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Marat Safin: “Se guardiamo la top 10, nulla è cambiato rispetto a quando mi sono ritirato nel 2009. “Il tennis di oggi è più fisico e veloce. I giocatori hanno meno tempo per pensare ed è una buona cosa”

26/11/2017 16:59 18 commenti
Marat Safin ex n.1 del mondo
Marat Safin ex n.1 del mondo

Marat Safin, ex n.1 del mondo, ha parlato di alcuni argomenti interessanti.

“Federer e Nadal sono lì da molto tempo. Se guardiamo la top 10, nulla è cambiato rispetto a quando mi sono ritirato nel 2009.
Ma questo cambierà. I 30enni daranno presto il loro posto ai giovani, che sono più rapidi e che miglioreranno col tempo. Alexander Zverev ha tanto potenziale, ma è ancora troppo giovane. In un anno o due sarà un giocatore diverso.
Si vede come uno junior, ma non è più uno junior, deve credere in lui e continuare a lavorare.”

“Il tennis di oggi è più fisico e veloce. I giocatori hanno meno tempo per pensare ed è una buona cosa.
Nadal è più impressionante di Federer.
Quest’ultimo ha avuto tutto per avere successo, mentre Nadal è un vero lavoratore e lottatore. Suda di più e non si stanca. Per Federer è tutto più facile, anche se Nadal dà l’impressione che il tennis sia una cosa semplice per lui.
La prossima stagione Nadal e Federer saranno sempre in primo piano, mentre non vedo Djokovic in grado di tornare ad altissimi livelli, per lui sarà una situazione difficile. Murray avrà alcuni alti e bassi, ma se Nadal e Federer non si fanno male, non sarà in grado di fare nulla.”


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18 commenti. Lasciane uno!

Rare99 (Guest) 27-11-2017 18:01

“Il non pensare”significa non essere analitici,questo è il presupposto per ottimizzare la prestazione,bisogna lasciare che siano le capacità apprese dal sistema motorio a controllare l’azione anziché cercare di intervenire con processi consci i quali portano ad un ipercontrollo.I delicatissimi equilibri cerebrali che governano il gesto tecnico non ammettono perturbazioni.In genere un giocatore è “caldo”fino a quando non pensa a quello che sta facendo,nel momento in cui cerca di mantenere il controllo,lo perde

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Rare99 (Guest) 27-11-2017 17:43

Scritto da Figologo

Scritto da Rare99

Scritto da cataflic

Scritto da radar
Gravissimo errore: adesso ti insegnano a non pensare, a giocare senza usare la testa, come se non ci fossero tempi, come se non ci fossero i cambi campo in cui, non abituato a pensare, ti trovi a dover fare di tutto tranne che a riflettere sull’ultimo game o su quello successivo o se il tuo avversario ha mostrato delle crepe.
Ai giocatori invece, come prima e basilare cosa, andrebbe insegnato a ragionare, a stare svegli e attenti: basta un 15 e un match può svoltare.
Non essendo preparati mentalmente si trovano davanti una montagna impossibile da scalare e crollano come castelli di carte.
Prima di tutti i rudimenti tecnici, prima di ogni fondamentale e postura occorre insegnare ad avere testa e ad usarla: altrimenti non si fanno crescere uomini-tennisti, ma si forgiano tennisti-robot.

Il non pensare è nato da studi sull’ottenimento della prestazione massima. Nel tennis pensare è un’arma a doppio taglio. Diciamo che ci vuole intelligenza di gioco, cioè pensare poco e solo quando serve, il resto va fatto in stato di semi incoscienza sfruttando gli automatismi.I migliori sono proprio questi, quelli che ti fanno ace sul beakpoint, che quando arranchi affindano il coltello, che se ti da fastidio uno schema te lo giocano a ripetiione, ma solo sui punti chiave quando non te l’aspetti, ma che sul set point giocano con la tranquillità del 30 15 del primo game.

Bravo,è cosi che funziona,altrimenti si rischa la paralisi da analisi.Bisogna farcire i momenti di pausa con degli automatismi,tic,ritualità ecc.per non far scorrazzare la mente,perché basta un pensiero che ti sfiora per un attimo per scadere la prestazione.Cosi fanno i campioni

Quello che tanti chiamano “non pensare” in realta è il “pensare velocemente” e cioè il “nom riflettere”.
Fisiologico, quando ti arrivano servizi a 240 e dritti siderali.
La solita lana caprina, secondo me.

Scusami ma non ho capito il concetto..

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Figologo (Guest) 27-11-2017 14:35

Scritto da Rare99

Scritto da cataflic

Scritto da radar
Gravissimo errore: adesso ti insegnano a non pensare, a giocare senza usare la testa, come se non ci fossero tempi, come se non ci fossero i cambi campo in cui, non abituato a pensare, ti trovi a dover fare di tutto tranne che a riflettere sull’ultimo game o su quello successivo o se il tuo avversario ha mostrato delle crepe.
Ai giocatori invece, come prima e basilare cosa, andrebbe insegnato a ragionare, a stare svegli e attenti: basta un 15 e un match può svoltare.
Non essendo preparati mentalmente si trovano davanti una montagna impossibile da scalare e crollano come castelli di carte.
Prima di tutti i rudimenti tecnici, prima di ogni fondamentale e postura occorre insegnare ad avere testa e ad usarla: altrimenti non si fanno crescere uomini-tennisti, ma si forgiano tennisti-robot.

Il non pensare è nato da studi sull’ottenimento della prestazione massima. Nel tennis pensare è un’arma a doppio taglio. Diciamo che ci vuole intelligenza di gioco, cioè pensare poco e solo quando serve, il resto va fatto in stato di semi incoscienza sfruttando gli automatismi.I migliori sono proprio questi, quelli che ti fanno ace sul beakpoint, che quando arranchi affindano il coltello, che se ti da fastidio uno schema te lo giocano a ripetiione, ma solo sui punti chiave quando non te l’aspetti, ma che sul set point giocano con la tranquillità del 30 15 del primo game.

Bravo,è cosi che funziona,altrimenti si rischa la paralisi da analisi.Bisogna farcire i momenti di pausa con degli automatismi,tic,ritualità ecc.per non far scorrazzare la mente,perché basta un pensiero che ti sfiora per un attimo per scadere la prestazione.Cosi fanno i campioni

Quello che tanti chiamano “non pensare” in realta è il “pensare velocemente” e cioè il “nom riflettere”.

Fisiologico, quando ti arrivano servizi a 240 e dritti siderali.

La solita lana caprina, secondo me.

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Rare99 (Guest) 27-11-2017 12:02

Scritto da cataflic

Scritto da radar
Gravissimo errore: adesso ti insegnano a non pensare, a giocare senza usare la testa, come se non ci fossero tempi, come se non ci fossero i cambi campo in cui, non abituato a pensare, ti trovi a dover fare di tutto tranne che a riflettere sull’ultimo game o su quello successivo o se il tuo avversario ha mostrato delle crepe.
Ai giocatori invece, come prima e basilare cosa, andrebbe insegnato a ragionare, a stare svegli e attenti: basta un 15 e un match può svoltare.
Non essendo preparati mentalmente si trovano davanti una montagna impossibile da scalare e crollano come castelli di carte.
Prima di tutti i rudimenti tecnici, prima di ogni fondamentale e postura occorre insegnare ad avere testa e ad usarla: altrimenti non si fanno crescere uomini-tennisti, ma si forgiano tennisti-robot.

Il non pensare è nato da studi sull’ottenimento della prestazione massima. Nel tennis pensare è un’arma a doppio taglio. Diciamo che ci vuole intelligenza di gioco, cioè pensare poco e solo quando serve, il resto va fatto in stato di semi incoscienza sfruttando gli automatismi.I migliori sono proprio questi, quelli che ti fanno ace sul beakpoint, che quando arranchi affindano il coltello, che se ti da fastidio uno schema te lo giocano a ripetiione, ma solo sui punti chiave quando non te l’aspetti, ma che sul set point giocano con la tranquillità del 30 15 del primo game.

Bravo,è cosi che funziona,altrimenti si rischa la paralisi da analisi.Bisogna farcire i momenti di pausa con degli automatismi,tic,ritualità ecc.per non far scorrazzare la mente,perché basta un pensiero che ti sfiora per un attimo per scadere la prestazione.Cosi fanno i campioni

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cataflic (Guest) 27-11-2017 08:14

Scritto da radar
Gravissimo errore: adesso ti insegnano a non pensare, a giocare senza usare la testa, come se non ci fossero tempi, come se non ci fossero i cambi campo in cui, non abituato a pensare, ti trovi a dover fare di tutto tranne che a riflettere sull’ultimo game o su quello successivo o se il tuo avversario ha mostrato delle crepe.
Ai giocatori invece, come prima e basilare cosa, andrebbe insegnato a ragionare, a stare svegli e attenti: basta un 15 e un match può svoltare.
Non essendo preparati mentalmente si trovano davanti una montagna impossibile da scalare e crollano come castelli di carte.
Prima di tutti i rudimenti tecnici, prima di ogni fondamentale e postura occorre insegnare ad avere testa e ad usarla: altrimenti non si fanno crescere uomini-tennisti, ma si forgiano tennisti-robot.

Il non pensare è nato da studi sull’ottenimento della prestazione massima. Nel tennis pensare è un’arma a doppio taglio. Diciamo che ci vuole intelligenza di gioco, cioè pensare poco e solo quando serve, il resto va fatto in stato di semi incoscienza sfruttando gli automatismi.I migliori sono proprio questi, quelli che ti fanno ace sul beakpoint, che quando arranchi affindano il coltello, che se ti da fastidio uno schema te lo giocano a ripetiione, ma solo sui punti chiave quando non te l’aspetti, ma che sul set point giocano con la tranquillità del 30 15 del primo game.

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suro (Guest) 27-11-2017 06:28

Scritto da lallo
Spiegate a Safin che non tutti i giocatori, se possono pensare durante i match… pensano alla bionda in prima fila….

Già

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Max (Guest) 27-11-2017 00:21

Vi contraddicete sempre pur di dare addosso a rafael..dite che và bene lo shot clock e poi sostenete che è necessario pensare..fate pace con il cervello..ma del resto qur di criticare rafael..

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radar 26-11-2017 23:54

Gravissimo errore: adesso ti insegnano a non pensare, a giocare senza usare la testa, come se non ci fossero tempi, come se non ci fossero i cambi campo in cui, non abituato a pensare, ti trovi a dover fare di tutto tranne che a riflettere sull’ultimo game o su quello successivo o se il tuo avversario ha mostrato delle crepe.

Ai giocatori invece, come prima e basilare cosa, andrebbe insegnato a ragionare, a stare svegli e attenti: basta un 15 e un match può svoltare.
Non essendo preparati mentalmente si trovano davanti una montagna impossibile da scalare e crollano come castelli di carte.

Prima di tutti i rudimenti tecnici, prima di ogni fondamentale e postura occorre insegnare ad avere testa e ad usarla: altrimenti non si fanno crescere uomini-tennisti, ma si forgiano tennisti-robot.

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I love tennis (Guest) 26-11-2017 22:28

@ Max (#1994176)

Sai che considerazione intelligente prevedere il non ritorno di Djokovic,nemmeno il mago Otelma!

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Terl (Guest) 26-11-2017 20:45

Anche moya ha detto che djoko e murray faranno fatica a tornare come roger e rafa..(moya tra l’altro stima molto djoko)..altra osservazione intelligente

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alexalex 26-11-2017 19:54

Scritto da magilla
della serie…i tennisti è meglio che non pensino!….mah!

In sintesi, sparare più forte possibile senza un’idea precisa … Bella filosofia…

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Max (Guest) 26-11-2017 19:26

Ha ragione sul fatto che djoko non tornerà..ultimamente si iniziano a sentire cose intelligenti in giro..era ora

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Rare99 (Guest) 26-11-2017 19:23

Non ha detto una cosa insensata il buon Marat.Il presupposto per giocare bene a tennis è l’incoscienza,pensare il meno possibile,che poi non è altro la teoria di Schmidt

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Miiiiiiii 26-11-2017 19:07

Le previsioni per l’anno prossimo sembrano i primi oroscopi 2018

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Salvo (Guest) 26-11-2017 18:46

Meno tempo per pensare è una buona cosa?

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magilla (Guest) 26-11-2017 18:13

della serie…i tennisti è meglio che non pensino!….mah! 🙄

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Risultati.it 26-11-2017 17:16

Mi mancano safin nalbandian coria

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lallo (Guest) 26-11-2017 17:14

Spiegate a Safin che non tutti i giocatori, se possono pensare durante i match… pensano alla bionda in prima fila…. :mrgreen:

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+1: Kriss69forever, Miiiiiiii