Roman Safiullin, il “nuovo” Karatsev?
05/01/2022 08:43 
35 commenti
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Roman Safiullin
Alla mezzanotte gli azzurri scendono in campo a Sydney per continuare la corsa all’ATP Cup (in tv, diretta esclusiva su Supertennis). Un solo risultato possibile: battere la Russia, prendendosi anche la rivincita della finale 2021 persa da Medvedev e compagni. Proprio i compagni del n.2 al mondo sono diversi quest’anno. Niente Rublev e Karatsev (k.o. per il Covid), ma Roman Safiullin, un nome poco noto al grande pubblico ma estremamente interessante. Sarà l’avversario di Jannik Sinner nel primo match, la sfida tra i n.2 di ogni paese.
Il 24enne il Podolsk ha un passato junior di altissimo livello: ha vinto gli Australian Open junior nel 2015 ed è stato n.2 al mondo di categoria. In patria si pensava che fosse lui il “cavallino” di razza, insieme al Rublev, molto precoce; più di Medvedev, che invece da giovane e nei primi anni sul tour alternava sfuriate di classe pazzesche a momenti di buio totale. Purtroppo per Roman, il passaggio al tennis Pro è stato molto difficile.
A vederlo in campo questa settimana all’ATP Cup, Safiullin sembra un giocatore maturo, solido, forte, esperto. Sta molto bene in campo, ha un tennis non così appariscente ma molto concreto. La risposta è un colpo temibile, costruita su di un tempo d’impatto splendido, grazie a cui riesce a trovare profondità e precisione. È un giocatore “tattico”, scambia e poi cambia ritmo, trovando angoli interessanti col rovescio e pronto a fare due passi avanti per chiudere col diritto. Palla sicura, leggermente lavorata, non grandi lacune tecniche. Non è velocissimo in campo, ma legge bene il gioco, e con la prima di servizio non trova molti punti diretti. Come mai ha stentato così tanto per affermarsi? Oggi è solo al n. 167 del raking ATP, conquistato faticosamente con risultati al piano di sotto (quarti raggiunti in alcuni Challenger nel 2021 e un paio di main draw negli Slam).
“Nel tennis junior ero tra i più forti, ma il passaggio al mondo Pro per me è stato difficile” afferma Roman al sito ATP. “È splendido giocare quest’evento con i migliori al mondo e vedere che il mio tennis è a questo livello”.
“Lavorare con la testa è la cosa più difficile per me. Non so come sarà per gli altri, forse c’è chi lo trova facile. Lavoro molto nel fisico, mentre dal punto di vista mentale ho iniziato a lavorare da poco e, per ora, è il più complicato di tutti. Sto cercando di migliorare alcune cose. Quando perdo la concentrazione, è qualcosa che si vede molto facilmente nei giochi, e mi costa caro”.
Daniil Medvedev su di lui dice: “Il modo in cui ha reagito dopo un set molto difficile è stato fantastico, irreale, sono felicissimo per lui. Roman è la nostra arma segreta! Da junior era un avversario terribile da superare, quando vedevo che Roman era dalla mia parte di tabellone, tremavo… In realtà abbiamo giocato molte finali, semifinali, molte partite, alcune erano partite di tre ore e tre set, era sempre una battaglia contro di lui, era molto forte. Adesso non abbiamo mai giocato da Pro contro, magari accadrà presto”.
Safiullin è un grande appassionato di motori e della saga di Harry Potter.” Ogni volta che ho tempo, mi piace guardare i film di nuovo. Quando sono a casa, soprattutto. Li ho già visti tre o quattro volte”. Ama molto il cinema, anche Matrix ed i film fantasy e di fantascienza. Sarà forse per l’incredibile somiglianza con l’attore Jude Low…
Che Roman possa essere la sorpresa del 2022, come è stato Karatsev nel 2021? Aslan l’anno scorso è decollato dopo un grandissimo Australian Open. Safiullin sta giocando molto bene in ATP Cup, potrebbe essere il torneo che gli regala la definitiva consapevolezza dei propri mezzi, lanciandolo finalmente verso quel tennis di vertice a cui tutti pensavano che fosse destinato. Di sicuro Jannik Sinner dovrà tirar fuori il meglio del suo tennis per portare a casa un punto fondamentale per l’Italia, e far scendere in campo Matteo Berrettini contro Medvedev con meno pressione.
Marco Mazzoni
TAG: Marco Mazzoni, Roman Safiullin, Russia
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No, vi prego, somiglia a Jude Law… anche no. Uno è un sex symbol riconosciuto globalmente, l’altro un ragazzetto slavo affetto da invecchiamento precoce.
Perche’ Jannik ha piu’ chance di Matteo di battere Medvedev.
Dipende cosa intendete per nuovo Karatsev…quest’ultimo è tornato ad essere un tennista mediocre da giugno scorso.
Perché Sinner ha perso contro Medvedev al terzo a 2 punti dal match mentre Berrettini il russo non lo vede neanche con il binocolo?
Dimentica il ranking un momento e guarda come giocano e capirai chi è il più forte in Italia.
Neanche se Berrettini sta male e deve essere sostituito?
Si loda Safiulin per poi incensare la vittoria di Sinner o giustificarne la sconfitta??? Attenzione, siamo in Australia patria del boomerang…
@ ernests (#3018432)
Concordo che Roman possa fare bene, Aslan rimarrà una sicurezza.
hai dimenticato khachanov nel 2018..parigi bercy vinto e top10 raggiunta
@ Max (#3018849)
Perché poi Berrettini non dovrebbe giocare,visto che sia in singolare che in doppio contro la Francia è stato efficace non si capisce. Sia Sonego che Fognini in Davis non si sono rivelati affidabili.
No
@ Rominix (#3018784)
Intendeva che Sinner può essere schierato come primo se Berrettini non gioca, in quel caso Sonego (o Fognini) sarebbe il numero due. Lo hanno fatto anche Grecia e Georgia nei giorni scorsi dove i numeri 1 non hanno giocato e i numeri 2 sono scalati.
@ l Occhio di Sauron (#3018382)
Ancora con sta storia? Il regolamento dell’atp Cup prevede che giochino i primi 2 in ordine di ranking. SANTOPADRE NEANCHE VOLENDO PUÒ SCHIERARE SINNER COME PRIMO GIOCATORE. UNA VOLTA PER TUTTE FATEVENE UNA RAGIONE.
Io mi ricordo che contro Safiullin ci fu una delle ultime vittorie di Quinzi se non sbaglio proprio nel Challenger Bergamo 2019 vinto da Jannik Sinner..
Prima di poter dire che possa ripercorrere la strada di Karatzev ce ne vuole…
Gran bel giocatore, per me arriva facile
Speriamo che Safullin diventi la sorpresa del 2022 solo dopo aver giocato (e perso) con Sinner 😆
si ma non al loro livello dato che noi non insegniamo il servizio.
Sarei davvero contento se finalmente Safiullin iniziasse ad avere le soddisfazioni che merita. Oltretutto mi sta molto simpatico. Forza Roman!
Di questo giocatore bisogna sapere che l’apogeo in termini di risultati l’ha toccato tra la fine del 2019 e il febbraio 2020, dove ha ottenuto tre quarti di finale e un titolo (l’unico a livello challenger) a Cherbourg, dove ha anche vinto il doppio. A prescindere dalle statistiche, ora che mi ricordo io avevo visto la sua finale di Cherbourg perché era contro Marcora e l’impressione (in una finale dominata, va detto) è che fosse nettamente più potente del suo avversario (comunque non un fenomeno in questo senso) e che, come ha ben notato il nostro Mazzoni, avesse due fondamentali esplosivi e un ottimo cambio col rovescio lungolinea. Poi, però, dopo la pausa covid non si è riconfermato e anzi è ripiombato nell’anonimato. Della scorsa stagione, la prima giocata più o meno per intiero, si segnala la qualificazione ai primi due slam, con un turno passato a Parigi, e nient’altro. Nemmeno un quarto challenger! E fino al 2019 ha sempre alternato circuito itf e challenger. Insomma, spiace dirlo, ma non siamo minimamente ai livelli del Karatsev pre-Melbourne, che aveva quantomeno già vinto qualcosa di più nella categoria inferiore. Sicuramente il suo tennis gli consente, quando prende ritmo, di essere insidioso, ma come ha ammesso lui stesso è molto discontinuo a livello mentale. E questo dimostra una volta di più quanto la testa sia importante nel tennis. Safiullin è capace di buoni exploit, ma per adesso, parliamoci chiaro, non ha ancora affrontato giocatori di altissimo livello: ha battuto Murray lo scorso autunno al challenger di Rennes e poi i due successi australiani, che vanno però contestualizzati. Rinderknech ha fatto il salto di qualità l’anno scorso dopo una vita nei challenger: sicuramente una vittoria importante, ma il Francese di queste prime uscite non è ancora al top della condizione e ha un livello di gioco non ancora massimale (davvero tanti gli errori nelle due partite di ATP Cup e, va detto, contro il Russo deve fare un profondo mea culpa perché, dopo un primo set dominato, l’ha buttata via lui calando davvero tanto). Duckworth in primis era reduce dall’infortunio che gli ha fatto saltare il match con Sinner e in secundis anche lui, ma in misura minore al Francese, è esploso l’anno scorso, ma il suo livello continua a essere (dico proprio in termini di continuità) più da categoria inferiore. Insomma, Sinner dovrà essere attentissimo, perché comunque adesso il Russo è in fiducia, ma al tempo stesso la storia di questo giocatore induce a nutrire poche speranze (ciò detto, vai di corna e peperoncino!).
Safiullin è stato fermato da una serie infinita di infortuni, storia diversa da Karatsev. Aslan probabilmente farà la stessa fine di Ceck che dopo un exploit di 6/7 mesi è ripiombato dove era prima.
Beh noi abbiamo Berrettini nel 2019 Sinner 2020 Musetti 2021, e si sta proponendo Cobolli per il 2022, e speriamo che anche Nardi si faccia valere.
2018 Khachanov, 2019 Medvedev, 2020 Rublev, 2021 Karatsev. Intravedevo Safiullin per il 2022, tralaltro da junior mi pare abbia avuto un’ottima carriera poi frenata da problemi fisici.
Kotov per il 2023?
Se fa 4-5 games può festeggiare.
Se ci fosse un capitano intelligente e con le palle sarebbe da mettere Jannik contro Medvedev e chiunque altro contro Safiullin
Io sono più stupito dal fatto che non sia già nei primi 50,a livello junior era molto più forte di rublev
L’ho visto giocare molte volte. Buono ma non buonissimo, soprattutto perché ha sempre avuto passaggi a vuoto all’interno delle partite, anche prolungati, che a livello pro non sono permessi. Se davvero ha colpito questa lacuna allora vedrò un giocatore nuovo, all’altezza delle attese su di lui poste da junior. Ma, sommessamente, dubito…
Se non erro ha avuto anche infortuni seri. Lo ricordo benissimo perché batte’ il nostro Mosciatti per 6/3,6/3 nella winter cup, quando Marco era un fenomeno.
Da russo, va anche detto che è stato molto infortunato!!!
@ Igo (#3018013)
Che vuoi dire?
Sembra un 50enne nella foto. Coetaneo 50enne di Karatsev
Ci pensa Jannik
Dopo Medvedev e Rublev esplosi definitivamente tra il 2019 e 2020, dopo Karatsev nel 2021, Safiullin nel 2022…nel 2023? Si accettano nomi tra i tanti. Evviva il tennis di stato!
Nuovo Karatsev? Speriamo di no, almeno non proprio adesso.
Una cosa certa è che Safiullin ha salvato la Russia da una sconfitta iniziale con la Francia, quindi va preso molto seriamente
Tutto molto interessante ma al momento ha un record negativo anche a livello challenger….
Attenzione a sto tizio che puo’ diventare anche una delle grandi sorprese di stagione! Sinner deve stare attento e non sottovalutarlo l’avversario…il Russo risponde bene e giochera’ senza la “pressione” di essere favorito