
Sinner al Tg1: “Dopo quel che è successo, in campo non mi sentivo come un giocatore dovrebbe sentirsi. Alla fine dell’anno scorso avevo bisogno di staccare e non mi sentivo comodo nello spogliatoio” (Video integrale intervista)


Jannik Sinner ha rilasciato un’intervista esclusiva al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci a pochi giorni dal suo rientro in torneo, previsto per i primi di maggio agli Internazionali d’Italia. “Gioco, partita, incontro. Con Sinner” il nome del programma in prime time serale che ha portato il n.1 del mondo nelle case di tutti gli italiani, pronti ad accoglierlo con un grandissimo abbraccio al Foro Italico. Molti i temi trattati, dall’attualità a curiosità per chi ancora non lo conosce così bene, magari poco avvezzo al nostro sport. Interessanti le parole di Jannik su come, alla fine del 2024 prima di partire per l’Australia, abbia sentito il desiderio di staccare dall’ambiente e quindi in Australia una sensazione di disagio stando negli spogliatoi, con altri giocatori che non lo guardavano con serenità.
“Sto abbastanza bene”, esordisce Jannik. “L’anno scorso è stato molto stressante ma sono riuscito ad ottenere dei risultati incredibili. Sono partito molto bene anche quest’anno e poi è successo quel che è successo. È stato strano, sono accadute delle cose fuori dal campo che non mi aspettavo ma siamo andati avanti. Mi sto allenando e piano piano sto rientrando nel ritmo degli allenamenti veri. Mi sto allenando con giocatori forti per vedere dove sono” (passano immagini con Sonego in campo a Monte Carlo). “A volte sento un po’ di calo e sto vedendo come mai. Mi manca la competizione. L’allenamento è senza lo stress della partita, ma sono contento che questa fase sta terminando”.
Si torna al giorno della scoperta della positività: “In quel momento non ho capito che cosa era successo. Non sapevo nulla, hanno dovuto spiegarmi cosa era accaduto e… ho dovuto accettarlo, non si poteva fare più niente. Sono riuscito a capire dove erano arrivate quelle particelle. Ho fatto fatica ad accettare questi tre mesi, perché devo pagare un prezzo non avendo fatto niente di male. Ho parlato col mio avvocato, di quello che poteva succedere nel peggiore dei casi, e così’ abbiamo accettato. Ho vissuto un anno intero di difficoltà”.
“Si guardano sempre i risultati, ma come mi sono sentito in campo non è come un giocatore dovrebbe sentirsi. Ci alleniamo tanto in campo per poi divertirci quando si gioca una bella partita. Questo divertimento è andato via perché avevo in testa altre cose. Ho avuto la fortuna di aver delle persone intorno che mi hanno aiutato molto e che sono state pronti ad aiutarmi in quei momenti, parlo del mio team, la famiglia… ho costruito come una bolla in cui nessun altro entrava e questo mi ha dato la voglia di continuare e di prepararmi bene per i grandi Slam, dove ho giocato bene. Prima di Parigi ho avuto un piccolo problema ma il torneo è andato bene. Ma non mi sono sentito una persona felice in campo“.
Rifarebbe il patteggiamento? “Ormai è andata”. Le regole andrebbero riviste? “Ci sono gli stessi protocolli per tutti, quando si è positivo, ha lo stesso percorso da fare. Non ci sono trattamenti diversi anche se nel mio caso ho ricevuto delle critiche per esser stato in modo diverso, ma non è vero. Ho fatto molte udienze e mi hanno controllato anche più degli altri… Quando hai preso una contaminazione, se mangi qualcosa e non ti rendi conto… Se i dottori controllano e questo non ti dà più forza o lucidità, allora… Ma il protocollo è quello lì”.
“Quando mi sono reso conto che potevo farcela? Mi allenavo molto poco rispetto agli altri ma avevo buoni risultati, quindi mi sono convinto che il tennis era quello giusto. Ho fatto una scelta di quello che volevo fare, e i miei genitori mi hanno lasciato libero di scegliere. Sono cresciuto, come persona, molto velocemente”.
Per diventare n.1 cosa serve? “Sacrificio, momenti di difficoltà, anche la fortuna di non farsi male ed aver accanto le persone giuste. Il talento è importante se lo combini con il lavoro. Allora in quel caso fai il botto. Scatti di rabbia? Ne ho anche io e ne ho tanti… Ma il tennis è come giocare Poker, vedere l’altro che fa fatica ti dà la forza. Ho momenti dove sono stanco, nervoso, non sento la partita, allora il mio team fa dei trucchetti per accendermi. A volte io stesso cerco di fare in modo da partire… Ci sono tanti momenti dove le cose non vanno alla perfezione, ma alla fine è un gioco”.
Le dichiarazioni di chi ha parlato male di lui: “Non ho voglia di rispondere. Ognuno è libero di dire quel che vuole e può giudicare. Io so quel che è successo. Non auguro a nessuno di passare quel che ho vissuto io”.
“Abbiamo anche una vita fuori dal campo, vogliamo fare bene il nostro lavoro e la gente vede solo l’atleta in campo. Ma c’è dell’altro. A volte non tutto funziona. Penso di aver gestito bene le cose, ma fuori dal campo c’è la vita privata, familiare, con il team perché senza di loro non sarei nessuno”.
La classifica dei big three? “Ho avuto la fortuna di conoscerne bene due e poco Roger perché quando sono arrivato a giocare gli ATP l’ho visto poco, si era infortunato e dopo poco ritirato. Rafa mi piace molto, è un combattente, uno che si tiene le persone intorno a se in modo bello, equilibrato. Per i numeri è Nole il migliore, ma dobbiamo essere felici di averli vissuti”.
“Il mio punto da incubo? Il match point contro Alcaraz a US Open… Il più bello? Il diritto lungo linea vincente con il quale ho visto l’Australian Open. Ci si ricordano di più i punti non fatti… Le emozioni più belle? (Ci pensa…). Quando ho saputo che diventavo il n.1 è stato incredibile, è il raggiungimento di un grande risultato. Anche quando entri sul Centrale a Roma, o a Torino, non sembra nemmeno di stare su di un campo da tennis, ma in un campo di calcio, è una sensazione difficile da raccontare”.
Il tennis in Italia mai così bene: “Abbiamo avuto un cambio incredibile quando Fognini ha vinto a Monte Carlo, poi Berrettini ha fatto benissimo sull’erba con la finale a Wimbledon, poi sono arrivato io e ora Musetti sta per entrare nei primi 10, poi gli altri.. Siamo tanti, da tifoso italiano è bellissimo, siamo 10 in un grande Slam, se perde uno arriva un altro”.
Cahill, resterà? “Mi ha detto l’anno scorso che farò un ultimo anno. È una sua scelta, abbiamo fatto tante cose e tanti risultati… Nel lavoro ogni cosa bella ha una fine, ma in un anno possono cambiare tante cose”.
Scaramanzie? “Passo sulle righe col piede destro, a volte faccio dei passi in un certo modo… Sono cose mie, è normale”.
La fondazione: “Il focus è sui bambini: sono il nostro futuro. Spero di poterli aiutare”.
Colpo preferito? “Rovescio. È il più solido. Da migliorare? Il servizio. Colpo che invidio? Il tocco di Carlos o di Musetti, sentono molto bene la palla”.
Vivere a Monte Carlo, le tasse… “Mah, qua sto molto bene, mi sento a casa. Le persone che vivono qua sanno chi sei ma non sono invadenti. Se io non fossi qua, non saprei nemmeno dove andare… Qua il clima è ottimo, ci sono campi di tutti i tipi e ci sono altri campioni per allenarsi”.
“Il mio sogno era fare il pilota di Formula 1, ma non ho mai avuto i soldi nemmeno per provarci. Calciatore? No, non era un sogno… invece mi piacciono le macchine. Lo scudetto nel calcio? Non voglio gufare (ride)”.
Mai pensiero di mollare tutto? “Sì, c’è stato… (pensa). Mi ricordo prima dell’Australian Open di quest’anno ero in un momento non felicissimo, c’è il caso in corso… Vediamo come arrivo in Australia. Non mi sentivo a mio agio nel looker room, i giocatori mi guardavano in modo diverso. È pesante vivere il tennis in questo modo. Io sono uno che scherzava, non mi sentivo più a mio agio… Dopo l’Australian magari stacco un po’ e mi fa bene. Poi è andata come è andata, e non volevo che andasse così. Tre mesi sono troppi. Non ho voluto giocare Rotterdam perché volevo staccare, mi serviva un po’ di tempo diverso lontano dal tennis, con priorità sulle persone a cui voglio bene”.
Un saluto ai tifosi: “Manca poco, ci vediamo a Roma. Spero di esser abbastanza preparato. Sono felice di rientrare a Roma, non c’è posto migliore per farlo. Aspettiamo un bel tifo”.
Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner
Ma tanto è fiato sprecato, Sinner potrebbe anche defecare a metà campo che sono tutti fusi invasati qui e lo difenderebbero comunque, non sanno vedere al di là del proprio naso è anche inutile rispondere.
E la redazione mi delude parecchio permettendo insulti o oscenità verso altri utenti e soprattutto altri tennisti come quello che ogni settimana si fa i nick contro Alcaraz. Che degrado!
Ma con chi ce l’hai? Dove hai visto che ho attaccato Sinner? Tu sei fuori. Tra l’altro la tua ricostruzione della faccenda di Rossi è esattamente uguale alla mia. Va bene l’attesa, ma devi stare più calmo per evitare di prendere la mucca per le palle
Rossi fu sanzionato perché aveva trasferito la residenza a Londra ma trascorreva la maggior parte del tempo in Italia, dove aveva mantenuto il centro dei propri affari e interessi. Ha tentato di dimostrare il contrario ma non ci è riuscito e quindi ha raggiunto un accordo con il fisco. Se l’Inghilterra non è un paradiso fiscale non importa: il principio è che se vuoi stabilire la residenza all’estero poi ci devi vivere realmente, altrimenti paghi le tasse in Italia. Sinner per il momento sta rispettando le regole e la sua residenza a Montecarlo è del tutto legittima. Non si capisce davvero perché debba essere attaccato per questo motivo, ma se vi piace fate pure.
Rossi fu sanzionato perché aveva trasferito la residenza a Londra ma trascorreva la maggior parte del tempo in Italia, dove aveva mantenuto il centro dei propri affari e interessi. Ha tentato di dimostrare il contrario ma non ci è riuscito e quindi ha raggiunto un accordo con il fisco. Se l’Inghilterra non è un paradiso fiscale non importa: il principio è che se vuoi stabilire la residenza all’estero poi ci devi vivere realmente, altrimenti paghi le tasse in Italia. Sinner per il momento sta rispettando le regole e la sua residenza a Montecarlo è del tutto legittima. Non si capisce davvero perché debba essere attaccato per questo motivo, ma se vi piace fate pure.
A “casa” dove ha sempre vissuto..trattasi di evasione fiscale e la multa erano milioni di euro….
Valentino Rossi aveva casa e residenza a Londra. Quando gli hanno contestato di passare più tempo in Italia che in Inghilterra (che non è un paradiso fiscale, solo ha (o aveva) regole un po’ più semplici), ha pagato la multa ed è tornato casa
Esistono anche gli accordi bilaterali: per esempio un cittadino francese non può prendere la residenza fiscale a Montecarlo per un accordo tra Monaco e la Francia. L’Italia non è molto più lontana della Francia, volendo sarebbe abbastanza facile. Volendo
È impossibile stabilire con certezza giuridica se uno si stabilisce all’estero solo per vantaggi fiscali (è comunque legale farlo anche solo per motivi fiscali). Altro conto è se qualcuno “fa finta” di stabilirsi all’estero ma in realtà vive e risiede prevalentemente in Italia (caso Valentino Rossi). Lì sì che ha senso l’indignazione
@ Murakami (#4371552)
A me la parola “proibito” fa venire l’orticaria per natura
Vorrei solo equita’
Se uno si stabilisce all’estero esclusivamente per un vantaggio fiscale non mi sembra un granchè corretto per chi non lo puo’ fare
Se tu ed altri lo ritenete corretto vuol dire che abbiamo semplicemente un etica e una sensibilita’ diversa nei confronti dell’argomento
Nada mas
Saluti
Quindi secondo il tuo ragionamento dovrebbe essere proibito stabilirsi e lavorare all’estero? E in base a quale principio giuridico, di grazia?
In realtá l’ esempio andrebbe corretto mettendo un’ altra persona al volante (a fare c…zte)
A proposito di Rafa e Djoko, la stima per lo spagnolo è aumentata mentre la freddezza sul serbo è chiara. Speriamo che Djoko duri ancora per un po, così potrai incontrarlo ancora diverse volte Jannik. Che la tua seconda vita nel tennis sia migliore della prima. Auguri Jannik
Ok Sinner rientrerà, giocherà, speriamo vincerà, fino a che punto durerà numero uno anche se non dovesse vincere?
Sul discorso fisco Sinner fa bene a stare a Montecarlo perchè la legge glielo permette e perchè fosse in italia per gli emolumenti che guadagna gli mangerebbero due terzi di tasse elemento non degno di un paese civile. Quindi se lo Stato ti vuole fottere se tu hai una legge che ti permette per il tuo lavoro di stare all’estero in un paese favorevole a livello fiscale perchè no. Se a Montecarlo si pagassero le tasse uguali all’italia e a Bordighera si pagassero le imposte agevolate di Montecarlo evidentemente Sinner abiterebbe a Bordighera.
Il discorso di Sinner che ha anticipato di qualche mese la residenza a Montecarlo non centra niente, anzi, si sapeva che di li a poco avrebbe avuto contratti milionari e ha fatto bene a prepararsi il terreno.
@ Marco M. (#4371481)
Hai scritto giusto , sei accecato dal tifo 🙂
E’ ovvio che si siano trasferiti per una mera questione economica
Per trasferire la residenza è necessario avere un certo “giardinetto” economico alle spalle che se non avessero gia’ avuto sponsor et similia non si sarebbereo potuti permettere
E’ una truffa finanziaria legalizzata che chi ha i soldi puo’ permettersi e il dipentente di turno no.
Personalmente non mi piace ma considerando che la cultura finanziaria dei personaggi in esame è pari a 0 , la colpa non è loro ma di chi gestisce il loro patrimonio e sopratutto di chi a livello di leggi e leggine permette questo scempio
Sarebbe più giusto dire che è stato il suo autista in sua assenza a superare il limite di velocità..paga lui perchè è il proprietario della macchina…
Se non è cambiato qualcosa il montepremi dei tornei subisce la tassazione del Paese in cui sono organizzati e non puoi tassare due volte lo stesso reddito, quindi anche i tennisti che risiedono in Italia le tasse le pagano nei vari Paesi organizzatori, come chi risiede a Montecarlo.
E’ il reddito da sponsor che si paga nel Paese di residenza e Montecarlo è molto più conveniente di quasi tutte le nazioni europee. Sarò accecato dal tifo però vorrei ricordare che Jannik (e pure Musetti) hanno trasferito la residenza nel Principato molto prima dei contratti con Nike e compagnia con la prospettiva di allenarsi in un ambiente “ovattato” con fior di campioni come Djokovic, per esempio.
Mi sembra che siano situazioni diverse da tanti altri atleti che hanno spostato la residenza a Monaco in età più matura e quando i guadagni erano già importanti.
Ecco appunto, seguiamo il tennis, comincia tu
Passino i tennisti, sulla cui consistenza culturale si deve calare un velo pietoso. Ma chi doveva davvero risparmiarselo è la Pellegrini, che perlatro ha fondato il suo ‘intervento’ su inesattezze da mettersi le mani nei capelli. Membro del CIO eh! Una sconcezza.
La signora ha la fortuna di essere la cocca di Malagò, quindi nessuno per ora potrà tirarla giù da dov’è. Spero che un giorno Binaghi (che per quanto pochissimo simpatico è di gran lunga più capace di Malagò) diventi presidente del CONI. Il tempo è galantuomo
Sinner è anche in vena di battute.
Alla domanda sul colpo da migliorare, ha risposto “il servizio”.
Come se non avesse già la miglior percentuale di servizi vinti in battuta.
Ma la cosa bella era che non si trattava di una battuta. Parlava sul serio e sul serio sta cercando di migliorarlo
Dispiace soprattutto per le esternazioni dei ” saggi ” del tour. Da Novak me lo aspetto, sempre stato un rosicone invidioso. Da Kyrgios anche, per la questione ex. Molto meno da Wawrinka, Henman e Kafelnikov che essendo sugli ”anta’ dovrebbero pesare le parole dopo un congruo studio del caso .
Sui vari shapovalov cazaux e co. non mi soffermo, hanno iniziato trnnis da molto piccoli ed hanno avuto poco tempo per studiare, sono rimasti ignoranti e si informano su instagram da “mammainformata76”
Il tuo post ci sta,chiaro.
Ma ha dovuto pagare una colpa non sua.Questo è stato recepito da chi controlla e sanziona ed infatti sono stati anche (tutto sommato) comprensivi e giustamente,vista la mancanza di dolo.
L’ esempio che hai fatto con la guida e il tachimetro è perfetto.
Pollice su
Il “monocolore slam” farebbe rabbrividire bianco natale e la sua fissazione per i monocolore 😀
Qualunquismo alla Cetto e pura retorica alla Gramellini. Con la fortuna ecomonica che ha accumulato e quello che guadagnerà, qualsiasi sistema fiscale gli farebbe un baffo. Poi bisognerebbe conoscere come funziona il sistema di tassazione dei prize money. Ma lasciamo perdere. Dice semplicemente ciò che è: lì nessuno gli rompe le palle per strada, si può allenare in impianti fantastici e all’aperto, per quasi tutto l’anno, e con fior di colleghi (Musetti e Berrettini per esempio, ma lista è bella lunga). Finché sarà un giocatore professionista ha senso che stia lì, al di là delle tasse. Poi andrà dove la vita lo porterà. Magari in Svizzera?
…e la tua ortografia… 😆
Però ha debilitado la tua grammatica…
Concordo, mi ha fatto pensare quando ha detto che le partite di allenamento vanno spesso molto bene ma a un certo punto ha un calo netto. Credo che questo sia dovuto al fatto di aver staccato la spina e di avere perso l’allenamento al focus per più tempo. Credo possa essere anche un fattore inconscio perché una parte del se ha visto altro e continua a staccare anche all’interno del match di allenamento. È il punto che mi preoccupa di più in prospettiva per i prossimi match.
il 2024 di questo ragazzo è stato un prodigio di costanza determinazione applicazione tenacia.
prima o poi se ne scriverà in qualche libro
Non ho trovato affatto banale la parte dove confessa che non si sentiva a proprio agio negli spogliatoi. Evidentemente qualche pesante ricaduta psicologica c’è stata.
Anche Sinner è umano e mostra le sue piccole contraddizioni quando dice che l’emozione più grande è stata di scoprire di essere diventato il numero uno al mondo, invece all’epoca aveva detto che era solo un numero. Comunque intervista meno banale di quello che ci si potesse aspettare, quindi chissà cosa gli è stato chiesto nei ‘tagli’
Quello che non ti spezza ti fortifica…
Quindi…non c’è né più per nessuno!
Effettivamente da questa intervista ne sono venuti fuori tratti che forse non pensavamo, ne e’ venuta fuori una persona ancora piu’ umana di quello che pensavamo, con le sue fragilita’ e dubbi. Ammettere che non si trovava bene nello spogliatoio e che voleva mollare (anche se forse solo temporaneamente, vedi R’dam), ci da’ la dimensione della ‘tragedia’ personale vissuta dall’innocente Jannik. Speriamo che poco per volta i colleghi capiscano la realta’ dei fatti e tornino ad apprezzare il Sinner uomo, perche’ lui ne ha proprio bisogno.
vorrei vedere tutti voi ad essere svilito come e’ stato lui. passate per una esperienza simile a questa e poi fatemi sapere come e’.
tutto questo mi andrebbe bene; magari facciamo il national grand slam? Sinner AO, Musetti RG, Berrettini WI, Sinner USO. Facciamo filotto, ed il nostro presidente della Repubblica deve invitarli al quirinale ogni anno da qui al 2055. Magari anche la Paolini impazzisce e vince RG o WI, cosi’ facciamo il super Grand Slam
Riguardo Berrettini, magari. Ha più probabilità Sinner di vincere Wimbledon di Berrettini.
Wimbledon vinto dal n.30 al mondo, o anche 20, non è che sia anche statisticamente molto probabile.
Io dico che visti gli attuali top 10, se Sinner è un minimo in condizione e non subirà il contraccolpo di un rientro dal vuoto agonistico, può veramente realizzare il Grande Slam. Berrettini e Musetti, per quest’anno, lasciamogli le finali, va 😎
Dopo un taglio
I denigratori ? Guarda che lui stesso ha detto che ha saltato Rotterdam anche per starsene tranquillo, perchè vedeva che prima di questo caso i colleghi tennisti lo trattavano in un modo, dopo invece lo schivavano. I colleghi tennisti.
Credo ne sappiano di più loro degli haters.
Se hanno dubbi loro che ci sono dentro !
Detto questo rimangono dubbi, al momento i fatti dicono che vince solo per qualità tennistiche e gran lavoro e molta intelligenza in campo e fuori dal campo ( tranne nelle interviste direi dove a me non risulta molto sincero, ma impostato e costruito MALE, molto MALE da chi ne gestisce l’immagine … tant’è vero che ha contro pure gli interisti italiani che non seguono il tennis ! ).
Eh, che Sinner non sia un genio nelle dichiarazioni, ormai qualcuno di noi l’ha capito. Questo extra campo, in campo ci togliamo tutti il cappello, ci mancherebbe.
Dai, era a Bordighera … io direi che si sta anche meglio a Bordighera che in 1400 metri di Stato, tutto pieno di cemento e grattacieli. Anche come aria e panorama.
A Bordighera oltretutto aveva a disposizione il Team del Piatti Center, che con tutto il rispetto per il Vagno e Cahill, è molto più attrezzato, e vi arrivano non a caso giocatori da ogni parte del mondo ad allenarsi, anche come ospiti.
Affermare che in nessun altro posto avrebbe trovato un ambiente migliore … e quelli che vanno in Spagna ? o negli USA ? I Russi che si allenano in Spagna o in Francia ?
Mah …
Riguardo il motivo fiscale non ha risposto, ha sorvolato spostando l’attenzione con una risposta ” diversivo “.
Dai, Sinner n.1 meritatissimo, e con anche un divario stratosferico sugli inseguitori, ma in queste interviste veramente siamo a livelli di last 10, n.c.
Anche lui disse che ai microfoni non è come in campo, però un ufficio stampa di un n.1 potrebbe anche impostarlo molto meglio.
Se ha tutti questi haters contro che lo contestano, e forse qualcuno credo ne sia anche responsabile.
Le domande sono concordate molto prima, quindi Sinner per rispondere a quelle delicate ha avuto agio di consultarsi con il suo legale. Punti a favore agli avversari? Difficile che ascoltino l’intervista e se dovessero farlo non è detto che capiscano. Avversari poi…ad oggi di preoccupante in giro c’è solo Alcaraz il resto per lui ovviamente, è robetta che può tranquillamente restare in circolazione. Se non capiscono che per avvicinarsi a Jannik devono fare cose nuove, non lo batteranno mai. Ad oggi gli unici che mostrano progressi sono Mensik e Musetti.
Non ne sappiamo di nulla, fino a prova contraria si.
E’ risultato colpevole di aver infranto un pelino il protocollo, come lui stesso dichiara nell’intervista, ma questo non implica che sia un dopato, con una sanzione ( anche doppia addirittura ) minima.
Alla fine a Roma si trova con più di 1700 punti di distacco sul 2ndo in classifica, con il punteggio addirittura che va ad aumentare dopo Roma.
Insomma, è come uno che alla guida cerca di rispettare tutti i limiti, ma poi gli arriva a casa la multa da qualche decina di euro con 3 km orari oltre i limiti, perchè è impossibile guidare sempre guardando il tachimetro dei chilometri.
Mica è un criminale assassino che va in giro ad uccidere per tornare da una banca con il malloppo del colpo, la gente che becca una multa minima.
Poi ovviamente c’è anche da capire chi è un po’ contro Sinner : doppiamente sanzionato, diranno ” bèh, lo puniscono la prima volta, ed anche la seconda dopo un altro processo … proprio proprio pulito non deve essere “.
Hanno torto, ma non è che stiano facendo un discorso tirato fuori dal nulla così per accusare di proposito a vanvera.
Clicca qui per visualizzarlo.
Ma la frase su Montecarlo?? Il clima le palestre le tasse….eh grazie al ca che ti trovi bene lo sanno anche i muri che si sta bene là 😆 non ha capito o non ha voluto capire.
Quando ha detto che ha pensato di mollare tutto gli è cresciuto il naso fino Sanremo 😆 Giovane forte numero 1 molli tutto certo come no, manco fosse Ymer o Jarry squalificati anni
Ma perchè continuate con
” quelli che rosicano ”
” quelli che morivano di invidia ”
❓
Ma seguire semplicemente il tennis, no ? Così difficile ?
” prima del Roland Garros ho avuto un problemino “. 😕
Ma non doveva rischiare di fargli saltare la carriera quel problema all’anca ??? 😯
❓
vatti a prendere tutto quello che ti è stato tolto ragazzo, non guardare in faccia a nessuno!!! Hai capito che il mondo del tennis, salvo rare eccezioni, è pieno di infami rosiconi. Mettili in fila uno a uno, devi diventare il loro incubo.
Roma ti aspetta Jannik, il mondo ti aspetta!
The world number 1 is coming back!!
https://www.livetennis.it/post/438492/berrettini-svela-i-motivi-del-ritiro-a-madrid-non-volevo-rischiare-linfortunio-agli-addominali/
https://www.livetennis.it/post/438472/berrettini-si-arrende-nel-terzo-turno-di-madrid-ritiro-contro-draper-dopo-il-primo-set/
Contento?
Non rispondere a nessuno è la miglior risposta.
Significa non dare valore a persone a lui estranee ed è giusto così.
I Kyrrgios-Pellegrini e soci per lui chi sono?
“non voglio rispondere” e con questa ha mollato un ceffone virtuale a chi sperava in una polemica senza fine.
Molleranno gli irriducibili denigratori? Temo che qualcuno non lo farà mai, ma può anche aspettarsi una risposta non da Sinner ma dal suo avvocato e a quel punto ci si potrebbe divertire forte a vedere grandi retromarce.
Vedendo il bicchiere mezzo pieno, un Sinner che espone così le sue fragilità potrebbe voler dire che si sente in grado di gestirle, che non teme che esporsi possa dare un vantaggio per gli avversari, ed è cosa buona. Mi ha colpito quando ha detto che gli allenamenti a volte vanno bene, a volte ha dei cali, e non capisce perché. Mi sembra che sia già nella modalità di migliorare i punti deboli. Io incrocio le dita, per lui e per noi, l’anno scorso ci si è divertiti parecchio
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Molto belli e meno banali di quanto potrebbe sembrare anche i riferimenti ai tennisti. Nadal, Musetti, Alcaraz. Tutti nominati con un tocco sincero
Ha anche detto “non ho voglia di rispondere”.
Ora conentriamoci sul Platinum Slam (GS+Finals)
In subordine
Musetti RG
Berrettini WI
Jannik USO + Finals
Davis Italia in ogni caso
E poi a Capodanno tutti nelle tenute Lo Fiasco a brindare al 2026
Non sono d’accordo con Sinner quando dice che ognuno può dire quello che vuole….tra l’altro ha svelato che ha patito molto del comportamento dei tennisti che lo snobbavano e osteggiavano. Mi ha stupito perché di solito Sinner non mette in mostra le sue fragilità per non dare punti a favore ai suoi avversari.
Jannik ricorda Djokovic solo per i suoi record. Come dico sempre io: il serbo lascerà meno di ciò che ha vinto ed un pessimo ricordo per il resto.
Solo i suoi record, persi, resterà poco da ricordare.
Nadal è quello più vicino a Jannik per mentalità, una mentalità lavoratrice ma positiva , non divisiva.
Dal caso Clostebol ne esce un uomo più maturo , sarà un plus in campo.
La WADA e tutti i rosiconi falliti hanno danneggiato il presente di Jannik ma uscirà un dominatore.
La risposta su cosa pensi delle dichiarazioni critiche di alcuni “personaggi” sul suo caso è top, eticamente giusta, “ognuno è libero di esprimere la sua opinione” se lo pensa davvero.. un “mostro” di self control, che puoi dire.. al posto suo a me avrebbe dato parecchio fastidio, magari anche a lui, ma lo dissimula bene, anche questa è la sua forza, mostrarsi imperturbabile
Jannik è un’ anima pulita.
Vergognarsi per aver avuto dubbi su di lui?
In questa intervista la differenza abissale tra un ragazzo umile e soprattutto sincero e la maggior parte dei suoi colleghi invidiosi rosiconi e soprattutto “pagghiazzi”
Wow domande molto più interessanti di quello che mi aspettavo, ora me la recupero…dispiace che un ragazzo così limpido e onesto abbia dovuto passare tutto questo, spero che senta tanto calore e affetto a Roma a prescindere da come andrà.
Una cosa buona del tg1. Ogni tanto. Bravo giornalista, cosa fatta per bene, nessuna invadenza degli sponsor, allo sportivo è stata data parola, senza posizioni preconcette. Peccato per i due o tre tagli, molto visibili. Senza di essi sarebbe stata migliore. Evidentemente hanno preferito così, piuttosto che rifare lo stacco, che sarebbe apparso meno naturale.
E adesso prenditi la tua vendetta su tutte quelle …. che morivano di invidia.
Dalla prossima settimana maxi dosi di mallox per tutti dalla Spagna alla Germania e alla Serbia per finire in Australia
Essere Jannik Sinner è dura… essere suo avversario molto di più.
Nessuna reticenza, risponde a tutto ma non andrà comunque bene ai soliti noti.
Il capitolo doping è quello che ho preferito, li si è visto la differenza tra uno sincero e molti pagliacci che hanno detto e fatto dichiarazioni.
Sguardo fiero e testa alta, avercene di giovani così.
Certo, con la massa di invidiosi che piagnicolava di continuo non era facile sentirsi comodo.
Clicca qui per visualizzarlo.
Ok grazie dell’informazione Jannik sinner.