Successo di Roger ATP, Copertina

Roger Federer doma Gilles Simon con due tiebreak e alza per la prima volta la coppa di Shanghai (Video)

12/10/2014 13:27

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Roger Federer classe 1981, n.2 del mondo da domani

Roger Federer vince per la prima volta il Master 1000 di Shanghai sconfiggendo un buon Gilles Simon in due set, grazie a due tiebreak giocati con più incisività e classe. Una finale discreta ma non bellissima, illuminata da lampi di classe in mezzo a troppe fasi interlocutorie, ricche più di errori ed incertezze che di colpi vincenti. Un match per qualità nettamente inferiore alle semifinali di ieri, soprattutto lontanissimo dallo spettacolo davvero alto offerto da un Federer deluxe contro Djokovic.

Certo che il tennis è davvero uno sport strano. Il torneo dello svizzero era partito malissimo, poteva finire all’esordio se solo la palla di Mayer fosse stata un dito più precisa, pizzicando la riga sul match point. E sarebbe stata una sconfitta ampiamente meritata. Alla domenica invece lo ritroviamo con la coppa in mano e con la “ciliegiona” di una partita “monstre” contro il n.1 del ranking. Quando si dice Sliding doors… Era un Federer al rientro dopo la Davis. Tutti si aspettavano che non andasse proprio in Cina, tarando la sua preparazione in ottica Masters e soprattutto finale di Davis. Invece Federer ha sorpreso ancora. Ha battuto un Djokovic quasi invincibile in ottobre ed in oriente umiliandolo sul piano meramente tecnico, ed avvicinandolo clamorosamente in classifica. Nella Race 2014 infatti Roger è da oggi a meno di 1000 punti dal n.1, con ancora da giocare il 1000 di Bercy, il “suo” torneo di Basilea ed un Master che Roger ha vinto ben 6 volte. E se Federer sorprendesse tutti, finendo l’anno da n.1? Forse fantascienza, ma alzi la mano chi, 12 mesi fa, pensava che Roger potesse ritrovare un livello atletico ed agonistico così alto. Chapeau.

La sensazione che questa finale potesse esser complicata per lo svizzero era fondata. Intanto non è mai facile (ancor più a 33 anni suonati…) ripetersi all’indomani di una prestazione fantastica, e così in campo è stato. Inoltre la storia degli head to head diceva 4-2 Federer (con gli ultimi quattro match vinti dallo svizzero), ma eccetto un ritiro del francese ed il match dominato a Roma 2013, tutti gli altri incontri erano stati molto complicati, sofferti. Simon è un giocatore di cui si parla troppo poco. C’è chi lo liquida come un tennista mediocre, noioso. Mai valutazione è stata così ingenerosa ed errata. Gilles è un talento davvero diverso, che può farti soffrire le pene dell’inferno se non riesci a sfondarlo. Se accetti i suoi scambi insistiti su palla senza peso, può cambiare ritmo all’improvviso e sorprenderti in ogni lato del campo. Chirurgico col rovescio, è molto difficile portarlo all’errore e sa appoggiarsi sulle palle del rivale in modo ottimale. Velocissimo in campo, legge lo scambio e ci arriva prima, restituendo tutto con gli interessi. A volte cala spontaneamente, quando non è in fiducia o non sta bene sul lato atletico; ma se è sereno e ben preparato, può essere un cliente scomodissimo. Così è stato in tutto il torneo, molte volte proprio contro Federer, oggi incluso. Alla fine Roger ha vinto perché è stato lucido e paziente, riuscendo ad elevare il livello di gioco nei momenti chiave. Da campione. Ma è stato ad un passo dal perdere entrambi i set (annullati set point). Sotto di un set, la faccenda poteva farsi assai intricata per lui. Ma vediamo nel dettaglio come è andata questa finale.

Inizia a servire Federer, e la sua partenza è molto lontana dalla versione super vista ieri. La prima di servizio non entra, Simon non da alcun ritmo allo scambio e trova un’accelerazione improvvisa di rovescio fulminante. Roger si irrigidisce e stecca banalmente un dritto. Break per Simon, che mette subito la testa avanti e tiene facilmente il servizio. Roger torna alla battuta e pare finalmente più sciolto, adesso il servizio fila via veloce ed anche il dritto accarezza la palla con precisione. In 70 secondi muove il punteggio, 2-1 Simon.

Roger intuisce che, come nei loro precedenti incontri, sarà molto difficile “sfondare” Simon dal fondo o portarlo all’errore. L’unica strada è alzare il rendimento al servizio e prendersi alti rischi tra contropiedi ed aperture di campo, da seguire a rete per metter pressione e chiudere l’angolo. E’ una tattica complicata, anche perché lo svizzero pare meno veloce e reattivo all’avvio; mentre Gilles con la solita lucidità e leggerezza trova le righe e non sbaglia niente.

Il match scorre via senza grandi sussulti, seguendo i servizi. Federer ottiene qualcosa in più dalla battuta, Simon è molto attento a non regalare niente. Roger in questa fase è troppo conservativo alla risposta, forse perché meno reattivo rispetto alla straordinaria prestazione contro Djokovic. Regge molto bene sulla diagonale del rovescio (dove Gilles gioca col pilota automatico) ma non riesce a fare la differenza con la soluzione in top, e appena si gira sul dritto per aggredire la palla commette errori di misura. E’ un segno evidente di un piccolo ritardo nell’arrivare sulla palla e nell’anticiparla. Contro Djokovic ieri l’uso sapiente del back l’aveva molto aiutato a non dare ritmo al n.1 e fargli perdere il filo del suo tennis in progressione. Ma contro Simon questa tattica ancora non funziona, perché abbassare la velocità senza aprire l’angolo non fa altro che aiutare il francese (velocissimo) a costruire la propria regnatela mortale. Unica via per Federer aumentare la velocità dello scambio, accelerare i tempi di gioco, chiudere gli angoli e venire avanti. Rispetto a ieri Roger fa tutto con più lentezza e nella spinta è meno preciso. Simon in campo è preciso come un computer, intuisce che l’inerzia è totalmente favorevole. Si appoggia con sapienza sulle palle veloci ma non così anticipate del rivale e non prende grandi rischi; non apre il campo per non dare angoli alla racchetta di Roger, sfruttando la misera prestazione dello svizzero alla risposta (non una palla break ottenuta nonostante Simon sia sotto al 40% di prime, dato sconcertante sulla pochezza in ribattuta).

Gilles serve sul 5-4 per chiudere il primo set. Federer inizia ad usare con più decisione il back. La palla lenta non è problema per Simon, ma l’angolo estremamente acuto e più corto sì, perché lo costringe a fare quei due metri in più di corsa che lo mette fuori posizione e gli fa perdere il tempo ottimale nei colpi seguenti. Un attimo di tensione per Gilles, doppio fallo. Si va 15-40, prime palle break per Federer. La prima la spreca con un drittaccio affrettato e mal centrato. Gilles non mette la prima, Federer finalmente si è scosso. Aggredisce la risposta pressando col dritto (nemmeno così profondo e angolato) e tenendo il ritmo dello scambio, tanto che un rovescio di Simon si spegne sul nastro. Break Federer, 5 pari. In un attimo l’inerzia si sposta tutta sullo svizzero. Segue un parziale di 12 punti sugli ultimi 14 per Federer, che mette per la prima volta la testa avanti nel punteggio, 6-5 per lo svizzero.

Dopo aver servito per il set, Simon si ritrova a servire per salvare il set. Federer è molto più attivo: entra con la risposta e tiene in mano lo scambio; usa moltissimo il back variandolo tra colpi stretti e più corti a improvvisi lungo linea molto lunghi, che hanno tolto sicurezza e tempo a Simon, ora più falloso. E nervoso. Roger è paziente, accetta di scambiare a velocità non altissime ma tenendo in mano le direttrici dello scambio. 15-40, due set point per Federer, ma Gilles è bravo a mettere la prima, avanzare e prendersi i punti di forza. Sarà il tiebreak a decidere il primo set. Un tiebreak dove succede di tutto, tra grandi giocate e qualche errore clamoroso a dare equilibrio e pathos.

Inizia a servire Federer, con una palla ingestibile al centro. Risponde Simon con un Ace ed una battuta velenosa. Roger manda lungo un dritto nello scambio, 3-2 Gilles; ma lo svizzero scende con un dritto lungo linea e chiude con un tocco delicato in avanzamento, 3 pari. Si gioca sui nervi, l’aria è elettrica. Ancora una discesa a rete deliziosa di Roger, chiusa con una smorzata dolcissima, imprendibile anche per uno sprinter come il francese. 4-3 Federer, che ora detta i ritmi di gioco e fa il pugnetto, intuendo che è il momento decisivo della partita. Gilles non molla e trova un bel passante a punire un attacco troppo morbido. Segue un errore gravissimo sotto rete di Roger, 5 pari e quindi un attacco preciso di Simon, che ottiene un set point su 6-5. Federer si salva col servizio, 6 pari e quindi 7-6, altro set point per Federer. Simon affretta l’attacco dopo il servizio, punito da un rovescio passante lungo linea meraviglioso per tempo e pulizia d’impatto. Primo set Federer.

Un dato statistico spiega bene l’andamento del primo parziale: il francese ha fatto 1 vincente più dello svizzero; è il segnale del buonissimo tennis giocato dal francese, ma con la pecca del pessimo rendimento al momento di chiudere sul 5-4.

Secondo set, serve Simon, appena rientrato in campo dopo un trattamento medico all’inguine. Si inizia con lo stesso canovaccio di fine primo set: è Roger a dettare ritmi di gioco ed angoli dello scambio, con Gilles costretto a rincorrere. Qualche errore di troppo dello svizzero, 1-0 per Simon e 15-30. Roger intuisce che deve giocare con estrema lucidità: se non fa la differenza con la battuta, deve prendersi il rischio solo dopo aver mosso il rivale, pena commettere troppi errori diretti visto che non è in una giornata così brillante. Accetta lo scambio, cambia angoli e profondità, fino a stringere così tanto la direttrice da poter attaccare. Impatta il conto dei game e lavora finemente col back. Ottiene così la prima palla break sull’1 pari, ma affossa un rovescio di scambio in rete. Simon è in difficoltà al servizio, ha smarrito la prima e rincorre, tanto da sbagliare qualche rovescio sotto pressione. Concede una seconda palla break Simon, ma l’annulla prendendo in mano le redini dello scambio, alternando strappi improvvisi (qualche rovescio a tutta) a ritmi molto lenti. Il set avanza seguendo i servizi, con qualche lampo di classe ma con un livello tecnico non eccelso, più gli errori dei vincenti.

3 pari, arriva il fatidico settimo game. La prima di Gilles va a singhiozzo, Roger gioca pianissimo e largo-lungo col back, tanto che il francese sbaglia. E’ di nuovo palla break, ma Federer spreca finendo il difesa nello scambio. La tensione sale. Lo sguardo di Simon tradisce un misto di fatica e frustrazione, quello di Federer un senso di fastidio, forse per la netta sensazione di non riuscire a ritrovare l’altissimo livello tecnico della semifinale. Simon si salva, 4-3 e quindi 5-4. Federer serve sotto pressione, ma in 80 secondi tiene a zero il servizio e aggredisce quindi alla risposta, con un attacco degno del suo coach Stefan Edberg per precisione ed eleganza. Segue un lungo scambio, ben governato da Roger col back che forza Simon all’errore. 0-30, e la prima di Gilles di nuovo scompare. La pressione è altissima. Federer forza i tempi di gioco, ma commette quattro errori sciupando una grande occasione. 6-5 Simon. Quando Roger pareva ad un passo dallo strappo decisivo, perde 6 punti di fila con Gilles adesso a due punti dal set. Gran risposta del francese, due set point per lui sul 15-40, ma un’accelerazione gli esce di un soffio e Roger si salva, è di nuovo tiebreak.

Si inizia con un attacco di Roger con palla stoppata e rincorsa disperata di Simon, subito avanti lo svizzero di un mini-break. Risponde il francese non abboccando ad una finta dello svizzero, che sbaglia ancora il tempo di un attacco a rete per il 2 pari. Federer insiste aggredendo alla risposta, di nuovo avanti 3-2 e quindi 5-2, sostenuto da una prima in slice micidiale e da un tocco perfetto a tre quarti campo. Male Gilles col servizio, ancora una seconda azzannata dalla risposta inside out di Roger. Mortale. 6-2 Federer, 4 match point. Basta il primo, con un dritto affossato a rete. Federer vince con due tiebreak, è il suo primo Master 1000 cinese. E’ un successo a sorpresa, direi insperato ma in fondo meritato.

Mancano poche settimane al termine di una stagione molto particolare, che ci ha regalato tanti temi e sorprese. Un Federer in questa condizione potrebbe dare ancor più pepe e regalarci forti, fortissime emozioni.

Marco Mazzoni

Video 10 di livetennisit

La partita punto per punto

ATP Shanghai

Roger Federer [3]

Gilles Simon

Vincitore: R. FEDERER

Mostra dettagli

R. Federer – G. Simon
4 Aces 3
0 Double Faults 1
70% 1st Serve % 51%
39/50 (78%) 1st Serve Points Won 28/46 (61%)
15/21 (71%) 2nd Serve Points Won 28/44 (64%)
2/3 (67%) Break Points Saved 6/7 (86%)
12 Service Games Played 12
18/46 (39%) 1st Return Points Won 11/50 (22%)
16/44 (36%) 2nd Return Points Won 6/21 (29%)
1/7 (14%) Break Points Won 1/3 (33%)
12 Return Games Played 12
54/71 (76%) Total Service Points Won 56/90 (62%)
34/90 (38%) Total Return Points Won 17/71 (24%)
88/161 (55%) Total Points Won 73/161 (45%)

TAG: Federer, Masters 1000 Shanghai, Masters 1000 Shanghai 2014, Roger Federer, Simon

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alexalex 12-10-2014 22:23

@ Raul Ramirez (#1188869)

Speriamo continui ad arrotare per molti anni!!!

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