Uno Sventaglio di Tennis - Terzo Numero Copertina, Generica

Uno Sventaglio di Tennis: l’Asia che non ti aspetti

18/10/2011 09:30 15 commenti
David Ferrer classe 1982, n.5 del mondo
David Ferrer classe 1982, n.5 del mondo

Numero 3- Martedì 18 Ottobre 2011

Non tutti i tennisti sono entusiasti di andare al di là dei Monti Urali. Lo testimonia la via crucis di defezioni che puntualmente colpiscono le entry list di Tokyo, Beijing e soprattutto Shanghai. Come al solito, quest’ultimo, è stato il Master 1000 con minor impatto mediatico dell’anno.

Fuori Djokovic, Federer, Soderling, Del Potro, Monfils e compagnia bella, il signor Andy Murray è riuscito a fare il “triplete asiatico” aggiudicandosi Bangkok, Tokyo e Shanghai: bene, bravo e terza meritatissima piazza conquistata.

Oltre che all’assenza di avversari, l’inglese ha giocato davvero bene e può tranquillamente candidarsi a un ruolo di assoluta prima fila in vista di Parigi e Londra. Nadal è apparso scarico e poco brillante, Djokovic dovrebbe aver smaltito l’ultimo infortunio e da buon numero 1 è destinato a promettere gran battaglia per coronare una stagione unica e Roger Federer, nel suo ritiro casalingo a Basilea, ha deciso di lasciar perdere i colleghi in cerca di punti e vittorie fuori dall’Europa e concentrare le sue forze su 3 tornei: Basilea (torneo di casa dove potrà subito incrociare Djokovic), Parigi (Master 1000 mai vinto in carriera) e la Masters Cup di Londra
Non c’è bisogno di scervellarsi sugli obiettivi di Federer, la realtà è ben chiara: ha impostato la stagione sui 4 Slam e la Masters Cup cercando di vincere o convincere nei tornei intermedi (per lui sono i Master 1000). Da uno con la sua bacheca trofei è inutile aspettarsi la tournée asiatica o la rincorsa alla seconda o terza piazza. Con l’aggiunta dell’Olimpiade erbivora, anche il 2012 si prospetta sotto queste ambizioni.

Adesso veniamo al vero protagonista di questo numero. L’ispirazione mi è venuta da un dibattito, su questo sito, relativo alla sua qualificazione alla Masters Cup di Londra: lui è David Ferrer.
Partiamo dall’affermazione di un utente che mi ha colpito: “Ferrer numero 5 è la morte del tennis”.
Ok, bene. Vediamo di capire chi è questo David Ferrer numero 5 e morte del tennis.
L’ATP Ranking lo dà al numero 5, ma un attento osservatore potrà notare che David Ferrer è di fatto il numero 1 dei tennisti “normali”. Forse non è ben visto in quella piazza per via del suo gioco poco tecnico e molto fisico e, soprattutto, mentale?.

Io direi che le sconfitte del tennis non sono rappresentate dal David Ferrer di turno ma sono facilmente riscontrabili nella carriera professionistica di Richard Gasquet, nei continui colpi di testa di Gulbis o nella scarsa intelligenza tattica di un tennista importante come Thomas Berdych: queste sono le vere sconfitte che non riesci a spiegarti.
Il “soldatino” Ferrer, invece, è un giocatore molto semplice da studiare: colpo migliore dritto anomalo, buonissimi fondamentali, ottima preparazione atletica e programmazione ed una gran testa. Se lo spagnolo è arrivato a giocarsi la sua terza Masters Cup (una volta arrivò addirittura in finale contro Federer) lo deve alla combinazione perfetta di questi elementi.

Ed attenzione a definirlo “terraiolo” perchè è uno dei classici esempi di tennista moderno polivalente: ha vinto 11 tornei del circuito (6 terra, 3 cemento, 1 indoor, 1 erba) e vanta come migliori risultati negli slam una semifinale agli Australian Open ed una allo US Open.

Dopo aver rinfrescato brevemente il curriculum dello spagnolo, vediamo come è arrivato a questa importante qualificazione: 51 vittorie e 15 sconfitte (3 da Murray, 2 da Nadal e 1 da Djokovic) 2 tornei vinti (Acapulco e Auckland), una semifinale Slam e 2 finali di Master 1000 su superfici diverse. Be’ non sembra proprio il pedalatore noioso che tutti credono.

Il gioco di Ferrer ha due facce: nell’attacco imposta lo scambio per aprirsi e tirare il dritto anomalo (suo colpo migliore), anche se da un paio d’anni inizia a trovare soluzioni interessanti con un solido rovescio bimane. Al servizio è abbastanza regolare e non facile da attaccare. La sua forza sta, ovviamente, in una difesa rocciosa seguita da scambi sofferti che spesso porta a casa.

Ma la cosa più importante è la tenuta mentale: sa quando tirare un vincente, un attacco, un colpo transitorio o di difesa. Nei punti più importanti fa sbagliare l’avversario nel 90% dei casi e legge molto bene i punti deboli di chi è oltre la rete.
E non è tutto: avete mai visto Ferrer giocare sul veloce? A differenza di tanti tennisti (per esempio i nostri italiani) nati sulla terra, lui riesce a togliersi questa corazza e a giocare due metri più avanti cercando spesso il colpo d’anticipo. I miglioramenti sono stati evidenti visti i risultati sul veloce che sta avendo, soprattutto in quest’anno.

Insomma un tennista che si comporta da testa di serie, vince i match che deve vincere e ogni tanto sfodera qualche sorpresa (batte Nadal agli Australian Open facendo semifinale, detta legge sull’indoor statunitense in Coppa Davis) arrivando molto spesso in fondo ai tornei.
Insomma risultati del genere sono sempre stati invidiati dai più quotati in patria, tecnicamente parlando. Lopez, Verdasco e Almagro hanno sempre mancato in qualcosa che a Ferrer riesce naturale.

E allora non parliamo più di “morte del tennis” limitando terribilmente il lavoro certosino di un tennista che dovrebbe essere uno tra i più visti dai ragazzi e maestri delle scuole tennis.
Avere pochi mezzi e farcela tra i grandi è un qualcosa che va oltre il talento dei grandi stessi.


Alla prossima,
Andrea Martina (Andrea24h)

per interagire con materiale e consigli per i prossimi numeri, oltre che postare nell’articolo, potete inviare il tutto a info@livetennis.it


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LiveTennis.it Admin 19-10-2011 16:59

test

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Andrea24h 19-10-2011 16:36

Prossimo numero su Fognini e Seppi

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rino tommasi (Guest) 19-10-2011 12:36

Uno scherzoso Andy Murray, durante il Masters di Shanghai tenutosi la scorsa settimana nella metropoli cinese, in conferenza stampa ha risposto ad alcuni strani quesiti. Di seguito, vi riportiamo alcuni esempi di quando gli fu chiesto di scegliere tra due opzioni, che avevano a che fare con i protagonisti del tennis attuale e non solo.

1) Ana Ivanovic o Caroline Wozniacki? “Preferisco la Ivanovic perché il padre della mia ragazza è il suo allenatore. Questo, però, non è l’unico motivo…”.

2) Rafael Nadal o Novak Djokovic? “Dico Rafa. Conosco molto bene entrambi sin da quando ero più giovane”.

3) Real Madrid o Barcellona? “I miei due migliori amici sono grandi tifosi del Barcellona e mi dà troppo fastidio il modo con cui parlano del loro club preferito. Così, per colpa loro, mi piace di più il Real Madrid”.

4) Adele o Lady Gaga? “Lady Gaga. E’ veramente molto strana”.

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occhio a nadal (Guest) 19-10-2011 12:28

il prossimo anno a wimbledon dimitrov incontra x la prima volta federer e lo batte al secondo turno e lo svizzero rosso e piangente saluta tutti 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

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fabio 18-10-2011 20:15

Scritto da chuck

Scritto da fabio
Infatti chi ha scritto che Ferrer al #5 è la morte del Tennis o è uno che vede questo sport da 3 mesi o è uno che l’ha visto per molto,ma non ci ha capito un granchè!

concordo con te, poi ferrer negli slam paga il fatto di aver un servizio debole anche x via della sua altezza limitata, in generale non è dotato di talento come i primi 4 ma ad esempio a rete gioca bene e forse anche meglio di nadal, cmq è un giocatore molto ostico soprattutto sulla terra, ma anche sul cemento è bravo mentre sull’erba ovviamente è limitato x il discorso del servizio soprattutto

Sì tra l’altro sul cemento è migliorato tantissimo rispetto ai suoi primi anni di carriera.Ha lavorato sodo…mentalmente lo è sempre stato poi 🙂

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chuck (Guest) 18-10-2011 18:25

Scritto da fabio
Infatti chi ha scritto che Ferrer al #5 è la morte del Tennis o è uno che vede questo sport da 3 mesi o è uno che l’ha visto per molto,ma non ci ha capito un granchè!

concordo con te, poi ferrer negli slam paga il fatto di aver un servizio debole anche x via della sua altezza limitata, in generale non è dotato di talento come i primi 4 ma ad esempio a rete gioca bene e forse anche meglio di nadal, cmq è un giocatore molto ostico soprattutto sulla terra, ma anche sul cemento è bravo mentre sull’erba ovviamente è limitato x il discorso del servizio soprattutto

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fabio 18-10-2011 16:38

Scritto da lupo84

Scritto da Ilovetennis
Ferre è sicuramente un esempio di sportivo da imitare e l’articolo è interessante; però non c’entra il punto.
Definire Ferrer la morte del tennis non vuol dire criticare lo sportivo degno di massimo rispetto e esempio per i giovani.
Vuol dire invece che è meglio vedere una partita dell’altalenante Gasquet, Berdich, Gulbis, Almagro, ecc. Uno il tennis lo segue anche per vedere lo “spettacolo” ed il talento in campo e le partite di Ferrer – come quelle di nadal a mio parere – sono piuttosto noiose.
Insomma ci sono tennisti che sono veri e propri artisti e ti conivolgono anche con i loro alti e bassi.
Ce ne sono altri che sono sportivi incredibili e degni di ammirazione, ma mancano di talento e non fanno provare le stesse emozioni.
P.s. questa è solo la mia opinione.

Perfettamente in sintonia su tutta la linea… Massima stima per Ferrer e per tutti quelli che compensano la carenza di talento con il duro lavoro ma alla fine gli appassionati di tennis mediamente amano gli artisti della racchetta anche per la loro follia a volte…Lunga vita ai gulbis, safin,mcenroe, dolgopolov ecc
Anche in ambito italiano come si può notare spesso in questo forum non sempre chi ha risultati maggiori ma talento minore viene particolarmente amato dagli amanti del tennis…

Ecco su Dolgopolov artista della racchetta avrei,personalmente,qualche dubbio 🙂

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fabio 18-10-2011 16:37

Infatti chi ha scritto che Ferrer al #5 è la morte del Tennis o è uno che vede questo sport da 3 mesi o è uno che l’ha visto per molto,ma non ci ha capito un granchè!

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chuck (Guest) 18-10-2011 14:10

federer e nadal si sono affrontati nei loro momenti migliori nonostante rafa sia 5 anni piu’ giovane, il roger degli ultimi due anni e il nadal dell’ultimo anno non sono quelli dei tempi migliori e cosi murray ma soprattutto djokovic ne hanno approfittato(con merito), il tempo passa per tutti, rafa e roger sono rispettivamente 7 e 9 anni che fanno battaglie mentre x murray e novak sono solo 3 anni, è normale gli scenari cambiano con il passare delle stagioni e tra poco arriveranno in battaglia anche tomic, raonic, dimitrov e harrison ecc., djokovic ha gia’ vinto degli slam ma murray se non si sbriga rischia di rimanere a mani vuote e non credo si possa consolare con il superamento in classifica di un vecchietto, anche se dal nome di roger federer, ovvero il piu’ forte giocatore e titolato slam della storia del tennis 😯

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iaxx (Guest) 18-10-2011 11:36

Ci voleva. Ho sempre stimato Ferrer, come Oliver Rochus, perchè sono più normali dei campioni.

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lupo84 (Guest) 18-10-2011 11:32

Scritto da Ilovetennis
Ferre è sicuramente un esempio di sportivo da imitare e l’articolo è interessante; però non c’entra il punto.
Definire Ferrer la morte del tennis non vuol dire criticare lo sportivo degno di massimo rispetto e esempio per i giovani.
Vuol dire invece che è meglio vedere una partita dell’altalenante Gasquet, Berdich, Gulbis, Almagro, ecc. Uno il tennis lo segue anche per vedere lo “spettacolo” ed il talento in campo e le partite di Ferrer – come quelle di nadal a mio parere – sono piuttosto noiose.
Insomma ci sono tennisti che sono veri e propri artisti e ti conivolgono anche con i loro alti e bassi.
Ce ne sono altri che sono sportivi incredibili e degni di ammirazione, ma mancano di talento e non fanno provare le stesse emozioni.
P.s. questa è solo la mia opinione.

Perfettamente in sintonia su tutta la linea… Massima stima per Ferrer e per tutti quelli che compensano la carenza di talento con il duro lavoro ma alla fine gli appassionati di tennis mediamente amano gli artisti della racchetta anche per la loro follia a volte…Lunga vita ai gulbis, safin,mcenroe, dolgopolov ecc
Anche in ambito italiano come si può notare spesso in questo forum non sempre chi ha risultati maggiori ma talento minore viene particolarmente amato dagli amanti del tennis…

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Adriatikaos (Guest) 18-10-2011 11:27

Ho avuto la fortuna di vedere Ferrer dal vivo a Roma due anni fa, sia contro Verdasco che contro Nadal. In televisione non è sicuramente bello da vedere ma mi ha sempre dato un’impressione di grandissima forza sia fisica che mentale. Dal vivo mi sono dovuto ravvedere anche dal punto di vista tecnico: sempre centratissimo, è in grado di giocare decine di colpi consecutivi colpendo perfettamente la palla e giocando nei pressi delle righe, disegna il campo benissimo, gioca di anticipo. Non gli manca nulla se non l’estetica. Per dire, Verdasco da un punto di vista tecnico mi pare molto più sopravvalutato…

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Ilovetennis 18-10-2011 11:07

Ferre è sicuramente un esempio di sportivo da imitare e l’articolo è interessante; però non c’entra il punto.

Definire Ferrer la morte del tennis non vuol dire criticare lo sportivo degno di massimo rispetto e esempio per i giovani.

Vuol dire invece che è meglio vedere una partita dell’altalenante Gasquet, Berdich, Gulbis, Almagro, ecc. Uno il tennis lo segue anche per vedere lo “spettacolo” ed il talento in campo e le partite di Ferrer – come quelle di nadal a mio parere – sono piuttosto noiose.

Insomma ci sono tennisti che sono veri e propri artisti e ti conivolgono anche con i loro alti e bassi.

Ce ne sono altri che sono sportivi incredibili e degni di ammirazione, ma mancano di talento e non fanno provare le stesse emozioni.

P.s. questa è solo la mia opinione.

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Andrea (Guest) 18-10-2011 10:41

Bravo Andrea Martina, complimenti, bell’articolo!

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Stefano82 (Guest) 18-10-2011 10:26

Ferrer esempio per i giovani….

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