Del Potro fa una scommessa con un utente su twitter che prevede il ritorno alle competizioni ai prossimi US Open

15/12/2022 12:57

6 commenti

Juan Martin Del Potro nella foto

Juan Martín Del Potro ha detto addio al circuito ATP in questa stagione, giocando la sua ultima partita a Buenos Aires, dove ha perso contro Federico Delbonis. Il maledetto infortunio al ginocchio non ha permesso all’argentino di continuare a giocare a tennis, ma la verità è che l’ex top 3 ha sempre lasciato la porta socchiusa per, chissà, competere ancora.

E se Del Potro giocasse agli US Open del prossimo anno? Sembra molto improbabile, ma è stato DelPo ad accettare la sfida di un fan via Twitter. Perché, quel tifoso ha chiesto a Del Potro se avesse accettato di giocare gli US Open del 2023 con l’Argentina vittoriosa ai mondiali. L’Alviceleste non ha esitato. “Facciamolo, farò del mio meglio”, ha detto.

Innanzitutto, bisognera vedere se l’Argentina sarà in grado di battere la Francia in finale. Poi, Del Potro dovrà essere fisicamente in forma per realizzare questo sogno.

TAG: Juan Martin Del Potro

6 commenti

Pier (Guest) 15-12-2022 23:40

Scritto da Pier

Scritto da Il Divino Opelka
@ Pier (#3395463)
Telaio concausa dei suoi infortuni? Meraviglioso commento!

Eh si. La Williams, Serena, per come customizzava i telai ne sostituiva due a settimana, ecco perché ne aveva un centinaio l’anno dalla Wilson. Delpo no: vai a capire perché ma li portava ad usura ed è come usare un multifilo per 30/40 ore (non le consigliabili 8/10) e poi lamentarsi per i dolori al gomito/spalla/ polso.

E preciso: giocò per 2 anni con soli tre telai, sfibratissimi, cui applicava 15g di piombo in testa e alu power tese a 26kg (solitamente le portano al massimo a 22): vibrazioni su vibrazioni. Certo, c’era una predisposizione (la Seles usò Yonex pesantintissime con tensioni a 40kg senza grandi problematiche) ma è come dire che il fumo non fa male perché non tutti hanno problemi polmonari: tutti no ma quelli che li hanno se non avessero fumato starebbero molto probabilmente meglio.

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