Zhuhai – Pierre intervista Alessandro Petrone, coach di Matteo Arnaldi

24/09/2023 09:20 57 commenti
Alessandro Petrone con il nostro "Pierre"
Alessandro Petrone con il nostro "Pierre"

Questa intervista è stata realizzata direttamente dal torneo di Zhuhai dove il nostro Pierangelo Barchi ha intervistato Alessandro Petrone, coach di Matteo Arnaldi.

PB – ciao Alessandro , avrei voluto intervistare Matteo ma l ho visto un po’ provato cosa ne dici se l intervista che avevo in mente per Live Tennis la faccio con te’ ?
AP – hahah….. vista la situazione mi sembra un ottima idea dammi un quarto d ora che facciamo un po’ di stretching e poi torno da te’

PB- pronti via. Alessandro mi ricordo che giocavi futures e challenger , da quando hai iniziato ad allenare Arnaldi?
AP – ricordi bene , ho giocato fino al Covid poi ho deciso di smettere a 30 anni ( classe 1990) e ho pensato che mi sarebbe piaciuto allenare un giovane emergente, cosi mi sono spostato da Milano in Liguria dove ho lavorato un po’ con Edoardo Eremin che poi si e’ ritirato ed ecco che ho avuto questa opportunità con Arnaldi che cercava un allenatore di rientro dalla federazione.

PB – wow, un melting perfetto! quando avete iniziato assieme?
AP – Maggio 2021

PB – partiti alla grande , Agosto ( Bolzano ) e Ottobre ( Skopje ) 2 vittorie ITF contro Weis e Wessels , giusto?
AP- esatto proprio cosi

PB – che posizione aveva Arnaldi quando siete partiti ?
AP – intorno alla 1000

PB – incredibile in 2 anni lo hai portato dentro i top 50 , vinti 4 challenger , battuto Ruud in Spagna , una semi ATP ad Umago, 1/8 Slam a NY , risultati strepitosi
AP – si e’ andata benone adesso dobbiamo continuare e migliorare gioco e classifica

PB – oggi Matteo e’ stato in campo benissimo per oltre 2 ore, un match quasi vinto , peccato aver perso quei 2 servizi nel 2ndo set con break avanti , poi nel TB e’ stato 4-2 c e mancato davvero poco
AP- davvero un peccato pero’ va dato merito al suo avversario di averci sempre creduto , poi nel terzo la benzina era finita e Karatsev e’ salito

PB- piu’ i meriti per essere rimasto in campo oltre 3 ore dopo il tour de force del viaggio intercontinentale o i demeriti per non averla portata a casa
AP- credo piu i meriti perché Matteo si e’ confermato un lottatore.
pensa che lunedì eravamo ancora a Montecarlo dopo la settimana di Davis , volo ( in Economy ) Nizza – Dubai- Hong Kong , poi Hong Kong – Zhuhai in auto , siamo arrivati Martedì sera cotti con il fuso orario da smaltire e solo un giorno per ambientarci
Oggi non possiamo recriminare, se vogliamo trovare una nota storta ti dico il servizio calato nel 2ndo set , da oltre 70% prime nel 1mo e’ sceso intorno al 40% nel 2ndo e con quelle % difficilmente vinci queste partite anche se c era quasi riuscito.

PB – Karatsev ha giocato benissimo. E’ tornato a tirare comodini come in Australia quando fece semi a ML. Ha fatto anche 17 ace
AP – davvero , oggi ha giocato bene di solito ti regala qualcosa ma oggi gli stava tutto dentro per cui ha meritato lui.

PB – arrivati a questo livello ( Top 50 ) dove pensi di lavorare per ulteriori migliorie che possano portare Matteo ad alzare ancora di + l asticella?
AP- secondo me Matteo e’ un tennista completo quest anno e’ andato benino anche sull Erba , sul servizio stiamo lavorando per renderlo ancora piu efficace, lo stesso dicasi per la risposta che dobbiamo rendere piu aggressiva per iniziare noi a comandare lo scambio e la stessa volee si e’ discreta ma la si puo’ rendere ancora più incisiva.

PB – a tal riguardo cosa pensi se Matteo facesse anche il doppio nei tornei per avere + chances di giocare in Davis?
AP – non la reputo la migliore delle idee al momento preferiamo lavorare sul singolare , il doppio lo gioca volentieri ma occasionalmente, sarebbe troppo dispersivo un coinvolgimento continuativo anche nei doppi dei tornei

PB- ma in davis il doppio con Bolelli non l ha giocato male nonostante la sconfitta
AP – certo, in Davis devi essere sempre a disposizione singolo o doppio si gioca sempre quando viene chiesto.

PB- a proposito di Davis cosa mi racconti della settimana trascorsa a Bologna
AP – e’ stato fantastico un esperienza meravigliosa

PB- Matteo gettato nella mischia vs Garin non ha deluso
AP- se penso che era un set sotto avesse perso probabilmente dopo lo 0-3 vs Canada avremmo subito l eliminazione invece e’ rimasto concentrato e l ha vinta al terzo poi Sonego ha fatto un altro mezzo miracolo vs Jarry ed eccoci ancora in gara

PB- chi gioca a Malaga?
AP- presto a dirsi , vediamo a Novembre chi e’ piu in forma , importante avere una bella rosa ampia. La squadra c e lo spirito e’ quello giusto per Matteo e’ un onore solo il fatto di esserne parte.

PB- in un anno e’ cambiato tutto dai challenger ai grandi palcoscenici, Arnaldi sembra in grado di gestire bene anche la notorietà’
AP- certamente, un ragazzo molto serio ambizioso il cui unico obbiettivo e’ provare a vincere sempre per cui non si concede distrazioni.

PB – stanno arrivando anche i guadagni ?
AP- quando sei top 50 inizi a guadagni bene, i soldi sono negli Slam e nei master 1000 che portano anche gli sponsor , se riesci a stare al top hai introiti differenti dalla sopravvivenza di un top 100 o dai conti in rosso di chi non riesce a giocare nel circuito maggiore

PB- il top 100/200 campa di tennis
AP- fa fatica , molta fatica, il top 100 forse il 200 no.

PB – ultima domanda , a parte la davis come vedi il nostro movimento e i coetanei di Arnaldi?
AP- e’ un momento fantastico , la generazione di Matteo puo’ annoverare oltre a 3 top 50 ( sinner musetti arnaldi) tanti altri ragazzi come Zeppieri Nardi Cobolli Maestrelli Bellucci Gigante Darderi , una decina di giocatori tutti forti nati in un triennio davvero speciale.

PB- programma di Arnaldi di qui a fine anno
AP – pechino 500 ( quali ) – shanghai 1000- Anversa- Vienna 500- Bercy – coppa Davis

PB – grazie per la bella chiacchierata , davvero complimenti per il lavorone che stai facendo
AP- grazie a te e un saluto a Live Tennis


Pierangelo Barchi


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57 commenti. Lasciane uno!

Detuqueridapresencia 24-09-2023 21:57

@ Marco M. (#3777753)

Applausi a scena aperta. Una disamina esemplare da incorniciare e appendere sulle pareti di casa di chi spesso commenta a tanto al chilogrammo e con spocchia infinita giudica chi debba fare quale torneo e se non ne fa di quelli suggeriti da cotanto divanista è un fallito

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-1: Adrianooo
M_campione 24-09-2023 21:11

Grande Matteo! Ho visto giocare Arnaldi la prima volta nell’estate 2022. Mi ha subito colpito e ho pensato che noi tifosi avevamo forse trovato un altro ottimo giocatore. I fatti mi hanno dato ragione. Credo tantissimo in questo ragazzo. Speriamo si regali e ci regali tanti successi!

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+1: Luca Martin, Detuqueridapresencia, Marco M.
Andreas Seppi 24-09-2023 21:04

Grande coach petrone. Umile e in gamba

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+1: Detuqueridapresencia, Marco M.
Potoandavi (Guest) 24-09-2023 20:33

Questi sono sempre contributi meravigliosi e a volte qualcuno appassionato, intelligente, con un po’ di faccia , riesce a fare molto meglio che un giornalista vero e proprio, complimenti Pierre e grazie.

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Diego (Guest) 24-09-2023 20:12

Complimenti,Arnaldi ha fatto una stagione strepitosa, ora deve solo affermare il frutto maturo !

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ilpallettaro (Guest) 24-09-2023 19:29

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry

Scritto da tinapica
Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

Ti devo una risposta che possa chiarire
Per 100 si intendeva la punta + in alto , se sei 100 a forza di challenger non guadagni se stai 100 nel momento in cui giochi gli slam e ATP qualcosa metti da parte
Tieni conto che i costi di un tennista sono altissimi xche ti sposti di continuo.
Alla curiosita’ di ognuno c e risposta , Basta andare nel profilo di ogni tennista su http://www.atptennis.com e cliccando vedi gli incassi di ognuno aggiornato.
Tennisti come Giannessi , Gaio , Mager , Giustino che giocano da una vita tra 100 e 300 devono sbattersi x sopravvivere
Non parliamo dei giovani x i quali l essere 100-200 rappresenta una rampa di lancio.
Gia’ un Travaglia ( per dire ) va un po meglio perche e’ stato dentro i 100 piu a lungo in passato.
Insomma avete capito il concetto, bisogna sfatare il luogocomune tennis= soldi facili = vita sfarzosa e mettere quello : tennis = sacrifici e un “ mazzo tanto “

Scritto da WIMBLEDON 2022 numero 7
Questo è un coach con la C in maiuscolo. E l’allievo non è da meno. Un’accoppiata vincente.Bravi entrambi.Sperando che non subentri la Fitp e lo “spirito” italiano a spianarli.

è vero l’opposto, e nel femminile è molto peggio: chi guadagna bene sono una manciata, gli altri sopravvivono e gli altri ancora hanno la famiglia che spende le cifre di appartamenti.
è per questo che è importante avere un piano b, è importante attrezzarsi per un futuro lavorativo normale dove l’aver fatto sport ad alto livello sia un plus e non ciò che ha condannato il ragazzo ad una vita a 10 euro l’ora lordi.

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ilpallettaro (Guest) 24-09-2023 19:21

Scritto da Marco M.

Scritto da tinapica
Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

Hanno già risposto altri utenti, però provo a metterla sotto un altro aspetto:
un tennista professionista è equiparabile a un libero professionista nella vita, un commerciante può rendere l’idea.
Incassa il Pirze Money, come il commerciante incassa dalle vendite, però poi ha tutte le spese a carico.
Un negoziante che incassa 1.000 euro in un giorno poi deve stornare come quota parte le tasse, i fornitori, le persone dipendenti e le utenze del negozio. Alla fine ci sta dentro se ha un buon margine di guadagno e gli restano tra i 70 e 150 euro, forse.
Un tennista che naviga tra gli 100 e i 200 ha un incasso settimanale di circa 1500 euro di media, considerando le uscite al primo turno e qualche semifinale o finale challenger. Magari una vittoria all’anno, più spesso ogni due anni.
Poi ha i premi delle qualifiche Slam, circa 120.000 euro.
Da quelli deve detrarre le tasse, lo staff che spesso è composto da un solo allenatore e un fisioterapista che può essere in comune con altri colleghi. Poi spese di materiali e logistica che soprattutto sui materiali sono spese importanti, le scarpe non possono essere quelle di Decathlon (con rispetto parlando) e le racchette con relative incordature non sono quelle del tennista della domenica e quando si logorano sono dolori.
Sulla logistica alcuni tornei fanno inviti che prevedono alloggio e vitto pagato, ma non sempre e non tutti. E comunque i viaggi costano.
Se a fine anno ha preso solo i soldi del primo turno di qualifiche Slam e quelli dei challenger viaggerà intorno ai 150-200mila euro di “fatturato”, e il guadagno netto totale a farla grassa sarà un 15%, ma mi tengo largo.
Alla fine se ha prospettive di crescita, vedi Arnaldi, avrà chi investe su di lui, se capisce o gli fanno capire che più di quello non può fare deve avere le spalle coperte da una famiglia abbiente o sperare nel mese della vita. E intorno ai 28-30 anni sono tanti i ritiri, non parlo solo di italiani, perché quella è l’età in cui uno ha capito che oltre a quello non va e un buon ingaggio a lungo termine come trainer da parte di qualche circolo importante non fa schifo.
Avevo commentato di Arnaldi a margine del suo ingresso nel secondo turno del RG proprio in chiave economica. Quel premio gli ha permesso di mettere a posto definitivamente i conti del 2023 e giocare a mente sgombra, magari non sarà per quello, ma secondo me lo ha aiutato molto a livello mentale e la crescita è arrivata alla grande
Per prendere la residenza a Montecarlo non so come funzioni oggi, ma negli ’80 si doveva acquistare un appartamento o in alternativa versare e vincolare un miliardino e mezzo di lirette in una banca monegasca. Se sono cambiate le regole lo ignoro…
Che poi Petrone parli di far fatica lo capisco, alcuni fanno fatica guadagnando netti 3-4k al mese che per un impiegato sarebbero il sogno, ma bisogna considerare il contesto.
Se un impiegato dice ai colleghi che non sarà dei loro alla settimana bianca perché ha dovuto scegliere tra rifare la cucina o fare le ferie è diverso da dover rinunciare alle quali di un 250-500 dall’altra parte del mondo perché l’uscita al primo turno potrebbe essere un bagno di sangue. Meglio il challengerino vicino a casa o comunque in Europa raggiungibile anche in auto o treno.
Nel leggere la “fatica” economica bisogna anche considerare il contesto. Altrimenti gli si potrebbe sbattere in faccia l’operaio con moglie e figli a carico che con 1200 euro tira a campare, ma sarebbe ingiusto. Ognuno nel suo campo ha le sue “fatiche”, certo che le loro sono più dolci di quelle della maggioranza di noi, ma restano ostacoli da superare.

perfetto.
aggiungo solo che oggi montecarlo ha la concorrenza di dubai, dove prendi la residenza con un normalissimo affitto, che è una città dove si vive molto bene e che per un professionista che deve muoversi spesso per il mondo è un ottimo hub.

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+1: Marco M.
walden 24-09-2023 18:43

Scritto da tinapica
Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

Tutto va relativizzato: è abbastanza evidente che uno che fa questa vita, che non sarà lavorare in miniera, ma che richiede sacrificare la propria gioventù, non lo fa certo per guadagnare 40/50000 € all’anno per una quindicina d’anni, se va bene. Lo fa per guadagnarne dieci volte di più, almeno. Un calciatore italiano di serie B guadagna di più, se si fa male comunque riceve l’ingaggio, ha altri tipi di garanzie, etc, ed un calciatore di Serie B ne ha migliaia davanti, non un centinaio.

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+1: Marco M., sergiot
Paky 71 24-09-2023 16:15

Bella ed interessante intervista. Vedo Petrone sempre molto in sintonia con Matteo, formano una coppia davvero unita. Arnaldi, ragazzo a modo, col suo atteggiamento permette ad Alessandro di inserire a parer mio quei miglioramenti al gioco di Matteo che servono per salire di livello in classifica.

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+1: Marco M.
A (Guest) 24-09-2023 15:34

Prendere due aerei per la Cina e poi farsi in macchina Hong Kong-Zhuhai é tostissima, peccato non abbia potuto arrivare qualche giorno prima in Cina, avrebbe sicuramente recuperato dal viaggio e giocato meglio.

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+1: Marco M.
brunodalla 24-09-2023 15:19

Scritto da WIMBLEDON 2022 numero 7
Mah…sul guadagnare strabene,da parte dei coach,ci metterei comodi comodi Cahill e Vagno…su Tartarini e Gipo… sinceramente non saprei.Secondo me Petrone quest’anno (2023) un centino se lo busca…mi sa

no dai, musetti 1 milione 800.000 di premi, sonego 1 milione e 100.000. a cui ci aggiungi i soldi della davis. direi che non fanno fatica a dare uno stipendio dignitoso ai loro coach.
per non paralre poi delle sponsorizzazioni. Sonego per esempio ha parecchi sponsor personali piemontesi. solo quelli gli pagano tutte le spese che possono avere durante l’anno. musetti idem.
è questa anche la discriminante: quando arrivi ad una certa classifica puoi anche fare a meno dei premi dei tornei, ti bastano gli sponsor. il problema è arrivarci a quella classifica. i top 50 sono appunto 50, poi ce ne sono altri 200 circa che ambiscono ad esserlo, e molti non ce la faranno mai.

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+1: Marco M., Fighter1990, Sinner@Raducanu, Etor
brunodalla 24-09-2023 15:08

Scritto da Purple rain

Scritto da brunodalla
@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3777661)
comunque complimenti Pierre, bella intervista.
un unico appunto: avresti potuto chiedergli quanto lo paga Arnaldi per fargli da coach

Ti dico che Cobolli al suo coach da uno stipendio da metalmeccanico siamo purtroppo lontani da Sinner

non faccio fatica a crederti. ed è anche capibile se non normale, come scrivevo prima è tutto proporzionato alla classifica e ai guadagni del tenista. simmer non ha problemi a dare lauti stipendi a vagnozzi, cahill, fisioterapisti. cobolli, come è ovvio che sia, si.

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+1: Marco M.
WIMBLEDON 2022 numero 7 (Guest) 24-09-2023 14:53

Mah…sul guadagnare strabene,da parte dei coach,ci metterei comodi comodi Cahill e Vagno…su Tartarini e Gipo… sinceramente non saprei.Secondo me Petrone quest’anno (2023) un centino se lo busca…mi sa

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WIMBLEDON 2022 numero 7 (Guest) 24-09-2023 14:50

Scusami…che tonto che sono stato. Pierre Hermè un grazie sentito per una interessantissima e deliziosa intervista.

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Lo Scriba 24-09-2023 14:46

Grazie a Pierre per la bella e interessante intervista.

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+1: Marco M.
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 24-09-2023 14:38

Scritto da Superbrat
Grazie Pierre. Trovo sorprendente come Petrone sia riuscito a passare da giocatore a coach in un niente; prendere in mano un 20enne e portarlo in 2 anni da 1000 a 50.E senza essere stato forse nemmeno nei 200. Qualche riflessione viene da fare sui tanti guru con rispettive accademie.

Ho pensato lo stesso
Cmq se hai giocato professionista anche se come Petrone non sei mai entrato nei 300 di tennis sai tanto x non dire tutto
Non conta tanto il tuo livello di tennis giocato piuttosto quello di tennis capito.
Mettere sempre il tuo pupillo in condizione di performare e dare il suo massimo.
Le parti relazionali e motivazionali sono importanti tanto quanto le migliorie tecniche da raggiungere attraverso un percorso di ottimizzazione anche della componente atletica.
Il risultato e’ la somma di due prestazioni eccellenti che non solo si sommano ma si completano a vicenda.

42
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+1: brunodalla, Marco M., Paky 71, Fighter1990, Etor
brunodalla 24-09-2023 14:37

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry

Scritto da brunodalla
@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3777661)
comunque complimenti Pierre, bella intervista.
un unico appunto: avresti potuto chiedergli quanto lo paga Arnaldi per fargli da coach

Hai ragione
Siamo entrati un po nell argomento ma ho visto che si e’ messo un po’ in difesa cosi non ho insistito.
Credo che sia tutto in proporzione, allenatori come Vagnozzi, Santopadre, Tartarini , Gipo Arbino guadagnano stra- bene , lo stesso Sartori ai tempi di Seppi , li sei ad un livello nel quale non ti fai mancare niente.
Petrone e’ su quella strada e se lo merita.

no, ma è anche giusto così. ci sono cose che è anche giusto che rimangano fra loro. andare a ficcare il naso nelle loro tasche può non essere gradito.
per quanto riguarda gli allenatori dei top 20 è comunque tutto in proporzione immagino. più un tennista guadagna più guadagna anche il suo allenatore credo.

41
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+1: Marco M., Etor
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 24-09-2023 14:27

@ Marco M. (#3777753)

Mamma mia
Quanto sei bravo e preparato 🙂
Complimenti

40
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+1: Marco M., Fighter1990, Detuqueridapresencia
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 24-09-2023 14:14

Scritto da brunodalla
@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3777661)
comunque complimenti Pierre, bella intervista.
un unico appunto: avresti potuto chiedergli quanto lo paga Arnaldi per fargli da coach

Hai ragione
Siamo entrati un po nell argomento ma ho visto che si e’ messo un po’ in difesa cosi non ho insistito.
Credo che sia tutto in proporzione, allenatori come Vagnozzi, Santopadre, Tartarini , Gipo Arbino guadagnano stra- bene , lo stesso Sartori ai tempi di Seppi , li sei ad un livello nel quale non ti fai mancare niente.
Petrone e’ su quella strada e se lo merita.

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+1: brunodalla, Marco M.
Marco M. 24-09-2023 14:12

Scritto da tinapica
Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

Hanno già risposto altri utenti, però provo a metterla sotto un altro aspetto:
un tennista professionista è equiparabile a un libero professionista nella vita, un commerciante può rendere l’idea.
Incassa il Pirze Money, come il commerciante incassa dalle vendite, però poi ha tutte le spese a carico.
Un negoziante che incassa 1.000 euro in un giorno poi deve stornare come quota parte le tasse, i fornitori, le persone dipendenti e le utenze del negozio. Alla fine ci sta dentro se ha un buon margine di guadagno e gli restano tra i 70 e 150 euro, forse.
Un tennista che naviga tra gli 100 e i 200 ha un incasso settimanale di circa 1500 euro di media, considerando le uscite al primo turno e qualche semifinale o finale challenger. Magari una vittoria all’anno, più spesso ogni due anni.
Poi ha i premi delle qualifiche Slam, circa 120.000 euro.
Da quelli deve detrarre le tasse, lo staff che spesso è composto da un solo allenatore e un fisioterapista che può essere in comune con altri colleghi. Poi spese di materiali e logistica che soprattutto sui materiali sono spese importanti, le scarpe non possono essere quelle di Decathlon (con rispetto parlando) e le racchette con relative incordature non sono quelle del tennista della domenica e quando si logorano sono dolori.
Sulla logistica alcuni tornei fanno inviti che prevedono alloggio e vitto pagato, ma non sempre e non tutti. E comunque i viaggi costano.
Se a fine anno ha preso solo i soldi del primo turno di qualifiche Slam e quelli dei challenger viaggerà intorno ai 150-200mila euro di “fatturato”, e il guadagno netto totale a farla grassa sarà un 15%, ma mi tengo largo.
Alla fine se ha prospettive di crescita, vedi Arnaldi, avrà chi investe su di lui, se capisce o gli fanno capire che più di quello non può fare deve avere le spalle coperte da una famiglia abbiente o sperare nel mese della vita. E intorno ai 28-30 anni sono tanti i ritiri, non parlo solo di italiani, perché quella è l’età in cui uno ha capito che oltre a quello non va e un buon ingaggio a lungo termine come trainer da parte di qualche circolo importante non fa schifo.

Avevo commentato di Arnaldi a margine del suo ingresso nel secondo turno del RG proprio in chiave economica. Quel premio gli ha permesso di mettere a posto definitivamente i conti del 2023 e giocare a mente sgombra, magari non sarà per quello, ma secondo me lo ha aiutato molto a livello mentale e la crescita è arrivata alla grande 🙂

Per prendere la residenza a Montecarlo non so come funzioni oggi, ma negli ’80 si doveva acquistare un appartamento o in alternativa versare e vincolare un miliardino e mezzo di lirette in una banca monegasca. Se sono cambiate le regole lo ignoro…

Che poi Petrone parli di far fatica lo capisco, alcuni fanno fatica guadagnando netti 3-4k al mese che per un impiegato sarebbero il sogno, ma bisogna considerare il contesto.
Se un impiegato dice ai colleghi che non sarà dei loro alla settimana bianca perché ha dovuto scegliere tra rifare la cucina o fare le ferie è diverso da dover rinunciare alle quali di un 250-500 dall’altra parte del mondo perché l’uscita al primo turno potrebbe essere un bagno di sangue. Meglio il challengerino vicino a casa o comunque in Europa raggiungibile anche in auto o treno.
Nel leggere la “fatica” economica bisogna anche considerare il contesto. Altrimenti gli si potrebbe sbattere in faccia l’operaio con moglie e figli a carico che con 1200 euro tira a campare, ma sarebbe ingiusto. Ognuno nel suo campo ha le sue “fatiche”, certo che le loro sono più dolci di quelle della maggioranza di noi, ma restano ostacoli da superare.

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+1: princetto, Paky 71, Fighter1990, walden, Detuqueridapresencia, sergiot, Etor
Purple rain (Guest) 24-09-2023 14:01

Scritto da brunodalla
@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3777661)
comunque complimenti Pierre, bella intervista.
un unico appunto: avresti potuto chiedergli quanto lo paga Arnaldi per fargli da coach

Ti dico che Cobolli al suo coach da uno stipendio da metalmeccanico siamo purtroppo lontani da Sinner

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+1: Marco M.
j 24-09-2023 13:37

Grazie Pierre per l’interessante chiacchierata con Petrone

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+1: Marco M., Detuqueridapresencia, sergiot
brunodalla 24-09-2023 12:43

@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3777661)

comunque complimenti Pierre, bella intervista.
un unico appunto: avresti potuto chiedergli quanto lo paga Arnaldi per fargli da coach 😆 😆 😆

35
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brunodalla 24-09-2023 12:38

@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3777650)

secondo me bisogna aggiornare un attimo la situazione. quello che dice Petrone era la fotografia della situazione di qualche anno fa, ma non tantissimi, anche un paio di anni fa. da un paio d’anni a questa parte le cose secondo me sono cambiate, in seguito alle iniziative dell’atp di questi anni nei confronti dei prize money.
faccio un esempio concreto: il tennista ceco Vit kopriva, ottimo tennista che gioca prevalentemente challenger, 26 anni e professionista dal 2015, quindi già 8 anni, e che è attualmente 127, ha guadagnato quest’anno 179.000 dollari, e fino ad ora in carriera un totale di 489.000 e spicci. e a parte gli slam, e poco altro, è stato quasi sempre in europa. considerata la sua attività anche dell’anno scorso, ha guadagnato la gran parte del suo montepremi in questi ultimi 2 anni. in questi ultimi due anni sono aumentati i preimi negli slam, soprattutto nelle quali, grande boccata di ossigeno appunto per chi staziona oltre la 150 posizione fino a circa la 250°. anche i challenger hanno aumentato i premi negli ultimi due anni,
insomma, è ovvio che chi è oltre la 200 posizione deve comunque arrabattarsi, ma forse la situazione è migliorata per chi è dentro la 200 posizione.

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+1: Marco M.
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 24-09-2023 12:21

Scritto da Marco M.
Grande Pierre, grazie
Vedremo Arnaldi nei 50 a lungo, è un augurio e una mezza certezza

Lo credo anche io

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+1: Marco M.
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 24-09-2023 12:20

Scritto da brunodalla
@ tinapica (#3777582)
bisogna considerare che Petrone ha detto to100 e top 200 per brevità, e per far capire il concetto. è chiaro che uno che è al n.110 o 120 è simile ad un top100. e uno che staziona attorno al 200 dipende anche che tornei fa, cioè se fa più challenger o riesce a fare alcune quali in atp.
per esempio: goffin è n.101 e que3st’anno ha guadagnato di premi parita per 503.000 dollari, mentre Moutet è 119 e ha preso addirittura di più, 600000 dollari.
di contro. Li Tu n.199, che fa solo challenger, ha preso 116.000 dollari, mentre Otte che è 200 e che ha giocato solo atp (attualmente infortunato) ha preso 470000 dollari. il discorso è molto ampio, e si potrebbe discuterne per molto, Petrone nell’intervista diciamo che ha semplificato, e molto.

Bravo
Questo commento e’ perfetto , dice tutto
Se lo avessi letto prima non avrei scritto quello che ho postato ora
Grazie
🙂

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+1: Marco M.
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 24-09-2023 12:18

Vi ringrazio per i commenti
Sono welcome anche quelli critici ci mancherebbe 🙂
Tenete conto del contesto , abbiamo improvvisato una piacevole chiacchierata in relax ( si fa x dire visto l esito del match) nella lounge a fine partita

31
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+1: il capitano, Luca Martin, Lollo99, brunodalla, Marco M., j, Navaioh69, Bernardino Lamis, Fighter1990, Emma_Woodhouse, sergiot, Etor
me-cir te no 24-09-2023 12:16

Grazie Pierre Hermé per questa interessantissima intervista!

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+1: Marco M.
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 24-09-2023 12:13

Scritto da Sinner@Raducanu

Scritto da tinapica
Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

Innanzitutto complimenti ed auguri ad Arnaldi per quanto fatto fin qui e a Petrone per averlo saputo condurre. Soprattutto speriamo di entrare nei 32 in modo da essere già agli AO tra le tds, è difficile ma possibile.
Cara Tina Pica, è chiaro che ognuno tira l’acqua al suo mulino e il buon Petrone ha avuto vita facile nel rispondere alle domande di un giornalista dilettante, anche se ho notato per niente ossequioso come lo sono diversi giornalisti professionisti.
Hai ragione tu cara Tina Pica, nei primi 100 si vive molto bene, tutto sta a restarci. Tra i top200 ci si arrabatta ma non ci si lamenta, i tornei sono spesati, spesso ci sono gli ingaggi per partecipare, qualche sponsor magari ai minimi livelli si trova, aiuti più che giusti dalla federazione, un buon commercialista, etc…
Concludendo, il neo coach e il giornalista in erba se la sono cavata bene, una buona e piacevole intervista!

Dipende se la vuoi capire o meno
Se sei sempre 100 per 10-15 anni a fila si la scampi dignitosamente ( da un punto di vista degli introiti ) , se stai nelle montagne russe tra 100 -200 e oltre ti viene + difficile.
Ripeto il concetto e’ quello di spiegare le differenze nei guadagni tra i diversi livelli , credo che lo abbia capito.

29
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+1: Marco M., Navaioh69, Fighter1990
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 24-09-2023 12:04

Scritto da tinapica
Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

Ti devo una risposta che possa chiarire
Per 100 si intendeva la punta + in alto , se sei 100 a forza di challenger non guadagni se stai 100 nel momento in cui giochi gli slam e ATP qualcosa metti da parte
Tieni conto che i costi di un tennista sono altissimi xche ti sposti di continuo.
Alla curiosita’ di ognuno c e risposta , Basta andare nel profilo di ogni tennista su http://www.atptennis.com e cliccando vedi gli incassi di ognuno aggiornato.
Tennisti come Giannessi , Gaio , Mager , Giustino che giocano da una vita tra 100 e 300 devono sbattersi x sopravvivere
Non parliamo dei giovani x i quali l essere 100-200 rappresenta una rampa di lancio.
Gia’ un Travaglia ( per dire ) va un po meglio perche e’ stato dentro i 100 piu a lungo in passato.
Insomma avete capito il concetto, bisogna sfatare il luogocomune tennis= soldi facili = vita sfarzosa e mettere quello : tennis = sacrifici e un “ mazzo tanto “
🙂

28
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+1: tinapica, Luca Martin, Marco M., j, il capitano, Navaioh69, Fighter1990, sergiot, Etor
IlCera (Guest) 24-09-2023 11:47

Grande Pierre. Lo hai detto e lo hai fatto. Vai a beccare anche Tartarini già che ci sei!!
Ci hai fatto riflettere sull’ascesa veramente vertiginosa di questo ragazzo, che anche nell’ultima uscita con AK è stato capace di dare tutto ed arrivare vicinissimo alla vittoria, praticamente appena fuori dall’aereo, anzi dalla macchina!!!
Con questa determinazione, è probabile che l’ascesa non sia ancora terminata.

27
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sander (Guest) 24-09-2023 11:47

Ringrazio Pierre per le interviste sempre interessanti.

Molto meglio dei giornalisti della Gazzetta dello Sport.

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+1: Bernardino Lamis, walden
Luca Martin 24-09-2023 11:44

Il giorno che Arnaldi ha perso contro Karatsev, casualmente ho visto anche un suo video su YouTube.
In quel frangente erano riflessioni post match (molto interessanti), dopo aver perso brutalmente un incontro di cui aveva vinto il primo set.
Si vedeva la notevole elasticità di Matteo che riusciva a fare la divaricata laterale piuttosto facilmente.
Va detto però che per chi fa velocità (sprint sui 60, 100-200 metri), lo stretching statico non è indicato.
Va molto meglio lo stretching dinamico.

Infine complimenti al ‘nostro’ Pierre e al coach Petrone.
Dal millesimo posto al 50mo è tanta roba.

25
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+1: il capitano, sergiot
Sinner@Raducanu 24-09-2023 11:39

Scritto da tinapica
Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

Innanzitutto complimenti ed auguri ad Arnaldi per quanto fatto fin qui e a Petrone per averlo saputo condurre. Soprattutto speriamo di entrare nei 32 in modo da essere già agli AO tra le tds, è difficile ma possibile.
Cara Tina Pica, è chiaro che ognuno tira l’acqua al suo mulino e il buon Petrone ha avuto vita facile nel rispondere alle domande di un giornalista dilettante, anche se ho notato per niente ossequioso come lo sono diversi giornalisti professionisti.
Hai ragione tu cara Tina Pica, nei primi 100 si vive molto bene, tutto sta a restarci. Tra i top200 ci si arrabatta ma non ci si lamenta, i tornei sono spesati, spesso ci sono gli ingaggi per partecipare, qualche sponsor magari ai minimi livelli si trova, aiuti più che giusti dalla federazione, un buon commercialista, etc…
Concludendo, il neo coach e il giornalista in erba se la sono cavata bene, una buona e piacevole intervista!

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+1: Detuqueridapresencia, sergiot
omerjno 24-09-2023 11:38

lo sapete quanto costano i viaggi, per esempio Roma Pechino per 3 persone andata e ritorno? minimo circa 3000 €.
Petrone deve essere pagato così come il fisioterapista. Alberghi , ristoranti e altro, ci vogliono un sacco di soldi.

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forzaragazziforza (Guest) 24-09-2023 11:30

Scritto da brunodalla
@ Gian 61 (#3777494)
molto interessante quando parla del viaggio verso la cina, fa capire che difficoltà ci sono per un tennista ad adattarsi e fa capire anche quando certe partite appaiono al di sotto dello standard. bisognerebbe tenerne conto quando si commenta, ma capisco che chiedo troppo.

mi ha confermato quel che pensavo, è arrivato alla partita con karatsev già cotto dal viaggio, per un set e mezzo l’hanno retto i nervi e quando ha fatto il break nel secondo la tensione è calata ed è crollato fisicamente; sicuramente era una trasferta già organizzata prima della davis

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+1: brunodalla, Etor
max91 (Guest) 24-09-2023 11:29

@ Superbrat (#3777593)

Le variabili secondo me sono tantissime, un po’ come lo sono in questo sport. Petrone si è trovato un giocatore con un ottimo bagaglio su diversi fronti: tecnico, testa, serietà ecc. Petrone sicuramente ha una predisposizione verso questo ruolo (altrimenti in 2 anni non avrebbe portato Arnaldi così in alto). Diciamo che il matchup è importante, è come dover trovare l’anima gemella a livello lavorativo

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+1: Luca Martin
UAZ (Guest) 24-09-2023 11:22

Grazie Pierre, molto interessante, testimonianza diretta di un addetto ai lavori

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brunodalla 24-09-2023 11:20

@ tinapica (#3777582)

bisogna considerare che Petrone ha detto to100 e top 200 per brevità, e per far capire il concetto. è chiaro che uno che è al n.110 o 120 è simile ad un top100. e uno che staziona attorno al 200 dipende anche che tornei fa, cioè se fa più challenger o riesce a fare alcune quali in atp.
per esempio: goffin è n.101 e que3st’anno ha guadagnato di premi parita per 503.000 dollari, mentre Moutet è 119 e ha preso addirittura di più, 600000 dollari.
di contro. Li Tu n.199, che fa solo challenger, ha preso 116.000 dollari, mentre Otte che è 200 e che ha giocato solo atp (attualmente infortunato) ha preso 470000 dollari. il discorso è molto ampio, e si potrebbe discuterne per molto, Petrone nell’intervista diciamo che ha semplificato, e molto.

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+1: j
Sinner the Winner 24-09-2023 11:13

Scritto da Sinner the Winner
Bellissima intervista Perre, grazie.

Solo un appunto, anche se un po’ pignolo (chi non è interessato, salti pure).
In un sito in cui spesso si correggono congiuntivi o addirittura eufonie, aprendo( talora) dotte discussioni linguistiche, perché quell’orribile “vs”?
Sono sicuro che Petrone avrà detto “contro Jarry”, non “vs Jarry”; e non c’era alcuna necessità di sintesi, nel contesto di un’intervista discorsiva.

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-1: Adrianooo
Superbrat (Guest) 24-09-2023 11:12

Grazie Pierre. Trovo sorprendente come Petrone sia riuscito a passare da giocatore a coach in un niente; prendere in mano un 20enne e portarlo in 2 anni da 1000 a 50.E senza essere stato forse nemmeno nei 200. Qualche riflessione viene da fare sui tanti guru con rispettive accademie.

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+1: Luca Martin, Marco M.
il capitano 24-09-2023 11:11

Bella intervista Pierre, mi auguro che tu abbia il tempo di farne delle altre. Ho una curiosità, il tuo nickname ha a che fare col pasticcere?

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+1: Emma_Woodhouse
Sinner the Winner 24-09-2023 11:06

Scritto da tinapica
Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

Forse bisognerebbe prima mettersi d’accordo su cosa significhi quel tuo “vivere bene”.

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tinapica 24-09-2023 11:01

Trovo sconcertante che un giocatore entro i primi 100, quindi uno che in un anno incassa tranquillamente 200.000€€ (4 primi turni dei tornei maggiori, circa 50.000€€ cad., moltiplicati per 4), senza contare gli altri eventuali tornei, gli eventuali turni successivi al primo, i contratti pubblicitari che comunque anche giocatori di quel livello riescono a stipulare, “faccia fatica” a vivere di tennis.
Vien da chiedere a quanto ammontino le spese se, detratte quelle da 200 e rotti mila €€, una volta pagate le tasse (…se non si risiede a Monte-Carlo) non resta attaccato il necessario per vivere bene.
Secondo me Petrone la mette giù troppo dura, molto più di come sia in realtà; ma io non ne so granché: mi limito a leggere dei compensi che questi professionisti percepiscono e ne traggo le mie ignoranti conclusioni.
Tutt’altro discorso sarebbe affermare quanto difficile sia rimanervi, nei primi 100; ma non è questo il senso di quanto dice Petrone: lui sostiene proprio che a stare lì, al limite dei primi 100, si faccia fatica a sbarcare il lunario…mah!

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Tennista da strapazzo (Guest) 24-09-2023 10:50

Grazie, bella intervista

13
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MM (Guest) 24-09-2023 10:46

Bene redazione. Articolo interessante. Ma una revisione grafica e ortografica gliela si poteva dare!

12
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Sinner the Winner 24-09-2023 10:42

Bellissima intervista Perre, grazie.

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brunodalla 24-09-2023 10:41

@ Gian 61 (#3777494)

molto interessante quando parla del viaggio verso la cina, fa capire che difficoltà ci sono per un tennista ad adattarsi e fa capire anche quando certe partite appaiono al di sotto dello standard. bisognerebbe tenerne conto quando si commenta, ma capisco che chiedo troppo.

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+1: Gian 61, Marco M., Sinner@Raducanu, GIOTAD, Etor
Dany (Guest) 24-09-2023 10:41

Forza Matteo!! Avanti così!!

9
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smorzatella (Guest) 24-09-2023 10:37

Grazie Pierre molto interessante come sempre! Buona domenica e buon livetennis!

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+1: Marco M.
becu rules (Not Bec_Style) è come confondere Nadal con Nagal (Guest) 24-09-2023 10:33

Bella intervista, grande Pierre, il nostro Marco Polo 🙂

7
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+1: il capitano, Marco M., Detuqueridapresencia, Navaioh69, walden
espertodipallacorda 24-09-2023 10:18

Grandissimo Pierre! Ricordo ottime interviste dalla Cina negli anni passati… è bello essere tornati alla normalità anche in questo senso.

6
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+1: Marco M.
MAURO (Guest) 24-09-2023 10:09

Va che bel Umeten ul Picasso

5
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-1: Detuqueridapresencia, Luca Martin, carmelob, Etor
Gian 61 24-09-2023 10:05

Interessante intervista. Una coppia che ha fatto risultati davvero sorprendenti.
Vorrei riportarne un brano per i detrattori dei giovani tennisti italiani:

PB- il top 100/200 campa di tennis
AP- fa fatica , molta fatica, il top 100 forse il 200 no.

PB – ultima domanda , a parte la davis come vedi il nostro movimento e i coetanei di Arnaldi?
AP- e’ un momento fantastico , la generazione di Matteo puo’ annoverare oltre a 3 top 50 ( sinner musetti arnaldi) tanti altri ragazzi come Zeppieri Nardi Cobolli Maestrelli Bellucci Gigante Darderi , una decina di giocatori tutti forti nati in un triennio davvero speciale

4
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+1: Marco M., walden
Marco M. 24-09-2023 10:04

Grande Pierre, grazie 🙂
Vedremo Arnaldi nei 50 a lungo, è un augurio e una mezza certezza 🙂

3
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+1: Gian 61, espertodipallacorda, il capitano, Detuqueridapresencia, Sinner@Raducanu, Navaioh69, Emma_Woodhouse
La Freddezza di Sinner 24-09-2023 09:53

Complimenti ragazzi!

2
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WIMBLEDON 2022 numero 7 (Guest) 24-09-2023 09:52

Questo è un coach con la C in maiuscolo. E l’allievo non è da meno. Un’accoppiata vincente.Bravi entrambi.Sperando che non subentri la Fitp e lo “spirito” italiano a spianarli.

1
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