Marco Brigo, MXP Tennis: “Ordine nel gioco per costruire basi solide. Con Federico Arnaboldi per consolidare il suo tennis”
26/07/2023 16:28 
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Marco Brigo nella foto
Nel 2020, insieme a Fabio Chiappini, Marco Brigo crea il progetto Mxp Tennis Academy, in cui assume il ruolo di direttore sportivo. Maestro nazionale FIT, e professional PTR, ha maturato nel tempo esperienze sia di carattere tecnico, che di carattere gestionale, raggiungendo importanti risultati e riconoscimenti sul territorio. Da poco tempo il gruppo di lavoro si è trasferito al Quanta Club a Milano, dove il progetto continua in una struttura notoriamente di livello altissimo.
Qui a Gubbio Marco Brigo segue Federico Arnaboldi, attualmente numero 445 del mondo, ma che Marco Brigo e il team MXP hanno condotto al best ranking 436 ATP a maggio scorso. Federico al 15mila dollari di Gubbio ha battuto al primo turno lo slovacco Privara, un tennista molto promettente, per poi eliminare al terzo set un combattivo Gabriele Maria Noce e approfittare del ritiro pre-match del giovane Sciahbasi, infortunatosi ad una caviglia. Mentre scrivo ha appena battuto Miceli al terzo set e si trova quindi in finale dove affronterà uno tra il francese Debru e l’azzurro Fausto Tabacco.
“Con Fabio Chappini” -ci dice Coach Brigo- “abbiamo creato la MXP Tennis, un gruppo di lavoro che si prefigge l’obiettivo di accompagnare i nostri atleti verso un percorso di crescita sportiva che li porti a raggiungere il loro massimo livello tennistico. Ora tra i tennisti PRO si allenano con noi Mattia Bellucci (23 anni, 173 ATP), Remy Bertola (24 anni, 378 ATP), Moez Echargui (30 anni, 279 ATP), Nadine Keller (23 anni, 430 WTA), e verrà Alessandro Petrone a collaborare con noi per 15 settimane.”
Che percorso state facendo con Federico Arnaboldi?
“Con Federico in particolar modo stiamo lavorando sulla consapevolezza dei suoi punti di forza, e sul consolidamento di questi punti di forza. Spesso per i tennisti di questo livello -tutti qui san giocare bene a tennis- ci sono percezioni distorte di sé stessi. Noi siam qui per provare a mettere ordine nelle idee di gioco. Federico stesso si sta rendendo conto di quali schemi di gioco sono a lui più congeniali nei vari momenti del match e in base all’avversario, sempre partendo dalle sue caratteristiche. Noi cerchiamo di avere un piano A, se non sta funzionando proviamo a continuare il piano A semplicemente facendolo meglio senza snaturare il gioco. Poi è ovvio che a volte sia necessario cambiare. Il livello di Arnaboldi è superiore mediamente a questo dei 15mila dollari, tuttavia se vogliamo stabilmente giocare i Challenger e magari portare a casa qualche titolo dobbiamo necessariamente seguire la strada che indicavo prima.”
Questa filosofia vale per tutti i ragazzi che seguite immagino: “Sì certo, la filosofia è la stessa dai più piccoli della scuola fino ai professionisti. E questa filosofia la condividiamo con Fabio Chiappini che considero un mentore prima ancora che un socio, e lasciamo spendere due parole per Coach Paolo Moretti che ci supporta con impegno massimale e risultati in questa impresa e Erik Crepaldi, un ragazzo davvero d’oro, che dopo un brutto incidente ha ripreso alla grande alimentando il progetto con il suo entusiasmo, la sua competenza e la sua passione per il tennis che tutto il mondo della racchetta gli riconosce.”
Alessandro Zijno
TAG: Italiani, Marco Brigo
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Dicevano le stesse cose di Gipo Arbino prima che Sonego diventasse quello che è, di Santopadre prima che Berrettini sfondasse e di un sacco di altri allenatori come melaranci che ha creato zeppieri
Dicevano le stesse cose di Gipo Arbino prima che Sonego diventasse quello che è, di Santopadre prima che Berrettini sfondasse e di un sacco di altri allenatori come melaranci che ha creato zeppieri
Il grandissimo Marco Brigo di MXP Tennis!
Questa si che è una notizia che scuote le fondamenta del nostro sport.
Ciao e grazie anche a te del commento. Personalmente sono molto interessato a conoscer ei costi, tuttavia come dicevo prima sono assai variabili, quindi poichè coinvolgono tante figure professionali non sarebbe nè corretto nè giornalisticamente esaustivo parlarne ufficialmente. Poi figurati, ne possiamo discutere tra noi tantissimo, siamo in tanti anche genitori di atleti per cui ci interessa. Io dico che il gioco vale la candela (a prposito sapete perchè si dice così? perchè quando si giocava di sera nel medioevo si usava la candela per vedere e se il pollo da spennare quel giorno perdeva poco ecco che con la spesa della candela gli organizzatori ci andavano sotto). Chi gioca a livello di 15mila dollari cmq si rende conto del proprio livello e può ragionare sul da farsi. Le academy non rubano soldi, anche se alcune nel passato si sono fatte cattiva pubblicità con coach magari più attenti alguadagno che altro. Ma non è il caso delle tantissime che ci sono in Italia, a partire dalla MXP Tennis, dove io porterei sinceramente mia figlia se vedessi la voglia giusta. Perchè ho letto negli occhi di Marco Brigo la voglia di mettersi in gioco con i giocatori oltre alle indubbie competenze. Sta tutto lì, di allenatori bravi in Italia ne abbiamo eccome, si tratta di valutarne la caratura umana in primis e le esigenze personali e professionali. Un Coach che già segue un PRO di altissima performance che ovviamente è preparatissimo altrimenti non lavorerebbe, non è detto che sia adatto a lavorare in una SAT, nonostante ne avrebbe ovviamente tutte le capacità. perchè non è così scontato che abbia le motivazioni giuste.
Innanzitutto grazie di avermi letto e commentato. Naturalmente sono assolutamente d’accordo che è interessante conoscere gli accordi economici tra staff e giocatori, tuttavia in alcuni casi è anche complesso andare a fare i conti. Cmq io credo che con 30mila l’anno si possa riuscire, con meno è davvero difficile a mio parere, ma ci sono giocatori che mi dicono che ce la fanno anche con 20mila euro. Io a fargli i conti in tasca non capisco come facciano a tenersi bassi con le spese, però non avrebbero interesse a dirmi il contrario. Per terminare dico cmq che a mio parere uno staff completo con accompagno a almeno 25 tornei (poi per chi è solito andare avanti nei tabelloni, anche qualcuno meno) non possa costare meno di 50mila come spese totali, ma prob non sono bravo io con biglietti aerei, alberghi, pasti e cavoli vari.
già. particolare perennemente omesso, come se fosse giornalisticamente un dettaglio irrilevante.
perché qui soldi non sono chiesti dai college americani, dove non solo ti alleni ma studi, impari l’inglese, ti prepari alla vita adulta dalla porta principale e senza dover saccheggiare i risparmi di famiglia.
Una cosa che sarebbe interessante sapere, per chi non frequenta il tennis professionistico, è sapere quanto costa a Federico Arnaboldi essere seguito da questo gruppo di lavoro e quanto spende un ragazzo solo per gli allenamenti e la frequentazione di questi club.
La mia idea è che il costo dello staf si aggiri sui 20/25 mila euro l’anno, 5 mila per l’uso delle strutture e i campi del club, più tutte le trasferte e gli alloggi (nei 15.000 non c’è hospitality se non sbaglio). Penso che 40/50 mila all’anno sia il costo per provare a fare il professionista.
Però sarebbe bello saperlo davvero per far fare un bagno di realismo a tutti i genitori che portano i figli a giocare con assurde velleità….