Fabio Fognini nel 2018: un giocatore “nuovo”
07/08/2018 11:31 
38 commenti
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Fabio Fognini classe 1987, n.14 ATP
Il successo colto da Fabio Fognini sul cemento di Los Cabos è ancora sotto gli occhi di tutti gli appassionati di tennis italiano: ottavo centro in singolare nel circuito maggiore, il primo successo sul cemento dopo tre tentativi andati a vuoto e un tabù finalmente sfatato, una classifica che si fa decisamente interessante e una parte di stagione che verrà e che potrebbe regalare grandi soddisfazioni. Un Fognini già a quota tre successi in questo 2018 (da ricordare anche i quarti al Foro oltre i trofei di San Paolo e Bastad) e che adesso non può che puntare in alto.
Fabio sta giocando il proprio miglior tennis, lottando alla pari con tutti i più forti del circuito: la vittoria contro l’argentino Del Potro a Los Cabos in tal senso ha un valore significativo perché ci porta in dote un Fognini in grado di giocarsela con i top player anche sul cemento.
Un movimento italiano al maschile in fermento e crescita, con una sana competizione interna che spinge a dare quel qualcosa in più a tutti i componenti, un gruppo solido e affamato di vittorie che trova proprio nel Fogna un degno condottiero. Un Fabio nuovo perché questa versione del ligure è per me differente rispetto a quella del passato.
È chiaro, e sarebbe sbagliato negarlo, che l’obiettivo adesso è la top10: si può non dirlo ma è evidente come non mai che questo traguardo prestigioso faccia gola, soprattutto alla luce della sua relativa vicinanza. E questo Fognini può arrivarci tranquillamente.
Lo dice la classifica Race che lo vede fra i primi 10 di stagione, lo dice il suo tennis, lo dicono la sua forma e condizione fisica, lo dice soprattutto la sua forza mentale: un Fognini diverso, centrato come non mai, consapevole delle proprie potenzialità e capace di tramutarle in realtà sul campo, “trasformazione” che in passato tante volte non è riuscito a portare a termine e che gli abbiamo rimproverato. Troppo poco ambizioso con quel talento che si ritrova, troppe scenate in campo: tutto ciò adesso va messo da parte, perché Fabio va sostenuto, senza se e senza ma.
Arriva ora una parte della stagione fondamentale: lontano dalla terra battuta Fognini in passato ha saputo raccogliere risultati di grande valore, tanto outdoor come indoor nella tranche europea di fine stagione (penso a San Pietroburgo ad esempio dove è arrivato due volte in finale ma anche a Mosca).
Il cemento nordamericano con gli Us Open appuntamento principe a fine agosto, i Masters di Shanghai (outdoor) e Parigi – Bercy (indoor): un banco di prova difficile, con la concorrenza che sarà quanto mai agguerrita e tanti tennisti a giocarsi un posto al sole (= top10). Sono convinto che questo Fabio possa farcela a regalarsi una nuova grande gioia, deve solo dare continuità al gran 2018 (e ai risultati) che finora ha disputato.
Alessandro Orecchio
TAG: Fabio Fognini
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Per un tennista del suo livello e con quella classifica, giocare i 250 è come per un 4.1 o 3.5 giocare i tornei uisp
Fabio sta giocando davvero bene ed è innegabile….ma la top 10 è lontana più di 1000 punti e solo con un exploit in questi master 1000 o negli us open potrebbe riuscire a raggiungerla….
Discorsi strani; come quelli del mio amico che si vanta di essere diventato 4.1 (e ambisce ad essere 3.5) dopo aver fatto 50.000 tornei, aver superato 2 turni (manco li avesse vinti) e ha preso i punti x salire di classifica! Anche lui sostiene di essere a ridosso dei grandi giocatori e non capisce xche’ non gli facciano fare le qualificazioni ai tornei Slam
Monstre prestation non è manco francese purtroppo 🙂
Ahahaha, ma è francese!
Non credo sia il quarto di sempre: De Morpurgo ha ottenuto risultati migliori nei tornei dello Slam e nei tornei più importanti dell’epoca e probabilmente anche Cucelli e Merlo si fanno preferire al ligure.
Non lo dico io, lo dicono i numeri: dopo Panatta e Barazzutti nell’era open viene Fognini. Il buon Paolone, così sminuito da te senza motivo apparente, si piazza al quarto posto. È vero che ha avuto un BR appena migliore di quello di Fognini ed ha vinto un torneo importante (in quel periodo) come Amburgo ma come singolarista è stato ad alto livello per un periodo molto più breve rispetto a Fognini.
Nel caso tu non avessi mai visto giocare Bertolucci, ti posso assicurare che è stato il miglior talento tennistico dopo Panatta.
è semplicemente un uomo più maturo il cui merito è da attribuire al matrimonio e alla successiva paternità
Hahahaha – ma non lo usate l’inglese se non lo conoscete 😛
D’accordo, accetto l’ex-aequo.
Certamente però questo non e’ un grande merito perché io e non solo considero gli slam ed i 1000 come termini di paragone X valutare il livello di una nazione. Se proprio devo dirla tutta credo che CECCHINATO sia, già ora, avanti nella storia rispetto a FOGNINI X la semifinale slam.
Beh, il quarto italiano di sempre, dopo Panatta, Pietrangeli, Barazzutti, direi insieme al non so perché deriso Bertolucci (BR analogo a Fognini, ha vinto una Davis al posto del doppio nello Slam di Fognini).
Comunque tra i primi 5 italiani di sempre c’è
Purtroppo per te è già nella storia del tennis italiano
Dici? Secondo me se nn si sbriga a vincere qualcosa, fa la fine di Bertolucci. …
Senza trascurare che uno Slam lo ha già vinto in doppio…o quello non vale? Il Fogna è il giocatore italiano più forte di tutti i tempi in Italia, dopo Panatta….(curriculum alla mano) e alla faccia sempre dei detrattori che godono quando perde…in particolare ad uno che spero stia leggendo!
Nuovo???
Per me è sempre io solito giocatore,con pessima educazione in campo e stile discutibile
@ MD (#2172514)
Anche la tua risposta direi
Ongi volta che è arrivato lì lì ha sempre ciccato a livello nervoso
perchè alla top 10 ci tiene tantissimo a mio parere.
Speriamo che questo suo handicap sia annullato dalla fiducia che ha acquisito su cemento. Ciò non toglie che oggi rischia per il solo motivo che sarà stanco fisicamente, che il primo turno dopo una vittoria è durissima per tutti ma se salta questo scoglio il tabellone di Toronto dovrebbe motivarlo un bel pò.
È già nella storia del tennis italiano. È il terzo giocatore italiano più forte dell’era open.
Purtroppo i nostri risultati a livello slam sono sempre stati mediocri da De Morpurgo a oggi.
il fabio diverso….e lo dico da un po’…..è che questo fabio è più’ competitivo sul duro (a discapito della terra)…..forse per l’eta’ ma anche per una sua indole un po’ “vagabonda” il gioco da fermo è diventato il suo punto forte in concomitanza con colpi più’ potenti….
ps: non è un po’ troppo facile tifarlo ora perché’ è prossimo alla top 10….e che cmq non è un obiettivo semplice ?
Best ranking a un passo e sono d’accordo con chi dice che la semi del Ceck lo ha fatto incazzare, in senso buono. Forza Fogna!
hai ragione ma considera che a luglio si é portato a casa due 250. Quindi l’apice dell’anno per ora é stato questo. In questi ultimi 3 mesi deve ancora dimostrare di essere al top come ci ha fatto vedere.
Adesso é importante che faccia un bel risultato nella trasferta Americana: non solo gli permetterebbe di entrare in top10 ma di arrivare proprio agli US Open con grande fiducia.
FOGNINI SARÀ RICORDATO SOLO SE VINCERÀ ALMENO UN 1000 O SE FARÀ FINALE IN UNO SLAM. ALTRIMENTI QUESTI PICCOLI TORNEI CHE HA VINTO NON LO FARANNO ENTRARE CERTAMENTE NELLA STORIA.
bene si….ma quella sconfitta a wimbledon con vesely è stata una vergogna assoluta
Dal 2015 in poi Fabio ha impostato la stagione all’insegna della continuità, per cui lo ritroviamo ad un buon livello da gennaio a luglio ed anche nella fase finale della stagione, pur con meno brillantezza, qualche risultato lo ottiene.
Non lo vediamo più in uno stato di forma strepitosa per un mese (ad esempio luglio 2013 o febbraio-marzo 2014) per poi vederlo poi in crisi successivamente.
Sa come vincere e si conosce meglio. Davin lo ha aiutato a migliorare sul duro, dove ottiene risultati spremendosi di meno.
Può continuare a questi livelli per qualche anno e sarebbe già una ottima carriera.
Cosa gli manca? I risultati top. Negli sla o nei 1000 trova sempre qualcuno che lo batte quando il livello sale (raramente lo vediamo nei primi otto nelle prove ‘obbligatorie’). O trova il tennista top oppure il gigante di turno, un Cilic, ma anche solo uno Struff, che nella settimana che conta riescono a muoversi bene ed a metterlo in difficoltà.
I giganti in un anno fanno bene in 5-6 settimane, Fabio invece è ad alto livello in 20.
Fabio può fare qualcosa per preparare meglio quei 2-3 eventi top in un anno che gli consentirebbero di fare un ulteriore salto? Cambiare preparazione per tentare una cosa del genere potrebbe mettere a rischio il resto della stagione? Da tifoso spero in un paio d’anni alla grandissima, ma già quello che ha fatto finora mi pare tantissimo.
queste vittorie sono anche frutto della programmazione acuta di Franco Davin… per vincere i due tornei estivi, tolto delpo, nn ha battuto nessun giocatore di spessore..
Dall’anno prossimo però si può e si deve essere ambiziosi: basta atp 250, solo 500 in su.
La scelta di nn andare più in Sudamerica in questo è azzeccata e nn mi sorprenderebbe neanche l’abbandono della terra estiva europea
Condivido
@ BetAce (#2172504)
Prestation???
Io il salto mentale continuo a non notarlo o perlomeno mi sembra un po’ affrettato dirlo, chi lo ha visto due settimane fa contro Verdasco sa di che parlo: di articoli come questo negli anni ne ho letti a decine, in genere seguiti da uno-due buoni risultati che Fabio, bene o male, ha conseguito in tutti i suoi anni di professionismo.
In questo momento è in particolare fiducia e questi cicli costituiscono sia il suo punto forte che il suo limite: punto forte perchè riesce a competere con persone più forti di lui senza timori reverenziali e con sussulti di fantasia che possono fare la differenza; limite perchè, come tutti i cicli che lo caratterizzano, tendono ad esaurirsi abbastanza velocemente ed alternare periodi di magra agonistica.
Quello che è cambiato rispetto agli anni passati lo ha detto lui stesso a inizio stagione ed è quantomai importante: sta impostando in maniera diversa il suo gioco per cercare di focalizzarsi maggiormente sul cemento piuttosto che sulla terra (inutile girarci attorno, i punti si fanno lì). I frutti di questo sforzo dovremmo cominciare a vederli in questi tornei di fine anno, energie permettendo.
Perché a tuo avviso parlare sempre di Fognini e top ten non è altrettanto banale?
A me importa soprattutto che non faccia più scenate in campo come in passato. I buoni risultati di questa stagione sono frutto anche di un maggiore autocontrollo. Per scenate intendo quelle sessiste e razziste di cui in passato è stato autore ed erano gli unici momenti in cui personalmente lo criticano su tutta la linea!
Premio GAC all’unanimità.
Più che ossessionarsi sulla top ten, speriamo riesca a raggiungere qualche risultato di livello nei 1000 o agli US Open, la classifica verrà come naturale conseguenza.
La capigliatura è sicuramente qualcosa di nuovo
E chissà che quella maturità mentale che tutti gli contestiamo stia finalmente arrivando…attendiamo fine anno per tirare le somme
L’exploit di Cecchinato a mio avviso ha fatto “incazzare”-in senso buono-Fabio che sentiva forse di perdere la leadership di miglior tennista italiano e ha iniziato a giocare come sa portando a casa prima Bastaad in terra svedese e poi il primo titolo su cemento a Los Cabos con un tennis strabiliante in finale sebbene si può dire che oggettivamente Delpo abbia giocato senza rovescio e non al top ma questo non va a screditare la monstre prestation di Fabio.Ora quello che ci aspettiamo tutti sono i risultati nei tornei che contano a partire dai due mille canadesi e nello slam americano che potrebbero portarlo davvero in alto,e chissà se non più in alto addirittura di Parigi…sognare non costa nulla,Forza Fabio nel bene e nel male
“FABIO VA SOSTENUTO SENZA SE E SENZA ME” TUTTI CON FOGNAAAA
Ma Orecchio è lo stesso giornalista che ha “bruciato” Bolelli venti giorni fa?
http://www.livetennis.it/post/297982/simone-che-bella-vittoria/
Se così, povero Fognini…