OPEN COURT: ANALISI DI ROLAND GARROS 2020, E SE BERRETTINI... ATP, Copertina, Generica

Open Court: Roland Garros, tra palle e ambiente sarà davvero un torneo “diverso”? (di Marco Mazzoni)

29/09/2020 06:53 40 commenti

Due giorni di torneo sono un po’ pochini per emettere delle sentenze su quel che ci dirà il tanto sofferto e discusso Roland Garros 2020, ma il primo riscontro dal campo permette di trarre delle indicazioni già interessanti, delle tendenze. Si è parlato e scritto moltissimo, già dai primi allenamenti on site, sulle condizioni ambientali: freddo, umidità, campi pesanti, palle pesantissime e chi più ne ha più ne metta. Una cosa è certa: in quest’annata così particolare, vivremo eventi sportivi altrettanto particolari. Diversi. Quel che conoscevamo potrebbe esser messo in discussione e la sorpresa aspettarci dietro l’angolo. Questo vale ancor più per Roland Garros, torneo che da sempre è molto influenzato dalle condizioni, dalla fattura dei campi in terra – assai più mutevoli del sintetico outdoor standardizzato degli ultimi anni – dal rendimento delle palle in relazione al clima.

Non abbiamo avuto il privilegio di colpire le tanto discusse palle Wilson adottate quest’anno a Parigi, a sostituire le “classiche” Babolat griffate RG; tutti però concordano sul fatto che siano pesanti, che si caricano molto presto di umidità e terra, che non vanno, che si fa una fatica enorme nel colpirle. Il tempo è al momento inclemente e le tendenze previste dai guru del meteo (per quanto spesso poco attendibili) parlano di molti giorni almeno perturbati, senza sole pieno a scaldare l’aria ed asciugare i campi.

L’influenza sul tennis in campo? Enorme. La palla è umida, pesante da spingere, con un controllo diverso. Una vera gatta da pelare per i tantissimi tennisti abituati a giocare molti mesi all’anno col sole, temperature più che miti, campi con un rimbalzo regolare e palle che si spingono di ritmo con facilità.

Ritmo. Questa è la parola su cui mi voglio soffermare in questo breve iniziale approfondimento del torneo. Vedremo cosa il campo ci racconterà cammin facendo, ma la sensazione è che siano proprio i tennisti di ritmo quelli più scombussolati dalle condizioni diverse di questo Roland Garros. Attenzione: non voglio dire “penalizzati” perché una delle abilità di un tennista deve essere quella di saper adattare il proprio gioco alle condizioni, alla diversità. Ormai si è standardizzato troppo il “modello di business” e questo ha provocato danni immani alla qualità del nostro amato tennis. Sfido chiunque a dire che i tennisti attuali siano bravi quanto quelli del passato ad adattarsi, perché per troppi mesi all’anno si gioca in condizioni di velocità della superficie e rimbalzo quasi omogeneo. Questo ha prodotto una serie infinita di tennisti assai simili, che amano governare lo scambio sul ritmo, cercando di soverchiare il rivale a furia di pallate in progressione. Niente di male, se non fosse che ce ne sono troppi di giocatori così, e senza il confronto di stile, lo spettacolo ne risente. Parlo di livello medio, perché i più forti sono per fortuna non tutti uguali, è proprio la differenza che li rende unici, e più forti della media.

Ad ogni modo, il punto è che una categoria intera di tennisti può andare in discreta difficoltà se le condizioni di palle-ambiente-campi resterà questa per l’intero torneo, o buona parte di esso. Il tennista di ritmo cerca l’anticipo, cerca di entrare nella palla cavalcando l’inerzia che riceve, e anticipando genera altrettanta velocità. I tempi di gioco tendono a ridursi, come le variazioni. Questo modello di gioco su campi lenti, pesanti e palle difficili di impattare sul ritmo va in crisi. Chi invece può essere avvantaggiato da simili condizioni? I tennisti molto potenti, che amano spingere a tutta la palla senza particolare anticipo, perché hanno la dinamite nel braccio e/o movimenti più ampi che necessitano di tempo per arrivare-aprire-impattare. Due esempi? Wawrinka e Isner. Due veri picchiatori, ma non così veloci, che sparano grandi bordate anche su palle senza peso, mettendoci la forza del braccio; due che non amano giocare sul ritmo perché non hanno nell’anticipo la qualità migliore. Non è un caso che l’anno del successo di Stan a Parigi il tempo non fosse stato dei migliori… ero presente la prima settimana, faceva un freddo cane, i campi erano lenti e le palle belle rosse, cariche di terra raccolta negli scambi. Che Wawrinka possa vincere il torneo? Difficile, non è più lo Stan di una volta, ma fossi un tennista in tabellone non ci vorrei giocare contro… Queste condizioni potrebbero anche favorire tennisti creativi, che amano toccare la palla, smorzare, attaccare col back (salta poco) e chiudere di volo, visto che fare passanti in questo contesto è più complesso. Purtroppo di attaccanti sul rosso praticamente non ce ne sono più… ma i tennisti con ottima mano possono sorprendere visto che hanno il potenziale per giocare più di un tipo di tennis, a seconda dell’avversario e del momento.

Questione spin. Si è scritto molto “Ma Nadal, sarà penalizzato”? La risposta è “nì”. È assai probabile che quel top micidiale che gli ha consegnato la dozzina di coppe dei Moschettieri terrorizzando i rivali con palle ingestibili per potenza e rotazione sarà quest’anno un po’ meno alto e meno complicato da ribattere. Ma Rafa è Rafa, è IL campione di Parigi. Nessuno ha la sua esperienza qua, nessuno è così bravo sulla terra. Pochissimi hanno la sua potenza e quasi nessuno la sua forza mentale. Per questo è e resta totalmente l’uomo da battere, ma può darsi che il miglior Thiem possa trarre un filo di vantaggio rispetto all’anno scorso. O che anche un Djokovic al 100% possa guadagnare qualcosa sulla diagonale “diritto Rafa – rovescio Novak”, visto che la palla salterà di meno. Allo stesso tempo, Djokovic farà più fatica a spingere e il suo anticipo sarà meno micidiale rispetto alle loro sfide sul cemento, dove Nadal ormai non vince più un set da “una vita”. Quella sarebbe la ipotetica finale, ma ci sono 7 partite da vincere da parte di entrambi per arrivarci, e soprattutto Thiem in semifinale sarà (nel caso in cui ci si arrivi) una sfida importante per El Rey.

In conclusione, è probabile che assisteremo ad un torneo interessante e movimentato. Nadal ha un ottimo tabellone, Thiem più tosto, Djokovic “in carrozza”. Oltre a loro tre, occhio ai giovani emergenti: se ci sarà con la testa la potenza di Shapovalov potrebbe sorprendere, come le variazioni di Tsitsipas (ma sul piano mentale Stefanos sembra attraversare una fase non facile). Zverev ha iniziato bene e dice che le condizioni gli piacciono. Chiudo azzardando un sogno: per eccellere su questi campi è premiata la potenza più del ritmo in progressione; bisogna sorprendere con smorzate e venire a prendersi il punto a rete; serve più forza che velocità; è importante un servizio pesante che ti metta in controllo, e si ha più tempo di gioco. …sembra l’identikit di Matteo Berrettini… 

Marco Mazzoni


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40 commenti. Lasciane uno!

Carl 29-09-2020 22:08

Scritto da Marco Mazzoni
Al momento sembrano in grave difficoltà i tennisti che si appoggiano sulla palla, come Medvedev, Goffin, Humbert, AugerA, ecc. Occhio che Sinner ama il ritmo ma ha parecchio punch…come Rublev. E Jannik va rivisto contro avversari diversi da Goffin.

Soprattutto va rivisto in un campo all’aperto ed all’umido.

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Elio 29-09-2020 21:07

Scritto da Elio
D’accordissimo.
per me tra i top vedo meglio Djokovic e Thiem.
Questo non vuol dire che Nadal non vincerà, ma la vedo più dura.
Poi per i nostri : Sinner prima di Berrettini e Cecchinato.
Outsiders : Schwartzman, Zverev, Shapovalov.
Sorprese : Ruud, Wawrinka, Nishikori.

Senza dimenticare Rublev e Tsitsipas tra gli outsiders.

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Tuco (Guest) 29-09-2020 17:56

Scritto da marco mazzoni
Leggo di Rublev in grossa difficoltà, purtroppo non sto vedendo la partita. Querrey è tutt’altro che buono su terra, ma tira forte e non va di ritmo. ulteriore conferma, pare.

Sì Querrey tira forte, ma anche lui gioca piatto e non carica di spin la palla.

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Tuco (Guest) 29-09-2020 17:54
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marco mazzoni (Guest) 29-09-2020 17:33

Leggo di Rublev in grossa difficoltà, purtroppo non sto vedendo la partita. Querrey è tutt’altro che buono su terra, ma tira forte e non va di ritmo. ulteriore conferma, pare.

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Carl 29-09-2020 17:17

Scritto da Tuco

Scritto da gisva

Scritto da Tuco

Scritto da Fighter 90
Schwartzman nel 2018 mise in serissima difficoltà Nadal in condizioni simili a quelle attuali..
In quel quarto di finale piovigginava, il campo era pesante e le palline avevano lo stesso problema di quelle odierne..Nadal era sotto di un set e di un break..avrebbe quasi sicuramente perso se si fosse continuato il match..la partita riprese il giorno dopo con il sole e l’argentino venne travolto..
Fortunatamente per Nadal, il tabellone è clemente almeno fino ai quarti..se le condizioni climatiche, la prossima settimana, dovessero cambiare, potrebbe ancora avere le sue chances di vittoria..altrimenti in queste condizioni, vedo favorito Thiem -e in seconda battuta Djokovic- che può far valere la sua potenza e non pagherebbe a caro prezzo il rispondere da lontano e il topspin di Nadal contro il suo rovescio ad una mano..

In condizioni di campo pesante fra Djokovic e Thiem io vedo favorito il serbo. Tralasciando l’aspetto mentale, in cui non c’e partita, Thiem fa saltare molto la palla con il dritto e con il servizio in kick. E gioca molto lontano, quindi serve più forz per creare stesse traiettorie con campo più pesante. Ergo, ne giova di più Djokovic, più incontrista, con un tennis meno energico e che sta più vicino al campo.

Veramente dicevano che queste condizioni non aiutano molto gli incontristi, ma più chi riesce ad imprimere potenza alla palla.
In questo senso Thiem, Rublev, Sinner potrebbero essere favoriti. Anche Berrettini ed Isner, se non soffrono troppo i rimbalzi più bassi.
Djokovic, essendo estremamente tecnico ed agile si potrà adattarsi, ma non dovrebbe comunque essere il più favorito dalla situazione.

Cmq rileggendo il tutto trovo un profondo controsenso. L’incontrista è un giocatore che va incontro alla palla, che la colpiscre anticipando, mentre sale dal rimbalzo, quindi traferisce alla palla in direzione opposta energia che la palla già ha. Al contrario giocatori come Thiem e Nadal danno loro potenza alla palla, infatti vanno a colpire da lontano con aperture, soprattutto di diritto, molto ampie, per ricavare maggior energia possibile dal movimento. Quindi per forza di cose sono gli incontristi ad aver meno danno da una palla pesante, dovendo metterci ancor più forza. Poi magari sbaglio.

Non ti sbagli, ma trascuri un particolare: lo shock meccanico (impulso) generato dall’impatto della palla sulla racchetta è maggiore nel caso dell’incontrista, la palla arriva veloce e parte veloce ma in direzione opposta, quindi con una forte accelerazione (l’accelerazione è la variazione di velocità nell’unità di tempo, ma la velocità va vista come vettore, qui cambia poco in valore assoluto ma inverte direzione).

Questa forte accelerazione implica lo sviluppo di una forza proporzionale alla massa, quindi in questo caso un maggiore stress e probabilmente minore controllo per l’incontrista.

Chi colpisce la palla mentre ha velocità minore genera uno shock inferiore.

Non confondiamo l’energia cinetica, trasferita col movimento, con la forza che si sviluppa nell’impatto che può essere elevata anche con racchetta assolutamente immobile, quando la forza viene tutta trasferita nel supporto della stessa, cioè il braccio del tennista.

Spero che il mio antico professore di meccanica razionale non legga questo mio commento, dopo tanti anni potrei anche aver dimenticato tutto!

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+1: il capitano
Tuco (Guest) 29-09-2020 17:06

Scritto da Marco Mazzoni
Al momento sembrano in grave difficoltà i tennisti che si appoggiano sulla palla, come Medvedev, Goffin, Humbert, AugerA, ecc. Occhio che Sinner ama il ritmo ma ha parecchio punch…come Rublev. E Jannik va rivisto contro avversari diversi da Goffin.

Io ieri sera, contro Nadal, ho visto uno spilungone fare il tergicristallo remarr a fondocampo come il Ferrer dei tempi d’oro. O aveva davvero una gran mobilità laterale (ne dubito), oppure i colpi arrotati viaggiano col freno a mano tirato.

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Marco Mazzoni (Guest) 29-09-2020 17:02

Al momento sembrano in grave difficoltà i tennisti che si appoggiano sulla palla, come Medvedev, Goffin, Humbert, AugerA, ecc. Occhio che Sinner ama il ritmo ma ha parecchio punch…come Rublev. E Jannik va rivisto contro avversari diversi da Goffin.

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Tuco (Guest) 29-09-2020 16:45

Scritto da gisva

Scritto da Tuco

Scritto da Fighter 90
Schwartzman nel 2018 mise in serissima difficoltà Nadal in condizioni simili a quelle attuali..
In quel quarto di finale piovigginava, il campo era pesante e le palline avevano lo stesso problema di quelle odierne..Nadal era sotto di un set e di un break..avrebbe quasi sicuramente perso se si fosse continuato il match..la partita riprese il giorno dopo con il sole e l’argentino venne travolto..
Fortunatamente per Nadal, il tabellone è clemente almeno fino ai quarti..se le condizioni climatiche, la prossima settimana, dovessero cambiare, potrebbe ancora avere le sue chances di vittoria..altrimenti in queste condizioni, vedo favorito Thiem -e in seconda battuta Djokovic- che può far valere la sua potenza e non pagherebbe a caro prezzo il rispondere da lontano e il topspin di Nadal contro il suo rovescio ad una mano..

In condizioni di campo pesante fra Djokovic e Thiem io vedo favorito il serbo. Tralasciando l’aspetto mentale, in cui non c’e partita, Thiem fa saltare molto la palla con il dritto e con il servizio in kick. E gioca molto lontano, quindi serve più forz per creare stesse traiettorie con campo più pesante. Ergo, ne giova di più Djokovic, più incontrista, con un tennis meno energico e che sta più vicino al campo.

Veramente dicevano che queste condizioni non aiutano molto gli incontristi, ma più chi riesce ad imprimere potenza alla palla.
In questo senso Thiem, Rublev, Sinner potrebbero essere favoriti. Anche Berrettini ed Isner, se non soffrono troppo i rimbalzi più bassi.
Djokovic, essendo estremamente tecnico ed agile si potrà adattarsi, ma non dovrebbe comunque essere il più favorito dalla situazione.

Cmq rileggendo il tutto trovo un profondo controsenso. L’incontrista è un giocatore che va incontro alla palla, che la colpiscre anticipando, mentre sale dal rimbalzo, quindi traferisce alla palla in direzione opposta energia che la palla già ha. Al contrario giocatori come Thiem e Nadal danno loro potenza alla palla, infatti vanno a colpire da lontano con aperture, soprattutto di diritto, molto ampie, per ricavare maggior energia possibile dal movimento. Quindi per forza di cose sono gli incontristi ad aver meno danno da una palla pesante, dovendo metterci ancor più forza. Poi magari sbaglio.

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Tuco (Guest) 29-09-2020 16:29

Scritto da gisva

Scritto da Tuco

Scritto da Fighter 90
Schwartzman nel 2018 mise in serissima difficoltà Nadal in condizioni simili a quelle attuali..
In quel quarto di finale piovigginava, il campo era pesante e le palline avevano lo stesso problema di quelle odierne..Nadal era sotto di un set e di un break..avrebbe quasi sicuramente perso se si fosse continuato il match..la partita riprese il giorno dopo con il sole e l’argentino venne travolto..
Fortunatamente per Nadal, il tabellone è clemente almeno fino ai quarti..se le condizioni climatiche, la prossima settimana, dovessero cambiare, potrebbe ancora avere le sue chances di vittoria..altrimenti in queste condizioni, vedo favorito Thiem -e in seconda battuta Djokovic- che può far valere la sua potenza e non pagherebbe a caro prezzo il rispondere da lontano e il topspin di Nadal contro il suo rovescio ad una mano..

In condizioni di campo pesante fra Djokovic e Thiem io vedo favorito il serbo. Tralasciando l’aspetto mentale, in cui non c’e partita, Thiem fa saltare molto la palla con il dritto e con il servizio in kick. E gioca molto lontano, quindi serve più forz per creare stesse traiettorie con campo più pesante. Ergo, ne giova di più Djokovic, più incontrista, con un tennis meno energico e che sta più vicino al campo.

Veramente dicevano che queste condizioni non aiutano molto gli incontristi, ma più chi riesce ad imprimere potenza alla palla.
In questo senso Thiem, Rublev, Sinner potrebbero essere favoriti. Anche Berrettini ed Isner, se non soffrono troppo i rimbalzi più bassi.
Djokovic, essendo estremamente tecnico ed agile si potrà adattarsi, ma non dovrebbe comunque essere il più favorito dalla situazione.

Hanno appena detto che Djokovic in queste condizioni non si trova malaccio, e non lo ha detto un Tuco qualunque, ma gente abbastanza esperta da commentare il tennis (va be che fra i commentatori del tennis ci sono pensatori stravaganti).
Comunque mi dovete spiegare come fa Thiem a trovarsi bene in queste condizioni se gioca in top spin pure lui.

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gisva 29-09-2020 16:01

Scritto da Tuco

Scritto da Fighter 90
Schwartzman nel 2018 mise in serissima difficoltà Nadal in condizioni simili a quelle attuali..
In quel quarto di finale piovigginava, il campo era pesante e le palline avevano lo stesso problema di quelle odierne..Nadal era sotto di un set e di un break..avrebbe quasi sicuramente perso se si fosse continuato il match..la partita riprese il giorno dopo con il sole e l’argentino venne travolto..
Fortunatamente per Nadal, il tabellone è clemente almeno fino ai quarti..se le condizioni climatiche, la prossima settimana, dovessero cambiare, potrebbe ancora avere le sue chances di vittoria..altrimenti in queste condizioni, vedo favorito Thiem -e in seconda battuta Djokovic- che può far valere la sua potenza e non pagherebbe a caro prezzo il rispondere da lontano e il topspin di Nadal contro il suo rovescio ad una mano..

In condizioni di campo pesante fra Djokovic e Thiem io vedo favorito il serbo. Tralasciando l’aspetto mentale, in cui non c’e partita, Thiem fa saltare molto la palla con il dritto e con il servizio in kick. E gioca molto lontano, quindi serve più forz per creare stesse traiettorie con campo più pesante. Ergo, ne giova di più Djokovic, più incontrista, con un tennis meno energico e che sta più vicino al campo.

Veramente dicevano che queste condizioni non aiutano molto gli incontristi, ma più chi riesce ad imprimere potenza alla palla.
In questo senso Thiem, Rublev, Sinner potrebbero essere favoriti. Anche Berrettini ed Isner, se non soffrono troppo i rimbalzi più bassi.

Djokovic, essendo estremamente tecnico ed agile si potrà adattarsi, ma non dovrebbe comunque essere il più favorito dalla situazione.

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Giangi (Guest) 29-09-2020 15:49

Mi lasciano perplesso quelli che dicono di essere d’accordo con l’analisi di Mazzoni ma poi concludono dicendo che Sinner è favorito più di Berrettini.
Nella sua analisi Mazzoni indica proprio nei”tennisti che amano governare lo scambio sul ritmo, cercando di soverchiare il rivale” (Sinner e’ sicuramente fra questi) i più penalizzati.
Mentre – sempre secondo l’analisi di Mazzoni – la descrizione di quelli “avvantaggiati” era molto vicino al gioco di Berrettini(ed era chiaro ancor prima di arrivare alla conclusione dell’articolo)

Poi l’analisi/argomento “palle, campi pesanti, freddo” può essere bella ma ininfluente e magari vince Sinner; ma allora è un altro discorso.

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Raffaele Coda Zabetta (Guest) 29-09-2020 15:26

Scritto da Elio
D’accordissimo.
per me tra i top vedo meglio Djokovic e Thiem.
Questo non vuol dire che Nadal non vincerà, ma la vedo più dura.
Poi per i nostri : Sinner prima di Berrettini e Cecchinato.
Outsiders : Schwartzman, Zverev, Shapovalov.
Sorprese : Ruud, Wawrinka, Nishikori.

Nishikori sarebbe sorpresissima, vista la sua condizione ancora insufficiente, sia per reggere le 7 partite che per vincerne contro top players molto più in forma; a questo proposito mi viene in mente un certo Rublev…

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Elio 29-09-2020 15:03

Scritto da trepi53
@ Elio (#2612661)
Molto daccordo con la Tua analisi e quella di Mazzoni.

Grazie ! 🙂

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Ivo (Guest) 29-09-2020 14:58

non lo so..difficile dire chi avrà vantaggio dalle condizioni in cui si gioca…che poi attenzione sono piuttosto mutevoli…ad esempio da noi in pianura è arrivato si il freddo ma non l’umidità, e i campi sono completamente secchi (vento asciutto)..quindi le palle viaggiano anche se per la temperatura rimbalzano meno..anch’io propendo in generale per un piccolo vantaggio verso i tennisti più potenti e con un tiro più piatto…si fra i primi vedo più penalizzati Rafa e Thiem, neutrale Djokovich, avvantaggiati Wawrinka, Berrettini e Zverev.

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trepi53 (Guest) 29-09-2020 14:53

@ Elio (#2612661)

Molto daccordo con la Tua analisi e quella di Mazzoni.

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+1: Elio
Carl 29-09-2020 14:46

Che tra tutti gli svantaggiati quello che meglio potesse sfruttare la situazione fosse Wawrinka l’avevo già detto in tempi non sospetti!

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cataflic (Guest) 29-09-2020 14:02

Per me il tempo conta poco, quello che conta è che Nadal non è allenato agonisticamente e potrebbe risentirne in un match tirato…
Berrettini è una solida certezza, ma onestamente sarebbe da accendere un cero anche per una semifinale.
Di solito sulla terra, vanno bene quelli in forma, quindi prenderei gli ultimi finalisti come possibile sostituti.

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+1: MarcoP
Tuco (Guest) 29-09-2020 13:49

Scritto da Fighter 90
Schwartzman nel 2018 mise in serissima difficoltà Nadal in condizioni simili a quelle attuali..
In quel quarto di finale piovigginava, il campo era pesante e le palline avevano lo stesso problema di quelle odierne..Nadal era sotto di un set e di un break..avrebbe quasi sicuramente perso se si fosse continuato il match..la partita riprese il giorno dopo con il sole e l’argentino venne travolto..
Fortunatamente per Nadal, il tabellone è clemente almeno fino ai quarti..se le condizioni climatiche, la prossima settimana, dovessero cambiare, potrebbe ancora avere le sue chances di vittoria..altrimenti in queste condizioni, vedo favorito Thiem -e in seconda battuta Djokovic- che può far valere la sua potenza e non pagherebbe a caro prezzo il rispondere da lontano e il topspin di Nadal contro il suo rovescio ad una mano..

In condizioni di campo pesante fra Djokovic e Thiem io vedo favorito il serbo. Tralasciando l’aspetto mentale, in cui non c’e partita, Thiem fa saltare molto la palla con il dritto e con il servizio in kick. E gioca molto lontano, quindi serve più forz per creare stesse traiettorie con campo più pesante. Ergo, ne giova di più Djokovic, più incontrista, con un tennis meno energico e che sta più vicino al campo.

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Tuco (Guest) 29-09-2020 13:42

Oggi scendono in campo Djokovic e Agut. E vedremo come si comporteranno due giocatori di ritmo. Comunque vedo che finalmente è stato chiarito l’equivoco dei primi commenti sulle palline, delle quali si leggeva che rimbalzavano meno perché più leggere, che era un ragionamento ai limiti delle leggi della fisica.

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Tuco (Guest) 29-09-2020 13:30

Per le ragioni che ha scritto, la risposta alla sua domanda “Nadal sarà penalizzato?” è SI, non NI. Se potrà vincere comunque? Qui è NI, considerato che i suoi maggiori avversari, Djokovic e Thiem, hanno giocato più di lui, hanno una miglior condizione e vengono da due successi importanti.

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Ranuccio Tomassoni (Guest) 29-09-2020 13:24

Scritto da Marco Mazzoni
Pospisil non è un gran test, ma che Matteo sia a proprio agio con queste condizioni sembra evidente. Molto bene.
Saluti a tutti.

@ Marco Mazzoni (#2612771)

Tutto verosimile e concordo con la conclusione, bisogna vedere quanto durano le gambe nei match di Matteo.
Se riesce a spingersi in alto con le gambe nel servizio e nel dritto in top spin, per 3 set di fila senza cali vistosi, può far bene. Se riesce a spingere con le gambe per 4 set e non perdere la concentrazione, allora potrebbe fare molto bene.

Non dovrà assolutamente mettersi a remare da fondo! Meglio un rovescio lungo linea azzardato (anche in slice volendo alternare) o una palla corta improvvisata, per liberarsi da uno scambio che si allunga oltre i 5 colpi.
Se si mette a remare poi paga il conto per i seguenti 4 o 5 game, in pratica l’unico momento nel quale deve permettersi di remare è se si trova match point contro.

Sto guardando il match contro Pospisil, per ora sembra seguire abbastanza questo schema, pochissime remate ma questo è anche perché Pospisil non è ne Ruud ne Rafa.
Purtroppo ora all inizio del terzo set già si nota un leggero calo nella spinta delle gambe e già ne stanno soffrendo leggermente il servizio e il dritto, di conseguenza i primi game del terzo set sono stati più combattuti. Speriamo che si tratti solo di un piccolo calo momentaneo e non del serbatoio che si sta svuotando.

Berrettini dovrebbe trovare il modo di prolungare la durata delle sue gambe, visto che è molto pesante probabilmente questo necessiterà anche un potenziamento delle gambe (specialmente dei polpacci) ma senza compromettere la buona rapidità di piedi, che lui ha in relazione alla sua stazza.

Non dico polpacci da montanaro, che va su è giù per le montagne tutto il giorno, ma basta confrontare i polpacci di Pospisil con quelli di Berrettini per porsi delle domande, visto che sono entrambi più meno della stessa stazza, quei polpacci possono spingere un omone grande e grosso per più di un ora o due?

Se assieme al suo team riuscirà a fare questo lavoro a livello atletico potrebbe competere regolarmente per grandi cose, altrimenti ci vorranno spesso circostanze particolari.

Oltre a questo lavoro atletico converrebbe aggiungere anche un ulteriore colpo al suo bagaglio tecnico, un diritto piatto da alternare ogni tanto al suo ottimo diritto in top spin. Con le sue leve sarebbe una sentenza a pari merito del suo diritto in top, una sbracciata drive un po’ stile del Porto. Ruud a Roma nella partita contro Djokovic ogni tanto ha abbozzato un colpo simile.

Solo un extra per variare ogni tanto, una ciliegona sulla torta, sarebbero ulteriori grattacapi a livello tattico per i suoi avversari e potrebbe servire anche per accorciare certi scambi che tendono a prolungarsi come contro Ruud a Roma o Rublev a New York. Un colpo utile soprattuto quando il resto del suo gioco non funziona benissimo o la condizione atletica non è eccezionale, perché quando gioca bene Matteo deve temere pochissimi avversari al di fuori della top 5 o top 10, lo si è visto anche contro Rublev a New York fin quando riusciva a spingere con le gambe Rublev stava impazzendo, ma dopo quella remata sul finire di primo set tutto è cambiato. Persino nella semi US Open con Nadal nel primo set era un vero match.
Tanto, se non tutto dipende da Matteo, quel suo dritto e quel servizio quasi nessuno può gestirli.

Una sbracciata di diritto piatto, dove la spinta delle gambe non è così importante come nel dritto in top-spin, potrebbe essere utile anche in eventuali quinti set, dove inevitabilmente le sue gambe non spingono più come nel primo set.

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Tuco (Guest) 29-09-2020 13:14

Per forza che è diverso. E non solo per quello. Non ci si può dimenticare che c’è stato uno stop forzato di mesi dietro.

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Marco Mazzoni (Guest) 29-09-2020 12:12

Pospisil non è un gran test, ma che Matteo sia a proprio agio con queste condizioni sembra evidente. Molto bene.
Saluti a tutti.

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+1: il capitano, MarcoP, gene61
Elio 29-09-2020 11:18

Forza azzurri ❗

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+1: il capitano
SlamdogMillionaire (Guest) 29-09-2020 11:08

Se tutto va come deve andare dovrebbe esserci un Berrettini-djokovic nei quarti. Io non vedo come il nostro possa mettere in difficoltà il serbo sinceramente. Mah.. vedremo

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Tibur (Guest) 29-09-2020 10:50

Sono d’ accordo su tutto.
Analisi molto bella e dettagliata.
Sono curiosissimo di vedere Shapovalov, chissà se ha imparato qualcosa dopo la bellissima partita persa con El Peque.
Matteo oggi ha un turno non facile, Pospisil è in gran forma ed è un tennista atipico, anche se la terra non è proprio la sua superficie ideale. Vediamo come se la cava e se davvero queste condizioni possano favorirlo.

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Fighter 90 29-09-2020 10:48

Schwartzman nel 2018 mise in serissima difficoltà Nadal in condizioni simili a quelle attuali..
In quel quarto di finale piovigginava, il campo era pesante e le palline avevano lo stesso problema di quelle odierne..Nadal era sotto di un set e di un break..avrebbe quasi sicuramente perso se si fosse continuato il match..la partita riprese il giorno dopo con il sole e l’argentino venne travolto..

Fortunatamente per Nadal, il tabellone è clemente almeno fino ai quarti..se le condizioni climatiche, la prossima settimana, dovessero cambiare, potrebbe ancora avere le sue chances di vittoria..altrimenti in queste condizioni, vedo favorito Thiem -e in seconda battuta Djokovic- che può far valere la sua potenza e non pagherebbe a caro prezzo il rispondere da lontano e il topspin di Nadal contro il suo rovescio ad una mano..

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Elio 29-09-2020 10:20

D’accordissimo con lei.

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tacchino freddo 29-09-2020 09:53

Sarebbe stata un’ottima occasione per Roger: con il suo back avrebbe ottenuto una miriade di punti “facili”.
Bellissima analisi; tuttavia avrei aggiunto che Nadal e Djokovic rimangono gli assoluti favoriti in virtù di un tabellone facile fino alle semi e grazie alla loro capacità di migliorare il rendimento durante il torneo. Se nel loro tabellone fosse capitato un ostacolo più duro nei primi turno, allora sì che ci sarebbe potuta essere la sorpresa clamorosa.
Mazzoni ha parlato di una possibile sorpresa Berrettini, ed in parte sono d’accordo. Tuttavia io mi sbilancio ancor di più: sono un fan accanito di Musetti, che considero potenzialmente superiore a Sinner, ma, il giocatore visto domenica contro Goffin potrebbe arrivare molto molto lontano in questo torneo.

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Raffaele Coda Zabetta (Guest) 29-09-2020 09:47

Scritto da simposio
Spero anch’io in Matteo. Ha indubbiamente i mezzi fisici e tecnici per arrivare in fondo al torneo: il servizio, il dritto, i drop-shot, ha una palla pesante e le condizioni lente ( per lui che ha problemi di mobilità ) lo favoriscono.
L’unico aspetto di lui che mi lascia perplesso è la testa. Al di là di quello che non lascia trasparire dalle espressioni del viso credo sia un tipo molto emotivo.
Il tipo che nel momento importante ha il cuore che batte a 1000 e perde di lucidità.
L’abbiamo visto più volte. L’anno scorso si è presentato agli ottavi con Roger nelle condizioni mogliori possibili ( vittoria a stoccarda senza perdere un servizio, semifinale nel 500 di Halle ) ma davanti a Roger gli sono tremate palesemente le gambe.
Nella sua Roma, sempre l’anno scorso, veniva da ottimi risultati su terra ( vittoria a budapest, finale a monaco )…riesce ad eliminare Zverev al 2turno per perdere da Schwartzman agli ottavi.
E quest’anno ha la grande possibilità di giocarsi la semifinale con Nole ma viene fermato da un buon Casper Ruud che per quanto buono sarebbe dovuto essere alla portata di Matteo.
Quello che non mi piace di Matteo è la sua twnuta mentale nei momenti che contano. Va in ansia. E perde i punti di forza che lo caratterizzano. Il servizio che il giorno prima era un’arma perfetta smette improvvisamente di funzionare. E se a Matteo togli il servizio togli il 70% del suo potenziale.
Piacerebbe anche a me Matteo vincitore o finalista del Roland Garros ma non mi convince per la tenuta mentale.
Uno che invece secondo me ha le stigmate del campione…uno freddo come il ghiaccio nei momenti importanti e che non si lascia sconvolgere dalle emozioni è Jannik Sinner. Ma non è ancora il suo momento. Deve prima maturare nel gioco e in alcuni dettagli tecnici. Ma è sicuramente uno che ha la “testa” per vincere uno slam. Matteo temo proprio che non ce l’abbia.

Non posso concordare. Se va a vedere le statistiche sul sito ATPtour, Under pressure leaders, troverà Berrettini al sesto posto, appena dietro a Federer e davanti a Nadal e Djiokovic. Di certo lo aiuta il gran servizio, come il leader Isner, ma tant’é…Certo, diverso è strappare il servizio all’avversario, in cui la velocità di gambe è fondamentale per poter giungere coordinati alla risposta, e infatti i migliori in questa statistica sono Nadal, Djokovic e Schwartzman, ma si possono vincere molte partite anche solo al TB, e anche qui Matteo è fra i migliori. Concludendo, se Berrettini riesce a migliorare il rovescio piatto, ad averne sempre più fiducia, è potenzialmente in grado di vincere tutti i tornei sul duro; più arduo è certo per lui il RG.

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Elio 29-09-2020 09:36

D’accordissimo.
per me tra i top vedo meglio Djokovic e Thiem.
Questo non vuol dire che Nadal non vincerà, ma la vedo più dura.
Poi per i nostri : Sinner prima di Berrettini e Cecchinato.
Outsiders : Schwartzman, Zverev, Shapovalov.
Sorprese : Ruud, Wawrinka, Nishikori.

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+1: il capitano
Giorgio69 (Guest) 29-09-2020 09:29

Vedi Goffen e Mannarino subito fuori.

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Docgigiu (Guest) 29-09-2020 09:16

Magari avessi ragione ,Marco! La mia impressione è che Matteo sia troppo debole dal lato del rovescio ed ormai tutti gli giocano lì!

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+1: MarcoP
Duccio (Guest) 29-09-2020 09:11

Dall’ articolo, molto interessante, si deduce che ci sono tantissimi ?????. Diciamo che ci sono altri aspetti da considerare in uno sport, dove OVVIAMENTE PALLINE CORDE E TELAI COSTITUISCONO I 3 ASPETTI FONDAMENTALI tecnici ma anche fisici:
– le ROTAZIONI SONO PIU’ IMPORTANTI….IL TOP SPIN, pur perdendo in termini di altezza, permette alla pallina lenta di essere sufficientemente penetrante, di viaggiare; con il Back, la pallina rimbalza molto piu’ bassa ed ha pochissimo peso!
– chi cambiera’ il binomio corde telaio, scegliendo la via dell’ elasticita’, diminuendo la tensione delle corde, e magari cambiando l telaio (guarda caso Wawrinka ha una nuova Yonex), potra’ essere la sorpresa del torneo
– l’ aspetto fisico sara’ fondamentale, GAMBE in primis, dato che si ci saranno molte partite (ne abbiamo gia’ avuto prova) lunghissime, non potendo sfondare di pura potenza…….ma anche BRACCIO e FIATO!

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-1: Elio
La Veronica 29-09-2020 09:04

Bella analisi, grazie.

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simposio (Guest) 29-09-2020 08:49

Spero anch’io in Matteo. Ha indubbiamente i mezzi fisici e tecnici per arrivare in fondo al torneo: il servizio, il dritto, i drop-shot, ha una palla pesante e le condizioni lente ( per lui che ha problemi di mobilità ) lo favoriscono.

L’unico aspetto di lui che mi lascia perplesso è la testa. Al di là di quello che non lascia trasparire dalle espressioni del viso credo sia un tipo molto emotivo.
Il tipo che nel momento importante ha il cuore che batte a 1000 e perde di lucidità.

L’abbiamo visto più volte. L’anno scorso si è presentato agli ottavi con Roger nelle condizioni mogliori possibili ( vittoria a stoccarda senza perdere un servizio, semifinale nel 500 di Halle ) ma davanti a Roger gli sono tremate palesemente le gambe.

Nella sua Roma, sempre l’anno scorso, veniva da ottimi risultati su terra ( vittoria a budapest, finale a monaco )…riesce ad eliminare Zverev al 2turno per perdere da Schwartzman agli ottavi.
E quest’anno ha la grande possibilità di giocarsi la semifinale con Nole ma viene fermato da un buon Casper Ruud che per quanto buono sarebbe dovuto essere alla portata di Matteo.

Quello che non mi piace di Matteo è la sua twnuta mentale nei momenti che contano. Va in ansia. E perde i punti di forza che lo caratterizzano. Il servizio che il giorno prima era un’arma perfetta smette improvvisamente di funzionare. E se a Matteo togli il servizio togli il 70% del suo potenziale.

Piacerebbe anche a me Matteo vincitore o finalista del Roland Garros ma non mi convince per la tenuta mentale.

Uno che invece secondo me ha le stigmate del campione…uno freddo come il ghiaccio nei momenti importanti e che non si lascia sconvolgere dalle emozioni è Jannik Sinner. Ma non è ancora il suo momento. Deve prima maturare nel gioco e in alcuni dettagli tecnici. Ma è sicuramente uno che ha la “testa” per vincere uno slam. Matteo temo proprio che non ce l’abbia.

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+1: luchador
italo (Guest) 29-09-2020 08:49

Berrettini ma anche SInner traviglia e cecchinato sono favoriti da queste condizioni.. insomma tutti i nostri

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Rere (Guest) 29-09-2020 08:09

Diego Schwartzman

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Raffaele Coda Zabetta (Guest) 29-09-2020 08:03

Berrettini non è poi in quelle condizioni disastrose che alcuni utenti qui paiono pensare, in fondo ha perso le due ultime partite con Rublev e Ruud (due altre mine vaganti del torneo). Penso però che le sue caratteristiche fisiche e di gioco lo possano portare a emergere sempre più nei tornei su campi veloci, dove il dinamismo e la velocità di gambe sono meno importanti. Matteo peraltro sembra un giocatore americano per qualità atletiche, ma ha dalla sua la nascita su terra, e una lunga,difficoltosa gestazione sul rosso europeo: che sia lui la sintesi fra le due scuole e la risposta alle affermazioni di Jim Courier? A proposito, per arrivare in finale bastano solo 6 incontri.

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+1: Tibur