
Ljubicic confessa: “Ho un ottimo lavoro, ma se un giocatore come Sinner chiamasse…”


Ivan Ljubicic non scarta l’ipotesi di tornare ad allenare un giocatore se ricevesse la chiamata da un top come… Sinner. Il croato, attualmente direttore dell’alto livello per la Federazione Francese e con alle spalle un lunghissimo e fruttuoso rapporto con Riccardo Piatti, il mentore di Jannik, è stato intervistato dal collega tedesco Simon Graf per il media svizzero Tages Anzeiger. Nell’intervista, Ljubicic spazia su molti temi di attualità, affermando anche che il giocatore che più gli ricorda Federer è Carlos Alcaraz. Respinge come mera provocazione l’affermazione di McEnroe secondo cui il miglior Nadal non avrebbe battuto Sinner e Alcaraz della finale di Roland Garros 2025. Questi alcuni passaggi del pensiero di Ivan, commentatore a Wimbledon (anche in finale) per Sky Sport.
“Le due finali di Roger Federer a Wimbledon, 2017 e 2019, sono sicuramente memorabili” racconta Ljubicic. “La mia esperienza da giocatore a Wimbledon è stata disastrosa. Come allenatore, le cose sono andate meglio, un titolo e una finale con Roger, non è un brutto record. (sorride) Wimbledon è un luogo magico, è bellissimo, tutto ordinato e verde. La tradizione è viva ovunque. Ma non ridurrei il nostro sport solo a Wimbledon“.
Chiedono al croato se sia rimasto sorpreso che poco dopo la fine dell’era Federer-Nadal-Djokovic, il mondo del tennis abbia già trovato in Sinner-Alcaraz una super rivalità di altissimo livello. “No, onestamente non lo pensavo. Ho sentito parlare di Alcaraz per la prima volta quando ha giocato contro Sinner in un torneo Challenger. Lui aveva 16 anni e Sinner 18. Riccardo Piatti è stato il mio allenatore, allenava Sinner, quindi sapevo tutto di lui. È così che ho sentito parlare di Alcaraz. Sapevo che sarebbe diventato uno bravo. Ma così bravo? Alcaraz e Sinner hanno una fame insaziabile di vincere titoli del Grande Slam. Sarà emozionante vedere fin dove arriveranno. La loro finale di Parigi una delle migliori nella storia del tennis? È stata una bella finale. Una finale molto, molto, molto bella. E la tensione è stata perfetta, con i match point salvati da Alcaraz. Ma la gente esagera sempre. John McEnroe ha detto che Nadal non avrebbe avuto alcuna possibilità contro Jannik e Carlos, è una sciocchezza. Non abbiamo ancora visto il meglio di Alcaraz e Sinner. Hanno ancora molto margine di miglioramento. La generazione successiva è sempre migliore della precedente perché il tennis va avanti, ma non credo che siano ancora più avanti. A volte guardo le partite del 2005, 2008, 2012 e 2015 tra Roger e Rafa. È stato un tennis incredibile”.
“Ljubo” torna ai suoi anni giovanili, la fuga dalla guerra, l’approdo a Moncalieri dove grazie a Le Pleiadi della famiglia Bucciero ha trovato una seconda famiglia e il supporto necessario per diventare un tennista Pro. “Quel periodo della mia vita è stato estremamente complicato. Siamo fuggiti dalla guerra e siamo rimasti in un campo profughi senza mio padre. Poi l’esperienza in Italia: non parlare la lingua, non sapere nulla. È stata dura. Ma mi ha plasmato. Ho dovuto superare molte sfide. Avevo già un carattere forte, ma le circostanze mi hanno costretto a crescere molto in fretta. Non ho vissuto quel periodo come un trauma. È stato semplicemente molto impegnativo. Quando si attraversa un’esperienza del genere da bambini, la vita normale sembra facile in seguito. Il tennis è diventata la mia vita, ero in campo tutto il giorno. Vivevo al circolo, quando non ci allenavamo, giocavamo a carte o chiacchieravamo. All’epoca non c’era internet. Quella era la mia vita di tutti i giorni. Ecco perché sono diventato così bravo. Fino a 12 anni, non ero abbastanza bravo per giocare le qualificazioni per i campionati nazionali juniores in Croazia. A 17 anni, ero uno dei migliori juniores del mondo. È quello che succede quando sei in campo tutto il giorno, tutti i giorni. (…) In quegli anni sognavo di diventare un tennista professionista. Certo, ero sotto pressione: la mia famiglia stava attraversando un periodo difficile e volevo davvero restituire loro qualcosa. Sapevo che il tennis era la mia unica possibilità di aiutarli. Ho dato tutto me stesso per diventare il migliore possibile. Era l’unica cosa che avevo in mente. Come posso migliorare e diventare un professionista? E a un certo punto, tutto è successo molto velocemente. Improvvisamente, mi sono ritrovato a giocare qui a Wimbledon. È stato intenso”.
“Il tennis è una parte fondamentale della mia vita” continua Ljubicic. “Ho imparato tantissimo, non solo su diritti e rovesci. Sono stato presidente del consiglio dei giocatori, allenatore, commentatore televisivo, ho avuto una società di gestione, ho gestito un’accademia: ho fatto quasi tutto. E ho imparato tantissimo. Eppure, mi sento come se fossi solo all’inizio, il che è positivo. Hai bisogno di quell’energia, di quell’entusiasmo, per svegliarti la mattina con vigore. Se parli solo del passato, sei vecchio. Devi sempre guardare avanti”.
E proprio sul futuro verte la domanda più stuzzicante dell’intervista: Jannik Sinner potrebbe inserire un nuovo allenatore a fianco di Vagnozzi per la prossima stagione se Darren Cahill confermerà il ritiro alla fine del 2025. Ljubicic prenderebbe il suo posto? “Ho un lavoro per la Federazione Francese che mi tiene molto impegnato” commenta Ivan, “Ma se un giocatore come Sinner bussa alla porta, bisogna almeno pensarci… Come con Roger Federer. Sinner, Alcaraz: ci sono alcuni giocatori che mi entusiasmano. Prima o poi allenerò di nuovo un giocatore. Ma non so quando“.
Dopo il successo a Wimbledon, Sinner ha scherzato con la stampa parlando della scommessa fatta con Cahill prima della finale: se vinco, decido io se continueremo insieme o no. La vittoria è arrivata… vedremo gli sviluppi all’interno del team Sinner, ma nel caso in cui Darren confermasse la sua volontà di ritirarsi, certamente Ivan Ljubicic potrebbe essere un candidato molto interessante, per la sua storia (anche con Piatti), la sua competenza, l’incredibile lavoro fatto con un Federer già “maturo”, con un rovescio tutto nuovo che portò lo svizzero a vincere due Slam e dominare persino Nadal nell’annata 2017 in vari scontri diretti… Intanto ricordiamo che il team Sinner è senza preparatore fisico e fisioterapista, dopo l’addio a sorpresa a Panichi e Badio appena prima di Wimbledon. È quasi sicuro che due professionisti saranno i prossimi ingressi, vista la necessità di lavorare bene sul fisico in vista dei tornei estivi negli USA, dove tantissimi saranno i punti da difendere. Certo che Jannik… vinse US Open 2024 senza Ferrara e Naldi, e ora ha trionfato a Wimbledon senza Panichi e Badio. Anche il team “ristretto”, Jan – Vagno – Darren, funziona…
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Ivan Ljubicic, Jannik Sinner, Marco Mazzoni
A me non è piaciuto nell’intervista in quanto ha infilato Alcaraz ovunque anche dove nn c’entrava. Ovvio che lo ammira e lo ritiene quello più svizioso tra i due. Nulla di male, ma si evince che quello è il tipo di giocatore che gli piace e che probabilmente ritiene a lui più affine. Io fossi Sinner mi rivolgerei ad un allenatore che ami e promuova un gioco simile al suo. Similia similibus curantur.
Non mi piace l’idea. Ljubicic tecnico fortissimo ma stravede per Alcaraz, si vede a occhio nudo.
Garantirebbe il salto di qualità necessario per conquistare il Grande Slam!
Penso che raggiungeranno un accordo per il 2026: Cahill lo seguirà solo negli slam. Dopo il 2026 cercheranno un supplente di Vagnozzi.
Direi che e’ ormai dal 2024 che di 500 ne fa max 4 all’anno, giustamente si concentra sui 1000, slam, Finals e finali di Davis. Arrivando quasi sempre in fondo gioca circa 80 partite, piu’ che sufficenti… Cahill imho non molla a fine 25, fara’ almeno l’AO 26, anche se la mia sensazione e’ che rimarra’ nel team fino a fine 26. Vagnozzi ha bisogno di uno che lo affianchi dopo che Cahill esce, io credo nel progetto Ljubo, pero’ ce ne sono altri (Gilbert, Ivanisevic etc.. qualcuno sicuramente si smarca per lavorare con Sinner). .
Fosse disoccupato si. Ma lui lavora. Quindi l’offerta ha un senso.
Potrebbe voler dire:
“Ho un lavoro ben pagato e che mi piace fino a pagina B, mi piacerebbe allenare Sinner, so che a breve potrebbe aver bisogno di una figura che sostituisca Cahill, faccio sapere che sarei disposto a lasciare i francesi (che non mi stanno nemmeno simpatici ahahahah, scherzo naturalmente) per allenarlo”… Se mi va bene, bene, se no rimango qui.
Anche altri faranno lo stesso, chi sotto traccia chi no.
Tutto normale.
Ipotesi naturalmente.
Credo che oltre alle competenze vogliono un coach che si integri alle esigenze di Sinner come riservatezza e si amalghi bene con tutti e valutare che porti qualcosa di nuovo nel gruppo
Seal non fa parte del team di Sinner? :)))
Per quanto possa essere funzionale Cahill al progetto di Jannik, la penso come te, più che altro serve qualcuno che dia il cambio a Vagnozzi in un’annata impegnativa e stressante. Fermo restando che d’ora in avanti Sinner secondo me giocherà solo Slam e 1000. Più qualche 500 che gli possa far riprendere il ritmo in caso di uscita malaugurata ed imprevista da uno dei tornei in programma.
Lui é ormai l’uomo dei mille e degli slam.
Per quanto possa essere funzionale Cahill al progetto di Jannik, la penso come te, più che altro serve qualcuno che dia il cambio a Vagnozzi in un’annata impegnativa e stressante. Fermo restando che d’ora in avanti Sinner secondo me giocherà solo Slam e 1000. Più qualche 500 che gli possa far riprendere il ritmo in caso di uscita malaugurata ed imprevista da uno dei tornei in programma.
Lui é ormai l’uomo dei mille e degli slam.
Quando uno si offre vuol dire che non ha offerte, mi dispiace tanto.
Con la vittoria di Wimbledon resterà ancora un anno Cahill,poi quando va via ,rimane solo Vagnozzi ed è sufficiente.Ljub è un doppione.
Quoto in toto
Non è che Jannik sia privo della parte del team atletica , viene seguito diversamente.
Prima di altri passi falsi ci penserà sicuramente bene su chi inserire.
Jannik senza il tecnico specialista mi ricorda un po’ un grande giocatore di calcio con il contratto in scadenza , tutti i grandi Club si fanno avanti.
Potrei sbagliarmi, io credo che dopo Cahill, Sinner non avrà più bisogno della figura del supercoach, ci sarà un allenatore/aiutante di Vagnozzi scelto in sintonia da entrambi.
Sinner quando parla di Vagnozzi, ne parla come qualcosa di non sostituibile.
Il che mi fa pensare che un Cahill a tempo (più) limitato potrebbe andare bene a Sinner.
Il modo come ho letto le dichiarazioni post Wimbledon di Jannik e Cahill è che se Jannik decide che gli andrebbe bene avere Darren soltanto alcune settimane all’anno, l’affare è fatto
Quindi 2 coach e 2 supercoach per alternarsi.
Beh se hanno veramente fatto la scommessa credo Jannik se lo vorrà tenere quanto più possibile ma non credo Cahill voglia oltre fine 2026.
Tutti fenomeni ad allenare, Federer, Nadal, Djoko, Sinner, Alcaraz….a sto punto mi candido pure io a spiegare a sti alieni come impugnare di dritto o fare la palla corta….
Ma sul serio, un allenatore a che serviva a Federer?
“Scusa Roger, la volè si fa così”….
Jannik ha vinto la scommessa, quindi Darren resta 100%
Mi sembra che Vagnozzi chiedeva che ci fosse nel futuro,qualcuno che potesse alternarlo e/o affiancarlo per non dover essere 11 mesi fuori casa.Cosa che mi sembra naturale.
Cahill é un fuoriclasse assoluto, ed il numero 1 merita un numero 1. Chiaro è, che se si vuole ritirare a vita privata, il discorso si chiude qui.
Quanto a Ljubicic, è una persona in gambissima e un grandissimo talent (commentatore tecnico). Credo sarebbe anche un grande supercoach, ma non ho abbastanza esperienza in materia per sentenziarlo. Sicuramente lo preferirei a personaggi tipo Mouratoglou et similia.
soliti voli pindarici e raffronti tra epoche e che non hanno senso in quanto non falsificabili nè dimostrabili, possiamo pensare che sarebbe stata un bella lotta se anche alcaraz e sinner ci fossero stati in quegli anni, forse oggi bisognerebbe parlare dei fab 6 invece che dei fab 4, ma allora perchè non metterci dentro anche sampras e agassi o borg e mcenroe, una fab zuppa di campioni
Sembrerebbe un’intervista data prima della finale di Wimbledon
Se contattato anche io disponibile ma solo per brevi periodi e senza richieste assurde, tipo lavorare anche i fine settimana.
A me Cahill sembra di un’altra categoria, probabilmente il MIGLIORE in ASSOLUTO al mondo!
E non per caso ha portato 4 (dico QUATTRO) giocatori al #1.
èeraltro Cahill nel team non si occupa, se non ad integrazione, delle questioni prettamente tecniche, ma più della strategia mentale e della carica emotiva. Liubo lo vedo un poco troppo simile a Vagnozzi con il quale finirebbe per pestarsi i piedi
Secondo me Sinner continuerebbe a vincere tranquillamente anche “solo” con Vagnozzi. Certo, il super coach cura i particolari, studia con lui la tattica, si occupa di cose molto significative a quei livelli, ma Jannik ha raggiunto una maturità tale da consentirgli di stare al top per lungo temp anche solo con Vagnozzi.
Riguardo il match di Parigi ha ragione Liubicic: il miglior Nadal avrebbe avuto tutte le armi per sconfiggere in finale entrambi.
@ Tender to the tiger (#4439714)
concordo in pieno. ottimo allenato il Liubo, ma cahill è proprio fatto apposta per Jannik
Io credo sia sufficiente Musk e la sua neurolinks. ..gli si impianta un chip nel cervello e poi i vari programmi a seconda dello slam…un po come adesso ma meno artigianale..
forse sì, però quando ci sarà da sostituirlo io vedrei davvero poche persone meglio di Ljubo che: a) è un genio della tattica + b) potrebbe aiutare Sinner a migliorare ancora di più il servizio…
Vagnozzi fa un altro lavoro rispetto a quello che fa Cahill. Né inferiore né superiore, lui cura solo altri aspetti. Ovviamente le cose si interlacciano ma senza confusione. Quanto al croato, sarebbe un buon colpo per la testa di Jannik, sempre se Cahill arretra, cosa che non credo affatto. Lo vedrei molto bene con musetti… in caso…
Ljubo l’ ho sempre trovato molto acuto e intelligente.
Ma non ha l’ ottimismo stampato sul volto come Darren Cahill.
L’ australiano per ora è INSOSTITUIBILE.
Su sky Meloccaro aveva fatto una battuta su Ljubo al campo di allenamento di Jannik e Ivan aveva abbozzato un mezzo sorriso facendo finta di cascare dalle nuvole.
In realtà credo anche io che ancora non ci sia nulla di deciso. Secondo me Cahill è fortemente tentato di fare un altro anno, magari più tranquillo, presenziando agli slam e magari al double sunshine.
La figura di preparatore atletico e fisioterapista non deve essere sopravvalutata: ci sono fior di ottimi professionisti che possono benissimo supplire all’assenza di Badio-Panichi. Sinner vinceva anche prima di loro e con professionisti che hanno pasticciato con sostanze a rischio. La materia prima della vittoria è in Sinner e non nelle figure di ausilio più o meno rilevanti!
Non scommetto mai, ma un € lo punterei sul fatto che il prossimo anno vedremo ancora Cahill nel box di Jannik…
Stravedo per Ljubo.
E’ un profilo adatto a tutti. Le sue competenze e il suo bagaglio possono dare una mano a chiunque, anche ai più alti profili del tennis professionistico maschile e femminile.
Rimane una questione di compatibilità e integrazione nel team di Sinner, che viste le vicissitudini passate risulta essere molto difficile per le esigenze del nostro n.1.
Ma a pelle Ljubicic è una figura che secondo me saprebbe integrarsi benissimo con Vagnozzi, chiunque sostituirà Panichi e Badio. E il resto dell’entourage.
Ljubo è sicuramente un ottima possibilità, è pacato, esperto e credo si incastri bene nel mood di Jannik.
Forse Cahill è uno ancor più sereno, ma tant’è.
Il classico fraintendimento dei giornalisti stranieri: se se ne va Cahill Sinner è senza allenatore. L’oblio della figura di Vagnozzi è impressionante. Ljubicic come allenatore in sè sarebbe un doppione. Per essere supercoach affiancato dovrebbe essere più anziano (la classica figura del saggio Santone del tennis) per cui la vedo dura. Più che altro senza Vagnozzi ci sarebbe il cambio delle routines di allenamento con Simone come allenatore sparring su campo per cui cambierebbe parecchio con un altro stile di allenamento.