Intervista Challenger, Copertina
Intervista a Simone Bolelli: “Rinunciare ad un evento del fascino di Wimbledon è sempre difficile”
22/06/2010 08:18 
16 commenti
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Simone Bolelli classe 1985, n.130 del mondo
A Reggio Emilia è il personaggio più atteso. Simone Bolelli torna a casa dopo quattro anni e dopo aver conosciuto le soddisfazioni nei tornei del Grand Slam e dei Master 1000 e le delusioni per una crisi di risultati e di fiducia che lo ha costretto a riprogrammare la sua carriera professionistica.
Nel suo unico precedente nel Challenger di Reggio del 2006 raggiunse i quarti di finale, ma i ricordi più belli del ragazzo di Budrio sono legati ai titolo di campione italiano a squadre under 16 conquistato con la maglia del club di Villa Canali. Ripartire da qui per ritrovare i tornei che uno con le sue potenzialità dovrebbe sempre disputare non sembra pesargli più di tanto. “La mia classifica adesso è questa – spiega Bolelli – ed è inutile rimpiangere quello che è stato, ma è importante lavorare e rimanere concentrati per ritornare ai livelli superiori. Rinunciare ad un evento del fascino di Wimbledon è sempre difficile, tuttavia essendo rimasto fuori dal tabellone principale dei tornei di preparazione sull’erba ho preferito non cambiare superficie per giocare solo le quali a Londra: è ovvio che se fossi entrato a Halle o a Eastbourne mi sarei giocato le mie chance anche a Wimbledon.”
La programmazione dunque lo ha portato nel circuito Challenger italiano: dopo Reggio Emilia andrà a Torino, successivamente proverà a qualificarsi per gli ATP di Stoccarda e Umago. “Non è facile fare un passo indietro e giocare nei tornei più piccoli per riconquistarsi una classifica importante. Quando sei al Roland Garros o agli Us Open gli stimoli vengono da soli, mentre affrontando avversari sulla carta più deboli c’è il rischio di non avere le motivazioni al top. Su questo sto lavorando, ma sono sempre rimasto molto fiducioso perché ritengo di avere le qualità per risalire la china.”
A proposito di concentrazione, il primo turno della “Camparini Gioielli Cup” rientra proprio tra quelle situazioni da non sottovalutare. L’argentino Carlos Berlocq è “solo” 155 al mondo, ma è un cliente ostico sulla terra e nei due precedenti con Bolelli il bilancio è di un match per parte entrambi conclusi al terzo set. “Sarà un incontro difficile – analizza l’azzurro -. Berlocq non ha un colpo di chiusura eccezionale, ma possiede grandi capacità di lotta e solidità. Dovrò essere molto aggressivo e sfruttare lo schema diritto-servizio, non lasciandogli il pallino del gioco. Inoltre a Reggio Emilia gioco in casa e i motivi per far bene sono tanti.”
A Febbraio del 2009 Bolelli raggiungeva il suo apice nel ranking ATP, numero 36 al mondo. In un anno sono arrivate tante sconfitte e la classifica ha subito un inevitabile tracollo: su questa crisi si è sentito di tutto e di più, ma Simone sembra avere le idee chiare a riguardo. “Con il mio coach Riccardo Piatti abbiamo analizzato molte volte quello che è successo. A fine dello scorso anno ho perso alcune partite in maniera inaspettata, e questo mi hanno tolto la fiducia necessaria per giocare ai livelli più alti. Il momento più brutto è stato nei primi due mesi del 2010, quando avevo una grandissima voglia di rifarmi ma non riuscivo proprio ad esprimere il mio tennis: sentivo troppe aspettative circa il risultato e vincere era diventata quasi un’ossessione.” Adesso però le cose vanno decisamente meglio.
“Attraverso qualche bella prestazione ho ritrovato le motivazioni, ma il merito di una maggiore tranquillità è delle persone che mi sono state vicine: la mia famiglia, mia moglie, Riccardo e il preparatore atletico Marco Panichi. Inoltre da Aprile ho iniziato una collaborazione con “Formula Medicina”, un team che lavora prevalentemente con i piloti automobilistici e con cui abbiamo studiato un programma di mental training, rilassamento e respirazione. Già dopo poco tempo ho riscontrato dei benefici”.
Alessio Laganà
TAG: Challenger Reggio Emilia, Simone Bolelli
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male male molto male ti facevi le quali in germania e in olanda a wimbledon cercavi di entrare in tabellone racimolavi pure un po di migliaia di dollari(beato te) anche se perdevi al primo turno cosa ha concluso a giocare i challenger?
Scusa, ma mettere Lendl in mezzo a questi, sa un po’ di eresia… 🙄 🙄
Bolelli ha azzerato i debiti pregressi in classifica e da ora in poi può solo salire nel ranking. Bisogna battere un colpo vincendo un bel challenger perchè senza questo rimarrà sempre bello da vedere ma inconcludente ed evanescente.Zemaniano. 😛
TOTOTENNIS
E’ stata postata la Schedina n°22 del Tototennis (la prima di Wimbledon)!!!
Si potrà pronosticare sino alle ore 13 di Domani (Mercoledì) al seguente link:
http://www.livetennis.it/post/38103/la-schedina-del-tototennis-una-schedina-a-settimana-per-divertirsi-insieme
Sei tu che parli di golf o di calcetto a 5.
Secondo te il talento si misura nella naturalezza dei colpi, che bolelli sicuramente ha.
Il talento e´anche la velocita´reattiva, il saper leggere le partite, l´anticipo e via dicendo.
Ti elenco una serie di giocatori brutti da vedere ma campioni.
Muster, Courier, Ferrer, Lendl, e via dicendo.
Mah, è un po’ una diatriba dei poveri…Entrambi vengono da periodi nerissimi, forse Simone ne sta uscendo, Andreas invece è in crisi nera…anche lui presto giocherà i CHALLENGERS, quindi discutere chi sia il più forte (o il meno debole) mi sembra inutile…Secondo me Simone ha maggiori potenzialità di Andreas, ma se non riesce ad esprimerle siamo punto e a capo 😈
non continuare! non ti ho chiesto le prove che non mastichi molto di tennis, già ne hai date abbastanza…tifa seppi tranquillamente. noi qui parliamo di tennis
iniziamo dinuovo con la dibatria Seppi-Bolelli.
Risulati alla mana Seppi e´piu´forte.
Seppi gioca Wimbledon, Bolelli gioca un challenger da 30.000.
Serve altro?
Quoto 😉
quell’anno reggio-emilia eliminò la nostra squadra U16, formata da Massimo Capone (ora TOP 750) ed un altro ragazzo che ha lasciato…bei ricordi…ora non ci arriviamo più alla fase nazionale…. 😉
criticare bolelli per qualità e chiamarsi holla seppi
è un controsenso …senza offesa ma di tennis penso ne hai giocato poco e capito meno
Simone deve vincere almeno uno dei challenger di Torino o Reggio Emilia. Ancora troppi 0 nei best 18, molte occasioni (Barletta e Biella) per fare punti facili sono state sprecate.
L’importante è metter su un bel pò di punti in queste due settimane perchè le qualificazioni degli ATP non danno alcuna garanzia, e sinceramente deve sbrigarsi perchè le entry list degli US Open stanno arrivando!
Eccezion fatta per il diritto non ha niente di speciale.
Rovescio nullo, reattivita´zero, risposta zero, servizio cosi, cosi.
E´chiaro che lo paragono con i primi 100.
Scusami ma non sono molto d’accordo…L’Italia attuale del calcio è fatta soprattutto di brocchi, Bolelli invece ha buone potenzialità. Deve migliorare ancora tante cose, ma la stoffa c’è e lo ha dimostrato in alcune occasioni 😆
E´un problema di gioco e tattica, non un problema di motivazioni.
E´come L´italia del calcio, non ha le qualita´.
Dai Bole torna dove meriti………………………