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Claudio Pistolesi: “Quando a Marsiglia ha chiuso l’ultimo punto, Robin si è girato verso di me e mi ha fatto segno 3 con la mano. La tessera l’ho restituita, non voglio più avere a che fare con questa dirigenza”

01/03/2011 10:24 37 commenti
Robin Soderling classe 1984, n.4 del mondo. Pistolesi allena lo svedese dal dicembre 2010.
Robin Soderling classe 1984, n.4 del mondo. Pistolesi allena lo svedese dal dicembre 2010.

Questa un’intervista rilasciata alcuni giorni fa da Claudio Pistolesi, allenatore del n.4 al mondo Robin Soderling, al quotidiano “Il Messaggero”.

Robin in questo periodo di gestione Pistolesi ha vinto tre tornei in un mese e mezzo

In effetti sì, pazzesco, anche perché una striscia del genere Robin non l’aveva mai avuta. “Abbiamo” vinto Brisbane battendo Stepanek e Roddick; poi Rotterdam facendo fuori Youzhny e Tsonga; e infine Marsiglia in finale su Cilic per un totale di 17 vittorie su 18 match, unica sconfitta contro Dolgopolov al quinto set negli ottavi degli Australian Open. Quando a Marsiglia ha chiuso l’ultimo punto, Robin si è girato verso di me e mi ha fatto segno 3 con la mano, come dire tre tornei: è stato molto bello“.


Se contiamo la classifica race, cioè quella che parte dal 1 gennaio 2011, Soderling è già n. 2 del mondo, dietro solo a Djokovic che ha vinto a Melbourne

Già, ma la strada è lunga perché Nadal e Federer sono due fenomeni. In classifica Nadal ha 12.000 punti, una cifra assurda, il doppio di Robin, ogni anno Rafa da Montecarlo in poi ha scadenze terribili, ma ogni anno lui si ripresenta e rivince tutto. Certo, una finestra aperta sul tetto del mondo c’è: l’obiettivo è proprio quello, attaccare i punti, non pensare alle scadenze e poi fare i conti“.


Scusi eh, ma cosa si insegna al n. 4 del mondo?

In assoluto la parola chiave è “aggiungere”, che poi è la linea che seguono tutti i giocatori, da Nadal al numero 1.500 dell’Atp. Il bravo coach è come un ottimo sarto che confeziona abiti su misura, io aggiungo dettagli che a volete fanno la differenza. Soderling ha già un servizio fantastico e un dritto eccezionale con grande spinta da fondo, però si può ripulire il gioco tatticamente e dare più tranquillità alle situazioni che si presentano”.


Senta un po’, si dice spesso nemo profeta in patria, mm perché il coach italiano del numero 4 del mondo non ha la tessera della Federtennis e non allena il miglior giocatore italiano?

La tessera l’ho restituita, non voglio più avere a che fare con questa dirigenza, gli appassionati di tennis mi dimostrano sempre il loro stupore per questa situazione ma è così. Quanto ai giocatori italiani, io ho preso Bolelli che era numero 280 e in quattro anni l’ho portato a numero 36 del mondo, poi c’è stata la storia della Davis, la Fit ci ha fatto la guerra, nel 2009 ci siamo lasciati e ora lui è fuori dai primi cento. Nessuno gli darà più indietro i due anni che ha perso, ma gli voglio bene e spero possa tornare forte


Il tennis italiano non produce un top player da 33 anni. Lei da coach italiano che dice?

Guardi, io passo all’estero 9 mesi l’anno e da fuori l’immagine che ha l’Italia come sistema-paese ve la lascio immaginare. Ma siccome io sono italiano e amo l’Italia dico solo che sono orgoglioso di quello che nel mio piccolo sto facendo per il mio paese, perché non ho più la tessera della Fit ma ho il passaporto, che vale molto di più. In Australia sono venuti a vedere i miei allenamenti con Soderling due leggende come Rosewall e Roche, e alla fine mi hanno fatto i complimenti. Queste sono le vere soddisfazioni“.
 


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pallettaro (Guest) 02-03-2011 14:11

@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#486664)

secondo me ora la fai apposta e non capisco perchè insisti nell’attribuirmi cose che non ho detto.
Non ho detto e ne potrei dire che la federazione debba determinare benefici o malefici su un “singolo giocatore” che è artefice dei suoi successi od insuccessi. Tantomeno su un singolo 15 di una partita.
Ho solo espresso un parere su un movimento tennistico che dopo Panatta in 35 anni ha vinto un solo slam in singolare.
Secondo il mio parere ci potrebbero essere delle responsabilità della federazione, che mi sembra (è solo un parere, non vivendoci dentro) il solito carrozzone politico all’italiana. Se poi uno mi dice che non è così ben venga, ma non ho mai scritto che Fognini perde la partita sul 5-5 del terzo per colpa della federazione. Quindi forzare gli esempi in questo caso non serve.
Per completare il ragionamento sulla federazione ritengo che le ultime uscite in coppa davis in campo maschile, la gestione delle vicende Seppi e Bolelli, alcune strane scelte di Barazzutti mi fanno dire che la federazione possa essere soggetta a critiche.
Se poi i nostri tennisti sono scarsi è un altro discorso, loro faranno il massimo, ma forse qualche talento atletico che pratica due o tre sport possiamo o dobbiamo cercare di imbarcarlo nel tennis.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 02-03-2011 11:08

@ pallettaro (#486641)

Appunto : secondo il tuo ragionamento, allora dovrebbero essere successi della federazione, no ?

La fedeazione non abaglia i match points !

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printerstamp (Guest) 02-03-2011 11:07

Quello che manca ai nostri giocatori, a mio singolare avviso, è la dedizione al sacrificio, ma quello vero! I signori che passano L’INTERA CARRRIERA (e non un paio di settimane) top 10 o anche top 30, si allenano, sudano, sgobbano…. i nostri pensano che dopo aver vinto 2 -3 match di seguito in un torneino del tubo sono dei grandi! ecco dove sta la differenza, mancanza di fame

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pallettaro (Guest) 02-03-2011 09:28

@ RAMBO (#486630)

Io credo che un allenatore deve fare l’allenatore e basta. Quindi allenare al meglio un tennista, e i suoi risultati si misurano solo sui progressi del giocatore ottenuti nella sua gestione.
Le solite manfrine politico sportive che sono alla base della federazione non lo devono interessare perchè altrimenti entriamo del solito indefinito mondo tutto italiano del “non è mai colpa di nessuno”.
Il grande allenatore in una federazione spesso non riesce ad incidere molto proprio perchè non può decidere autonomamente e deve andare ad occuparsi di aspetti dove magari non ha esattamente la bacchetta magica. Ma non è un Pistolesi che deve risollevare il tennis italiano maschile, devono essere tanti Pistolesi coinvolti.
Invece da noi tutti devono dirigere o camandare qualcuno; al contrario questi ex campioni devono stare e lavorare con i ragazzi

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pallettaro (Guest) 02-03-2011 08:56

@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#486625)

tu stesso hai detto che le vittorie in campo femminili sono frutto esclusivo delle capacità singole delle ragazze in questione.
Possibile che in 30 anni la federazione non abbia sbagliato niente?
E nella gestione ventennale di Galgani?

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RAMBO (Guest) 02-03-2011 02:59

il signor allenatore di cui si parla nell intervista…penso dati alla mao e’ il migliore tecnico che l italia ha prodotto tennisticamente negli ultimi anni…mi ricordo benissimo il suo ex pupillo italiano giocare a miami un grandissimo master 1000 3 anni orsono..( sitto la sua gestione ), e ora gli e’ finita a giocare i challengers…da quando il rapporto con l allenatore di cui si parla ora e’ finito…di chi e’ la colpa ?? ditemelo voi se magari avete news che io non so!!!io dico solamente che il signore allenatore tanto bastonato dalla ns federazione e’ uno super concreto invece secondo me..che piaccia o no. non ho avuto mai la fortuna di incontrarlo di persona, ma dice quello che pensa; ovviamente in un paese come il nostro fatto di yes men e’ scomodo uno come lui. io vivo anche all estero da moltissimi anni…e vi sono situazioni come quella di sto famoso allenatore made in italy che fanno pensare : che’ i migliori se ne scappano sempre della ns fantastica nazione ??? rispondetemi !!!! e’ assurdo che la il ns sistema tennistico e tutto l ambiente italia non benefecia di maestri del tennis come il signore di cui si parla nell intervista…il quale come quasi una beffa e’ finito per allenare un giocatore n4 atp non italiano e che sicuramente magari avrebbe preferito in cuor suo continuare a dare il suo contributo per un giocatore italiano…evidentemente lo hanno messo in condizione di scappare..invece di essere coccolato dai ns dirigenti per produrre altri campioni che sicuramente .. numeri alla mano ( intendo sotto i suoi allenamenti ) sarebbero matematicamente venuti…e’ stato messo in fuga…ripeto non ho mai incontrato il sign allenatore sopra intervistato..ma e’ assurdo che in italia i migliori scappano sempre… il sistema deve cambiare..ma ovv. te cio’ non succedera mai…buon tennis a tutti..

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GIALAPPA SBANDY REMIX 02-03-2011 01:50

Scritto da max
Le qualità del lavoro di Pistolesi come allenatore sono note a chiunque conosca il suo percorso tecnico ed i risultati ottenuti con gli atleti da lui seguiti negli ultimi 10-12 anni,detto questo,essendo io uno dei più accaniti oppositori del sistema “CRICCA GELATINOSA” federale tennistico italiano,devo anche fare alcuni appunti su quanto detto dal simpatico coach romano.Pistolesi è stato da giocatore molto foraggiato dai soldi federali,sia nella sua brillante carriera giovanile che dopo nella sua ben più modesta attività da PRO,foraggimenti continuati dopo con Bolelli di cui il buon Claudio è stato per anni ottimo allenatore.Chi inquina il pozzo dove per tanti anni ha bevuto,o discute i metodi di cui per oltre 20 anni ha beneficiato rischia di diventare ridicolo come quelle persone intelletualmente ipocrite che pensano di parlare a persone con la lingua lunga e la memoria corta di cui Claudio Pistolesi è perfetto rapresentante.Lasci le critiche alla FIT a chi moralmente eticamente ed economicamente non ha mai avuto nulla a che fare con questi incapaci,lui non se le pùo permettere.

Di Pistolesi che ce l’ha con la federazione o con il suo parrucchiere a me non interessa un tubo.
Sono contento che il coach di un giocatore come Soderling sia italiano, e che contribuisca a farlo migliorare nei risultani e nel gioco, cioè nella sua attività professionale.

Detto questo, Pistolesi deve avere capito le straegie che portano i suoi tennisti al massimo del loro rendimento.

Lo criticavano in tanti perchè Bolelli non saliva ai massimi posti del ranking e non conseguiva successi importanti. Perchè non aveva migliorato i suoi limiti tecnici. Però dopo che ha lasciato Simone, i nostro tennista è uscito addirittura dai primi 100. Con lui aveva realizato il suo best ranking personale.

C’è da dire che comunque ha preso un Bolelli reduce da un infortunio. Per forza la sua classifica era così bassa.

Santuinetti ? Quarti a Wimbledon e successo a Milano. Lascia Pistolesi per andare con Roberto Brogin ( anche allenatore di una coppia fortissima di doppio come gli israeliani Erlich e Ram ) ed esce dai 100. Torna con Pistolesi e fa il best ranking.

Michael Berrer non ne parliamo. Best Ranking anche lui con Claudio Pistolesi.

Anna Smashnova top 10.

Mi sembra che non ci sia niente da discutere per metterne in dubbio le qualità, come coach, riguardo questo grande rappresentante del tennis romano.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 02-03-2011 01:40

Scritto da pallettaro
Il movimento tennistico poco vincente di più di 30 anni di gestione deve avere per forza delle responsabilità nella federazione.Binaghi non ha le colpe dei suoi predecessori, ma in Italia non è mai colpa di nessuno e si continua ad andare avanti come nulla fosse, convinti che per diffondere il tennis basti una canale televisivo.Primo, in Italia in tutti gli sport, in tutti, mancano la strutture, oppure quelle che ci sono non sono adeguate. I francesi quando vengono in Italia ti chiedono sempre la “installation”, perchè sono abituati a lavorare e ad allenarsi con professionalità e quando vedono le nostre strutture ti guardano storto.Secondo, i nostri grandi campioni non sono stati utili al tennis dopo il loro ritiro, basta solo fare cenno a quanto ci ha detto Pistolesi su Rosewall e Roche; non solo incensare, ma anche coinvolgere, non solo partecipare a tavole rotonde, quadrate e rettangolari, ma contribuire a far crescere il movimento. Invece da noi l’umiltà è un concetto sconosciuto in generale, figurati per gente che ha vinto il Roland Garros.Terzo e più importante l’attaccamento all’Italia dei nostri giovani, che fanno fatica a staccarsi dalla famiglia oppure la famiglia fa fatica a lasciarli andare per uno sport dove la competizione internazionale è l’unica via per crescere tennisticamente. Invece rimangono spesso a giochicchiare in un paese di merda dove sudano solo i meritevoli, mentre ingrassano i raccomandati

Poco vincente …. un Roland Garros nel 2010 … vabbè …
nessuno ha colpa ? A proposito dei principali protagonisti.
E’ colpa della Federazione, vero, se uno perde sul 5-5 del terzo set … Dai, siamo seri.

Per quanto riguarda il discorso dei campioni italiani che lasciano il tennis senza tramandare la loro esperienza : hai centrato perfettamente un aspetto che influisce sui problemi di competitività al vertice, per il nostro tennis.

Pistolesi è la classica eccezione a riguardo. Ex giocatore grande coach.
Simpatico ? Non saprei, quando lavora, lavora e seriamente.
Questo nel suo lavoro può farlo apparirte anche non simpatico.
Ma un coach non deve essere simpatico. Deve essere competente, serio e scrupoloso in quello che fa.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 02-03-2011 01:30

Scritto da adriano
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#486392)carissimo forse non ti è chiaro che lavorare contro il sistema è molto dura anzi di più . Forse ti sei dimenticato che per molto tempo le ragazze non sono mai state prese in considerazione . La Farina è stata mandata a quel paese dal tuo presidente ,pubblicamente perchè pretendeva rispetto; pennetta e schiavone sono diventate un altra cosa fuori dal sistema italia e poi come accade sempre in questo bel paese si sale sul carro dei vincitori . Erano forse due mesi che Francesca si allenava a Tirrenia quando a vinto Parigi ma lor signori hanno detto che era merito del sistema Italia . E come mai lo stesso sistema non raddrizza Bolelli o non è in grado di sfornare dei giocatori decenti ? Le federazioni gestiscono soldi pibblici ma chi ci arriva si sente il proprietario . Binaghi ha deciso che consegnerà le proprietà ai nipoti

a te sicuramente non ti è chiaro quello che si scrive.

Tanto non ci arrivi lo stesso, ma ci provo.
Ho detto che nei successi del tennis femminile e negli insuccessi del tennis maschile i meriti e demeriti sono dei giocatori e relativi entourages.

Mai scritto che la Federazione ha meriti o demeriti.

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max (Guest) 01-03-2011 22:58

Le qualità del lavoro di Pistolesi come allenatore sono note a chiunque conosca il suo percorso tecnico ed i risultati ottenuti con gli atleti da lui seguiti negli ultimi 10-12 anni,detto questo,essendo io uno dei più accaniti oppositori del sistema “CRICCA GELATINOSA” federale tennistico italiano,devo anche fare alcuni appunti su quanto detto dal simpatico coach romano.Pistolesi è stato da giocatore molto foraggiato dai soldi federali,sia nella sua brillante carriera giovanile che dopo nella sua ben più modesta attività da PRO,foraggimenti continuati dopo con Bolelli di cui il buon Claudio è stato per anni ottimo allenatore.Chi inquina il pozzo dove per tanti anni ha bevuto,o discute i metodi di cui per oltre 20 anni ha beneficiato rischia di diventare ridicolo come quelle persone intelletualmente ipocrite che pensano di parlare a persone con la lingua lunga e la memoria corta di cui Claudio Pistolesi è perfetto rapresentante.Lasci le critiche alla FIT a chi moralmente eticamente ed economicamente non ha mai avuto nulla a che fare con questi incapaci,lui non se le pùo permettere.

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alberto (Guest) 01-03-2011 21:51

credo che LIVE TENNIS sia il vero portale del tennis italiano.Propongo di aprire un blog dove si possa discutere dei vari problemi inerenti al nostro sport

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pallettaro (Guest) 01-03-2011 21:36

Il movimento tennistico poco vincente di più di 30 anni di gestione deve avere per forza delle responsabilità nella federazione.
Binaghi non ha le colpe dei suoi predecessori, ma in Italia non è mai colpa di nessuno e si continua ad andare avanti come nulla fosse, convinti che per diffondere il tennis basti una canale televisivo.
Primo, in Italia in tutti gli sport, in tutti, mancano la strutture, oppure quelle che ci sono non sono adeguate. I francesi quando vengono in Italia ti chiedono sempre la “installation”, perchè sono abituati a lavorare e ad allenarsi con professionalità e quando vedono le nostre strutture ti guardano storto.
Secondo, i nostri grandi campioni non sono stati utili al tennis dopo il loro ritiro, basta solo fare cenno a quanto ci ha detto Pistolesi su Rosewall e Roche; non solo incensare, ma anche coinvolgere, non solo partecipare a tavole rotonde, quadrate e rettangolari, ma contribuire a far crescere il movimento. Invece da noi l’umiltà è un concetto sconosciuto in generale, figurati per gente che ha vinto il Roland Garros.
Terzo e più importante l’attaccamento all’Italia dei nostri giovani, che fanno fatica a staccarsi dalla famiglia oppure la famiglia fa fatica a lasciarli andare per uno sport dove la competizione internazionale è l’unica via per crescere tennisticamente. Invece rimangono spesso a giochicchiare in un paese di merda dove sudano solo i meritevoli, mentre ingrassano i raccomandati

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enzo (Guest) 01-03-2011 20:40

Nello sport come nella vita contano i fatti.
Per Pistolesi basta vedere i risultati dei suoi gicotari…….
Per la Federazione la stessa identica cosa…….
Fate voi.

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alezab8 01-03-2011 19:01

qualcuno sa come funziona il sito rojadirecta?

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adriano (Guest) 01-03-2011 18:37

@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#486392)

carissimo forse non ti è chiaro che lavorare contro il sistema è molto dura anzi di più . Forse ti sei dimenticato che per molto tempo le ragazze non sono mai state prese in considerazione . La Farina è stata mandata a quel paese dal tuo presidente ,pubblicamente perchè pretendeva rispetto; pennetta e schiavone sono diventate un altra cosa fuori dal sistema italia e poi come accade sempre in questo bel paese si sale sul carro dei vincitori . Erano forse due mesi che Francesca si allenava a Tirrenia quando a vinto Parigi ma lor signori hanno detto che era merito del sistema Italia . E come mai lo stesso sistema non raddrizza Bolelli o non è in grado di sfornare dei giocatori decenti ? Le federazioni gestiscono soldi pibblici ma chi ci arriva si sente il proprietario . Binaghi ha deciso che consegnerà le proprietà ai nipoti

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tristezza (Guest) 01-03-2011 17:25

Ah dimenticavo, complimeti a Pistolesi e grande onore e rispetto per quello che ha fatto e continua a fare!!
Continua cosi!!

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tristezza (Guest) 01-03-2011 17:17

Questa Federazione è un vero Disastro!!!
Invece che aiutare i giocatori in tutto e per tutto, fa l’esatto opposto e cioè cerca di boicottarli in tutti i modi. Le loro (dire loro è sbagliato perchè tanto c’è un dittatore, contornato di leccapiedi, che decide per tutti) scelte sono tutte sbagliate e molte fuorilegge.
La meritocrazia non esiste nella Fit come non esiste in Italia in tutti gli altri settori. è uno schifo!!!

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roditi (Guest) 01-03-2011 15:37

Dirigenza italiana???? tutta chiacchiere e distintivo
Al villaggio al foro italico a fare i piacioni qua e la , biglietti omaggio cene a scrocco etc etc

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Luis Piz 01-03-2011 14:59

Io, come problemi principali dei nostri tennisti, metto l’attitudine e l’atteggiamento. Il fatto di sentirsi dei campioni per aver vinto 3 partite di fila, di non avere la fame dei loro colleghi (spagnoli..), di uscire dalla partita con una facilità disarmante (Fognini), di non mettersi in discussione sulle superfici veloci. Non penso che tutto questo sia colpa della Fit… L’unico tennista al quale nn mi sento di rimproverare più di tanto, è Starace (perlomeno quello degli ultimi mesi, che compete anche sul veloce). Gli altri hanno ottenuto una carriera non all’altezza delle aspettative, secondo me. Fognini è ancora in tempo per rifarsi alla grande… io dico che se fosse spagnolo sarebbe un top 30 fisso.

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andrew (Guest) 01-03-2011 14:56

Roberto-fagiolo-Er Carota:

La litigiosità del sistema tennis deriva proprio dalla pretesa della FIT di esercitare un monopolio totale su insegnamento, gestione-possesso dei campi e servizi associati (tv, giornali, ecc.)

Alla FIT non interessa né la diffusione del tennis né la pratica professionistica del tennis, bensì la gestione in monopolio dell’indotto per i suoi associati, ossia i circoli e i maestri FIT.

è una mera lotta di potere…

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GIALAPPA SBANDY REMIX 01-03-2011 14:06

Detto ciò, Claudio Pistolesi ha dimostrato sempre di essere un ottimo allenatore. Non lo scopriamo certo adesso.

Già dai tempi di Sanguinetti si vedeva che ha la stoffa del grande coach.

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amoBaghdatis (Guest) 01-03-2011 13:57

Scritto da GIALAPPA SBANDY REMIX
Sono 30 anni che sento dire che è la FIT la sola responsabile degli insuccessi del nostro tennis.
I responsabili a mio avviso sono in primis i giocatori ed i loro staff.
Come le ragazze che sono le autrici dei loro successi.
Schiavone, Pennetta, Farina e compagnia varia devono dire grazie a loro stesse.
E Volandri, Starace, Sanguinetti, Galimberti e via dicendo devono incolpare loro stessi se non sono mai diventati top 10.
La Federazione ha altre responsabilità.

Perfettamente d’accordo con te.

Se hai voglia, se hai grinta, se ti alleni duramente, i successi arrivano.

Se invece i tuoi pensieri sono altri e giri in pantofole, accontentandoti di fare punti sulla quantità a scapito della qualità, prendi solo sberle e rimani un modesto.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 01-03-2011 13:49

@ fagiolo (#486388)

sono d’accordo con te su tutto. Ho letto tutti commenti dopo aver scritto il mio. Infatti, il mio pensiero coincide con il tuo.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 01-03-2011 13:38

Sono 30 anni che sento dire che è la FIT la sola responsabile degli insuccessi del nostro tennis.

I responsabili a mio avviso sono in primis i giocatori ed i loro staff.
Come le ragazze che sono le autrici dei loro successi.

Schiavone, Pennetta, Farina e compagnia varia devono dire grazie a loro stesse.

E Volandri, Starace, Sanguinetti, Galimberti e via dicendo devono incolpare loro stessi se non sono mai diventati top 10.

La Federazione ha altre responsabilità.

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fagiolo (Guest) 01-03-2011 13:32

Ormai da molti anni, nel mondo, i giocatori non li fanno le federazioni, ma i team privati e le accademie, con la sola eccezione della Francia, che ha la migliore federazione del mondo, ma anche un sacco di soldi grazie al Roland Garros.
Altri paesi che organizzano Slam hanno grossi problemi: l’Inghilterra ha Murray che è cresciuto in Spagna e dietro il nulla, nonostante un budget 20 volte superiore a quello della FIT. L’Australia ricca quanto l’Inghilterra e altrettanto in crisi. Gli USA stanno anche loro perdendo moltissimi colpi, nonostante enormi disponibilità finanziarie e una base immensa di 10 milioni di tesserati.

Infatti molti talenti vengono dall’est europeo, dove ci sono federazioni inesistenti, ma qualità fisiche notevoli e grandi doti caratteriali.
Le Federazioni non possono essere accusate per un compito che non devono svolgere, ovvero la produzione di professionisti.
Se in Italia ogni anno ci sono solo 3 o 4 under 18 con un minimo di qualità per entrare in classifica mondiale, significa che la base di potenziali agonisti è troppo esigua, e costrure dei top 100 con continuità diventa impossibile (vedi Fabbiano e Trevisan, uno troppo piccolo, l’altro con troppi problemi personali). Se però ne hai ogni anno 6 o 7 di Fabbiano e Trevisan, uno o due che ti entrano nei 100 li hai sicuro.
Per questo la FIT sta cercando secondo me di migliorare altre cose, come la formazione dei maestri o le infrastrutture, o i programmi di formazione per i giovani, o la promozione, con il canale tv Supertennis, tanto vituperato dai giornalisti che lo vedono come un concorrente, 😕 ma che sta però guadagnando popolarità e serve a far conoscere il tennis a più ragazzini e a fare più reclutamento.

Per concludere: per fare i giocatori e portarli nel circuito ci vogliono i professionisti come Pistolesi, ma per creare un sistema paese favorevole all’emersione dei giocatori ci vuole una politica sportiva che deve essere delineata da dirigenti, perché un coach, per quanto bravo, non può avere la necessaria visione di insieme.

Poi, certo, bisognerebbe andare d’accordo. Ma qui scontiamo la litigiosità del tennis italiano, che è la vera causa dei nostri scarsi successi. Ben più che la Federazione.

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alberto (Guest) 01-03-2011 12:50

Ma se non sono ancora stati capaci di aggiornare le classifiche nazionali, hanno il servizio per il calcolo delle classifiche non aggiornato(il calcolo delle classifiche sarà a breve aggiornato si dice) son passati 3 mesi. Come possono gestire tecnici e giocatori, in particolare il settore giovanile. Quinzi rimani in america! Dilettanti allo sbaraglio, tanta politica,dirigenti attaccati alla poltrona. Questo è quello che si dice nei circoli ascoltando i giocatori e appassionati,tuttaltri discorsi quando si ascoltano i vari presidenti vicepresidenti consiglieri G.A e quant’altro. buon tennis a tutti

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Andrea24h 01-03-2011 12:48

@ fagiolo (#486372)

per favore su Binaghi stendiamo un velo pietoso.
E’ buono soltanto per impapocchiarsi nelle telecamere quando vinciamo la Fed Cup o quando c’è il Foro Italico. L’avessi mai visto nei challenger o sui campi dei futures per valutare come si può migliorare, cosa si può migliorare.
Invece lo vedi lì dietro la sua scrivania a prendersi meriti che non sono i suoi.
Hanno pompato il progetto campi veloci senza però chiedere scusa a tutti i tennisti del gigantesco ritardo con le altre nazioni.
Poi non parliamo del nuovo centrale di Roma….stendiamo un velo pietoso su quella cerimonia e sul seguito.

Io sono un tesserato FIT come molti di voi e sinceramente mi rode vedere sempre gli stessi dirigenti attaccati a quelle poltrone e non poter dire la mia visto che pago annualmente tasse per poter giocare e divertirmi.
Anche perchè se, da tesserato, provi anche a scrivere un commento “troppo spinto” o “troppo critico” sul sito federtennis, questo viene bannato. Direi che nella FIT di libero e trasparente c’è ben poco…

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Gladiator 01-03-2011 12:46

@ fagiolo (#486372)

Non ci sono dubbi che ognuno deve stare al suo posto e che si debbano rispettare i ruoli, questo penso sia scontato. Il problema su cui si focalizza sempre quando si parla del tennis italiano, è come vengono gestite le cose. Siamo sicuri che i nostri dirigenti gestiscano al meglio i soldi pubblici? Ho qualche dubbio. Che cosa hanno le altre nazioni piu’ di noi per sfornare top player? Forse le altre federazioni sono piu’ competenti o piu’ “interessate” al tennis, dobbiamo dire questo? Altrimenti la spiegazone qual’è secondo te?

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fagiolo (Guest) 01-03-2011 12:27

@ Gladiator (#486369)

Guarda, io non sarei così netto nei giudizi. I dirigenti sportivi sono dilettanti, ma gestiscono soldi pubblici. Un compito che richiede molta attenzione, dato che l’etica pubblica in questo paese è quella che è. Invece i coach e i tecnici sono professionisti, e quindi hanno ovvio interesse a massimizzare i loro introiti.
Quindi per come è strutturato il nostro sistema sport (a partre dal CONI) i tecnici possono dare consigli, ma non devono arrogarsi il diritto di decidere, perché sono in conflitto di interessi.

E quindi Pistolesi può suggerire una linea, ma non imporla, perché a comandare deve essere Binaghi. Lo dice la legge e il buon senso.

Per far si che a prendere le decisioni sia un tecnico, anziché un dirigente dilettante, bisognerebbe fare come in America o in altri paesi: si nomina un manager privato, per un certo tempo, e gli si dà un budget e un mandato, e poi lo si valuta sui risultati che ha ottenuto. E’ la cosiddetta figura del Commissioner, dirigente sportivo non eletto, come nel caso della NBA.

Ma per fare questo da noi occorre cambiare tutto l’ordinamento sportivo, e ci vuole una legge dello Stato. Nel frattempo, occorre che ciascuno sappia stare al suo posto.

E Pistolesi è andato ben oltre il suo ruolo, sbagliando per primo, anche se poi secondo me la Federazione ha sbagliato anche lei ad esacerbare il conflitto.

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Forestiero (Guest) 01-03-2011 12:19

@ Gladiator (#486367)

Io sono uno di quelli!!!Perfettamente d’accordo con te!!!

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Gladiator 01-03-2011 12:11

@ fagiolo (#486362)

Ma cosa devi imporre scusa? Come si fà a ragionare con delle teste dure come quelle che pensano solo a far politica anzichè tennis? Secondo me Pistolesi ha fatto bene ad andar via dall’Italia “tennistica”. Solo all’estero puo’ levarsi qualche soddisfazione, se vale come coach. Qui in Italia cosa deve fare? Il lecca..o come tanti altri? O come tanti giocatori, che devono stare zitti e subire la dittatura di questa federazione per avere poi un posto all’interno della FIT, tipo l’inviato della trasmisssione di Binaghi (SuperTennis) o il commentatore? Non tutti sono disposti a farlo. C’è gente che ha orgoglio nella vita, e fa bene, soprattutto se ha le possibilità di stare all’estero perchè no. Meglio scappare altrove che sottostare alle condizioni di gente che non capisce un tubo di tennis e stà lì SOLO ed esclusivamente per dirigere i loro soldi.

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Gladiator 01-03-2011 12:01

Beh d’altronde non c’è da meravigliarsi. E’ sempre stato così. I nostri giocatori hanno sempre avuto storie con la federazione. Poi si sà che l’Italia in generale è un paese di m…., dove la parola “meritocrazia” non esiste, e vanno avanti i deficienti e i raccomandati. Se già fa schifo il calcio che è lo sport piu’ seguito, figuriamoci di come potrebbero andare le cose negli altri sport. Se io avessi un figlio che ha la passione per il tennis e capissi che avrebbe anche le doti per sfondare, non lo farei mica bruciare in Italia. Di sicuro lo farei crescere all’estero dove tutti i migliori giocatori di sempre provengono da là. Detto questo comunque è proprio un fattore generico: in Italia non conviene starci, proprio perchè come ho detto prima, non vieni mai riconosciuto per quello che vali. Vai avanti solo se hai le “giuste” amicizie. E di esempi se ne possono fare 2000, tipo anche tutti quei poveri ricercatori, che per fare strada sono dovuti emigrare all’estero. Che tristezza….

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Chemical (Guest) 01-03-2011 11:58

AFF..LO LA FIT

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fagiolo (Guest) 01-03-2011 11:46

@ Andrea24h (#486359)

Per andare d’accordo bisogna essere in due.
La Federazione ha sbagliato, certamente. Ma Pistolesi ha anche lui le sue colpe nel deterioramento del rapporto con la FIT, che è precedente, ed è anzi la causa, della decisione di Bolelli di non giocare contro la Lettonia.

Claudio è giustamente molto stimato all’estero, ma credo che all’estero non adotterebbe mai i comportamenti che hanno portato alla rottura con la FIT.
Secondo me ognuno deve svolgere il proprio ruolo. I dirigenti fanno i dirigenti, i coach fanno i coach.
Claudio ha sbagliato nel voler imporre a tutti i costi la propria visione sui dirigenti FIT, combattendo per giunta la sua battaglia “politica” sulla pelle di Bolelli. Che era l’anello debole di tutta la catena e infatti ha pagato il pezzo più salato, anche per colpa sua (moglie).

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enzo680 (Guest) 01-03-2011 11:43

Vada pure al diavolo questa F.I.T con a capo un Padrino che si circonda di servi e lacchè.

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Andrea24h 01-03-2011 11:33

Pistolesi è un patrimonio per il tennis italiano e, ahimè, ogni virgola di questa intervista è piena di fatti.
Qualcuno oltre la vicenda Davis di Bolelli sa se c’erano altre incomprensioni a monte?

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xymox73 (Guest) 01-03-2011 10:43

grande pistola!!!!tiragli…. ….. federazione di incompetenti!!!
complimenti ma ora devi vincere uno slam
:mrgreen:

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