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Adriano Panatta: perché non è nel circuito?

09/12/2018 22:18 49 commenti
Adriano Panatta nella foto
Adriano Panatta nella foto

Siamo abituati a vedere i campioni del passato, i miti dei nostri ricordi, diventare sempre più spesso coach di primo piano: Ivan Lendl, Boris Becker, Andre Agassi e Carlos Moya solo per citarne alcuni, tutti grandi giocatori che sono arrivati in vetta al ranking e che, con fortune alterne, hanno saputo apportare tutta la loro esperienza e il loro carattere vincente a servizio di altre imprese. Campioni che hanno saputo compiere il grande salto: stranisce quindi, guardandolo da questo punto di vista, che il più grande tennista italiano di tutti i tempi, Adriano Panatta, sia fuori dal tennis che conta e non sieda su una panchina nelle vesti di allenatore.

A dire il vero Panatta continua a essere presente nel mondo del tennis (attualmente è commentatore tv) però non sarebbe più “utile” come coach? “Non convenzionale” nel gioco e nel carattere che esprimeva in campo, Panatta ha saputo rivestire al meglio il ruolo di capitano non giocatore di Coppa Davis, portando la nazionale italiana ai suoi migliori risultati dai tempi dell’insalatiera vinta in Cile, conquistata con un Panatta questa volta giocatore nel 1976. Carica agonistica e sagacia tattica: chi non vorrebbe un allenatore in grado di trasmettere questi valori?

10 tornei vinti nel circuito, campione al Roland Garros nel 1976 suo anno d’oro (altre due semifinali per lui sulla terra parigina), 19 successi in doppio di cui fu un eccellente interprete, un best ranking di numero 4 al mondo, la posizione migliore per un tennista italiano, una carriera significativa nel circuito eppure a nessun giocatore, della nuova o della vecchia generazione, è venuto in mente di affidarsi a Panatta come allenatore. Perché? Una personalità forte, ingombrante: ma un allenatore deve passare sottotraccia per lavorare?

Borg lo voleva al suo fianco quando tentò il rientro nel circuito, lui glielo sconsigliò e non accettò l’incarico: i fatti gli diedero ragione, fu un’apparizione fugace e un poco triste.
Oggi Adriano Panatta farebbe benissimo a un movimento tennistico in pieno fermento, con giovani in rampa di lancio e pronti a tentare la fortuna nel grande tennis: quali dinamiche fanno sì che Panatta non faccia parte di questo carrozzone? Motivazioni legate a un rapporto difficile con la federazione o semplicemente il ruolo di allenatore non rappresenta una priorità nella vita attuale del più grande tennista italiano di tutti i tempi?


Alessandro Orecchio


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49 commenti. Lasciane uno!

Emanuele Costantini (Guest) 11-12-2018 10:56

e quindi?

49
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Marco68 (Guest) 11-12-2018 09:33

@ smash&lob (#2235711)

Beh, Gaudenzi ha sempre avuto la polemica facile, anche da giocatore, anche ai tempi di Ricci Bitti. Il che non toglie che uno che si è rotto una spalla per la Davis, avrebbe diritto a un po’ di considerazione. Credo comunque che a Gaudenzi la cosa importi poco: laureato e masterizzato, oggi è un manager di successo.

48
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zagortenay 11-12-2018 08:30

Scritto da Silvennis
L’ho adorato come giocatore.Ero a Wimbledon nel 76,dopo Parigi.Quanto se la tirava!!!!

Può essere! Ma chi tra i divi del cinema o della musica o dello sport non lo è???
Poi se fai il serio, tipo Roger Federer diventi pure antipatico anche se sei un campionissimo!

47
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smash&lob (Guest) 11-12-2018 08:20

Scritto da Marco68
@ smash&lob (#2235561)
Reggi, già capitana di fed cup, è stata tagliata fuori all’inizio della gestione Binaghi. Zugarelli paga l’amicizia con Panatta, e anche il suo essere sempre stato un po’ fuori dal giro, mai presenzialista, sempre “underground”. Anche Paolo Cané, che pure in Federazione avrebbe volentieri lavorato, è stato sistematicamente ignorato. Mah, misteri del “Binaghi -system”…

Grazie! E Gaudenzi?

46
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cataflic (Guest) 11-12-2018 00:34

Scritto da Chittammuorto
@ cataflic (#2235583)
La ragione è secondo me puramente politica; come molti sanno, Barazzutti e Panatta non si potevano vedere quasi da giocatori e definitivamente nel dopo carriera (credo si siano riparlati durante un Roland Garros di 2 anni fa, perché Panatta era stato invitato a giocare il doppio ‘legend’). Barazza ha sposato la causa FIT, ha vinto da Capitano più di ogni altro nella storia delle Davis e Fed, ed è uomo federale in tutti i sensi, fedele al Presidente Binaghi e mai polemico…mentre Adriano, dotato di più personalità e verve, rappresenta un ‘pericolo’che la sobrietà e la compostezza di Corrado sicuramente non rappresentano.
Da qui, l’allontanamento di Adriano sotto la gestione Binaghi, cosa che invece era avvenuta con Adriano capitano e direttore del centro tecnico di Riano (oggi a Tirrenia) durante la gestione Galgani, meno tecnica, programmata ed industriale di quella attuale. tutto qui. e poi ce anche un poco di invidia e di rivincita, dal momento che tutti, dico, tutti, sanno che Adriano è e rimane all’oggi il miglior tennista (nell’era PRO) che l’Italia abbia avuto insieme a Pietrangeli (nell’era pre-pro). quindi, ora che al timone ci sono un poco dei suoi avversari, qualcuno magari gode anche al fatto che Adriano stia fuori dalla porta.

Sì, ma io vado un passo più in là….Panatta posso guardarlo anche mille volte nella scena film appena uscito…. “paf”…spettacolare!
Però è uno che io non vedo proprio come coach,a prescindere dai giochini politici favorevoli o no….

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John John Caghetti (Guest) 10-12-2018 23:58

C@ Chittammuorto (#2235625)

Concordo

44
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Marco68 (Guest) 10-12-2018 23:41

@ smash&lob (#2235561)

Reggi, già capitana di fed cup, è stata tagliata fuori all’inizio della gestione Binaghi. Zugarelli paga l’amicizia con Panatta, e anche il suo essere sempre stato un po’ fuori dal giro, mai presenzialista, sempre “underground”. Anche Paolo Cané, che pure in Federazione avrebbe volentieri lavorato, è stato sistematicamente ignorato. Mah, misteri del “Binaghi -system”… 👿

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petergabriel (Guest) 10-12-2018 22:28

Bravo giocatore…oddio quando perdeva erano sorci….e anche adesso lo dice.un po borioso

42
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Joe Metafora (Guest) 10-12-2018 21:04

Scritto da magilla

Scritto da Hair49
Perchè è un cane sciolto, un solitario, un impositivo, a lui come a molti riesce bene criticare e lo fa anche con obiettività ma non sa costruire e lui per primo lo sa e vuole rimanere libero di dire ciò che crede, da questo punto di vista è apprezzabile, e’ stato sempre un narciso e un po sbruffone e li è rimasto, decisione giusta restare a fare il commentatore e l’opinionista.

complimenti per la sintesi…..hai detto in poche righe quello che penso anche io!…..

Anche Joe approva

41
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LordFener 10-12-2018 19:56

Io appoggio l’articolo al 100% penso che amche Fabio ne gioverebbe se togliessere scalzacani in giro….non solo in davis.qua e questo il punto Anch e in wta. poi ADRIANO PANATTA essendo di ROMA sa tutte le manfrine e bisogna dargli il potere di come si dice brutalmente SEGARLI ABBATTERLI FARLI SPARIRE

40
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andrea (Guest) 10-12-2018 19:51

Scritto da Chittammuorto
@ cataflic (#2235583)
La ragione è secondo me puramente politica; come molti sanno, Barazzutti e Panatta non si potevano vedere quasi da giocatori e definitivamente nel dopo carriera (credo si siano riparlati durante un Roland Garros di 2 anni fa, perché Panatta era stato invitato a giocare il doppio ‘legend’). Barazza ha sposato la causa FIT, ha vinto da Capitano più di ogni altro nella storia delle Davis e Fed, ed è uomo federale in tutti i sensi, fedele al Presidente Binaghi e mai polemico…mentre Adriano, dotato di più personalità e verve, rappresenta un ‘pericolo’che la sobrietà e la compostezza di Corrado sicuramente non rappresentano.
Da qui, l’allontanamento di Adriano sotto la gestione Binaghi, cosa che invece era avvenuta con Adriano capitano e direttore del centro tecnico di Riano (oggi a Tirrenia) durante la gestione Galgani, meno tecnica, programmata ed industriale di quella attuale. tutto qui. e poi ce anche un poco di invidia e di rivincita, dal momento che tutti, dico, tutti, sanno che Adriano è e rimane all’oggi il miglior tennista (nell’era PRO) che l’Italia abbia avuto insieme a Pietrangeli (nell’era pre-pro). quindi, ora che al timone ci sono un poco dei suoi avversari, qualcuno magari gode anche al fatto che Adriano stia fuori dalla porta.

Non è questione di politica. E’ questione di etica e di comportamenti.

Quando 6 (!!!) sentenze accertano che ti hanno trovato con le mani nella marmellata, in una istituzione seria non devi metterci più piede.
Punto.

39
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LordFener 10-12-2018 19:49

Scritto da LordFener

Scritto da Io Rezza

Scritto da Tennisaddicted
Le domande che iniziano con “Perché non” sono immorali.

Pecché? Ppe’ quale motivo?

Perché questi pedate nel culo altro che domande….qua si chiede e si dovrebbe imporre: REDAZIONE: LADRI METTETETE PANATTA CAPITANO

Nel senso si chiede sottovoce perché in Italia non abbiamo a disposizione una figura carismatica come Adriano? La risposta deve darla ADRIANO ed essendo un campione non lascerà questo articolo a 0……grazie alla redazione e a voi ridicoli del passato magnatevi na minestra che e’ ora……perdenti

38
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LordFener 10-12-2018 19:46

Scritto da Io Rezza

Scritto da Tennisaddicted
Le domande che iniziano con “Perché non” sono immorali.

Pecché? Ppe’ quale motivo?

Perché questi pedate nel culo altro che domande….qua si chiede e si dovrebbe imporre: REDAZIONE: LADRI METTETETE PANATTA CAPITANO

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LordFener 10-12-2018 19:43

Scritto da Losvizzero
Spesso le fa fuori dal vaso Panatta

No perché gli altri fanno aces Ahahahaha ridicolo

36
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Tennisaddicted (Guest) 10-12-2018 18:10

Scritto da Io Rezza

Scritto da Tennisaddicted
Le domande che iniziano con “Perché non” sono immorali.

Pecché? Ppe’ quale motivo?

Perché sono presupponenti.

“Perché Panatta non è nel circuito?” presuppone che Panatta potrebbe/dovrebbe essere nel circuito del tennis, quando invece lui potrebbe non averne nessuna voglia/interesse.

E lo stesso vale per tutte le domande che iniziano con il fatidico “Perché non”.

“Perché non” mette l’interlocutore nella posizione di doversi giustificare su una scelta che non ha compiuto né avrebbe mai voluto compiere.

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Chittammuorto (Guest) 10-12-2018 17:18

@ cataflic (#2235583)

La ragione è secondo me puramente politica; come molti sanno, Barazzutti e Panatta non si potevano vedere quasi da giocatori e definitivamente nel dopo carriera (credo si siano riparlati durante un Roland Garros di 2 anni fa, perché Panatta era stato invitato a giocare il doppio ‘legend’). Barazza ha sposato la causa FIT, ha vinto da Capitano più di ogni altro nella storia delle Davis e Fed, ed è uomo federale in tutti i sensi, fedele al Presidente Binaghi e mai polemico…mentre Adriano, dotato di più personalità e verve, rappresenta un ‘pericolo’che la sobrietà e la compostezza di Corrado sicuramente non rappresentano.
Da qui, l’allontanamento di Adriano sotto la gestione Binaghi, cosa che invece era avvenuta con Adriano capitano e direttore del centro tecnico di Riano (oggi a Tirrenia) durante la gestione Galgani, meno tecnica, programmata ed industriale di quella attuale. tutto qui. e poi ce anche un poco di invidia e di rivincita, dal momento che tutti, dico, tutti, sanno che Adriano è e rimane all’oggi il miglior tennista (nell’era PRO) che l’Italia abbia avuto insieme a Pietrangeli (nell’era pre-pro). quindi, ora che al timone ci sono un poco dei suoi avversari, qualcuno magari gode anche al fatto che Adriano stia fuori dalla porta.

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Losvizzero 10-12-2018 17:18

Spesso le fa fuori dal vaso Panatta

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Io Rezza (Guest) 10-12-2018 16:36

Scritto da Tennisaddicted
Le domande che iniziano con “Perché non” sono immorali.

Pecché? Ppe’ quale motivo?

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LordFener 10-12-2018 15:53

Scritto da Luca Martin

Scritto da Hair49
Perchè è un cane sciolto, un solitario, un impositivo, a lui come a molti riesce bene criticare e lo fa anche con obiettività ma non sa costruire e lui per primo lo sa e vuole rimanere libero di dire ciò che crede, da questo punto di vista è apprezzabile, e’ stato sempre un narciso e un po sbruffone e li è rimasto, decisione giusta restare a fare il commentatore e l’opinionista.

È stato anche un ottimo capitano della nazionale maschile di Coppa Davis…direi che sa stare molto bene vicino ai giocatori. In quel ruolo per me era eccellente!

Ma certo aveva cuore quello che manca a mentecatti che sono gesptri di soldi interessi….. certo ADRIANO non entrerebbe per soldi ma per costruire

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LordFener 10-12-2018 15:51

Scritto da Bonfanm
.. aggiungo un commento personale. Giocatori con il suo stile non ce ne sono stati molti. Era un giocatore classico con gesti bellissimi e uno straordinario tocco di palla in tutte le parti del campo. Al suo massimo .. la famosa annata 1976 era davvero uno dei migliori al mondo e in assoluto il più bello stilisticamente da vedere.

E che c…o di tennis dovremmo fare ?!!! Quello di Isner? PANATTA ha la via altrimenti la discussione non ci sarebbe. Ripeto voto un IMPERATORE! ADRIANO

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Bonfanm 10-12-2018 15:19

.. aggiungo un commento personale. Giocatori con il suo stile non ce ne sono stati molti. Era un giocatore classico con gesti bellissimi e uno straordinario tocco di palla in tutte le parti del campo. Al suo massimo .. la famosa annata 1976 era davvero uno dei migliori al mondo e in assoluto il più bello stilisticamente da vedere.

29
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Bonfanm 10-12-2018 15:14

Panatta ha avuto ottimi risultati come giocatore e come capitano di Coppa Davis .. unico confronto possibile con Pietrangeli che l’ha preceduto come generazione e che ha vinto più di lui .. ma in un tennis diverso in cui gli Slam si giocavano da dilettanti e non da pro. Resta il miglior tennista italiano degli ultimi 40 anni ma questo non basta per essere un buon tecnico. Barazzutti ha mostrato più tigna e pazienza da questo punto di vista. Riflette del resto il carattere di Panatta, talentuoso e amante del bel gesto .. non della ripetitività necessaria per far crescere dei giocatori. Li gestiva però molto bene da capitano di Coppa Davis ruolo in cui il suo carisma si sentiva davvero e che ha consentito a un’Italia senza più campioni di cavarsela bene. Secondo me farebbe molto bene da leader Fit .. ma non è mai stato un politico e fa meglio a starsene alla larga ..

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ghisallo (Guest) 10-12-2018 14:56

@ Luca Martin (#2235579)

Ecco quello che dicevo. Subito un paragone fra epoche diverse. Come fai a dire che Panattone è più elegante di Federer se quello tirava a due allora questo a 200!! Per favore…

27
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Lupen (Guest) 10-12-2018 13:30

Semplicemente : Ha gia’ dato !!!!!!!

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cataflic (Guest) 10-12-2018 12:41

Panatta è uno che vive per se, autoreferenziale, un coach invece dovrebbe vivere per favorire i successi di altri…non ce lo vedo.

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Luca Martin (Guest) 10-12-2018 12:16

Scritto da Hair49
Perchè è un cane sciolto, un solitario, un impositivo, a lui come a molti riesce bene criticare e lo fa anche con obiettività ma non sa costruire e lui per primo lo sa e vuole rimanere libero di dire ciò che crede, da questo punto di vista è apprezzabile, e’ stato sempre un narciso e un po sbruffone e li è rimasto, decisione giusta restare a fare il commentatore e l’opinionista.

È stato anche un ottimo capitano della nazionale maschile di Coppa Davis…direi che sa stare molto bene vicino ai giocatori. In quel ruolo per me era eccellente!

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Luca Martin (Guest) 10-12-2018 12:14

Non viene scritto che Adriano Panatta è stato il giocatore stilisticamente più ELEGANTE della storia, un inno all’ armonia e alla tecnica.
È stato ancora più elegante nelle movenze di Roger, che di per sé è già qualcosa di divino.

23
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+1: Bonfanm
LordFener 10-12-2018 11:39

Scritto da LordFener
Perché non compatibile con perdenti nati…..ecco perché! PANATTONE + SCHIAVONE nel WTA ITA SUBITOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!

Per rilanciare interesse attenzione al nostro tennis e sopratutto crescita serve eccome ADRIANO! Non hanno alcun senso avere posizioni, idee contrarie … a mio vedere farebbe un un grandissimo lavoro. FORZA ADRIANO

22
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LordFener 10-12-2018 11:20

Perché non compatibile con perdenti nati…..ecco perché! PANATTONE + SCHIAVONE nel WTA ITA SUBITOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!

21
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Viva la pallina e la patata (Guest) 10-12-2018 10:53

Scritto da kicks
http://www.federtennis.it/DettaglioNews.asp?IDNews=51471

😳 😳 😳 😳 Se fra dieci anni ci sarà mai un Presidente della Fit serio, .., imparziale e soprattutto con gli attributi giusti ciò di cui è stato accusato Panatta potrebbe essere solo una delle cento e passa situazioni in cui si troverebbe la dirigenza attuale che a differenza di Panatta è molto più ferrata nel non apparire. 😉 😉 😥 😥

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magilla (Guest) 10-12-2018 09:57

Scritto da Hair49
Perchè è un cane sciolto, un solitario, un impositivo, a lui come a molti riesce bene criticare e lo fa anche con obiettività ma non sa costruire e lui per primo lo sa e vuole rimanere libero di dire ciò che crede, da questo punto di vista è apprezzabile, e’ stato sempre un narciso e un po sbruffone e li è rimasto, decisione giusta restare a fare il commentatore e l’opinionista.

complimenti per la sintesi…..hai detto in poche righe quello che penso anche io!…..

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Silvennis (Guest) 10-12-2018 09:50

L’ho adorato come giocatore.Ero a Wimbledon nel 76,dopo Parigi.Quanto se la tirava!!!!

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ghisallo (Guest) 10-12-2018 09:34

Perché il più grande tennista italiano di tutti i tempi? In base a che cosa? Anzitutto questo concetto di “Più grande di tutti i tempi” è sbagliato come regola generale. Non si possono fare paragoni con il passato, in nessuno sport, e nemmeno nella vita. Questo concetto è difficile da far capire perché la gente vuole sempre fare paragoni, ma questi si possono fare solo con le stesse epoche. Federe o Nadal. Non Federer o Laver. Panatta o Barazzutti. Non Panatta o Fognini. Fra l’altro Panatta con Pietrangeli come la metteremmo? Per rimanere a Panatta coach è davvero un peccato che i giovani non chiedano consigli a lui perché di tennis è uno di quelli che insieme a Bertolucci ne capisco più di tutti. Se non proprio coach a tempo pieno, io chiederei sempre un suo parere.

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adriano_ro 10-12-2018 09:20

Adriano dovrebbe ricoprire un ruolo importante nella Federazione ma per la cerimonia del quarantesimo anno, al Foro Italico,dell’unica Coppa Davis vinta dall’Italia i volti dei protagonisti e dei dirigenti attuali erano eloquenti…

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Hair49 (Guest) 10-12-2018 09:06

Perchè è un cane sciolto, un solitario, un impositivo, a lui come a molti riesce bene criticare e lo fa anche con obiettività ma non sa costruire e lui per primo lo sa e vuole rimanere libero di dire ciò che crede, da questo punto di vista è apprezzabile, e’ stato sempre un narciso e un po sbruffone e li è rimasto, decisione giusta restare a fare il commentatore e l’opinionista.

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Pollicino (Guest) 10-12-2018 08:51

Come diceva il grande Rino Tommasi: una grande giocatore non dev’essere per forza un grande allenatore.

E – aggiungo io – non è nemmeno molto simpatico.

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Tennisaddicted (Guest) 10-12-2018 08:48

Le domande che iniziano con “Perché non” sono immorali.

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Emanuele (Guest) 10-12-2018 08:29

E sticazzi!!!

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smash&lob (Guest) 10-12-2018 08:26

Scritto da Marco68
Beh, direi che i motivi li conosciamo tutti: fedelissimo di Galgani, litigò poi col suo “dante causa”, rimettendoci la panchina. Con la nuova dirigenza, sono state liti anche in tribunale, dove Adriano ha perso e ha dovuto tirare fuori parecchi soldini per sanare la questione. Panatta, del resto, non è l’unico vittima di certa “damnatio memoriae”: anche persone come Raffaella Reggi, Tonino Zugarelli e Andrea Gaudenzi sono sistematicamente ostracizzate da anni. Per Panatta, però, c’è onestamente da fare un discorso: certi ruoli richiedono abnegazione, preparazione, costanza, dedizione assoluta. Il Panatta giocatore non ha mai voluto avere a che fare con tutto questo, supplendo con un enorme talento e anche accontentandosi di vincere meno di quanto avrebbe potuto. Tutto questo lui lo sa benissimo e lo ammette con grande onestà. Tempo fa un giornalista, parlando delle attuali occupazioni dei “moschettieri” della Davis, ha scritto: “Quanto ad Adriano Panatta, lui fa, semplicemente, Adriano Panatta.” E all’interessato, chiaramente, va benissimo così.

Non sapevo della Reggi e di Gaudenzi… e che avrebbero fatto, di grazia per essere ostracizzati?

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yonex (Guest) 10-12-2018 00:26

Scritto da Marco68
Beh, direi che i motivi li conosciamo tutti: fedelissimo di Galgani, litigò poi col suo “dante causa”, rimettendoci la panchina. Con la nuova dirigenza, sono state liti anche in tribunale, dove Adriano ha perso e ha dovuto tirare fuori parecchi soldini per sanare la questione. Panatta, del resto, non è l’unico vittima di certa “damnatio memoriae”: anche persone come Raffaella Reggi, Tonino Zugarelli e Andrea Gaudenzi sono sistematicamente ostracizzate da anni. Per Panatta, però, c’è onestamente da fare un discorso: certi ruoli richiedono abnegazione, preparazione, costanza, dedizione assoluta. Il Panatta giocatore non ha mai voluto avere a che fare con tutto questo, supplendo con un enorme talento e anche accontentandosi di vincere meno di quanto avrebbe potuto. Tutto questo lui lo sa benissimo e lo ammette con grande onestà. Tempo fa un giornalista, parlando delle attuali occupazioni dei “moschettieri” della Davis, ha scritto: “Quanto ad Adriano Panatta, lui fa, semplicemente, Adriano Panatta.” E all’interessato, chiaramente, va benissimo così.

totalmente d’accordo.

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Marco (Guest) 09-12-2018 23:28

Il Tennis si è molto evoluto:Panatta, per questioni generazionali, appartiene ancora agli ideali del “vince il più bravo”. Oggi invece vince il più serio, il più preparato,il più impegnato che poi, deve essere anche bravo. In poche parole credo che il Tennis sia molto diverso da quando giocava e anche da quando faceva il Capitano di Davis.

9
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+1: MarcoP
alessandro (Guest) 09-12-2018 23:02

Per lo stesso motivo di McEnroe, tennista che vanta il record del numero di titoli ATP vinti, ( a parte brevi fasi di allenatore come con Raonic qualche anno fa prima di Wimbledon per insegnarli il gioco a rete, comunque si trattava di qualche mese ), ex capitano di Davis per anni, e anche lui commentatore sportivo.

Non è nel suo carattere.

p.s: e si tratta pur di giocatori che hanno avuto un grande talento, e hanno basato il loro gioco più su questo che sull’allenamento. Penso che non vedremo Fognini, Federer, Monfils, Mannarino allenare per lo stesso motivo. Mentre Nadal, in costante allenamento, ha già da anni aperto un’accademia tennistica.

p.p.s: Per qualche strano motivo non vedevo più il mio commento precedente e ho riscritto questo. Penso che ci sia qualche problema con la pubblicazione dei commenti.

8
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+1: MarcoP
kicks (Guest) 09-12-2018 23:00

Il piu’ grande tennista italiano di tutti i tempi ? E Pietrangeli ?

7
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kicks (Guest) 09-12-2018 22:59
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Mriz27 (Guest) 09-12-2018 22:55

Articolo completamente fuori tempo. Da pubblicare 25 anni fa forse. Nel frattempo Panatta si è dedicato alla motonautica, ha lavorato per la Federazione, per gli Internazionali d’Italia, ha lavorato nella politica e altro. Tutte cose meno impegnative che seguire un giocatore in giro per il mondo. In ultimo, i coach, hanno conoscenze, tecniche e di giocatori, aggiornate.

5
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+1: adriano_ro, MarcoP
Marco68 (Guest) 09-12-2018 22:53

Beh, direi che i motivi li conosciamo tutti: fedelissimo di Galgani, litigò poi col suo “dante causa”, rimettendoci la panchina. Con la nuova dirigenza, sono state liti anche in tribunale, dove Adriano ha perso e ha dovuto tirare fuori parecchi soldini per sanare la questione. Panatta, del resto, non è l’unico vittima di certa “damnatio memoriae”: anche persone come Raffaella Reggi, Tonino Zugarelli e Andrea Gaudenzi sono sistematicamente ostracizzate da anni. Per Panatta, però, c’è onestamente da fare un discorso: certi ruoli richiedono abnegazione, preparazione, costanza, dedizione assoluta. Il Panatta giocatore non ha mai voluto avere a che fare con tutto questo, supplendo con un enorme talento e anche accontentandosi di vincere meno di quanto avrebbe potuto. Tutto questo lui lo sa benissimo e lo ammette con grande onestà. Tempo fa un giornalista, parlando delle attuali occupazioni dei “moschettieri” della Davis, ha scritto: “Quanto ad Adriano Panatta, lui fa, semplicemente, Adriano Panatta.” E all’interessato, chiaramente, va benissimo così.

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+1: MarcoP
Virescit (Guest) 09-12-2018 22:49

Bah forse negli anni 80 ma adesso non vedo proprio che senso avrebbe…il tennis è tutto un altro sport al giorno d’oggi

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+1: MarcoP
Shuzo (Guest) 09-12-2018 22:31

In realtà Adriano Panatta provò la strada di occuparsi del settore tecnico, purtroppo con risultati non troppo esaltanti. Ci fu anche un periodo nel 1993 allorché iniziò ad occuparsi di Camporese che era rimasto senza allenatore ma la cosa non durò molto. Purtroppo non sempre essere stato un grande campione è garanzia per diventare un ottimo coach e questo è il suo caso, benché sia stato un “signor” capitano di Coppa Davis, probabilmente più bravo sia di Barazzutti che di Bertolucci.
Detto questo, concordo con Orecchio che Adriano Panatta potrebbe dare il suo contributo alla rinascita del tennis italiano, ma più per curarne l’immagine che affidandogli qualche giovane.

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+1: MarcoP
alessan3dro (Guest) 09-12-2018 22:31

Per lo stesso motivo che McEnroe, record mondiale di numero di titoli ATP vinti, non fa l’allenatore ( a parte fugaci e brevi periodi di allenamento come con Raonic per qualche mese in vista di Wimbledon per insegnarli come giocare a rete), è stato anche lui capitano per la Davis per anni, ed è anche lui commentatore.

Non è nel loro carattere.

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