Berrettini in semifinale ATP, Copertina

Masters 1000 Madrid: E’ semifinale per Matteo Berrettini. L’azzurro sotto di un set e 1 a 3 nel secondo rimonta e batte Garin

07/05/2021 23:04 104 commenti

Matteo Berrettini ha conquistato questa sera le semifinali del torneo Masters 1000 di Madrid.

Nel match che ha chiuso il programma sul “Manolo Santana Stadium” il 25enne romano, n.10 ATP ed ottavo favorito del seeding, ha sconfitto nei quarti di finale in rimonta il cileno Cristian Garin, n.25 ATP e sedicesima testa di serie, con il risultato di 57 63 61 dopo 2 ore e 6 minuti di partita.
Da segnalare che Matteo sotto per 3-6, 1-3, ha piazzato da quel momento un parziale di 11 game consecutivi vincendo la partita per 63 60.
In semifinale Matteo Berrettini sfiderà Casper Ruud classe 1998 e n.22 ATP per vendicare la sconfitta subita 7 mesi fa a Roma.

Primo set: Berrettini dopo aver recuperato un break nel secondo gioco sul 5 pari, 30-15 ed era al servizio, subiva un duro parziale di sette punti consecutivi dal cileno che conquistava la frazione per 7 a 5, mettendo così a segno il break decisivo sul 5 pari.
Proprio sul 5 a 5 l’azzurro sul 30-15 mandava lungo il dritto in uscita dal servizio e poi nel punto successivo Matteo accorciava troppo e Garin lo puniva con un vincente.
Sulla palla break poi il sudamericano trovava un bel passante di rovescio che pizzicava la riga di fondo conquistando in questo modo il break.

Secondo set: Berrettini sotto per 1 a 3, riusciva a reagire e piazzava il controbreak nel sesto gioco con un bel dritto vincente sulla palla break.
Sul 4 a 3 l’azzurro metteva a segno un nuovo break con la complicità di Garin che accusava il colpo e commetteva ben tre errori gratuiti e cedeva la battuta a 15.
Sul 5 a 3 Matteo teneva a 0 il turno di servizio e con un ace sulla palla set conquistava la frazione per 6 a 3.

Terzo set: Matteo brekkava Garin nel primo gioco e poi nel game successiva annullava due pericolose palle del controbreak e teneva la battuta portandosi sul 2 a 0.
Nel terzo gae l’azzurro, dal 40-30, strappava ancora una volta il servizio al cileno che commetteva dal 40 pari due erorri gratuiti consecutivi.
Berrettini poi teneva il servizio e si portava sul 4 a 0. Nel quinto game ancora un break per il n.1 italiano, con Garin che mancava quattro palle per l’1 a 4 prima di subire l’ennesimo break, commettendo dal 40 pari un doppio falo ed un errore gratuito, con il tennista romano che nel gioco seguente teneva a 0 il servizio, mettendo a segno due ace consecutivi sul 30 a 0, portando a casa in questo modo set e partita per 6 a 0.

ATP ATP Madrid
Berrettini M.
5
6
6
Garin C.
7
3
0
Vincitore: Berrettini M.

12 Aces 5
2 Double Faults 5
66% (50/76) 1st Serve 55% (51/92)
78% (39/50) 1st Serve Points Won 65% (33/51)
42% (11/26) 2nd Serve Points Won 44% (18/41)
50% (3/6) Break Points Saved 57% (8/14)
13 Service Games Played 13
35% (18/51) 1st Serve Return Points Won 22% (11/50)
56% (23/41) 2nd Serve Return Points Won 58% (15/26)
43% (6/14) Break Points Converted 50% (3/6)
13 Return Games Played 13
66% (50/76) Service Points Won 55% (51/92)
45% (41/92) Return Points Won 34% (26/76)
54% (91/168) Total Points Won 46% (77/168)


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104 commenti. Lasciane uno!

Alecon (Guest) 08-05-2021 16:52

Scritto da Nicki

Scritto da Alecon
Adriano Panatta ha sempre sostenuto che il tennis fosse lo sport del diavolo. Ha certamente ragione, perchè è uno sport che necessita di talmente tanti requisiti, è lo sport per eccellenza, che appena ne viene a mancare uno, tutto salta per aria e ciò che sembrava scontato si capovolge nel suo contrario, aggiungo io.
Ieri è stata l’ennesima testimonianza di questa teoria. Fino al 7-5 3-1 sembrava davvero che la partita fosse finita. Berretto scuoteva la testa, Garin ringalluzzito dall’aver stoppato quello che sembrava essere l’ultimo, neanche troppo convinto, tentativo dell’italiano di rientrare in partita, già pregustava una vittoria che sembrava quasi cosa fatta. Poi improvvisamente è successo che Garin si trasformasse nel gemello scarso. Il nostro che, sotto sotto, non ci credeva più, ha ripreso fiducia e, pur continuando a non giocare il suo miglior tennis ( quante volte ieri il dritto lo ha tradito) l’ha fatta girare.
Lo sport del diavolo, non ci piove.

Non mi risulta sia da attribuire a Panatta la definizione “sport del diavolo” . Il duo Tommasi/Clerici lo ha sempre usato e credo sia una definizione ancora più vecchia del periodo dei commenti di quei due fantastici commentatori

Può darsi, non so chi ne abbia la paternità, io l’ho sentita da lui.

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JoeFoxx 08-05-2021 11:27

Scritto da fisherman

Scritto da Koko
Direi che non essendo il primo 6-0 o 6-1 ottenuto da Berrettini nel terzo set da quando è rientrato, anche contro un Giapponese che sembrava in palla, possiamo dire che Berrettini ha fatto un bel salto di qualità atletico nel periodo in cui non ha giocato. Non dai punteggi così severi dopo ore se non conservi una resistenza nella potenza di tutto rispetto. Nel finale Berrettini continua a sparare bordate con frequenza mentre l’altro comincia a fare sempre più errori e a non crederci più. Giocare sempre meglio rimenendo più lucido del rivale è una ottima garanzia per successi numerosi e un bel segno in vista degli slam 3 su 5.

Si.Koko..l’ osservazione che fai sul fatto dell tenuta sulla lunga distanza è pertinente e la condivido.

Anch’io sono d’accordo: la testa si può mettere a posto anche nel corso di una singola partita, ma se non hai la giusta preparazione atletica, con il tennis di oggi, non vai da nessuna parte!

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Nicki (Guest) 08-05-2021 11:26

Scritto da Alecon
Adriano Panatta ha sempre sostenuto che il tennis fosse lo sport del diavolo. Ha certamente ragione, perchè è uno sport che necessita di talmente tanti requisiti, è lo sport per eccellenza, che appena ne viene a mancare uno, tutto salta per aria e ciò che sembrava scontato si capovolge nel suo contrario, aggiungo io.
Ieri è stata l’ennesima testimonianza di questa teoria. Fino al 7-5 3-1 sembrava davvero che la partita fosse finita. Berretto scuoteva la testa, Garin ringalluzzito dall’aver stoppato quello che sembrava essere l’ultimo, neanche troppo convinto, tentativo dell’italiano di rientrare in partita, già pregustava una vittoria che sembrava quasi cosa fatta. Poi improvvisamente è successo che Garin si trasformasse nel gemello scarso. Il nostro che, sotto sotto, non ci credeva più, ha ripreso fiducia e, pur continuando a non giocare il suo miglior tennis ( quante volte ieri il dritto lo ha tradito) l’ha fatta girare.
Lo sport del diavolo, non ci piove.

Non mi risulta sia da attribuire a Panatta la definizione “sport del diavolo” . Il duo Tommasi/Clerici lo ha sempre usato e credo sia una definizione ancora più vecchia del periodo dei commenti di quei due fantastici commentatori

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salvatore russo (Guest) 08-05-2021 10:42

Tutti paragonano Berrettini e Sinner a Fognini e agli altri giocatori italiani del circuito.
A parte Musetti sul quale non ho grande conoscenza, agli altri manca sempre qualcosa per essere sopra la media. I primi due invece hanno dei colpi e spingono la palla al livello dei primi 5 giocatori ATP.
Ovviamente con queste armi, se stanno bene fisicamente possono arrivare sempre fra i primi 8 di ogni tabellone.

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