Lo zio di Rafa critica il gioco attuale ATP, Copertina

Toni Nadal invoca cambiamenti: “È quasi un ping pong ormai, servizio e colpi sono troppo potenti. Cambiare racchette potrebbe funzionare”

01/04/2024 15:00 167 commenti
Toni Nadal
Toni Nadal

Lo strapotere del servizio e della potenza dei colpi sta imbruttendo la disciplina, tanto che intervenire sulle racchette per far tornare in auge varietà di gioco e importanza della tattica dovrebbe essere in cima ai pensieri di chi governa il tennis. Così Toni Nadal, insolitamente tagliente, ha risposto alle domande sullo status quo del tennis al simposio online World Tennis Conference. Lo “zio” più famoso del tennis ritiene che difficilmente potrà arrivare un nuovo Federer, quello che a suo avviso ha giocato a tennis meglio di tutti, con un gioco così sbilanciato sulla potenza dei colpi. Riportiamo i passaggi più salienti del suo pensiero, parole forti che sicuramente scateneranno reazioni.

“Il tennis è diventato un altro sport con il passare gli anni. Quando ho iniziato a giocare, conquistare un punto non era così facile. Bisognava preparare le giocate per avvantaggiarsi, venire a rete e finire il punto, oppure essere un tennista molto abile tatticamente. Al giorno d’oggi puoi tirare un vincente da qualsiasi posizione” afferma Toni.

“Purtroppo il tennis è diventato un gioco in cui la tattica non è più così importante perché con la velocità con cui si gioca non ci sono molte opzioni per apportare cambiamenti tattici. È complicato. Devi mantenere un ritmo di gioco molto alto,  è diventato un po’ come il ping pong dove giochi a una velocità tale che non c’è tempo. Quando siamo arrivati ​​nel circuito agli inizi degli anni 2000 c’erano giocatori che picchiavano forte, altri che giocavano strategicamente come Coria, altri che basavano il proprio tennis nello sbagliare pochissimo come Gaudio o Ferrer… Oggi esiste un solo tipo di giocatore, è quello che colpisce la palla molto forte, il più forte possibile. Non c’è molto spazio per un giocatore che fa cose diverse. È già molto difficile per un Federer essere un giocatore che può fare il punto con tutti i tipi di colpi. È un miracolo quello che lui è riuscito a fare nei suoi ultimi anni”.

“Non conosco nessun altro sport che inizia con una sorta di rigore”, dice riferendosi all’importanza che ha attualmente il servizio. “Per il resto è una situazione talmente svantaggiosa che a volte non hai nemmeno il tempo di difenderti. Chi colpisce per primo è come se colpisse due volte ed è un po’ come quello che diceva Tyson ‘Tutti hanno una buona strategia finché non colpisco la prima mazzata”. Il tennis oggi è simile a questo. Affrontare un giocatore che ti fa fuori col servizio a 220 chilometri orari e che, se riesci a rispondergli in qualche modo, ti tira un altro colpo a velocità incredibile è molto difficile. Non c’è margine”.

Chiedono a Toni quali cambiamenti introdurrebbe per rendere il tennis più attraente e riportare la strategia al primo posto rispetto alla fisicità: “Si possono fare molte cose e la prima cosa che farei sarebbe accorciare le racchette. Quelle attuali rendono molto facile effettuare un ottimo tiro, il tennis deve essere un po’ più complicato per premiare la tecnica. Si deve essere aperti allo spettacolo, il tennis è l’unico sport che non ha apportato modifiche alle regole in tutta la sua storia. Solo una cosa è cambiata, introducendo il tie break per non allungare troppo le partite, ma il resto è rimasto esattamente lo stesso. Bisogna fare dei cambiamenti. Quando parlo con i vertici dell’ATP dico loro che nei 25 migliori punti dell’anno non si vede mai un Ace. I 25 migliori punti si ottengono dopo scambi lunghi, con varietà di gioco. Beh, dovrebbero cercare di promuoverla”.

“Federer probabilmente è colui che è riuscito a giocare il miglior tennis nella storia, forse sarebbe ancora il migliore nella storia se si fossero stabilite alcune regole per preservare maggiormente il gioco. O se si fossero favoriti i tornei sulla terra battuta, Rafael probabilmente potrebbe essere il migliore della storia”.

Toni ritiene il tennis abbia bisogno di creare un miglior spettacolo nella partita “media”, senza campioni in campo, è per questo che ha difficoltà ad attrarre giovani e nuovi appassionati: “Nel tennis puoi andare a vedere Djokovic, Alcaraz, Sinner, Rafael o Federer… Ma quando vai a vedere il numero 30 del mondo, che non sai nemmeno chi sia, devi fare in modo che ci sia spettacolo, che ci sia un bel tennis” conclude Nadal.

 

Marco Mazzoni


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167 commenti. Lasciane uno!

Luce nella notte 04-04-2024 13:20

Scritto da guest

Scritto da Gaz
Ho lasciato un commento ma non l’ho capito neanche io.
Volevo dire che da anni dico che bisogna alzare la rete, piuttosto che racchette.
Il tennis e cambiato e devono cambiare le condizioni, altrimenti è un altro sport, già solo rispetto a 20 anni fa.

Anche questa è una proposta sensata. L’altezza media dei giocatori si è alzata di parecchi centimetri rispetto a 60 anni fa. Quindi la palla viene colpita ad una altezza da terra, ipotizziamo, almeno 10cm maggiore rispetto a dove veniva colpita 60 anni fa.
Tenuto conto delle distanze dalla rete di 11,89m e di 6,40m, per riequilibrare questi 10cm la rete andrebbe alzata di 5-6 cm.

Curiosa questa teoria scientifica secondo la quale l’ altezza dove viene colpita la pallina dipendetebbe dall’ altezza del giocatore…
Significa che il rimbalzo sara’ piu’ alto se la palla si avvicina a Isner (Karlovic, ecc.) mentre la pallina decidera’ di rimbalzare piu’ Basso se vede Schwartzmann o Fognini.
Cosi’ e’ dimostrato che gli alti avranno sempre un rimbalzo piu’ alto quando la palla gli arriva e potranno colpire ad una quota confacente con la loro statura.

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Tartufello (Guest) 03-04-2024 12:02

Non mi è mai piaciuto Toni Nadal

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Tartufello (Guest) 03-04-2024 12:02

Non mi è mai piaciuto Toni Nadal

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Milano (Guest) 03-04-2024 10:29

Scritto da Lucio
Basterebbe alzare la rete in centro di qei 9 cm x renderla uguale che ai lati. Costi zero, risultati velocità di palla meno 15/20% e più spettacolo. Ma che ci vuole?

9 sono tanti ma certo un paio di centimetri gioverebbe

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Guganadal (Guest) 03-04-2024 08:17

Mi meraviglio di Toni che definisce federe praticamente il migliore, ma non sa che il tennis su terra è lento e quindi più tattico?Ma l’ha allenato lui il più grande giocatore di tutti tempi su terra!

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Markux (Guest) 02-04-2024 18:19

La boiata pazzesca nel Tennis è sempre stata la seconda di servizio. Tolta questa nefandezza si batterà con 20-30 Km in meno. Tutto qui.

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Nico (Guest) 02-04-2024 17:45

Ivanisevic faceva almeno 30 aces a partita… e la sparava a 240kmh… ma di che stiamo parlando?

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Federico (Guest) 02-04-2024 17:33

Concordo, già togliere la seconda di servizio aiuterebbe

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Roberto (Guest) 02-04-2024 16:35

Ma zio Toni, dove stava quando il nipote era tutto questo???sono stati loro gli inventori del tennis fisico e bombardier.

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Emme (Guest) 02-04-2024 16:30

Vero che i materiali aiutano tanto le performance, è anche vero che i picchiatori ci sono sempre stati (mi viene in mente un Roddick, Karlovic, Isner ecc)

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Pippo (Guest) 02-04-2024 16:14

Perché finche’ suo nipote vinceva non si parlava di cambiare le regole del tennis? Questi non accettano che il loro tempo è ormai finito. Buona pensione!

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Pippo (Guest) 02-04-2024 16:12

Perché fibche’ suo nipote vinceva non si parlava di cambiare le regole del tennis? Questi non accettano che il loro tempo è ormai finito. Buona pensione!

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Un nome una Garanzia (Guest) 02-04-2024 15:54

A me il tennis piace così com’è.

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+1: il capitano
Cut (Guest) 02-04-2024 15:06

Se Sinner fosse suo nipote questa intervista non sarebbe mai uscita 😆

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Nicholaskyrgios (Guest) 02-04-2024 10:48

@ Massi (#3986300)

Pienamente @ Massi (#3986300)

Perfettamente d’accordo,le inserirei solo nei Masters 1000,anche solo per rispetto verso il pubblico che paga il doppio dei soldi per vedersi magari un 63 61 in un’ora invece che 4 partite. Oltre a questo le finali slam per lo meno dovrebbero mantenere l’oltranza al quinto, anche solo per dare ancora la possibilità di battere certi record inarrivabili

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Swinner (Guest) 02-04-2024 09:57

Mah, ogni epoca ha il suo tennis, così tutti gli sport, se ci sono parità di condizioni vince sempre il più forte ( e chi si allena di più!!!)

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Lucio (Guest) 02-04-2024 09:06

Basterebbe alzare la rete in centro di qei 9 cm x renderla uguale che ai lati. Costi zero, risultati velocità di palla meno 15/20% e più spettacolo. Ma che ci vuole?

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Alexandersupertramp (Guest) 02-04-2024 08:56

Vorrei ricordare che i tennisti che hanno dominato il tennis nell’ultimo ventennio hanno espresso un tennis ricco di abilità.La racchetta non gli è accorsa in aiuto,erano bravi e basta.Lo stesso Murray in una intervista fece la gaffe di ammettere che lui ha sempre giocato con la stessa da quando era Junior. Gli cambiavano dolo la cosmetica,facendo inferocite la Head per la confessione. Semmai, direi, la grande differenza negli ultimi vent’anni sono state le corde in poliestere.Picchi come un fabbro,palla pesantissima, e’facile che stiano tutte dentro.Certo ci sono degli incontri decisamente noiosi, specialmente quando vedo Hurkacz e similari. Lo sarebbero ugualmente anche con le racchette di legno….io cambio canale quando l’avversario non è Sinner.

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+1: il capitano
Massimiliano (Guest) 02-04-2024 08:38

Togliamo la seconda di servizio
Alziamo leggermente la rete
Diminuiamo leggermente la pressione delle palline
Modifichiamo il materiale dei campi da gioco
Mettiamo delle norme specifiche su materiali e dimensioni delle racchette …se ne vedono di tutti i tipi
Effettuiamo il triplo dei controlli antidoping con la eventuale esclusione a vita
Che ne dite…

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Pier no guest 02-04-2024 08:38

Scritto da guest

Scritto da Pier no guest
@ guest (#3986595)
Andrebbero aumentate le misure dei campi anche da calcio, porte più grandi, canestri più alti ecc secondo questi parametri.
Ci sono giocatori normodotati,ragazzini,donne,che si fa?
Quanto ai problemi fisici causati dai telai non è un problema dei professionisti in generale, racchette migliori, rari colpi fuori sweetspot, allenamenti pre e dopo match specifici.
Quanto al legno nelle racchette… Facciamo il contrario della fine anni 70? Stavolta fibra rivestita in legno? I telai dei professionisti sono straordinari, è questo il problema.

Comprendo e in parte sottoscrivo i tuoi argomenti, ma ci sono anche robusti controargomenti a disposizione. Le regole talvolta vengono cambiate, proprio perché si rende evidente che non sono più adatte alla mutata realtà.
Il primo esempio che mi viene in mente è il lancio del giavellotto. Anche in quel caso, il miglioramento delle prestazioni degli atleti, unita a raffinati studi balistici, avevano portato gli atleti a superare i 100m al maschile e gli 80 al femminile. Non era solo un problema di lunghezza degli stadi: questi “veleggiavellotti” atterravano quasi paralleli al terreno, sempre al limite del lancio nullo (atterraggio con la coda). L’esito della gara, col passare degli anni, dipendeva sempre più da fatti aleatori, come il refolo di vento contro o a favore…nel 1986 vennero definite le nuove regole di peso e baricentro dell’attrezzo.
Dunque, se oggi nel tennis si serve 50km/h più veloce di 60 anni fa e si tirano vincenti a 170km/h, mi sembra ragionevole che si possa pensare a qualche “contromisura”.
Anche nei motori le cilindrate delle varie formule sono progressivamente diminuite, perché più di 1000 e rotti cavalli i riflessi umani non li gestiscono adeguatamente. E hanno dovuto spezzare in tre il famoso rettilineo di Le Mans…
Vedi bene che gli esempi non mancano. Il dibattito è aperto.

Mi sono spiegato male: sono favorevole a dei provvedimenti e ritengo la diminuzione dei piatti corde una strada complessa ma percorribile. Non lo è una limitazione dei materiali (anche perché non puoi certificare le percentuali di graphite o altro nei telai pro room) e pure la rigidità della racchetta risente di altri fattori (se tendi a 40 un telaio elastico ad esempio). Un ovale 90,meno tollerante, renderebbe molto più difficile le rotazioni violente che giocano oggi.

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PeteBondurant 02-04-2024 08:18

Scritto da Diogene

Scritto da ivan
Intanto eliminare la seconda di servizio. Questo sarebbe la prima cosa. Poi alzare di 5 cm la rete per attenuare un minimo lo strapotere dei perticoni al servizio.

Se la alzano di un metro e mezzo…è la volta che passo da quarta a seconda categoria in 2 mesi…

Racchettoni da spiaggia la svolta

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Kid cox (Guest) 02-04-2024 08:06

Secondo me ha ragione: immaginiamo l’incontro Berrettini – Shelton.
Ah che spettacolo…
Palle più lente e rete 10 cm più alta aiuterebbe la giocata d’effetto.
Forse il nostro numero uno sarebbe il folle Musetti… certo, questo allungherebbe carriere e match pertanto si andrebbe probabilmente a rivedere quantomeno il set decisivo che, credo, assumerebbe le stesse sembianze del doppio.

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Markux (Guest) 02-04-2024 06:34

Zietto non ti è riuscito lo scherzetto del primo aprile.Volevi accorciare le racchette e magari usare palline a forma di cubo. Torna a cuccia.

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Perunavirgola (Guest) 02-04-2024 03:38

Zio Tony ma che ti sei bevuto???????

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Donkey Kong (Guest) 02-04-2024 03:36

Basterebbe alzare un po’ la rete. Con 10-15 cm in più cambierebbe tutto

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Ivan (Guest) 02-04-2024 03:34

Alternativa B;
Diminuire il pesso delle palline

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guest (Guest) 01-04-2024 23:56

Scritto da Pier no guest
@ guest (#3986595)
Andrebbero aumentate le misure dei campi anche da calcio, porte più grandi, canestri più alti ecc secondo questi parametri.
Ci sono giocatori normodotati,ragazzini,donne,che si fa?
Quanto ai problemi fisici causati dai telai non è un problema dei professionisti in generale, racchette migliori, rari colpi fuori sweetspot, allenamenti pre e dopo match specifici.
Quanto al legno nelle racchette… Facciamo il contrario della fine anni 70? Stavolta fibra rivestita in legno? I telai dei professionisti sono straordinari, è questo il problema.

Comprendo e in parte sottoscrivo i tuoi argomenti, ma ci sono anche robusti controargomenti a disposizione. Le regole talvolta vengono cambiate, proprio perché si rende evidente che non sono più adatte alla mutata realtà.
Il primo esempio che mi viene in mente è il lancio del giavellotto. Anche in quel caso, il miglioramento delle prestazioni degli atleti, unita a raffinati studi balistici, avevano portato gli atleti a superare i 100m al maschile e gli 80 al femminile. Non era solo un problema di lunghezza degli stadi: questi “veleggiavellotti” atterravano quasi paralleli al terreno, sempre al limite del lancio nullo (atterraggio con la coda). L’esito della gara, col passare degli anni, dipendeva sempre più da fatti aleatori, come il refolo di vento contro o a favore…nel 1986 vennero definite le nuove regole di peso e baricentro dell’attrezzo.
Dunque, se oggi nel tennis si serve 50km/h più veloce di 60 anni fa e si tirano vincenti a 170km/h, mi sembra ragionevole che si possa pensare a qualche “contromisura”.
Anche nei motori le cilindrate delle varie formule sono progressivamente diminuite, perché più di 1000 e rotti cavalli i riflessi umani non li gestiscono adeguatamente. E hanno dovuto spezzare in tre il famoso rettilineo di Le Mans…

Vedi bene che gli esempi non mancano. Il dibattito è aperto.

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+1: codro
Betafasan 01-04-2024 23:26

@ Fabio Narducci Pozzi Cancellotti (#3986507)

Spiegati!!

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Pier no guest 01-04-2024 23:23

@ guest (#3986595)

Andrebbero aumentate le misure dei campi anche da calcio, porte più grandi, canestri più alti ecc secondo questi parametri.
Ci sono giocatori normodotati,ragazzini,donne,che si fa?
Quanto ai problemi fisici causati dai telai non è un problema dei professionisti in generale, racchette migliori, rari colpi fuori sweetspot, allenamenti pre e dopo match specifici.
Quanto al legno nelle racchette… Facciamo il contrario della fine anni 70? Stavolta fibra rivestita in legno? I telai dei professionisti sono straordinari, è questo il problema.

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dateccitrungelliti (Guest) 01-04-2024 23:09

In quel che dice zio toni c’è sicuramente del vero.
Io sono d’accordo ma vanno anche visti altri risvolti, per esempio se il servizio è diventato un’arma in più è anche vero che sono cresciute anche le skill dei giocatori in risposta (vedi sinner).
Io amo il tennis del rovescio a una mano e dei continui cambi di soluzione ma se il 60% della stagione la si gioca sul cemento, è logico che aumentano velocità e potenza, che le racchette diventino quasi delle pistole e che si assista a match che sembrano gunfights all’ok corral.
Io toglierei almeno 1 mille al cemento yankee e lo sposterei sull’erba, per esempio.

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+1: JannickWinner
guest (Guest) 01-04-2024 23:05

Scritto da guest

Scritto da Shuzo
Pienamente d’accordo sulla necessità di intervenire sulle racchette. Secondo me si può intervenire limitando lo spessore delle racchette oppure intervenendo sui materiali. Ad esempio, visto che oggi le racchette sono costruite in materiali compositi, si potrebbe imporre la regola che ci debba essere una certa percentuale di legno. 30%? 50%?
Tutto da valutare. Però l’urgenza di ridurre la velocità di gioco esiste senza dubbio!

Ecco una proposta interessante. Il materiale del telaio. Si potrebbe lasciare completa libertà sui componenti, ponendo però un limite alla rigidità del materiale, sicuramente misurabile con test specifici.
E’ probabile che si otterrebbe anche una diminuzione nella frequenza di danni articolari e altri fastidi, grazie all’utilizzo di un materiale meno rigido.

Preciso che la mia osservazione è solamente “fisiocinetica” e puramente teorica. La verifica pratica potrebbe anche indicare come irrilevante il cambio del materiale riguardo alla prevenzione dei danni articolari. Forse esistono studi specifici, sarebbe interessante leggerli.

137
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Sudtyrol (Guest) 01-04-2024 22:58

Scritto da zedarioz

Scritto da Massi
Per aumentare lo spettacolo la vera proposta sarebbe: la finale di un torneo ATP al meglio dei 3 set su 5.
(Il pubblico lo vorrà almeno dove è iscritto il nostro ragazzo)

Le finali master 1000 3 su 5 spesso sono state leggendarie. Visto che i grandi giocano solo master 1000 e slam farei giocare semifinali efinali al meglio dei 5, con obbligo delle semifinali al venerdì per garantire il giorno di riposo.

Non sono d’accordo. Un torneo inizia e finisce con le stesse regole. O tutto 3 su 5 o tutto 2 su 3. L’unica cosa che cambierei è il let sul servizio. Ho l’impressione che il sensore a volte scatti solo per un colpetto d’aria.

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guest (Guest) 01-04-2024 22:53

Scritto da Gaz
Ho lasciato un commento ma non l’ho capito neanche io.
Volevo dire che da anni dico che bisogna alzare la rete, piuttosto che racchette.
Il tennis e cambiato e devono cambiare le condizioni, altrimenti è un altro sport, già solo rispetto a 20 anni fa.

Anche questa è una proposta sensata. L’altezza media dei giocatori si è alzata di parecchi centimetri rispetto a 60 anni fa. Quindi la palla viene colpita ad una altezza da terra, ipotizziamo, almeno 10cm maggiore rispetto a dove veniva colpita 60 anni fa.
Tenuto conto delle distanze dalla rete di 11,89m e di 6,40m, per riequilibrare questi 10cm la rete andrebbe alzata di 5-6 cm.

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Octagon 01-04-2024 22:38

In tutti gli sport, dal calcio al basket, dalla scherma alla pallavolo, e quindi anche nel tennis è aumentata la velocità, e questo è merito in primis della assai migliore preparazione fisica degli atleti.
E questo rende tutti questi sport decisamente più spettacolari.
Non si torna mai indietro.

134
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+1: Scaino
guest (Guest) 01-04-2024 22:37

Scritto da Shuzo
Pienamente d’accordo sulla necessità di intervenire sulle racchette. Secondo me si può intervenire limitando lo spessore delle racchette oppure intervenendo sui materiali. Ad esempio, visto che oggi le racchette sono costruite in materiali compositi, si potrebbe imporre la regola che ci debba essere una certa percentuale di legno. 30%? 50%?
Tutto da valutare. Però l’urgenza di ridurre la velocità di gioco esiste senza dubbio!

Ecco una proposta interessante. Il materiale del telaio. Si potrebbe lasciare completa libertà sui componenti, ponendo però un limite alla rigidità del materiale, sicuramente misurabile con test specifici.

E’ probabile che si otterrebbe anche una diminuzione nella frequenza di danni articolari e altri fastidi, grazie all’utilizzo di un materiale meno rigido.

133
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Gaz (Guest) 01-04-2024 22:37

Ho lasciato un commento ma non l’ho capito neanche io.
Volevo dire che da anni dico che bisogna alzare la rete, piuttosto che racchette.
Il tennis e cambiato e devono cambiare le condizioni, altrimenti è un altro sport, già solo rispetto a 20 anni fa.

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+1: Krik Kroc
Stefan Navratil (Guest) 01-04-2024 22:20

Scritto da Pier no guest

Scritto da Stefan Navratil

Scritto da Pier no guest
Intervista interessante (seppur tradotta male) con alcune valutazioni che meritano un approfondimento.Negli anni’80 si proposero racchette allungabili (Puma) e telai Longbody (Prince e Yonex) per favorire la leva e l’allungo di giocatori più minuti. Ora l’altezza è cresciuta, 1.85cm sono misure “basse”) ed abbiamo dei giocatori alti si ma pure agili, rapidi. Il connubio ovale ampio+corde+velocità genera potenza elevata con pochissimi errori anche perché la tecnica è migliorata (tutti hanno buoni servizi e colpi da fondo più o meno equilibrati nell’efficacia).Accorciare i telai? Ridurre gli ovali? Proibire certe corde come il monofilo fino all’under 12 come certe federazioni? Si potrebbe ma va detto che esistono gli amatori cui, ad esempio, non puoi togliere una palla di servizio o alzare il net.
Però…proviamo un torneo con telai da 90sq e vediamo l’effetto che fa?

Lavorare su corde e telai meno performanti potrebbe servire a qualcosa. La cosa che stona è che parli lui desso, quando se c’è stato uno che si è avvantaggiato delle racchette ampie rimanda tutto con effetto toppone è stato proprio suo nipote che con racchette inizio anni 90 avrebbe vinto la metà.

Aspetta però. Non è che un concetto valga in base a chi lo esprime, se è giusto è giusto e viceversa.
Rafa non ha proseguito la strada di Moya, telai tubolari in grado di dare un mix di velocità e rotazione che genera palle molto pesanti, cosa che se ci pensi faceva con ottimi risultati prima di loro Muster con un piatto 90 e profilo sottile (Head Prestige Pro, ovvero la PT110). Sono evoluzioni,la Seles non giocava piatto come la Graf ma poi arriva la Martinez e con rotazioni alte persino vince Wimbledon (ancora stento a di ferirlo).
Non si tratta per me di oggi ma del futuro che ci sarà.

Sì il concetto è anche giusto, ma…
Purtroppo Martina in quella finale di Wimbledon, oltre a essere un po’ bollita, ha fatto un disastro tattico, attaccando la Martinez sul rovescio che era il suo colpo più naturale invece che sul dritto che sulla vera erba di allora con quell’impugnatura era difficile da tirare su, sono traumi che rimangono ma bisogna andare avanti 😉

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+1: Pier no guest
Shuzo (Guest) 01-04-2024 22:13

Pienamente d’accordo sulla necessità di intervenire sulle racchette. Secondo me si può intervenire limitando lo spessore delle racchette oppure intervenendo sui materiali. Ad esempio, visto che oggi le racchette sono costruite in materiali compositi, si potrebbe imporre la regola che ci debba essere una certa percentuale di legno. 30%? 50%?
Tutto da valutare. Però l’urgenza di ridurre la velocità di gioco esiste senza dubbio!

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+1: codro
tinapica 01-04-2024 22:10

Raramente, credo, abbiamo potuto assistere ad una tale unanimità di commenti (almeno nel contenuto, se non nella forma):
Zio Toni capopolo!

129
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+1: Ice Man, codro
FOOTFAULT (Guest) 01-04-2024 22:04

Quando vinceva il nipote andava tutto bene.. Ora che vince Sinner bisogna cambiare! Si desse all’Ippica .. Saluti Buon Tennis a tutti

128
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+1: Ice Man, Fabry67
Lupen (Guest) 01-04-2024 21:52

Che furbo sto Tony, ha visto che a breve Sinner e’ inavvicinabile, ed ha pensato che se cambia il tennis in una sorta di Ping-Pong, Alcaraz potrebbe prediligere più questo tipo di gioco ed invertire il trend per là vetta del ranking !!!!!

127
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angelo (Guest) 01-04-2024 21:44

Un solo servizio?
E poi come farebbe camillina, già adesso fa una 30a di doppi falli a partita, figuriamoci con un solo servizio.
L’unica giocatrice che gli farebbe comodo è Sara Errani, tanto o prima o seconda di servizio non cambia nulla.

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-1: Octagon
Sancta sanctorum (Guest) 01-04-2024 21:37

@ Stefan Navratil (#3986527)

L’ha detto più volte in passato ma se non seguite è facile anche fare certi commenti

125
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Pier no guest 01-04-2024 21:29

Scritto da Stefan Navratil

Scritto da Pier no guest
Intervista interessante (seppur tradotta male) con alcune valutazioni che meritano un approfondimento.Negli anni’80 si proposero racchette allungabili (Puma) e telai Longbody (Prince e Yonex) per favorire la leva e l’allungo di giocatori più minuti. Ora l’altezza è cresciuta, 1.85cm sono misure “basse”) ed abbiamo dei giocatori alti si ma pure agili, rapidi. Il connubio ovale ampio+corde+velocità genera potenza elevata con pochissimi errori anche perché la tecnica è migliorata (tutti hanno buoni servizi e colpi da fondo più o meno equilibrati nell’efficacia).Accorciare i telai? Ridurre gli ovali? Proibire certe corde come il monofilo fino all’under 12 come certe federazioni? Si potrebbe ma va detto che esistono gli amatori cui, ad esempio, non puoi togliere una palla di servizio o alzare il net.
Però…proviamo un torneo con telai da 90sq e vediamo l’effetto che fa?

Lavorare su corde e telai meno performanti potrebbe servire a qualcosa. La cosa che stona è che parli lui desso, quando se c’è stato uno che si è avvantaggiato delle racchette ampie rimanda tutto con effetto toppone è stato proprio suo nipote che con racchette inizio anni 90 avrebbe vinto la metà.

Aspetta però. Non è che un concetto valga in base a chi lo esprime, se è giusto è giusto e viceversa.
Rafa non ha proseguito la strada di Moya, telai tubolari in grado di dare un mix di velocità e rotazione che genera palle molto pesanti, cosa che se ci pensi faceva con ottimi risultati prima di loro Muster con un piatto 90 e profilo sottile (Head Prestige Pro, ovvero la PT110). Sono evoluzioni,la Seles non giocava piatto come la Graf ma poi arriva la Martinez e con rotazioni alte persino vince Wimbledon (ancora stento a di ferirlo).
Non si tratta per me di oggi ma del futuro che ci sarà.

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Stefan Navratil (Guest) 01-04-2024 21:16

Scritto da Pier no guest
Intervista interessante (seppur tradotta male) con alcune valutazioni che meritano un approfondimento.Negli anni’80 si proposero racchette allungabili (Puma) e telai Longbody (Prince e Yonex) per favorire la leva e l’allungo di giocatori più minuti. Ora l’altezza è cresciuta, 1.85cm sono misure “basse”) ed abbiamo dei giocatori alti si ma pure agili, rapidi. Il connubio ovale ampio+corde+velocità genera potenza elevata con pochissimi errori anche perché la tecnica è migliorata (tutti hanno buoni servizi e colpi da fondo più o meno equilibrati nell’efficacia).Accorciare i telai? Ridurre gli ovali? Proibire certe corde come il monofilo fino all’under 12 come certe federazioni? Si potrebbe ma va detto che esistono gli amatori cui, ad esempio, non puoi togliere una palla di servizio o alzare il net.
Però…proviamo un torneo con telai da 90sq e vediamo l’effetto che fa?

Lavorare su corde e telai meno performanti potrebbe servire a qualcosa. La cosa che stona è che parli lui desso, quando se c’è stato uno che si è avvantaggiato delle racchette ampie rimanda tutto con effetto toppone è stato proprio suo nipote che con racchette inizio anni 90 avrebbe vinto la metà.

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tomax (Guest) 01-04-2024 21:16

@ Diogene (#3986479)

Al massimo sposterei la riga di metà campo del servizio leggermente più avanti,anche di un paio di centimetri e di non considerare più il net come nella pallavolo

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+1: Krik Kroc
Lorenzo (Guest) 01-04-2024 21:02

@ Lologhon (#3986500)

Stava giusto aspettando il suo consiglio per ritirarsi .
Magari saranno fatti suoi o sbaglio ?

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Ciao le sacche di sangue misteriosamente sparite

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Ciao le sacche di sangue misteriosamente sparite

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+1: Vasco92
Kb24 (Guest) 01-04-2024 20:52

Beh zio tony vai a ca*are

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+1: Vasco92
ICIONE (Guest) 01-04-2024 20:45

Ma suo nipote tale Rafa Nadal picchiava solo la palla e la tattica del gioco non sapeva cosa era.
Quindi adesso esce con queste considerazioni dopo che Rafa non è più competitivo.
Non sono d’accordo con queste affermazioni.

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Lologhon (Guest) 01-04-2024 20:41

Il tennis si evolve. Ci sono sempre più grandi battitori? Ebbene nasceranno grandi risponditori. Uno ce lo abbiamo in casa. Lascia le regole come stanno e suggerisco al grande campione che è stato Rafa Nadal di ammettere che sia venuto il momento di passare ad altri. Un ritiro dignitoso sarebbe la cosa migliore

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Diogene (Guest) 01-04-2024 20:19

Scritto da ivan
Intanto eliminare la seconda di servizio. Questo sarebbe la prima cosa. Poi alzare di 5 cm la rete per attenuare un minimo lo strapotere dei perticoni al servizio.

Se la alzano di un metro e mezzo…è la volta che passo da quarta a seconda categoria in 2 mesi… 😛 😛

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Duccio (Guest) 01-04-2024 20:13

Come mai ziuccio nostro, la maggior parte dei tennisti, da tutto il mondo, fanno la preparazione in Spagna??????.
Il nostro JANNIK NON NE HA BISOGNO: crescita fisica naturale e quindi graduale, non anticipata in maniera abnorme, e VISIBILE

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+1: Vasco92, Fabio Narducci Pozzi Cancellotti
MAURO (Guest) 01-04-2024 19:56

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Voglio uno slam
Zio Tony si preoccupa solo adesso che Sinner é ai vertici del tennis e tira più forte di tutti?
Se lo avesse detto quando Rafa dominava grazie alla sua fisicitá sarebbe stato più credibile.
E poi non penso che i giovani non siano attratti dal tennis, tutt’altro.
Forse dimentica l’importanza della risposta al servizio. Ieri la vera differenza tra Sinner e Dimitrov é stata proprio questa: straordinarie risposte di Jannik che hanno annichilito il bulgaro.

Mi hai anticipato

Ahahahahahahah

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MAURO (Guest) 01-04-2024 19:49

Pienamente d’ accordo con il sr. Toni Nadal. A breve il tennis perderà molti appassionati se non si interverra’ in maniera drastica

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-1: antoniov, JannickWinner
Peter (Guest) 01-04-2024 19:38

Jannik sarà il prossimo G.O.A.T e non potrai farci niente.

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Losvizzero 01-04-2024 19:34

Premesso che è vero ed è così ma da tanti anni ed è sempre peggio, ha proprio la faccia come il cu… Quando c’era Rafa nel fiore degli anni e tutte le superfici erano già state rallentate e Wimbledon diventava terra dopo 4 giorni non ha mai fiatato però!
Ma vergognati

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+1: Vasco92
-1: Adrianooo
almas (Guest) 01-04-2024 19:23

Scritto da Gianluigi74
Che buffone, occasione persa per stare zitto. Perché non lo ha detto ai tempi di Rafa ??? Che poi oggi la forza di Sinner e Alcaraz è nel saper rispondere a tutto e fare correre l’avversario per il campo altro che sevizio a 240 come Shelton o i giganti tipo Isner, Jannik non tira mai sopra i 210. Ci manca che ora che il fenomeno è italiano gli venga in mente di cambiare le regole che fino a ieri erano perfette….

Concordo, il suo ultimo allievo FAA tra l altro è proprio l esempio perfetto del giocatore che lui non vorrebbe, perlomeno incoerente

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+1: Vasco92
-1: Adrianooo
Markux (Guest) 01-04-2024 19:16

Caro Zio Toni finché il Circuito ATP era un affare di Famiglia tutto era perfetto, ora che vi hanno messo alla porta è facile criticare, peccato che ormai la famiglia Nadal conta come il due di picche.

108
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Boomer (Guest) 01-04-2024 19:15

Finché vinceva tuo nipote era tutto perfetto….patetico

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Peter (Guest) 01-04-2024 19:15

Scritto da Carlone
Quel furbastro dello zio Toni invoca le virtù di zuppe e minestrine proprio ora che ha perso i denti, quando per decenni ha mangiato solo costate di carne ai ferri.

Esempio perfettamente attinente

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+1: PeteBondurant
Peter (Guest) 01-04-2024 19:11

Scritto da il capitano
Non si può tornare indietro, siamo abituati a vedere giocare la palla a queste velocità. Il tennis si è evoluto e con lui anche i nostri “occhi”. Vedere una partita Borg-MecEnroe è sempre bello per noi boomer, un ragazzo di 20 anni ti chiede se stanno giocando a ciapanò.

Ahahahah

105
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+1: il capitano
Gianluigi74 (Guest) 01-04-2024 19:05

Che buffone, occasione persa per stare zitto. Perché non lo ha detto ai tempi di Rafa ??? Che poi oggi la forza di Sinner e Alcaraz è nel saper rispondere a tutto e fare correre l’avversario per il campo altro che sevizio a 240 come Shelton o i giganti tipo Isner, Jannik non tira mai sopra i 210. Ci manca che ora che il fenomeno è italiano gli venga in mente di cambiare le regole che fino a ieri erano perfette….

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+1: Vasco92
-1: Adrianooo
Sancta sanctorum (Guest) 01-04-2024 18:56

@ Sinner@Raducanu (#3986112)

Lo diceva pure prima, solo che non ti interessava ascoltarlo

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Pier no guest 01-04-2024 18:53

Scritto da Superbrat

Scritto da Pier no guest

Scritto da Superbrat

Scritto da Markux
Toni finché si vinceva in Famiglia non parlava così. Che tristezza zietto.

Che memoria corta che ha lo zio Toni. Se c’è stata un epoca in cui il servizio era un rigore sono stati gli anni ’90. Basta fare un passo indietro e mettere insieme il servizio di Ivanisevic o Becker e certi tappeti indoor che erano ghiaccio colorato, o l’erba di Wimbledon che due rimbalzi buoni non te li dava, con palline che erano proiettili e quello si che era tennis quasi inguardabile. Su campi e palle si è lavorato molto in questi anni…. Se proprio si vuole, si potrebbe lavorare sulle racchette, prevedendo un livello massimo di rigidità, ma comunque il tennis, come tutti gli sport è sempre in cambiamento, perché gli atleti sono sempre più… Atletici… Si finirà per proporre di limitare le ore di allenamento e palestra, l’unica che non ho ancora sentito

Perché limiteresti la rigidità dei telai?

Non sono un tecnico, ma la percezione che ho avuto quando passai da una head liquidmetal mp ad una babolat pure drive, fu un aumento di potenza immediato. La prima era una racchetta flessibile e piacevolissima con cui giocare, la seconda bastava toccare la palla e partiva un missile, e anche presa fuori centro, la palla andava di la e consentiva recuperi prima impossibili. Quindi, per la mia esperienza, diminuendo il fattore rigidità qualcosa togli. Chiaro che poi è combinato con una serie di altri parametri,ma per diminuire l’ampiezza del piatto corde siamo ormai fuori tempo massimo, soprattutto commercialmente. E su sa che il 4.6, vuole giocare con la racchetta di Sinner…che se poi giocasse davvero con quella addio braccio.

Ci sono molti parametri che determinano quale telaio sia più o meno “potente”:ovale, spessore, bilanciamento, rigidità. Poi entrano in gioco le corde, le tensioni e, infine, il gesto (piatto o lift soprattutto).
Per un amatore un telaio rigido rende faticoso spingere, per un professionista no perché sfrutta al meglio le vibrazioni “buone”.
Intervenire sulla rigidità diventa quindi troppo complicato così come sui materiali che rendono i telai sempre più performanti per tutti (guardiamo i recuperi in back di dritto un tempo inesistenti) e pure certe corde (ricordiamo Agassi quando scoprì certe corde che gli tenevano dentro tutto).
Qualcosa si può fare in termini di dimensioni dell’ovale, magari a partire da certe categorie per limitare gli sweetspot attualmente tanto tolleranti.
Io parto dal presupposto che il diametro delle palline è più o meno quello di 100 anni fa, i piatti corde no.

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zedarioz 01-04-2024 18:47

Scritto da Sasem
Ma Dimitrov in finale di un mille non rappresenta la classe e la fantasia che ha superato la potenza di un “quadrato” Alcaraz, Hurzach e compagnia? Poi se trova davanti un Sinner stratosferico che aveva già po’ erso 2 finali su questo campo all’improvviso è necessario cambiare regole? Farebbe prima a dire che i Sinner debbono giocare solo sui campi lenti…

Tra l’altro Sinner è l’emblema che se hai timing sulla palla innato e senso delle geometrie in campo, non serve avere i bicipiti e i quadricipiti tipicamente spagnoli. L’abbiamo visto giocare da fermo coi crampi perdere 7-6 al quinto da khachanov., tirando solo vincenti. Se ci fossero racchette col piatto corde più piccolo, chi ha l’impatto più pulito, è avvantaggiato. Quindi due che colpiscono come Sinner e Dimitrov li troveremmo lo stesso in finale. Col manico più corto che giochino a padel.

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+1: Scaino