
Cocciaretto che peccato! Cede al tiebreak decisivo contro Bencic, il suo Wimbledon termina al terzo turno


Sfiora l’impresa Elisabetta Cocciaretto nel terzo turno di Wimbledon. La marchigiana gioca una partita coraggiosa e arrembante, ma non basta a sconfiggere la quotata Belinda Bencic, vittoriosa al tiebreak decisivo per 6-4 3-6 7-6(8). Era stata molto brava l’azzurra a rimontare lo svantaggio di un set, salendo di livello dopo la pausa per pioggia e imponendo i suoi ritmi ad angoli ad un avversaria più potente ma meno rapida nella copertura del campo. Cocciaretto è in grande forma e si vede da come impatta la palla e si muove sul campo. Il rammarico per lei viene dal break ottenuto in apertura di terzo set ma purtroppo restituito sul 4-3 e quindi per la palla break non sfruttata nel game successivo, che l’avrebbe mandata a servire per il match. Purtroppo sul super tiebreak decisivo Bencic è partita più forte e ha ottenuto un vantaggio che è riuscita a mantenere sino alla fine.
Bencic è partita molto solida al servizio, dimostrando grande continuità (quasi il 90% di prime in campo e più dell’85% di punti vinti con la prima). Cocciaretto ha provato a rimanere agganciata grazie anche a un buon rendimento con la prima palla, ma la svizzera ha saputo sfruttare al meglio il suo dritto, trovando spesso profondità e angoli vincenti. Il momento chiave è arrivato nel quinto game, quando Bencic ha trovato il break grazie a qualche errore di troppo dell’azzurra, che in quel passaggio ha perso un po’ di lucidità da fondo campo. Cocciaretto ha comunque lottato fino all’ultimo, ma la svizzera ha chiuso 6-4 il parziale con autorità, approfittando anche di una percentuale di prime davvero impressionante e di una Cocciaretto forse troppo fallosa in alcuni momenti delicati.
Dopo la lunga interruzione per pioggia, la partita è ripresa con tutt’altra Cocciaretto: l’azzurra ha cambiato atteggiamento e approccio, tornando in campo più determinata e aggressiva. Ha subito imposto il suo ritmo, cercando di muovere Bencic e di forzare la svizzera agli errori. Il break conquistato nel sesto game ha dato fiducia all’italiana, che ha iniziato a spingere di più con il dritto e ad essere più incisiva anche in risposta. Elisabetta è stata bravissima a mantenere il vantaggio e a non tremare nel momento più delicato, chiudendo il set 6-3 con una prima vincente e trascinando così la sfida al terzo e decisivo parziale.
Sullo slancio del set vinto, Elisabetta riparte fortissimo nel terzo parziale, andando a strappare un break immediato a Bencic sul 15-40, davvero efficace in risposta con la svizzera nervosa. È brava la marchigiana a confermare il vantaggio con un buon turno di battuta, nonostante un doppio fallo, per il 2-0. Cocciaretto sente benissimo la palla, ha appoggi eccellenti e con il suo tennis geometrico fa fare il tergicristallo alla forte avversaria, restando avanti al termine di un game fiume di ben 20 punti, per il 3-1. Bencic è sotto nel gioco, è nervosa, ma non cede e in risposta sul 4-3 va a prendere il contro break, grazie ad un doppio fallo e quindi un diritto lungo. Lo score è in partita, 4 pari. Furibonda la reazione di Cocciaretto, spinge e si procura una chance per tornare avanti, ma spedisce un diritto in rete e Bencic sorpassa sul 5-4. La partita si decide al super tiebreak. Bencic strappa subito un punto in risposta, 2-0, la sua fiducia sale alle stelle e disegna il campo col diritto, per il 4 punti 1. La svizzera resta saldamente avanti, nonostante l’italiana non ceda niente e provi a rientrare con tutto quello che ha. Sul 8 punti a 6, Elisabetta sbaglia un diritto che porta Bencic a triplo Match Point. Salva il primo l’azzurra con un bel diritto lungo linea, ma l’incontro termina sul 9-7, con un rovescio out di Elisabetta. Davvero un peccato, ma resta una grande prestazione contro un’avversaria forte.
B. Bencic vs E. Cocciaretto
TAG: Belinda Bencic, Elisabetta Cocciaretto, Wimbledon 2025
@ Caronte (#4429359)
Poi per quanto riguarda Wimbledon 2018 potresti dire al “nostro amico”:che la Sevastova per scarsa che fosse era comunque la testa di serie n.21;che la Siniakova per quanto scarsa fosse-prima di perdere con Camila-aveva battuto prima la Vandeweghe(testa di serie n.16 e poi la Jabeur;che la(per lui)”bollita” Makarova aveva sconfitto al 2° turno la testa di serie n.2 del torneo (Wozniacki)ed al 3° la Safarova(la quale a sua volta aveva eliminato la testa di serie n.32-Radwanska);e che ai quarti è stata battuta in 3 set da Serena Williams(poi finalista del torneo)e non da pincopallino!… Fammi questo favore… Ti saluto nuovamente
@ Caronte (#4429359)
Ciao Caronte.
Quando rispondi al Signor Molto Pollo ricordagli che Camila ha vinto un WTA 1000 e 3 tornei in più di Trevisan e Cocciaretto. Ricordagli pure che i WTA 250 che ha vinto Camila sono ancora in calendario(vedi Losanna)o non sono international di serie B(vedi WTA del Marocco nella stessa settimana del WTA di Strasburgo). Di quei 3, 2 sono pure diventati dei WTA 500(Linz e Merida). Infine digli che una semifinale slam vale meno di una vittoria in un WTA 1000. Altrimenti chi capisce di tennis riterrebbe Cecchinato(semifinale slam)più forte di Fognini(al massimo un quarto di finale slam in singolare). Peccato che anche Fabio ha vinto un ATP 1000 e vinto un po’ di tornei in più oltre ad essere stato in top 100 per molti più anni… Ma checci vuoi fa… Un saluto
@ robdes12 (#4429152)
Per quanto riguarda la finale di Hertogenbosch(ho la registrazione dell’intero incontro)dico che di back di rovescio ne ricordo uno in particolare:ne tirò uno in lungolinea che andava alla velocità della luce. Una rasoiata spaziale! Infatti fu un vincente e lasciò ferma sul posto la svizzera.
… Probabilmente quei back erano merito del lavoro di Daniele Silvestre. Il quale in un intervista(rilasciata a Tennis Fever a fine 2022,cioè dopo aver lavorato sia con Camila che con Samsonova)diceva(suo parere)che la Giorgi possedeva un potenziale da top 5,mentre Ljudmila poteva raggiungere la top 10.
Ma vuoi che Daniele Silvestre capisca di tennis più del signor Molto Pollo?… È impossibile!!!
@ robdes12 (#4429152)
La Petrova non era in top 10 ma a Wimbledon 2012 era la testa di serie n.20(Camila la sconfisse in 2 set al 3° turno)! Quello che il signor Molto Pollo dimentica bellamente(o fa finta di dimenticare)è che Camila-al 1° turno-sconfisse(sempre in 2 set)pure la testa di serie n.16. Magari lo fa perché quella 16^ testa di serie si chiama Flavia Pennetta! Agli ottavi (purtroppo)invece perse in 2 set dalla testa di serie n.3 Agnieszka Radwanska(la quale-con tutto il riguardo dovuto a Pegula e Bencic-va detto che ha vinto più del doppio dei tornei WTA portati a casa dalle altre 2 colleghe). Poi la polacca fu battuta(in 3 set)in finale da Serena Williams.
@ Giostefa (#4429137)
Ciao Giostefa,
come passano in fretta gli anni (Hertogenbosch 2015)…..!!!
Specialmente per me, alla mia età……!!!
Però i bei ricordi di Camila rimangono vivi!!!
Un saluto.
@ Giostefa (#4429137)
Cami non battè la Petrova che era top ten in quell’anno? A parte che in quella finale Camila giocò un tennis eccellente, e per di più con molte variazioni con lo slice. Fece pure due vincenti con quel colpo che poi, misteriosamente, abbandonè quasi del tutto nel resto della sua carriera.
Sempre al signor Molto Pollo rimembro che quella finale di Hertogenbosch si concluse 7/5 6/3 in favore della sfavorita.
Al signor Molto Pollo ricordo che la 18enne(a quel tempo) Belinda Bencic ad Hertogenbosch 2015 era la n.33(e non la n.35 come era qui prima di iniziare l’attuale torneo di Wimbledon) del ranking e la testa di serie n.4.Ed in quella finale persa sull’erba olandese era pure la favorita visto che se la giocava contro la n.35 del ranking e testa di serie n.5. E lo era nonostante la sua avversaria(in quella finale)a 20 anni avesse già raggiunto gli ottavi di finale a Wimbledon 2012(partendo dal torneo di qualificazione).
Ha fatto anche troppo poveretta!
La seconda interruzione non l’ha favorita
Sono molto amareggiato perché era davvero fattibile, ma bisogna guardare i lati positivi.
Elisabetta non giocava a questo livello da tanto tempo, se la salute la lascia tranquilla è un buon punto di partenza.
Peccato davvero ma almeno ha ritrovato il livello reale del suo tennis, anzi, forse lo ha anche migliorato. Ha giocato un tennis davvero bello a vedersi, molto compatto e direi quasi ambizioso. Sul cemento può senz’altro dire la sua e risalire in fretta le posizioni di classifica che merita. Brava.
Prima o poi ci sarà un italiano che vince il super tie break?