Spacca Palle - Numero 38 Copertina, Generica, WTA

Spacca Palle: l’evoluzione di Camila Giorgi

16/10/2014 12:08 83 commenti
Camila Giorgi classe 1991, al momento al n.35 del mondo
Camila Giorgi classe 1991, al momento al n.35 del mondo

Il mondo dello sport è un universo variopinto. In mezzo alle imprese di atleti di tante discipline diverse, a volte si impone un personaggio di rottura. Uno che divide, animato da un carattere o da peculiarità tecniche-agonistiche dirompenti, troppo invadenti affinché si possa passare oltre senza provare qualcosa di forte, nel bene o nel male. O lo ami o lo odi, ma non può lasciarti indifferente. In questa sottile categoria rientra la nostra Camila Giorgi, una ragazza dotata di un talento e di un tennis dirompente, molto diverso da quello che mediamente si assiste nel tour rosa, e che per questo affascina e divide. Guardarla mulinare dritti e rovesci a velocità illegali e con traiettorie rare è un’esperienza intensa, che diventa sublime quando si ammira la sua progressione a bordo campo. Eppure la Giorgi suscita anche tantissime critiche, perché col suo talento molti la vorrebbero più pragmatica, meno esuberante, più “normale”. Dopo le sconfitte si animano i detrattori, che le puntano contro il dito per gli eccessi e lacune tattiche; dopo le vittorie si esaltano i (tanti) sostenitori, che vedono in lei una futura campionessa. Dove sta la verità?

La verità è che Camila Giorgi è un talento immenso che sta attraversando il mare periglioso di una complessa evoluzione tecnica, tattica ed agonistica. La strada che ha intrapreso è molto interessante, ma serve lavoro, tempo, pazienza e capacità di resistere anche nei momenti più difficili, quelli in cui si provano le novità ed i risultati non arrivano.

La scorsa estate Camila non ha ottenuto i buoni risultati. A Wimbledon si sperava di più, come nei premier americani. Solo a New Haven ha brillato, mentre a New York è arrivata una sconfitta proprio brutta. E’ stato un assist troppo facile per i detrattori, che si sono scatenati con una marea di commenti banali, basati solo sui risultati o sulle fasi più eclatanti dei match negativi. Troppo facile, con questi presupposti, liquidare Camila come una giocatrice monocorde, insulsa, totalmente annebbiata, persa su di una traiettoria tattica totalmente errata. Irrecuperabile e devastata dal progetto tecnico di un padre che ne sta rovinando un talento raro e quindi prezioso. Stop. A queste critiche, davvero eccessive, rispondo con un secco “No”. Chi continua a pontificare mettendo “on air” questo disco rotto di critiche è un osservatore distratto, parziale e superficiale, perché non vede la complessità del momento che sta vivendo la Giorgi, ossia quello dell’inserimento di tante novità in un tennis estremamente complesso e difficile, e quindi ancor più complicato da cambiare e razionalizzare.

Il tennis è un’arte sportiva così eterogenea da meritare analisi attenta. Il nostro è uno sport di situazione: non si può mai prendere per assoluto quello che si vede in una partita. Tutto è relativo al momento, la tecnica deve esser funzionale al tempo e spazio di gioco che si condivide con l’avversario. Creare un’equazione che possa regolare i complessi fenomeni che entrano in gioco in ogni match sarebbe una ricerca impossibile anche per un Einstein del genere. Troppe le variabili interessate a creare una naturale entropia. Tutta questa premessa vale ancor più per una giocatrice ancora relativamente acerba ed in piena evoluzione come Camila Giorgi. Una ragazza complessa, che sta maturando come giocatrice e come donna, e che porta in campo un modo di essere ed una visione così estrema e diversa da necessitare un lavoro di cesello importante per affinare forma e sostanza. Di sostanza ce n’è tantissima, e di lavoro per togliere “quello che è in più” altrettanto.

Le ultime settimane di tennis indoor (forse la miglior situazione in assoluto per la Giorgi, nessun disturbo e condizioni veloci) ci stanno confermando la sua evoluzione, tra vittorie e sconfitte. Rispetto alla “Cami” che ho visto coi miei occhi a Parigi, quella attuale è una giocatrice assai diversa e più completa. Più complessa, perché ha inserito parecchie novità tecniche che la stanno trasformando anche sul piano tattico.

Tattico, sì. Troppo facile banalizzare il tutto vedendo una palla break o un match point sbagliato con atavica furia… Un match va letto nel suo complesso, e quella furia innata si sta instradando in qualcosa di più disciplinato e meno estemporaneo, come ha dimostrato l’eccellente prestazione di ieri sera contro Flavia Pennetta a Mosca. Ieri la brindisina è stata a tratti travolta sul piano della spinta, ma senza subire quelle sfuriate fuori controllo a cui Camila ci aveva abituato. La figlia di Sergio è stata piuttosto disciplinata, ha sparacchiato ben poco e tenuto una condotta di gara assai intelligente, trovando un discreto equilibrio tra rischio e rendimento, segno evidente del lavoro che sta portando avanti. Va detto che Flavia non sta attraversando il suo miglior momento, e Camila sulla palla piuttosto veloce e piatta della “Penna” andava a nozze. Ma già a Linz (e pure in altre sconfitte di fine estate) altri segnali si sono visti, e vanno tutti nella stessa direzione: una razionalizzazione.

Prima di “smontare” il tennis di Camila come un Lego per analizzarlo mattoncino dopo mattoncino, la novità di fondo è la sua nuova capacità di giocare per larghi tratti del match riuscendo a contenere la spinta. Non rischia quasi più il vincente al primo colpo (risposta esclusa), ma cerca di costruirsi una situazione di gioco che la porti in una condizione di vantaggio e quindi in condizione ottimale per prendersi il rischio, esplodendo la spinta eccezionale dei suoi fendenti. Ancora sta lavorando su questo aspetto, e capita che si perda prendendosi improvvisi rischi eccessivi, ingolosita dal punteggio, dal momento del match in cui si sente superiore vedendo l’altra confusa dal suo pressing vigoroso. Ma sono passaggi sempre più rari, che accadono magari quando è sotto pressione, e quindi finisce per attaccarsi alle antiche certezze sparando via tutto. In questo deve ancora crescere, materializzando dentro di sé nuove certezze e forza. E’ un passaggio obbligato, che può superare solo giocando match e provando situazioni in campo. Fino a poco tempo fa tendeva a strappare col rovescio per la troppa fiducia, prendendosi rischi enormi e non giustificati dal momento del match; e col dritto, il colpo meno sicuro, tendeva a chiudere esageratamente invece di cercare una soluzione a minor velocità e rischio. I tanti errori che commetteva cercando dei lungo linea a tutto braccio, magari sparati in precario equilibrio per uscire dall’angolo, sono sempre più rari, soprattutto col dritto. Oggi cerca maggiormente di imporre i suoi ritmi e velocità sulla diagonale, visto che il suo pressing in progressione può diventare ingestibile per ogni avversaria, col dritto ma anche col rovescio, con cui lavora un paio di accelerazioni a ¾ di velocità fino a lasciarne partire una più stretta e totalmente imprendibile.

Il dritto è l’esecuzione su cui sta più lavorando, ottenendo un fondamentale molto più sicuro. La meccanica è sempre molto fluida ma più complessa: ora riesce a passare dal piattone a tutta velocità – davvero impressionante ed imprendibile – ad un colpo più coperto nella spinta, sempre pericoloso ma che scappa di meno. Scava più la palla sotto, usando molto bene la potenza ed elasticità delle gambe, che grazie a velocità ed appoggi da numero 1 la portano quasi sempre a trovarsi nella posizione ideale per swingare. Anche il polso aiuta nella copertura, senza eccessi di rotazione a fine colpo. Ne escono drive potenti e carichi, lunghi ed angolati, che mettono a nudo la mediocrità di spostamento di quasi tutte le rivali sul tour, alle velocità che la Giorgi riesce ad imporre. Un colpo che può fare tutta la differenza del mondo, poiché le può portare vincenti grazie ad errori forzati delle rivali senza che lei si prenda rischi enormi cercando la riga, e che allo stesso tempo abbatte il numero dei suoi errori non forzati (nastri…) o forzati alla ricerca del winner. La crescita ulteriore sarà nella gestione tattica: deve esser lucida a capire quale sia il momento ideale per tirare “il piattone” a chiudere o il colpo più di scambio, che cade nel campo avversario insidioso per velocità e lunghezza ma che ha più margine rispetto al passato. Sembra quasi una bestemmia pensando alla Giorgi di qualche mese fa, ma grazie a questo colpo ed una condotta più lucida si inizia ad intravedere anche una fase interlocutoria, quel paio di colpi di attesa (due, non di più!?) per trovarsi in una posizione migliore per spaccare lo scambio. Questo drive di dritto più coperto è un colpo utilissimo anche in difesa, visto che prima la soluzione a chiudere a tutto rischio era quasi l’unica via d’uscita.

Qualche novità si vede anche sul rovescio. La sensazione degli ultimi match è che Camila ruoti di meno le spalle quando tira il bimane dal centro, con uno swing velocissimo ma ancor più composto. Così facendo la palla gli scappa meno larga quando è in massima spinta, e diminuire il numero di errori è per lei fondamentale. Inoltre si è iniziato a vedere un certo uso del back ad una mano quando è in recupero. Addirittura talvolta ha staccato la mano per cambiare il ritmo, cosa assolutamente nuova e diversa per una colpitrice pura come lei. La tecnica di esecuzione è ancora rivedibile (passa fin troppo sotto alla palla), ma potrebbe essere un plus notevole, anche per trovare una rotazione che l’avversaria non si aspetta e quindi la sorprende. Inoltre questo potrebbe essere un tassello importante per completare l‘evoluzione definitiva verso un gioco più verticale, che sta provando.

La tattica della Giorgi resterà sempre quella di dominare lo scambio e chiudere in progressione; ma invece di cercare a tutti i costi la riga per chiudere, adesso quando riceve una palla più corta prova anche a verticalizzare giocando un colpo (dritto o rovescio) “di attacco” veloce, seguendolo a rete. Le statistiche dicono chiaramente che cerca questa soluzione in modo crescente. E’ un’evoluzione molto interessante: abbassare il rischio, sorprendere l’avversaria che non sa se aspettarsi un colpo a chiudere o una discesa a rete. Sul net la sua tecnica non è affatto malvagia perché entra decisa sulla palla senza troppi fronzoli, anche se deve affinarla perché al volo sì che la percentuale di rischio è alta! Quando cerca quest’approccio tende a giocarlo piuttosto centrale; tatticamente è interessante perché non da angolo per il passante alla rivale, e inoltre tende a sbagliarlo di meno. Il problema arriva se non le esce abbastanza lungo: in quel caso la posizione è ancora rivedibile poiché tende ad attaccarsi parecchio alla rete per chiudere, oppure al contrario ha quell’attimo di esitazione che la fa restare un filo indietro, aprendo l’angolo al passante basso e stretto. C’è molto lavoro da fare, ma è un’evoluzione notevolissima per il suo tennis perché le consente di diminuire il numero di errori non forzati cercando il winner stratosferico a tutti i costi, e le consente di completare maggiormente il gioco.

Ma il completamento più importante nel suo tennis oltre al diritto è il netto salto di qualità al servizio. In questi ultimi tornei si giocava indoor, quindi è più facile ricavare il massimo dalla battuta; ma il salto di qualità pare evidente, e quando la Giorgi prende ritmo alla battuta e le entra la prima il suo forcing diventa a tratti irresistibile. Il movimento è diventato più efficiente, e tutto parte dal lancio di palla, che ha affinato ed è oggi molto più preciso e continuo. Soffre ancora la tendenza a lanciare la palla un filo dietro, per caricare un vigoroso kick misto ad un filo di slice; con la velocità della testa della sua racchetta l’esuberanza della spinta tende ad essere eccessiva e la palla a scappargli via larga-lunga. Le statistiche della WTA la inseriscono nella top5 per percentuali di realizzazione, segno evidente di come tutto il suo gioco dipenda molto dalla battuta. Tenere alta la percentuale di prime palle è decisivo, come continuare a lavorare per una seconda più sicura.

Qua entra in gioco l’aspetto mentale, la sicurezza e la continuità di prestazione. Camila non sarà mai granitica, non riesco ad immaginarmela continua dal primo all’ultimo punto, in ogni situazione di gioco. E’ nel suo DNA, quello di una ragazza ricca di qualità ma con un istinto dominante, quel fuoco non facile da piegare ad un tennis razionale e percentuale. Stanno lavorando tanto, come ho spiegato dal punto di vista tecnico, per razionalizzare ogni aspetto e inserirlo in una condotta più “smart” e meno estemporanea. Non è un lavoro facile, si vedono progressi ma i buchi ancora ci sono, la penalizzano molto e non sono facili da eliminare. Forse deve cercare di cambiare i tempi di gioco, prendersi degli attimi in più tra i punti per fare dei veloci reset mentali e ripartire, invece che lasciarsi trascinare da un flusso continuo che nei momenti “no” le portano via serie di giochi negativi. Trovare il modo per arrestare ed invertire i momenti negativi è forse il gradino più alto da salire, quello che può fare la differenza tra la grande giocatrice e la campionessa. Serve pazienza, sempre tempo. Serve accumulare esperienza di match vinti e persi. Serve la capacità di mettere ordine tra tutti i mattoncini per arrivare a completare una architettura suggestiva. In pochi sottolineano come il tennis della Giorgi sia assai “demanding” fisicamente, sempre così attiva sulla palla, sempre in comando e spinta, mai in attesa o in rimessa. La ricerca di un equilibrio anche sotto il punto di vista dello sforzo è basilare, perché nei momenti di fatica si è anche meno lucidi.

La stagione è quasi terminata. Camila ha davanti a sé diverse settimane per riposare, rigenerarsi ed insistere lavorando su quest’evoluzione che pare molto interessante. Con alle spalle un anno giocato con buona continuità e senza gravi problemi fisici, i segnali di crescita sono stati evidenti. Difficile dire che ne sarà del 2015 di “Cami”, potrebbe essere quello dell’esplosione, o un’altra stagione di crescita più lenta. La speranza è che i frutti del lavoro siano ancor più dolci e succulenti. La certezza è che vederla giocare colpi così veloci, angolati, spregiudicati e tecnicamente superbi provocano vibrazioni notevolissime. Se il tutto diventerà ancor più continuo e efficace, ci sarà da divertirsi…

 

Marco Mazzoni


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83 commenti. Lasciane uno!

FabioP (Guest) 17-10-2014 15:04

Scritto da ginglegel

Scritto da FabioP
@ ginglegel (#1193079)
Tra le cose che apprezzo della Giorgi, c’è ANCHE la compostezza. Non sono convinto sia da ottusi, neanche sportivamente parlando

sai qual’è il risultato di quella compostezza e di quel silenzio quasi bendato?
che tra un cambio e l’altro di campo cerca inconsciamente di compensare e di scaricare l’energia nervosa con quel ossessivo far tremare le gambe…
1. non ci riesce, perché non c’è una singola volta che stia tranquilla
2. è un grande SPRECO di ENERGIA, e se metti una partita di 3 set con tutti cambi campo, è tutto lavoro fisico extra…
3. visto che si parlava di stile, è anche sgradevole da vedere

Può darsi.
Ma per me qursto è un po’ un(o dei tanti) processo alle intenzioni della Giorgi, non sono convinto che tu abbia ragione; e siamo scivolati leggermente fuori topic, relativamente a questa minidiscussione

83
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ForzaCami (Guest) 17-10-2014 11:09

Scritto da Gaz

Scritto da sasuzzo
Perfetta analisi (come al solito), peccato che questo percorso di crescita ed evoluzione del gioco di Camila sia iniziato solo adesso, con almeno 2 anni di ritardo. Tutti qui a dire, da anni, che il suo era un gioco troppo rischioso. Paradossalmente, e l’ho pensato da subito, le vittorie di 2 anni fa in poi,contro diverse top 10 hanno incaponito papà Giorgi a perseverare in un gioco monocorde. Impressioni di ieri sera confermate da un grande Intenditore di tennis. Bravo Mazzoni.

2 anni di ritardo ?
questa ragazza vinceva itf $50.000 a 17 anni.
Queste tenniste precoci che fanno questi risultati in questi itf dopo qualche mese arrivano gia’ in fondo ai primi international.
Questa ragazza ha raggiunto i primi quarti di finale in un wta solo quest’anno,alla soglia dei 23 dopo quasi 5 anni.Qualche cosa non ha seguito il suo corso,per colpa di chi o per quali ragioni sono argomenti che forse non conosce nessuno.

Il primo Itf lo ha vinto un mese prima di fare i 18 (novembre 2009), peccato che dopo aver praticamente perso metà anno nel 2011 (motivi familiari che sanno tutti), Camila abbia raggiunto gli OTTAVI a Wimbledon e di anni ne aveva 20 e mezzo (ma forse contano di piu i quarti di un wta).
E in quella annata ha giocato solo 6-7 tornei a causa della spalla.

82
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filippo90 (Guest) 17-10-2014 08:38

@ ginglegel (#1193226)

Allora che ne dici di Nadal? In ogni cambio campo sembra un ossesso, ma è il tennista mentalmente più forte.

81
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ginglegel 17-10-2014 01:14

Scritto da FabioP
@ ginglegel (#1193079)
Tra le cose che apprezzo della Giorgi, c’è ANCHE la compostezza. Non sono convinto sia da ottusi, neanche sportivamente parlando

sai qual’è il risultato di quella compostezza e di quel silenzio quasi bendato?
che tra un cambio e l’altro di campo cerca inconsciamente di compensare e di scaricare l’energia nervosa con quel ossessivo far tremare le gambe…

1. non ci riesce, perché non c’è una singola volta che stia tranquilla
2. è un grande SPRECO di ENERGIA, e se metti una partita di 3 set con tutti cambi campo, è tutto lavoro fisico extra…
3. visto che si parlava di stile, è anche sgradevole da vedere

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dfhdfg (Guest) 17-10-2014 00:32

Che apologia prolissa e sofferente di “articolite”! Bah.
Spero tanto che C.G. non abbia bisogno di questo genere di spinte mediatiche grottesche.
“Talento immenso”… ma va là, che esagerazione; se lo fosse avrebbe travolto qualunque avversaria gli fosse capitata contro, proprio come i vari “talenti immensi” che la storia ci ha fatto conoscere in ogni disciplina.
Capirei se avesse appena cominciato a giocare a tennis, ma non è così, vero?

Rimane una tennista che seguo molto volentieri perché propone un gioco spettacolare. Se un giorno diventerà pure vincente tanto meglio.
Intanto speriamo che vinca questo di Mosca, senza quel sacco di tenniste che popola la parte alta del ranking e che non ha ancora ricevuto quell’appellativo 😉

79
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FabioP (Guest) 16-10-2014 23:55

@ ghisallo (#1193125)

…And your point is?

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Gaz (Guest) 16-10-2014 23:29

Scritto da sasuzzo
Perfetta analisi (come al solito), peccato che questo percorso di crescita ed evoluzione del gioco di Camila sia iniziato solo adesso, con almeno 2 anni di ritardo. Tutti qui a dire, da anni, che il suo era un gioco troppo rischioso. Paradossalmente, e l’ho pensato da subito, le vittorie di 2 anni fa in poi,contro diverse top 10 hanno incaponito papà Giorgi a perseverare in un gioco monocorde. Impressioni di ieri sera confermate da un grande Intenditore di tennis. Bravo Mazzoni.

2 anni di ritardo ?
questa ragazza vinceva itf $50.000 a 17 anni.
Queste tenniste precoci che fanno questi risultati in questi itf dopo qualche mese arrivano gia’ in fondo ai primi international.
Questa ragazza ha raggiunto i primi quarti di finale in un wta solo quest’anno,alla soglia dei 23 dopo quasi 5 anni.Qualche cosa non ha seguito il suo corso,per colpa di chi o per quali ragioni sono argomenti che forse non conosce nessuno.

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cercasifuturiroger (Guest) 16-10-2014 23:22

Scritto da Fan
Finalmente una disamina seria e competente sulla ragazza: complimenti all’articolista che si rivela essere uno che il tennis lo conosce e lo pratica.

Un conto è leggere chi sa scrivere con giudizio ed equilibrio un altro è analizzare qualche “avventore a gettone a caso” 🙂

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zoff (Guest) 16-10-2014 22:56

Bene. Bene. Se la natura segue il suo corso, l’unico dubbio é: quale torneo vincerà la nostra Cami nel 2015?

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Fan (Guest) 16-10-2014 22:24

Finalmente una disamina seria e competente sulla ragazza: complimenti all’articolista che si rivela essere uno che il tennis lo conosce e lo pratica.

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ghisallo (Guest) 16-10-2014 21:55

@ FabioP (#1193118)

Io tra le cose che apprezzo metterei le sue interviste, il modo con cui padroneggia la lingua italiana, le idee che ha sul tennis, sul gioco delle sue colleghe, sulla strategia da adottare, sui cambiamenti da attuare nel corso del match.

73
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FabioP (Guest) 16-10-2014 21:35

@ ginglegel (#1193079)

Tra le cose che apprezzo della Giorgi, c’è ANCHE la compostezza. Non sono convinto sia da ottusi, neanche sportivamente parlando

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dr. Prof. Antenore Papuffi servo della giustizia (Guest) 16-10-2014 21:09

Grazie per i copiosi messaggi di stima che arrivano numerosi!

71
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ginglegel 16-10-2014 20:48

@ dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia

gli incitamenti che i tennisti gridano a se stessi, vamos come on komm jetz, aide, e vai, eccettera

fanno parte dello sport.
ma non solo, sono una parte SANA E INTEGRANTE dello sport, che lascia circolare e sfoga le energie nervose…

se Nadal o la Williams o la Sharapova non si incitassero come fanno dopo i punti importante, sarebbero altrettanto forti mentalmente e avrebbero ottenuto gli stessi risultati?
è una domanda retorica, la risposta è: NO.

Djokovic ogni tanto fa degli urli da guerriero tribale proprio, ma è per questo un giocatore irrispettoso e inelegante?
Non credo proprio.

non mi viene in mente nessun campione attuale che non si autoinciti vocalmente, persino Federer ogni tanto lo fa.

ammirare una giocatrice perché rispetto ad altre sta sempre composta e in silenzio come in chiesa, è veramente ottuso.
sportivamente parlando.

70
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Koko (Guest) 16-10-2014 19:20

Scritto da dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia

Scritto da ForzaCami

Scritto da Lino
Bell’articolo e ben scritto, Bravo Mazzoni!!
Nonostante la lunghezza si legge tutto d’un fiato
D’accordissimo sul fatto che stanno lavorando sul diritto e che il rovescio sia nettamente il colpo migliore di Camila, insieme a quell’anticipo di palla che è fantastico.
Io, tifosissimo di Agassi fin dai suoi esordi, quando vidi Camila a Wimbledon nel 2011 ne rimasi abbagliato, pur coi suoi tanti errori. Il suo talento è enorme e va pazientemente fatto crescere.
Ne approfitto per fare i complimenti anche a Sergio, che ad ogni sconfitta viene maltrattato da tutti o quasi, ma che non viene mai citato dopo le tante belle vittorie.. BRAVO Sergio!
Infine, tanti complimenti alla Pennetta, che ho visto in gran ripresa ieri sera che fa molto ben sperare per Sofia e le auguro di riavvicinarsi presto alla top ten, perchè secondo me è la più forte tennista italiana del 2014.

Stessa mia piacevole “condanna”, la vidi nel 2011 e pensai “oh c…o, questa ragazzina gioca come Andrè”.
Basta, da quel giorno ero innamorato di lei.

In questi post si nomina “a ragione” il nome di Agassi
Il mio di aneddoto è il seguente: era – se non erro – l’inverno del 2011 ed avevo (con tante speranze che ahimè non si sono realizzate) iscritto mia figlia ad un corso di tennis.
Una sera, appunto del 2011, volendo acculturarmi sulle nuove leve del tennis italiano, allo scopo inconfessabile di trovare un modello sportivo per mia figlia, mi sono imbattuto in alcuni articoli (risalenti per la verità ad un paio di anni prima)che parlavano in tono entusiastici della giovanissima Camila.
Addirittura un mito (per me) come Adriano Panatta avevo dichiarato che come Camila aveva visto giocare solo Agassi.
Di Panatta si può dire quello che si vuole, ma certo non che sia il primo venuto in campo tennistico.
Da li una curiosità sempre crescente, che mi ha fatto passare notti insonni incollato al PC per seguirla negli ITF negli USA, e l’inaspettata sorpresa di vedere che la nostra beniamina aveva addirittura fatto un reportage fotografico, vista la sua avvenenza.
Insomma un personaggio nuovo finalmente nel panorama un pò stantio del nostro tennis (formato da grandi giocatrici…ci mancherebbe).
Il piacere di seguirla è diventato ammirazione quando finalmente la si è vista giocare su palcoscenici più consoni al suo talento.
Ammirazione anche per il suo comportamento in campo, oltre che per la sua innovativa tecnica di gioco.
Mai un pugno rivolto all’avversaria, mai un vamossss…. che francamente ritengo essere un incitamento assai singolare quando pronunciato da una italiana, mai urla che accompagnano i colpi da fondo campo come ci si trovasse al mercato del pesce(malcostume questo, regalatoci negli anni 80 dal mitico Jmmy Connors.
Insomma una splendida realtà.
Godiamocela senza se e senza ma.

Nonostante il nick leggermente ampolloso non si può non condividere il post di Papuffi!

69
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ginglegel 16-10-2014 19:08

@ Fabblack (#1192991)

è perché la Giorgi ha ancora 22 anni, ma all’inizio dell’anno prossimo sarano 24, fra due anni saranno 28, fra tre anni avrà 36 anni, fra 4 anni sarà più vecchia di Steffi Graff

68
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ghisallo (Guest) 16-10-2014 18:45

@ temmi (#1192989)

Sì intanto però quando dicevo di Quinzi tutti scrivevano come dici tu, ma i fatti mi sembra che non mi stiano smentendo.

67
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ghisallo (Guest) 16-10-2014 18:43

@ ThePunisher (#1192964)

Ah ah ah, secondo te la Giorgi è come la Williams!!! Sei un grande, allora, hai una fantasia strepitosa… Se le soffia da vicino, la Giorgio cade…

66
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ginglegel 16-10-2014 18:37

bell’articolo.

65
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Davide V (Guest) 16-10-2014 18:31

L’incipit dell’articolo è perfetto e spiega perché Camila è sempre al centro dell’attenzione, ovunque vada: lei ha quel “QUID” che è raro, che contraddistingue solo talune persone. Può essere una pericolosa arma a doppio taglio, perché suscita sentimenti irrazionali estremi e, purtroppo, contrapposti. La vidi per sbaglio, facendo zapping, due edizioni fa a Wimbledon mentre vinceva con non ricordo chi. Da allora sono rapito e colpito da questa ragazzina straordinaria, ma mi rendo conto che in un Paese di invidiosi compulsivi come l’Italia lei possa avere problemi, come capitò a Baggio, a Tomba e, soprattutto, al povero Pantani. Spero che sappiano tutelarla, l’Italia contemporanea non tollera chi è sopra la media….

64
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sasuzzo 16-10-2014 18:29

Perfetta analisi (come al solito), peccato che questo percorso di crescita ed evoluzione del gioco di Camila sia iniziato solo adesso, con almeno 2 anni di ritardo. Tutti qui a dire, da anni, che il suo era un gioco troppo rischioso. Paradossalmente, e l’ho pensato da subito, le vittorie di 2 anni fa in poi,contro diverse top 10 hanno incaponito papà Giorgi a perseverare in un gioco monocorde. Impressioni di ieri sera confermate da un grande Intenditore di tennis. Bravo Mazzoni.

63
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Almeno UNO (Guest) 16-10-2014 18:23

Intanto complimenti a Marco per l’articolo, come al solito molto interessante e ben fatto.
Sono assolutamente d’accordo su tutto quanto scritto per filo e per segno.
Adoro Camila per come gioca e per come si comporta in campo.
Ho seguito in livescore il suo primo successo in Polonia ed in streaming il suo secondo in Canada.
Per cui non è da oggi che affermo che questa è potenzialmente una top five.
Grande stima per Schiavone, Vinci, Pennetta e Sarita, ma con Camila abbiamo trovato l’atleta che è in grado di determinare l’esito di ogni match.
Se poi riuscirà o meno ad imporsi ad altissimi livelli dipende anche da altre variabili, ma le potenzialità ci sono tutte.

62
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Fabblack (Guest) 16-10-2014 18:23

@ ghisallo (#1192918)

Non ne ha ancora 23, di anni ed alla sua età nessuna delle altre italiane ha chiuso l’anno al nr. 35, se non sbaglio (forse neanche lei, visto che può ancora migliorare, fino al 27, mi pare…contando pure la Li).

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temmi (Guest) 16-10-2014 18:20

Scritto da ThePunisher
@ ghisallo (#1192918)
Chissà cosa pensa Serena Williams di questa tua sentenza, dato che a 33 anni suonati, con un fisico non certo asciutto e con un tennis muscolare e di spinta è n.1 del mondo da più di un anno e mezzo…

Acc…. per un attimo avevo sperato che non si rispondesse alle trollate

60
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cercasifuturiroger (Guest) 16-10-2014 18:16

Scritto da bibi & bibò

Scritto da cercasifuturiroger

Scritto da dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia

Scritto da ForzaCami

Scritto da Lino
Bell’articolo e ben scritto, Bravo Mazzoni!!
Nonostante la lunghezza si legge tutto d’un fiato
D’accordissimo sul fatto che stanno lavorando sul diritto e che il rovescio sia nettamente il colpo migliore di Camila, insieme a quell’anticipo di palla che è fantastico.
Io, tifosissimo di Agassi fin dai suoi esordi, quando vidi Camila a Wimbledon nel 2011 ne rimasi abbagliato, pur coi suoi tanti errori. Il suo talento è enorme e va pazientemente fatto crescere.
Ne approfitto per fare i complimenti anche a Sergio, che ad ogni sconfitta viene maltrattato da tutti o quasi, ma che non viene mai citato dopo le tante belle vittorie.. BRAVO Sergio!
Infine, tanti complimenti alla Pennetta, che ho visto in gran ripresa ieri sera che fa molto ben sperare per Sofia e le auguro di riavvicinarsi presto alla top ten, perchè secondo me è la più forte tennista italiana del 2014.

Stessa mia piacevole “condanna”, la vidi nel 2011 e pensai “oh c…o, questa ragazzina gioca come Andrè”.
Basta, da quel giorno ero innamorato di lei.

In questi post si nomina “a ragione” il nome di Agassi
Il mio di aneddoto è il seguente: era – se non erro – l’inverno del 2011 ed avevo (con tante speranze che ahimè non si sono realizzate) iscritto mia figlia ad un corso di tennis.
Una sera, appunto del 2011, volendo acculturarmi sulle nuove leve del tennis italiano, allo scopo inconfessabile di trovare un modello sportivo per mia figlia, mi sono imbattuto in alcuni articoli (risalenti per la verità ad un paio di anni prima)che parlavano in tono entusiastici della giovanissima Camila.
Addirittura un mito (per me) come Adriano Panatta avevo dichiarato che come Camila aveva visto giocare solo Agassi.
Di Panatta si può dire quello che si vuole, ma certo non che sia il primo venuto in campo tennistico.
Da li una curiosità sempre crescente, che mi ha fatto passare notti insonni incollato al PC per seguirla negli ITF negli USA, e l’inaspettata sorpresa di vedere che la nostra beniamina aveva addirittura fatto un reportage fotografico, vista la sua avvenenza.
Insomma un personaggio nuovo finalmente nel panorama un pò stantio del nostro tennis (formato da grandi giocatrici…ci mancherebbe).
Il piacere di seguirla è diventato ammirazione quando finalmente la si è vista giocare su palcoscenici più consoni al suo talento.
Ammirazione anche per il suo comportamento in campo, oltre che per la sua innovativa tecnica di gioco.
Mai un pugno rivolto all’avversaria, mai un vamossss…. che francamente ritengo essere un incitamento assai singolare quando pronunciato da una italiana, mai urla che accompagnano i colpi da fondo campo come ci si trovasse al mercato del pesce(malcostume questo, regalatoci negli anni 80 dal mitico Jmmy Connors.
Insomma una splendida realtà.
Godiamocela senza se e senza ma.

Io quando leggo post rivelatori come questo vengo folgorato dall’emozione e mi sento molto coinvolto per la bellezza del messaggio trasmessoci ,come quando mi viene dall’affermare…..habemus…papalem, scusate habemus papam…faccio un pò di confusione…con espressioni che non mi sono molto familiari

Ma non dirlo manco per scherzo!
Non c’è mica bisogno di scusarsi, un piccolo errore di latino può capitare a molti.
Mica sei all’esame di maturità!
Ma ….. Non è che hai fatto l’istituto professionale?

ehehe nono..anzi ho pure troppi titoli….soltanto che questi ragionamenti copia & incolla Camila/Agassi mi sono piaciuti tantissimo…..e quando faccio disquisizioni del genere se dico Papam, non so perchè a volte mi esce Papalem….mia deformazione….grazie per il supporto 😛

59
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ThePunisher (Guest) 16-10-2014 17:49

@ ghisallo (#1192918)

Chissà cosa pensa Serena Williams di questa tua sentenza, dato che a 33 anni suonati, con un fisico non certo asciutto e con un tennis muscolare e di spinta è n.1 del mondo da più di un anno e mezzo…

58
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pazzodicamila 16-10-2014 17:46

Scritto da bibi & bibò

Scritto da pinkfloyd
@ dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia (#1192820)
Il fatto che una (o uno) possa incitarsi o auto-incitarsi o meno, mi sembra una questione francamente irrilevante.
E non penso sia questione di “maleducazione”, penso sia semplicemente un modo d’essere, una proiezione della propria personalità, quella più esuberante e quella più tiepida o timida.
Io preferisco chi esterna le proprie emozioni, in qualche modo, anche un vamos o come on o quello che è, perché vive la partita e le difficoltà di essa o rimarca i punti belli conquistati…e esulta, urla, saltella, vive – insomma – quel momento gioioso o favorevole.
Il tennis è uno sport individuale, se ci si comporta senza eccedere e sbracare vanno benissimo queste forme di esternazione e questi segnali di “vita”.
Poi Camila fa benissimo a comportarsi così perché lei è…così, magari non ci pensa ad esternare e pensa già al prossimo punto da giocare.
Ma dire che le altre sono pazze o da condannare (io solo il grunting odio in maniera spropositata) mi sembra anche, piuttosto eccessivo.

E infatti non condanno nessuno.
Ciascuno è libero di comportarsi (nel lecito) come crede.
Sul fatto di rimarcare i propri punti belli…assolutamente d’accordo.
Quello che secondo me (ma ripeto …secondo me) è di una imbarazzante antiesteticità è rimarcare gli errori dell’avversario, non i propri vincenti.
E di giocatori e giocatori così ce ne sono….oh se ce ne sono.
Un’ultima considerazione (sempre su Camila rispetto al resto del mondo): prendiamo Nadal o Ferrer o la Cornet…. dopo ogni punto via ad indicare (anzi a pretendere) l’asciugamano dal raccattapalle di turno.
Eccesso di sudorazione’
Credo che sia invece un modo – neanche tanto velato – per prendere tempo.
Una stucchevole eredità dei nostri yankee cafonal!
Fanno bene?
Boh a me non pare, comunque de gustibus…
Ovviamente la maceratese, neanche quello….
Ma sono io che sono antiquato, o è invece “gradevole” vedere una condotta di gara (come quella di Cami) senza fronzoli, mezzucci, elementari trucchetti

Ci sono giocatori e giocatrici che i vincenti non li sanno fare. Non li hanno in repertorio. Quindi l’ errore avversario corrisponde al loro vincente. Cosa bruttissima a vedersi il vamos e il pugnetto in faccia o l’ urlo sguaiato, concordo in pieno. Un’ esponente di tale comportamento ce l’ abbiamo anche in casa nostra.

57
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ThePunisher (Guest) 16-10-2014 17:43

Poveri rosikoni, siete stati messi con le spalle al muro!

56
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bibi & bibò (Guest) 16-10-2014 17:23

Scritto da cercasifuturiroger

Scritto da dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia

Scritto da ForzaCami

Scritto da Lino
Bell’articolo e ben scritto, Bravo Mazzoni!!
Nonostante la lunghezza si legge tutto d’un fiato
D’accordissimo sul fatto che stanno lavorando sul diritto e che il rovescio sia nettamente il colpo migliore di Camila, insieme a quell’anticipo di palla che è fantastico.
Io, tifosissimo di Agassi fin dai suoi esordi, quando vidi Camila a Wimbledon nel 2011 ne rimasi abbagliato, pur coi suoi tanti errori. Il suo talento è enorme e va pazientemente fatto crescere.
Ne approfitto per fare i complimenti anche a Sergio, che ad ogni sconfitta viene maltrattato da tutti o quasi, ma che non viene mai citato dopo le tante belle vittorie.. BRAVO Sergio!
Infine, tanti complimenti alla Pennetta, che ho visto in gran ripresa ieri sera che fa molto ben sperare per Sofia e le auguro di riavvicinarsi presto alla top ten, perchè secondo me è la più forte tennista italiana del 2014.

Stessa mia piacevole “condanna”, la vidi nel 2011 e pensai “oh c…o, questa ragazzina gioca come Andrè”.
Basta, da quel giorno ero innamorato di lei.

In questi post si nomina “a ragione” il nome di Agassi
Il mio di aneddoto è il seguente: era – se non erro – l’inverno del 2011 ed avevo (con tante speranze che ahimè non si sono realizzate) iscritto mia figlia ad un corso di tennis.
Una sera, appunto del 2011, volendo acculturarmi sulle nuove leve del tennis italiano, allo scopo inconfessabile di trovare un modello sportivo per mia figlia, mi sono imbattuto in alcuni articoli (risalenti per la verità ad un paio di anni prima)che parlavano in tono entusiastici della giovanissima Camila.
Addirittura un mito (per me) come Adriano Panatta avevo dichiarato che come Camila aveva visto giocare solo Agassi.
Di Panatta si può dire quello che si vuole, ma certo non che sia il primo venuto in campo tennistico.
Da li una curiosità sempre crescente, che mi ha fatto passare notti insonni incollato al PC per seguirla negli ITF negli USA, e l’inaspettata sorpresa di vedere che la nostra beniamina aveva addirittura fatto un reportage fotografico, vista la sua avvenenza.
Insomma un personaggio nuovo finalmente nel panorama un pò stantio del nostro tennis (formato da grandi giocatrici…ci mancherebbe).
Il piacere di seguirla è diventato ammirazione quando finalmente la si è vista giocare su palcoscenici più consoni al suo talento.
Ammirazione anche per il suo comportamento in campo, oltre che per la sua innovativa tecnica di gioco.
Mai un pugno rivolto all’avversaria, mai un vamossss…. che francamente ritengo essere un incitamento assai singolare quando pronunciato da una italiana, mai urla che accompagnano i colpi da fondo campo come ci si trovasse al mercato del pesce(malcostume questo, regalatoci negli anni 80 dal mitico Jmmy Connors.
Insomma una splendida realtà.
Godiamocela senza se e senza ma.

Io quando leggo post rivelatori come questo vengo folgorato dall’emozione e mi sento molto coinvolto per la bellezza del messaggio trasmessoci ,come quando mi viene dall’affermare…..habemus…papalem, scusate habemus papam…faccio un pò di confusione…con espressioni che non mi sono molto familiari

Ma non dirlo manco per scherzo!
Non c’è mica bisogno di scusarsi, un piccolo errore di latino può capitare a molti.
Mica sei all’esame di maturità!
Ma ….. Non è che hai fatto l’istituto professionale?
😈

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ghisallo (Guest) 16-10-2014 17:08

Commento lungo e noioso. Io dico solo che l’anno prossimo avrà 24 anni e che dato il suo tipo di gioco non potrà stare come la Pennetta a quei livelli sopra i 30. Quindi o si sbriga o ha davvero pochi anni ancora buoni, direi tre o quattro non di più, poi incomincerà a calare. E’ maturata troppo tardi e lentamente, come tuttti gli italiani del resto. Ma se senti i maestri ripetono sempre di non mettere fretta né pressione. Quindi andrà bene così, per loro…

54
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bibi & bibò (Guest) 16-10-2014 17:02

Scritto da pinkfloyd
@ dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia (#1192820)
Il fatto che una (o uno) possa incitarsi o auto-incitarsi o meno, mi sembra una questione francamente irrilevante.
E non penso sia questione di “maleducazione”, penso sia semplicemente un modo d’essere, una proiezione della propria personalità, quella più esuberante e quella più tiepida o timida.
Io preferisco chi esterna le proprie emozioni, in qualche modo, anche un vamos o come on o quello che è, perché vive la partita e le difficoltà di essa o rimarca i punti belli conquistati…e esulta, urla, saltella, vive – insomma – quel momento gioioso o favorevole.
Il tennis è uno sport individuale, se ci si comporta senza eccedere e sbracare vanno benissimo queste forme di esternazione e questi segnali di “vita”.
Poi Camila fa benissimo a comportarsi così perché lei è…così, magari non ci pensa ad esternare e pensa già al prossimo punto da giocare.
Ma dire che le altre sono pazze o da condannare (io solo il grunting odio in maniera spropositata) mi sembra anche, piuttosto eccessivo.

E infatti non condanno nessuno.
Ciascuno è libero di comportarsi (nel lecito) come crede.
Sul fatto di rimarcare i propri punti belli…assolutamente d’accordo.
Quello che secondo me (ma ripeto …secondo me) è di una imbarazzante antiesteticità è rimarcare gli errori dell’avversario, non i propri vincenti.
E di giocatori e giocatori così ce ne sono….oh se ce ne sono.
Un’ultima considerazione (sempre su Camila rispetto al resto del mondo): prendiamo Nadal o Ferrer o la Cornet…. dopo ogni punto via ad indicare (anzi a pretendere) l’asciugamano dal raccattapalle di turno.
Eccesso di sudorazione’
Credo che sia invece un modo – neanche tanto velato – per prendere tempo.
Una stucchevole eredità dei nostri yankee cafonal! 😯
Fanno bene?
Boh a me non pare, comunque de gustibus…
Ovviamente la maceratese, neanche quello….
Ma sono io che sono antiquato, o è invece “gradevole” vedere una condotta di gara (come quella di Cami) senza fronzoli, mezzucci, elementari trucchetti

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Fabri (Guest) 16-10-2014 17:01

Ragazzi, personalmente non sono un estremista ma Camila a tratti, ultimamente spesso, mi sembra un fenomeno del Tennis….una possibile campionessa….

52
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Lino (Guest) 16-10-2014 16:36

@ pinkfloyd (#1192858)
Il dr. prod. ecc. non si riferiva all’incitarsi o auto-incitarsi, che a volte è francamente eccessivo in alcune tenniste, ma puù in generale all’atteggiamento esemplare di Camila in campo, mai una protesta con gli arbitri, mai plateali urli di gioia sugli errori delle avversarie (orrendi a vedersi), mai urli o urletti ad ogni colpo di racchetta, ecc. ecc.
In queste cose, è sicuramente una delle migliori di tutto il circuito!
Poi è vero che Camila, essendo molto timida, esterna pochissimo quello che prova…

51
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robyarr (Guest) 16-10-2014 16:36

Scritto da Mats
Mi accodo agli altri.
Articolo bellissimo.
L’unica cosa che manca (o che almeno io non ho capito) è l’aspetto caratteriale della Giorgi: da spettatore, sembra che sia una ragazza molto timida e riservata e forse questo la rende all’occhio del pubblico sfuggente o fredda e forse per questo attira qualche antipatia in più della media. (anche a Linz si è visto come la Schett non ci sia rimasta molto bene per la telegraficità delle risposte di Camila). Ma appunto non so se questa mia impressione corrisponda a realtà.
E poi io sottolinerei anche l’eleganza della Giorgi: nessun grugnito, vamos, come on, superstizioni varie ed eventuali, pugni al vento e smorfie di ogni tipo

Anche a me l’aspetto che mi lascia più dubbi sulla Giorgi è il lato caratteriale. Può certamente progredire e disciplinare il suo grande talento, ma io la voglio vedere vincere tornei… non gustarmi (un pur piacevole ) flipper impazzito da cui non sai mai cosa aspettarti…
Quando, mi auguro, sarà tra le giocatrici top, ( e farà semifinali e finali non occasionalmente)le partite spesso le giocherà su una manciata di punti decisivi. E’ qui che la voglio vedere essere “centrata” di testa, dimostrare che resiste alla pressione.
Il match con la Pliskova a me non ha dato buone sensazioni da questo punto di vista. Spero mi smentisca già a partire dalla prossima stagione.

50
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Lino (Guest) 16-10-2014 16:28

Scritto da Angie

Scritto da Mats
Mi accodo agli altri.
Articolo bellissimo.
L’unica cosa che manca (o che almeno io non ho capito) è l’aspetto caratteriale della Giorgi: da spettatore, sembra che sia una ragazza molto timida e riservata e forse questo la rende all’occhio del pubblico sfuggente o fredda e forse per questo attira qualche antipatia in più della media. (anche a Linz si è visto come la Schett non ci sia rimasta molto bene per la telegraficità delle risposte di Camila). Ma appunto non so se questa mia impressione corrisponda a realtà.
E poi io sottolinerei anche l’eleganza della Giorgi: nessun grugnito, vamos, come on, superstizioni varie ed eventuali, pugni al vento e smorfie di ogni tipo

Sulla Giorgi posso solo dire :”Brava e complimenti”.
Ma hai nominato la Schett. Sono molto contento che Camila le abbia risposto a monosillabi perchè la Schett (vista più volte coi suoi servizi demenziali durante gli Slam) è una vera oca patentata! E ha anche una bruttissima bocca!! La detesto!

Hahaha straquoto 😉

49
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Lino (Guest) 16-10-2014 16:23

Scritto da ForzaCami

Scritto da Lino
Bell’articolo e ben scritto, Bravo Mazzoni!!
Nonostante la lunghezza si legge tutto d’un fiato
D’accordissimo sul fatto che stanno lavorando sul diritto e che il rovescio sia nettamente il colpo migliore di Camila, insieme a quell’anticipo di palla che è fantastico.
Io, tifosissimo di Agassi fin dai suoi esordi, quando vidi Camila a Wimbledon nel 2011 ne rimasi abbagliato, pur coi suoi tanti errori. Il suo talento è enorme e va pazientemente fatto crescere.
Ne approfitto per fare i complimenti anche a Sergio, che ad ogni sconfitta viene maltrattato da tutti o quasi, ma che non viene mai citato dopo le tante belle vittorie.. BRAVO Sergio!
Infine, tanti complimenti alla Pennetta, che ho visto in gran ripresa ieri sera che fa molto ben sperare per Sofia e le auguro di riavvicinarsi presto alla top ten, perchè secondo me è la più forte tennista italiana del 2014.

Stessa mia piacevole “condanna”, la vidi nel 2011 e pensai “oh c…o, questa ragazzina gioca come Andrè”.
Basta, da quel giorno ero innamorato di lei.

Scritto da ForzaCami

😀

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cercasifuturiroger (Guest) 16-10-2014 16:19

Scritto da dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia

Scritto da ForzaCami

Scritto da Lino
Bell’articolo e ben scritto, Bravo Mazzoni!!
Nonostante la lunghezza si legge tutto d’un fiato
D’accordissimo sul fatto che stanno lavorando sul diritto e che il rovescio sia nettamente il colpo migliore di Camila, insieme a quell’anticipo di palla che è fantastico.
Io, tifosissimo di Agassi fin dai suoi esordi, quando vidi Camila a Wimbledon nel 2011 ne rimasi abbagliato, pur coi suoi tanti errori. Il suo talento è enorme e va pazientemente fatto crescere.
Ne approfitto per fare i complimenti anche a Sergio, che ad ogni sconfitta viene maltrattato da tutti o quasi, ma che non viene mai citato dopo le tante belle vittorie.. BRAVO Sergio!
Infine, tanti complimenti alla Pennetta, che ho visto in gran ripresa ieri sera che fa molto ben sperare per Sofia e le auguro di riavvicinarsi presto alla top ten, perchè secondo me è la più forte tennista italiana del 2014.

Stessa mia piacevole “condanna”, la vidi nel 2011 e pensai “oh c…o, questa ragazzina gioca come Andrè”.
Basta, da quel giorno ero innamorato di lei.

In questi post si nomina “a ragione” il nome di Agassi
Il mio di aneddoto è il seguente: era – se non erro – l’inverno del 2011 ed avevo (con tante speranze che ahimè non si sono realizzate) iscritto mia figlia ad un corso di tennis.
Una sera, appunto del 2011, volendo acculturarmi sulle nuove leve del tennis italiano, allo scopo inconfessabile di trovare un modello sportivo per mia figlia, mi sono imbattuto in alcuni articoli (risalenti per la verità ad un paio di anni prima)che parlavano in tono entusiastici della giovanissima Camila.
Addirittura un mito (per me) come Adriano Panatta avevo dichiarato che come Camila aveva visto giocare solo Agassi.
Di Panatta si può dire quello che si vuole, ma certo non che sia il primo venuto in campo tennistico.
Da li una curiosità sempre crescente, che mi ha fatto passare notti insonni incollato al PC per seguirla negli ITF negli USA, e l’inaspettata sorpresa di vedere che la nostra beniamina aveva addirittura fatto un reportage fotografico, vista la sua avvenenza.
Insomma un personaggio nuovo finalmente nel panorama un pò stantio del nostro tennis (formato da grandi giocatrici…ci mancherebbe).
Il piacere di seguirla è diventato ammirazione quando finalmente la si è vista giocare su palcoscenici più consoni al suo talento.
Ammirazione anche per il suo comportamento in campo, oltre che per la sua innovativa tecnica di gioco.
Mai un pugno rivolto all’avversaria, mai un vamossss…. che francamente ritengo essere un incitamento assai singolare quando pronunciato da una italiana, mai urla che accompagnano i colpi da fondo campo come ci si trovasse al mercato del pesce(malcostume questo, regalatoci negli anni 80 dal mitico Jmmy Connors.
Insomma una splendida realtà.
Godiamocela senza se e senza ma.

Io quando leggo post rivelatori come questo vengo folgorato dall’emozione e mi sento molto coinvolto per la bellezza del messaggio trasmessoci ,come quando mi viene dall’affermare…..habemus…papalem, scusate habemus papam…faccio un pò di confusione…con espressioni che non mi sono molto familiari 😛

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pinkfloyd 16-10-2014 16:18

@ dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia (#1192820)

Il fatto che una (o uno) possa incitarsi o auto-incitarsi o meno, mi sembra una questione francamente irrilevante.
E non penso sia questione di “maleducazione”, penso sia semplicemente un modo d’essere, una proiezione della propria personalità, quella più esuberante e quella più tiepida o timida.
Io preferisco chi esterna le proprie emozioni, in qualche modo, anche un vamos o come on o quello che è, perché vive la partita e le difficoltà di essa o rimarca i punti belli conquistati…e esulta, urla, saltella, vive – insomma – quel momento gioioso o favorevole.
Il tennis è uno sport individuale, se ci si comporta senza eccedere e sbracare vanno benissimo queste forme di esternazione e questi segnali di “vita”.

Poi Camila fa benissimo a comportarsi così perché lei è…così, magari non ci pensa ad esternare e pensa già al prossimo punto da giocare.
Ma dire che le altre sono pazze o da condannare (io solo il grunting odio in maniera spropositata) mi sembra anche, piuttosto eccessivo.

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Angie (Guest) 16-10-2014 16:03

Scritto da Mats
Mi accodo agli altri.
Articolo bellissimo.
L’unica cosa che manca (o che almeno io non ho capito) è l’aspetto caratteriale della Giorgi: da spettatore, sembra che sia una ragazza molto timida e riservata e forse questo la rende all’occhio del pubblico sfuggente o fredda e forse per questo attira qualche antipatia in più della media. (anche a Linz si è visto come la Schett non ci sia rimasta molto bene per la telegraficità delle risposte di Camila). Ma appunto non so se questa mia impressione corrisponda a realtà.
E poi io sottolinerei anche l’eleganza della Giorgi: nessun grugnito, vamos, come on, superstizioni varie ed eventuali, pugni al vento e smorfie di ogni tipo

Sulla Giorgi posso solo dire :”Brava e complimenti”.
Ma hai nominato la Schett. Sono molto contento che Camila le abbia risposto a monosillabi perchè la Schett (vista più volte coi suoi servizi demenziali durante gli Slam) è una vera oca patentata! E ha anche una bruttissima bocca!! 😈 La detesto!

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dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia (Guest) 16-10-2014 15:33

Scritto da ForzaCami

Scritto da Lino
Bell’articolo e ben scritto, Bravo Mazzoni!!
Nonostante la lunghezza si legge tutto d’un fiato
D’accordissimo sul fatto che stanno lavorando sul diritto e che il rovescio sia nettamente il colpo migliore di Camila, insieme a quell’anticipo di palla che è fantastico.
Io, tifosissimo di Agassi fin dai suoi esordi, quando vidi Camila a Wimbledon nel 2011 ne rimasi abbagliato, pur coi suoi tanti errori. Il suo talento è enorme e va pazientemente fatto crescere.
Ne approfitto per fare i complimenti anche a Sergio, che ad ogni sconfitta viene maltrattato da tutti o quasi, ma che non viene mai citato dopo le tante belle vittorie.. BRAVO Sergio!
Infine, tanti complimenti alla Pennetta, che ho visto in gran ripresa ieri sera che fa molto ben sperare per Sofia e le auguro di riavvicinarsi presto alla top ten, perchè secondo me è la più forte tennista italiana del 2014.

Stessa mia piacevole “condanna”, la vidi nel 2011 e pensai “oh c…o, questa ragazzina gioca come Andrè”.
Basta, da quel giorno ero innamorato di lei.

In questi post si nomina “a ragione” il nome di Agassi
Il mio di aneddoto è il seguente: era – se non erro – l’inverno del 2011 ed avevo (con tante speranze che ahimè non si sono realizzate) iscritto mia figlia ad un corso di tennis.
Una sera, appunto del 2011, volendo acculturarmi sulle nuove leve del tennis italiano, allo scopo inconfessabile di trovare un modello sportivo per mia figlia, mi sono imbattuto in alcuni articoli (risalenti per la verità ad un paio di anni prima)che parlavano in tono entusiastici della giovanissima Camila.
Addirittura un mito (per me) come Adriano Panatta avevo dichiarato che come Camila aveva visto giocare solo Agassi.
Di Panatta si può dire quello che si vuole, ma certo non che sia il primo venuto in campo tennistico.
Da li una curiosità sempre crescente, che mi ha fatto passare notti insonni incollato al PC per seguirla negli ITF negli USA, e l’inaspettata sorpresa di vedere che la nostra beniamina aveva addirittura fatto un reportage fotografico, vista la sua avvenenza.
Insomma un personaggio nuovo finalmente nel panorama un pò stantio del nostro tennis (formato da grandi giocatrici…ci mancherebbe).
Il piacere di seguirla è diventato ammirazione quando finalmente la si è vista giocare su palcoscenici più consoni al suo talento.
Ammirazione anche per il suo comportamento in campo, oltre che per la sua innovativa tecnica di gioco.
Mai un pugno rivolto all’avversaria, mai un vamossss…. che francamente ritengo essere un incitamento assai singolare quando pronunciato da una italiana, mai urla che accompagnano i colpi da fondo campo come ci si trovasse al mercato del pesce(malcostume questo, regalatoci negli anni 80 dal mitico Jmmy Connors.
Insomma una splendida realtà.
Godiamocela senza se e senza ma.

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marco mazzoni (Guest) 16-10-2014 15:30

@ giovanni liotta (#1192803)

ti ringrazio per la stima. …purtroppo non dipende da me, ovvio che ci andrei di corsa! 🙂
Bottazzi lo conosco, è persona molto seria e competente, sarebbe un onore e avrei molto da imparare da lui.

43
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giovanni liotta (Guest) 16-10-2014 15:13

marco, mi piacerebbe molto sentirti in telecronaca su sky o su eurosport al fianco di luca bottazzi………..pensi si possa fare?????????

42
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biglebowski (Guest) 16-10-2014 15:04

Scritto da pinkfloyd
Spero che la prossima evoluzione di Camila sia quella di…iniziare a vincere qualcosa.
Alla fine conta quello, nel tennis come nello sport o nella vita in generale.
Spero ci sia questa…evoluzione proprio in questi giorni a Mosca.
E che continui l’anno prossimo. E poi ancora.
Se una studia o lavora per diventare una “campionessa” è solo quello il parametro con cui confrontarci: le vittorie, i trofei, i trionfi.
Lei ha 23 (non sono né pochi né tanti) ma comunque tutto il futuro davanti.
Iniziamo con il primo step, intanto.
Spero che questi eccellenti e tecnicamente impeccabili articoli di Marco, portino bene e portino soprattutto a vedere e a concretizzare la prossima, vera, tangibile evoluzione che ci sarà in Camila, quella più pratica, più gratificante e più accertata che ci sia.

10 e lode a pink.

4 a Orecchio, che non è neanche fortunato, avendo pubblicato il pezzo in cui affermava con sicurezza che era assolutamente immatura e che il padre si doveva togliere as soon as possible, due o tre giorni prima di linz

9 a Mazzoni a cui va riconosciuto che ha sempre molto creduto nei progressi di Camila

7,5 al 2014 di Camila che potrebbe diventare 8 se vincesse, solo se vincesse, il Torneo di Mosca, e sarà dura

41
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Fabblack (Guest) 16-10-2014 14:44

@ genie_roger (#1192701)

E ‘sti….?

40
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ForzaCami (Guest) 16-10-2014 14:42

Scritto da marco mazzoni
@ tommaso (#1192545)
ciao tommaso, grazie
in due parole: nel pezzo ho parlato di evoluzione-novità-miglioramenti. In questo ambito del rovescio ho parlato di meno perché era già un colpo di livello ASSOLUTO.
Non mi piace fare le classifiche dei migliori colpi, lascio le classifiche a corriere.it che pare diventato superclassificashow Però posso dirti che senza ombra di dubbio pochissime giocatrici hanno sul rovescio la combinazione di velocità-angolo-potenza di Cami. E questo, inquadrato nel suo modo travolgente di aggredire l’avversaria, è qualcosa di eccezionale. A me più che le velocità pura, colpisce l’angolo che riesce a trovare da ogni posizione di campo. Quello è sì al top.

Io rimango a bocca aperta, ancora di piu, quando tira il rovescio dal centro a uscire, fenomenale!

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ForzaCami (Guest) 16-10-2014 14:38

Scritto da Lino
Bell’articolo e ben scritto, Bravo Mazzoni!!
Nonostante la lunghezza si legge tutto d’un fiato
D’accordissimo sul fatto che stanno lavorando sul diritto e che il rovescio sia nettamente il colpo migliore di Camila, insieme a quell’anticipo di palla che è fantastico.
Io, tifosissimo di Agassi fin dai suoi esordi, quando vidi Camila a Wimbledon nel 2011 ne rimasi abbagliato, pur coi suoi tanti errori. Il suo talento è enorme e va pazientemente fatto crescere.
Ne approfitto per fare i complimenti anche a Sergio, che ad ogni sconfitta viene maltrattato da tutti o quasi, ma che non viene mai citato dopo le tante belle vittorie.. BRAVO Sergio!
Infine, tanti complimenti alla Pennetta, che ho visto in gran ripresa ieri sera che fa molto ben sperare per Sofia e le auguro di riavvicinarsi presto alla top ten, perchè secondo me è la più forte tennista italiana del 2014.

Stessa mia piacevole “condanna”, la vidi nel 2011 e pensai “oh c…o, questa ragazzina gioca come Andrè”.
Basta, da quel giorno ero innamorato di lei.

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bunga bunga 16-10-2014 14:29

che dire di questo articolo….
esaustivo, dettagliato, disamine competenti etc. etc. etc…
COMPLIMENTI A MARCO MAZZONI
io potrei aggiungere, in merito al discorso dei suoi detrattori, che tali personaggi lo sono per partito preso in quanto Camila NON E’ un prodotto del Federazione….

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Koko (Guest) 16-10-2014 14:18

Direi che bisogna sottolineare che la Giorgi è soprattutto superiore nelle potenzialità fisiche. Se noi vediamo delle baby fenomene come Bencic ci impressionano per tecnica ma presentano un fisico nemmeno lontanamente paragonabile con quello nervoso e atletico della Giorgi.Sono brave di testa e di tecnica ma rimangono bambinone amorfe fisicamente. Solo così si spiega la natura di potente Sharapova tascabile di Camila.

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lallo (Guest) 16-10-2014 14:11

Il gioco della Giorgi è perfettamente efficiente da anni. I miglioramenti, ad esempio il servizio più controllato, ne migliorano indiscutibilmente le percentuali complessive, ma non cambiano di una virgola la sostanza di una giocatrice che non legge il gioco e si affida esclusivamente all’efficacia di colpi giocati tutti al 100%. Efficacia statisticamente perdente. Si tende a sbagliare di più nei momenti chiave se non si ha la pazienza di aspettare l’occasione per assumersi un rischio meno ‘difficile’. Non parliamo poi della messe di errori in risposta al servizio.
La verità è che la Giorgi gioca un tennis flipper che, come avevo supposto a inizio settimana scorsa, paga molto sul duro indoor (ovvero campi veloci dove il margine di errore aumenta esponenzialmente anche per le avversarie). e se sono intelligenti, questa constatazione dovrà guidare il programma 2015 (tutti i tornei possibili su duro indoor ed erba all’aperto)

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cercasifuturiroger (Guest) 16-10-2014 14:09

Complimenti a Marco Mazzoni per l’articolo, in effetti mi convince molto l’utilizzo del dritto coperto, in alcuni frangenii sembra quasi indirizzarlo nel punto dove vuole, cosa molto importante per chi fa dell’altro fondamentale, il rovescio a due mani, il suo punto di forza. Innegabile anche la varietà delle prime di servizio e una sempre crescente sicurezza nel gestire questo fondamentale. Grazie a Marco ed Alessandro Orecchio sempre equilibrati e lucidi fortunatamente per noi lontani parenti di giornalisti estemporanei e che difficilmente lasciano una traccia in redazione. Ma fortunatamente ci siete voi 🙂

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genie_roger 16-10-2014 14:07

Scusate ma sapete quando fanno il sorteggio dei gruppi di Singapore?

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Neytiri 16-10-2014 14:00

Ottima analisi. Io ero tra le persone critiche e con ragione, mi permetto di aggiungere. Perchè fino ad un paio di mesi fa la sua gestione tattica dei match era a dir poco scriteriata e l’approccio molto robotico. Adesso sembra essere cambiata e mi dispiace moltissimo non aver avuto la possibilità di vederla giocare. Mi auguro continui così, vorrà dire che ci saranno tante altre occasioni per ammirarla.. come pure criticare qualche aspetto del suo gioco. Confidente che i motivi per farlo – sempre con spirito costruttivo, ovviamente – siano sempre meno.

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Mats (Guest) 16-10-2014 13:58

Mi accodo agli altri.
Articolo bellissimo.

L’unica cosa che manca (o che almeno io non ho capito) è l’aspetto caratteriale della Giorgi: da spettatore, sembra che sia una ragazza molto timida e riservata e forse questo la rende all’occhio del pubblico sfuggente o fredda e forse per questo attira qualche antipatia in più della media. (anche a Linz si è visto come la Schett non ci sia rimasta molto bene per la telegraficità delle risposte di Camila). Ma appunto non so se questa mia impressione corrisponda a realtà.

E poi io sottolinerei anche l’eleganza della Giorgi: nessun grugnito, vamos, come on, superstizioni varie ed eventuali, pugni al vento e smorfie di ogni tipo

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manuel (Guest) 16-10-2014 13:57

è una giocatrice che rischia molto,talvolta può battere la williams e altre volte puo perdere dalla numero 500 del mondo.di questi tempi gioca bene,speriamo continui cosi.per esempio quest’anno aveva battuto la sharapova e agli us.open ha perso da una qualificata,con un tabellone aperto.un solo aggettivo x camila. DISCONTINUA.

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marco mazzoni (Guest) 16-10-2014 13:55

@ tommaso (#1192545)

ciao tommaso, grazie 🙂
in due parole: nel pezzo ho parlato di evoluzione-novità-miglioramenti. In questo ambito del rovescio ho parlato di meno perché era già un colpo di livello ASSOLUTO.
Non mi piace fare le classifiche dei migliori colpi, lascio le classifiche a corriere.it che pare diventato superclassificashow 🙂 Però posso dirti che senza ombra di dubbio pochissime giocatrici hanno sul rovescio la combinazione di velocità-angolo-potenza di Cami. E questo, inquadrato nel suo modo travolgente di aggredire l’avversaria, è qualcosa di eccezionale. A me più che le velocità pura, colpisce l’angolo che riesce a trovare da ogni posizione di campo. Quello è sì al top.

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Lino (Guest) 16-10-2014 13:55

Bell’articolo e ben scritto, Bravo Mazzoni!!
Nonostante la lunghezza si legge tutto d’un fiato 🙂
D’accordissimo sul fatto che stanno lavorando sul diritto e che il rovescio sia nettamente il colpo migliore di Camila, insieme a quell’anticipo di palla che è fantastico.
Io, tifosissimo di Agassi fin dai suoi esordi, quando vidi Camila a Wimbledon nel 2011 ne rimasi abbagliato, pur coi suoi tanti errori. Il suo talento è enorme e va pazientemente fatto crescere.
Ne approfitto per fare i complimenti anche a Sergio, che ad ogni sconfitta viene maltrattato da tutti o quasi, ma che non viene mai citato dopo le tante belle vittorie.. BRAVO Sergio!
Infine, tanti complimenti alla Pennetta, che ho visto in gran ripresa ieri sera che fa molto ben sperare per Sofia e le auguro di riavvicinarsi presto alla top ten, perchè secondo me è la più forte tennista italiana del 2014.

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mazinga z (Guest) 16-10-2014 13:41

qui si sta parlando di un a giocatrice che si appresta a diventare tra le migliori del mondo, secondo me per arrivare a certi livelli devi il più’ possibile essere completo/a. Le lacune tecniche vengono colmate o da espedienti improvvisati tipo il drop shot che camila non gioca mai anche con avversaria in tribuna, pur concordando col bravo autore dell’articolo, vorrei menzionare il fatto che nella partita con pliskova, questa ragazza ha giocato senza: pensare, respirare, rilassarsi. Allora se dobbiamo parlare di evoluzione tecnica o tattica dobbiamo darle un bel dvd con tutte le partite della niculescu o di olivier rochus e ce ne sarebbero altri 1000 e farle capire che le partite non si vincono soltanto tirando tutto, si vincono anche ragionando, guardando l’avversaria (con una gamba sola vedi pliskova), etc. etc. Per il resto brava per ieri, e spero mi smentisca nelle prossime partite.

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flx (Guest) 16-10-2014 13:30

Complimenti, un articolo bellissimo per come spiega a 360° questa splendida atleta, spero che tutti quelli che seguono il tennis ne facciano tesoro. Grazie

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nik83it 16-10-2014 13:21

E’ una giocatrice che già ora può vincere ad ogni torneo international su veloce indoor.. che possa migliorare la vedo dura..

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fabrizio (Guest) 16-10-2014 13:19

@ ForzaCami (#1192541)

Concordo con te io però ero tifoso di Boris e quando vidi per la prima volta Andre mi ricordo che pensai questo fra un paio di anni per batterlo bisognerà passargli sopra con un camion!!! Eppure anche Boris a fine anni 80 era un bel fenomeno ma la capacità di anticipo di Agassi era inimitabile e ancora oggi dopo quasi 30 anni non c’è un giocatore con tale peculiarità. Per quanto riguarda le tenniste di oggi anche la Bouchard gioca simile ad Agassi e Camila, comunque questo paragone azzeccato tra Andre e Camila ti fa capire perché spero tanto in Camila in quanto come puro talento tennistico considero Agassi inferiore solo a Federer nella storia.

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ForzaCami (Guest) 16-10-2014 13:05

Scritto da tommaso
Chiedo al bravissimo Mazzoni: vedendola finalmente giocare dal vivo ho l’impressione che di rovesci così efficaci ce ne siano pochi ne circuito rosa. Mi spiego, non sto dicendo che abbia il miglior rovescio del mondo, ma a parte pochissime supertop in giornata, con quel colpo sono davvero poche quelle che riescono ad essere così incisive, o prendendosi il punto direttamente, o provocando l’errore, oppure guadagnandosi un vantaggio all’interno dello scambio così notevole.
Visto che nell’articolo si è parlato di più del diritto che non del rovescio, volevo chiedere una piccola postilla nei commenti, se possibile

Penso che parli del dritto per affrontarne l’evoluzione, visto che per quanto riguardo il rovescio, non credo ci sia bisogno di migliorarlo 😉

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Fabblack (Guest) 16-10-2014 13:01

@ Luis Piz (#1192560)

A me delle smorzate importa il giusto (cioè niente); quello che me l’ha fatta “amare” è stata la partita con la Keys a Cleveland: finalmente un’italiana che tira forte e non ha bisogno di tatticismi per tenersi a galla (non avesse avuto la scritta ITALIA sulla maglia
e vedendo la partita senza audio, non conoscendola, chi avrebbe mai pensato che lo fosse?).
Del resto, le ultime tre righe dell’articolo riassumono tutto il mio pensiero, se non si fosse capito.

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tommaso (Guest) 16-10-2014 12:58

Scritto da Luis Piz
IO crederò alla evoluzione della Giorgi quando vedrò una smorzata uscire dalle sue corde…

Scusami ma questa è una sciocchezza. Un conto è essere una giocatrice completa (anzi, “totale”) un conto è evolvere il proprio gioco. Se Cami evolvesse ai livelli massimi il suo gioco e quindi, per assurdo, facesse SEMPRE punto spingendo da fondo, che bisogno ci sarebbe di aggiungere la smorzata al bagaglio tecnico? Altre giocatrici come Sharapova o Azarenka o Serena quante smorzate giocano in una STAGIONE?

Senza contare che non è un videogioco, dove i “punti esperienza” che guadagni vincendo le partite puoi giocarteli per sviluppare una qualità. Ci vuole un lavoro pazzesco per impostare una smorzata, lavoro che andrebbe a discapito di altre parti del gioco di Cami, quindi perché lavorarci? Non conviene lavorare per rendere ancora migliore, chessò, il rovescio incrociato in risposta o il diritto lungolinea? E’ evoluzione anche quella.

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paciolli (Guest) 16-10-2014 12:57

l’articolo di Mazzoni è invece ben fatto e mi trova d’accordo su molti punti.

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paciolli (Guest) 16-10-2014 12:56

@ dave (#1192538)

ma per favore! uno che è andato avanti settimane a dire che il colpo migliore di giorgi era il dritto e altre castronerie del genere. un incompetente secondo me. e meno male che dice di seguirla fin da quando era piccina…

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Fantumazz 16-10-2014 12:55

Articolo troppo lungo: io, oltre i tweet di Giuseppe Ungaretti non vado :mrgreen:

P.S. Viva Camila, sempre e comunque 😉

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cercasifuturiroger (Guest) 16-10-2014 12:55

Scritto da Luis Piz
IO crederò alla evoluzione della Giorgi quando vedrò una smorzata uscire dalle sue corde…

ma se sa fare bene tutto il resto potrebbe farne anche a meno.

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pinkfloyd 16-10-2014 12:54

Spero che la prossima evoluzione di Camila sia quella di…iniziare a vincere qualcosa.
Alla fine conta quello, nel tennis come nello sport o nella vita in generale.
Spero ci sia questa…evoluzione proprio in questi giorni a Mosca.
E che continui l’anno prossimo. E poi ancora.

Se una studia o lavora per diventare una “campionessa” è solo quello il parametro con cui confrontarci: le vittorie, i trofei, i trionfi.
Lei ha 23 (non sono né pochi né tanti) ma comunque tutto il futuro davanti.
Iniziamo con il primo step, intanto.

Spero che questi eccellenti e tecnicamente impeccabili articoli di Marco, portino bene e portino soprattutto a vedere e a concretizzare la prossima, vera, tangibile evoluzione che ci sarà in Camila, quella più pratica, più gratificante e più accertata che ci sia.

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Luis Piz 16-10-2014 12:48

IO crederò alla evoluzione della Giorgi quando vedrò una smorzata uscire dalle sue corde… :mrgreen: :mrgreen:

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djdariop 16-10-2014 12:44

Articolo ben strutturato, indubbiamente il sintetico indoor è la superficie migliore per la Giorgi, senza il sole e il vento che in fase di battuta portano spesso a sbagliare lancio di palla e quindi commettere errori sul servizio, perchè la chiave è quella lì, il servizio…

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tommaso (Guest) 16-10-2014 12:42

Chiedo al bravissimo Mazzoni: vedendola finalmente giocare dal vivo ho l’impressione che di rovesci così efficaci ce ne siano pochi ne circuito rosa. Mi spiego, non sto dicendo che abbia il miglior rovescio del mondo, ma a parte pochissime supertop in giornata, con quel colpo sono davvero poche quelle che riescono ad essere così incisive, o prendendosi il punto direttamente, o provocando l’errore, oppure guadagnandosi un vantaggio all’interno dello scambio così notevole.

Visto che nell’articolo si è parlato di più del diritto che non del rovescio, volevo chiedere una piccola postilla nei commenti, se possibile 😀

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pazzodicamila 16-10-2014 12:39

Gran bel post, Marco. Come al solito. Si legge (e non solo tra le righe) la tua “passione” per Camila. Passione motivata in pieno da analisi tecniche ..insomma si vede perfettamente che sei uno che di tennis ne mastica, e tanto. Ma ne mastica in senso serio, non come pecorecce discussioni lette talvolta qua e là di varie persone che credono si sapere di tennis, ma che di tennis vero e giocato conoscono ben poco. Mi ha colpito tantissimo questa tua affermazione: “Non si puo’ mai prendere per assoluto quello che si vede in una partita”. Pensa che molti addirittura prendono per assoluto quello che NON VEDONO in una partita. E mi riferisco ai vari match dell’ estate americana: da Kutsnetsova a Rodionova a Safarova. Nessuno ha visto. Ma vari hanno parlato e sentenziato. Auguri.

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ForzaCami (Guest) 16-10-2014 12:39

Tutto quello che penso racchiuso in un articolo, bravo!!!
Io ho amato Agassi alla follia, e penso di essermi innamorato di Camila proprio perche me lo ricorda.
Non voglio esagerare, ma soprattutto di rovescio, non ho mai visto nessuno altro colpire la palla così d’anticipo.

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superboni 16-10-2014 12:37

@ marco.mazzoni (#1192528)

splendido articolo,concordo in pieno ogni parere espresso

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dave (Guest) 16-10-2014 12:37

Mi piacerebbe un commento, su questa evoluzione, dell utente Omar Camporese(lo dico con stima ovviamnete)che ha scritto molto spesso cose corrette su Camila (criticandola anche giustamente)

9
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peppe78 16-10-2014 12:36

Scritto da marco.mazzoni
Sì, aggiungo volentieri una riga di merito per il lavoro di Daniele Silvestre, persona che ho conosciuto e che mi ha fatto un’ottima impressione, e che certamente sta aiutando molto i Giorgi.
Più la visione è alta ed il progetto ambizioso, più sono alti i rischi e l’investimento in termini generali. E’ un altro aspetto che in pochi sottolineano, andando piuttosto a sottolineare solo gli aspetti negativi.

bellissima analisi! Concordo su tutto, stiamo per goderci una grande campionessa, ne sono certo!

8
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dave (Guest) 16-10-2014 12:33

bell articolo!!!
le scappa ancora un po il dritto incrociato difensivo..per il resto ottimi miglioramenti soprattutto in alcune occasioni dove prima tirava bombe a caso invece ora sa difendersi meglio e quando serve sa aspettare per poi colpire con le sue cannonate, se continua cosi (nono voglio parlare i top ten ancora) ne vedremo delle belle

7
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marco.mazzoni 16-10-2014 12:32

Sì, aggiungo volentieri una riga di merito per il lavoro di Daniele Silvestre, persona che ho conosciuto e che mi ha fatto un’ottima impressione, e che certamente sta aiutando molto i Giorgi.
Più la visione è alta ed il progetto ambizioso, più sono alti i rischi e l’investimento in termini generali. E’ un altro aspetto che in pochi sottolineano, andando piuttosto a sottolineare solo gli aspetti negativi.

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tommaso (Guest) 16-10-2014 12:32

Staff: date la possibilità di copincollare il terzo paragrafo, per favore? Temo che sarà necessario riproporre questa osservazione ancora e ancora, nelle varie discussioni che seguiranno la carriera di Camila 🙄

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giovanni (Guest) 16-10-2014 12:31

Da brividi l’articolo di un onesto Marco. Complimenti.

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Luca (Guest) 16-10-2014 12:29

Senza dubbio Silvestre ha i suoi meriti. So che per mesi hanno lavorato ore ed ore, condiviso con Sergio cambiamenti importanti sul servizio. Già in Cina, se verificate pur perdendo le statistiche al servizio erano migliori. Speriamo sia la consacrazione e speriamo che tutti si rendano conto di questo

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Fabri (Guest) 16-10-2014 12:26

Guardandola giocare, colpire duramente senza esitazione qualunque palla avversaria stando ben dentro il campo, muoversi leggera sul court, mi viene primaditutto l’aggettivo “impressionante”…..

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Mario (Guest) 16-10-2014 12:26

Ottimo articolo davvero. Non vorrei dire nulla di scontato ma ho avuto il piacere di vedere come allena Daniele Silvestre e senza nulla togliere alle incredibili capacità di Camila e alla dedizione di Sergio, credo che si vedano progressi su fondamentali, progressi che non si acquisiscono con un giorno, non si acquisiscono facilmente durante periodi di gara .

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