Carlos Alcaraz: dalla difficoltà iniziale alla rimonta ad Indian Wells. Sorpreso dalle condizioni del campo giorno notte. Parla anche il nostro Matteo Arnaldi “il mio gioco si sta alzando anche nei match più importanti”
09/03/2024 09:48 
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Carlos Alcaraz nella foto - Foto Getty Images
Il campione in carica Carlos Alcaraz ha avviato la sua difesa del titolo all’Indian Wells 2024 con una vittoria su Matteo Arnaldi. Dopo aver perso il primo set, l’atleta spagnolo ha mostrato una notevole capacità di reazione, elevando il proprio livello di gioco e conquistando infine il match. Durante la conferenza stampa post-partita, Alcaraz ha condiviso alcuni spunti sulle sue difficoltà iniziali e su come è riuscito a ribaltare la situazione.
Interrogato sulle ragioni di un primo set al di sotto delle aspettative, Alcaraz ha attribuito la causa a una certa impreparazione rispetto alle condizioni di gioco, marcatamente differenti tra il giorno e la notte. “Non mi ero reso conto dell’approccio corretto da adottare,” ha spiegato Alcaraz. “Le sessioni di allenamento diurne non mi avevano preparato adeguatamente ai cambiamenti che si verificano con il calare della sera. Le differenze nei rimbalzi e nel comportamento della palla mi hanno colto di sorpresa, rendendo il primo set particolarmente arduo.”
La svolta è avvenuta grazie a una significativa modifica nell’atteggiamento dell’atleta: “Nel primo set ero nervoso, il che ha influenzato negativamente il mio movimento e la mia energia. Dal secondo set in poi, mi sono concentrato su di me, cercando di mantenere un’alta intensità e di essere più aggressivo. Questo cambiamento mi ha permesso di esprimere il meglio del mio gioco,” ha confessato l’iberico.
Alcaraz ha inoltre riflettuto sull’impatto che il nervosismo, dovuto all’importanza del torneo e alla sua prima partita ad alta intensità dopo l’infortunio alla caviglia, ha avuto sulla sua concentrazione e prestazione. Nonostante le difficoltà iniziali, ha sottolineato l’importanza di mantenere l’aggressività e la calma, elementi chiave del suo stile di gioco.
Confrontando il suo attuale stato di forma con quello dell’anno precedente, Alcaraz ha riconosciuto di aver affrontato il torneo con meno partite alle spalle e ancora alle prese con la ripresa post-infortunio. “L’anno scorso ero più nel ritmo del gioco, mentre quest’anno sto ancora cercando di ritrovare la migliore condizione dopo l’infortunio alla caviglia. È un processo graduale, ma mi sento in miglioramento,” ha concluso Alcaraz, dimostrandosi fiducioso per il prosieguo del torneo.
Parla anche Matteo Arnaldi: “Si c’è un po’ di rammarico perchè dopo aver vinto il primo set non sono riuscito a tenere più quel livello mostrato nella prima frazione e per cercare di portare a casa la partita.
Ci sono tanti spunti positivi però che posso prendere da questo incontro con Alcaraz. Ho giocato alla pari con il n.2 del mondo nel primo set e anche in alcuni sprazi del terzo set l’incontro è stato alla pari.
Se prendi la partita in generale sto giocando meglio, rispetto allo US Open sicuramente mi sono avvicinato molto. Bisogna prendere sempre i lati positivi alla fine. Il primo set soprattutto è stato molto equilibrato, dove non ho neanche giocato il mio miglior tennis, però abbiamo fatto tanti errori tutti e due, ma alla fine nei momenti importanti ho giocato bene. Quindi sicuramente è stato un set importante. Poi sono calato abbastanza e lui ha alzato abbastanza il livello. Da quel lato sicuramente c’è un po’ di rammarico, non sono riuscito a stare troppo in partita, è successo qualcosa di simile a quanto successo in Australia, però se devo prendere le cose positive il mio livello si è alzato sicuramente e sono contento del set che ho giocato.
Prendo quello che si può prendere di positivo da questa partita ovviamente non possono essere contento di aver preso un bagel e di come alla fine è andata in generale tutta la partita. Però se devo prendere degli spunti positivi. il mio gioco si sta alzando anche nei match più importanti e piano piano sto mettendo tasselli nel mio gioco e il mio tennis migliora.
Marco Rossi
TAG: Carlos Alcaraz, Masters 1000 Indian Wells, Masters 1000 Indian Wells 2024, Matteo Arnaldi
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Ribadisco, il limite di Arnaldi è cronico e molto molto grave.
Se questa partita dall’andamento quantomeno insolito fosse stata l’eccezione sarebbe stato un altro discorso, ma non è di questo che si tratta.
Arnaldi, come leggevo sotto, ormai non ha “solo 50”, ma “GIA’ 50” partite a livello ATP, ergo il momento dell’inesperienza dovrebbe essere terminato, poi è giovanissimo, ci saranno tante prime volte, ancora situazioni nuove ecc. ma i suoi difetti non cambiano ormai con il passare nè dei mesi, nè degli anni.
Sta migliorando il suo tennis, ma l’approccio non di primo livello sbagliato che mostrava a livello Challenger, lo ripropone adesso semplicemente a livello più alto.
Personalmente, avrei preferito una vittoria secca di Alcaraz, che peraltro mi aspetto onestamente che perda o contro Aliassime o contro il vincente di Marozsan-Seyboth, ma se anche dovessi sbagliare, mi aspetto perdente al primo ostacolo top (non ricordo il tabellone, ma un Rublev per dire), perchè almeno avrebbe perso perchè sovrastato dall’avversario.
Attenzione: Alcaraz ha alzato il livello, ma quello che mi preoccupa è quanto accade dalla parte della rete di Arnaldi.
Suvvia, nel secondo set è vero che Alcaraz ha giocato bene, ma ho visto Arnaldi steccare 4 o 5 palle su dritti di Alcaraz che doveva ribattere quasi senza doversi muovere, come se non avesse improvvisamente più il ritmo dell’avversario, cosa non vera perchè per quanto Alcaraz faccia i buchi per terra, se ci sai palleggiare puoi vincere o perdere ma non puoi improvvisamente perdere del tutto il timing, vuol dire che il problema è la testa, non il tennis.
Poi lo vediamo regalare doppio break a Purcell e a Shelton, lo vediamo puntualmente andare 0-40 o farsi controbreakkare in partite in cui magari ha dominato l’avversario ed è 62 52 / 62 53 o simili.
Arnaldi deve migliorare tante cose, ma questo difetto visto che ormai è continuo, è la priorità.
Pregio invece che ha quasi tanta paura di perdere quanta di vincere, quindi spesso dopo essersi messo nei casini ne esce o prova a farlo con punti miracolosi, ma non si può sempre riuscire a uscire dalla buca che ci si è scavati contro i 100 tennisti più forti al mondo.
E se tornasse n. 1?
Mah, la partita si può semplicemente leggere con Alcaraz partito molto falloso e non centrato, che appena ha raggiunto un livello buono ha asfaltato il buon matteo. Il primo set del torneo lascia il tempo che trova, soprattutto contro un avversario che ha già giocato un incontro intero.
Anche a me ha sorpreso un po’, nulla di grave beninteso, ma mi ero fatto di lui un’idea di lavoratore silenzioso e misurato. Comunque almeno finora non lo si è mai visto dare in escandescenze o fare polemiche, quindi sicuramente migliorerà anche sotto l’aspetto della comunicazione
Quindi sul tuo pianeta il primo set non lo si gioca e si parte subito dal 2ndo. Prendiamo atto.
Come previsto adesso avete già scritto che il RE è tornato è vincerà i prossimi 45 meno 1 slam du palle egregi capishers
Come Arnaldi ha da esser test probante per Carlos ma alla fine, se Alcaraz fa Alcaraz, deve esser sconfitto così Alcaraz, deve provare la sua tenuta psicofisica con un arnaldi, per poi risultare vincitore. In questo momento i valori in campo sono questi; tutti e due non potevano fare di meno e di più. Ci vuole calma per Matteo, e soprattutto agonismo silente..Alcaraz non si sente sicuro, sa che tali incontri vanno vinti ma ha paura del dopo, e ciò si vede. Matteo in qualche modo gli ha permesso di vincere, non è ancora il momento giusto per simili exploit, si è smarrito ed è uscito dal match..lasciando un autostrada senza pedaggio alla spagnolo che a quel punto, sul 2 a zero, ha giocato a braccio sciolto e deresponsabilizzato, certo che Matteo avrebbe fatto da sparring.
Dove? Quando? Beh, nel primo set sicuramente o per caso il primo set è stato ufficialmente cancellato perchè sgradevole a qualcuno?
Se posso dire come la penso io sino in fondo, ieri Alcaraz si poteva mettere come voleva – di lungo, di largo, di sopra o di sotto -, ma da un De Minaur sarebbe stato asfaltato in due set senza se e senza ma e senza condizioni “giorno notte” del campo.
Se Alcaraz, pur campionissimo che sia, continuerà a giocare a corrente alternata, allora non andrà da nessuna parte, questo è poco, ma sicuro, perchè spunteranno come funghi tanti Marozsan !
Mi sembra un bravo ragazzo ma secondo me non un mostro nella comunicazione..va bene ridefinire in positivo però si rischiano comunicazioni un po’ presuntuose…e forse in cuor suo un po’ lo è come quando dopo una smorzata sbagliata Van Assche ha colpito il nastro e la palla è uscita sul punto che poteva dargli il set..e lui chiama il pubblico mettendosi il dito all’orecchio…insomma…
Ho visto Sinner e Arnalds da inizio secondo set, io non capirò di tennis, però ne capisce poco, secondo me, chi fa parallelismi tra Sinner e Arnaldi. Al di lá dei percorsi di crescita, che ci sono per chiunque, i mezzi tecnici e la velocità di palla é tutt’altra. Alcuni si attendono troppo da Arnaldi, non lo critico fa quel che può come Sonego. Hanno raggiunto giá buoni livelli, essere n.40 mica é poco! Tuttavia il livello tecnico é al massimo da primi 30, che ripeto non é poco. Sinner é lassù da solo, ma un Sinner te lo dá il Padreterno una volta ogni tanto. Noi mai avuto, con buona pace del noto novantenne ex nostro top di tutti i tempi.
..tende a mollare le partite
Beh qualcosa di più si poteva chiedere non tanto nella vittoria,onestamente era come chiedere a Sonego di battere Alcaraz agli Australian Open ma almeno di rimanere attaccato alla partita fino alla fine come fece il torinese,non è la prima volta quest’anno che nei momenti di difficoltà tende a
Più che altro mi sembra che i commenti dei writer non siano sulla prestazione di Arnaldi, quanto piuttosto delle sue dichiarazioni un po’ fuorvianti
C’era Alcaraz, c’era Alcaraz.
Ma lo spagnolo non è quello di inizio 2023.
Non è così ingiocabile
@ NICK (#3955020)
evidentemente hai dormito stanotte e non hai visto la partita. Non si può commentare solo leggendo i risultati. Ha rischiato molto ed ha messo spesso in difficoltà lo spagnolo. Un pò di fortuna in più e meno fretta di concludere il punto e la distanza dal nr. 3 al mondo si riduce. Sono i primi Slam che sta giocando a certi livelli. Non possiamo pretendere che sia già pronto come Sinner in questo momento. Umiltà Matteo sa cos’è. Forse la conosce meno chi commenta leggendo i risultati
Concordo su tutto. Fanno ancora più ridere i commenti tipo: “deve mangiarne ancora di polenta”.
Arnaldi è talentuoso, è giovane, ambizioso. Ha tanti pregi. Ma non mi pare che stia facendo la corsa con Alcaraz. Può essere benissimo che non lo batterà mai in carriera, ovviamente non glielo auguro, ma può succedere. Proprio come è successo a Fognini con Djokovic, per fare un esempio.
Ci vorrebbe quindi un po’ più di equilibrio nel valutare la prestazione di Arnaldi.
Sto guardando proprio ora la replica del match, e mi sento di fargli i complimenti. Certo, quando Alcaraz ha alzato il livello, non è riuscito a rimanere in partita. Ma il set lo ha portato a casa con merito, recuperando da un break sotto. Fa bene a sottolinearlo.
Prenota un altro incontro FARSA contro il nonno Rafa. Fai più bella figura…
Carlitos ha sputato sangue contro il nostro N.4 D’ITALIA!! AHAHAH
Mai più sarà n.1 Alcaratz…se non gli regalano gli incontri gli avversari!
Purtroppo, dico veramente purtroppo perché a me Arnaldi piace, se non erro ha fatto dichiarazioni abbastanza simili anche dopo l’ultima sconfitta contro Alcaraz, di giocate quasi alla pari.
Io, visto da fuori,non lo avrei detto.
Forse lui in campo si sentiva più vicino di quanto non dica il risultato, boh.
Che figuraccia l’ex n.1 farlocco Spagnolo!! Arrancare contro il nostro giovane n.40 !!!!
Chi era quello che parlava di un Alcaraz non presentabile?
Si, le azzecca proprio tutte.
Il truzzo in canotta con i suoi urli arriva sicuramente a superare, a livello di decibel prodotti, la metropolitana… 🙁 🙁
Hai ragione ma infatti Arnaldi é umile, sono i tifosi che, in buona fede e per tifo, vogliono vedere in lui più di quanto può essere. Alcaraz é troppo forte per lui e se alza il ritmo diventa scontro impari. Per il top abbiamo solo Sinner, contentiamoci che non l’avevamo mai avuto!
Arnaldi lotta bene se l’incontro è equilibrato e lui ci crede. È uno che sa agire con punteggi punto a punto. Allo stesso tempo non è altrettanto valido a reagire se messo sotto brutalmente per cui spesso ha punteggi polarizzati e netti quando crolla.
Arnaldi ha fatto solamente 51 partite ATP Alcaraz che ha due anni di meno 207.
Stiamo parlando quindi di un giocatore inesperto e anche non abituato ad incontri di tale livello.
Come dice sta mettendo assieme i pezzi. L’incontro di oggi non è neanche tanto significativo, l’obbiettivo adesso è quello di giocarsela sempre con quelli dal 20 in su e battere occasionalmente qualcuno dal 10 al 20 (che in questo momento è un gruppo molto solido).
Lo diceva anche Monsieur de Lapalisse, credo.
Un top 40 batte il numero 2 al mondo solo se il top 40 gioca al massimo e il top 2 no.
Tre categorie di differenza? Perché non 10 o 20 già che ci siamo?
Kokkinakis ha impensierito Sinner firno a 3-3 primo set e poi è crollato. Uguale.
Però Kokkinakis ha battuto Federer. Giocando un match stellare contro Federer che ovviamente non era al massimo.
Ma anche Arnaldi ha battuto Ruud in un momento in cui Ruud era comumque top 10.
E Marozsan ha battuto Alcaraz.
Pertanto cosa facciamo? Non scendiamo in campo per affrontare chi è più forte? Crocifiggiamo il top 40 che dopo aver giocato un match stellare contro il top 2 non al massimo poi prende la stesa perché ha finito la benzina (soprattutto mentale)?
Purtroppo tanta gente commenta senza il senso della misura. Se avesse battuto Alcaraz, genio. E ci poteva anche stare, vincere. Altrimenti, brocco, 600 categorie di differenza.
Misura ci vuole nelle cose. Arnaldi non è un campione e non è un brocco. E’ un top 40 che vale tutta la sua posizione e che sta provando a salire ancora. Ce la farà? Forse. Non ce la farà? Forse.
Sanguinetti arrivò ai quarti di finale a Wimbledon dove fu asfaltato da Krajicek. Dopo dichiarò più o meno così: “ho perso solo per l’emozione della prima volta a questi livelli, dalla prossima volta vincerò sempre io”.
In realtà non arrivò mai più ai quarti slam e, da quelli forti, nei tornei importanti, venne sempre legnato (Detto da uno che lo tifava, eh… tanto che so benissimo che talora ebbe anche vittorie, come in finale contro la leggenda Federer e pure contro Roddick, ma in tornei minori, tanto che ebbe, come top ranking, se ben ricordo, “solo”, detto ovviamente tra virgolette, la top 40 o top 50… Nei tornei minori anche il più forte di sempre può venire “legnato” da qualcuno ben più debole di lui ma che in quel momento è al top mentre lui non lo è ancora…).
Il punto è che queste dichiarazioni servono ai tennisti per “caricarsi”, e da quel punto di vista fanno bene a farle ed io a differenza tua non starei a criticarli, ma criticherei solo gli sciovinisti-incompententi di tennis che non vedono le enormi differenze tecniche tra tennisti di primo piano e di secondo piano…
Per me Arnaldi ha fatto ciò che poteva, forse le critiche sono perché alcuni aspettano che possa diventare top 15 alla De Minaur, ma lui é più debole, il suo gioco é leggero e troppo inconsistente per stare lassù, é un buon top 40. Fortissimi abbiamo solo Sinner…per me
Capisco che ormai si tenda a credere che tutti i ns ragazzi possano diventate magicamente novelli “Sinner”, ma leggo troppa negatività per una sconfitta vs il n. 2 al mondo in tre set. Arnaldi sino a pochi mesi fa giocava i Challenger, ora ha strappato un set al fenomeno Alcaraz ( che se gioca, è normale sia di un altra categoria). Poi sotto 3/1 nel terzo set è riuscito cmq a crearsi 2 chance del contro break sul 15/40, quindi è vero che nel terzo ci ha cmq tentato. Forza Armaldi , sicuramente migliorerà e si toglierà belle soddisfazioni anche lui 😉
Concordo
Diciamo che da queste dichiarazioni mi sarei aspettato più obiettività, tanta “polenta” ancora da mangiare perché Alcaraz l’ha letteralmente travolto nel secondo e terzo set, in ogni caso se penso a dov’era l’anno scorso è ovvio che questo secondo turno in un 1000 va comunque bene
Non credo che sia un’analisi lucida quella di Arnaldi,nel primo set è stato alla pari perché non ha affrontato il vero Alcaraz ma una versione molto fallosa e confusionaria e per Arnaldi è stato più facile vincere un primo set comunque tirato e non giocato benissimo nemmeno da lui,nel secondo set si è rivisto una versione molto vicina al vecchio Alcaraz,Arnaldi ha avuto paura del ritorno dello spagnolo e neanche ci ha provato a reagire,ha perso convinzione e già da 3-0 del secondo set voleva solo tornare negli spogliatoi,più che avvicinarsi se prima c’erano 3 categorie di differenza adesso ci sono 4 categorie,almeno agli Us Open è stato attaccato mentalmente alla partita fino alla fine
Bravo Matteo a crederci ma concentrati sulla tenuta, contro i big non puoi permetterti cali
Si poteva chiedere di più? Onestamente dopo il primo set (che è sembrato un sogno) si ma dall’altra parte della rete non c’era uno qualunque ma Alcaraz che è stato bravissimo a trovare la quadra. Contemporaneamente Matteo ha avuto un senso di appagamento e stanchezza che lo hanno distratto terribilmente facendolo quasi fermare.
Comunque una buona partita. Poteva andare diversamente? Al di là del punteggio, difficile credere in un’impresa. Ha fatto il suo. Ora recuperare e cercare di fare meglio per salire un po’ di più in classifica per incontrare questi giocatori un po’ più avanti nei tornei che contano
61 60 alla pari dove??! Dai su umiltà