Sinner inarrestabile a Indian Wells, batte Shelton con la 18esima vittoria consecutiva
13/03/2024 07:59 
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Jannik Sinner (foto Getty Images)
Inarrestabile. Jannik Sinner a Indian Wells e in tutto il 2024 è inarrestabile, più forte di tutto e di tutti. Il servizio super e la grande potenza di Ben Shelton riesce a contenere l’azzurro per un set, ma quando il punto “scotta” e diventa decisivo, la straordinaria qualità tecnica e mentale dell’altoatesino sale in cattedra e si prende tutto. Sinner batte Shelton negli ottavi di finale del primo Masters 1000 della stagione, 7-6(4) 6-1 lo score al termine di una partita molto interessante e assai intensa nel primo set, che gli regala la 15esima vittoria del 2024 e 18esima consecutiva (la n.150 sul cemento in carriera) e gli apre le porte dei quarti di finale dove lo attende in ceco Jiri Lehecka.
La faccia di Shelton dopo aver abbracciato cordialmente Sinner alla conclusione dell’incontro è la miglior foto della partita. Ben è consapevole di aver dato tutto, ha lottato su ogni palla, rischiato e attaccato anche bene, ma contro la risposta clamorosa dell’azzurro e la sua intensità non c’è niente da fare. Il livello attuale di Jannik è mostruoso, la sua solidità regge ogni assalto, i suoi fendenti dalla riga di fondo e la sua progressione stroncano ogni difesa. Sinner ha chiuso l’incontro con 11 vincenti di diritto e 17 complessivi, ma quel che i numeri non raccontano la sua terrificante abilità nel giocare bene i punti che contano, mai una scelta errata. L’unico passaggio a vuoto Sinner l’ha avuto servendo per il primo set sul 5-4, lì ha regalato due diritti con un po’ di fretta, ed è stato bravo Shelton ad attaccare e non regalare niente. Jannik ha cercato di riprendersi il vantaggio nel game successivo, ha mancato di pochissimo un paio di passanti, ma al tiebreak è stato superiore. Anche nel “decider” una piccola sbavatura, un doppio fallo; poco male, con una risposta clamorosa per profondità e velocità ha sbaragliato un’eccellente prima palla del rivale, si è preso di prepotenza il punto che gli ha dato il successo.
Sinner è duro, durissimo. Lucido e intenso. È sostenuto da una condizione fisica fantastica che gli consente di essere super reattivo e veloce in campo. Non è mai in affanno anche quando è costretto alla rincorsa estrema, e trova equilibrio per eseguire colpi tutt’altro che banali, come il passante irreale col diritto nel primo punto del tiebreak, un’esecuzione che quasi tutti i colleghi non si immaginerebbero nemmeno di provare, ancor più in un tiebreak.
Sinner ha una fiducia totale nel suo tennis, si vede chiaramente dalla tranquillità e grinta con le quali affronta le fasi delicate della partita. Non subisce mai, va a prendersi il punto o trova contro mosse sempre interessanti. Shelton c’ha davvero provato con tutto il suo arsenale, ma il suo colpo principale, il servizio, è stato svalutato dall’eccezionale risposta di Sinner. 4 Ace e 6 doppi falli per Shelton… numeri per lui terribili, che si spiegano con le molte risposte splendide dell’azzurro, e anche con la tensione derivata dalla consapevolezza che se non trova un super servizio, l’altro nello scambio lo massacra. Una violenza psicologica pazzesca, accusata oggi da Shelton ma da tutti gli avversari di Sinner nel 2024. Un Sinner forte, con piccole sbavature ma davvero difficilissimo da superare. La sua corsa nel 2024 continua, nei quarti c’è Lehecka. Sinner resta al momento inarrestabile.
Marco Mazzoni
La cronaca
La partita scatta con Shelton alla battuta. La sua palla corre a velocità folli e con quell’effetto mancino assai difficile da gestire, ma fin dai primi punti è Sinner a mettere in chiaro i rapporti di forza: la risposta di Jannik è pungente, solida, sfida la battuta terrificante dell’americano con altrettanta aggressività ed efficacia. Impressionante lo schema di Sinner nel secondo punto, impatto clamoroso in risposta, la palla atterra nei piedi di Ben che a malapena la rimanda di là, ed è un fulmine Jannik nell’avventarsi con un diritto micidiale nell’angolo. Un uno-due pugilistico da K.O. Shelton capisce immediatamente che deve chiedere gli straordinari al servizio, che deve essere straordinario in tutto se vuole fare partita pari con il nuovo campione Slam e tennista finora imbattuto. Rischia tutto, anche col diritto dopo la battuta, e si butta avanti per scappare dai colpi profondi e intensi dell’azzurro. Un solo game, ma il livello di gioco è altissimo. Il servizio di Sinner è subito efficace, sotto gli occhi di coach Cahill che annuisce convinto allo schema battuta esterna – accelerazione in contro piede col diritto. Jannik inchioda il rivale sul rovescio – colpo che tende soprattutto a tagliare – e poi via accelerazione dall’altro lato al terzo colpo, quando la difesa in corsa estrema diventa difficilissima. 1 pari, solidità estrema di Sinner. La prima scossa del match arriva nel quarto game, il più duro di tutto l’incontro e giocato con qualità notevole da entrambi di giocatori. Shelton regge, risponde e costringe Sinner a difendersi. Con una splendida risposta d’incontro di rovescio e poi un attacco prepotente col diritto, Ben si procura le prime due palle break del match sul 15-40. Durissimo e concreto Jannik, servizio al corpo per non dare angolo al rivale e via diritto a tutta in lungo linea, le cancella entrambe, ma non è finita qua… Shelton trova un gran diritto, carico e offensivo, che sorprende l’azzurro, per la terza chance. Ben gioca uno scambio favoloso, trova l’angolo del campo con un diritto lungo linea terrificante, solo il Sinner divino di quest’avvio di stagione riesce ad arrivarci e rimandare un difesa credibile, con troppa foga nell’attacco l’americano esagera col diritto. Non sfrutta nemmeno una quarta palla break, Sinner trova un servizio esterno a 132 miglia, imprendibile. Si salva Jannik, davvero fortissimo nelle 4 palle break, per il 3-2. Nel game seguente è Sinner ad aver la chance per scappare via, fantastica la risposta col diritto sul 30 pari, ma si salva col servizio l’americano. Il miracolo non gli riesce sulla seconda palla break (strappata con una deviazione fortunata del nastro sul passante), rischia la seconda di battuta e commette un doppio fallo. BREAK Sinner, avanti 3-2 e servizio. È imprendibile l’azzurro, veleggia con grande ritmo nei suoi game, fino al 5-4, quando serve per chiudere. Qua il set torna in bagarre, e grande spettacolo. Jannik spinge tanto, rischia col diritto e chiude in avanzamento; ma commette anche due brutti errori (una stecca clamorosa). Non sfrutta un set point sul 40-30, il nastro stavolta è amico di Shelton… che nel punto seguente attacca con potenza e precisione, strappando una palla del contro break. Sinner è il primo a sbagliare nello scambio, un rovescio al centro piuttosto banale gli vola via, ma la palla viaggiava davvero tanto. Contro Break, 5 pari. Shelton è in grave difficoltà al servizio, sotto l’aggressività massima di Sinner che vuole immediatamente riprendersi il vantaggio appena perso. Apre il campo in risposta, fa correre l’americano come la palla impazzita di un flipper, micidiale il forcing di Jannik che vola 0-40. Non sfrutta le prime Sinner, c’era un discreto spazio per il passante ma lo manca di poco (gran coraggio Shelton nel buttarsi a rete, c’è grande spettacolo), sulla terza bravo Ben. Il set si decide al tiebreak, e qua Sinner sale in cattedra. Si prende il primo punto in risposta il pusterese trovando un passante col diritto in corsa estrema praticamente impossibile, come è riuscito ad uncinare la palla e metterla nei piedi dell’americano resta un mistero. Poi fa scoppiare la palla con diritto offensivo e smash perfetto, mentre scocca l’ora di gioco. Un Ace gli vale il 3-0. Sul 4-1 arriva la reazione di Shelton, che tira un rovescio lungo linea dall’angolo improvviso, davvero bello. Un doppio fallo costa a Jannik il secondo punto di fila perso alla battuta, lo score segna 4 pari, pandemonio sugli spalti. Qua Shelton subisce la risposta profondissima, d’incontro, micidiale nei piedi di Sinner, che vola di nuovo avanti 5 punti a 4 e poi è freddo a chiudere con un servizio carico di spin, che sorprende l’americano, e sul 6-4 con lo schema diventato granitico nel suo gioco, servizio esterno e via botta col diritto terrificante. 7 punti a 4, un gran set, divertente e grande qualità, con il Sinner splendido di questo anno benedetto e uno Shelton mai domo. 14 vincenti a 10 per l’azzurro, 17 gli errori di Shelton.
La resistenza dell’americano dura il primo set. Nel secondo Jannik scatta con un solido turno di servizio e quindi mette la freccia in risposta. Risponde sempre, propone palle scomode all’americano, che sbaglia per troppa foga. Pure un doppio fallo, ma un pessimo diritto d’attacco a costargli il BREAK che manda Sinner 2-0. È l’allungo decisivo, Jannik nei suoi turni di servizio gioca col pilota automatico, serve bene e non concede più niente, mentre Shelton ormai ha perso campo, è calato nell’intensità delle sue difese e anche col servizio fa più fatica a tener ferma la grande qualità in risposta dell’azzurro. Domina il campo Sinner, è un fulmine nell’entrare con i piedi e spingere la palla con colpo di grande profondità e accuratezza, rischio basso e grande rendimento. Con un parziale di 14 punti a 2 Jannik vola 3-0. Shelton commette ben due doppi falli nel quarto game, ormai è sotto assedio costante e solo con qualche servizio perfetto riesce ad arginare la prepotenza dell’azzurro. Salva una palla break e si porta 1-3, ma in risposta non riesce a far niente. Servendo sotto 1-4, Shelton esagera col diritto e poi un altro doppio fallo, 0-30. Vince un punto rocambolesco, ma ormai è in balia di un Sinner troppo solido. Concede il secondo break del set sul 30-40, punito dal doppio passante di Jannik, uno stretto difficile da rigiocare e quindi il secondo a campo spalancato. Chiude in bellezza Jannik, con un turno a servizio a zero, un servizio potente sulla riga e la risposta di Ben vola via. Cordiale l’abbraccio sulla rete, ma la faccia di Shelton tornando nel suo angolo dice tutto: Sinner è un marziano, ho dato del mio meglio, nel secondo set mi ha stritolato… Continua la corsa di Sinner, inarrestabile.
Marco Mazzoni
[16] Ben Shelton 
vs [3] Jannik Sinner 
Shelton (🇺🇸) vs Sinner (🇮🇹)
**SERVICE STATS:**
– Serve Rating: 234 vs 298
– Aces: 4 vs 3
– Double Faults: 6 vs 1
– First Serve: 47/70 (67%) vs 44/65 (68%)
– 1st Serve Points Won: 27/47 (57%) vs 34/44 (77%)
– 2nd Serve Points Won: 10/23 (43%) vs 13/21 (62%)
– Break Points Saved: 6/9 (67%) vs 4/5 (80%)
– Service Games Played: 9 vs 10
**RETURN STATS:**
– 1st Serve Return Points Won: 10/44 (23%) vs 20/47 (43%)
– 2nd Serve Return Points Won: 8/21 (38%) vs 13/23 (57%)
– Break Points Converted: 1/5 (20%) vs 3/9 (33%)
– Return Games Played: 10 vs 9
**POINT STATS:**
– Net Points Won: 12/21 (57%) vs 14/18 (78%)
– Winners: 16 vs 16
– Unforced Errors: 16 vs 6
– Service Points Won: 37/70 (53%) vs 47/65 (72%)
– Return Points Won: 18/65 (28%) vs 33/70 (47%)
– Total Points Won: 55/135 (41%) vs 80/135 (59%)
**SERVICE SPEED:**
– Max Speed: 224 km/h (139 mph) vs 213 km/h (132 mph)
– 1st Serve Average Speed: 193 km/h (119 mph) vs 195 km/h (121 mph)
– 2nd Serve Average Speed: 166 km/h (103 mph) vs 149 km/h (92 mph)
TAG: Ben Shelton, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Indian Wells 2024
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Io so solo che Jannik sarà il primo ad essere prudente. La mancanza di presunzione (avere una fondata ambizione senza spocchia è una dote rara di questi tempi) è la sua forza. Sa benissimo che contro Lehecka dovrà stare attentissimo
Agassi
Ah ecco, io gli tiferei contro e tu invece gli tifi a favore facendo lo sbruffone?
Dispiace anche a me, ma abbiamo punti di vista diversi e anche Jannik che è un ragazzo di soli 22 anni ha capito che è molto meglio essere votati alla prudenza che non alla sbruffonaggine.
Mi unisco all’osservazione. Tra l’altro la mamma di Rune è una strega,papà Tsitsi un disastro, Mouratoglu per carità. Shelton ha un padre sorridente, sempre positivo, che cerca di far dimenticare al figlio le sciocchezze che a volte fa e non va bene, il ragazzo esce sconsolato (non polemico, non arrogante) e non va bene, anzi si ironizza.
Saranno tutti ex chierichetti.
Secondo me a Ivan Lendl
Secondo a quale numero uno del passato puo’ assomigliare Sinner? Io trovo una certa somiglianza nel percorso agonistico di Hewitt, visto che il coach e’ lo stesso….
Concordo assolutamente. Il telefono è un po’ un’americanata, ovvio, ma nel complesso Shelton non è uno che manca di rispetto agli avversari come Rune. Forse il modo di esultare e di gasarsi può risultare eccessivo e fastidioso alle volte, ma secondo me è comunque un bravo ragazzo. Il problema è che spesso qui si tende a guardare solo le cose che rafforzano la propria tesi tralasciando tutto il resto.
Vero. A parte Djokovic (appena si rimette un po’ in sesto), l’unico che può impensierire Sinner oggi è un giocatore che non conosce. Tipo Lehecka, per intenderci. Forza Giannino
@ Giallu (#3961000)
Bravo! Avrei voluto esprimere gli stessi tuoi concetti ma non mi sono venute le parole.
Purtroppo queste abitudini sono scoasse che vengono dal calcio, e molti cercano di trasferirle paro paro a chi gioca in polo bianca.
Scusate, mi aggancio qui perché è il primo che ho trovato, ma perché denigrare Shelton? È un ragazzo esuberante che a volte va fuori dalle righe magari. Ma ha 20 anni e è uscito in lacrime l altro giorno…
Crescerà, imparerà anche lui, così come spero Rune.
Tutti a esaltare Sinner per l umiltà e il rispetto per gli avversari. Ed è bello buono e giusto
però poi leggo ste cattiverie che ma perché? La cosa bellissima del tennis è che di mille attori in campo ci sono 1000 personalità differenti. Possono piacere o meno, ovvio, ma perché insultare? Leggo di bimbominkia, figlio di mamma… Ma perché?
Scusate lo sfogo, ciao
P.S. mi ricordo la prima sconfitta del nostro Jan con Medvy. Con Medvy che ha fatto il gesto (oramai dimenticato, tiè) dello sbadiglio. Quando chiesero al nostro “che ne pensi dello sbaglio?” Risposta: “non lo so, non l ho visto, so solo che ho perso”. Può essere che il 19enne di allora è più saggio e migliore di certi commentatori di oggi? So già la risposta ahimè…
@ zedarioz (#3960930)
Ma siccome io ho letto in testa a tutti il nome di Jannik Sinner … nel dubbio ho fatto il mio dovere 😡
Per continuità Jannik sta giocando in maniera mostruosa e il suo livello è diventato ormai eccezionale.Sta diventando quasi invincibile e gli avversari si stanno rassegnando un po’ alla volta alla sconfitta inevitabile.
La prossima partita che perderà sarà nel 2025.
Sarà perché ho visto solo parte del secondo set ma il povero Shelton, dipinto come un ragazzaccio mazzolatore, mi è apparso come un bambino il primo giorno di scuola, frastornato, perplesso, sguardo in cerca del genitori..e palle sparacchiate fuori dal campo, doppi falli a ripetizione, mentre Jannik continuava a piazzare palle assurde, acchiappate ovunque e depositate negli ultimi mm. del campo o comunque dentro (e il servizio non era da meno)..oltretutto Jannik ha un’arma che non è la racchetta ma che gli dà già un vantaggio in partenza: l’espressione che non tradisce emozioni, illeggibile, mentre Ben palesava tutte le sue insicurezze, delusioni, incapacità totale di trovare contromisure, ed il risultato della partita traduce e concretizza in numeri quanto detto sopra
condivido
Contento di non essere l’unico che ormai scorre i suoi sproloqui senza leggerli. Però oggi ha fatto un copia incolla della classifica degli italiani (disponibile per tutti nella sezione live ranking) tanto per il gusto di impestare l’articolo su Lehecka. Completamente senza senso se non per disturbare gli utenti.
States
Il movimento USA è sostanzialmente diviso in accademie e college.
Chi va al College e gioca non fa un lavoro tecnico, non come lo intendiamo noi. Da fine agosto a fine novembre ci sono allenamenti e qualche amichevole, pausa fino a, fine gennaio e tre mesi di match.
Non tutte le strutture godono di coperture e non tutte sono in zone dove, nell’attesa della stagione, iscriversi a qualche torneo.
I coach, cui spesso spetta la gestione delle borse di studio (anche per stranieri) mirano ad un tennis essenziale viste le superfici e si cerca di ridurre le durate dei match (punto secco, tie al terzo, match interrotti a risultato di squadra acquisito ).
È un tennis essenziale, volto a pochi scambi cercando di imporre il gioco, anche perché il protrarsi dei match genera disagi e relativi costi, direi quasi frenetico.
Molti ragazzi europei sono a disagio per il clima “rumoroso”, dove il silenzio non esiste e si è portati ad imporsi sempre.
Shelton, stupidamente definito ” Bimbominkia” ed altre amenità non viene dal mondo dei Cowboy ma siamo in un ambito diverso dal “quiet please”, è molto agonistico.
Però i numeri sono influenzati dal numero di tornei e anche dal numero di praticanti. Shelton e michelsen sono entrati in top 100 praticamente senza uscire dagli usa. Probabilmente giocare anche su terra battuta amplia il bagaglio tecnico e in Europa trovi giocatori con più varietà, negli status,almeno fino a qualche anno fa giocavano tutti nello stesso modo e chi picchiava più forte vinceva
Io sto rivedendo la partita su TennisTv…
Jannik è mostruoso!! Solido come na’roccia
Vorrei sottolineare come ancora una volta Sinner sia una persona rispettosa ed educata che non si fa condizionare da niente e nessuno e va per la sua strada con calma,al tie-brek l’arbitro gli ha dato un warning per time-violation perché nel cambiare una palla difettosa ci ha messo troppo tempo al servizio,lui si è avvicinato all’arbitro con tutta calma ed ha spiegato le sue ragioni senza polemizzare ed accettando la sanzione che poi era anche ingiusta secondo me,riprende e con tutta tranquillità e piazza un ace,Djokovic con Nardi ha fatto un teatrino per una situazione di gioco a cui non poteva appellarsi ed infastidito dal controbreak è rimasto 5 minuti buoni a polemizzare con l’arbitro,se Nardi avesse sbagliato quel punto Djokovic non avrebbe detto nulla da buon opportunista,ecco un altro motivo perché Sinner è un giocatore amato da tutti al contrario di Djokovic a prescindere dai risultati in campo
Tutto vero…ma dagli AO 2024..siamo leggermente migliorati…aspettando Wimbledon…,ah no li tutti in bianco che più bianco non si può…
Esatto come il “talento”,lo puoi allenare …ma te lo porti da casa,…nessuno te lo può insegnare…
In bacheca.
Questo è un altro discorso perchè il Nostro oggi è oggettivamente il più forte di tutti, ma è bene che ce lo preserviamo … capisci a me 🙂
Quanto precede non significa pertanto che Jannik debba temere qualcuno, perchè sono invece gli altri che debbono temerlo.
Ma, il tennis è enigmatico per cui la prudenza non è mai troppa.
@ Pier no guest (#3960729)
“A volte per capire un atleta non fa male seguire altri sport.”
Premetto che fino agli anni ’80 le auto da corsa (F1 e Prototipi) erano più difficili da guidare e più soggette a problemi meccanici, oltre che molto più pericolose, di quelle degli ultimi 20-30 anni.
Chiesero a Juan Manuel Fangio come si dovesse fare per vincere un Grand Prix.
Lui rispose “Bisogna andare il più piano possibile”.
Quello che ho pensato pure io ieri notte guardando il match Sinner vs Shelton: meglio saper piazzare la pallina con una buona velocità che non spararla a tutta rischiando il doppio fallo.
Scusa ma ancora non hai cambiato nick in Voglio un GRANDE Slam? 😉
Non so se Lehecka sia più pericoloso di Shelton ma Sinner se ne fa un baffo di Rublev e di questo Tsitsipas.
io penso che con Jannik il mondo tennistico si stia aggrappando Alcaz…
Tu non sei prudente, tu tifi contro Jannik. Jannik a Lehecka lo frantuma, mi spiace per te. Sarà come rubare la caramella a un bambino. Rassegnati.
Vorrei inviare un msg agli Shelton, padre e figlio :” Ecco, adesso non ridete più…”
Sempre più dura trovare argomenti per chi tifa contro JS, vero? 😡
Mah, dubbi anche su quello, troppo competitivo, se ci partecipa è perché è in grado di giocare e vuol provare ad andare a “caccia” come dice lui, non ce lo vedo a partire con l’idea di vincere 2 partite e ciao, boh
Naturalmente sapete quanto io ci tenga a Jannik e proprio per questo io eviterei prematuri trionfalismi su Indian Wells, nonostante i bookmaker adesso siano ancor più convinti che il torneo lo vincerà Jannik.
E’ meglio esser molto prudenti e sicuramente anche Jannik e il suo team lo saranno nelle loro valutazioni, perchè Lehecka ha fatto fuori uno dietro l’altro e in due set secchi prima Rublev e poi Tsitsipas … quindi il soggetto è pericoloso, forse ancor più di Shelton !
Non ho detto che lo salta, ma dovesse vincere IW, non credo affronterebbe Miami per vincere più di 2 partite (ovviamente SE esiste effettivamente una piccola infiammazione al gomito).
Non so se sei il Re delle boiate ma con quest’ultima ti sei portato molto avanti in classifica.
E soprattutto perchè Sinner è un “Commitment Player” e
Miami è un “Commitment ATP Masters 1000”
Non penso proprio, Jannik se non sta proprio male male, Miami lo gioca eccome anche perché difende una finale
A volte per capire un atleta non fa male seguire altri sport.
Molto interessante il documentario su Cruijff, geniale calciatore (e allenatore), dal carattere molto diverso da quello di Jannik che però riporta una frase dell’olandese “non arrivo prima perché sono veloce, arrivo prima perché intuisco prima”.
Ecco, Sinner non è DeMinaur, quelle gambe lunghe non sono neppure eleganti nel movimento ma la palla la vede prima di altri. Rispondere ad un servizio con curva è difficilissimo, oltre al tempo di apertura serve capire dove scenderà, come nel baseball.
È l’occhio che spesso contraddistingue i grandi atleti, un occhio che sta nella testa, che ti fa reagire non vedendo ma “sapendo” dove andrà la palla.
E questo non si insegna.
Chi Ben batte è a metà dell’opera.
A me preoccupa un po il toccarsi nuovamente il gomito. Dovesse arrivare a vincere IW mi aspetto un quasi salto di Miami proprio per non rischiare di peggiorare la situazione.
Infatti, l’effeto e che hai 50 commenti consecutivi e magari dopo c’è un commento interessante di qualcun altro, ma te lo perdi perché non gliela fai più a scrollare
Hai ragione. Una riprova? Musetti tira spesso a 215-220 ma tutti sappiamo che il servizio non è la sua arma migliore.
Comuqnue da tempo Jannik ha imparato a disinnescare i big server (Isner ad esempio)
Finalmente ho visto almeno gli extended highlights, che è quasi come vedere la partita.
shelton è davvero tosto ed è un ragazzino. eppure sinner è rimasto lì. da quando ha sub’to il break mi pare abbia cambiato marcia ed iniziato a giocare ancora meglio, o magari si è adattato più al suo gioco (è mancino).
in ogni caso fa spavento l’atteggimaento, che ricorda quello di djokovic fino a qualche tempo fa, della serie: fai ciò che vuoi, tira come vuoi, che alla fine vediamo chi vince 😯
Lo penso anchio cosi´. Oppure beve anche lui troppo barbera.
Demolition Sinner. NATO per giocare a tennis e vincere!
la fiducia è chiaramente al top .. ma la condizione fisica!!
Bisogna vincere il torneo.
Lehecka tira forte ma solo perché non gioca contro di te.
Certo che il fatto che abbia battuto Rublev e Tsitsipas non è bello ma tu sei comunque più forte.
Fallo sbarellare!!
da sei mesi Jannik è il miglior tennista al mondo. e questo è sotto gli occhi di tutti.
gestisce gli incontri con superiorità tecnica e dominanza tattica come il miglior Novak del passato.
con questo stato di forma rimane lui il netto favorito a IW.
ci sarà un calo fisiologico prima o poi, ciò nonostante sono convinto che terminerà l’anno al numero uno
@ Viri (#3960625)
Infatti, dalle statistiche si nota che ha complessivamente servito meglio (oltre che risposto meglio). purtroppo non l’ho vista.
PS: per meglio dire, i suoi turni di servizio sono stati complessivamente più efficaci.
se leggi le stats e vedi l’efficacia del servizio (Serve Rating) scoprirai che in realtà ha servito meglio Jannik, e non poco.
L’americano tira più forte, ma la potenza è nulla senza controllo come diceva tanti anni fa lo slogan Pirelli
commento quasi off topic:
io 50 euro su nardi ce li butto, lo danno a 5.60.
mentre certamente non gioco le quote ridicole su sinner.
ma auguro che vinca ovviamente, ma sti bookmakers non ci stanno tanto.
lehecka è abbastanza tosto
Da non tecnico potrei prendere esempio da quello che nella cultura organizzativa e manageriale si chiama “path dependence”, ossia la tendenza a ripetere schemi provenienti dalla tradizione, che impediscono di individuare delle soluzioni nuove e più vantaggiose. Forse se qualche tecnico europeo andasse negli USA ad insegnare tennis (pensiamo, invece, per quanti anni i giovani europei andavano negli USA…) forse qualcosa potrebbe cambiare. L’altra rigidità verso il cambiamento è data dal complessivo successo di questa “scuola”: abbiamo 4 statunitensi nei primi 20, anche se al momento nessuno in top10, tutti e 4 abbastanza giovani (Fritz, Paul e Tiafoe) o molto giovani (Shelton) poi Korda appena dietro, anche lui uno Z, alcuni validi comprimari come Eubanks, Giron, McDonald, Wolf e Kovacevic, giovanissimi emergenti come Michelsen, Quinn, Tien (senza contare Nakashima che sembra in ripresa, dopo un brutto periodo) ed altri ancora più giovani. Sono 12 in top100, diventa difficile criticare un movimento così ricco di talenti. Potrebbero fare “alla spagnola”, concentrarsi su uno/due e lasciar perdere gli altri, ma il rischio è appunto quello di trovarsi in una situazione “spagnola”.
Non bisogna dimenticare che dall’ altra parte della rete ci sono avversari forti che vogliono vincere.Quindi dire che il 1°set è stato complicatissimo e che Jannik non era centratissimo mi sembra esagerato.Sul 5-4 non ha sfruttato un set point altrimenti neanche il tie-break avrebbe giocato.
E poi se ci fate caso ha imparato a non forzare il primo set per vincerlo 6-0 ma si accontenta di vincerlo e poi nel set successivo essendo più tranquillo si sfoga e per gli avversari diventa notte fonda.
Logorromix
Invece, secondo me, fino a metà 2023 contro i forti perdeva in primis perchè aveva, per il livello richiesto dalla top 10, un servizio imbarazzante, che poi per fortuna ha migliorato di molto e in secondo luogo perchè fisicamente non reggeva così bene, sempre per quel che riguarda un livello richiesto a chi punta alla top 5, i lunghi scambi nelle partite lunghissime contro i top (l’ha detto pure Medvedev “prima ero tranquillo perchè sapevo che prima o poi Sinner, anche se stava giocando benissimo, iniziava a crollare ed a sbagliare. Da alcune partite, però, semplicemente non sbaglia più…”).
Il punto dove invece nel futuro dovrà migliorare molto è, sempre per me la, tattica.
Ma queste sono impressioni, l’importante su questo sito è poter interagire civilmente con utenti come te e come il grande @ilcapitano che saluto…
Gialappa Sbandy Manicomix
Sono come i superatleti nba tanta forza, tiro da tre, penetrazioni devastanti, schiacciate in faccia all’avversario ma analfabetismo tattico…
Un passo alla volta, è più saggio; la prossima partita sarà contro Lehecka.
È pagato dallo staff per aumentare i numeri…tipo 100 commenti e 50 sono i suoi..sai quelli che comprano i pacchetti di recensioni..per me non è un problema non li leggo ma mi stanco la mano per scorrere avanti..
Caro Walden, il problema non sarebbe rappresentato dal tipo di inchiostro da adoperare, ma dalle coronarie di qualche vecchietto …
😉
Se il “qualcuno” a cui si riferisce è quello che penso anch’io, allora, usando un termine piemontese, parlerei di “sfrenato piciu”.