
Toni Nadal: “Alcaraz nei momenti decisivi è superiore a Sinner sul lato mentale, ma Jannik è più bravo a condurre il match con ritmo altissimo senza commettere errori”


Toni Nadal ritiene che la rivalità tra Sinner e Alcaraz sia fantastica per il livello di gioco che i due esprimono quando si affrontano e per le loro diverse caratteristiche che rendono ogni partita molto spettacolare. Lo zio più famoso del tennis, oggi direttore dell’Academy del nipote a Manacor dopo un breve periodo a fianco di Felix Auger-Aliassime, ha parlato di quello che ritiene essere il punto di forza di Carlos quando affronta l’italiano, ma anche di quanto le loro sfide siano talmente equilibrate da esser decise da un punto o due e pertanto dell’importanza della componente fortuna, oltre a bravura e attitudine.
“Penso che Alcaraz sia mentalmente un po’ superiore a Sinner nei momenti decisivi, mentre l’italiano è più bravo a imporre un ritmo molto alto senza commettere errori” afferma Toni Nadal alla Gazzetta. “Ma quando è il momento chiave, tra i due, forse Carlos è un po’ superiore. A volte è solo che il tuo gioco e quello del tuo avversario non si combinano bene. Carlos domina i precedenti con Sinner, ma la verità è che se l’italiano avesse avuto un po’ più di fortuna, avrebbe avuto almeno due vittorie in più e Carlos due sconfitte in più. Basta una palla dentro o fuori, e scoppia il caos: tutti diventano esperti, la stampa cerca spiegazioni eccezionali. Invece, bisogna rassegnarsi ad un fatto molto banale: lo sport in fondo è una cosa semplice.” Sinner dall’avvio della stagione 2024 vanta un record straordinario di 92 vittorie a fronte di sole 9 sconfitte; 5 di queste sono arrivate proprio contro Alcaraz.
Toni Nadal ha anche parlato di come Sinner sia stato bravo a completare il suo tennis, diventando un giocatore difficilissimo da battere. Tuttavia l’altoatesino ha ancora dei buoni margini di miglioramento, ecco dove secondo il coach spagnolo. “Parlo da osservatore esterno, gli allenatori di Sinner sanno benissimo su cosa bisogna lavorare. Ha un ottimo servizio, un diritto e un rovescio molto potenti, ed è molto solido. Potrebbe essere più preciso quando gioca le palle corte, e in particolare ritengo che a volte sia un po’ frettoloso nella scelta della giocata. Carlos è più creativo. Tutti possono fare meglio; persino Federer ha perfezionato il suo rovescio quando era già molto avanti con l’età. Jannik continuerà ad aggiungere piccoli dettagli, a evolversi e diventare sempre più completo” conclude Toni.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Toni Nadal
Perché in Spagna quelli come te non ci sono
Da qualsi lato la si vuol guardare la sconfitta nella finale del RG ha come principale protagonista Jannik, le sorti dell’ incontro erano nella sua mano e questa l’ha tradito, vanno solo eliminate le cause.
Ha vinto Alcaraz e, dal punto di vista psicologico, nel modo peggiore per Sinner, mostrando maggiore solidità nei punti che contano. Forse anche un pò di buona sorte ha aiutato l’iberico. Ma nel tie break decisivo ha preso a pallate Sinner. Il resto é fuffa.
ok giampi però l’errore, o meglio il non errore è ciò che fa un giocatore più forte di un altro, altrimenti con lo stesso metro si può guardare anche gli errori che ha fatto alcaraz per andare sullo 0 40, poi è chiaro come il sole che se con un capello di fortuna quella risposta era dentro invece di uscire di 5 cm stavamo a parlare di un’altra cosa, sulla risposta però c’è poco da migliorare, sul servizio invece si, c’è tanto spazio
ce le segnamo…
Concordo, sul servizio aggiungo che comunque in base all’altezza la percentuale di prime è sotto la media del circuito, un disastro se è teso mentalmente, da fondo, le geometrie sono sempre quelle e gli avversari ormai conoscono a memoria, diventa sempre più difficile fare vincenti da fondo campo, la palla corta va migliorata Sinner usa solo la mano destra per farla, la sinistra raramente perchè non la sente, se vuole continuare ha vincere contro i migliori dovrà inserire nuove geometrie…aggiungo allenarsi molto per fare il lungolinea di dritto, soprattutto se arriva sul dritto in corsa dove perde molti punti, perchè sparacchia solo incrociado va inserito anche il lungolinea, oppure allegerire con parabole alte per recuperare (ALCARAZ insegna e non solo lui)
Se parliamo in senso generale entrambi giocano in modo aggressivo cercando di comandare il gioco, ma sullo 0-40 Alcaraz sembrava il toro nell’arena pronto ad essere infilzato dal matador che infatti si è dato la spada sulla coscia…la mia non è, per chi conosce il mio affetto e la mia stima del giocatore dentro e fuori dal campo, una critica ma questo è quello che è successo in quel game..
Secondo me Tony Nadal ha ragione nel parlare di forza mentale di Alcaraz superiore nei momenti decisivi. Ecco come la vedo io.
Alcaraz durante la partita contro Sinner sente l’odore dell’impresa, si galvanizza, entra in un stato di flusso interiore in cui si sente completamente centrato, perché probabilmente ha una immagine di sé gigantesca e luminosa e sente che è nato per quei momenti. In quei momenti semplicemente sa di aver già vinto. Questo gli permette di agire in automatico, come in un copione, perfettamente sicuro che ogni colpo per quanto difficile rimarrà dentro.
Così è stato nel tiebrek finale di Parigi 2025 ma anche nel tiebrek finale di Pechino 2024. Se una volta può essere un caso, il fatto che sia capitato 2 volte, fa capire realmente come stanno le cose.
Non è il fatto che Alcaraz sia più completo, che abbia colpi che ti lasciano fermi, recuperi incredibili. Questa è solo una parte della storia, la vera storia è che Alcaraz costruisce un flusso mentale dove nel momento decisivo contro Sinner tutto il suo tennis raggiunge l’apice. Il segreto sta nella mente, non nella tecnica o nella completezza.
Quindi a mio modo di vedere ha ragione Tony Nadal.
C’è solo una cosa che può fare Sinner: mettere un dubbio ad Alcaraz. Basta mettergli un solo dubbio. Perché quel flusso che galvanizza Alcaraz non può esistere fino a quando Alcaraz ha un dubbio. Ma di che dubbio sto parlando? Mi riferisco al dubbio che anche quando gioca al massimo, il punto può farlo Sinner. Credo che questa sia una cosa che Djokovic abbia capito di Alcaraz, e che spinge Djokovic durante le partite con Alcaraz a fare dei singoli scambi incredibili dove da tutto il suo 100% per non far vincere Carlos. Vuole entragli nella mente e dirgli: “Vedi anche quando tu dai spettacolo e fai colpi incredibili, poi il punto lo vinco io”.
Sinner dovrebbe fare la stessa cosa. Questo il mio parere, che prende il tempo che trova, visto che io sto seduto sul divano 🙂
@ Giampi (#4420658)
Magari sì, ma il suo gioco è quello di essere sempre aggressivo. Quindi probabilmente lui preferisce perdere col suo gioco piuttosto che rischiare di perdere snaturandosi e magari con il rimpianto per come ha giocato quei punti.
Non sarebbe male ,visto ciò che Nadal ha vinto quando era con lo zio
riavvolgiamo un pò il nastro della storia, a fine sospensione quanti avrebbero scommesso su un ritorno di jannik a questo livello e sul rosso? ha veramente sfiorato la vittoria e lì si è visto cosa ha perso in quei tre mesi, la sicurezza e la costanza al servizio che aveva raggiunto faticosamente prima della sosta forzata, e più che sui tre mp è sul game al servizio successivo che si è giocato tutto con credo una sola prima messa, ma poi di cosa parliamo, Alcaraz dominatore come lo definiscono tanti dopo una finale in questo modo e sulla sua superficie preferita non lo vedo proprio. Jannik deve solo rimettere a posto il servizio (nuovamente), a roma ha servito col 50% al RG col 52-53% (anche in finale) e più che altro è diventato più leggibile e quindi meno efficace, ma questo lo sa e lo sanno vagnozzi e cahill, forse sarebbe stata una strada impraticabile per altri motivi ma ivanisevic per rimettere a posto il servizio forse avrebbe fatto comodo
@ Psyco Fogna (#4420673)
in questo gruppo andrebbero interdetti i commentatori improvvisati che hanno scoperto il tennis un paio di anni fa@ ospite (#4420558)
Voi vi fate troppe pippe mentali, Jannik sa bene che Alcaraz non potrà mai batterlo giocando slice o serve and volley, quello gli può tornare utile per sorprendere una mezzasega, ma Alcaraz può batterlo solo giocando come a Parigi, in costante pressione da fondo campo, poi secondo me voi non ci capite proprio una mazza di tennis, e sempre secondo me Jannik e Cahill pensano la stessa cosa
@ Psyco Fogna (#4420673)
in questo gruppo andrebbero interdetti i commentatori improvvisati che hanno scoperto il tennis un paio di anni fa
@ Pietrox (#4420638)
A furia di menarvela con la barzelletta che Alcaraz vince solo a folate, finisce con lo spagnolo che il prossimo anno fa il grande slam
Le ultime sconfitte di Sinner contro Alcaraz hanno evidentemente una fortissima componente mentale. Dire questo non significa essere un hater di Sinner, nonostante quello che alcuni invasati qua sopra scatenano di fronte a constatazione oggettive di questo tipo. Personalmente ho sofferto MOLTO di più la sconfitta contro Alcaraz che quella contro Bublik, e intendo semplicemente per l’avversario non per il palcoscenico. Contro Alcaraz per l’ennesima volta la partita era nelle mani del nostro che poi al momento di dare la bastonata definitiva si consegna nelle mani dello spagnolo che poi si gasa ed alza il livello in tutti i momenti chiave. Ma Jannik è stato “colpevole” sempre poco prima degli exploit temporanei interni al match di Carlos.
Le ultime sconfitte di Sinner contro Alcaraz hanno evidentemente una fortissima componente mentale. Dire questo non significa essere un hater di Sinner, nonostante quello che alcuni invasati qua sopra scatenano di fronte a constatazione oggettive di questo tipo. Personalmente ho sofferto MOLTO di più la sconfitta contro Alcaraz che quella contro Bublik, e intendo semplicemente per l’avversario non per il palcoscenico. Contro Alcaraz per l’ennesima volta la partita era nelle mani del nostro che poi al momento di dare la bastonata definitiva si consegna nelle mani dello spagnolo che poi si gasa ed alza il livello in tutti i momenti chiave. Ma Jannik è stato “colpevole” sempre poco prima degli exploit temporanei interni al match di Carlos.
Mah, se avesse giocato più conservativo nelle tre sconfitte negli slam un paio le avrebbe portate a casa..in realtà le cose, come dice Toni Nadal, sono andate un modo opposto e Alcaraz, in tutte e tre le partite vinte negli slam, nei momenti decisivi ha giocato un tennis normalissimo cercando di non sbagliare mentre Sinner ha commesso errori dovuti alle fretta, alla tensione, come ho detto, anche grossolani..
Sicuramente, ma le tre partite perse negli slam con Alcaraz non sono dipese dall’estro ma da errori, alcuni anche molto gravi di Sinner, doppi falli, smash comodi da un metro dalla rete, volee comode..quindi in genere Sinner è fortissimo di testa visto che è sesto all time nei classifica che premia i giocatori più forti nei punti chiave ma queste partite le ha perse proprio di tensione e braccino..
@ Sauro (#4420627)
Io invece ho l’impressione che il suo essere latino lo aiuti ad essere più libero nei momenti importanti, quindi non è la freddezza il suo punto di forza ma la sua libertà e facilità di esplodere i colpi al massimo nei momenti in cui si sente “forte”.
Sinner invece è più freddo, quindi tira sì i colpi, ma nei momenti importanti è come se i suoi colpi esplodessero al 90/95% per avere un margine in più. Alcaraz invece spara al 100%, o dentro o fuori, e spesso gli rimane tutto in campo
toni di tennis ne capisce come pochi, nulla da dire in merito. la cosa che fa male a sinner e che sicuramente non lo fa stare tranquillo sono però le 5 sconfitte consecutive patite contro alcaraz, esclusa ovviamente la farsa araba. se scendi in campo contro uno che ti ha battuto le ultime 5 volte, devi essere veramente preparato psicologicamente per non soccombere.
E mentre voi continuate con le vostre pippe mentali, io vi svelo il futuro
– a Wimbledon vince Musetti
– in Canada vince Sinner
– a Cincinnati vince Alcaraz
– a Flushing Meadows vince Sinner
– in Cina non so chi vince (come se ce ne fregasse di meno)
– A Parigi Bercy, senza Sinner,vince Djokovic
– a Torino ovviamente stravince Sinner alle atp finals
Fidatevi, giocatevele, perché due volte su tre ci piglio
Sicuramente lui ne sa più di me e non lo metto in dubbio. A mio parere però questa analisi è un po’ riduttiva e focalizzata solo sugli ultimi tornei, dove per forza di cose Sinner mentalmente ha perso qualcosa. Secondo me la differenza è che il gioco di Sinner è più costante ad altissimi livelli, mentre quello di Alcaraz va più a folate, ma le punte che riesce a raggiungere nei momenti di up sono difficilmente contenibili. Inoltre altra differenza che si evidenzia ancora di più sulla terra, ma non solo, è la fase difensiva che è superiore a chiunque. Nei momenti cruciali rimandare la palla di là una, due, tre volte in più può fare la differenza a tutti i livelli perché chi sta spingendo dall’altro lato ha l’impressione di dover fare sempre qualcosa in più (e in effetti è così, altrimenti il contrattacco di Alcaraz è probabilmente definitivo) ed è costretto a prendersi rischi eccessivi, e farlo tante volte nei momenti decisivi è complicato, perché cmq siamo esseri umani a un certo punto il braccio trema e quel lieve irrigidimento dato dalla tensione fa tutta la differenza del mondo tra il tirare un vincente in campo o mandare la palla fuori di 10 cm o di metri. Il lato emotivo nel tennis è fondamentale e in questa fase delle loro carriere è normale che negli scontri diretti Alcaraz abbia un lieve vantaggio, dati i risultati ottenuti negli ultimi scontri.
Se Sinner riuscirà a vincere una partita o magari due partite di fila contro Alcaraz probabilmente si invertirà la situazione emotiva tra i due.
ritorno sulla maledetta finale riprendendo la frase dello zio Tony….” Basta una palla dentro o fuori”…
Signori questo è il tennis e come in tutte le cose esiste anche una variabile che si chiama fortuna o fato o destino. Aggiungete altri sinonimi.
Per me tutte le miriadi di analisi psicologiche, tecniche e statistiche lasciano il tempo che trovano.
Dico solo questo: se uno dei due dovesse giocare contro l’altro (ma questo esempio è applicabile ad altri tennisti) con 3 MP e poi servizio a favore per vincere il match, 9 volte su 10 vincerebbe chi si trova nella condizione più favorevole. Purtroppo è andata male a Sinner. Ma io la vedo così
Ignoro Halle e aspettiamo wimbledon. Dove anche qui molti sbagliano a pensare che se Sinner non lo vince è un disastro e quindi crisi, carriera finita, etc o se Alcaraz non vince a mani basse anche qui è un fallimento.
Ci sono gli altri giocatori, una SLAM è sempre complicato.
E io da tifoso di Sinner mi aspetto solo che giochi al suo meglio e dia il 100% per cercare di vincere il titolo.
Sappiamo tutti che in questo sport, ai livelli TOP, contano gli slam. Ma ripeto qui la strada è lunga per entrambi. Io da tifoso del nostro Jannik spero sempre che mantenga questo livello per diversi anni e che non ci siano grossi infortuni.
Poi se saranno 7, 10, 13 Slam (dico numeri a caso) me ne frego. E me ne frego se Alcaraz ne vincerà X in più.
Veniamo dall’era dei BIG 3 che hanno drogato verso l’alto statiche e record. Ma per me si sbaglia a utilizzarli come benchmark.
Perchè allora tennisti come Agassi, McEnroe, Connors, Lendl dobbiamo ritenerli dei falliti??
E noi italiani che ancora ci facciamo le pippe mentali per convincerci che Jannik sia più forte, in Spagna non hanno dubbi su chi sia il vero numero uno
@ Ospite (#4420622)
vabbè, una provocazione.. ci sta in questo gruppo di integralisti
Da tifoso di Sinner, ammetto che zio Toni ha ragione: innanzitutto serve tanta fortuna, ma visto che da sempre diciamo che Sinner è glaciale, io ho da sempre invece la sensazione che sia molto più glaciale Alcaraz, per quanto sembri piu “latino”
Da tifoso di Sinner, ammetto che zio Toni ha ragione: innanzitutto serve tanta fortuna, ma visto che da sempre diciamo che Sinner è glaciale, io ho da sempre invece la sensazione che sia molto più glaciale Alcaraz, per quanto sembri piu “latino”
Da tifoso di Sinner, ammetto che zio Toni ha ragione: innanzitutto serve tanta fortuna, ma visto che da sempre diciamo che Sinner è glaciale, io ho da sempre invece la sensazione che sia molto più glaciale Alcaraz, per quanto sembri piu “latino”
Da tifoso di Sinner, ammetto che zio Toni ha ragione: innanzitutto serve tanta fortuna, ma visto che da sempre diciamo che Sinner è glaciale, io ho da sempre invece la sensazione che sia molto più glaciale Alcaraz, per quanto sembri piu “latino”
@ Nicola (#4420597)
ma vi rendete conto di quante cazzate sparate, per carità, pollici verso a volontà, mica me la pijo, ma ci capite davvero poco di tennis
Alcaraz è giocatore piú estroso, completo, capace di magie inaspettate, folli, spregiudicate e spesso vincenti.
Sinner una macchina sparapalle programmata in maniera perfetta. Ingranaggi curati nei minimi dettagli. Nel complesso piú continuo e performante tranne le rare volte in cui l’ estro altrui, appunto, causa l’ accensione della spia dell’ olio.
E visto che nadal ha detto che Sinner poteva vincere sia a Parigi che a New York tì ricordo il game degli US Open..Sinner fa due doppi falli, sbaglia sulla risposta profonda di Alcaraz e sulla palla break butta fuori una volée non impossibile..quindi quali cose extra? Poi se vogliamo con Diokovic a Wimbledon 2023 quest’ultimo sbaglia una facile volée che lo avrebbe portato sul 2-0, e Tiafoe a Wimbledon 2024 sullo 0-30 nel quarto set sul 4-4 fa due gratuiti altrimenti poteva andare a servire per chiudere la partita..fai girare questi pochi punti e magari avrebbe vinto, a fatica, solo il Roland Garros 2024…
@ Dr Ivo (#4420590)
veramente Alcaraz ha vinto il primo slam nel 2022 a Flushing Meadows, dopo aver salvato un match point al quarto e recuperato un break al quinto ai quarti… i numeri dicono che Alcaraz al quinto set è imbattibile, io confido di essere smentito da Jannik
Che partita hai visto? Sullo 0-40 tre errori gratuiti di Sinner o se vogliamo due visto che sul 15-40 la risposta sulla seconda esce di poco. Addirittura sul 30-40 Alcaraz rimette in gioco una palla facile da attaccare sul rovescio e invece Sinner sbaglia scelta e inizia a palleggiate sulla diagonale di dritto..
Spiegandole bene Sinner per stare tranquillo in campo ha bisogno di avere il controllo,Alcaraz (ed anche Bublik come si è visto ad Halle)non glielo permettono perché hanno un tennis molto vario e imprevedibile,se ne possono uscire con numeri che nessuno se li aspetta,di conseguenza scende teso e colpi meno naturali nei momenti importanti non funzionano e quindi si rifugio nella sua comfort zone ovvero gioco da fondo campo ed in maniera anche prevedibile senza prendersi rischi.Riguardo al servizio non è un problema tecnico ma mentale,quando è teso si irrigidisce e non entra mai la prima oppure la gioca a 3/4 per non sbagliare,quando è tranquillo invece a braccio sciolto gli entra che è un piacere anche nei punti importanti,non è un caso che con Djokovic ed Alcaraz ha messo il 50% di prime,invece con Hanfmann ad Halle ne ha messo il 71% facendo molti servizi vincenti,in particolar modo sul 15-40 del secondo set e quando è andato a servire per il match.La partita di Bublik ad Halle è la dimostrazione perfetta della resa del servizio di Sinner dipesa dal suo stato d’animo,nel primo set era filato tutto liscio e quindi le prime erano del 71% con resa dell’88%,nel terzo quando Bublik era on-fire si è innervosito/spaventato e la percentuale è scesa al 58% con resa del 68%.Questa a dire che è solo una questione mentale,Sinner dal rientro della squalifica ha perso quell’abilità di rimanere calmo di fronte alle difficoltà e rendere al massimo con il servizio in quei momenti
Lo dicono i numeri, negli slam Alcaraz ha perso al quinto set solo contro Berrettini in Australia quando aveva 18 anni, Sinner al quinto set ne perde due su tre .. poi sono convinto che Sinner può invertire questa tendenza per lui estremamente negativa, ma deve farlo e non è semplice perché quei due nel futuro prossimo si giocheranno sempre i match al terzo o quinto set
@ ospite (#4420558)
In generale è come dici tu, ma nei loro confronti diretti purtroppo Nadal Senior ha ragione.
L’unica attenuante per Sinner è che i due ultimamente si sono incontrati sempre su superfici favorevoli allo spagnolo, anche perché su superfici più veloci quest’ultimo non si faceva mai trovare all’appuntamento…
Non che lo si possa escludere, ma di solito queste dichiarazioni seguono le domande dei giornalisti, non sono tirate fuori affinché qualcuno le intenda
Esatto, sarebbe bastato una bella steccata al posto della riga… Anche il tennis e’ questione di centimetri… Adesso pressione massima su Carlitos, vediamo un po’ come tiene, tutti ormai ne parlano come il nuovo number 1, e strafavorito a wimbledon. Benissino, Sinner un po’ piu’ rilassato, col braccio sciolto.
Io non li vedo tutti questi infortuni di Alcaraz…negli ultimi 12 mesi ha avuto un problemino che gli ha fatto saltare un torneo. Quelli che si infortunano tanto sono altri non lui.
Ripensando bene alla finale,rispetto il suo autorevole punto di vista, non sono d accordo.
JS non ha perso per particolari demeriti suoi, men che meno debolezze mentali, ;
È stato Carlos a tirar fuori delle cose extra dal cilindro. Potevano andargli male ma ,chapeau, ha fatti dei colpi da storia, e ha vinto con onore e merito.
Per come giocano adesso, NON sono d’accordo. Fino a un paio di anni fa al massimo a volte a JS dal lato mentale si poteva imputare che talora si demoralizzava appena interveniva una contrarietà nel match, ma nei “punti decisivi” non è che iniziasse a giocar male (a volte, magari, notavi che perdeva il servizio quando serviva per il set, ma lì è una questione di servire bene in modo costante), altrimenti avrebbe vinto molto-molto meno…
Il punto dei loro match, guardandolo dal lato di Js, pe me è molto banale: JS non può pensare di batterlo solo col gioco di fondocampo, neppure se migliorasse (ammesso che sia possibile) ancora di più dritto e rovescio e mobilità, perchè col solo gioco da fondo si entra sempre in un terno al lotto dove cmq può perdere e, se perdesse altre partite lottate, allora sì che rieschierebbe di entrare in una spirale di “negatività”…
Deve semplicemente migliorare molto il servizio, ed intendo proprio la prima per avere tantissimi punti veloci: questa sarebbe la sua arma psicologica che penso gli farebbe vincere molti incontri: se sei sicuro del tuo servizio, a aprte il faticare di meno, anche i match point sul servizio altrui sono più facili da fare perchè sei meno teso nei tuoi turni di battuta. Inoltre metti molta più pressione al tuo avversario, non solo quando risponde ma specie quando serve lui (perchè pensa sempre “l’altro è imbreakkabile, se servo anche solo un po’ male, sono fregato).
Parlo proprio di una super-prima, perchè contro CA avere una “super seconda” non conta così tanto: magari persino lui contro la tua super-seconda non riesce mai a fare una risposta vincente, ma se servi solo delle ottime seconde in tutto il tuo game di battuta, cmq quel turno diventa una un a serie di punti lunghissimi e lottatissimi e quindi si torna agli stessi soliti problemi…
ma come mai alcaraz si infortuna più spesso di sinner? è una questione di preparazione atletica?
Non è che lo Zio, vista la possibile uscita di Cahill, si sta proponendo?