Roland Garros - Presentazione Finale ATP, Copertina, Generica

Sarà ancora Nadal vs Djokovic: analisi tecnico-tattica della loro sfida (di Marco Mazzoni)

07/06/2014 11:33 37 commenti
Il Roland Garros sta per eleggere i suoi campioni 2014.
Il Roland Garros sta per eleggere i suoi campioni 2014.

Roland Garros - La Finale - Chi vincerà?

  • Novak Djokovic (60%, 147 Votes)
  • Rafael Nadal (41%, 99 Votes)

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Il Roland Garros sta per eleggere i suoi campioni 2014. Si parte come di consueto dal tabellone rosa, con un’intrigante sfida tra Maria Sharapova e Simona Halep. Se trovare all’atto conclusivo la fascinosa russa non è una sorpresa, visto che è alla sua terza finale consecutiva, per molti invece è sorprendente che la rumena sia arrivata a giocarsi il titolo. Non per me. Halep da mesi è in crescita esponenziale. Ad un tennis di sostanza ha aggiunto tante piccole migliorie tecniche, soluzioni vincenti improvvise ed un’intensità che in campo la rendono pericolosissima. Sbaglia poco e con la sua velocità copre il campo benissimo, oggi forse meglio di tutte. Già a Roma parlavo di una Halep come possibile vincitrice a Parigi, anche se personalmente non ho affatto gradito il suo “sospetto” ritiro dal tabellone del Foro Italico, …giusto il giorno seguente alla matematica certezza di aver strappato la testa di serie. n.4. Difficile credere ad una banale coincidenza. Sbarcata a Parigi sprizzando energia da tutti i pori, ha macinato una dopo l’altra tutte le avversarie, stritolate lentamente da un pressing asfissiante ed un numero di errori minimo. La potenza di Maria può tanto, così come la sua infinita grinta, ma se la russa non servirà bene la velocità in campo della Halep potrebbe diventare ingestibile per la siberiana. Come accade a Parigi da alcuni anni, il torneo femminile è stato molto incerto ed ha proposto volti nuovi e future campionesse, come Halep (che potrebbe già diventarlo oggi) e Bouchard, un’altra prontissima ad alzare i grandi tornei.

Tutt’altra musica nel tabellone maschile. Un torneo interessante e ricco di episodi, ma che alla fine ha prodotto il risultato più scontato, quello che alla vigilia pareva essere inevitabile: l’atto n.42 della sfida tra Nadal e Djokovic. Una rivalità eterna, che negli ultimi mesi ha visto i due contendersi i tornei più importanti (US Open, Master di Londra, Miami, Roma e altri ancora). Miglior finale possibile? Numericamente sì. Quando si affrontano i due leader tutto sembra andato “bene”. Tuttavia, come spesso ho scritto recentemente, questa connection poche volte è stata garanzia di spettacolo e puro divertimento in campo. Troppo spesso le loro finali si sono imbruttite in bracci di ferro muscolari di una durezza assoluta, in cui non è premiato chi gioca meglio o riesce a produrre una differenza tecnica importante ma chi resiste di più sul piano fisico della spinta e della resistenza (generalmente Nadal, l’Iron man assoluto del tennis moderno). La finale degli Australian Open 2012 da questo punto di vista è stata una sorta di punto di non ritorno. Uno spettacolo esaltante per la lotta feroce, ma deprimente sul piano meramente tecnico, con entrambi gli atleti raramente impegnati alla ricerca del vincente o di un apertura di campo, appiattiti all’unico canovaccio dello spingere sulle diagonali per provocare un errore di “sfinimento”. In altre loro sfide invece uno dei due giocatori ha preso nettamente il sopravvento sul piano tecnico (quasi sempre Djokovic) e l’altro non è riuscito a replicare, finendo travolto. Così è andata recentemente al Master di Londra o a Miami, per citare due episodi. La mancanza di vero spettacolo deriva dal fatto che nella maggior parte delle loro finali sono mancate le fasi in cui entrambi sono riusciti allo stesso tempo a mettere in campo le migliori qualità tecniche. Raramente nelle loro sfide abbiamo assistito a capovolgimenti, sorpassi e contro sorpassi frutto di vincenti, proprio le situazioni ideali a generare il miglior spettacolo tennistico. E questo perché? Perché se mettiamo sulla bilancia le qualità dell’uno e dell’altro, la partita in cui entrambi giocano lasciando andare il braccio a trovare il vincente non è conveniente-funzionale per arrivare alla vittoria, o non lo è percentualmente. Se Nadal lascia andare i suoi colpi genera “troppa” velocità lasciando scoperto parte del campo, in cui Djokovic può entrare usando la spinta e diventando quindi pericolosissimo per l’iberico. Molto più conveniente per Nadal resistere alla spinta di Djokovic portando il match sul piano della battaglia fisica, in scambi lunghissimi in topspin dove alla lunga distanza è praticamente imbattibile perché nessuno ha la sua resistenza, potenza e capacità di soffrire. Djokovic invece deve cercare di togliere metri di campo a Nadal, ma non può farlo già dal primo colpo perché sarebbe una tattica “troppo rischiosa”, potrebbe commettere molti errori non forzati cercando subito la riga. Deve prima muovere il rivale per sbilanciarlo e costringerlo a replicare “in corsa”, dove è meno preciso; quindi anche Djokovic percentualmente deve scambiare un po’ per provare a vincere senza rischiare tantissimo. Ecco l’anello debole della loro rivalità, tanto che è quasi impossibile trovare un punto di equilibrio tra i due che li porti entrambi a lasciare andare il braccio e cercare il punto vincente. Succede molto di rado, e lo spettacolo puro è relegato a piccole fasi, in mezzo ad un mare infinito di scambi e lotta.

Djokovic deve cercare di non finire troppo in questo mare, pena annegare. Il serbo nelle sue vittorie è stato capace di entrare in campo con i suoi colpi a togliere spazio e tempo a Nadal, sottoponendolo ad un pressing così serrato da non permettere all’iberico di ribaltare gli scambi e portarli sulla lotta. E’ una questione di un metro di campo, di tempo di gioco a togliere spazio all’avversario. Chi vince questa battaglia, vince la guerra. Se Djokovic riuscirà ad essere abbastanza lucido, continuo ed intenso potrebbe spuntarla, perché ha più armi tecniche del rivale e può produrre un tennis migliore come qualità pura, con più armi per trovare un vincente. Resta da vedere se il serbo riuscirà ad essere abbastanza intenso e durare a sufficienza per strappare 3 set a Nadal; nessuno pensa che potrà batterlo tre set a zero, ma che sarà in ogni caso una lotta è quasi certo. Su terra il piano tattico di Djokovic è più difficile da applicare, perché la superficie regala a Nadal più tempo per la sua risposta motoria e tecnico-tattica, dando invece alle accelerazioni di “Nole” meno tempo per far male al rivale. Inoltre su terra (e una terra che sarà secca per il gran caldo di questi ultimi giorni) la palla avvelenata di Rafa salterà altissima e sarà sempre difficile da gestire per il serbo. Questa la storia e la chiave tecnica delle sfide tra Nole e Rafa. Aspettarsi qualcosa di diverso difficile, anche se la speranza ovviamente è sempre quella di vivere una grande finale, divertente e spettacolare. La storia del torneo può raccontarci come i due sono arrivati all’atto finale.

Nadal dopo la netta sconfitta di Roma ha trovato a Parigi un tabellone più agevole, ideale a ritrovare vittoria dopo vittoria il meglio dei suoi colpi e quella fiducia depressa dalle tante sconfitte patite sul rosso in stagione, la sua peggiore di sempre a livello numerico. E’ salito di condizione, match dopo match. Ora il dritto pare tornato a mulinare palle più lunghe e cariche di micidiali rotazioni. Sopratutto sembra aver magicamente ritrovato l’intensità fisica dei giorni migliori, con le ginocchia che sostengono la spinta e lo fanno scattare più veloce sulla palla e quindi scappare via appena colpito. La prestazione perfetta contro Murray ha impressionato. Per quanto lo scozzese sia entrato in campo troppo dimesso e molliccio, il dritto di Rafa ha fatto enorme differenza, come la sua velocità dei piedi nell’arrivare sempre bene sulla palla a governare i ritmi dello scambio. Nadal pare al 100%: fresco, motivato, centrato, cattivo nel voler battere l’acerrimo rivale, che nelle ultime 4 sfide l’ha dominato.

Più dubbi invece su come Djokovic scenderà in campo domenica. Aveva iniziato il torneo molto sereno, tranquillo, vincendo le sue partite senza mai dare l’impressione di andare in difficoltà. Anzi, giocando senza mai la necessità di innestare la quinta marcia. Quasi a fil di gas. Invece nella semifinale contro Gulbis qualcosa pare essersi inceppato. Il lettone ha potenza e gioco per mettere in difficoltà chiunque, ma il punto di domanda viene dalla condizione fisica del serbo. Dopo due ore esatte di partita, nemmeno così intensa sul piano dello scambio perché i punti spesso si risolvevano dopo 4 o 5 colpi, Nole è andato in evidente calo fisico. E’ come se il suo corpo avesse staccato la spina. Camminava lentamente quando la palla non era in gioco, spesso a testa bassa e bocca aperta, come se necessitasse ossigeno. L’intensità della spinta nel terzo set è crollata, tanto che Gulbis ha portato a casa il parziale. E forse un avversario più scaltro del lettone avrebbe anche annusato che qualcosa non funzionava più, e avrebbe spostato il match sulla lotta pura, magari riuscendo pure a portarlo incredibilmente a casa. Djokovic è stato bravissimo a strappare subito il servizio a Gulbis all’avvio del quarto set, spremendo in quei 10 minuti le ultime energie che aveva, in modo da scappare via e togliere fiducia al rivale. La sensazione che qualcosa nel suo fisico si sia guastato è stata netta. Il serbo ha impiegato oltre due ore a presentarsi ai microfoni dopo la partita, visibilmente contratto nel suo volto, l’opposto del classico “Nole” guascone e rilassato ai microfoni. Non ha voluto approfondire quello che è successo in campo, ha tagliato corto parlando di vuoto di concentrazione e di un qualche fastidio non meglio precisato. Forse ha subito un attacco di febbre o un malessere del genere, che l’ha svuotato di energie.

Davvero il peggior viatico alla finale, visto che l’unica speranza per alzare la coppa dei Moschettieri è quella di presentarsi in campo tirato a lucido, pronto ad una pugna durissima, in cui non può permettersi di staccare la spina nella spinta, pena far entrare in partita “el Toro” che lo potrebbe così agganciarlo nella lotta e non mollarlo più.

Staremo a vedere come i due campionissimi scenderanno in campo, e che tipo di partita verrà fuori. Personalmente non ho grandissime aspettative, o speranze. La finale 2014 di Roland Garros pare avviata ad essere l’ennesima replica dello stesso match, di un braccio di ferro fisico in cui il più duro (e non il migliore tennista) vincerà. Un film già visto troppe volte insomma, un po’ come l’ennesima visione su Rete 4 di “Lo chiamavano Trinità”. O forse no, …almeno le irresistibili scene del mitico western di Bud Spencer e Terence Hill fanno ancora ridere…


Marco Mazzoni


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37 commenti. Lasciane uno!

PaoloZ (Guest) 08-06-2014 12:36

c’è da capire la natura dell’evidente momento dicrisi fisica avuta da nole contro gublis nel terzo e quarto set, se si è trattato semplicemente di una mini insolazione dovuta alla novità del caldo rispetto alla precedente pioggia, o se si tratta di qualcosa che puo’ ripetersi, se nuovamente gli capita una cosa così perde d sicuro.

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alexalex 08-06-2014 00:48

Rafa dovrà essere aggressivo tenendo basso il numero di errori! E avere alta percentuale di prime, visto che la velocità in questo momento non è ideale. Insomma, un nadal non ottimo non avrà chance…

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barra de boca 07-06-2014 22:59

Scritto da barra de boca

Scritto da Luca Bottazzi
Causa motivi di tempo non entro nella disamina della Super Sfida della finale maschile del Roland Garros 2014. Pertanto mi prendo la libertà di fare una brevissima riflessione con i lettori, certo della cortese ospitalità dell’amico Marco Mazzoni. Dunque, volete vedere più tennis e meno muscoli? Se si, basterebbe applicare in tutti gli incontri il regolamento, già esistente, sulla ripresa del gioco tra un punto ed un altro. Questo fattore impedirebbe un recupero fisiologico adeguato per continuare un tennis modalità braccio di ferro, anche per l’atleta più performante del mondo.

sei un idolo ma secondo me ti sbagli perchè,se manca il recupero fisiologico automaticamente ci si annebbia,vero ci sarebbero meno scambi ma cosa verrebbe fuori? un tennis senza respiro praticamente orrendo con le velocità di oggi.
Se non si ha anche un piccolo recupero non puoi dare il meglio e quindi anche il gioco ne risentirebbe,parere personale cmq,
saluti

il termine esatto era dire mancherebbe la lucidità non mi veniva il termine,e levando il recupero fisiologico si toglierebbe anche questa,è una cosa automatica per come la vedo io 🙂

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barra de boca 07-06-2014 22:48

Scritto da Luca Bottazzi
Causa motivi di tempo non entro nella disamina della Super Sfida della finale maschile del Roland Garros 2014. Pertanto mi prendo la libertà di fare una brevissima riflessione con i lettori, certo della cortese ospitalità dell’amico Marco Mazzoni. Dunque, volete vedere più tennis e meno muscoli? Se si, basterebbe applicare in tutti gli incontri il regolamento, già esistente, sulla ripresa del gioco tra un punto ed un altro. Questo fattore impedirebbe un recupero fisiologico adeguato per continuare un tennis modalità braccio di ferro, anche per l’atleta più performante del mondo.

sei un idolo ma secondo me ti sbagli perchè,se manca il recupero fisiologico automaticamente ci si annebbia,vero ci sarebbero meno scambi ma cosa verrebbe fuori? un tennis senza respiro praticamente orrendo con le velocità di oggi.
Se non si ha anche un piccolo recupero non puoi dare il meglio e quindi anche il gioco ne risentirebbe,parere personale cmq,

saluti 🙂

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Giovanni51 (Guest) 07-06-2014 22:06

@ Marco Mazzoni (#1090349)

Marco , che altro ti devo dire dei tuoi articoli, grazie di esistere!

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Giovanni51 (Guest) 07-06-2014 22:05

@ Luca Bottazzi (#1090106)

Mi piace moltissimo il tuo modo di analizzare le partite e i colpi dei giocatori, hai tanto da dirci, ti prego continua a deliziarci, caro Luca

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Nadaliano 07-06-2014 20:30

Scritto da Marco Mazzoni
@ Original Giulio (#1089874)
Discorso il tuo anche corretto, ma io ritengo che l’essenza del tennis sia quella di un gioco soprattutto di destrezza, e snaturarlo sia un delitto, visto che di discipline in cui è la parte fisica a farla da padrone ce ne sono fin troppe. Sul fatto che poi tutto lo sport in genere si stia spostando su valori atletici mostruosi, è un dato di fatto ma si entra in un ginepraio…

Il tennis è ancora destrezza, solo che deve essere accompagnata anche da prestanza atletica.

I 3 giocatori che hanno dominato negli ultimi 10 anni sono Federer, Djokovic e Nadal. Sull’ultimo non mi esprimo perchè sembrerei di parte, ma Federer e Djokovic sono tecnicamente ineccepibili.
Nella top ten e nelle retrovie ci sono giocatori ben più prestanti fisicamente, eppure perdono perchè non hanno il loro livello di gioco.
Un Del Potro è il doppio di Nadal, ha sicuramente più forza, eppure…

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LiveTennis.it Staff 07-06-2014 19:34

@ Luca Bottazzi (#1090106)

Grazie Luca! Ti abbiamo seguito quest’anno con piacere ad Eurosport e speriamo che tu ci sia anche a Wimbledon 😉 Un abbraccio.

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Marco Mazzoni (Guest) 07-06-2014 19:09

@ Original Giulio (#1089874)

Discorso il tuo anche corretto, ma io ritengo che l’essenza del tennis sia quella di un gioco soprattutto di destrezza, e snaturarlo sia un delitto, visto che di discipline in cui è la parte fisica a farla da padrone ce ne sono fin troppe. Sul fatto che poi tutto lo sport in genere si stia spostando su valori atletici mostruosi, è un dato di fatto ma si entra in un ginepraio…

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Marco Mazzoni (Guest) 07-06-2014 19:07

@ Luca Bottazzi (#1090106)

Quoto col sangue il discorso dell’ottimo Luca. Ci sono certi meccanismi fisiologici (studiati, e quindi oggi noti grazie a bravi ricercatori) che indicano chiaramente come i tempi di recupero, anche se sono solo pochi secondi in più, siano basalari a “ricaricare le pile” e quindi rendono possibili prestazioni atletiche straordinarie, che con le condizioni di gioco attuali diventano predominanti rispetto all’aspetto tecnico. Io farei qualche cosa anche nel settore corde più telai, ma il discorso di Luca Bottazzi è centrale. Magari spero di poter approfondire questo tema presto.

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Roberto (Guest) 07-06-2014 19:04

@ Sylvandor (#1090241)

ahi ahi nole…

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Sylvandor 07-06-2014 18:28

Foto di Djokovic sul suo profilo facebook mentre gioca a scacchi con Boris: ha il braccio destro fasciato nello stesso punto di Monte Carlo. Qualcuno ha notizie?

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Luca Bottazzi (Guest) 07-06-2014 17:38

Causa motivi di tempo non entro nella disamina della Super Sfida della finale maschile del Roland Garros 2014. Pertanto mi prendo la libertà di fare una brevissima riflessione con i lettori, certo della cortese ospitalità dell’amico Marco Mazzoni. Dunque, volete vedere più tennis e meno muscoli? Se si, basterebbe applicare in tutti gli incontri il regolamento, già esistente, sulla ripresa del gioco tra un punto ed un altro. Questo fattore impedirebbe un recupero fisiologico adeguato per continuare un tennis modalità braccio di ferro, anche per l’atleta più performante del mondo.

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il luminare (Guest) 07-06-2014 17:28

federer ha risposto a nadal sul fatto che lui ha detto che “ha pianto quando federer ha vinto il RG nel 2009 completando gli slam”, federer gli ha risposto che “domenica piangerà quando djokovic vincerà il RG e completerà il grand career slam”

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sabri1977 07-06-2014 16:49

@ barra de boca in versione lavoro (#1089797)

tutto giusto mirko ma tra la boxe e il wrestling ci corre quanto tra il tennis e il ping-pong.

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Pugacioff13 07-06-2014 15:14

@ barra de boca in versione lavoro (#1089797)

Capiamoci. Nessuno nega che i due big siano autentici fenomeni e che le loro imprese siano già entrate a buon diritto nella storia. Non mi aspetto certo di vedere Rod Laver, spero solo che non si tratti di altre sei ore di mazzate come all’Australian Open 2012. De gustibus…

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Sylvandor 07-06-2014 15:08

Concordo nel dire che tennisticamente non sono le partite più divertenti quelle tra i due. Però sul piano della lotta, del “non mollare mai” credo che i match tra Nadal e Djokovic siano i più avvincenti.

Comunque le migliori partite tra loro due di solito sono quelle in cui c’è meno pressione, o comunque partite di “importanza secondaria” rispetto agli slam. Per esempio ricordo un match passato un po’ sottotraccia, cioè la semifinale dello scorso anno a Montreal vinta da Nadal in 3 set. Ecco, quella fu una gran bella partita.

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Original Giulio 07-06-2014 14:59

Scritto da marco mazzoni
Attenzione, non ho detto e non penso che Nadal e Djoko siano scarsi… Tutt’altro! Tecnicamente Nadal è un super giocatore, chi lo nega non capisce niente di tennis. Idem Djokovic, che è ancor più completo e sa fare il punto in più modi. Quel che io contesto (parere personale) è la combinazione dei due on campo, che come ho provato a spiegare non genera un grande spettacolo tecnico perché ai due non conviene. Ci sono altre rivalità che producono spettacoli dove la tecnica è meno penalizzata. Se poi si ama un tennis molto fisico e di guerra, beh, siete i benvenuti, io preferisco un tennis più vario dove la tecnica e voglia di trovare il vincente non sia in secondo piano rispetto alla continuità di spinta a far sbagliare l’altro.
Su come si sviluppa la loro sfida ho cercato di scrivere; il fatto che spesso io mi sia divertito poco è un accessorio personale, chi non lo condivide è liberissimo di farlo
Buona finale

Il tennis percentuale insegna che le partite non si vincono con un vincente o un ace ma con un paradigma di gioco che consenta un rapporto favorevole tra vincenti/gratuiti. Dati i notevoli incrementi delle velocità di palla ottenuti grazie ai nuovi materiali e alle traiettorie fino a pochi anni fa impensabili dovute alla evoluzione tecnica(per lei involuzione) che tali materiali hanno consentito è diventato semplicemente impossibile giocare sistematicamente un tennis proficuo fatto di discese a rete,volè e vincenti. Non è dunque un caso che nessun giocatore,a parte qualche raro specialista dell’erba e forse Llodra,continui su questa strada ormai divenuta impercorribile. Lei mi contesterà che il gioco vario e “tecnicamente valido”non necessariamente coincide con un gioco d’attacco e che il sommo Federer,ad esempio, non è certo Edberg..Verissimo ma è altrettanto vero che anche il gioco di Roger è in via d’estinzione(come lo sono i rovesci ad una mano e i piatti corde piccoli)perché semplicemente quel tipo di gioco,con pochissimo margine d’errore,ha perso in partenza contro un tennis percentualmente più favorevole come quello di Djoko o Nadal. Ho fatto questo preambolo per dire che ciò che le contesto è un’idea di tennis statico e costituito da un’epoca d’oro che coincide con il tennis “puro”,tutto ciò che si discosta da quell’epoca viene da lei semplicemente bollato come carenza di tecnica o “tennis maschio e muscolare”. Per me il tennis è invece materia viva,in continua evoluzione come i materiali con cui questo sport si gioca;trovo assurdo questa referenzialità forzata verso un’era bellissima ma ormai lontana. Capisco perché raramente mi trovo d’accordo con i suoi giudizi: quello che per lei è il tennis per tanti altri è stata solo una fase di questo magnifico sport!

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Ghiro (Guest) 07-06-2014 14:10

Scritto da marco mazzoni
Attenzione, non ho detto e non penso che Nadal e Djoko siano scarsi… Tutt’altro! Tecnicamente Nadal è un super giocatore, chi lo nega non capisce niente di tennis. Idem Djokovic, che è ancor più completo e sa fare il punto in più modi. Quel che io contesto (parere personale) è la combinazione dei due on campo, che come ho provato a spiegare non genera un grande spettacolo tecnico perché ai due non conviene. Ci sono altre rivalità che producono spettacoli dove la tecnica è meno penalizzata. Se poi si ama un tennis molto fisico e di guerra, beh, siete i benvenuti, io preferisco un tennis più vario dove la tecnica e voglia di trovare il vincente non sia in secondo piano rispetto alla continuità di spinta a far sbagliare l’altro.
Su come si sviluppa la loro sfida ho cercato di scrivere; il fatto che spesso io mi sia divertito poco è un accessorio personale, chi non lo condivide è liberissimo di farlo
Buona finale

Credo si evincesse il tuo pensiero circa la loro completezza che per molti aspetti e’ anche il mio, se ho capito bene, anche tu pensi che Djokovic e’ l’unico al mondo che riesce ad anticipare il dritto di Nadal col rovescio senza perdere campo e sfruttandone la forza, per cui Nadal non può giocare lasciando libero il braccio, ma deve giocare di rimessa senza cercare il punto con lo schema dritto su rovescio.
In questa ottica, pensi che Nadal ricorrerà molto al back di rovescio, come nel primo set agli Usopen, per recuperare campo e costringere Nole a tentare di sfondarlo su palle molli, non all’altezza della spalla dove il serbo anticipa magnificamente sulle palle cariche, in un matche 3su5 su terra?

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marco mazzoni (Guest) 07-06-2014 13:50

Attenzione, non ho detto e non penso che Nadal e Djoko siano scarsi… Tutt’altro! Tecnicamente Nadal è un super giocatore, chi lo nega non capisce niente di tennis. Idem Djokovic, che è ancor più completo e sa fare il punto in più modi. Quel che io contesto (parere personale) è la combinazione dei due on campo, che come ho provato a spiegare non genera un grande spettacolo tecnico perché ai due non conviene. Ci sono altre rivalità che producono spettacoli dove la tecnica è meno penalizzata. Se poi si ama un tennis molto fisico e di guerra, beh, siete i benvenuti, io preferisco un tennis più vario dove la tecnica e voglia di trovare il vincente non sia in secondo piano rispetto alla continuità di spinta a far sbagliare l’altro.
Su come si sviluppa la loro sfida ho cercato di scrivere; il fatto che spesso io mi sia divertito poco è un accessorio personale, chi non lo condivide è liberissimo di farlo 🙂

Buona finale

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Ghiro (Guest) 07-06-2014 13:48

Non tutti i gusti sono alla vaniglia, il giudizio sulla partita di domani e’ influenzato enormemente dai gusti personali e dal tipo di tennis che si gradisce.
La partita in linea di massima la si è già vista.
Credo che quando si anticipa che sarà un tennis ripetitivo e muscolare, non ci si sbagli, i giocatori sono completi, basti pensare alle volle di Nadal contro Murray a Roma, o alle variazioni che entrambi applicano (solo)quando sono nei guai, ma gli schemi e i colpi che scelgono utilitaristicamente di applicare in partita sono limitati.
Non invidio Mazzoni, presentare Nadal/Djokovic, e’ come dire”venghino,venghino, oggi una partita inedita e piena di sorprese, da questa parte della rete, mancina,capelli lunghi, Navratilova Martina, dall’altra, destrorsa,bimane, Evert Cris…”
Per me, Martina va a rete…

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peppecuns (Guest) 07-06-2014 13:30

no comment!!

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Original Giulio 07-06-2014 13:23

Scritto da sasuzzo

Scritto da Marco93

Scritto da Pugacioff13
Quanto ha ragione Mazzoni a parlare di “spettacolo deprimente sul piano meramente tecnico”. Senza voler negare le qualità tennistiche di entrambi, troppo spesso abbiamo assistito a confronti che facevano pensare più al wrestling o al pugilato che al Tennis.

Il tennis di Djokovic e Nadal è nettamente superiore allo stile delle varie Sharapova e Co.
Non a caso il tennis sta crescendo negli ultimi anni… Non per le donne, ma per queste sfide tra questi due campioni.
Articolo che non mi piace per niente…. Come spesso accade.

In effetti non hai capito quello che Mazzoni scrive: tutto quello di buono che Djoko e Nadal sanno fare in campo,non possono applicarlo quando si ritrovano in finale. Ma leggere superficialmente e criticare è sport nazionale.

Penso che invece sia tu ad aver letto superficialmente.. Se poi il tuo ruolo è quello del difensore d’ufficio del signor Mazzoni bè allora passo la mano!

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luca92 07-06-2014 13:08

credo che dietro le sue parole ci sia un piccolo raffronto con la rivalità nadal-federer, molto più avvincente e molto più spettacolare sicuramente di questa.

è vero comunque, nadal-djokovic non è nemmeno un decimo di nadal-federer sotto qualsiasi punto di vista.

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barra de boca in versione lavoro (Guest) 07-06-2014 13:07

io penso che sarà uno spettacolo non sempre il tennis spettacolo è voleè e solo voleè,certo a tutti noi piacerebbe un tennis cosi ma ormai son anni che il tennsi è cambiato ,io ho sempre trovato spettacolari i loro match,e per me battaglia equivale a spettacolo

Scritto da Pugacioff13
Quanto ha ragione Mazzoni a parlare di “spettacolo deprimente sul piano meramente tecnico”. Senza voler negare le qualità tennistiche di entrambi, troppo spesso abbiamo assistito a confronti che facevano pensare più al wrestling o al pugilato che al Tennis.

perchè secondo te wrestling pugilato non sono uno spettacolo?io da amante li trovo meravigliosi sopratutto la boxe,la tecnica non è solo discese a rete o colpi di volo,la tecnica e la bellezza sta anche nelle geometrie che i due metteranno in campo a quelle velocità disumane e impensabili per molti,con attacchi,controtempi,con difese schierate ad oltranza per dopo tentare magari un winner per mancanza di fiato,cosa che accadrà se andrà sulle lunghe perchè uno dei due tenterà di abbreviare gli scambi,beh per me questo è semplicemente divino,normale che tutti preferiremmo una finale federer dimitrov piu bella da vedere ai nostri occhi ma non significhi che questa sia meno spettacolare a livello tecnico perchè ripeto giocare a quella velocità per ore non basta solo forza fisica e testa, il tutto sarà condito dai due strateghi a livello geometrico e per me la geometria sul campo e l’intelligenza a quelle velocità comprende anche la bellezza tecnica

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Original Giulio 07-06-2014 13:05

Scritto da ragazzodiferro
Purtroppo il tennis moderno che atleti tecnicamente meno validi come Nadal e Halep possano tentare di vincere uno slam. Mi auguro che vinca la tecnica, l’emozione, lo spettacolo, la voglia di farcela e non il gioco di forza, i pettorali e i bicipiti.

No no calma..dire che Nadal e la Halep sono tecnicamente scarsi è una pazzia bella e buona! sono state scritte fiumi di pagine,per fare un esempio,in cui vengono analizzati al microscopio tutte le innovazioni che Nadal ha portato nei movimenti,nel coprire il campo,nell’approccio alla palla e nell’impatto che gli consente di giocare quella palla di una pesantezza fino ad ora sconosciuta al tennis. La condizione fisica superlativa è una condizione necessaria e fondamentale per quel tipo di gioco ma ne è appunto una conseguenza! Dietro a tutto quel tipo di tennis c’è un lavoro certosino e maniacale in cui la tecnica è la parte più importante,non potete immaginare la difficoltà di unire quelle rotazioni alle velocità di palla tipiche del maiorchino! Considerare Nadal un semplice “mulo instancabile che la rimanda sempre di là”solo perchè il suo gioco è molto lontano da quello classico è un errore a dir poco grossolano e,per chi dovrebbe essere del settore,francamente inaccettabile!

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sasuzzo 07-06-2014 13:04

Scritto da Marco93

Scritto da Pugacioff13
Quanto ha ragione Mazzoni a parlare di “spettacolo deprimente sul piano meramente tecnico”. Senza voler negare le qualità tennistiche di entrambi, troppo spesso abbiamo assistito a confronti che facevano pensare più al wrestling o al pugilato che al Tennis.

Il tennis di Djokovic e Nadal è nettamente superiore allo stile delle varie Sharapova e Co.
Non a caso il tennis sta crescendo negli ultimi anni… Non per le donne, ma per queste sfide tra questi due campioni.
Articolo che non mi piace per niente…. Come spesso accade.

In effetti non hai capito quello che Mazzoni scrive: tutto quello di buono che Djoko e Nadal sanno fare in campo,non possono applicarlo quando si ritrovano in finale. Ma leggere superficialmente e criticare è sport nazionale.

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solas (Guest) 07-06-2014 12:52

secondo me se nadal perde potrebbe anche tentare il suicidio

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Nadaliano 07-06-2014 12:50

Questi due giocatori hanno dimostrato di stare una o due spanne sopra tutti gli altri negli ultimi anni…dire che non sono validi tecnicamente o che le loro finali non offrono spettacolo è assurdo.

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Jose mourinho (Guest) 07-06-2014 12:47

Mazzoni ti vorrei ricordare che nole ha vinto due slam contro rafa giocando 5 ore ….quindi direi che l’ha battuto sul piano fisico oltre che su quello tecnico….spettacolo deprimente….beh nole i vincenti li fa e anche tanti…ma x battere nadal oltre che fare i vincenti devi durare sul piano fisico, ed è x questo motivo che nole lo batte così spesso, xke oltre a essere superiore nel gioco, sul piano fisico e alla pari di rafa

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Dany 07-06-2014 12:32

Grandissimo articolo, bellissima presentazione di quello che ci attenderà domani 🙂

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Marco93 07-06-2014 12:31

Scritto da Pugacioff13
Quanto ha ragione Mazzoni a parlare di “spettacolo deprimente sul piano meramente tecnico”. Senza voler negare le qualità tennistiche di entrambi, troppo spesso abbiamo assistito a confronti che facevano pensare più al wrestling o al pugilato che al Tennis.

Il tennis di Djokovic e Nadal è nettamente superiore allo stile delle varie Sharapova e Co.

Non a caso il tennis sta crescendo negli ultimi anni… Non per le donne, ma per queste sfide tra questi due campioni.

Articolo che non mi piace per niente…. Come spesso accade.

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ragazzodiferro 07-06-2014 12:28

Purtroppo il tennis moderno che atleti tecnicamente meno validi come Nadal e Halep possano tentare di vincere uno slam. Mi auguro che vinca la tecnica, l’emozione, lo spettacolo, la voglia di farcela e non il gioco di forza, i pettorali e i bicipiti.

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Pugacioff13 07-06-2014 12:22

Quanto ha ragione Mazzoni a parlare di “spettacolo deprimente sul piano meramente tecnico”. Senza voler negare le qualità tennistiche di entrambi, troppo spesso abbiamo assistito a confronti che facevano pensare più al wrestling o al pugilato che al Tennis.

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Original Giulio 07-06-2014 12:11

Con tutto il rispetto la trovo molto di parte,dire che domani non vincerà il più forte tennisticamente mi sembra falso oltreché poco rispettoso verso i due grandi talenti che fra poche ore incroceranno le racchette. Il tennis è fatto anche di forza mentale,potenza oltrechè di tecnica e sono i risultati sul campo a dire chi è il TENNISTA migliore e che merita di giocarsi la finale e non gli opinabili gusti di un giornalista schierato.
Cordialità.

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luca92 07-06-2014 11:50

la chiave del match sarà il rovescio di nadal. Se riesce a giocarlo profondo e quindi comandare lo scambio col dritto, Nole verrà messo in difficoltà. Se gioca corto invece, nole toglierà tempo e spazio a rafa.

La palla di djokovic viaggia il triplo di quella di nadal, per cui non può proprio permettersi di giocare corto lo spagnolo, altriemnti è fritto

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grandepaci (Guest) 07-06-2014 11:46

io credo he nole faceva di tutto per non spendere troppe energie in vista della finale 😉

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