Intervista a Gianpiero Arbino, coach di Lorenzo Sonego: “Non vi è differenza per lui se si gioca su un campo secondario o sul campo Pietrangeli. La sua freddezza e la sua spensieratezza lo portano a non avere paura di chi affronta e dove gioca”

23/02/2018 12:20 12 commenti
Lorenzo Sonego classe 1995, n.172 ATP
Lorenzo Sonego classe 1995, n.172 ATP

Lorenzo Sonego è tra i giovani italiani più promettenti. Torneo dopo torneo sta sempre più sorprendendo e dimostrando di valere ben altri palcoscenici e posizioni di classifica. A Bergamo il tennista italiano, ha superato sino ad ora degli avversari veramente ostici, prima Marco Trungelliti, poi Ernests Gulbis, con cui aveva perso per 7-6 al terzo nelle qualificazioni del torneo ATP di Sofia poche settimane fa. Domani ai quarti di finale sfiderà il tennista egiziano Mohamed Safwat, numero 226 della classifica mondiale. Il merito di questa grande crescita e dei suoi risultati va senz’altro attribuito al suo allenatore Gianpiero Arbino, 62 anni e direttore del Green Park Tennis di Rivoli. Lui lo segue da sempre e non ha mai smesso di credere nelle potenzialità del suo allievo anche quando nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul suo talento. Sonego, a differenza di altri suoi colleghi, si è avvicinato al mondo del tennis a 11 anni, questo a testimonianza del suo enorme talento e delle qualità innate che possiede il tennista torinese.

Come nasce la collaborazione con Lorenzo Sonego

“Lorenzo ha iniziato a giocare a tennis con me, tramite un amico comune tra me e il padre. Mi portarono il ragazzo al circolo per poterlo visionare, perché sembrava possedere delle ottime qualità. Lorenzo aveva 11 anni quando lo portarono al circolo da me, lo vidi palleggiare per la prima volta ed era veramente portato per questo sport, aveva un’ottima coordinazione e delle doti non indifferenti. Iniziò così ad allenarsi tre volte alla settimana, ma in contemporanea giocava pure a calcio. In pochissimo tempo riuscì ad avere una base importante per cimentarsi in qualche torneo giovanile, dove però agli inizi perdeva in continuazione. Non ci siamo scoraggiati dai primi risultati negativi. Agli inizi ci allenavamo alla Stampa Sporting di Torino, dove ero direttore tecnico, adesso da tre anni ci siamo spostati al Green Park di Rivoli.”



Quando ha capito che Lorenzo aveva le giuste credenziali per diventare un tennista professionista?

“Sin da piccolo lui ha dimostrato di avere una grande forza di volontà, grinta e importanti doti difensive. A livello fisico era piccolino e gracile, però vedendo il padre alto oltre un metro e novanta, la mamma alta un metro e settantacinque, mi faceva ben sperare sul fatto che anche lui sarebbe cresciuto in statura. Il momento che mi ha dato consapevolezza sul valore e sulla possibilità che Lorenzo sarebbe diventato un tennista a tutti gli effetti è stata la partita persa al tie break del terzo set nel future di Pontedera contro Federico Gaio. All’epoca non aveva nessun punto ATP ma giocò un match impressionante contro Gaio che invece era già un giocatore di un certo livello.”



La stagione 2017 è stata senza dubbio un’annata difficile, conclusasi però molto bene. Il 2018, invece, è partito alla grande. Su cosa avete lavorato nella off season per raggiungere questi risultati inaspettati, su tutti il secondo turno in Australia partendo dalle quali.

“Il 2017 è stato l’anno delle esperienze. Io e Umberto Rianna, abbiamo pensato prima di tutto alla sua crescita tecnica e tattica, senza preoccuparci del risultato, inoltre volevamo che Sonego acquisisse la giusta esperienza dato che sotto questo aspetto è molto indietro. Nel 2017 dopo l’esperienza in Cina, seguita dai tornei sul rosso dove stava giocando veramente bene, su tutte la partita al terzo persa contro Nicolas Almagro a Roma, arrivava l’infortunio, una tendinite al polso. Dunque siamo stati costretti a fermarci per tre mesi. Durante il periodo dell’infortunio al polso abbiamo lavorato molto sull’aspetto fisico e atletico, questo infatti ha dato i suoi frutti una volta ritornati a competere nei tornei. La stagione riprese a Manerbio, con la sconfitta ai quarti con Carballes Baena poi vincitore del torneo. Purtroppo dopo cinque partite durissime arrivava un infortunio agli addominali, dunque un mese di stop.

Nella off season, ma anche prima del finale di stagione dove è stato protagonista della sua prima vittoria challenger, abbiamo lavorato tantissimo sui suoi punti meno forti. Questi erano il rovescio, la risposta al servizio e le volèè. Lorenzo possiede delle grandi doti difensive e di recupero, quindi ho ritenuto giusto farlo lavorare tanto sul rovescio in back. Questo lavoro mirato ha dato dei grandi frutti che poi si sono potuti vedere già dagli Australian Open.



Su cosa, invece, deve ancora lavorare  e migliorare Sonego?

“Senza dubbio sull’aspetto fisico. Non voglio che diventi troppo grosso, perché lui a livello muscolare ha già tanta forza. E’ fondamentale che mantenga la sua elasticità, che gli permette di essere sempre molto reattivo in campo. Ha tanti margine di miglioramento nella resistenza, forza, sul rovescio e nel gioco di volo. Ci sono tantissimi aspetti del suo gioco buoni, ma che può migliorare ancora tantissimo e questo mi fa sperare tantissimo sul suo futuro ad alti livelli.”



Dunque, tra tutti questi aspetti evidenziati, secondo lei, qual è la caratteristica migliore di Sonego e su quale superficie si esprime al meglio.

“Lorenzo è una giocatore versatile, si adatta ad ogni superficie. Lui è nato sulla terra, però per diventare un giocatore forte su terra ha bisogno di tanta forza fisica e resistenza. Dal canto suo Sonego possiede già tanta grinta e doti difensive che gli permettono di essere competitivo sul rosso. Per quanto riguarda la sua migliore caratteristica a livello tecnico senza dubbio il servizio e il dritto sono i suoi colpi migliori, ma anche su questi due aspetti ha ancora tanto da migliorare. Col servizio, invece, deve essere più preciso e trovare maggiori angoli. Il dritto deve renderlo ancora più efficace per far si che ottenga prima possibile il vincente. Sotto l’aspetto mentale, invece, ha una marcia in più. Lorenzo si esalta con grandi giocatori e nelle grandi platee, mentre con un avversario più debole tende ad adeguarsi al suo gioco. Non vi è differenza per lui se si gioca su un campo secondario o sul campo Pietrangeli. La sua freddezza e la sua spensieratezza lo portano a non avere paura di chi affronta e dove gioca. Questo suo aspetto gli permette di giocare e esprimersi al meglio ovunque, senza soffrire nemmeno un briciolo di tensione, io lo adoro proprio per questo.”



Gipo Arbino per ritenersi soddisfatto del suo lavoro svolto e che svolgerà con Sonego, quali risultati dovrà ottenere il suo allievo in futuro?

“Cercherò di far raggiungere a Lorenzo il massimo del suo potenziale. Lui non vuole entrare tra i primi cento al mondo, anzi di più, mi dice che vuole conquistare la top cinquanta e a me fa molto piacere questa cosa, vedo che ci crede tanto. Se non dovesse andar così, non mi rammaricherei, perché sto dando tutto me stesso. Mi sto facendo aiutare da Rianna, Risi e Barazzutti, che sia per me che per Sonego sono importantissimi in quanto possiedono grande esperienza. Per noi il loro supporto e aiuto è fondamentale. Siamo molto felici in questo momento, per me se lui dovesse perdere qualche match, sarei comunque orgoglioso di lui, mentre Lorenzo vuole vincere a tutti i costi.”



Quali sono gli impegni di Sonego dopo Bergamo?

“Finito il torneo a Bergamo staremo qualche giorno a casa, poi partiremo per i tre challenger in Cina che si terranno a Marzo. Finita la tournèè cinese, torneremo in Italia per preparare la stagione sul rosso. Non so quali tornei disputeremo sul rosso, se i challenger italiani o tornei di livello superiore. Questo lo dico perché sono estremamente convinto che possa migliorare ulteriormente la sua classifica in questi quattro tornei (Bergamo incluso). Dunque organizzeremo la stagione sul rosso in base alla classifica che avremo dopo questo (Bergamo) e i tre tornei cinesi. La speranza è che avvicini i primi cento dopo questi tornei. In tutta sincerità preferirei giocasse gli ATP, perché lui sta dimostrando e ha dimostrato che più sale il livello di gioco del suo avversario più gioca meglio.”



Vi siete fissati degli obiettivi in questo 2018? Dove può arrivare Lorenzo Sonego quest’anno?

“Lorenzo dovrà cercare di dare il meglio di sé. Considerando che ha pochi punti da difendere, mi auguro riesca ad entrare nei primi cento giocatori al mondo e dopodiché avvicinarsi sempre di più ai top cinquanta. Lui ha dimostrato di avere le qualità per farlo, nonostante non abbia l’esperienza di altri tennisti, ma proprio questo evidenzia le sue enorme potenzialità.”


Si ringrazia per la disponibilità e gentilezza Gianpiero Arbino.


Da Bergamo il nostro inviato Luigi Calvo


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12 commenti. Lasciane uno!

cataflic (Guest) 23-02-2018 17:08

Lui ha carattere, anche se rimane un po’ leggerino può compensare con la garra.

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Pollicino (Guest) 23-02-2018 17:08

Grande Sonego. Vai così!

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Allupo (Guest) 23-02-2018 17:03

@ Potoandavi (#2040639)

Va beh

10
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Tennisaddicted (Guest) 23-02-2018 15:28

Scritto da Amsicora
Mai indolente in campo. Grintoso e umile. Vai così!! Forza

Verissimo. Piace molto al pubblico sugli spalti, indipendentemente dalla nazionalità. Si è visto anche agli AUS Open dove aveva tutti a favore nel match con Haase (e nonostante Tomic sia australiano, anche in quell’incontro)

9
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Tennisaddicted (Guest) 23-02-2018 15:26

Scritto da magilla
RIMANIAMO QUA IN ATTESA DI GRANDI CRITICHE AL COACH…..

Le critiche sono sempre in base all’ultimo risultato… 🙂

8
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cri72 (Guest) 23-02-2018 15:06

Potenzialmente dei nostri giovani per me lui è il piu forte e gia quest anno mi aspetto una grossa crescita e questa intervista mi pare confermi le ambizioni e le aspettatative…

7
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Potoandavi (Guest) 23-02-2018 15:02

@ Allupo (#2040594)

Va be dai un errore ci può anche stare in un articolo cosi’ lungo.
L’intervista è molto godibile e fa capire che Lorenzo ha la guida giusta, molto bene.

6
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Allupo (Guest) 23-02-2018 14:05

Fosse/sarebbe. Speriamo Sonego giochi meglio di quanto Calvo conosce la grammatica

5
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Amsicora (Guest) 23-02-2018 14:05

Mai indolente in campo. Grintoso e umile. Vai così!! Forza

4
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+1: Ken_Rosewall
magilla 23-02-2018 14:02

RIMANIAMO QUA IN ATTESA DI GRANDI CRITICHE AL COACH…..

3
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Daniele Inches (Guest) 23-02-2018 12:37

Bella intervista complimenti
Secondo me, indipendentemente dai risultati che otterrà in questi 4 tornei, riesce ad entrare nelle quali di tutti gli Atp 250 e probabilmente anche al master 1000 di Montecarlo
Visto che difende poco o nulla prima delle uscite delle entry list

2
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Simonbolellivamos (Guest) 23-02-2018 12:32

Sono stra felice per lui! Grande Lollo

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