Andrea Pellegrino, parola d’ordine: niente fretta

18/11/2015 16:33 13 commenti
Andrea Pellegrino classe 1997
Andrea Pellegrino classe 1997

Gennaio 2011, Roma, Lemon Bowl. Nella prima semifinale, su campo in veloce indoor, si affrontano Andrea Pellegrino e Mattia Rossi. Due dei migliori prospetti under 14 d’Italia. Pronti via mi colpisce il rovescio bimane di Pellegrino: potente, preciso, con una grande ricerca della palla e una coordinazione ai limiti della perfezione. Il diritto è il punto debole, anche se riesce a limitare gli errori gratuiti. Il servizio è ben eseguito e i piedi velocissimi.

Novembre 2015, Brescia, Torneo Challenger, ore 10. Sono due giorni che sento parlare del tedesco Maxmilian Marterer e, incuriosito, mi avvicino al piccolo campo n.1 per seguire il suo match d’esordio contro il ripescato Dimitar Kuzmanov. Ma, a sorpresa, sbirciando sotto al pallone che copre il campo, vedo un volto conosciuto. Si tratta di Andrea Pellegrino. Il pugliese, classe 1997, è entrato in main draw come Lucky Loser nonostante abbia perso al secondo turno delle qualificazioni (le imprecazioni di Marti e Galovic, andati via senza firmare, fanno sentire ancora la propria eco nel palazzetto di Brescia).

Mi siedo alle spalle di Umberto Rianna e Gabrio Castrichella per seguire il match. La partenza di Pellegrino è impressionante: vincenti di rovescio, vincenti di diritto, piedi sulla riga di fondo, servizio incisivo che porta al pugliese anche dei punti diretti (e il vantaggio di 4-3 e servizio). Il campo n.1 mi pare leggeremente più lento del centrale, anche se rimane comunque velocissimo. Pian piano Kuzmanov riprende in mano il match e chiude in due set molto combattuti, ma la sensazione positiva riguardante Pellegrino rimane.

Il rovescio, colpo naturale, è splendido e alcune accelerazioni incrociate invitano il pubblico al più classico degli “oooohhhh”. Il diritto, molto migliorato e colpito con discreto anticipo, porta parecchi vincenti anche se in situazioni di tensione e con palle particolarmente basse può andare in crisi. In campo l’atteggiamento è buono anche se in alcune circostanze sembra ancora non credere fermamente nei propri mezzi. La parola “consapevolezza” entrerà a far parte del vocabolario tennistico del pugliese tra qualche tempo, ma è anche normale che sia così.

Le impressioni rimangono positive, così come quelle del 2011. Come ha sottolineato più volte Umberto Rianna, responsabile del Progetto Over della Fit, quando avrà giocato 100-200 match di questo tipo sarpà gestirli, saprà capirli, sarà giocatore. Oggi, ancora, giocatore non è, ma la strada è quella giusta. Parola d’ordine: niente fretta. Da parte del ragazzi, della federazione, degli appassionati e dei giornalisti. Solo i fenomeni arrivano a 17-18 anni nel gotha del tennis, per tutti gli altri, potenziali ottimi tennisti, si deve puntare sul lavoro, sulla crescita esponenziale, sulla programmazione.


Da Brescia, Alessandro Nizegorodcew


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13 commenti. Lasciane uno!

Alessandro Nizegorodcew (Guest) 20-11-2015 00:41

@ Koko (#1491201)

Ma che discorso è? Ovviamente è così. Qui stiamo parlando di un giocatore nello specifico. Quando avremo un giocatore straordinario sarà diverso. Oggi quel giocatore non c’è

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Koko (Guest) 19-11-2015 15:55

Scritto da Alessandro Nizegorodcew
@ Koko (#1490961)
Esperienza, capacità di alzare il livello, consistenza, concretezza, solidità mentale. Tutto questo a 18 anni c’è solo se ti chiami Coric, Zverev o Kozlov. Per tutti gli altri bisogna giocare, giocare e giocare

Beninteso in 40 anni anche a noi prima o poi potrebbe capitare un talento di quelli citati. Non è che l’Italiano è strutturalmente impossibilitato ad esserlo. Rassegnarsi ad avere per sempre i normali perchè è sempre stato così non mi pare logico.

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stankosky 19-11-2015 06:14

quando vedo commenti come quelli di A.N., “luminare” del tennis nostrano, capisco tante cose….. o avremo un colpo di c…. pazzesco o di tennisti forti per ancora 40 anni non ne vedremo…..
povera Italia…..

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Alessandro Nizegorodcew (Guest) 18-11-2015 22:25

@ Koko (#1490961)

Esperienza, capacità di alzare il livello, consistenza, concretezza, solidità mentale. Tutto questo a 18 anni c’è solo se ti chiami Coric, Zverev o Kozlov. Per tutti gli altri bisogna giocare, giocare e giocare

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Koko (Guest) 18-11-2015 21:29

Diciamo che l’inizio è stato di un gran prospetto dal punto di vista strettamente tecnico e di atteggiamento. Mi ha colpito anche il dritto incrociato con il quale non solo non perdeva campo ma che usava per sfondare anche se in difficoltà a destra! Ma se alla fine ha perso nettamente contro uno modesto, spompato e distratto che non valeva la metà tecnicamente qualcosa è andato orribilmente in tilt e dunque occorre capire cosa lo limiti (oltre la giovane età spesso usata come alibi poco credibile) ancora nel raggiungere il livello pro.

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cataflic (Guest) 18-11-2015 21:28

Piuttosto composto il ragazzo, uno di quelli che fa benino tante cose.
Non so se abbia la velocità di crociera per ambire ad alti livelli, ma visto che oggi spesso premia la consistenza, stiamo a vedere che combina.

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Alessandro Nizegorodcew (Guest) 18-11-2015 21:16

Sono proprio questi commenti ad essere sbagliati. Non è colpa vostra, io capisco che vogliate ragazzi che arrivino subito come i vari Coric, Zverev, ecc… Ma quelli sono fenomeni, che infatti anche da junior hanno dominato in lungo e in largo. Andrea può diventare un ottimo giocatore ma serve lavorare, serve calma. La fretta per un tennista in crescita è la cosa peggiore che esista. Cecchinato è un buonissimo tennista che è entrato nei 100 a 23 anni, non a 30-33.

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groucho (Guest) 18-11-2015 21:16

Dai Pellegrino fai in fretta, devi battere tutti i record di Quinzi.

6
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Gabriele da Firenze 18-11-2015 19:18

Noi sempre più lenti… 🙄

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peppe78 18-11-2015 18:57

Lo aspettiamo con ansia invece…

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tony71 (Guest) 18-11-2015 18:43

infatti gli altri viaggiano veloci,noi con calma tanto c’è tempo 30/33 anni non sono tutti come il mitico paolo,ma sara’ italiano davvero?

3
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MARCO2 (Guest) 18-11-2015 18:29

Vai Andrea!

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Nadaliano 18-11-2015 16:52

eh magari non esageriamo con questa calma 🙄

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