere) e cross di dritto vincente e’ da vedere e rivedere….

206
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
pablito 29-03-2021 14:00

Scritto da DanteCruciani
…e perché no..una Davis

Ah.
C’è ancora la Davis ?
(Bette ?)
Dove ?

Boh.

205
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Arrotino (Guest) 29-03-2021 13:53

Scritto da Effe
Ieri dopo il primo set pensavo che la perdesse, l’ho scritto e lo ammetto. Sembrava molto provato fisicamente e incapace di reggere il caldo e la forza dei colpi dell’avversario. L’ha ribaltata in modo incredibile, dimostrando una resistenza mentale (e fisica!) pazzesca, con un paio di colpi da fuori classe (ed entrambi sotto rete). Chapeau. Speriamo che arrivi almeno fino alle SF.

Come te, non ho quasi mai creduto che Jannik potesse vincere il secondo set nè tantomeno il 3°, dopo una durissima battaglia contro un avversario tonico, potente nonchè capace di tocchi di classe sotto rete e con pochissimi gratuiti al passivo. E invece Jannik mi ha sorpreso di nuovo ed è riuscito, da vero fuoriclasse, a giocare alla grande i momenti topici del match, senza dimenticare il colpo da maestro in recupero su una palla corta del russo, con cui è andato a palla break sul 4-4 nel terzo set 😎
Una prova di forza, di maturità e di carattere impressionante per un ragazzo di 19 anni….

204
Replica | Quota | 2
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: Zoff, Lalo
ilpallettaro (Guest) 29-03-2021 12:15

chi ha visto la partita, ha potuto anche capire perché in pochissimi arrivano a giocare da professionisti: non basta saper giocare bene, bisogna essere in grado di giocare 15 palle a tutta contro un avversario che gioca solo palle pesantissime muovendo la palla in continuazione.
se non sei in grado, se dopo 2/3 spostamenti incominci a non riuscire più a impremere potenza, non arrivi.

203
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Alecon (Guest) 29-03-2021 10:48

altra partitona portata a casa

202
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!