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Jannik Sinner è arrivato a quota 22 set consecutivi conquistati tra match ufficiali e esibizioni

24/01/2024 18:24 54 commenti
Jannik Sinner ITA, 16.08.2001
Jannik Sinner ITA, 16.08.2001

Jannik Sinner, ha recentemente dimostrato una forma straordinaria, vincendo 22 set (25 degli ultimi 26 set giocati) consecutivi tra tornei ufficiali ed esibizioni. Questo impressionante traguardo riflette non solo la sua abilità tecnica ma anche una notevole forza mentale. L’ultima volta che Sinner ha perso un set risale al 25 novembre, in un’incontro contro Novak Djokovic in Coppa Davis, una partita che poi ha vinto in tre set.

Da allora, Sinner ha dominato su tutti i fronti. All’Australian Open, ha superato avversari del calibro di Rublev, Khachanov, Baez, De Jong e Van De Zandschulp, senza cedere un solo set. Anche nelle partite di esibizione a Kooyong, ha mostrato la stessa forza, sconfiggendo sia Ruud che Polmans con un gioco convincente.

Se si contano solo i match ufficiali sono i 18 set consecutivi, nuovo record italiano nell’era Open. Superati i 16 set di Cancellotti nel 1984.

Questo periodo di successo inizia subito dopo la sua vittoria contro Djokovic, un momento che sembra aver agito come catalizzatore per il giovane italiano. Da allora, Sinner ha continuato a mostrare una costanza e una fiducia in campo che pochi possono eguagliare.

– Australian Open 🇦🇺
– 23.01. 🇮🇹 Sinner J. – 🇷🇺 Rublev A. QF 6-4, 7-6(5), 6-3 | 1.21 – 4.41
– 21.01. 🇮🇹 Sinner J. – 🇷🇺 Khachanov K. R16 6-4, 7-5, 6-3 | 1.10 – 7.45
– 19.01. 🇮🇹 Sinner J. – 🇦🇷 Baez S. 3R 6-0, 6-1, 6-3 | 1.02 – 19.29
– 17.01. 🇮🇹 Sinner J. – 🇳🇱 De Jong J. 2R 6-2, 6-2, 6-2 | 1.02 – 19.09
– 14.01. 🇮🇹 Sinner J. – 🇳🇱 Van De Zandschulp B. 1R 6-4, 7-5, 6-3 | 1.05 – 11.77

– Kooyong – esibizione 🇦🇺
– 11.01. 🇮🇹 Sinner J. – 🇳🇴 Ruud C. 6-2, 6-3 | 1.35 – 3.00
– 10.01. 🇮🇹 Sinner J. – 🇦🇺 Polmans M. 6-4, 6-0 | 1.12 – 5.66

– Davis Cup 🌍
– 26.11. 🇮🇹 Sinner J. – 🇦🇺 De Minaur A. 6-3, 6-0 | 1.22 – 4.31
– 25.11. 🇮🇹 Sinner J. – 🇷🇸 Djokovic N. 6-2, 2-6, 7-5 | 2.99 – 1.40
– 23.11. 🇮🇹 Sinner J. – 🇳🇱 Griekspoor T. 7-6(3), 6-1 | 1.15 – 5.44


Marco Rossi


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54 commenti. Lasciane uno!

AriforJannik 25-01-2024 14:30

Scritto da walden

Scritto da James9000

Scritto da AriforJannik
@ James9000 (#3904010)
Grazie caro… Sei gentile ad aver letto il mio lungo scritto…
Lo ammetto: sono una vecchia romantica signora…;))

Mi ricordo ancora un tuo post dall’ospedale, forse appena dopo un’anestesia ( spero di non ricordare male) con un po’ di parole scritte strane un po’ sconclusionate ( ovviamente dovute al momento).
In quell’istante ebbi la netta percezione di quale passione alberghi nel tuo cuore.
È sempre un piacere leggere te, la sagacia di Detuquerida, le statistiche di Walden, che detto tra noi mi sembrano un moderno duo alla Clerici e Tommasi, Alex77 Pippolive e altri aficionados con commenti sempre centrati educati e competenti.

Ti ringrazio per l’accostamento a Tommasi, che non merito, ma fa piacere che qualcuno l’apprezzi…

Siete un gruppo di amici e grandi appassionati ed intenditori di tennis.
L’accostamento e’ piu che azzeccato!!! Ed io pure lo sottoscrivo …

54
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AriforJannik 25-01-2024 14:26

@ James9000 (#3904940)

Caro… Stavo male in quei giorni, avevo una infezione forte ad una gamba… Ma la mia situazione e in generale difficile..
Non cammino da 15 anni a vivo sola, tra carrozzina letto e poltrona… Sono imbottita di morfina e questo fa in modo che spesso mi addormenti senza accorgermene.. come quella volta a cui tu alludi… ci sono giorni in cui difficilmente tengo gli occhi aperti, in altri va meglio ma i problemi sono tanti e si accavallano gli uni agli altri… Per questo mi attacco a tutto ciò che mi aiuta a restare ancora viva.. suono la chitarra elettrica, ovviamente come posso e faccio piccoli lavoretti di bigiotteria e disegni..
E seguo lo sport…
Il ricordo dei miei anni giovanili, quando giocavo a tennis, andavo a cavallo nuotavo pattinavo. Andavo in bici ed altro ancora mi aiutano a non lasciarmi andare.
E Jannik…. Chi come me gli vuole bene, sa come può farti sentire…
E quindi…..
Grazie a tutti voi che mi leggete e mi rispondete. Per me è bellissimo… Mi fate sentire speciale… Grazie infinite a tutti…
Vi abbraccio col cuore…

53
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AriforJannik 25-01-2024 14:09

@ Donatella (#3904933)

Un abbraccio, cara Donatella… Grazie per il tuo apprezzamento…

52
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walden 25-01-2024 08:59

Scritto da James9000

Scritto da AriforJannik
@ James9000 (#3904010)
Grazie caro… Sei gentile ad aver letto il mio lungo scritto…
Lo ammetto: sono una vecchia romantica signora…;))

Mi ricordo ancora un tuo post dall’ospedale, forse appena dopo un’anestesia ( spero di non ricordare male) con un po’ di parole scritte strane un po’ sconclusionate ( ovviamente dovute al momento).
In quell’istante ebbi la netta percezione di quale passione alberghi nel tuo cuore.
È sempre un piacere leggere te, la sagacia di Detuquerida, le statistiche di Walden, che detto tra noi mi sembrano un moderno duo alla Clerici e Tommasi, Alex77 Pippolive e altri aficionados con commenti sempre centrati educati e competenti.

Ti ringrazio per l’accostamento a Tommasi, che non merito, ma fa piacere che qualcuno l’apprezzi…

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+1: AriforJannik
James9000 (Guest) 24-01-2024 21:17

Scritto da AriforJannik
@ James9000 (#3904010)
Grazie caro… Sei gentile ad aver letto il mio lungo scritto…
Lo ammetto: sono una vecchia romantica signora…;))

Mi ricordo ancora un tuo post dall’ospedale, forse appena dopo un’anestesia ( spero di non ricordare male) con un po’ di parole scritte strane un po’ sconclusionate ( ovviamente dovute al momento).
In quell’istante ebbi la netta percezione di quale passione alberghi nel tuo cuore.
È sempre un piacere leggere te, la sagacia di Detuquerida, le statistiche di Walden, che detto tra noi mi sembrano un moderno duo alla Clerici e Tommasi, Alex77 Pippolive e altri aficionados con commenti sempre centrati educati e competenti.

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+1: Marcorava
Donatella (Guest) 24-01-2024 21:10

@ AriforJannik (#3903987)

Questo bellissimo scritto, pieno di passione e affetto per il nostro alfiere!
Anche la lingua italiana ringrazia
Ti leggo sempre con piacere
Un caro saluto

49
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+1: AriforJannik
AriforJannik 24-01-2024 20:56

@ Don Budge fathers (#3904507)

Un abbraccio, caro…
grazie…

48
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Carlos Primero 24-01-2024 20:18

Scritto da walden

Scritto da CeckComeEsperienzaReligiosa
Troppi articoli su Sinner e pochi sugli italiani impegnati al challenger di Punta del Este

lo dice perchè Cecchinato, dopo 8 sconfitte consecutive (l’ultima vittoria risaliva a Luglio scorso), ne ha finalmnete vinta una…

Infatti l’esperienza religiosa è la Penitenza. 😥

47
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+1: il capitano
Paolo Papa 24-01-2024 18:38

Scritto da Michele
Sembra lo stesso percorso che fece Dyocovic quando vinse il suo primo AO nel 2008. Senza perdere un Set negli incontri precedenti ha incontrato il n.1 Federer in semifinale sconfiggendolo poi 3/0. Dyocovic veniva da una lunga serie positiva avendo vinto Vienna come ultimo torneo. Corsi e ricorsi storici venerdì vedremo

bel ricorso storico

46
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+1: il capitano
Paolo Papa 24-01-2024 18:38

Scritto da Koko
Qual’è il record di set consecutivi vinti in match che danno punti ATP dal 250 ATP in su?
Secondo la AI: il record di set consecutivi vinti in match che danno punti ATP dal 250 ATP in su appartiene a Roger Federer, che ne ha vinti 56 tra il 2006 e il 2007. Federer ha stabilito questo record vincendo 41 partite consecutive, tra cui tre tornei del Grande Slam, quattro Masters 1000 e quattro ATP 500. Il suo record è stato interrotto da Guillermo Cañas al terzo turno del Masters di Indian Wells.

non ditelo a djokovic altrimenti partirà una nuova missione per il nuovo record

45
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+1: il capitano
GattoNole (Guest) 24-01-2024 17:18

Ma davvero qualcuno di voi usa l’AI per reperire informazioni? 😕

You
Chi è il tennista che ha vinto più set consecutivi in match ufficiali?

ChatGPT
Fino alla mia ultima data di conoscenza nel gennaio 2022, il record per il maggior numero di set consecutivi vinti in match ufficiali è detenuto da Bjorn Borg. Durante il torneo di Wimbledon nel 1976, Borg vinse 41 set consecutivi prima di perdere un set nelle finali contro Ilie Năstase. Tuttavia, ti consiglio di verificare le informazioni più recenti poiché i record nel mondo dello sport possono essere superati nel tempo.

User
E Connors nel 1974 quanti set di fila ha vinto?

ChatGPT
Nel 1974, Jimmy Connors vinse un incredibile numero di 99 set consecutivi in tornei ufficiali di tennis. Questo è uno dei record più impressionanti nella storia del tennis. Connors è stato uno dei tennisti più dominanti del suo tempo, e il suo successo nel 1974 contribuì significativamente alla sua reputazione nel mondo del tennis.

User
Ma se sono 99, come mai mi hai detto che il recordo era 41?

ChatGPT
Mi scuso per l’errore nella mia risposta precedente. Bjorn Borg deteneva il record per il maggior numero di set consecutivi vinti durante il torneo di Wimbledon nel 1976, con 41 set. Non era corretto associare il numero 41 a Jimmy Connors nel 1974. Ti ringrazio per la correzione, e spero che questa risposta sia più accurata. Connors ha vinto 99 set consecutivi nel 1974, stabilendo un record impressionante.

User
Quindi chi ha il record di set consecutivi?

ChatGPT
Fino alla mia ultima data di conoscenza nel gennaio 2022, Jimmy Connors detiene il record per il maggior numero di set consecutivi vinti in tornei ufficiali di tennis. Nel 1974, Connors ha vinto 99 set consecutivi, stabilendo un record che è ancora in piedi. Mi scuso per la confusione precedente nella mia risposta.

User
Qui c’è l’annata di Connors del 1974, dove li vedi 99 set consecutivi? https://www.tennisabstract.com/cgi-bin/player-classic.cgi?p=JimmyConnors&f=A1974qqC2

ChatGPT
Mi scuso per la confusione precedente e grazie per il collegamento. Dopo una revisione più approfondita, sembra che la mia informazione iniziale sia errata. Non ho accesso diretto a risorse esterne come siti web, e la mia risposta potrebbe aver contenuto un errore. Non ho informazioni sulla cifra esatta di set consecutivi vinti da Jimmy Connors nel 1974.

Per ottenere dati accurati e aggiornati, ti consiglio di consultare fonti affidabili di statistiche tennistiche o il sito ufficiale dell’ATP (Association of Tennis Professionals) per ottenere informazioni aggiornate sui record tennistici. Mi scuso per qualsiasi confusione e grazie per la tua comprensione.

44
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+1: MarcoP
GattoNole (Guest) 24-01-2024 17:13

@ Koko (#3904595)

Direi sbagliato, come quasi tutti i numeri che dà l’IA…
https://en.wikipedia.org/wiki/2006_Roger_Federer_tennis_season
https://en.wikipedia.org/wiki/2007_Roger_Federer_tennis_season

La striscia più lunga va dal secondo set contro Roddick al Master al set perso contro Pless a Dubai..sono 31 set.

A me risultano 44 set di Connors nel 1974
https://. http://www.tennisabstract.com/cgi-bin/player-classic.cgi?p=JimmyConnors&f=A1974qqC2

43
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+1: MarcoP
domenico (Guest) 24-01-2024 16:57

Non riesco a trovare nessuna conferenza stampa o intervista di rublev dopo la partita con sinner. Voi sapete qualcosa?

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Koko (Guest) 24-01-2024 16:41

Qual’è il record di set consecutivi vinti in match che danno punti ATP dal 250 ATP in su?

Secondo la AI: il record di set consecutivi vinti in match che danno punti ATP dal 250 ATP in su appartiene a Roger Federer, che ne ha vinti 56 tra il 2006 e il 2007. Federer ha stabilito questo record vincendo 41 partite consecutive, tra cui tre tornei del Grande Slam, quattro Masters 1000 e quattro ATP 500. Il suo record è stato interrotto da Guillermo Cañas al terzo turno del Masters di Indian Wells.

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Michele (Guest) 24-01-2024 16:35

Sembra lo stesso percorso che fece Dyocovic quando vinse il suo primo AO nel 2008. Senza perdere un Set negli incontri precedenti ha incontrato il n.1 Federer in semifinale sconfiggendolo poi 3/0. Dyocovic veniva da una lunga serie positiva avendo vinto Vienna come ultimo torneo. Corsi e ricorsi storici venerdì vedremo

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+1: AriforJannik, Emma_Woodhouse
Don Budge fathers (Guest) 24-01-2024 15:59

Scritto da AriforJannik
Ciao a tutti.
Mi c’è voluto un po’ per scrivere questo post e mi rendo conto che e’ piuttosto lungo ..
Ieri non sono riuscita a pubblicarlo in tempo utile.
lo posto qui, comunque, se qualcuno di voi vuole leggerlo.
In attesa di Nole….
Quarti di finale AO 24
Jannik ed Andrei
Due titani.
Due semidei, due figli di giganti, alti quasi due metri, con le chiome fulve del sacro fuoco, inanellate attorno ai loro nobili visi.
Due corpi potenti nevrili forti scattanti, come quelli dei Bronzi di Riace o del Discobolo.
Forse meno muscolosi, forse più asciutti ma estremamente elastici e resistenti.
Due levrieri da corsa, due purosangue..
Ma soprattutto 2 menti esplosive che tramite la loro forza e prestanza fisica danno voce ad una fine intelligenza tattica, esprimono capacità di connessioni sinaptiche ad altissima velocità: problema > risoluzione… Problema
risoluzione e poi ancora e poi ancora~ .. per quante volte? fino a 20 30 colpi..
e le gambe e le braccia i polsi, ogni muscolo ogni fibra ogni nervo, tutto collegato con l’occhio che fissa la pallina senza perdere di vista l’avversario e i suoi movimenti e le linee che delimitano il campo.
E poi, in un secondo decidono: di dritto rovescio incrociato lungolinea. forte piano smorzata volleè palla corta…
Un miracolo della natura, uno spettacolo raro ed affascinante…
E non sono che due ragazzi, di cui uno veramente ancora così giovane: il nostro Jannik Sinner, il dono degli dei del tennis che l’Italia intera tennistica attendeva da cinquant’anni..
Jannik Sinner, nato assai piu vicino al cielo della maggior parte di noi, tra le vette innevate, a pochissimi chilometri dal confine con l’Austria, come che la cicogna che ce l’ha portato in dono volesse ulteriormente sottolineare l’eccezionalità dell’accadimento…
Jannik, che dei due combattenti odierni è quello più freddo e più scientifico, quello più portato all’autoanalisi, quello che ha percorso in uno straordinario breve tempo un assai lungo cammino, come tennista e come giovane uomo.
E’ colui che ha compiuto un miglioramento incredibile e che sa mantenere il sangue freddo quando credo chiunque altro di noi qui seduti a scrivere alle nostre tastiere, si farebbe portare chissà dove dall’emotività di certi frangenti.
Io di sicuro almeno, non reggerei minimamente a nessuna delle sollecitazioni estreme che lui ha affrontato e risolto, oggi.
Perché per Jannik adesso, più il confronto è difficile e complicato, più riesce a concentrarsi e a raccogliere le sue energie psicofisiche per esplodere nei suoi affondi potentissimi, precisi intellegibili ed irraggiungibili.
Non difensibili.
Oggi, Andrei ha giocato bene, molto bene: ha interpretato una delle sue migliori partite.
Io l’ho visto migliorato molto: è riuscito anche a dominare in grande parte quella componente fumantina del suo carattere che lo rende da un lato estremamente resistente e reattivo ma dall’altro lato lo limita, assorbendogli notevoli quantità di energia: oggi Andrei e’ riuscito a gestire quel suo limite e a renderlo convoglio per nuove risorse, nel cercare di vincere questa partita.
Proprio per questo oggi Jannik ha giocato una partita di rara intelligenza tattica, durante la quale ha richiamato a sé tutti gli insegnamenti, tutte le parole che ha ricevuto in questi ultimi mesi da quei due grandi coach di Vagnozzi e Cahill e dagli altri suoi ‘amici’ del team, come lui li considera.
Ha attinto a piene mani all’ingente quantità di informazioni che in questi ultimi due anni essi gli hanno offerto, prendendoli direttamente dalla propria personale esperienza, in uno scambio di valori umani e tecnici..
Oggi i nervi di Jannik erano fili elettrici scoperti: la reattività è stata massima. Ma glaciale .
Un mix che ha portato la partita ad essere vinta in tre set, di cui il terzo totalmente dominato, mentre avrebbe potuto facilmente andare in un modo diverso.
Perché meglio Andrei giocava e più forte tirava e con maggiori angoli e maggiore precisione, meglio Jannik rispondeva e contrattaccava e più velocemente portava il povero Andrei verso una sconfitta che davvero con moltissimi altri avversari non avrebbe patito.
In molti avrebbero perso oggi contro di lui ma non il nostro ragazzo.
E’ stato uno spettacolo raro ed eclatante, affascinante.
Ed anche Jannik l’ha detto, nell’intervista, che si era divertito tanto e che era molto contento di come aveva giocato , affrontato e risolto ogni problema postogli dal suo avversario.
Così come ha detto che si sente pronto a scendere di nuovo in campo per la semifinale contro Djokovic, anzi, che non ne vede l’ora.
Così, come tutti noi temevamo ed attendevamo, saranno di nuovo loro due a sbarrarsi reciprocamente la via verso la finale: il giovane dai capelli rossi ed il fulgido futuro ed il grande campione, dall’incredibile passato ma ancora numero uno ed attuale GOAT.
Io credo, però , che il serbo non dormirà affatto tranquillo, nelle due notti che lo separano dalla semifinale, perché lui ha già assaggiato l’amara medicina che il nostro ragazzo sa propinare ai suoi avversari.
Il vecchio campione sa come il giovane opponente conosca le vie per entrare sotto la pelle, tra le sicurezze di chi si pone sulla sua strada, e portarlo a sbagliare e a perdere.
Lo sa così bene che ancora il sapore muffito delle aspre ed inattese sconfitte impostogli dal nostro Jannik, gli è rimasto ancora attaccato al palato.
E quindi scenderà in campo con ogni sua arma disponibile affilata e scintillante.
E sarà di nuovo una epica e mitica battaglia, che comunque andrà a finire sarà uno spettacolo difficile da dimenticare per tutti coloro che avranno la fortuna di poterla guardare.
Ma oggi Jannik è il mio eroe: io che lo aspetto a questi livelli da sempre, perché li ho intravisti subito quando lo vidi per la prima volta in TV vincere le Next Gen Finals, nel 2019, quando Jannik era poco piu che un adolescente, lungo e magro magro, quasi il nidiaceo di un airone.
Per fortuna o per preveggenza, non so, ma io ho subito visto che lui sarebbe diventato così implacabile ed invincibile, esattamente come ora so che egli non è ancora minimamente arrivato alla sua massima potenzialità: il fisico può ancora migliorare, i colpi possono ancora migliorare e ogni partita che vincerà da qui in avanti lo porterà ad avere un bagaglio di certezza e fiducia in se stesso che gli permetterà di risolvere ogni prossima difficoltà e di vincere ogni prossimo incontro.
Ma oggi, Jannik, si, sei il mio eroe e vedere che non mi sono affatto sbagliata mi rende felice, come non so dire..
E nel tuo sorriso semplice, di ragazzo comune, quasi quello della porta accanto, io vedo una speranza per il futuro di questo pianeta.
In questa tua rinnovata leggerezza, allegria, simpatia, in questa tua semplicità , – sei miliardario e davvero sembra che non te ne importi, minimamente – diventerai il migliore di tutti ma tu non ostenti orgoglio o vanagloria perché la tua è una ricerca interiore, una scommessa contro te stesso, una moderna via dell’antico e prezioso ‘gnozis seauton’ di greca memoria, che porti nelle nostre TV, nelle nostre case e ce lo mostri come via umana e vincente.
E di questo io ti ringrazio con tutto il mio cuore, e ti porterò in esempio ai miei nipotini, sperando che nel loro piccolo animo brilli oggi e billerà domani la tua medesima luce.
Caro Jannik, ci vediamo in TV fra un palo di giorni, per la semifinale.
E anche se tu non sai quanto sei importante per me e non lo saprai mai, io ci sarò sempre, a guardarti e sostenerti.
E’ l’unico modo che ho per dirti grazie, grazie per far ardere ancora il cuore di questa vecchia ed ammalata signora dell’amore per quello sport che tanto posto tenne nella sua gioventù perduta e che ancora riempie le sue stanche e silenziose giornate di dolci ricordi, di voci, di colori.
Grazie davvero, caro ragazzo.
Ma adesso…
Adesso, riposa, te lo sei meritato e ne hai bisogno.
Ma, ti prego, stai attento a quello che mangi prima di scendere in campo, venerdì: pensa a noi, pensa a quanto ci siamo spaventati vedendoti mettere una mano sulla pancia e fare quelle smorfie!!!!

Commosso.

In bacheca.

39
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+1: Marcorava, il capitano, marcauro
Luca (Guest) 24-01-2024 15:45

Spero e credo che JS possa vincere,e non come tanti scrivono fare l’impresa di battere Novak…sarà anche il n 1 al mondo,sarà anche il 10 volte vincitore in Australia,sarà anche il più forte di tutti i tempi m fidatevi che ha più paura lui di perdere contro sinner che il contrario…ergo avrà tutta la responsabilità e la tensione sulle sue spalle già sapendo che se non sarà venerdì,arriverà prestissimo il giorno in cui perderà uno slam contro il nostro jannik..
Sarà comunque una semifinale da guardare punto su punto sperando che la prima di jannik funzioni come a Torino e che abbia anche, perché no,quel pizzico di fortuna che in troppi momenti è venuta a mancare nei grandi appuntamenti

Detto questo come sempre forza jannik,siamo tutti,o quasi,con te!!!

38
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+1: marcauro, AriforJannik
AriforJannik 24-01-2024 15:24

Scritto da Vittorio carlito

Scritto da CeckComeEsperienzaReligiosa
Troppi articoli su Sinner e pochi sugli italiani impegnati al challenger di Punta del Este

Leggi la Gazzetta dello Sport la scrivono solo articoli sui tennisti italiani che giocano Challenger e ITF.con singoli commenti e dimentica questo sito.

Questo e’ il miglior sito di tennis d’Italia.
Il piu completo, il più imparziale…

La gazzetta???
Lasciamo perdere…..

37
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+1: Marcorava, MarcoP, il capitano, Emma_Woodhouse
AriforJannik 24-01-2024 15:21

@ MARMAS (#3904358)

Grazie, caro Marmas… Sei molto gentile

36
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AriforJannik 24-01-2024 15:17

@ Pier (#3904158)

Grazie, caro Pier…

35
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AriforJannik 24-01-2024 15:16

@ walden (#3904089)

Caro Walden… Tu commuovi me..
Grazie…..

34
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AriforJannik 24-01-2024 15:15

@ marcauro (#3904060)

Grazie, caro Marcauro!!!
Jannik pensa sempre a noi e ci ringrazio e ci saluta sempre… Non perde occasione…

Ti abbraccio, caro e buon festival!!!!

33
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MARMAS (Guest) 24-01-2024 14:46

@ AriforJannik (#3903987)

Grande Ari, bellissimo messaggio, scritto anche molto bene

32
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+1: AriforJannik
Vittorio carlito (Guest) 24-01-2024 14:43

Scritto da CeckComeEsperienzaReligiosa
Troppi articoli su Sinner e pochi sugli italiani impegnati al challenger di Punta del Este

Leggi la Gazzetta dello Sport la scrivono solo articoli sui tennisti italiani che giocano Challenger e ITF.con singoli commenti e dimentica questo sito.

31
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Pier (Guest) 24-01-2024 13:09

@ AriforJannik (#3903987)

Commovente brava e per te non x rob

30
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Pier (Guest) 24-01-2024 13:05

@ rob67 (#3904062)

Commovente brava

29
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+1: AriforJannik
Bryan Brothers (Guest) 24-01-2024 12:45

Forza Petoman, con i tuoi superpoteri e le tue super puzzette sconfiggerai Djokoman !!!

28
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+1: il capitano
AriforJannik 24-01-2024 12:34

@ James9000 (#3904010)

Grazie caro… Sei gentile ad aver letto il mio lungo scritto…

Lo ammetto: sono una vecchia romantica signora…;))

27
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AriforJannik 24-01-2024 12:30

@ rob67 (#3904062)

Grazie, caro…..

26
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fabio (Guest) 24-01-2024 12:25

@ Calvin (#3904021)

nessuno dice che è il favorito, ma non bisogna partire sconfitti. Se c’è uno che può fare l’impresa, questo è sinner! Nole avrà pane per i suoi denti e lo sa

25
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walden 24-01-2024 12:24

Scritto da AriforJannik
Ciao a tutti.
Mi c’è voluto un po’ per scrivere questo post e mi rendo conto che e’ piuttosto lungo ..
Ieri non sono riuscita a pubblicarlo in tempo utile.
lo posto qui, comunque, se qualcuno di voi vuole leggerlo.
In attesa di Nole….
Quarti di finale AO 24
Jannik ed Andrei
Due titani.
Due semidei, due figli di giganti, alti quasi due metri, con le chiome fulve del sacro fuoco, inanellate attorno ai loro nobili visi.
Due corpi potenti nevrili forti scattanti, come quelli dei Bronzi di Riace o del Discobolo.
Forse meno muscolosi, forse più asciutti ma estremamente elastici e resistenti.
Due levrieri da corsa, due purosangue..
Ma soprattutto 2 menti esplosive che tramite la loro forza e prestanza fisica danno voce ad una fine intelligenza tattica, esprimono capacità di connessioni sinaptiche ad altissima velocità: problema > risoluzione… Problema
risoluzione e poi ancora e poi ancora~ .. per quante volte? fino a 20 30 colpi..
e le gambe e le braccia i polsi, ogni muscolo ogni fibra ogni nervo, tutto collegato con l’occhio che fissa la pallina senza perdere di vista l’avversario e i suoi movimenti e le linee che delimitano il campo.
E poi, in un secondo decidono: di dritto rovescio incrociato lungolinea. forte piano smorzata volleè palla corta…
Un miracolo della natura, uno spettacolo raro ed affascinante…
E non sono che due ragazzi, di cui uno veramente ancora così giovane: il nostro Jannik Sinner, il dono degli dei del tennis che l’Italia intera tennistica attendeva da cinquant’anni..
Jannik Sinner, nato assai piu vicino al cielo della maggior parte di noi, tra le vette innevate, a pochissimi chilometri dal confine con l’Austria, come che la cicogna che ce l’ha portato in dono volesse ulteriormente sottolineare l’eccezionalità dell’accadimento…
Jannik, che dei due combattenti odierni è quello più freddo e più scientifico, quello più portato all’autoanalisi, quello che ha percorso in uno straordinario breve tempo un assai lungo cammino, come tennista e come giovane uomo.
E’ colui che ha compiuto un miglioramento incredibile e che sa mantenere il sangue freddo quando credo chiunque altro di noi qui seduti a scrivere alle nostre tastiere, si farebbe portare chissà dove dall’emotività di certi frangenti.
Io di sicuro almeno, non reggerei minimamente a nessuna delle sollecitazioni estreme che lui ha affrontato e risolto, oggi.
Perché per Jannik adesso, più il confronto è difficile e complicato, più riesce a concentrarsi e a raccogliere le sue energie psicofisiche per esplodere nei suoi affondi potentissimi, precisi intellegibili ed irraggiungibili.
Non difensibili.
Oggi, Andrei ha giocato bene, molto bene: ha interpretato una delle sue migliori partite.
Io l’ho visto migliorato molto: è riuscito anche a dominare in grande parte quella componente fumantina del suo carattere che lo rende da un lato estremamente resistente e reattivo ma dall’altro lato lo limita, assorbendogli notevoli quantità di energia: oggi Andrei e’ riuscito a gestire quel suo limite e a renderlo convoglio per nuove risorse, nel cercare di vincere questa partita.
Proprio per questo oggi Jannik ha giocato una partita di rara intelligenza tattica, durante la quale ha richiamato a sé tutti gli insegnamenti, tutte le parole che ha ricevuto in questi ultimi mesi da quei due grandi coach di Vagnozzi e Cahill e dagli altri suoi ‘amici’ del team, come lui li considera.
Ha attinto a piene mani all’ingente quantità di informazioni che in questi ultimi due anni essi gli hanno offerto, prendendoli direttamente dalla propria personale esperienza, in uno scambio di valori umani e tecnici..
Oggi i nervi di Jannik erano fili elettrici scoperti: la reattività è stata massima. Ma glaciale .
Un mix che ha portato la partita ad essere vinta in tre set, di cui il terzo totalmente dominato, mentre avrebbe potuto facilmente andare in un modo diverso.
Perché meglio Andrei giocava e più forte tirava e con maggiori angoli e maggiore precisione, meglio Jannik rispondeva e contrattaccava e più velocemente portava il povero Andrei verso una sconfitta che davvero con moltissimi altri avversari non avrebbe patito.
In molti avrebbero perso oggi contro di lui ma non il nostro ragazzo.
E’ stato uno spettacolo raro ed eclatante, affascinante.
Ed anche Jannik l’ha detto, nell’intervista, che si era divertito tanto e che era molto contento di come aveva giocato , affrontato e risolto ogni problema postogli dal suo avversario.
Così come ha detto che si sente pronto a scendere di nuovo in campo per la semifinale contro Djokovic, anzi, che non ne vede l’ora.
Così, come tutti noi temevamo ed attendevamo, saranno di nuovo loro due a sbarrarsi reciprocamente la via verso la finale: il giovane dai capelli rossi ed il fulgido futuro ed il grande campione, dall’incredibile passato ma ancora numero uno ed attuale GOAT.
Io credo, però , che il serbo non dormirà affatto tranquillo, nelle due notti che lo separano dalla semifinale, perché lui ha già assaggiato l’amara medicina che il nostro ragazzo sa propinare ai suoi avversari.
Il vecchio campione sa come il giovane opponente conosca le vie per entrare sotto la pelle, tra le sicurezze di chi si pone sulla sua strada, e portarlo a sbagliare e a perdere.
Lo sa così bene che ancora il sapore muffito delle aspre ed inattese sconfitte impostogli dal nostro Jannik, gli è rimasto ancora attaccato al palato.
E quindi scenderà in campo con ogni sua arma disponibile affilata e scintillante.
E sarà di nuovo una epica e mitica battaglia, che comunque andrà a finire sarà uno spettacolo difficile da dimenticare per tutti coloro che avranno la fortuna di poterla guardare.
Ma oggi Jannik è il mio eroe: io che lo aspetto a questi livelli da sempre, perché li ho intravisti subito quando lo vidi per la prima volta in TV vincere le Next Gen Finals, nel 2019, quando Jannik era poco piu che un adolescente, lungo e magro magro, quasi il nidiaceo di un airone.
Per fortuna o per preveggenza, non so, ma io ho subito visto che lui sarebbe diventato così implacabile ed invincibile, esattamente come ora so che egli non è ancora minimamente arrivato alla sua massima potenzialità: il fisico può ancora migliorare, i colpi possono ancora migliorare e ogni partita che vincerà da qui in avanti lo porterà ad avere un bagaglio di certezza e fiducia in se stesso che gli permetterà di risolvere ogni prossima difficoltà e di vincere ogni prossimo incontro.
Ma oggi, Jannik, si, sei il mio eroe e vedere che non mi sono affatto sbagliata mi rende felice, come non so dire..
E nel tuo sorriso semplice, di ragazzo comune, quasi quello della porta accanto, io vedo una speranza per il futuro di questo pianeta.
In questa tua rinnovata leggerezza, allegria, simpatia, in questa tua semplicità , – sei miliardario e davvero sembra che non te ne importi, minimamente – diventerai il migliore di tutti ma tu non ostenti orgoglio o vanagloria perché la tua è una ricerca interiore, una scommessa contro te stesso, una moderna via dell’antico e prezioso ‘gnozis seauton’ di greca memoria, che porti nelle nostre TV, nelle nostre case e ce lo mostri come via umana e vincente.
E di questo io ti ringrazio con tutto il mio cuore, e ti porterò in esempio ai miei nipotini, sperando che nel loro piccolo animo brilli oggi e billerà domani la tua medesima luce.
Caro Jannik, ci vediamo in TV fra un palo di giorni, per la semifinale.
E anche se tu non sai quanto sei importante per me e non lo saprai mai, io ci sarò sempre, a guardarti e sostenerti.
E’ l’unico modo che ho per dirti grazie, grazie per far ardere ancora il cuore di questa vecchia ed ammalata signora dell’amore per quello sport che tanto posto tenne nella sua gioventù perduta e che ancora riempie le sue stanche e silenziose giornate di dolci ricordi, di voci, di colori.
Grazie davvero, caro ragazzo.
Ma adesso…
Adesso, riposa, te lo sei meritato e ne hai bisogno.
Ma, ti prego, stai attento a quello che mangi prima di scendere in campo, venerdì: pensa a noi, pensa a quanto ci siamo spaventati vedendoti mettere una mano sulla pancia e fare quelle smorfie!!!!

Sono commosso…

24
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+1: AriforJannik
rob67 (Guest) 24-01-2024 12:02

Scritto da AriforJannik
Ciao a tutti.
Mi c’è voluto un po’ per scrivere questo post e mi rendo conto che e’ piuttosto lungo ..
Ieri non sono riuscita a pubblicarlo in tempo utile.
lo posto qui, comunque, se qualcuno di voi vuole leggerlo.
In attesa di Nole….
Quarti di finale AO 24
Jannik ed Andrei
Due titani.
Due semidei, due figli di giganti, alti quasi due metri, con le chiome fulve del sacro fuoco, inanellate attorno ai loro nobili visi.
Due corpi potenti nevrili forti scattanti, come quelli dei Bronzi di Riace o del Discobolo.
Forse meno muscolosi, forse più asciutti ma estremamente elastici e resistenti.
Due levrieri da corsa, due purosangue..
Ma soprattutto 2 menti esplosive che tramite la loro forza e prestanza fisica danno voce ad una fine intelligenza tattica, esprimono capacità di connessioni sinaptiche ad altissima velocità: problema > risoluzione… Problema
risoluzione e poi ancora e poi ancora~ .. per quante volte? fino a 20 30 colpi..
e le gambe e le braccia i polsi, ogni muscolo ogni fibra ogni nervo, tutto collegato con l’occhio che fissa la pallina senza perdere di vista l’avversario e i suoi movimenti e le linee che delimitano il campo.
E poi, in un secondo decidono: di dritto rovescio incrociato lungolinea. forte piano smorzata volleè palla corta…
Un miracolo della natura, uno spettacolo raro ed affascinante…
E non sono che due ragazzi, di cui uno veramente ancora così giovane: il nostro Jannik Sinner, il dono degli dei del tennis che l’Italia intera tennistica attendeva da cinquant’anni..
Jannik Sinner, nato assai piu vicino al cielo della maggior parte di noi, tra le vette innevate, a pochissimi chilometri dal confine con l’Austria, come che la cicogna che ce l’ha portato in dono volesse ulteriormente sottolineare l’eccezionalità dell’accadimento…
Jannik, che dei due combattenti odierni è quello più freddo e più scientifico, quello più portato all’autoanalisi, quello che ha percorso in uno straordinario breve tempo un assai lungo cammino, come tennista e come giovane uomo.
E’ colui che ha compiuto un miglioramento incredibile e che sa mantenere il sangue freddo quando credo chiunque altro di noi qui seduti a scrivere alle nostre tastiere, si farebbe portare chissà dove dall’emotività di certi frangenti.
Io di sicuro almeno, non reggerei minimamente a nessuna delle sollecitazioni estreme che lui ha affrontato e risolto, oggi.
Perché per Jannik adesso, più il confronto è difficile e complicato, più riesce a concentrarsi e a raccogliere le sue energie psicofisiche per esplodere nei suoi affondi potentissimi, precisi intellegibili ed irraggiungibili.
Non difensibili.
Oggi, Andrei ha giocato bene, molto bene: ha interpretato una delle sue migliori partite.
Io l’ho visto migliorato molto: è riuscito anche a dominare in grande parte quella componente fumantina del suo carattere che lo rende da un lato estremamente resistente e reattivo ma dall’altro lato lo limita, assorbendogli notevoli quantità di energia: oggi Andrei e’ riuscito a gestire quel suo limite e a renderlo convoglio per nuove risorse, nel cercare di vincere questa partita.
Proprio per questo oggi Jannik ha giocato una partita di rara intelligenza tattica, durante la quale ha richiamato a sé tutti gli insegnamenti, tutte le parole che ha ricevuto in questi ultimi mesi da quei due grandi coach di Vagnozzi e Cahill e dagli altri suoi ‘amici’ del team, come lui li considera.
Ha attinto a piene mani all’ingente quantità di informazioni che in questi ultimi due anni essi gli hanno offerto, prendendoli direttamente dalla propria personale esperienza, in uno scambio di valori umani e tecnici..
Oggi i nervi di Jannik erano fili elettrici scoperti: la reattività è stata massima. Ma glaciale .
Un mix che ha portato la partita ad essere vinta in tre set, di cui il terzo totalmente dominato, mentre avrebbe potuto facilmente andare in un modo diverso.
Perché meglio Andrei giocava e più forte tirava e con maggiori angoli e maggiore precisione, meglio Jannik rispondeva e contrattaccava e più velocemente portava il povero Andrei verso una sconfitta che davvero con moltissimi altri avversari non avrebbe patito.
In molti avrebbero perso oggi contro di lui ma non il nostro ragazzo.
E’ stato uno spettacolo raro ed eclatante, affascinante.
Ed anche Jannik l’ha detto, nell’intervista, che si era divertito tanto e che era molto contento di come aveva giocato , affrontato e risolto ogni problema postogli dal suo avversario.
Così come ha detto che si sente pronto a scendere di nuovo in campo per la semifinale contro Djokovic, anzi, che non ne vede l’ora.
Così, come tutti noi temevamo ed attendevamo, saranno di nuovo loro due a sbarrarsi reciprocamente la via verso la finale: il giovane dai capelli rossi ed il fulgido futuro ed il grande campione, dall’incredibile passato ma ancora numero uno ed attuale GOAT.
Io credo, però , che il serbo non dormirà affatto tranquillo, nelle due notti che lo separano dalla semifinale, perché lui ha già assaggiato l’amara medicina che il nostro ragazzo sa propinare ai suoi avversari.
Il vecchio campione sa come il giovane opponente conosca le vie per entrare sotto la pelle, tra le sicurezze di chi si pone sulla sua strada, e portarlo a sbagliare e a perdere.
Lo sa così bene che ancora il sapore muffito delle aspre ed inattese sconfitte impostogli dal nostro Jannik, gli è rimasto ancora attaccato al palato.
E quindi scenderà in campo con ogni sua arma disponibile affilata e scintillante.
E sarà di nuovo una epica e mitica battaglia, che comunque andrà a finire sarà uno spettacolo difficile da dimenticare per tutti coloro che avranno la fortuna di poterla guardare.
Ma oggi Jannik è il mio eroe: io che lo aspetto a questi livelli da sempre, perché li ho intravisti subito quando lo vidi per la prima volta in TV vincere le Next Gen Finals, nel 2019, quando Jannik era poco piu che un adolescente, lungo e magro magro, quasi il nidiaceo di un airone.
Per fortuna o per preveggenza, non so, ma io ho subito visto che lui sarebbe diventato così implacabile ed invincibile, esattamente come ora so che egli non è ancora minimamente arrivato alla sua massima potenzialità: il fisico può ancora migliorare, i colpi possono ancora migliorare e ogni partita che vincerà da qui in avanti lo porterà ad avere un bagaglio di certezza e fiducia in se stesso che gli permetterà di risolvere ogni prossima difficoltà e di vincere ogni prossimo incontro.
Ma oggi, Jannik, si, sei il mio eroe e vedere che non mi sono affatto sbagliata mi rende felice, come non so dire..
E nel tuo sorriso semplice, di ragazzo comune, quasi quello della porta accanto, io vedo una speranza per il futuro di questo pianeta.
In questa tua rinnovata leggerezza, allegria, simpatia, in questa tua semplicità , – sei miliardario e davvero sembra che non te ne importi, minimamente – diventerai il migliore di tutti ma tu non ostenti orgoglio o vanagloria perché la tua è una ricerca interiore, una scommessa contro te stesso, una moderna via dell’antico e prezioso ‘gnozis seauton’ di greca memoria, che porti nelle nostre TV, nelle nostre case e ce lo mostri come via umana e vincente.
E di questo io ti ringrazio con tutto il mio cuore, e ti porterò in esempio ai miei nipotini, sperando che nel loro piccolo animo brilli oggi e billerà domani la tua medesima luce.
Caro Jannik, ci vediamo in TV fra un palo di giorni, per la semifinale.
E anche se tu non sai quanto sei importante per me e non lo saprai mai, io ci sarò sempre, a guardarti e sostenerti.
E’ l’unico modo che ho per dirti grazie, grazie per far ardere ancora il cuore di questa vecchia ed ammalata signora dell’amore per quello sport che tanto posto tenne nella sua gioventù perduta e che ancora riempie le sue stanche e silenziose giornate di dolci ricordi, di voci, di colori.
Grazie davvero, caro ragazzo.
Ma adesso…
Adesso, riposa, te lo sei meritato e ne hai bisogno.
Ma, ti prego, stai attento a quello che mangi prima di scendere in campo, venerdì: pensa a noi, pensa a quanto ci siamo spaventati vedendoti mettere una mano sulla pancia e fare quelle smorfie!!!!

bel romanzo, di vita e di tennis….

23
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+1: AriforJannik
marcauro 24-01-2024 12:01

Scritto da AriforJannik
Ciao a tutti.
Mi c’è voluto un po’ per scrivere questo post e mi rendo conto che e’ piuttosto lungo ..
Ieri non sono riuscita a pubblicarlo in tempo utile.
lo posto qui, comunque, se qualcuno di voi vuole leggerlo.
In attesa di Nole….
Quarti di finale AO 24
Jannik ed Andrei
Due titani.
Due semidei, due figli di giganti, alti quasi due metri, con le chiome fulve del sacro fuoco, inanellate attorno ai loro nobili visi.
Due corpi potenti nevrili forti scattanti, come quelli dei Bronzi di Riace o del Discobolo.
Forse meno muscolosi, forse più asciutti ma estremamente elastici e resistenti.
Due levrieri da corsa, due purosangue..
Ma soprattutto 2 menti esplosive che tramite la loro forza e prestanza fisica danno voce ad una fine intelligenza tattica, esprimono capacità di connessioni sinaptiche ad altissima velocità: problema > risoluzione… Problema
risoluzione e poi ancora e poi ancora~ .. per quante volte? fino a 20 30 colpi..
e le gambe e le braccia i polsi, ogni muscolo ogni fibra ogni nervo, tutto collegato con l’occhio che fissa la pallina senza perdere di vista l’avversario e i suoi movimenti e le linee che delimitano il campo.
E poi, in un secondo decidono: di dritto rovescio incrociato lungolinea. forte piano smorzata volleè palla corta…
Un miracolo della natura, uno spettacolo raro ed affascinante…
E non sono che due ragazzi, di cui uno veramente ancora così giovane: il nostro Jannik Sinner, il dono degli dei del tennis che l’Italia intera tennistica attendeva da cinquant’anni..
Jannik Sinner, nato assai piu vicino al cielo della maggior parte di noi, tra le vette innevate, a pochissimi chilometri dal confine con l’Austria, come che la cicogna che ce l’ha portato in dono volesse ulteriormente sottolineare l’eccezionalità dell’accadimento…
Jannik, che dei due combattenti odierni è quello più freddo e più scientifico, quello più portato all’autoanalisi, quello che ha percorso in uno straordinario breve tempo un assai lungo cammino, come tennista e come giovane uomo.
E’ colui che ha compiuto un miglioramento incredibile e che sa mantenere il sangue freddo quando credo chiunque altro di noi qui seduti a scrivere alle nostre tastiere, si farebbe portare chissà dove dall’emotività di certi frangenti.
Io di sicuro almeno, non reggerei minimamente a nessuna delle sollecitazioni estreme che lui ha affrontato e risolto, oggi.
Perché per Jannik adesso, più il confronto è difficile e complicato, più riesce a concentrarsi e a raccogliere le sue energie psicofisiche per esplodere nei suoi affondi potentissimi, precisi intellegibili ed irraggiungibili.
Non difensibili.
Oggi, Andrei ha giocato bene, molto bene: ha interpretato una delle sue migliori partite.
Io l’ho visto migliorato molto: è riuscito anche a dominare in grande parte quella componente fumantina del suo carattere che lo rende da un lato estremamente resistente e reattivo ma dall’altro lato lo limita, assorbendogli notevoli quantità di energia: oggi Andrei e’ riuscito a gestire quel suo limite e a renderlo convoglio per nuove risorse, nel cercare di vincere questa partita.
Proprio per questo oggi Jannik ha giocato una partita di rara intelligenza tattica, durante la quale ha richiamato a sé tutti gli insegnamenti, tutte le parole che ha ricevuto in questi ultimi mesi da quei due grandi coach di Vagnozzi e Cahill e dagli altri suoi ‘amici’ del team, come lui li considera.
Ha attinto a piene mani all’ingente quantità di informazioni che in questi ultimi due anni essi gli hanno offerto, prendendoli direttamente dalla propria personale esperienza, in uno scambio di valori umani e tecnici..
Oggi i nervi di Jannik erano fili elettrici scoperti: la reattività è stata massima. Ma glaciale .
Un mix che ha portato la partita ad essere vinta in tre set, di cui il terzo totalmente dominato, mentre avrebbe potuto facilmente andare in un modo diverso.
Perché meglio Andrei giocava e più forte tirava e con maggiori angoli e maggiore precisione, meglio Jannik rispondeva e contrattaccava e più velocemente portava il povero Andrei verso una sconfitta che davvero con moltissimi altri avversari non avrebbe patito.
In molti avrebbero perso oggi contro di lui ma non il nostro ragazzo.
E’ stato uno spettacolo raro ed eclatante, affascinante.
Ed anche Jannik l’ha detto, nell’intervista, che si era divertito tanto e che era molto contento di come aveva giocato , affrontato e risolto ogni problema postogli dal suo avversario.
Così come ha detto che si sente pronto a scendere di nuovo in campo per la semifinale contro Djokovic, anzi, che non ne vede l’ora.
Così, come tutti noi temevamo ed attendevamo, saranno di nuovo loro due a sbarrarsi reciprocamente la via verso la finale: il giovane dai capelli rossi ed il fulgido futuro ed il grande campione, dall’incredibile passato ma ancora numero uno ed attuale GOAT.
Io credo, però , che il serbo non dormirà affatto tranquillo, nelle due notti che lo separano dalla semifinale, perché lui ha già assaggiato l’amara medicina che il nostro ragazzo sa propinare ai suoi avversari.
Il vecchio campione sa come il giovane opponente conosca le vie per entrare sotto la pelle, tra le sicurezze di chi si pone sulla sua strada, e portarlo a sbagliare e a perdere.
Lo sa così bene che ancora il sapore muffito delle aspre ed inattese sconfitte impostogli dal nostro Jannik, gli è rimasto ancora attaccato al palato.
E quindi scenderà in campo con ogni sua arma disponibile affilata e scintillante.
E sarà di nuovo una epica e mitica battaglia, che comunque andrà a finire sarà uno spettacolo difficile da dimenticare per tutti coloro che avranno la fortuna di poterla guardare.
Ma oggi Jannik è il mio eroe: io che lo aspetto a questi livelli da sempre, perché li ho intravisti subito quando lo vidi per la prima volta in TV vincere le Next Gen Finals, nel 2019, quando Jannik era poco piu che un adolescente, lungo e magro magro, quasi il nidiaceo di un airone.
Per fortuna o per preveggenza, non so, ma io ho subito visto che lui sarebbe diventato così implacabile ed invincibile, esattamente come ora so che egli non è ancora minimamente arrivato alla sua massima potenzialità: il fisico può ancora migliorare, i colpi possono ancora migliorare e ogni partita che vincerà da qui in avanti lo porterà ad avere un bagaglio di certezza e fiducia in se stesso che gli permetterà di risolvere ogni prossima difficoltà e di vincere ogni prossimo incontro.
Ma oggi, Jannik, si, sei il mio eroe e vedere che non mi sono affatto sbagliata mi rende felice, come non so dire..
E nel tuo sorriso semplice, di ragazzo comune, quasi quello della porta accanto, io vedo una speranza per il futuro di questo pianeta.
In questa tua rinnovata leggerezza, allegria, simpatia, in questa tua semplicità , – sei miliardario e davvero sembra che non te ne importi, minimamente – diventerai il migliore di tutti ma tu non ostenti orgoglio o vanagloria perché la tua è una ricerca interiore, una scommessa contro te stesso, una moderna via dell’antico e prezioso ‘gnozis seauton’ di greca memoria, che porti nelle nostre TV, nelle nostre case e ce lo mostri come via umana e vincente.
E di questo io ti ringrazio con tutto il mio cuore, e ti porterò in esempio ai miei nipotini, sperando che nel loro piccolo animo brilli oggi e billerà domani la tua medesima luce.
Caro Jannik, ci vediamo in TV fra un palo di giorni, per la semifinale.
E anche se tu non sai quanto sei importante per me e non lo saprai mai, io ci sarò sempre, a guardarti e sostenerti.
E’ l’unico modo che ho per dirti grazie, grazie per far ardere ancora il cuore di questa vecchia ed ammalata signora dell’amore per quello sport che tanto posto tenne nella sua gioventù perduta e che ancora riempie le sue stanche e silenziose giornate di dolci ricordi, di voci, di colori.
Grazie davvero, caro ragazzo.
Ma adesso…
Adesso, riposa, te lo sei meritato e ne hai bisogno.
Ma, ti prego, stai attento a quello che mangi prima di scendere in campo, venerdì: pensa a noi, pensa a quanto ci siamo spaventati vedendoti mettere una mano sulla pancia e fare quelle smorfie!!!!

Ti leggo sempre con grande piacere Ariella e condivido ogni tuo pensiero… anche dalla mia Sanremo in questi giorni molto caotica per l’imminente manifestazione canora si alza il grido di gioia e di incoraggiamento… forza Jannik continua a farci sognare!!!

22
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+1: AriforJannik
Giampi 24-01-2024 11:51

Scritto da fabio
@ Giampi (#3903963)
non potrà vincere sempre, le tradizioni sono fatte per essere spezzate. Anche a wimbledon non perdeva da 10 anni sul centrale, poi è arrivato alcaraz. Bisogna crederci!

E Jannik ci crede e comunque può entrare in campo tranquillo..ha fatto il suo e non ha molto da perdere..per cui come si dice nel poker.. parola al servito..

21
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+1: AriforJannik, Carlos Primero
artadian 24-01-2024 11:42

Scritto da CeckComeEsperienzaReligiosa
Troppi articoli su Sinner e pochi sugli italiani impegnati al challenger di Punta del Este

ahahahahahah

20
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+1: AriforJannik
Calvin (Guest) 24-01-2024 11:35

Scritto da fabio
@ Giampi (#3903963)
non potrà vincere sempre, le tradizioni sono fatte per essere spezzate. Anche a wimbledon non perdeva da 10 anni sul centrale, poi è arrivato alcaraz. Bisogna crederci!

Crederci bisogna crederci e ci sono margini per sperare.

Darlo come favorito contro il numero uno al mondo e giocatore, a tutt’oggi e fino a prova contraria, più forte al mondo però è un rischio: in giro c’è gente che se uscisse al tie break del 5° contro Nole scriverebbe che ha avuto solo fortuna e non vle la top ten, rendiamocene conto.

Nole è il più forte, è nettamente primo in classifica avendo 6 zero su diciotto risultati, ed è a “casa sua”: se jannik vince ha fatto una impresa, ma non è affatto il favorito di veberdì

19
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+1: MarcoP
James9000 (Guest) 24-01-2024 11:28

Scritto da AriforJannik
Ciao a tutti.
Mi c’è voluto un po’ per scrivere questo post e mi rendo conto che e’ piuttosto lungo ..
Ieri non sono riuscita a pubblicarlo in tempo utile.
lo posto qui, comunque, se qualcuno di voi vuole leggerlo.
In attesa di Nole….
Quarti di finale AO 24
Jannik ed Andrei
Due titani.
Due semidei, due figli di giganti, alti quasi due metri, con le chiome fulve del sacro fuoco, inanellate attorno ai loro nobili visi.
Due corpi potenti nevrili forti scattanti, come quelli dei Bronzi di Riace o del Discobolo.
Forse meno muscolosi, forse più asciutti ma estremamente elastici e resistenti.
Due levrieri da corsa, due purosangue..
Ma soprattutto 2 menti esplosive che tramite la loro forza e prestanza fisica danno voce ad una fine intelligenza tattica, esprimono capacità di connessioni sinaptiche ad altissima velocità: problema > risoluzione… Problema
risoluzione e poi ancora e poi ancora~ .. per quante volte? fino a 20 30 colpi..
e le gambe e le braccia i polsi, ogni muscolo ogni fibra ogni nervo, tutto collegato con l’occhio che fissa la pallina senza perdere di vista l’avversario e i suoi movimenti e le linee che delimitano il campo.
E poi, in un secondo decidono: di dritto rovescio incrociato lungolinea. forte piano smorzata volleè palla corta…
Un miracolo della natura, uno spettacolo raro ed affascinante…
E non sono che due ragazzi, di cui uno veramente ancora così giovane: il nostro Jannik Sinner, il dono degli dei del tennis che l’Italia intera tennistica attendeva da cinquant’anni..
Jannik Sinner, nato assai piu vicino al cielo della maggior parte di noi, tra le vette innevate, a pochissimi chilometri dal confine con l’Austria, come che la cicogna che ce l’ha portato in dono volesse ulteriormente sottolineare l’eccezionalità dell’accadimento…
Jannik, che dei due combattenti odierni è quello più freddo e più scientifico, quello più portato all’autoanalisi, quello che ha percorso in uno straordinario breve tempo un assai lungo cammino, come tennista e come giovane uomo.
E’ colui che ha compiuto un miglioramento incredibile e che sa mantenere il sangue freddo quando credo chiunque altro di noi qui seduti a scrivere alle nostre tastiere, si farebbe portare chissà dove dall’emotività di certi frangenti.
Io di sicuro almeno, non reggerei minimamente a nessuna delle sollecitazioni estreme che lui ha affrontato e risolto, oggi.
Perché per Jannik adesso, più il confronto è difficile e complicato, più riesce a concentrarsi e a raccogliere le sue energie psicofisiche per esplodere nei suoi affondi potentissimi, precisi intellegibili ed irraggiungibili.
Non difensibili.
Oggi, Andrei ha giocato bene, molto bene: ha interpretato una delle sue migliori partite.
Io l’ho visto migliorato molto: è riuscito anche a dominare in grande parte quella componente fumantina del suo carattere che lo rende da un lato estremamente resistente e reattivo ma dall’altro lato lo limita, assorbendogli notevoli quantità di energia: oggi Andrei e’ riuscito a gestire quel suo limite e a renderlo convoglio per nuove risorse, nel cercare di vincere questa partita.
Proprio per questo oggi Jannik ha giocato una partita di rara intelligenza tattica, durante la quale ha richiamato a sé tutti gli insegnamenti, tutte le parole che ha ricevuto in questi ultimi mesi da quei due grandi coach di Vagnozzi e Cahill e dagli altri suoi ‘amici’ del team, come lui li considera.
Ha attinto a piene mani all’ingente quantità di informazioni che in questi ultimi due anni essi gli hanno offerto, prendendoli direttamente dalla propria personale esperienza, in uno scambio di valori umani e tecnici..
Oggi i nervi di Jannik erano fili elettrici scoperti: la reattività è stata massima. Ma glaciale .
Un mix che ha portato la partita ad essere vinta in tre set, di cui il terzo totalmente dominato, mentre avrebbe potuto facilmente andare in un modo diverso.
Perché meglio Andrei giocava e più forte tirava e con maggiori angoli e maggiore precisione, meglio Jannik rispondeva e contrattaccava e più velocemente portava il povero Andrei verso una sconfitta che davvero con moltissimi altri avversari non avrebbe patito.
In molti avrebbero perso oggi contro di lui ma non il nostro ragazzo.
E’ stato uno spettacolo raro ed eclatante, affascinante.
Ed anche Jannik l’ha detto, nell’intervista, che si era divertito tanto e che era molto contento di come aveva giocato , affrontato e risolto ogni problema postogli dal suo avversario.
Così come ha detto che si sente pronto a scendere di nuovo in campo per la semifinale contro Djokovic, anzi, che non ne vede l’ora.
Così, come tutti noi temevamo ed attendevamo, saranno di nuovo loro due a sbarrarsi reciprocamente la via verso la finale: il giovane dai capelli rossi ed il fulgido futuro ed il grande campione, dall’incredibile passato ma ancora numero uno ed attuale GOAT.
Io credo, però , che il serbo non dormirà affatto tranquillo, nelle due notti che lo separano dalla semifinale, perché lui ha già assaggiato l’amara medicina che il nostro ragazzo sa propinare ai suoi avversari.
Il vecchio campione sa come il giovane opponente conosca le vie per entrare sotto la pelle, tra le sicurezze di chi si pone sulla sua strada, e portarlo a sbagliare e a perdere.
Lo sa così bene che ancora il sapore muffito delle aspre ed inattese sconfitte impostogli dal nostro Jannik, gli è rimasto ancora attaccato al palato.
E quindi scenderà in campo con ogni sua arma disponibile affilata e scintillante.
E sarà di nuovo una epica e mitica battaglia, che comunque andrà a finire sarà uno spettacolo difficile da dimenticare per tutti coloro che avranno la fortuna di poterla guardare.
Ma oggi Jannik è il mio eroe: io che lo aspetto a questi livelli da sempre, perché li ho intravisti subito quando lo vidi per la prima volta in TV vincere le Next Gen Finals, nel 2019, quando Jannik era poco piu che un adolescente, lungo e magro magro, quasi il nidiaceo di un airone.
Per fortuna o per preveggenza, non so, ma io ho subito visto che lui sarebbe diventato così implacabile ed invincibile, esattamente come ora so che egli non è ancora minimamente arrivato alla sua massima potenzialità: il fisico può ancora migliorare, i colpi possono ancora migliorare e ogni partita che vincerà da qui in avanti lo porterà ad avere un bagaglio di certezza e fiducia in se stesso che gli permetterà di risolvere ogni prossima difficoltà e di vincere ogni prossimo incontro.
Ma oggi, Jannik, si, sei il mio eroe e vedere che non mi sono affatto sbagliata mi rende felice, come non so dire..
E nel tuo sorriso semplice, di ragazzo comune, quasi quello della porta accanto, io vedo una speranza per il futuro di questo pianeta.
In questa tua rinnovata leggerezza, allegria, simpatia, in questa tua semplicità , – sei miliardario e davvero sembra che non te ne importi, minimamente – diventerai il migliore di tutti ma tu non ostenti orgoglio o vanagloria perché la tua è una ricerca interiore, una scommessa contro te stesso, una moderna via dell’antico e prezioso ‘gnozis seauton’ di greca memoria, che porti nelle nostre TV, nelle nostre case e ce lo mostri come via umana e vincente.
E di questo io ti ringrazio con tutto il mio cuore, e ti porterò in esempio ai miei nipotini, sperando che nel loro piccolo animo brilli oggi e billerà domani la tua medesima luce.
Caro Jannik, ci vediamo in TV fra un palo di giorni, per la semifinale.
E anche se tu non sai quanto sei importante per me e non lo saprai mai, io ci sarò sempre, a guardarti e sostenerti.
E’ l’unico modo che ho per dirti grazie, grazie per far ardere ancora il cuore di questa vecchia ed ammalata signora dell’amore per quello sport che tanto posto tenne nella sua gioventù perduta e che ancora riempie le sue stanche e silenziose giornate di dolci ricordi, di voci, di colori.
Grazie davvero, caro ragazzo.
Ma adesso…
Adesso, riposa, te lo sei meritato e ne hai bisogno.
Ma, ti prego, stai attento a quello che mangi prima di scendere in campo, venerdì: pensa a noi, pensa a quanto ci siamo spaventati vedendoti mettere una mano sulla pancia e fare quelle smorfie!!!!

È sempre un piacere leggere i tuoi post. Parole scritte con il cuore e la passione di chi come me aspettava da sempre un alfiere per il nostro tennis!
Ancora grazie Ari per la tua passione nel commentare e condividere con noi la tua passione.

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walden 24-01-2024 11:22

Scritto da CeckComeEsperienzaReligiosa
Troppi articoli su Sinner e pochi sugli italiani impegnati al challenger di Punta del Este

lo dice perchè Cecchinato, dopo 8 sconfitte consecutive (l’ultima vittoria risaliva a Luglio scorso), ne ha finalmnete vinta una…

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AriforJannik 24-01-2024 11:11

Ciao a tutti.
Mi c’è voluto un po’ per scrivere questo post e mi rendo conto che e’ piuttosto lungo ..
Ieri non sono riuscita a pubblicarlo in tempo utile.

lo posto qui, comunque, se qualcuno di voi vuole leggerlo.

In attesa di Nole….

Quarti di finale AO 24

Jannik ed Andrei

Due titani.
Due semidei, due figli di giganti, alti quasi due metri, con le chiome fulve del sacro fuoco, inanellate attorno ai loro nobili visi.
Due corpi potenti nevrili forti scattanti, come quelli dei Bronzi di Riace o del Discobolo.
Forse meno muscolosi, forse più asciutti ma estremamente elastici e resistenti.
Due levrieri da corsa, due purosangue..

Ma soprattutto 2 menti esplosive che tramite la loro forza e prestanza fisica danno voce ad una fine intelligenza tattica, esprimono capacità di connessioni sinaptiche ad altissima velocità: problema > risoluzione… Problema
risoluzione e poi ancora e poi ancora~ .. per quante volte? fino a 20 30 colpi..
e le gambe e le braccia i polsi, ogni muscolo ogni fibra ogni nervo, tutto collegato con l’occhio che fissa la pallina senza perdere di vista l’avversario e i suoi movimenti e le linee che delimitano il campo.

E poi, in un secondo decidono: di dritto rovescio incrociato lungolinea. forte piano smorzata volleè palla corta…

Un miracolo della natura, uno spettacolo raro ed affascinante…

E non sono che due ragazzi, di cui uno veramente ancora così giovane: il nostro Jannik Sinner, il dono degli dei del tennis che l’Italia intera tennistica attendeva da cinquant’anni..

Jannik Sinner, nato assai piu vicino al cielo della maggior parte di noi, tra le vette innevate, a pochissimi chilometri dal confine con l’Austria, come che la cicogna che ce l’ha portato in dono volesse ulteriormente sottolineare l’eccezionalità dell’accadimento…

Jannik, che dei due combattenti odierni è quello più freddo e più scientifico, quello più portato all’autoanalisi, quello che ha percorso in uno straordinario breve tempo un assai lungo cammino, come tennista e come giovane uomo.

E’ colui che ha compiuto un miglioramento incredibile e che sa mantenere il sangue freddo quando credo chiunque altro di noi qui seduti a scrivere alle nostre tastiere, si farebbe portare chissà dove dall’emotività di certi frangenti.
Io di sicuro almeno, non reggerei minimamente a nessuna delle sollecitazioni estreme che lui ha affrontato e risolto, oggi.
Perché per Jannik adesso, più il confronto è difficile e complicato, più riesce a concentrarsi e a raccogliere le sue energie psicofisiche per esplodere nei suoi affondi potentissimi, precisi intellegibili ed irraggiungibili.
Non difensibili.

Oggi, Andrei ha giocato bene, molto bene: ha interpretato una delle sue migliori partite.
Io l’ho visto migliorato molto: è riuscito anche a dominare in grande parte quella componente fumantina del suo carattere che lo rende da un lato estremamente resistente e reattivo ma dall’altro lato lo limita, assorbendogli notevoli quantità di energia: oggi Andrei e’ riuscito a gestire quel suo limite e a renderlo convoglio per nuove risorse, nel cercare di vincere questa partita.

Proprio per questo oggi Jannik ha giocato una partita di rara intelligenza tattica, durante la quale ha richiamato a sé tutti gli insegnamenti, tutte le parole che ha ricevuto in questi ultimi mesi da quei due grandi coach di Vagnozzi e Cahill e dagli altri suoi ‘amici’ del team, come lui li considera.
Ha attinto a piene mani all’ingente quantità di informazioni che in questi ultimi due anni essi gli hanno offerto, prendendoli direttamente dalla propria personale esperienza, in uno scambio di valori umani e tecnici..

Oggi i nervi di Jannik erano fili elettrici scoperti: la reattività è stata massima. Ma glaciale .
Un mix che ha portato la partita ad essere vinta in tre set, di cui il terzo totalmente dominato, mentre avrebbe potuto facilmente andare in un modo diverso.
Perché meglio Andrei giocava e più forte tirava e con maggiori angoli e maggiore precisione, meglio Jannik rispondeva e contrattaccava e più velocemente portava il povero Andrei verso una sconfitta che davvero con moltissimi altri avversari non avrebbe patito.
In molti avrebbero perso oggi contro di lui ma non il nostro ragazzo.

E’ stato uno spettacolo raro ed eclatante, affascinante.

Ed anche Jannik l’ha detto, nell’intervista, che si era divertito tanto e che era molto contento di come aveva giocato , affrontato e risolto ogni problema postogli dal suo avversario.
Così come ha detto che si sente pronto a scendere di nuovo in campo per la semifinale contro Djokovic, anzi, che non ne vede l’ora.

Così, come tutti noi temevamo ed attendevamo, saranno di nuovo loro due a sbarrarsi reciprocamente la via verso la finale: il giovane dai capelli rossi ed il fulgido futuro ed il grande campione, dall’incredibile passato ma ancora numero uno ed attuale GOAT.

Io credo, però , che il serbo non dormirà affatto tranquillo, nelle due notti che lo separano dalla semifinale, perché lui ha già assaggiato l’amara medicina che il nostro ragazzo sa propinare ai suoi avversari.
Il vecchio campione sa come il giovane opponente conosca le vie per entrare sotto la pelle, tra le sicurezze di chi si pone sulla sua strada, e portarlo a sbagliare e a perdere.
Lo sa così bene che ancora il sapore muffito delle aspre ed inattese sconfitte impostogli dal nostro Jannik, gli è rimasto ancora attaccato al palato.
E quindi scenderà in campo con ogni sua arma disponibile affilata e scintillante.

E sarà di nuovo una epica e mitica battaglia, che comunque andrà a finire sarà uno spettacolo difficile da dimenticare per tutti coloro che avranno la fortuna di poterla guardare.

Ma oggi Jannik è il mio eroe: io che lo aspetto a questi livelli da sempre, perché li ho intravisti subito quando lo vidi per la prima volta in TV vincere le Next Gen Finals, nel 2019, quando Jannik era poco piu che un adolescente, lungo e magro magro, quasi il nidiaceo di un airone.
Per fortuna o per preveggenza, non so, ma io ho subito visto che lui sarebbe diventato così implacabile ed invincibile, esattamente come ora so che egli non è ancora minimamente arrivato alla sua massima potenzialità: il fisico può ancora migliorare, i colpi possono ancora migliorare e ogni partita che vincerà da qui in avanti lo porterà ad avere un bagaglio di certezza e fiducia in se stesso che gli permetterà di risolvere ogni prossima difficoltà e di vincere ogni prossimo incontro.

Ma oggi, Jannik, si, sei il mio eroe e vedere che non mi sono affatto sbagliata mi rende felice, come non so dire..
E nel tuo sorriso semplice, di ragazzo comune, quasi quello della porta accanto, io vedo una speranza per il futuro di questo pianeta.
In questa tua rinnovata leggerezza, allegria, simpatia, in questa tua semplicità , – sei miliardario e davvero sembra che non te ne importi, minimamente – diventerai il migliore di tutti ma tu non ostenti orgoglio o vanagloria perché la tua è una ricerca interiore, una scommessa contro te stesso, una moderna via dell’antico e prezioso ‘gnozis seauton’ di greca memoria, che porti nelle nostre TV, nelle nostre case e ce lo mostri come via umana e vincente.
E di questo io ti ringrazio con tutto il mio cuore, e ti porterò in esempio ai miei nipotini, sperando che nel loro piccolo animo brilli oggi e billerà domani la tua medesima luce.

Caro Jannik, ci vediamo in TV fra un palo di giorni, per la semifinale.
E anche se tu non sai quanto sei importante per me e non lo saprai mai, io ci sarò sempre, a guardarti e sostenerti.
E’ l’unico modo che ho per dirti grazie, grazie per far ardere ancora il cuore di questa vecchia ed ammalata signora dell’amore per quello sport che tanto posto tenne nella sua gioventù perduta e che ancora riempie le sue stanche e silenziose giornate di dolci ricordi, di voci, di colori.
Grazie davvero, caro ragazzo.

Ma adesso…
Adesso, riposa, te lo sei meritato e ne hai bisogno.

Ma, ti prego, stai attento a quello che mangi prima di scendere in campo, venerdì: pensa a noi, pensa a quanto ci siamo spaventati vedendoti mettere una mano sulla pancia e fare quelle smorfie!!!!

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Harlan (Guest) 24-01-2024 11:10

Redaz, però non gliela tiriamo …

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Panatta (Guest) 24-01-2024 11:07

Scritto da Giampi

Scritto da zedarioz
Direi che da Pechino in poi ha perso solo due partite, da Shelton e Nole. Con 11 vittorie su 12 contro i top 10 e 5 su 6 contro i top 3.

Totale 25 vittorie e 2 sconfitte…ma Diokovic agli AO ha vinto tutte le semifinali lasciando a Federer, per dirne uno, un set in quattro incontri…

Federer era a fine carriera……Sinner invece è agli inizi……speriamo arrivi la transizione tennistica Federer ha finito Nadal è ormai agli sgoccioli spero che Sinner Alcatraz e anche qualche altro giovane comincino a intaccare le convinzioni del serbo visto che ormai va per i 40…….

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+1: marcauro
Paolo Papa 24-01-2024 11:06

io prego solo che fisicamente stia bene!

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+1: il capitano, marcauro, smash2001, MarcoP, Emma_Woodhouse
cataflic (Guest) 24-01-2024 11:03

Forse avrà anche il record di game vinti dopo essere stato 15-30 nei set che finiscono con un numero di game pari…..

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+1: Viri, marcauro
fabio (Guest) 24-01-2024 11:02

@ Giampi (#3903963)

non potrà vincere sempre, le tradizioni sono fatte per essere spezzate. Anche a wimbledon non perdeva da 10 anni sul centrale, poi è arrivato alcaraz. Bisogna crederci!

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+1: marcauro, smash2001, GIOTAD, il capitano
Giampi 24-01-2024 10:59

Scritto da zedarioz
Direi che da Pechino in poi ha perso solo due partite, da Shelton e Nole. Con 11 vittorie su 12 contro i top 10 e 5 su 6 contro i top 3.

Totale 25 vittorie e 2 sconfitte…ma Diokovic agli AO ha vinto tutte le semifinali lasciando a Federer, per dirne uno, un set in quattro incontri…

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+1: MarcoP
csigalotti 24-01-2024 10:59

@ l Occhio di Sauron (#3903933)

Ecco… accettiamo volentieri anche 3 set su 5 vinti al tb

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+1: marcauro, l Occhio di Sauron, MarcoP
zedarioz 24-01-2024 10:49

Scritto da thereisonly1mark
Sono 18 set consecutivi in incontri ufficiali, nuovo record italiano nell’era Open. Superati i 16 set di Cancellotti nel 1984.

A un livello leggermente diverso….

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+1: marcauro, MarcoP
Il vecchio del forum (Guest) 24-01-2024 10:49

Scritto da thereisonly1mark
Sono 18 set consecutivi in incontri ufficiali, nuovo record italiano nell’era Open. Superati i 16 set di Cancellotti nel 1984.

E comunque i tennisti incontrati da Cancellotti non sono certo del livello di quelli battuti da Sinner. A parte il solo Wilander

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+1: marcauro, MarcoP
zedarioz 24-01-2024 10:48

Direi che da Pechino in poi ha perso solo due partite, da Shelton e Nole. Con 11 vittorie su 12 contro i top 10 e 5 su 6 contro i top 3.

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+1: marcauro, MarcoP, Lory99
l Occhio di Sauron 24-01-2024 10:38

Dubito che ne vedremo altri 3.
Purtroppo con Nole sarà una lotta brutale.
Ovviamente a noi se vince anche in 5 di allungare quel record ci importera’ quanto il 2 di coppe con briscola a bastoni.

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+1: Paolo Papa, marcauro, MarcoP
thereisonly1mark 24-01-2024 10:33

Sono 18 set consecutivi in incontri ufficiali, nuovo record italiano nell’era Open. Superati i 16 set di Cancellotti nel 1984.

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+1: MarcoP
thereisonly1mark 24-01-2024 10:33

Sono 18 set consecutivi in incontri ufficiali, nuovo record italiano nell’era Open. Superati i 16 set di Cancellotti nel 1984.

3
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+1: MarcoP
MarcoP 24-01-2024 10:28

25 degli ultimi 26 giocati.

2
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+1: il capitano
CeckComeEsperienzaReligiosa 24-01-2024 10:28

Troppi articoli su Sinner e pochi sugli italiani impegnati al challenger di Punta del Este

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