Intervista a Fabrizio Ornago: “No, l’idea di giocare a livello professionistico non era una delle mie priorità”

20/02/2016 08:24 8 commenti
Fabrizio Ornago classe 1992, n.1370
Fabrizio Ornago classe 1992, n.1370

Il tennista che mi ha colpito di più in questo inizio di stagione tennistica, riferendomi al mondo future, è l’italiano Fabrizio Ornago, di Gorgonzola (MI). Non avrà vinto tornei, il giovane tennista azzurro, però mi ha impressionato per la sua capacità di lottare alla pari  e battere tennisti di tutto rispetto nel mondo Futures. Su tutte vi è la vittoria di qualche settimana fa su Antonescu, n.568 ATP, che gli è valso l’accesso ai quarti di finale del torneo tunisino, poi sconfitto sempre in lotta dal francese Ubiergo. Infine questa settimana (sempre in Tunisia), arrivato agli ottavi di finale da lucky loser, ha ceduto dopo una battaglia tennistica, al “dominatore” dei future nord africani dello scorso anno, ovvero lo spagnolo David Perez Sanz, con il punteggio di 76 67 67 dopo ben 4 ore e 12 minuti di gioco, mancando anche dei match point.

La storia di Fabrizio è diversa da quella di tutti gli altri tennisti italiani. Il milanese non ha intrapreso subito la strada del professionismo, anzi proprio questo è il suo primo anno da tennista impegnato assiduamente nel circuito ITF. Ornago, dopo essersi diplomato, ha dato priorità agli studi universitari laureandosi in fisioterapia, giocando di rado qualche futures, nelle sessioni di esami, ma maggiormente tornei Open. Una volta terminati gli studi il lombardo, nello scorso mese di Settembre, ha deciso che fosse giunto il momento di provarci sul serio con il tennis. Senz’altro i risultati al momento sembrano dargli assolutamente ragione, in quanto ha ritoccato il suo best ranking al n. 1365 ATP, best ranking però, visti i risultati e la determinazione del ragazzo (che sotto vi racconterò) destinati ad essere migliorati mese dopo mese.



1) Descrivi che tipo di tennista sei, quali sono le tue caratteristiche, colpo migliore, superficie preferita.>
“Mi piace comandare e fare gioco da fondo campo con il dritto. Preferisco giocare sulla terra, essendo la superficie sulla quale ho trascorso più tempo.




2) Questo è il tuo primo anno vero e proprio da professionista, quali sono i tuoi obiettivi? Hai degli aspetti su cui stai lavorando per poterti migliorare sempre di più?
“Il nostro obiettivo è quello di salire più in alto possibile nel ranking ATP. Non avendo mai giocato una stagione intera non saprei cosa aspettarmi. Al momento ti posso dire che vorrei avere il prima possibile una classifica che mi permetta di giocare direttamente i tabelloni principali. Davide (suo allenatore) mi sta aiutando molto sia a livello tecnico, ma anche a livello tattico che reputo nel tennis di un certo livello di primaria importanza. Con Matteo (preparatore) sto lavorando tantissimo sull’aspetto fisico. Ad esempio, ieri finire un match di 4 ore e 12 minuti  senza dolori mi fa pensare che stiamo andando nella direzione giusta. Sono felicissimo delle persone che mi stanno intorno in questo momento perché ogni giorno mi dimostrano di poter fare sempre meglio.




3) A proposito chi è il tuo allenatore e dove ti alleni?
Il mio coach, come appena detto prima, è Davide Recchia, mentre per quanto riguarda la parte atletica sono seguito da Matteo Castelnovo. Luca Mazzoleni, invece, è il mio osteopata che vedo almeno una volta al mese.




4)Mi piacerebbe tu spiegassi la tua scelta universitaria, ovvero, avevi già programmato appena finiti gli studi di tornare a fare tornei professionistici o no?
“No l’idea di giocare a livello professionistico non era una delle mie priorità fino quando l’anno scorso, nonostante gli impegni universitari e le poche ore di allenamento, mi sono reso conto di poter lottare con giocatori di ranking molto alto. Grazie al mio attuale maestro Davide Recchia ho capito di avere ancora degli ampi margini di miglioramento che prima non pensavo di possedere. Per questo a settembre, mentre scrivevo la tesi, ho deciso di incominciare la preparazione per la stagione 2016.”
5) Quali saranno i tuoi prossimi impegni nel tour itf?
“Domenica gioco di nuovo le qualificazioni in Tunisia. Giocherò il torneo a Basiglio essendo vicino casa e poi dovrei andare in Croazia. Ad aprile inizierà la Coppa a squadre quindi sarà parecchio impegnativo riuscire ad incastrare i futures nel caso dovessi giocare ancora le qualificazioni.”




5) Quanto è dura economicamente disputare tornei itf con montepremi così bassi? Come cerchi di ammortizzare le spese?
“Il discorso economico è’ un argomento delicato, in particolare in questa fase di inizio carriera. Fortunatamente ho incontrato persone che credono in me e che stanno investendo nel mio lavoro. In primis Dario Micheli, presidente della Valeur Investments che da subito mi ha dato fiducia credendo nel mio lavoro. Sono felice per questo, è un passo importante.  Mentre playtennis.it mi sta aiutando con l’abbigliamento.”




6) Qual è il tuo sogno tennistico? (torneo che vorresti disputare)
“Il mio sogno è giocare un match serale agli Us Open.”


Luigi Calvo


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8 commenti

BROWNforever (Guest) 20-02-2016 16:20

in bocca al lupo

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Figologo (Guest) 20-02-2016 14:42

Scritto da Giuseppe Recchia
Bravo, Fabrizio! Sei un esempio di virtù, di saggezza e di coraggio, che fa bene non solo al tennis, ma anche allo sport in generale e a quanti in esso cercano i valori veri della vita!

Sei il fratello di Davide?

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Romeo (Guest) 20-02-2016 14:32

In bocca al lupo!

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drummer 20-02-2016 13:29

In bocca al lupo e complimenti, anche perché riuscire a far punti nonostante altre priorità, è tutt’altro che facile..

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erminio (Guest) 20-02-2016 11:16

auguri du cuore, spero di vederti presto nei challengers…

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El92 20-02-2016 10:51

Gli auguro il meglio possibile e di riuscire a realizzare un giorno il suo sogno!

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Giuseppe Recchia (Guest) 20-02-2016 10:35

Bravo, Fabrizio! Sei un esempio di virtù, di saggezza e di coraggio, che fa bene non solo al tennis, ma anche allo sport in generale e a quanti in esso cercano i valori veri della vita!

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ska 20-02-2016 09:36

E’ piaciuto anche a me.

La testa è sulle spalle c’è.

L’idea di evitare le qualificazioni tra 70 gg è dura da realizzare.

Per entrare diretti negli stessi future che ha giocato serviva una posizione sui 700 con circa 35 punti

Ora è 1300 e meno di 10 punti. Fare 25 punti in due mesi significa fare 4 semifinali o 2 vittorie.
Spero che ci riesca.

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