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Lizette Cabrera: “Obiettivo Roma…e voglio incontrarvi!”. La tennista australiana racconta ai lettori di livetennis la sua crescita, i suoi progetti ed il suo rapporto con l’Italia

16/12/2017 22:18 7 commenti
Lizette Cabrera classe 1997 e n.152 WTA
Lizette Cabrera classe 1997 e n.152 WTA

Siamo a maggio di tre anni fa: al Trofeo Bonfiglio, il nostro prestigioso trofeo junior, Anna Turati sta per affrontare Lizette Cabrera, una ragazzina australiana dai tratti asiatici: alta, magrolina, sorridente, la ricordiamo concentrata e determinata. L’incontro non ha molta storia e l’italiana vince in due set accedendo al terzo turno delle qualificazioni, dove fu sconfitta da Silvia Chinellato. La ragazzina australiana la ritroviamo poi tra gli spettatori della finale dello stesso torneo mentre fa il tifo per la sua connazionale Naitka Bains, superata da quella che sarebbe diventata una stellina del tennis mondiale: CiCi Bellis.

Oggi Lizette, 20 anni tra pochi giorni, è cresciuta tennisticamente, ha acquisito potenza e tecnica fino a scalare il ranking partendo dai 25.000k, costruendosi così una sua credibilità nel tennis mondiale. La intervistiamo in una pausa della preparazione.

Allora Lizette, partiamo dal tuo best ranking n.134 ottenuto ad ottobre. Hai scalato centoventi posizioni in un anno: sei soddisfatta o ti aspettavi di più?

Si, sono molto contenta del progresso che ho fatto quest’anno. E’ stato un anno pieno di alti e bassi ma ho imparato molto e sono contenta di dove sono ora.



Nel 2017 c’è anche stato il tuo bel torneo WTA di Hong Kong: hai incontrato Daria Gavrilova nei quarti, dominavi l’incontro, poi Daria ti ha ripresa: cosa è successo?

In realtà ho perso il primo set 6-1 ed ho vinto il secondo set 6-3 e poi ho perso il terzo 6-4. E’ un’avversaria molto difficile, ho giocato aggressivamente e sono andata molto a rete ma nel terzo set sul 4-4 40-15 ho fatto troppi errori.



Un mese fa hai incontrato la nostra Sara Errani battendola 6/2 al terzo. Cosa puoi dire a noi tifosi italiani, che impressione ti ha fatto in campo?

E’ un’avversaria molto difficile, irriducibile. Combatte su ogni punto ed è stata una vera battaglia. E’ stato un onore giocare contro di lei e batterla.



Il 2016 è stato l’anno della tua incredibile scalata di quasi 800 posizioni nel ranking con le due vittorie di Tweed Heads e Brisbane oltre ad innumerevoli risultati positivi. Come ti sei spiegata questa crescita così repentina, te l’aspettavi?

Ho lavorato molto duramente e non mi aspettavo di fare un salto cosi alto cosi velocemente. Ma avevo un buon team intorno a me e, precedentemente, stavo perdendo partite di pochissimo, quindi il livello era lì, semplicemente non ero in grado di esprimerlo se non fino ai 25000k in Australia.



Da junior tu sei stata n. 64 al mondo. Se pensi a quegli anni il mondo professionistico è stato così come lo immaginavi? Oppure hai trovato delle sorprese?

Il tour da professionista è decisamente più difficile. Nei junior sei “viziato”, nel livello professionistico è molto dura. E’ costosissimo e molto pesante a livello mentale e fisico.



Ora Lizette questa crescita deve continuare: quali sono i tuoi obiettivi per il 2018?

I miei obiettivi per il 2018 sono di entrare nella top 100 e sfondare nei tornei WTA. Arrivare a una semifinale o a un po’ di quarti di finale sarebbe bello. E spero di entrare nel Main Draw e vincere un round negli Slam.



Chi è il tuo coach e su che cosa state lavorando ora in preparazione?

Il mio coach è Brett Hunter. Stiamo lavorando molto sul mio servizio e sugli spostamenti.



Quanto sei seguita dai tuoi genitori durante l’anno e che cosa pensano della tua carriera?

I miei genitori amano il tennis, specialmente il mio tennis. Lavorano full time molto duramente per me, e sacrificano tutto per permettermi di giocare. Seguono davvero con passione la mia carriera spingendomi a fare sempre del mio meglio.



Tu sei nata in Australia da genitori filippini. Che rapporto hai con le Filippine, ti è capitato di andarci per conoscere i tuoi parenti?

Ci sono stata solo una volta. Era durante un torneo junior, ma purtroppo non sono riuscita ad incontrare i miei parenti o di girare il paese. Spero di riuscire a instaurare un rapporto con le Filippine e magari di trovare uno sponsor li.



Se ti dico Rod Laver tu cosa mi rispondi?

Una leggenda assoluta.



La squadra di Fed Cup per i prossimi 10 anni è fatta con te e la Aiava considerando che anche Gavrilova e Barty sono giovani?

Penso che il nostro team Fed Cup sia ottimo. E sì, abbiamo un team molto giovane, spero davvero di ottenere dei grandi successi!



Che differenza trovi tra i tornei australiani ITF e tra quelli europei?

Credo che i tornei europei abbiano più varietà e più ragazze provenienti da differenti paesi.



E gli Australian Open cosa hanno di particolare rispetto agli altri Slam?

Ovviamente penso che sia un torneo molto speciale per me, visto che è lo Slam di casa. Inoltre l’ospitalità è eccellente, fanno tutto il possibile per il bene dei giocatori.



Come trascorri il tempo libero?

Mi piace trascorrere il tempo con la famiglia e gli amici, leggere e ballare!



Con che tipo di giocatrici ti trovi più a tuo agio e con quali hai più difficoltà?

Penso che tutte siano avversarie difficili sinceramente. Non ho una risposta diretta su chi mi da piu’ difficoltà in campo, mi concentro sul mio gioco!



Tempo fa Garbine Muguruza disse che non ci possono essere amicizie nel mondo del tennis femminile. Tu sei d’accordo e, in ogni caso, chi sono le tue migliori amiche nel circuito?

Non sono d’accordo. Credo che il tennis sia il modo migliore per instaurare amicizie durature. Una delle mie amiche più strette è la croata Jana Fett.



Il gioco effettivo nel tennis non supera il 25% di quello totale. A cosa pensi tu nelle pause e come gestisci la tensione psicologica?

Credo che le pause siano sempre utili. Il tennis è un gioco molto mentale e fisico. Cerco solo di non mettermi troppa pressione e di divertirmi.



Nelle scienze psicologiche si parla molto di “resilienza” ovvero la capacità di rispondere positivamente, di adattarsi, agli eventi stressanti. Quanto è importante nel tennis?

Molto, molto, molto importante. Questo è ciò che contraddistingue i migliori giocatori del mondo. Sono in grado di adattarsi e gestire ogni situazione stressante sul campo da tennis.



Rimaniamo sul tema: alcune giocatrici sono particolarmente fragili nel giocare i punti importanti, palle break, set e match point. Che cosa accade in quel momento nella mente di una tennista e come bisogna far fronte?

E’ difficile dire quello che ognuno pensa. Ma ovviamente c’è molta pressione e il corpo può irrigidirsi. Ma il modo migliore in cui provo a concentrarmi è quello di dirmi “concentrati sui piedi e rimani sciolta”.



Tra uomini e donne ci sono differenze di trattamento secondo te nel mondo del tennis?

Sì ci sono ancora, il che è triste da vedere. Ma spero che un giorno saremo tutti trattati equamente.



E’ opinione diffusa tra gli addetti ai lavori che il tennis femminile sia più imprevedibile di quello maschile, a causa delle caratteristiche psicologiche, fisiche ed ormonali delle donne. Da giocatrice sei d’accordo o no?

Sono in parte d’accordo. Il gioco femminile può avere molti alti e bassi ma io credo sia proprio questo a renderlo cosi interessante. Si, potremmo non essere forti come gli uomini, ma produciamo comunque la stessa qualità.



Sui social ti si vede sempre molto fashion, complimenti! Quanto curi la tua immagine pubblica?

Penso sia bello avere una buona reputazione, ma anche essere se stessi. A nessuno piacciono i falsi!



Se dei nostri lettori volessero visitare la tua città, Townsville, quali sono le tre cose da vedere assolutamente?

E’ la citta’ in cui sono nata! E’ molto piccola ma consiglierei di visitare la spiaggia, arrampicarsi su Castle Hill e guardare il panorama, visitando anche il parco locale.



Che rapporto hai con l’Italia, che cosa ti piace (abbiamo visto su Instagram che ami la pizza…)?

Ho giocato in Italia. Da Junior la adoravo! Ho giocato a Pescara e Milano. Amo il cibo soprattutto! Sì la pizza è il piatto che preferisco e anche la pasta e il pane. Le persone pure sono molto gentili.



Sei impegnata in attività di volontariato o di solidarietà?

Purtroppo no, ma lo farò presto.



Il 19 dicembre sarà il tuo ventesimo compleanno. Ti faccio gli auguri a nome di tutta la redazione di livetennis. Come trascorrerai questo giorno e che dedica fai a te stessa?

Grazie mille! Credo che farò solo una cena con amici e famiglia e mi farò un regalo (un po’ di torta)! E ovviamente allenamento durante il giorno!



Quali sono il tuo libro ed il tuo film preferiti?

Oooh…il libro preferito! Non so sceglierne uno ma al momento sto leggendo “Champion Minded “che mi piace. Come film preferiti scelgo “She’s The Man” o “You Got Served”.



Il tuo obiettivo massimo nel tennis?

Essere la n.1 al mondo e vincere un Grande Slam!



I 3 desideri da realizzare nella vita?

Essere felice e in salute. Essere grata per la mia famiglia e i miei amici. Avere una lunga carriera di successo nel tennis



Tu hai tanti fans italiani. Vuoi mandare loro un saluto? Gli dai appuntamento a Roma?

Certo che mi piacerebbe salutarli! E sì, il mio obiettivo è di essere a Roma l’anno prossimo e spero di poter incontrare tutti lì.


E tra I tuoi fans italiani Lizette, ora ne hai una in più! La nostra traduttrice Flavia Caselli, infatti, è una ballerina di hip hop ed è impazzita leggendo che uno dei tuoi film preferiti è “You Got Served” una straordinaria gara di street-dancer: chissà che non ballerete insieme a Roma…


Antonio De Filippo

traduzione di Flavia Caselli


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7 commenti

Vennera (Guest) 18-12-2017 17:55

Australiana, lineamenti Filippini, a causa dei genitori Filippini, nonostante il cognome latino-americano.

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Tennisaddicted (Guest) 18-12-2017 13:31

I wait for you in Rome, sweet Lizette…

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smash&lob (Guest) 18-12-2017 12:36

Bravissima e bon ….issima! 😎

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-1: MarcoP
Luca96 17-12-2017 18:53

Bellissima intervista e complimenti a questa tennista che sta scalando il ranking 😉

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I LOVE BOBO (Guest) 17-12-2017 08:40

anche molto carina il che non guasta mai

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-1: MarcoP
radar 17-12-2017 01:19

Bene Lizette sul campo e bene in questa intervista.
Scala il ranking con convinzione e decisione, crescita più che buona.
Molto interessante l’approfondimento sugli aspetti psicologici del tennis.
Appuntamento al Foro Italico!

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Peppo81 (Guest) 17-12-2017 00:23

Grande intervista!

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