Hawk eye: Il tennis a 360 gradi. Spotlight su Denis Kudla

19/03/2013 09:18 8 commenti
Denis Kudla classe 1992, n.139 del mondo
Denis Kudla classe 1992, n.139 del mondo

Maria Sharapova trionfa ad Indian Wells dominando in finale Caroline Wozniacki con un duplice 6-2. Per la bella siberiana è il 28esimo titolo in carriera, il primo nel 2013. La russa può ampiamente sorridere perchè torna al numero 2 mondiale , superando l’Azarenka, a soli 350 punti da Serena Williams. Masha dopo aver faticato nei primi turni, soprattutto nei primi set a causa di un servizio pessimo con poche prime in campo, ha regolato ai quarti prima Sara Errani, in semifinale la sopresa del torneo Maria Kirilenko ed in finale la danese. Torneo che ha lasciato qualche strascico polemico per i forfait ai quarti di Samantha Stosur (impegnata contro Angelique Kerber) e dell’ormai ex numero 1 mondiale Victoria Azarenka, non nuova a questi veri o presunti infortuni, già ad inizio anno dopo una nettissima affermazione sulla Pervak 6-1 6-0 non era scesa in campo contro Serena Williams, e così anche questa volta ha preferito ritirarsi dal torneo lasciando via libera alla Wozniacki. Nella parte bassa oltre al successo di Maria, anche un’altra Maria, la Kirilenko si è imposta contro Petra Kvitova in 3 set, la ceca reduce da un ottimo momento di forma; nel turno precedente Makiri aveva eliminato Agneska Radwanska. Nella prima semifinale la Wozniacki dopo un primo set perso per 6-2 ha saputo ribaltare il punteggio chiudendo dopo un match lottatissimo per 2-6 6-4 7-5. Nella parte basse la Sharapova ha vinto il derby russo per 6-4 6-3, con la Kirilenko che ha disputato un buon match ma non ha saputo concretizzare nessuna delle 8 palle break avuta a sua disposizione.

La finale come ho già scritto è stata senza storia con la danese provata dal match di semifinale contro la Kerber e Masha devastante che non ha lasciato scampo all’avversaria. La giocatrice della settimana è sicuramente Maria Kirilenko: la bellissima moscovita ha battuto due top ten prima di arrendersi a Masha: dopo 5 anni di attesa è tornata al successo lo scorso Febbraio a Pattaya e con questa settimana è ritornata al numero 13 del mondo, facendo ben sperare per il futuro visto il progresso avuto nel gioco, molto più di attacco rispetto ad un tempo.
Male le azzurre , chi delude di più è soprattutto Roberta Vinci sconfitta al secondo turno dalla spagnola Vecino per 2-6 6-4 6-4. Non riesce a trovare continuità Flavia Pennetta che nel derby contro la Schiavone dopo aver ceduto il primo set 7-5 è crollata alla distanza cedendo la seconda frazione per 6-1, Francesca nel turno successivo ha racimolato solo 3 games contro Masha.

L’unica a salvarsi ancora una volta Sara Errani, per lei un ottimo quarto di finale, supportato anche da un gioco che ha messo in grossa difficoltà la Sharapova nel primo set, vinto dalla russa per 8-6 al tie break, prima di cedere alla distanza ed uscire sconfitta con l’onore delle armi. Con questo risultato e con la contemporanea vittoria della Kirilenko sulla Kvitova l’azzurra scavalca la ceca per soli 10 punti e torna al 7° posto nel ranking. Ora sotto con Miami, con una classifica cortissima, le prime 3 nell’arco di 1000 punti e con una Serena Williams in più.

Clamoroso a Indian Wells! Nadal torna a conquistare un torneo master 1000 dopo la vittoria dello scorso anno a Roma (da oggi detiene il record con 22 vittorie), al termine di una partita che ha trovato il suo padrone a partire dalla seconda metà del secondo set, contro Del Potro . I primi due set, equamente divisi tra i due giocatori, sono stati equilibrati solo nel punteggio: dopo una partenza ad handicap,l’argentino è riuscito ad avanzare la sua posizione sul campo e a costruire un parziale molto pesante che lo ha portato a condurre di un set e di un break mettendo in luce tutte le difficoltà tecniche che Nadal ben aveva mascherato nei turni precedenti, complice anche un tabellone complessivamente più semplice rispetto al suo avversario; nervoso e sfiduciato, lo spagnolo ha avuto il merito di non farsi staccare definitivamente nel punteggio e ha approfittato al meglio del calo del suo avversario, abbandonato sul più bello dalle sue forze.

Dalla seconda metà del secondo parziale si è assistito ad una partita a senso unico, in cui Nadal, in comando dello scambio per la maggior parte del tempo, sembrava assolutamente in controllo della partita e pieno di fiducia data la condizione atletica del suo avversario, chiudendo la contesa al terzo set. Indubbiamente il tabellone non ha aiutato Del potro, che dopo due incontri dispendiosi con Murray e Djokovic non ha avuto tempo sufficiente per presentarsi nella miglior condizione alla finale, pagando sulla distanza gli sforzi dei giorni precedenti. L’argentino, per la prima volta dopo il 2009, è riuscito nell’impresa di battere consecutivamente due dei fab four, tuttavia non è ancora tornato a quel livello di tennis con il servizio; uno dei più grandi rammarichi di Del potro è senz’altro quello di non essere riuscito a fare la differenza con il servizio durante la finale: nel terzo set ha paradossalmente servito meglio Nadal, cui è poi bastata la sua superiorità da fondocampo per imporsi al cospetto di un avversario meno incisivo dei primi due set. La sconfitta in finale non cancella la grande settimana di tennis offerta da Del potro che con un maggior esperienza rispetto al passato e una condizione fisica molto buona sembra poter nell’immediato futuro avvicinarsi in classifica ai primi 4.

Nadal, vincitore a sorpresa in un torneo in cui aveva spesso ben figurato anche perché la superficie di Indian Wells aiuta il topspin esasperato dello spagnolo, è tornato con il botto nel tennis che conta. Lo spagnolo ha messo in mostra cuore e grinta come sempre, dal punto di vista fisico è in netta crescita anche se gli manca ancora qualcosa dal punto di vista tecnico per tornare al suo massimo livello. La prossima settimana Nadal, come Federer, non sarà al via al Master 1000 di Miami: dopo un mese piuttosto intenso, lo spagnolo ha deciso di prendersi una pausa per tornare a giocare sull’amata terra rossa nel momento clou della sua stagione.

E’ da qualche anno che il Challenger Open di Dallas cresce per importanza e qualità. La felicissima collocazione, nella seconda settimana del torneo di Indian Wells e prima delle qualificazioni di Miami, oltre il fatto di essere a metà strada nel passaggio geografico dalla costa west a quella east, consentono all’organizzazione di godere dei vantaggi di una rappresentanza altamente qualificata di tennisti con buonissimo ranking.

Ciò ha permesso nel 2013 di incrementare il montepremi da 100.000 a 125.000 dollari e di elevare il torneo nella categoria con maggiore prize-money. La scelta è stata premiata da un campo partecipanti di assoluto valore, Melzer, Istomin, Baghdatis, Bellucci, Troicki, Lacko, usciti anzitempo da Indian Wells, hanno confermato la presenza nel main draw, prima di raggiungere Miami. E’ evidente che stando così le cose, il torneo di Dallas 2 (Dallas 1 si gioca a febbraio, indoor) sia in predicato di divenire il torneo di massimo riferimento del circuito Challenger.

Le attese sono state ripagate durante i sei giorni di torneo. Molte le partite piacevoli e tante le sorprese, come spesso accade nel circuito. Scoppiettanti le vittorie di Sjisling su Baghdatis, dominato prima del ritiro dopo set e mezzo di gioco, dalla fantasia dell’olandese; di Stakhovski su Bellucci, in tre set spettacolari e del qualificato Kudla su Rosol. Nel secondo turno Petzschner tornava a mostrare il suo meraviglioso tennis contro Troicki, stroncando il serbo con variazioni di ritmo e gioco di rete, mentre Sjisling, sotto tono dopo un gran primo turno, cedeva svogliatamente a Bobby Reynolds. Melzer, uscito dai guai contro Hajek nel primo turno (sotto di un set e 2-4 nel TB del secondo), fulminava Ginepri in due set senza preoccupazioni; Stakhovski esibiva il suo consueto tennis d’attacco superando Darcis; Istomin ribadiva la buona vena vista contro Smyczek al primo turno, eliminando Lacko in due set, riuscendo a tessere preziose trame di gioco.

I quarti proponevano nella parte alta un derby americano, in cui Kudla proseguiva il suo cammino contro Reynolds, iniziando a scuotersi dopo il set a zero perso e Petschner annichiliva Rochus con un perentorio 6-2 6-2. Nella parte bassa l’altro qualificato Marchenko usciva vincente da una battaglia contro Stakhovski, e Melzer, in quella che è stata la partita di maggior spessore tecnico-qualitativo del torneo, andava a un passo dal precipizio contro Istomin, quando l’Uzbeko serviva per il match sul 5-4 del terzo set.
La semifinale della parte alta a sorpresa vedeva l’affermazione di Kudla su Petzschner, apparso in difficoltà sulla corsa e sugli spostamenti a cui l’americano lo obbligava e Melzer trovava i giusti stimoli per concludere al terzo set una partita difficile contro un mai domo Marchenko.
In finale per i primi due set Kudla giocava alla pari, tenendo testa a Melzer, per poi cedere di schianto nel terzo, quando la profondità e la pesantezza di palla dell’austriaco scardinavano la resistenza del ventenne americano.

CHALLENGER DALLAS 2 – (cemento open) – $125.000H – SEMIFINALI E FINALE
(q)Kudla b Petzschner 7-5 6-4
(5)Melzer b Marchenko(q) 3-6 6-4 6-4

(5)Melzer b Kudla(q) 6-4 2-6 6-1

I top player usciti sconfitti ad Indian Wells hanno scelto ovviamente il torneo di Dallas per continuare il loro progetto tennistico in America, di conseguenza a Sarajevo non ci sono nomi importanti. Blaz Kavcic si presenta come testa di serie numero 1 e come favorito per la vittoria finale ma viene stoppato al primo turno dal giovane classe 93 Jiri Vesely. Attenzione a questo nome perché sicuramente ne sentiremo parlare in futuro e sicuramente, il più presto possibile, dedicheremo una rubrica a lui. Il giocatore ceco dopo l’ottima vittoria all’esordio non è riuscito ad approfittare del tabellone e si è fermato contro il giocatore di casa Brkic(numero 418). Deludenti prestazioni anche per le altre teste di serie, infatti, Ouanna è uscito malamente contro un altro ceco (Mertl), Lajovic è uscito contro l’ex top 50 Korolev, Stebe contro il francese Herbert (in crescita quest’anno). Nonostante questo, la finale si è disputata tra due teste di serie: Adrian Mannarino (4) e il giamaicano naturalizzato tedesco Dustin Brown (6). Nonostante si sia giocata in due tie-break, con la vittoria di Mannarino, è stata una partita durata poco più di un ora, con un’unica palla break (non sfruttata) e pochi punti in risposta da entrambe le parti.

Sicuramente non c’è da stupirsi, in quanto entrambi i giocatori servono ottimamente e hanno invece difficoltà in risposta. Per Mannarino che ha rischiato di uscire sia con Herbert che con Desein si tratta del 5 successo a livello challenger; mentre da Brown ci si aspetta un ritorno nei top 100 (se imparasse un minimo di fase difensiva) dopo un inizio di stagione deludente. Ottima prestazione anche per il croato Mektic che ha raggiunto la semifinale.

Da segnalare, nel circuito futures, l’ennesima vittoria di Carreno Busta (quando deciderà di dedicarsi al circuito challenger?) e l’ottima finale dell’italiano Eremin sconfitto al tie-break del terzo set dallo svizzero Bohli, ottimo giocatore sulle superfici veloci.



Hawk eye: Spotlight
Denis Kudla è nato in Ucraina, a Kiev il 17 agosto del 1992. All’età di un anno i genitori, padre architetto e madre casalinga, emigrano in America e si stabiliscono in Virginia.
A 7 anni Denis inizia a praticare il tennis. Da junior si mette in luce nel 2009, quando vince un Orange Bowl e l’anno successivo giunge ai quarti di Wimbledon ed in finale dello US Open, battuto dalla speranza USA di un anno più giovane Jack Sock. E’ nel 2010 che comincia ad giocare con assiduità i futures, alternandoli ad apparizioni nel circuito Challenger e a una presenza nel tabellone di qualificazione dell’ATP (Washington 500). Nel 2011 comincia l’ascesa del giovane di origini ucraine, con il passaggio definitivo al circuito challenger e grazie ai punti guadagnati in una manciata di futures. Dal n. 496 del gennaio 2011, Kudla avanza fino al n.276. I risultati dell’anno non sono sensazionali, una vittoria in un future californiano e la semifinale del Challenger di Charlottesville permettono di acquisire l’esperienza necessaria per affrontare il nuovo step per il 2012: l’avvicinamento ai top 100.
Il 2012 è un anno positivo per Denis: due vittorie nel circuito Challenger nell’open di Lexington e nell’indoor di Charlottesville lo hanno portato a ridosso dei 100 e nella prima settimana del 2013 al suo best ranking (n.136). Fino a domenica il suo 2013 era stato avaro di risultati, tanto che la leggera flessione lo aveva riportato al n. 160. Poi l’exploit di Dallas.

La splendida settimana texana, partita dalle qualificazioni, è proseguita fino alla finale, grazie alle vittorie in serie, conseguite contro avversari ostici quali Rosol (n.62); Bachinger (n.109); Reynolds (n.166); Petzschner (n.119).
Kudla ha espresso nei giorni scorsi il suo miglior tennis, mostrando progressi evidenti nella conduzione tattica dei match e nella sicurezza dei colpi. Il fondamentale su cui costruisce le basi del suo gioco resta il rovescio,(per sua stessa ammissione); bimane, in corsa o con appoggio, con cui riesce ad imprimere velocità, profondità, angolo, e spesso a ribaltare l’inerzia dello scambio. Tuttavia, nel corso del torneo si sono potuti apprezzare un gioco dalla linea di fondo sicuro e di buona resa, oltre a una sagacia nell’interpretare lo svolgimento dello scambio. Vittima eccellente delle soluzioni intelligenti del ventenne ‘americano è stato proprio Petzschner, ridimensionato sotto il profilo tattico e irretito sul piano della corsa. Le convincenti prestazioni, compresi i primi due set della finale contro Melzer, lasciano intendere che un’ulteriore evoluzione sia possibile nel corso dell’anno. Con i 75 punti di Dallas Kudla si avvicina al suo best ranking, salendo alla 139 posizione. Il traguardo per il 2013, ovvero l’ingresso nei 100, oggi e per quanto osservato, è senz’altro raggiungibile.


Alessandro C.
Gianni Pagano
Daniele Sforza
Andrea Giuseppe Rossi


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8 commenti

Alessandro6.9 19-03-2013 21:07

@ Makiri (#813312)

“Bellissima russa” mi sembra mooooolto di parte 😆 😆 😆

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Alessandro6.9 19-03-2013 21:05

@ Pato (#812963)

Si lo vogliamo anche noi, vogliamo replicare lo spot-light scrivendo dei record e dei progressi che nel frattempo è riuscito a fare

@ sasa83 (#813021)

Grande Sasa, assiduo commentatore e lettore

7
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Makiri 19-03-2013 19:11

Scritto da LiveTennis.it Staff
Vi segnalo ragazzi che i commenti non determino il numero di visite….
Per esempio questo spazio è seguito ogni settimana da migliaie di persone….Saluti a tutti.

si lo sò..però se uno scrive gianluigi quinzi..hai voglia te le visite 😆

6
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messi 19-03-2013 14:48

Scritto da Makiri

Scritto da Pato
Vogliamo Carreno Busta di nuovo nei Challenger!!! 30 vittorie consecutive e 6 tornei in fila Vai Pablo e grandi ragazzi, come sempre

non sarà che porta buono la rubrica ahahah…spero anche makiri (certo ci poteva essere lei in foto )
proposta per la prossima volta…siccome gianni,daniele,alessandro fanno un gran lavoro (io non mi cito…perchè ci ho messo poco per farlo e non è tecnico e ben fatto come gli altri)…scrivete gianluigi quinzi…almeno verrà visualizzato da tante persone e qualcuno magari commenterà (anche cose negative perchè gli abbian fatto perdere tempo e poi si ritrovano che quinzi non ci sta) ma almeno leggo il lavoro che uno fa

Andrè lo sai benissimo che lo fai anche tu il lavoro..quindi zitto e lavora 😆

p.s stasera mando l’intervista a marchenko (purtroppo mi ha risposto solo stanotte dopo il match con dutra da silva…e ora devo uscire e non posso tradurre l intervista..) e spero la redazione la possa postare domani in mattinata 😛

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LiveTennis.it Staff 19-03-2013 12:57

Vi segnalo ragazzi che i commenti non determino il numero di visite….
Per esempio questo spazio è seguito ogni settimana da migliaie di persone….Saluti a tutti.

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Makiri 19-03-2013 12:48

Scritto da Pato
Vogliamo Carreno Busta di nuovo nei Challenger!!! 30 vittorie consecutive e 6 tornei in fila Vai Pablo e grandi ragazzi, come sempre

non sarà che porta buono la rubrica ahahah…spero anche makiri (certo ci poteva essere lei in foto 😳 )

proposta per la prossima volta…siccome gianni,daniele,alessandro fanno un gran lavoro (io non mi cito…perchè ci ho messo poco per farlo e non è tecnico e ben fatto come gli altri)…scrivete gianluigi quinzi…almeno verrà visualizzato da tante persone e qualcuno magari commenterà 😉 (anche cose negative perchè gli abbian fatto perdere tempo e poi si ritrovano che quinzi non ci sta) ma almeno leggo il lavoro che uno fa 😉

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sasa83 19-03-2013 11:53

Bravi come sempre. tra l’altro kudla insieme a williams e calzino sono i miei tennisti usa preferiti tra i giovani. Ed entreranno prestissimo nei 100 🙂
Forza delpoooo!

2
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Pato 19-03-2013 10:02

Vogliamo Carreno Busta di nuovo nei Challenger!!! 30 vittorie consecutive e 6 tornei in fila 😯 Vai Pablo e grandi ragazzi, come sempre 😛

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