Analisi dei problemi per i due giocatori ATP, Copertina

Rublev e Auger-Aliassime, la necessità di evolvere (di Marco Mazzoni)

01/06/2021 19:43 75 commenti
Andrey Rublev, subito sconfitto a Parigi
Andrey Rublev, subito sconfitto a Parigi

In attesa del completamento della terza giornata a Roland Garros, con Matteo Berrettini che in questo momento ha vinto il quarto set chiudendo il suo match, possiamo rilevare alcuni fatti salienti. “Un solo uomo al comando, la sua maglia è verde chiaro, il suo nome è Rafael Nadal”. Citazione storico-ciclistica per sottolineare che El Rey ha iniziato la sua campagna verso l’ennesimo trionfo a Parigi. Nonostante gli anni, gli acciacchi, le fatiche, resta sempre lui l’uomo da battere. Non ha un tabellone facile, ma l’iberico si esalta nella difficoltà, tanto che la ragione continua a vederlo come unico favorito per la Coppa dei Moschetteri. Agli altri l’arduo compito di provare a detronizzarlo. Thiem ha già gettato la spugna, un momento terribile per l’austriaco, sembra aver perso quel fuoco che l’aveva issato a principale rivale per Rafa sul “rosso”. Vedremo stasera l’ingresso nel torneo di Djokovic, ma quello visto finora sulla terra battuta verrebbe spazzato via come sempre in semifinale.

La giornata soprattutto ha fatto segnare due sconfitte a sorpresa. Felix Auger-Aliassime ha ceduto al nostro incredibile Andreas Seppi. Uno che non muore mai l’azzurro, uno che negli Slam riesce sempre a dire la sua e sorprendere. Erano anni che non vinceva sul rosso, ma gli Slam sono “una brutta bestia”, non basta giocare a tennis. Serve qualcosa di più, serve qualcosa dentro. Seppi ce l’ha, l’ha sempre avuto e finché non deciderà di appendere la racchetta al chiodo nei Major segnerà “presente”, pronto alla pugna, pronto a sorprendere. Di sicuro oggi il giovane canadese ha deluso. Bravissimo Seppi, ma non puoi servire così male, crollare così tante volte in errori terribili, perdere intensità ed il filo del match in questo modo quando sei giovane, hai un grande fisico ed un tennis piuttosto completo “caro” Felix… La cura di Zio Toni è stata un inutile placebo, i problemi vengono da molto lontano, e non basta qualche settimana per una svolta.

Ancor più sorprendente è stata la battuta d’arresto di Andrey Rublev. Ha ceduto in cinque set al tedesco Struff, uno che lotta, che ha potenza, che non perde da solo. Ammetto di non aver visto l’intero (lungo) match, ma ne ho seguito abbastanza per arrivare alla conclusione che Rublev non solo è in condizioni rivedibili, ma sia arrivato ad un punto di rottura. Un po’ come Felix Auger-Aliassime.

I due tennisti hanno un vissuto molto diverso, e problemi tecnici e tattici differenti. Ma sono accomunati da un grande, grandissimo problema: la Necessità di un’Evoluzione. Non una svolta: non serve uno strappo, un taglio e quindi ripartire. No. Entrambi hanno accumulato da tempo una serie di problematiche che li blocca, che non permettere loro di fare l’ultimo salto di qualità.

Sono situazioni diverse: Felix non ha ancora vinto un torneo, perdendo una caterva di finali, molte iniziate da favorito. Qualcosa a livello mentale è chiaro che non funzioni, che finisca per bloccarlo. Ma c’è dell’altro. Al salire del livello, manca qualcosa al suo tennis. Manca la giocata, uno schema forte con cui fare il punto e la differenza sul rivale. Non basta giocare di pressione, ha poco margine e nessuna variazione credibile, tanto che un qualsiasi “buon” tennista sveglio ormai ha capito come metterlo in crisi. Se possibile, invece di una evoluzione sta vivendo una fase di totale involuzione. Le poche buone certezze nel suo gioco (ritmo, profondità di palla nello scambio, fluidità d’esecuzione) sono andate in crisi, perché cercando di fare qualcosa di diverso, senza riuscirci, ha minato le fragili fondamenta che l’avevano issato ben presto nei top30. Forse è mancato proprio questo: una rapida ascesa l’ha paradossalmente fermato, è volato in alto senza aver costruito abbastanza per restarci e poter crescere ancora. Una fase molto complessa quindi, perché deve rimettersi in gioco, demolire per ricostruire, trovare il modo per fortificare colpi di inizio gioco e diritto, spostando avanti il baricentro del suo tennis e farlo con coraggio. Mica facile… Servirà pazienza, un lavoro molto importante dal risultato incerto. Ma è l’unica via verso una vera crescita.

In questi termini è simile la problematica di Andrey Rublev, con il “problema” di dover alzare ancor più l’asticella vista la sua ambizione di vincere i grandissimi eventi. Il russo è da tempo tra i migliori, ha vinto alcuni tornei 500, ha sconfitto diversi big. Ma… anche lui da tempo è fermo sul proprio gioco. Il campo sta dimostrando che questo non basta, a meno che l’avversario non conceda qualcosa. Lo si è visto chiarissimo nella finale di Monte Carlo: Tsitsipas ha disputato una partita fenomenale, meritando la vittoria, ma Rublev è parso “troppo” spuntato, troppo disarmato, totalmente incapace di cambiare il corso di una partita che si è messa male. Quando Andrey deve affrontare un problema tecnico o tattico che va oltre al “suo” modo di giocare, martellare col diritto con i piedi quasi in campo, non ha un piano B. Non lo cerca, o è totalmente incapace di attuarlo. A quel punto, cede. Spesso di schianto in alcuni set, per poi reagire di pura rabbia, ma restando al limite, facendo troppa fatica fisica e mentale, perché è evidente che soffra questa condizione. Anche nel suo caso, non credo serva uno strappo, come un cambio di coach. Servirebbe un lavoro importante, che rimetta in discussione il suo modo di stare in campo. Può demolire rivali fortissimi col suo pressing micidiale, ma… se l’avversario è bravo a spostarlo fuori dalla sua “piazzola” (come bene ha fatto Sonego a Roma, per esempio, attaccandolo sempre e con tante palle corte), a togliergli ritmo (Tsitsipas) o sporcare molto la palla, Rublev va in grande difficoltà. Troppe per un top10 che ambisce a vincere Slam. Anche nel suo caso, cambiare non è facile. Inserire variazioni, migliorare la prima, rispondere in modo più tattico e meno violento. Tanti sono gli aspetti che sarebbero da migliorare per arrivare in cima, la sua ambizione. Forse troppi…

Cambiare qualcosa in gioco già strutturato è difficile. Lo è ancor più quando si hanno dei limiti tecnici, o mentali. Felix Auger-Aliassime e Andrey Rublev sono due ottimi giocatori, ma soprattutto il secondo – già vincente – deve riflettere su sconfitte come quella di oggi, riviverla e rielaborarla a fondo, perché se vuoi diventare campione Slam non puoi permetterti di ripetere sempre gli stessi errori. È il segnale evidente che qualcosa, purtroppo, non funziona.

Marco Mazzoni


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75 commenti. Lasciane uno!

Giuseppe (Guest) 18-06-2021 11:17

Le medesime considerazioni andrebbero ripetute per Sinner: grosso talento, ma scarsa varietà di gioco, inconsistenza nel gioco a rete, seri problemi di tenuta psicologica (pompato da una stampa troppo osannante per essere vera, ha ritenuto troppo presto di essere ormai un top ten). Anche lui dovrà riflettere, smontarsi pezzo per pezzo e ricostruirsi. E’ un ragazzo intelligente, ma se la stampa continua a montarlo, e se Piatti non farà anche lui un riesame di ciò che gli ha insegnato (insegnandogli il resto), verrà distrutto.Vedo Musetti molto più completo di lui… ma evidentemente è figlio di un dio minore. Almeno per ora.

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Markenada 63 (Guest) 02-06-2021 15:53

Disporre di un piano b non è un problema marginale, dal momento che nel tennis si gioca almeno in due. Non è neppure una grande novità l l’esempio classico nei cosiddetti giocatori a Specchio è il fenomenale mancino Guillermo Vilas lui, grande arrotino del mio passato, il buon Nadal ha un dritto che ,con i dovuti confronti lo ricorda
d
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Marco10 (Guest) 02-06-2021 15:13

Scritto da fisherman

Scritto da MASSIMO
In una parola, per arrivare veramente in alto bisogna sapere giocare a tennis e avere delle soluzioni alternative quando il piano A non funziona. Questo hanno i grandi campioni. Ma per fare questo devi essere in grado di avere delle variazioni tecniche e cambiare strategia cosa che solo pochi sono in grado di fare.

Io voglio ribaltare il discorso e fare un altro tipo di osservazione.
Ogni essere umano ,bel proprio ambito sociale e/o lavorativo cerca di emergere o comunque ben figurare sfruttando i mezzi che ha a disposizione.
Analogamente anche il tennis professionistico non fa eccezione su questo punto.
Ognuno dei giocatori pro mette in campo schemi adatti e congrui al repertorio tecnico e le caratteristiche di cui dispongono; sono possibili,si,inserimenti fi variazioni per cercare migliorie ma poi la valenza importante,quella che conta è quello a cui ho fatto riferimento.
Tsitsipas ,in questo senso è il giocatore più completo in assoluto di tutto il panorama tennistico internazionale e nel contesto della Top 10,perché può vantare tutta una serie di schemi,variazioni ,dotazione di colpi,attitudine innata anche al gioco di rete e capacità indistinta di rendere ad altissimo livello su tutte le superfici che ne fanno un giocatore unico e quello più vicino a cogliere vittorie al livello più nobile come gli Slams.
Gli altri ,compreso il nostro Jannik sono giocatori nati e cresciuti nell alveo di questa scuola ” agassiana” che ,di questi tempi,va per la maggiore e si affidano principalmente a questo tennis d d’impatto da fondo.
Quindi è concettualmente sbagliato,a mio avviso,parlare di ” piano A ” e ” piano B”,quando un giocatore ha determinate caratteristiche tecniche. Ogni giocatore deve lavorare coerentemente su un progetto basandosi sul suo repertorio,fuorviante sarebbe cercare di cambiare col rischio do snaturarsi e non ottenere nulla.
La mia proiezione ( non dico previsione) sul prossimo futuro,dato il grande li bellamente e anche ai livelli più alti è di vedere diversi giocatori alternarsi nelle conquiste dei trofei senza vedere un unico dominatore.

Altro che scuola Agsssiana…come dice il buon Panatta la colpa dell’inflazione dei robottini tutti uguali che sparano mazzate a fondo campo senza saper fare una volee degna di questo nome è tutta di Borg! Ritornando in topic, dubito che Aliassime o Rublev possano migliorare almeno dal punto di vista tecnico. Per me o hai naturalmente certi colpi che ti permettono di evolvere oppure anche se hai solo 20 anni sarà molto difficile fare progressi straordinari. Possono migliorare però tatticamente e molto.
Ambedue hanno una gestione della partita non sufficiente per ambire a conquistare posizioni al top. Giocano sempre allo stesso modo contro ogni avversario. Ormai qualunque buon giocatore del circuito attento, sa perfettamente dove colpirli.

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Markenada63 (Guest) 02-06-2021 14:28

Questa questione di avere un piano b non è affatto marginale. Il tennis si gioca almeno in due e, non avere la capacità di trovare un altra maniera di interpretare il Mach non è poi così infrequente. In realtà è il motivo per cui grandi giocatori del passato come il mitico Vilas hanno quasi sempre perso quando hanno affrontato un giocatore a specchio, ma un po’ più forte, nel caso del grande mancino la sua nemesi in campo,il grande Borg.

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marco.mazzoni 02-06-2021 14:19

@ Atp (#2822274)

ciao, tutto è sempre relativo. Rublev è fortissimo! Ma lui ammette di voler vincere gli Slam. Per questo obiettivo, è molto lontano visto che contro i migliori (quelli che serve battere) perde la maggior parte delle volte, e le fasi decisive dei major le vede… in tv.
buon tennis

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+1: il capitano
DTER68 (Guest) 02-06-2021 12:42

Eccolaaa!!!!… lo sapevo che il discorso si sarebbe focalizzato su Jannik, oramai per voi è un giocatore fallito, senza alternative, senza fantasia, senza tocco e anche brutto e cattivo perchè non posta in italiano non lo avete ancora scritto? strano…io vi aspetto a fine stagione quando secondo me avrà trovato il suo equilibrio di gioco, tattica colpi ecc…
Ma vi renderete mai conto una volta per tutte che uno così non lo abbiamo mai avuto E MAI PIU’ (per gli …anta di noi) LO RIVEDREMO PIU’???!!!
ma cosa credete che il servizio, le variazioni, le smorzate si potenzino con due o tre mesi di allenamenti?
Non potremmo semplicemente ASPETTARE LA NATURALE CRESCITA DI UN NORMALE ESSERE UMANO senza sentenziare a vanvera?
…non vi capisco, se Sinner fosse nostro figlio saremmo già andati a cercare care uno per uno sti …..che girano per i forum ultimamente

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fisherman (Guest) 02-06-2021 11:52

Scritto da sabatom

Scritto da LupoCasanova
Vado quasi off topic, ma leggo in tanti commenti di una crisi del tennis francese.
Sono in disaccordo. Tolta la vecchia guardia (Tsonga, Monfils, Simon, Gasquet) oramai effettivamente in dismissione, il tennis francese ha tanti giocatori in grado di esprimere un ottimo tennis sul veloce. Humbert, Herbert, Chardy (pur non giovanissimo), ma anche Barrere, Rindernknech, senza dimenticare che a livello di giovanissimi sta arrivando Cazaux, e Gaston ha ancora ampi margini di crescita. Più che altro sono tutti (tolto forse Gaston) giocatori che non si esprimono bene sul rosso, molto offensivi (Chardy, Barrere e Rindernknech sono quasi indistinguibili). A Wimbledon ho l’impressione che la Francia avrà tanti ma tanti giocatori al secondo turno. E mi aspetto grandi cose da Humbert.
Detto questo non farei mai e poi mai a cambio con loro, ma neanche con la Spagna.
E a pensarci meglio neanche con Canada. O con l’Australia.
Forse con la Russia dovrei, ma voglio troppo bene ai nostri.

Le nuove leve non hanno un briciolo del talento della vecchia guardia e a parte Cazaux (le cui qualità sono tutte da verificare) non sono nemmeno così giovani. Vedremo Fils cosa combina

Cazaux ha disputato solo 3 partite a livello Atp giocate solo in patria e grazie aW c dell Federazione francese non accreditato di ranking sufficiente( è infatti posizionato oltre la 400ma posizuone)perdendone 2,e l ‘ unca vinta contro un Mannarino fuori condizione.
Troppo scarno il dato,obiettivsmente per formulare un giudizio,al momento attuale.

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Annie (Guest) 02-06-2021 11:11

Felix, scappa finché sei in tempo, zio Tony non fa per te! Ho visto un Auger né carne ne pesce, risultato: indecisioni continue e conseguenti errori che rivelano forzature di un gioco naturalmente portato altrove (e Seppia, con la sua esperienza e bravura e intelligenza, ha saputo trarne i debiti frutti)..poi il fisico di Auger mi sembra quanto di più proporzionato e ben strutturato e tosto ci sia in circolazione, non sarà certo un ostacolo anzi una garanzia per la sua futura crescita tecnica se correttamente guidata.

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Feffino (Guest) 02-06-2021 11:03

Scritto da tonino
l analisi fatta da Mazzoni calza a pennello anche per sinner che se non evolve il suo gioco rischia di fare la stessa fine

Ha 19 anni. CALMA

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Feffino (Guest) 02-06-2021 10:59

Scritto da MM
Io dico che anche Sinner potrebbe trovarsi (o forse già si trova) nella stessa situazione, cioè quella della necessità di completarsi come giocatore, se vuole ambire a vincere slam

Si Peró sinner mi sembra che lui abbia voglia di cambiare qualcosa nel suo gioco o almeno ci sta provando, rublev invece ha un’ etá in cui dovresti giá essere completo e poi non mi sembra che abbia tutta sta voglia di cambiare un po’ il gioco. Quello che intendo é che prima di tutto deve essere il giocatore a voler ambire di cambiare il suo gioco. Secondo me é questa la differenza tra sinner e rublev

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+1: Ktulu
fisherman (Guest) 02-06-2021 10:55

Scritto da MASSIMO
In una parola, per arrivare veramente in alto bisogna sapere giocare a tennis e avere delle soluzioni alternative quando il piano A non funziona. Questo hanno i grandi campioni. Ma per fare questo devi essere in grado di avere delle variazioni tecniche e cambiare strategia cosa che solo pochi sono in grado di fare.

Io voglio ribaltare il discorso e fare un altro tipo di osservazione.
Ogni essere umano ,bel proprio ambito sociale e/o lavorativo cerca di emergere o comunque ben figurare sfruttando i mezzi che ha a disposizione.
Analogamente anche il tennis professionistico non fa eccezione su questo punto.
Ognuno dei giocatori pro mette in campo schemi adatti e congrui al repertorio tecnico e le caratteristiche di cui dispongono; sono possibili,si,inserimenti fi variazioni per cercare migliorie ma poi la valenza importante,quella che conta è quello a cui ho fatto riferimento.
Tsitsipas ,in questo senso è il giocatore più completo in assoluto di tutto il panorama tennistico internazionale e nel contesto della Top 10,perché può vantare tutta una serie di schemi,variazioni ,dotazione di colpi,attitudine innata anche al gioco di rete e capacità indistinta di rendere ad altissimo livello su tutte le superfici che ne fanno un giocatore unico e quello più vicino a cogliere vittorie al livello più nobile come gli Slams.
Gli altri ,compreso il nostro Jannik sono giocatori nati e cresciuti nell alveo di questa scuola ” agassiana” che ,di questi tempi,va per la maggiore e si affidano principalmente a questo tennis d d’impatto da fondo.
Quindi è concettualmente sbagliato,a mio avviso,parlare di ” piano A ” e ” piano B”,quando un giocatore ha determinate caratteristiche tecniche. Ogni giocatore deve lavorare coerentemente su un progetto basandosi sul suo repertorio,fuorviante sarebbe cercare di cambiare col rischio do snaturarsi e non ottenere nulla.
La mia proiezione ( non dico previsione) sul prossimo futuro,dato il grande li bellamente e anche ai livelli più alti è di vedere diversi giocatori alternarsi nelle conquiste dei trofei senza vedere un unico dominatore.

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Rere (Guest) 02-06-2021 10:39

Scritto da LupoCasanova
Vado quasi off topic, ma leggo in tanti commenti di una crisi del tennis francese.
Sono in disaccordo. Tolta la vecchia guardia (Tsonga, Monfils, Simon, Gasquet) oramai effettivamente in dismissione, il tennis francese ha tanti giocatori in grado di esprimere un ottimo tennis sul veloce. Humbert, Herbert, Chardy (pur non giovanissimo), ma anche Barrere, Rindernknech, senza dimenticare che a livello di giovanissimi sta arrivando Cazaux, e Gaston ha ancora ampi margini di crescita. Più che altro sono tutti (tolto forse Gaston) giocatori che non si esprimono bene sul rosso, molto offensivi (Chardy, Barrere e Rindernknech sono quasi indistinguibili). A Wimbledon ho l’impressione che la Francia avrà tanti ma tanti giocatori al secondo turno. E mi aspetto grandi cose da Humbert.
Detto questo non farei mai e poi mai a cambio con loro, ma neanche con la Spagna.
E a pensarci meglio neanche con Canada. O con l’Australia.
Forse con la Russia dovrei, ma voglio troppo bene ai nostri.

C Chardy è a fine carriera , Herbert mr doppio fallo va per i 29 anni, Barrere e Ridn non sono giovani e per nulla promettenti, Gaston è un giocatore che difficilmente starà fisso nei 50, Cazaux è effettivamente un ottimo prospetto, ma siamo sicuri che in 1 partita sul rosso giocata domani vinca facilmente con Cobolli?Hanno qualche buon ragazzino più giovane, ma è troppo presto per capirne le potenzialità….il confronto con la generazione dei ragazzi degli anni 80, in cui rientra anche Chardy, non ha basi per essere fatto, ci sono 3 categorie di differenza. L’unico che ha le armi per diventare sicuramente un ottimo giocatore, che peraltro già è, è Humbert.

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+1: sabatom
omerjno 02-06-2021 10:22

I ragazzi/e di colore per loro natura, sono molto più precoci nello sviluppo fisico. Vedi Gauf che ha un fisico da paura.
Come certi tipi di giocatori, tipo Nadal o Alcaraz che già a 16 anni dimostravano un fisico da adulto.
Però poi se migliori il tuo gioco, continuerai a competere, vedi Nadal, altrimenti ti fermi o torni indietro come Auger. Per quanto riguardo il Russo o i Russi sembra che il loro “livello” sia tornato nella norma.

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MASSIMO (Guest) 02-06-2021 10:19

In una parola, per arrivare veramente in alto bisogna sapere giocare a tennis e avere delle soluzioni alternative quando il piano A non funziona. Questo hanno i grandi campioni. Ma per fare questo devi essere in grado di avere delle variazioni tecniche e cambiare strategia cosa che solo pochi sono in grado di fare.

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fisherman (Guest) 02-06-2021 10:18

Io ,dal mio punto di osservazione,non metterei i 2 ,Rblev e Auger sullo stesso piano.
Che ci sia necessità di evolvere ,è vero ma non investe allo stesso modo i 2,in quanto Andrej Rublev ,di risultato di spessore ne ha raggiunti e parecchi,issandosi legittimamente al numero 7 del Ranking,vincendo ben tre titoli Atp 500 e facendo finale in un Masters 1000,considerando anche il record di partite vinte consecutivamente: in questo contesto,vedo il Russo solo probabilmente stanco dopo aver fatto faville e una prima parte di stagione formidabile e la Race lo attesta .Un calo mentale e/o fisico ci può stare.
Il discorso ,per quanto concerne Felix Auger è completamente diverso perché qui parliamo invece di un giocatore che ha fatto 7 finali Atp titte perse ,alcune anche da favorito e in modo rocambolesco.
Il canadese si porta dentro ancora ” le scorie ” di quanto successo ,non riuscendo probabilmente a resettare fino ad arrivare a questo periodo di ” stagnazione” ,non voglio dire involuzione,certo e che il suo livello ,allo stato attuale è quello e non gli consente di andare oltre.
Quindi tra i 2,è sicuramente Felix quello che dovrà lavorare di più anche mentalmente per s bloccarsi, Andrej Rublev,credo ripartirà a macinare punti e risultati sicuramente nei Masters 1000 outdoor in America ad Agosto.

61
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Elvis (Guest) 02-06-2021 09:55

E basta con ‘sto “off topic”! Lo so che fa figo, ma scrivere “fuori argomento” è troppo lungo e troppo provinciale?

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-1: Ktulu, Monsss
marvar (Guest) 02-06-2021 09:44

@ Papillon (#2822214)

Siamo sulla stessa strada secondo me

59
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Rare99 (Guest) 02-06-2021 09:39

Nadalizzare un giocatore come Auger,forse, è stato un errore. Avevo già espresso curiosità e dubbi,al torneo di Montecarlo,ma li erano all’inizio della collaborazione con zio Tony. Mi incuriosiva come lo zio potesse lavorare con un destrorso.Al momento non mi sembra che la collaborazione porti a dei risultati. Concordo con chi asserisce che spesso sono i giocatori a fare grande gli allenatori.

58
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SandmanReid 02-06-2021 09:28

Il titolo dovrebbe essere La necessità di evolversi.

57
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Marco10 (Guest) 02-06-2021 09:20

Diciamoci la verità.
Talenti veri come i tre big o come quelli del passato e cito i vari Sampras, Agassi e via dicendo, non se ne vedono. Tutta la nuova generazione,(salvo fatta personalissima
eccezione per Tsitsipas, ma con riserva),mostra limiti evidenti.
Il livello di tennis proposto dalla generazione emergente è delle volte imbarazzante per quanto è carente rispetto al passato.
Quando i 3 big andranno in pensione, prepariamoci a tempi bui. Se non esplode una generazione di veri talenti, le prossime finali Wimbledon saranno forse quanto di più simile ad una partita di Pong, giocata su un vecchio Atari degli anni 80.

56
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-1: omerjno, ciaco63
Michele (Guest) 02-06-2021 09:15

Analisi impeccabile, due forti giocatori,ma non basta sparare comodini a destra e a sinistra, se vuoi arrivare in vetta devi essere un giocatore completo e in questo la tenuta mentale e la capacita di modificare il gioco in base al tipo di avversari è essenziale.Sinner ha un po gli stessi problemi, una buona tenuta nervosa ma poche variazioni allo schema oltre a un servizio insufficiente in percentuali di trasformazione.Se non riuscirà a evolvere rischia di impantanarsi nel suo gioco.

55
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-1: omerjno
Bonnie75 (Guest) 02-06-2021 09:13

Beh Sinner deve prendere esempio da Rublev per non commettere gli stessi errori…fossilizzarsi su un tipo so tennis senza avere valide alternative tecniche e tattiche…. farebbe tutta la differenza fra diventate un campione e il numero 1 al mondo

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tonino (Guest) 02-06-2021 08:14

l analisi fatta da Mazzoni calza a pennello anche per sinner che se non evolve il suo gioco rischia di fare la stessa fine

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sabatom 02-06-2021 08:06

Scritto da LupoCasanova
Vado quasi off topic, ma leggo in tanti commenti di una crisi del tennis francese.
Sono in disaccordo. Tolta la vecchia guardia (Tsonga, Monfils, Simon, Gasquet) oramai effettivamente in dismissione, il tennis francese ha tanti giocatori in grado di esprimere un ottimo tennis sul veloce. Humbert, Herbert, Chardy (pur non giovanissimo), ma anche Barrere, Rindernknech, senza dimenticare che a livello di giovanissimi sta arrivando Cazaux, e Gaston ha ancora ampi margini di crescita. Più che altro sono tutti (tolto forse Gaston) giocatori che non si esprimono bene sul rosso, molto offensivi (Chardy, Barrere e Rindernknech sono quasi indistinguibili). A Wimbledon ho l’impressione che la Francia avrà tanti ma tanti giocatori al secondo turno. E mi aspetto grandi cose da Humbert.
Detto questo non farei mai e poi mai a cambio con loro, ma neanche con la Spagna.
E a pensarci meglio neanche con Canada. O con l’Australia.
Forse con la Russia dovrei, ma voglio troppo bene ai nostri.

Le nuove leve non hanno un briciolo del talento della vecchia guardia e a parte Cazaux (le cui qualità sono tutte da verificare) non sono nemmeno così giovani. Vedremo Fils cosa combina

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-1: omerjno
pablo (Guest) 02-06-2021 08:06

Noto che nell’articolo non si dice la cosa più rilevante i due giocatori menzionati FAA e Rublev non sono giocatori da terra.
Non appena inizierà la stagione sul cemento americano li vedremo certamente protagonisti. Secondariamente trovo molto sbagliato dover trovare sempre delle ragioni assurde per una sconfitta. Qui non si tratta di evoluzione. Non so se l’autore di questo articolo si rende conto che sta parlando di 2 grandissimi giocatore di livello assoluto. Semplicemente hanno perso per una giornata no che può capitare a tutti senza per questo trovare delle ragioni e bisogna sempre considerare l’avversario. Sono convinto che nelle prossime settimane giocheranno ancora il loro gioco e torneranno ad essere dei vincenti. In Italia penso c’è questa stupida mania di spiegare le sconfitte motivando le cause senza pensare che i giocatori non sono dei robot e le varianti di una sconfitta sono molteplici. A volte si perde per pochi punti, per cali di concentrazioni nei momenti topici di un match o per altre mille ragioni a noi totalmente ignoti… Mi dispiace ma dissento in tutto da questo articolo e da queste stupidaggini

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+1: paginaFbSinnerMusetti
Luca73 02-06-2021 07:29

Scritto da trepi53

Scritto da Lo Scriba
Bell’analiasi di Mazzoni, che mette in luce un aspetto molto importante del tennis moderno, ovvero continuare giorno per giorno a migliorarsi. I 4 tennisti (anche se Murray in tono minore, ma che tono!) che hanno dominato gli ultimi 15 anni lo hanno fatto costantemente e, forse lo stanno facendo ancora.
Questa è la sfida che dovrà affrontare il ns Sinner per poter diventare un vincitore di Slam, oggi ha ancora molte lacune e soprattutto quando non riesce a sfondare il suo avversario fatica a trovare un piano tattico alternativo.
Da un certo punto di vista, penso che sarà meno difficile per Musetti fare questo salto di qualità, perché il suo talento naturale dovrebbe aiutarlo a giocare più vicino alla riga di fondo e perché la sua struttura fisica si irrobustirà permettendogli una maggiore pesantezza di palla e un servizio più veloce.
Berrettini, infine, ha già dato ampia dimostrazione di essere in grado di migliorare il suo gioco e di aggiungere nuove frecce al suo arco. L’ho visto giocare oggi con Daniel: rispetto al passato ora è così sicuro del suo rovescio che tende a spostarsi di meno sul diritto.
Insomma, considerando che i tre fenomeni stanno fatalmente invecchiando e che giocatori come FAA, Rublev e Thiem stanno palesando difficoltà, sono ottimista riguardo al futuro (prossimo) del tennis italiano.

Aggiungerei Wawrinka. Costante forse poco ma campione tanto se lo merita in un epoca di fenomeni.

Stan dal punto di vista tecnico tra i migliori della storia. Il suo rovescio il migliore di sempre.

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cataflic (Guest) 02-06-2021 07:20

Comunque rimane abbastanza incredibile che dei pretendenti come Thiem e Rublev finiscano per perdere al primo turno in un torneo dove dovrebbero essere subito dietro a Nadale e Nole…sconcertante…se poi penso che a Miami dive sti due bellimbusti non c’erano hanno finito per andare in finale Jannik e il polacco…mah??sembra lo facciano apposta.
Ci stiamo dimenticando di Medvedev solo perchè col covid ha saltato la stagione su terra, ma se era operativo e metteva punti in cascina rischiava di fare il colpaccio quest’anno.

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trepi53 (Guest) 02-06-2021 04:48

Scritto da Lo Scriba
Bell’analiasi di Mazzoni, che mette in luce un aspetto molto importante del tennis moderno, ovvero continuare giorno per giorno a migliorarsi. I 4 tennisti (anche se Murray in tono minore, ma che tono!) che hanno dominato gli ultimi 15 anni lo hanno fatto costantemente e, forse lo stanno facendo ancora.
Questa è la sfida che dovrà affrontare il ns Sinner per poter diventare un vincitore di Slam, oggi ha ancora molte lacune e soprattutto quando non riesce a sfondare il suo avversario fatica a trovare un piano tattico alternativo.
Da un certo punto di vista, penso che sarà meno difficile per Musetti fare questo salto di qualità, perché il suo talento naturale dovrebbe aiutarlo a giocare più vicino alla riga di fondo e perché la sua struttura fisica si irrobustirà permettendogli una maggiore pesantezza di palla e un servizio più veloce.
Berrettini, infine, ha già dato ampia dimostrazione di essere in grado di migliorare il suo gioco e di aggiungere nuove frecce al suo arco. L’ho visto giocare oggi con Daniel: rispetto al passato ora è così sicuro del suo rovescio che tende a spostarsi di meno sul diritto.
Insomma, considerando che i tre fenomeni stanno fatalmente invecchiando e che giocatori come FAA, Rublev e Thiem stanno palesando difficoltà, sono ottimista riguardo al futuro (prossimo) del tennis italiano.

Aggiungerei Wawrinka. Costante forse poco ma campione tanto se lo merita in un epoca di fenomeni.

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trepi53 (Guest) 02-06-2021 04:44

Scritto da Lo Scriba
Bell’analisi di Mazzoni, che mette in luce un aspetto molto importante del tennis moderno, ovvero continuare giorno per giorno a migliorarsi. I 4 tennisti (anche se Murray in tono minore, ma che tono!) che hanno dominato gli ultimi 15 anni lo hanno fatto costantemente e, forse lo stanno facendo ancora.
Questa è la sfida che dovrà affrontare il ns Sinner per poter diventare un vincitore di Slam, oggi ha ancora molte lacune e soprattutto quando non riesce a sfondare il suo avversario fatica a trovare un piano tattico alternativo.
Da un certo punto di vista, penso che sarà meno difficile per Musetti fare questo salto di qualità, perché il suo talento naturale dovrebbe aiutarlo a giocare più vicino alla riga di fondo e perché la sua struttura fisica si irrobustirà permettendogli una maggiore pesantezza di palla e un servizio più veloce.
Berrettini, infine, ha già dato ampia dimostrazione di essere in grado di migliorare il suo gioco e di aggiungere nuove frecce al suo arco. L’ho visto giocare oggi con Daniel: rispetto al passato ora è così sicuro del suo rovescio che tende a spostarsi di meno sul diritto.
Insomma, considerando che i tre fenomeni stanno fatalmente invecchiando e che giocatori come FAA, Rublev e Thiem stanno palesando difficoltà, sono ottimista riguardo al futuro (prossimo) del tennis italiano.

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Atp (Guest) 02-06-2021 03:33

Signor Mazzoni scusi ma se un tennista italiano negli ultimi otto mesi avesse vinto come ha fatto Rublev ben quattro tornei 500, finale a Montecarlo, semifinale a Miami arrivando al numero sette del mondo lei adesso sarebbe qui a scrivere che è un tennista che si deve evolvere?? Non credo proprio

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+1: Monsss
LupoCasanova (Guest) 02-06-2021 01:13

Vado quasi off topic, ma leggo in tanti commenti di una crisi del tennis francese.

Sono in disaccordo. Tolta la vecchia guardia (Tsonga, Monfils, Simon, Gasquet) oramai effettivamente in dismissione, il tennis francese ha tanti giocatori in grado di esprimere un ottimo tennis sul veloce. Humbert, Herbert, Chardy (pur non giovanissimo), ma anche Barrere, Rindernknech, senza dimenticare che a livello di giovanissimi sta arrivando Cazaux, e Gaston ha ancora ampi margini di crescita. Più che altro sono tutti (tolto forse Gaston) giocatori che non si esprimono bene sul rosso, molto offensivi (Chardy, Barrere e Rindernknech sono quasi indistinguibili). A Wimbledon ho l’impressione che la Francia avrà tanti ma tanti giocatori al secondo turno. E mi aspetto grandi cose da Humbert.

Detto questo non farei mai e poi mai a cambio con loro, ma neanche con la Spagna.

E a pensarci meglio neanche con Canada. O con l’Australia.

Forse con la Russia dovrei, ma voglio troppo bene ai nostri.

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sasuzzo (Guest) 02-06-2021 01:12

Una volta appesa la racchetta al chiodo gli incommensurabili Nadal e Djokovic, forse almeno una decina degli attuali 19 25enni si divideranno gli slam, quasi sul genere dell impresentabile tennis femminile. Scordiamoci domini come quelli degli ultimi 15 anni in mano a pochissimi noti. Speriamo che in questi ci siano anche i nostri due giovani di belle speranze, di uno dei quali si elogiano le qualità e dal quale ci si aspetta variazioni sul tema, per non finire come i succitati dell’ articolo.

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Lo Scriba 02-06-2021 00:32

Scritto da Emme
@ Lo Scriba (#2822024)
Ma vi dimenticate sempre di wawrinka

Non l’ho dimenticato.
Lo svizzero ha avute punte elevatissime ma non ha mai avuto un rendimento costante, caratteristica che ha contraddistinto i fab4.

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MAXUBS (Guest) 02-06-2021 00:26

Tra poco spariranno Djokovich, Federer e Nadal, nessuno sembra in grado di dominare la scena come loro, mi aspetto vincitori diversi in ogni torneo… Meglio se italiani!

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+1: il capitano
Armonica (Guest) 02-06-2021 00:06

Tolti pochissimi (3?) tutti hanno videnti lacune che difficilmente colmeranno, e chi più chi meno resteranno nell’ombra di altri. Auger ha limiti caratteriali incolmabili, oltre a un tennis senza acuti. Rublev, cone detto giustamente, ha un gioco ripetitivo e senza alternative per ora. Shapovalov difficilmente smetterà di farsela sotto nei momenti cruciali delle partite importanti. Kyrgios non ha mai preso il treno e resterà svogliato e incavolato col mondo. Il tennis maschile sta per salutare un’epoca di campioni con pochi punti deboli lasciando spazio a dei bei giocatori forse incapaci di dominare (tritsipas, zverev, medvedev) con alle spalle ottimi comprimari da cui si pretende ciò che non sono.

41
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tacchino freddo 01-06-2021 23:48

Su FAA non mi pronuncio perché non mi ha mai impressionato troppo come giocatore (gran fisico, potente e con un bel servizio, ma senza quel “plus” differente da altri che caratterizza tutti i giocatori top), invece, per quanto riguarda Rublev mi viene da pensare semplicemente che ha giocato troppi tornei tra fine 2020 e quest’anno ed ora sia arrivato un po’ cotto, oltre al fatto che la terra non sia il suo elemento naturale. Qualcuno potrebbe far notare che ancje Tsitsipas non è che abbia saltato molti tornei, tuttavia il greco ha un tipo di gioco con più variaziono, portato a un minor dispendio fisico, mentre Rublev gioca sempre di pressione, per cui ha bisogno di una condizione sempre al top. (in ogni caso Tsitsipas tra fine 2020 e quest’anno ha giocato meno tornei rispetto al russo).
Forse per fare lo step “definitivo” avrebbe bisogno di concentrarsi per dare il massimo in un numero minore di tornei.

40
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Supermagnus (Guest) 01-06-2021 23:37

comunque piu che della magra figura di FAA vorrei sottolineare la prestazione di Andreas,erano anni che non lo vedevo giocare cosi bene,e in piu’ sulla terra abbattuta,penso che oggi il biondino le avrebbe date a tanti ma tanti.

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+1: gene61
alemara80 01-06-2021 23:34

Scritto da Ktulu
Off topic per chi si intende di regolamento.
Se un giocatore sta per servire, si alza la palla ma non la colpisce, però prima che la palla tocchi terra la prende con la racchetta, conta come servizio sbagliato o no?

No

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Papillon (Guest) 01-06-2021 23:29

Auguriamoci che JS non segua le orme di FAA

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-1: Luca73
Az67 (Guest) 01-06-2021 23:18

Scritto da Unforgivable Sinner
Ok Mazzoni, ma non è che tutti possano essere numeri uno al mondo a furia di ultimi step… perché altrimenti oltra ad allungare la gia’ interminabile lista dei top 20 dobbiamo iniziare ad allungare anche quella dei numeri uno…
Se Rublio migliora, passati a miglior vita i soliti noti, diventa numero uno al mondo. Felix è ancora giovane e qualche piccolo incremento credo lo farà ancora, ma ognuno ha una propria dimensione non è che si possa ragionare a step perché se tutti fanno lo step – chi mentale, chi atletico, chi tecnico -ci saranno una ventina di potenziali numeri uno al mondo… Anche io se avessi fatto un paio di step sarei diventato 2.5 facendo solo un paio di orette di allenamento settimanali… Se poi avessi fatto anche lo step successivo, quello di allenarmi, chissà magari sareste stati qui a commentare dicendo che avrei dovuto fare ancora uno step…

Il tuo nickname è geniale……

36
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Il vero tennis (Guest) 01-06-2021 22:54

Rublev sa vincere….aliassime al momento non riesce a sboccarsi….entrambi destinati però alla top 5….oggi hanno perso punto
Ma il tennis a parte nadal sulla terra si è molto livellato….al rialzo. Anche gli italiani dicono la loro..e non mi pare poco..

35
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Causal (Guest) 01-06-2021 22:19

@ Ktulu (#2822080)

Da quello che so è il movimento del servizio che conta, se per esempio fai un lancio palla alla delbonis e poi calcoli male e nello swing con prendi la palla, vake come servizio sbagliato, quindi è probabile che prendere la palla con la racchetta non valga (però potrebbe essere considerato un servizio da sotto fallito)

34
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sabatom 01-06-2021 22:14

Scritto da l Occhio di Sauron
Ci sarebbe stata da analizzare anche il dramma esistenziale di Goffin con i giovani talenti italiani, il crollo verticale del tennis francese e un sorprendente mezzo risveglio di quello americano (che tifo perché venga quanto prima stroncato sul nascere)

La cosa più sorprendente è senza dubbio la crisi del tennis francese, nazione leader per praticanti e tornei atp disputati

33
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sabatom 01-06-2021 22:13

Per quanto gli spunti siano condivisibili, il paragone tra i due alquanto forzato. Aliassime è in crisi, Rublev è al terzo posto nella race, non è un terraiolo ma poche settimane fa ha battuto Nadal sul rosso, semplicemente non si può essere a tutta tutto l’anno. Un anno fa il russo era nel gruppo 10-20 al mondo insieme al canadese, ora è saldamente top ten, per cui uno step di crescita già lo ha fatto. Per finire, Aliassime ha perso contro un quasi pensionato, Rublev contro un signor giocatore che non da ritmo: se Zverev avesse trovato Struff invece di Otte avreste fatto un articolo su Aliassime e Zverev?

32
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+1: bizzo, FORZA ITALIA
Emme (Guest) 01-06-2021 21:58

@ Lo Scriba (#2822024)

Ma vi dimenticate sempre di wawrinka

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Il bello della Lucania (Guest) 01-06-2021 21:57

Un’ottima analisi, il signor Mazzoni ha esplicato quello che io ho sempre pensato dei due citati.

30
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Dancas (Guest) 01-06-2021 21:57

FAA è in piena involuzione. Vediamo sull’erba, dove ha fatto bene nel 2019, se ritroverà il bandolo della matassa.

29
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Voglio uno slam 01-06-2021 21:38

Per poco in questo calderone catastrofico non ci finiva Jannick.

28
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+1: FORZA ITALIA
marvar (Guest) 01-06-2021 21:35

Non possiamo paragonare Rublev ad Auger …dai..Il russo ha vinto ..tornei di ottimo livello.Il canadese invece non riesce a sbloccarsi

27
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l Occhio di Sauron 01-06-2021 21:15

Ci sarebbe stata da analizzare anche il dramma esistenziale di Goffin con i giovani talenti italiani, il crollo verticale del tennis francese e un sorprendente mezzo risveglio di quello americano (che tifo perché venga quanto prima stroncato sul nascere)

26
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Luigi (Guest) 01-06-2021 21:13

Due come Dimitrov

25
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l Occhio di Sauron 01-06-2021 21:09

Rublev gioca come Camila Giorgi ma con una miglior testa e concentrazione.
Come atteggiamento mi sta sui zebedei perché fa troppo la diva.
Non tiferò mai per lui.

24
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-1: bizzo
Scaino 01-06-2021 21:01

Marco Mazzoni ha parlato di Thiem solo en passant.
Io mi sbaglierò, anche perchè non posso giudicare quanto per l’austriaco conti l’aspetto psicologico, peò mi pare di dover constatare che è drammaticamente peggiorato da quando ha cambiato coach.

23
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Franco66 (Guest) 01-06-2021 20:57

Rublev dopo la grande vittoria contro Nadal a Montecarlo è entrato in crisi prolungata Il talento c’è manca il carattere Per il momento Il canadese personalmente non mi convince

22
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Ktulu 01-06-2021 20:56

Off topic per chi si intende di regolamento.
Se un giocatore sta per servire, si alza la palla ma non la colpisce, però prima che la palla tocchi terra la prende con la racchetta, conta come servizio sbagliato o no?

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Lo Scriba 01-06-2021 20:49

Scritto da Unforgivable Sinner
Ok Mazzoni, ma non è che tutti possano essere numeri uno al mondo a furia di ultimi step… perché altrimenti oltra ad allungare la gia’ interminabile lista dei top 20 dobbiamo iniziare ad allungare anche quella dei numeri uno…
Se Rublio migliora, passati a miglior vita i soliti noti, diventa numero uno al mondo. Felix è ancora giovane e qualche piccolo incremento credo lo farà ancora, ma ognuno ha una propria dimensione non è che si possa ragionare a step perché se tutti fanno lo step – chi mentale, chi atletico, chi tecnico -ci saranno una ventina di potenziali numeri uno al mondo… Anche io se avessi fatto un paio di step sarei diventato 2.5 facendo solo un paio di orette di allenamento settimanali… Se poi avessi fatto anche lo step successivo, quello di allenarmi, chissà magari sareste stati qui a commentare dicendo che avrei dovuto fare ancora uno step…

È vero che non tutti posso diventare nr.1, ma qualcuno lo dovrà pur diventare quando Rafa e Nole fatalmente non saranno più competitivi.
Oggi, nessuno degli eredi sta facendo vedere questi step, forse con l’esclusione di Tsitsipas e Medvedev che dovranno dimostrare nei prossimi tre Slam se effettivamente è così.

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+1: bizzo
Trespot 01-06-2021 20:46

Finché ci sarà rafaaaaaa! Questo slam è chiuso a tripla mandata!

19
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+1: nicola.pupi
Mentalmente pompato (Guest) 01-06-2021 20:42

Scritto da marklenders
Rublev ha poco da evolvere, se un italiano alzasse tre 500 di fila gli faremmo un monumento. L’altro un’involuzione incredibile e la conferma, ai pochi dubbiosi ancora restanti, che è stato Nadal a fare lo zio Tony e non il contrario.

Giustissima affermazione,hai ragione,se facciamo il paragone con nostro fenomeno di casa la.differenza tra Sinner e Rublev sta tutta nel servizio,diciamocela tutta Rublev sulla terra non è tutta sto campione sul veloce si,ha vinto una valanga di tornei servizio e dritto…sottorete e scarso un po’ come il nostro rosso..Se cominciamo a criticare uno come Rublev siamo rovinati io spero che impari Sinner a servire almeno uguale allora forse si arriva a 5000 punti oggi anno altrimenti resterà sempre tra i 10 e i 20

18
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+1: FORZA ITALIA
-1: maverikkk
Unforgivable Sinner (Guest) 01-06-2021 20:36

Ok Mazzoni, ma non è che tutti possano essere numeri uno al mondo a furia di ultimi step… perché altrimenti oltra ad allungare la gia’ interminabile lista dei top 20 dobbiamo iniziare ad allungare anche quella dei numeri uno…
Se Rublio migliora, passati a miglior vita i soliti noti, diventa numero uno al mondo. Felix è ancora giovane e qualche piccolo incremento credo lo farà ancora, ma ognuno ha una propria dimensione non è che si possa ragionare a step perché se tutti fanno lo step – chi mentale, chi atletico, chi tecnico -ci saranno una ventina di potenziali numeri uno al mondo… Anche io se avessi fatto un paio di step sarei diventato 2.5 facendo solo un paio di orette di allenamento settimanali… Se poi avessi fatto anche lo step successivo, quello di allenarmi, chissà magari sareste stati qui a commentare dicendo che avrei dovuto fare ancora uno step…

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+1: FORZA ITALIA, TonyH, brema, bizzo, l Occhio di Sauron
Peter (Guest) 01-06-2021 20:34

@ No Way (#2822034)

Nel tennis femminile adesso la situazione è molto più chiara :Barty,Sabalenka e Swiatek
sono,mia opinione,un punto fermo
e molto forte .Il resto…….fatica molto.

16
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+1: nicola.pupi
cataflic (Guest) 01-06-2021 20:33

Io penso che siano due problemi molto diversi.
Rublev è un vincente ma gli manca ancora la capacità di variare…intanto migliorato di brutto il servizio e arriverà anche il resto…è solo sfasato come stato di forma rispetto al RG…tornerà a bomba in estate.
Felix è debole mentalmente e non ha trovato efficacia e identità.
È giovane, può migliorare ma la sassata non ce l’ha, farebbe meglio a trovare una alternativa possibile…certo che meno colpi hai piú zucca ci vuole e non è facile..è un po’ il problema di Coric.

15
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+1: FORZA ITALIA, bizzo, Vivino
MM (Guest) 01-06-2021 20:32

Io dico che anche Sinner potrebbe trovarsi (o forse già si trova) nella stessa situazione, cioè quella della necessità di completarsi come giocatore, se vuole ambire a vincere slam

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+1: Marikmol
l Occhio di Sauron 01-06-2021 20:24

Scritto da marklenders
Rublev ha poco da evolvere, se un italiano alzasse tre 500 di fila gli faremmo un monumento. L’altro un’involuzione incredibile e la conferma, ai pochi dubbiosi ancora restanti, che è stato Nadal a fare lo zio Tony e non il contrario.

Mi sembra azzardato castigare Toni per Aliassime.
Rafa l’ha tirato su fin da bambino, quest’altro è un giocatore già formato e vincente che assiste da meno di un anno.

Per fare un paragone che tenga dovevano dargli Alcatraz un 4-5 anni fa

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+1: bizzo
marcov2 (Guest) 01-06-2021 20:24

Ho come l’impressione che si parli a nuora perché suocera intenda.

12
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+1: Marikmol
Dr Ivo (Guest) 01-06-2021 20:24

Non so, ma accomunare FAA e Rublev solo perché oggi hanno perso entrambi…

Su Felix sono d’accordissimo con Mazzoni, per quanto riguarda invece la necessità che Rublev faccia un salto di livello modificando il suo atteggiamento in campo, ho i miei dubbi…

È vero che Andrej con quello stile di gioco è sempre fuori di giri, e che gli farebbe bene cambiare atteggiamento in campo al momento opportuno … Ma se si mettesse a lavorare in questo senso non sarebbe più lui e finirebbe col perdere anche i suoi attuali punti di forza, che gli hanno consentito di irrompere prepotentemente nella top ten.

11
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+1: FORZA ITALIA, bizzo, sabatom, Vivino
No Way (Guest) 01-06-2021 20:17

Interessante il raffronto tra Auger-Aliassime e Rublev pur con tutte le differenze e i distinguo necessari. Al primo manca qualcosa (direi la ferocia) per emergere definitivamente, all’altro manca qualcos altro (direi la fantasia) per fare il salto di qualità da campione a fabulous.

Credo che i tre Fab (e anche Murray quando è stato al vertice) ci abbiano abituato a una continuità di rendimento che nessuno dei Next-Gen (tutti gli under 25, pure campioni) sembra avere, almeno finora. Ma è una continuità che è difficile mantenere per via del livellamento in alto che il tennis moderno propone. Basta un minimo calo di concentrazione o di rendimento che un buon top 100 ti può fare fuori. E’ una situazione non prevista dai canoni dei Fab, specie di Nadal su terra e Djokovic sul cemento, ma anche Federer su erba, alla quale sarà difficile riavvicinarsi.

Spero che non accada come nel femminile, dove una girandola di buone giocatrici ha visto slam o è arrivata al numero 1 senza avere le stimmate.

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+1: bizzo
Lo Scriba 01-06-2021 20:11

Bell’analisi di Mazzoni, che mette in luce un aspetto molto importante del tennis moderno, ovvero continuare giorno per giorno a migliorarsi. I 4 tennisti (anche se Murray in tono minore, ma che tono!) che hanno dominato gli ultimi 15 anni lo hanno fatto costantemente e, forse lo stanno facendo ancora.
Questa è la sfida che dovrà affrontare il ns Sinner per poter diventare un vincitore di Slam, oggi ha ancora molte lacune e soprattutto quando non riesce a sfondare il suo avversario fatica a trovare un piano tattico alternativo.
Da un certo punto di vista, penso che sarà meno difficile per Musetti fare questo salto di qualità, perché il suo talento naturale dovrebbe aiutarlo a giocare più vicino alla riga di fondo e perché la sua struttura fisica si irrobustirà permettendogli una maggiore pesantezza di palla e un servizio più veloce.
Berrettini, infine, ha già dato ampia dimostrazione di essere in grado di migliorare il suo gioco e di aggiungere nuove frecce al suo arco. L’ho visto giocare oggi con Daniel: rispetto al passato ora è così sicuro del suo rovescio che tende a spostarsi di meno sul diritto.
Insomma, considerando che i tre fenomeni stanno fatalmente invecchiando e che giocatori come FAA, Rublev e Thiem stanno palesando difficoltà, sono ottimista riguardo al futuro (prossimo) del tennis italiano.

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+1: Faustozazz, bizzo, tacchino freddo
Marco69 01-06-2021 20:10

Sono mesi se non anni che lo dico, Rublev grande potenziale, colpi da fuoriclasse assoluto. Ma almeno a me non ha mai dato l’impressione di avere quel qualcosa in più che vedo attualmente( oltre agli scontati Djokovic e Nadal) ad esempio in Sinner medvedev e tsitsipas. Quella forza mentale che distingue l’ottimo giocatore dal campione.
Appena qualcosa va nel verso sbagliato non ha la capacità di reagire. E purtroppo per il russo per essere il migliore al mondo se non hai questa qualità, non l’avrai mai..
e oggi l’ha confermato ancora una volta
Però, va be può continuare a fare il fenomeno nei 500, e vincerne infiniti ma quando c’è da fare quello step in più nei 1000 e negli slam finora ha sempre fallito

8
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+1: Artur
Tiger Woods (Guest) 01-06-2021 20:09

Probabilmente Auger è uno dei tennisti più sopravvalutati di sempre.

7
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magilla 01-06-2021 20:04

a me sembrano due problematiche molto diverse…..credo che il canadese sia stato sempre sopravalutato aspettando una crescita che io non credo sia nelle sue possibilità’.Il russo è gia’ un campione ,che come tutti i campioni sta passando un momento down dopo una stagione pazzesca, anche perche una sconfitta con Struff era anche pronosticabile.

6
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+1: FORZA ITALIA, bizzo, Vivino
-1: maverikkk
eunosio (Guest) 01-06-2021 20:02

Fantastica spiegazione!

Salire troppo in fretta può non essee un bene
Spunti per chi gestisce Jannick (che deve completare al più presto il suo bagaglio tecnico, anche a costo di vincere ora un pò meno)

Oserei completare dicendo che da teen si impara meglio, più in profondotà, anche a livello di naruralezza tecnica di certi gesti.
Berrettini migliora sempre con il rovescio, ma non è come se ci avesse lavorato a suo tempo

Forse anche sulla testa è bene agire presto, prima che atteggiamenti non ottimali si radichino. In questo senso Musetti sembra star facendo grossi passi in avanti, anche nella concretezza

5
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+1: Marikmol
sarvuccio 01-06-2021 20:02

Mazzoni, chiedo venia

4
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+1: pmiroddi
sarvuccio 01-06-2021 20:01

A Marco Mazzini la palma del miglior commentatore sportivo di tennis.

3
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+1: pmiroddi
Alberto (Guest) 01-06-2021 19:55

Disamina perfetta, però è curioso come Rublev sia andato in difficoltà oggi con un giocatore in fondo simile a lui…

2
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+1: bizzo
marklenders 01-06-2021 19:52

Rublev ha poco da evolvere, se un italiano alzasse tre 500 di fila gli faremmo un monumento. L’altro un’involuzione incredibile e la conferma, ai pochi dubbiosi ancora restanti, che è stato Nadal a fare lo zio Tony e non il contrario.

1
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+1: FORZA ITALIA, Halep_forever, bizzo, nicola.pupi, Vivino