Per la prima volta il Coach dell'Anno è assegnato ad una coppia ATP, Copertina

Vagnozzi e Cahill vincono l’ATP Award come coach dell’anno 2023

14/12/2023 00:29 54 commenti
La infografica dell'ATP sul coach 2023
La infografica dell'ATP sul coach 2023

Dopo lo straordinario riconoscimento assegnato a Jannik Sinner dall’ATP come tennista più apprezzato dai fan di tutto il mondo (succedendo alle 19 volte consecutive di Federer e poi Nadal), ecco un altro altrettanto prestigioso premio per il “team Sinner”. I suoi due coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill infatti hanno vinto l’ATP Award come miglior allenatore della stagione 2023, un premio ancor più importante perché a votare sono stati i loro stessi colleghi che hanno così premiato il lavoro eccellente svolto con Jannik.

Sinner ha chiuso il 2023 con 64 vittorie e 15 sconfitte, il n.4 nel ranking ATP di fine stagione, un Masters 1000 vinto in Canada, la finale alle ATP Finals, la vittoria in Coppa Davis nella quale è stato leader e trascinatore. Jannik sta letteralmente abbattendo uno dopo l’altro tutti i record per un tennista italiano, e siamo solo all’inizio della sua carriera. L’azzurro aveva iniziato l’anno da n.15, terminando il 2023 con un +11 e 4 titoli vinti. Nella parte finale di stagione ha battuto tutti i migliori al mondo, due volte Djokovic e Medvedev, Alcaraz, Tsitsipas, Rune. Una crescita importantissima, che ha finito per premiare i suoi due allenatori.

 

Vagnozzi lavora con Sinner dal febbraio 2022, ma lo conosce da molti anni ed era perfettamente consapevole del suo potenziale.  “Conosco Jannik da quando aveva 14 anni. Ha giocato contro uno dei miei giocatori junior, quindi l’ho visto per la prima volta lì”, ha dichiarato Vagnozzi ad atptour.com all’inizio di questa stagione. “È davvero bello allenarlo perché è un ragazzo divertente, ha un bel carattere. È facile allenare Jannik perché vuole migliorare tanto e va in campo sempre con il sorriso, quindi per un allenatore è davvero bello lavorare con uno come lui”.

Darren Cahill è uno dei coach più stimati, ha allenato ex numeri 1 come Andre Agassi e Lleyton Hewitt. Il suo ingresso nel team Sinner nel giugno 2022 è stato il completamento di una squadra di altissimo profilo. Il ruolo dell’australiano è soprattutto quello di apportare esperienza di alto livello, mentalità vincente, lavorare sulla concentrazione e mentalità di Jannik.  “Il mio ruolo riguarda più l’esperienza e come aiutarlo mentalmente in questi grandi momenti, assicurarci che stiamo lavorando sulle cose giuste che alla fine lo porteranno dove vogliamo essere”, ha detto Cahill all’inizio di questa stagione. Sia Simone che Darren sono stati abili profeti: Sinner ha lavorato con qualità, ha imparato molto e in autunno novità tecniche e grande condizione psicofisica hanno “chiuso il cerchio”, alzando al massimo la prestazione del suo tennis. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Cahill e Vagnozzi hanno vinto l’ATP Award 2023 come coach superando gli altri canditati, Craig Boynton (coach di Hubert Hurkacz), il vincitore del premio 2022 Juan Carlos Ferrero (Carlos Alcaraz), Goran Ivanisevic (Novak Djokovic) e Bryan Shelton (Ben Shelton).

Sinner è ancora in lizza per altri due ATP Award, votati dai giocatori: Most Improved Player of the Year e Stefan Edberg Sportsmanship Award. Che Jannik e il suo team possano terminare il 2023 con un poker di ATP Award?

Marco Mazzoni

 

 


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54 commenti. Lasciane uno!

Koko (Guest) 15-12-2023 17:49

@ Paola (#3871930)

Si ma quanto è bravo l’allenatore del Real Madrid quando dominava in europa? Bravissimo a massimizzare il fenomeno ma poi va a Napoli e lo mandano via! Si chiama effetto Ancelotti o Trapattoni al Cagliari (o bravura con nozze ai fichi secchi) e il buon Ivanisevic potrebbe esserne vittima. In Sicilia invece Vagnozzi ha quasi vinto la Champions con la semi eliminando proprio il fenomeno un mese dopo campione sui prati.

54
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Koko (Guest) 15-12-2023 17:42

Scritto da Markux
Vagnozzi e Socio sono come 2 mezzi uomini che unite le forze ipensano di essere un Uomo.

Ma come vi vengono 😆

53
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Don Budge fathers (Guest) 15-12-2023 11:36

Scritto da GIOTAD

Scritto da Marco M.

Scritto da Alex77

Scritto da Taigo
Felice per entrambi, ma più per Vagnozzi visto il carico di responsabilità che si è preso sulle spalle assumendo l’incarico nel 2022 e le connesse inevitabili critiche, spesso anche offensive, che ha dovuto subire sin da subito da parte dei suoi emeriti connazionali.
Detto questo, gran parte del merito va anche in questo caso dato a Jannik Sinner, che alla veneranda età di vent’anni ha avuto la maturità e il coraggio, prendendo TUTTI in contropiede, di stravolgere la propria vita professionale facendo il passo che tutti conosciamo.
Alzi la mano chi non ha per un momento storto la bocca o arricciato il naso quando Jannik annunciò dopo gli AO del 2022 la fine del suo rapporto con Piatti e l’inizio del sodalizio con Vagnozzi (…Vagnozzi chi??!).
Non c’è che dire, Jannik ci aveva visto giusto in tutto!!

Guarda, non per fare il fenomeno, ma io e altri qui non abbiamo storto il naso o pensato male quando Jannik scelse Vagnozzi semplicemente perché non si poteva giudicare il nuovo “sodalizio” prima ancora di vederlo all’opera in primis e tantomeno senza poi dargli il tempo di lavorare e vedere se il nuovo corso funzionasse.. è logico che le novità abbiano bisogno di tempo per attecchire, ma è il tempo e i risultati successivamente che danno la risposta se cambiare sia valsa la pena.. concetto ottimamente espresso da Pippo, qui molti hanno sparato alle prime difficoltà, logiche, ripeto, dando dei disgraziati alle guide tecniche, dimostrando faziosità, malafede e frustrazione a livello top.. questo riconoscimento è anche alla faccia loro ( sua in particolare) anche se il punto esclamativo l’hanno messo i risultati grandissimi di Jannik

AdvertisementAdvertisementEravamo qua a difendere Jannik, e di conseguenza i suoi coach, quando ha avuto problemi con le vesciche e poi con i pollini.
Quando ha mollato “padre putativo” Piatti c’è stato un attimo di smarrimento da parte di tutti ed è ovvio, ma si vedeva già dalle prime uscite che stava lavorando per costruire e le sconfitte non erano dovute ad una involuzione, ma ai tentativi di cambiare e migliorare il suo tennis.
L’unico momento in cui ho pensato che il destino non fosse dalla sua è stato quando ha fallito quel match point con Alcaraz agli US-Open. Poi dall’inizio del 2023 solo un cieco avrebbe potuto avere dubbi e ora si sogna davvero in grande, per me può superare Connors, Agassi e Lendl nel numero degli Slam (8), forse arrivare anche a Borg (11).
Poi l’imponderabile è sempre dietro l’angolo, ma il ragazzo che a Bergamo fece sognare tanti italiani oggi è una solida realtà del tennis mondiale.

Concordo e preciserò che conoscendo alcune persone non vedenti (so bene che la tua è una semplice battuta o modo di dire, ma alcuni “ciechi” guardano e seguono Jannik e lèggono questo sito) posso assicurarti che proprio loro sono sicuramente tra i primi a non aver avuto dubbi su Jan, sul suo essere “diverso” dai tennisti che ci sono adesso in attività, sulle sue qualità e capacità dentro e fuori dal campo, perché non avendo la vista sono più empatici dei normodotati. A proposito, @redazione, avete novità sul tentativo di far “incontrare” Jannik e la sua tifosa n.1, AriforJannik?

” A proposito, @redazione, avete novità sul tentativo di far “incontrare” Jannik e la sua tifosa n.1, AriforJannik?”

In bacheca.

52
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+1: Detuqueridapresencia
Detuqueridapresencia 14-12-2023 22:28

Il mio rosicamento è nato a Malaga, Malaga, Malaga
Tre MP buttati al …… restano a Malaga, Malaga, Malaga
Con quello slice del c…. dal rimbalzo antico
Quante mannate affa…. ho sussurrato

Ma in quella notte di grande fiesta (per te, smadonnamento per me)
Io t’ho dichiarato mio erede con tutto l’amor

Libero adattamento da Fred Bongusto

51
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Detuqueridapresencia 14-12-2023 22:22

Scritto da Markux
Vagnozzi e Socio sono come 2 mezzi uomini che unite le forze ipensano di essere un Uomo.

Lei ichi ipensa idi iessere isignor imarkux?

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Adriano Sichepanacca (Guest) 14-12-2023 21:58

Queste premiazioni accontentano spesso quelli felici di essere arrivati … due.

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-1: Detuqueridapresencia
walden 14-12-2023 20:32

Scritto da Marco M.

Scritto da Paola

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Aiuto,Novak Djokovic ha scatenato tifoserie incallite e orgoglio italico .
Daje al “rosicone,piccolo uomo,non sarà mai il Goat,come Roger e Rafa,Novax…ti brucia per i tre match point annullati,lo sfondiamo agli AO,facciamolo ritirare…”
Djokovic non ha sicuramente peli sulla linqua,non è simpaticissimo,ma penso che metta in luce un sistema che in parte tende a boicottarlo. Nel 2021 ad esempio il suo team non fu preso nemmeno in considerazione,come è successo anche altre volte.
Insomma Djokovic non si autoallena,non campa di rendita pur avendo un talento straordinario,eppure per il modo in cui questa ultima polemica sul premio è venuta fuori,lo sta facendo passare per il “rosicone” per un premio che non spetta nemmeno a lui,ma al suo allenatore

A me Nole non sta antipatico, lo considero sicuramente il più forte dei Fab4, anche se il cuore dice Le Roy Roger.
Ma oggi la rosicata l’ha fatta lui col suo post nei social, non gli viene attribuita.
Se avesse fatto i complimenti a Vagnozzi e Cahill e qualcuno avesse scritto che rosica lo avrei difeso, ma la rosicata è partita da lui… Nessuna scusa… Poi ci sta che queste cose lo carichino ancora di più, ma la figuretta di palta resta…

Concordo, Marco, ho sempre difeso Djokovic pur non essendo suo “tifoso” (lo metto fra virgolette perché non si può non essere tifosi per i grandi campioni come lui ed altri), ma questa volta ha avuto una decisa caduta di stile. I principi della cavalleria prescrivono che prima ci si congratuli con il/i vincitori, ed eventualmente , successivamente, si ricordi, e possibilmente mettendo all’ultimo posto i collaboratori personali, altri che “avrebbero ugualmente meritato”. Nole si è messo allo stesso livello del tipo che scrive con le lettere maiuscole su questo sito inneggiando a Nadal.

48
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+1: Marco M., Detuqueridapresencia, sergiot
Rovescio al tramonto 14-12-2023 20:30

Scritto da Markux
Vagnozzi e Socio sono come 2 mezzi uomini che unite le forze ipensano di essere un Uomo.

Vagnozzi ha preso Sinner numero 10 al mondo e lo ha portato al numero 4.
Il lavoro di Vagnozzi e Cahill lo hanno fatto progredire se i numeri contano qualcosa, direi.

47
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+1: Detuqueridapresencia, sergiot, Marco M.
Marco M. 14-12-2023 16:50

Scritto da Paola

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Aiuto,Novak Djokovic ha scatenato tifoserie incallite e orgoglio italico .
Daje al “rosicone,piccolo uomo,non sarà mai il Goat,come Roger e Rafa,Novax…ti brucia per i tre match point annullati,lo sfondiamo agli AO,facciamolo ritirare…”
Djokovic non ha sicuramente peli sulla linqua,non è simpaticissimo,ma penso che metta in luce un sistema che in parte tende a boicottarlo. Nel 2021 ad esempio il suo team non fu preso nemmeno in considerazione,come è successo anche altre volte.
Insomma Djokovic non si autoallena,non campa di rendita pur avendo un talento straordinario,eppure per il modo in cui questa ultima polemica sul premio è venuta fuori,lo sta facendo passare per il “rosicone” per un premio che non spetta nemmeno a lui,ma al suo allenatore

A me Nole non sta antipatico, lo considero sicuramente il più forte dei Fab4, anche se il cuore dice Le Roy Roger.
Ma oggi la rosicata l’ha fatta lui col suo post nei social, non gli viene attribuita.
Se avesse fatto i complimenti a Vagnozzi e Cahill e qualcuno avesse scritto che rosica lo avrei difeso, ma la rosicata è partita da lui… Nessuna scusa… Poi ci sta che queste cose lo carichino ancora di più, ma la figuretta di palta resta…

46
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+1: Detuqueridapresencia, sergiot, Taigo
Marco M. 14-12-2023 15:26

Scritto da GIOTAD

Scritto da Marco M.

Scritto da Alex77

Scritto da Taigo
Felice per entrambi, ma più per Vagnozzi visto il carico di responsabilità che si è preso sulle spalle assumendo l’incarico nel 2022 e le connesse inevitabili critiche, spesso anche offensive, che ha dovuto subire sin da subito da parte dei suoi emeriti connazionali.
Detto questo, gran parte del merito va anche in questo caso dato a Jannik Sinner, che alla veneranda età di vent’anni ha avuto la maturità e il coraggio, prendendo TUTTI in contropiede, di stravolgere la propria vita professionale facendo il passo che tutti conosciamo.
Alzi la mano chi non ha per un momento storto la bocca o arricciato il naso quando Jannik annunciò dopo gli AO del 2022 la fine del suo rapporto con Piatti e l’inizio del sodalizio con Vagnozzi (…Vagnozzi chi??!).
Non c’è che dire, Jannik ci aveva visto giusto in tutto!!

Guarda, non per fare il fenomeno, ma io e altri qui non abbiamo storto il naso o pensato male quando Jannik scelse Vagnozzi semplicemente perché non si poteva giudicare il nuovo “sodalizio” prima ancora di vederlo all’opera in primis e tantomeno senza poi dargli il tempo di lavorare e vedere se il nuovo corso funzionasse.. è logico che le novità abbiano bisogno di tempo per attecchire, ma è il tempo e i risultati successivamente che danno la risposta se cambiare sia valsa la pena.. concetto ottimamente espresso da Pippo, qui molti hanno sparato alle prime difficoltà, logiche, ripeto, dando dei disgraziati alle guide tecniche, dimostrando faziosità, malafede e frustrazione a livello top.. questo riconoscimento è anche alla faccia loro ( sua in particolare) anche se il punto esclamativo l’hanno messo i risultati grandissimi di Jannik

AdvertisementAdvertisementEravamo qua a difendere Jannik, e di conseguenza i suoi coach, quando ha avuto problemi con le vesciche e poi con i pollini.
Quando ha mollato “padre putativo” Piatti c’è stato un attimo di smarrimento da parte di tutti ed è ovvio, ma si vedeva già dalle prime uscite che stava lavorando per costruire e le sconfitte non erano dovute ad una involuzione, ma ai tentativi di cambiare e migliorare il suo tennis.
L’unico momento in cui ho pensato che il destino non fosse dalla sua è stato quando ha fallito quel match point con Alcaraz agli US-Open. Poi dall’inizio del 2023 solo un cieco avrebbe potuto avere dubbi e ora si sogna davvero in grande, per me può superare Connors, Agassi e Lendl nel numero degli Slam (8), forse arrivare anche a Borg (11).
Poi l’imponderabile è sempre dietro l’angolo, ma il ragazzo che a Bergamo fece sognare tanti italiani oggi è una solida realtà del tennis mondiale.

Concordo e preciserò che conoscendo alcune persone non vedenti (so bene che la tua è una semplice battuta o modo di dire, ma alcuni “ciechi” guardano e seguono Jannik e lèggono questo sito) posso assicurarti che proprio loro sono sicuramente tra i primi a non aver avuto dubbi su Jan, sul suo essere “diverso” dai tennisti che ci sono adesso in attività, sulle sue qualità e capacità dentro e fuori dal campo, perché non avendo la vista sono più empatici dei normodotati. A proposito, @redazione, avete novità sul tentativo di far “incontrare” Jannik e la sua tifosa n.1, AriforJannik?

Per carità, il mio è solo un modo di dire, ci mancherebbe che abbia voglia di denigrare una categoria di cui fa anche parte un caro amico di Genova.
Mettiamola così: solo chi è in malafede o ha il prosciutto sugli occhi non può aver visto gli enormi progressi del nostro alfiere nel 2023.
E purtroppo qua sopra di malafede ne abbiamo vista tanta 🙂

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+1: Detuqueridapresencia
Il peccatore 14-12-2023 15:25

Scritto da Paola

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Aiuto,Novak Djokovic ha scatenato tifoserie incallite e orgoglio italico .
Daje al “rosicone,piccolo uomo,non sarà mai il Goat,come Roger e Rafa,Novax…ti brucia per i tre match point annullati,lo sfondiamo agli AO,facciamolo ritirare…”
Djokovic non ha sicuramente peli sulla linqua,non è simpaticissimo,ma penso che metta in luce un sistema che in parte tende a boicottarlo. Nel 2021 ad esempio il suo team non fu preso nemmeno in considerazione,come è successo anche altre volte.
Insomma Djokovic non si autoallena,non campa di rendita pur avendo un talento straordinario,eppure per il modo in cui questa ultima polemica sul premio è venuta fuori,lo sta facendo passare per il “rosicone” per un premio che non spetta nemmeno a lui,ma al suo allenatore

Il sistema in questo caso sarebbe rappresentato dai colleghi di Ivanisevic, Cahill e Vagnozzi che legittimamente e giustamente hanno assegnato il premio agli allenatori di Sinner. Nessuno fa passare Djokovic per rosicone, ha fatto tutto da solo con un post davvero poco elegante. La cosa non stupisce poiché in linea con una serie di uscite da parte sua e del suo entourage (leggasi Srdjan Djokovic) che evidenziano le difficoltà del campione serbo ad accettare che qualcuno possa fare qualcosa meglio di lui, possa essere più amato di lui, possa essere al centro dell’attenzione più di lui.
Credo che potrebbe essere più in pace con se stesso dal momento che ha riscritto tutti i record nella storia del tennis e forse ne guadagnerebbe anche in affetto da parte del pubblico.

44
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+1: Marco M.
antoniov (Guest) 14-12-2023 14:38

Scritto da Alex77

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Post poco elegante, missá che a Nole non è ancora andata giù Malaga.. nessuno nega che abbia fatto un’annata straordinaria, ma l’influenza di Vagnozzi/Cahill sui risultati e il gioco di Jannik li ritengo di molto superiori a quella di Ivanisevic sul serbo che gioca, ormai, con il pilota automatico

Bravissimo !!!

43
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+1: Detuqueridapresencia
Giampi 14-12-2023 14:30

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Non a caso Diokovic parla di Rune, di Alcaraz ma raramente e controvoglia di Sinner..il motivo? Lui lo conosce benissimo e lo stima come persona, è amico di Piatti, è sinceramente innamorato dell’Italia e Ivanisevic stravede per Jannik per non parlare del comportamento che il nostro Semola ha avuto a Torino…e allora? Penso che abbia capito che il potenziale di Sinner è enorme e superiore agli altri due e quindi si fa pretattica o per dirla con le sue parole non sono amico di Federer e Nadal perchè siamo rivali…bene così…

42
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+1: Pippolivetennis, Il peccatore, Marco M.
forzaschiavo (Guest) 14-12-2023 14:19

Scritto da Pippolivetennis
Strafelice per entrambi.
In questi casi non si dovrebbero fare distinzioni ma non me ne voglia Cahill se sono strafelice soprattutto per Vagnozzi.
Persona umile come Jannik, che si è preso un’enorme responsabilità, dimostrando grande coraggio e grandi capacità.
Ha lavorato in silenzio, beccandosi valanghe di critiche ingiuste fin da subito senza che gli venisse dato il tempo di dimostrare il suo valore.
Tutti pensavano che stesse stravolgendo il gioco naturale di Sinner.
No, non lo stava stravolgendo, gli stava introducendo di volta in volta le novita necessarie a Sinner per completare il suo bagaglio tecnico-tattico, affinché. Jannik potesse affrontare i suoi avversari con più armi. E il nostro ragazzo queste armi le portava in campo con grande coraggio a costo di perdere qualche punto, qualche game, qualche set, qualche partita, pena a volte, qualche figuraccia: volee strampalate, discese a rete con tempi sballati, qualche palla corta inguardabile o fuori luogo come pure qualche smash totalmente toppato.
Faceva parte del piano, allenare nuovi colpi e nuovi schemi, a volte riusciti a volte no, alternando brutte partite ad altre bellissime a volte perse ma il più delle volte sempre vinte a denti stretti e con una determinazione immensa. Sofferenze enormi, dubbi e continue critiche.
Ma sia coach che giocatore andavano avanti con caparbietà e testa china, sapendo che quelle novità si nutrono di tempo,
Infatti Cahill in una recente intervista ha preannunciato ulteriori novità tattiche nel gioco di Sinner, ma visibili fra non meno di 18 mesi.
Io, personalmente, sapevo che serviva tempo, anche se non posso negare che i miei dubbi li ho avuti, più di una volta. Ma ritenevo giusto giudicare il loro lavoro dopo almeno 12 mesi. Il 2022 non era un anno da considerare attendibile perché Sinner è stato preso in corsa, senza conoscerlo ancora bene, fisicamente e umanamente, senza sapere che tipo di preparazione aveva svolto ad inizio anno.
Il 2023 era l’anno cruciale per fare una valutazione obiettiva del loro lavoro.
Penso sia corretto complimentarsi anche col resto del team, Ferrara e Naldi per il supporto fondamentale al lavoro dei coach e penso sia giusto terminare con una sola frase: avevano ragione loro.

Come non quotare!!!!

41
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EDBORG (Guest) 14-12-2023 13:55

Nole perde sempre l’occasione di starsene zitto, rendendo molto evidente il motivo per cui non sarà mai amato come Federer o Nadal (nonostante sia oggettivamente il più forte di sempre).

40
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Scaino 14-12-2023 13:55

@ Koko (#3871779)

Guardate che anche in Svizzera è scoppiata la Sinner-mania!

39
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Paola (Guest) 14-12-2023 13:54

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Aiuto,Novak Djokovic ha scatenato tifoserie incallite e orgoglio italico .
Daje al “rosicone,piccolo uomo,non sarà mai il Goat,come Roger e Rafa,Novax…ti brucia per i tre match point annullati,lo sfondiamo agli AO,facciamolo ritirare…”

Djokovic non ha sicuramente peli sulla linqua,non è simpaticissimo,ma penso che metta in luce un sistema che in parte tende a boicottarlo. Nel 2021 ad esempio il suo team non fu preso nemmeno in considerazione,come è successo anche altre volte.
Insomma Djokovic non si autoallena,non campa di rendita pur avendo un talento straordinario,eppure per il modo in cui questa ultima polemica sul premio è venuta fuori,lo sta facendo passare per il “rosicone” per un premio che non spetta nemmeno a lui,ma al suo allenatore

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-1: Detuqueridapresencia
Federer the best (Guest) 14-12-2023 13:39

Scritto da antoniov

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Beh, se ha detto quello pubblicamente, figuriamoci in cuor loro a che livello possano rosicare sia lo stesso Djokovic che il suo coach.
Sinceramente non mi sarei aspettato proprio da Djokovic una simile polemica. Tra l’altro, i risultati conseguiti dal serbo nel 2023 sono decisamente più merito suo che non del suo coach !

probabilmente Djokovic ha fatto questo post anche per sostenere il suo allenatore (che ha la pazienza di Giobbe). Magari è stato poco elegante,ma non megalomane/rosicone come la fan base di Jannik lo sta dipingendo.Non si vince mai da soli,senza un team dietro. Complimenti a Panichi piuttosto 😉

37
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Ultraviolet 14-12-2023 13:38

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Nel 2021 ha vinto Facundo Lugones, allenatore di Norrie, che aveva di gran lunga fatto meno risultati di Sinner, ma non ricordo post al veleno. Sì, decisamente i giovani stanno tirando fuori la bestia che è in lui, per sua stessa ammissione.
Non era tanto difficile capire che una persona della sua esperienza ed età è considerato uno che si allena ” da solo “

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Alex77 (Guest) 14-12-2023 13:32

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Post poco elegante, missá che a Nole non è ancora andata giù Malaga.. nessuno nega che abbia fatto un’annata straordinaria, ma l’influenza di Vagnozzi/Cahill sui risultati e il gioco di Jannik li ritengo di molto superiori a quella di Ivanisevic sul serbo che gioca, ormai, con il pilota automatico

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+1: gio60
Brufen (Guest) 14-12-2023 13:03

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Non credo ce l’abbia con Vagno o Cahill, ma difende – comprensibilmente – la sua gente. E in effetti i “numeri” di Ivanisevic sono impressionanti, a prescindere da quali possano essere i suoi effettivi meriti… Personalmente, io ho da tempo l’impressione che Goran stia lì più che altro a fare il pungiball, per prendersi le urla e gli improperi di Nole a partita on corso. E che il “vero” allenatore in questo momento, anche sul piano tecnico/tennistico, sia Panichi.

34
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Zio (Guest) 14-12-2023 12:58

Scritto da Taigo
Felice per entrambi, ma più per Vagnozzi visto il carico di responsabilità che si è preso sulle spalle assumendo l’incarico nel 2022 e le connesse inevitabili critiche, spesso anche offensive, che ha dovuto subire sin da subito da parte dei suoi emeriti connazionali.
Detto questo, gran parte del merito va anche in questo caso dato a Jannik Sinner, che alla veneranda età di vent’anni ha avuto la maturità e il coraggio, prendendo TUTTI in contropiede, di stravolgere la propria vita professionale facendo il passo che tutti conosciamo.
Alzi la mano chi non ha per un momento storto la bocca o arricciato il naso quando Jannik annunciò dopo gli AO del 2022 la fine del suo rapporto con Piatti e l’inizio del sodalizio con Vagnozzi (…Vagnozzi chi??!).
Non c’è che dire, Jannik ci aveva visto giusto in tutto!!

Io ho visto il cambio come una cosa positiva. Jannik si è reso conto che non stava diventando quello che si era immaginato e allora ha cercato qualcuno che lo accompagnasse nel suo percorso.

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antoniov (Guest) 14-12-2023 12:52

Scritto da Paolo
Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.
“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

Beh, se ha detto quello pubblicamente, figuriamoci in cuor loro a che livello possano rosicare sia lo stesso Djokovic che il suo coach.

Sinceramente non mi sarei aspettato proprio da Djokovic una simile polemica. Tra l’altro, i risultati conseguiti dal serbo nel 2023 sono decisamente più merito suo che non del suo coach !

32
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+1: Pippolivetennis
enzo la barbera (Guest) 14-12-2023 12:46

Vero, pero “a botta o mastru”* come diciamo in Sicilia, ma credo in tutta Italia, l’ha data l’australiano Darren Cahill. *Tradotto vuol dire “il colpo decisivo del maestro”, enzo

31
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-1: Detuqueridapresencia, Marco M.
Markux (Guest) 14-12-2023 12:44

Vagnozzi e Socio sono come 2 mezzi uomini che unite le forze ipensano di essere un Uomo.

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-1: Marco M., brunodalla, Detuqueridapresencia, Luca Martin
GIOTAD 14-12-2023 12:39

Scritto da Marco M.

Scritto da Alex77

Scritto da Taigo
Felice per entrambi, ma più per Vagnozzi visto il carico di responsabilità che si è preso sulle spalle assumendo l’incarico nel 2022 e le connesse inevitabili critiche, spesso anche offensive, che ha dovuto subire sin da subito da parte dei suoi emeriti connazionali.
Detto questo, gran parte del merito va anche in questo caso dato a Jannik Sinner, che alla veneranda età di vent’anni ha avuto la maturità e il coraggio, prendendo TUTTI in contropiede, di stravolgere la propria vita professionale facendo il passo che tutti conosciamo.
Alzi la mano chi non ha per un momento storto la bocca o arricciato il naso quando Jannik annunciò dopo gli AO del 2022 la fine del suo rapporto con Piatti e l’inizio del sodalizio con Vagnozzi (…Vagnozzi chi??!).
Non c’è che dire, Jannik ci aveva visto giusto in tutto!!

Guarda, non per fare il fenomeno, ma io e altri qui non abbiamo storto il naso o pensato male quando Jannik scelse Vagnozzi semplicemente perché non si poteva giudicare il nuovo “sodalizio” prima ancora di vederlo all’opera in primis e tantomeno senza poi dargli il tempo di lavorare e vedere se il nuovo corso funzionasse.. è logico che le novità abbiano bisogno di tempo per attecchire, ma è il tempo e i risultati successivamente che danno la risposta se cambiare sia valsa la pena.. concetto ottimamente espresso da Pippo, qui molti hanno sparato alle prime difficoltà, logiche, ripeto, dando dei disgraziati alle guide tecniche, dimostrando faziosità, malafede e frustrazione a livello top.. questo riconoscimento è anche alla faccia loro ( sua in particolare) anche se il punto esclamativo l’hanno messo i risultati grandissimi di Jannik

AdvertisementAdvertisementEravamo qua a difendere Jannik, e di conseguenza i suoi coach, quando ha avuto problemi con le vesciche e poi con i pollini.
Quando ha mollato “padre putativo” Piatti c’è stato un attimo di smarrimento da parte di tutti ed è ovvio, ma si vedeva già dalle prime uscite che stava lavorando per costruire e le sconfitte non erano dovute ad una involuzione, ma ai tentativi di cambiare e migliorare il suo tennis.
L’unico momento in cui ho pensato che il destino non fosse dalla sua è stato quando ha fallito quel match point con Alcaraz agli US-Open. Poi dall’inizio del 2023 solo un cieco avrebbe potuto avere dubbi e ora si sogna davvero in grande, per me può superare Connors, Agassi e Lendl nel numero degli Slam (8), forse arrivare anche a Borg (11).
Poi l’imponderabile è sempre dietro l’angolo, ma il ragazzo che a Bergamo fece sognare tanti italiani oggi è una solida realtà del tennis mondiale.

Concordo e preciserò che conoscendo alcune persone non vedenti (so bene che la tua è una semplice battuta o modo di dire, ma alcuni “ciechi” guardano e seguono Jannik e lèggono questo sito) posso assicurarti che proprio loro sono sicuramente tra i primi a non aver avuto dubbi su Jan, sul suo essere “diverso” dai tennisti che ci sono adesso in attività, sulle sue qualità e capacità dentro e fuori dal campo, perché non avendo la vista sono più empatici dei normodotati. A proposito, @redazione, avete novità sul tentativo di far “incontrare” Jannik e la sua tifosa n.1, AriforJannik?

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+1: Marco M.
Paolo (Guest) 14-12-2023 12:12

Post al veleno di Djokovic contro il
Premio a Vagnozzi e Cahill.

“Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno. Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le ATP Finals e avere fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach…“.

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Alex77 (Guest) 14-12-2023 12:00

Scritto da Marco M.

Scritto da Alex77

Scritto da Taigo
Felice per entrambi, ma più per Vagnozzi visto il carico di responsabilità che si è preso sulle spalle assumendo l’incarico nel 2022 e le connesse inevitabili critiche, spesso anche offensive, che ha dovuto subire sin da subito da parte dei suoi emeriti connazionali.
Detto questo, gran parte del merito va anche in questo caso dato a Jannik Sinner, che alla veneranda età di vent’anni ha avuto la maturità e il coraggio, prendendo TUTTI in contropiede, di stravolgere la propria vita professionale facendo il passo che tutti conosciamo.
Alzi la mano chi non ha per un momento storto la bocca o arricciato il naso quando Jannik annunciò dopo gli AO del 2022 la fine del suo rapporto con Piatti e l’inizio del sodalizio con Vagnozzi (…Vagnozzi chi??!).
Non c’è che dire, Jannik ci aveva visto giusto in tutto!!

Guarda, non per fare il fenomeno, ma io e altri qui non abbiamo storto il naso o pensato male quando Jannik scelse Vagnozzi semplicemente perché non si poteva giudicare il nuovo “sodalizio” prima ancora di vederlo all’opera in primis e tantomeno senza poi dargli il tempo di lavorare e vedere se il nuovo corso funzionasse.. è logico che le novità abbiano bisogno di tempo per attecchire, ma è il tempo e i risultati successivamente che danno la risposta se cambiare sia valsa la pena.. concetto ottimamente espresso da Pippo, qui molti hanno sparato alle prime difficoltà, logiche, ripeto, dando dei disgraziati alle guide tecniche, dimostrando faziosità, malafede e frustrazione a livello top.. questo riconoscimento è anche alla faccia loro ( sua in particolare) anche se il punto esclamativo l’hanno messo i risultati grandissimi di Jannik

Eravamo qua a difendere Jannik, e di conseguenza i suoi coach, quando ha avuto problemi con le vesciche e poi con i pollini.
Quando ha mollato “padre putativo” Piatti c’è stato un attimo di smarrimento da parte di tutti ed è ovvio, ma si vedeva già dalle prime uscite che stava lavorando per costruire e le sconfitte non erano dovute ad una involuzione, ma ai tentativi di cambiare e migliorare il suo tennis.
L’unico momento in cui ho pensato che il destino non fosse dalla sua è stato quando ha fallito quel match point con Alcaraz agli US-Open. Poi dall’inizio del 2023 solo un cieco avrebbe potuto avere dubbi e ora si sogna davvero in grande, per me può superare Connors, Agassi e Lendl nel numero degli Slam (8), forse arrivare anche a Borg (11).
Poi l’imponderabile è sempre dietro l’angolo, ma il ragazzo che a Bergamo fece sognare tanti italiani oggi è una solida realtà del tennis mondiale.

11? Orco Marco, magari, intanto vinciamo il primo va là, poi chissà 🙂

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+1: Marco M.
Alex77 (Guest) 14-12-2023 11:57

Scritto da Koko
@ Alex77 (#3871739)
Uno che porta in Semi slam Cecchinato è un coach mondiale!

Vero, bisognerebbe spiegarlo a più di qualcuno che ha sparazzato a zero e che, sono sicuro, lo rifarà alla prima sconfitta di Jannik

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+1: Detuqueridapresencia
Pier (Guest) 14-12-2023 11:32

Mi unisco ai complimenti per il team ed in particolare per Vagnozzi. Qualcuno storse il naso è vero ed era legittimo (nel calcio si discutono grandi allenatori) ma in altri casi gli venne dato dell’incompetente, incapace di stimolare un ragazzo forse troppo tranquillo di fronte a dei leoni.
Ricordo che chiesi quali fossero gli allenatori sul mercato e quali fossero capaci di magie. Non nego il valore del tecnico ovviamente, neppure quello ora in voga dell’ex campione ma questo è uno sport particolare : il giocatore formato non cambia drasticamente, affina e consolida, matura emotivamente e serve un tecnico con cui in primis interagire. È molto mentale insomma perché si deve creare “fiducia”: Lendl con Murray riusciva, con Zverev no.
E, aggiungo,questo è un attestato di stima per il nostro movimento, come un Ancelotti nel calcio che è richiestissimo.
A volte siamo un paese straordinario davvero.

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Cerveza (Guest) 14-12-2023 11:29

Dove sono adesso i Piatti boys? 😀

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+1: Detuqueridapresencia
antoniov (Guest) 14-12-2023 11:25

Giusto tributo per chi sta seguendo Jannik Sinner.

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Marco M. 14-12-2023 10:42

Scritto da Alex77

Scritto da Taigo
Felice per entrambi, ma più per Vagnozzi visto il carico di responsabilità che si è preso sulle spalle assumendo l’incarico nel 2022 e le connesse inevitabili critiche, spesso anche offensive, che ha dovuto subire sin da subito da parte dei suoi emeriti connazionali.
Detto questo, gran parte del merito va anche in questo caso dato a Jannik Sinner, che alla veneranda età di vent’anni ha avuto la maturità e il coraggio, prendendo TUTTI in contropiede, di stravolgere la propria vita professionale facendo il passo che tutti conosciamo.
Alzi la mano chi non ha per un momento storto la bocca o arricciato il naso quando Jannik annunciò dopo gli AO del 2022 la fine del suo rapporto con Piatti e l’inizio del sodalizio con Vagnozzi (…Vagnozzi chi??!).
Non c’è che dire, Jannik ci aveva visto giusto in tutto!!

Guarda, non per fare il fenomeno, ma io e altri qui non abbiamo storto il naso o pensato male quando Jannik scelse Vagnozzi semplicemente perché non si poteva giudicare il nuovo “sodalizio” prima ancora di vederlo all’opera in primis e tantomeno senza poi dargli il tempo di lavorare e vedere se il nuovo corso funzionasse.. è logico che le novità abbiano bisogno di tempo per attecchire, ma è il tempo e i risultati successivamente che danno la risposta se cambiare sia valsa la pena.. concetto ottimamente espresso da Pippo, qui molti hanno sparato alle prime difficoltà, logiche, ripeto, dando dei disgraziati alle guide tecniche, dimostrando faziosità, malafede e frustrazione a livello top.. questo riconoscimento è anche alla faccia loro ( sua in particolare) anche se il punto esclamativo l’hanno messo i risultati grandissimi di Jannik

Eravamo qua a difendere Jannik, e di conseguenza i suoi coach, quando ha avuto problemi con le vesciche e poi con i pollini.
Quando ha mollato “padre putativo” Piatti c’è stato un attimo di smarrimento da parte di tutti ed è ovvio, ma si vedeva già dalle prime uscite che stava lavorando per costruire e le sconfitte non erano dovute ad una involuzione, ma ai tentativi di cambiare e migliorare il suo tennis.
L’unico momento in cui ho pensato che il destino non fosse dalla sua è stato quando ha fallito quel match point con Alcaraz agli US-Open. Poi dall’inizio del 2023 solo un cieco avrebbe potuto avere dubbi e ora si sogna davvero in grande, per me può superare Connors, Agassi e Lendl nel numero degli Slam (8), forse arrivare anche a Borg (11).
Poi l’imponderabile è sempre dietro l’angolo, ma il ragazzo che a Bergamo fece sognare tanti italiani oggi è una solida realtà del tennis mondiale.

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+1: Detuqueridapresencia, Gilgamesh
Dr Ivo (Guest) 14-12-2023 10:32

In teoria Jannik meriterebbe pienamente anche i due Award restanti. Sicuramente il Most Improved, anche se poi magari lo daranno a Shelton, passare da n. 15 a n. 4 richiede di fare molti più punti che non passare da 96 a 17. Quanto al Fair Play, il va sans dire… basti pensare a quanto ci tenesse a vincere le Finals a Torino… e ciononostante ha giocato e vinto con Djokovic una partita vera, che avrebbe avuto interesse a perdere? Chi ha dato migliore dimostrazione di Fair play nel corso di quest’anno?

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zedarioz 14-12-2023 10:21

Scritto da walden

Scritto da zedarioz
Speriamo che lo vincano anche nel 2024………..

Speriamo che vincano gli Slam

Ovviamente era sottinteso che se partendo da n.4, vincono ancora il premio, vuol dire che non solo si è confermato ma ha avuto risultati eccezionali….. 1000 e Davis li ha già vinti……

20
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+1: Marco M.
Koko (Guest) 14-12-2023 10:17

@ Alex77 (#3871739)

Uno che porta in Semi slam Cecchinato è un coach mondiale!

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+1: Scaino
Koko (Guest) 14-12-2023 10:09

@ Racchetta (#3871771)

Non tutto il mondo è latinosfera! Molti anglosassoni tedescoidi USA preferiscono comunque Sinner!

18
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LucianoIM 14-12-2023 10:05

@ brunodalla (#3871750)

Vagnozzi non era manco degno di essere considerato mediocre.

“… Sarebbe bastato un COACH MEDIOCRE per far fare questo unico ulteriore passo in avanti ad un FENOMENO che era già nei top 10 mondiali a 20 anni (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Ostinarsi a parlare di “gioco al volo” per uno come Sinner significa essere dei pazzi, oppure essere in malafede…”.

Punto oggettivamente più basso della stagione di Jannik: Roland Garros.

Anche i commenti comunque non scherzavano: https://www.livetennis.it/post/390523/roland-garros-delusione-sinner-non-sfrutta-due-match-point-nel-quarto-set-e-subisce-la-rimonta-di-altmaier-una-partita-epica-durata-5-ore-e-26-minuti/comment-page-3/#comments

17
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+1: Detuqueridapresencia
Racchetta 14-12-2023 09:59

Un premio importante soprattutto per Vagnozzi, che entra così nel Gotha degli allenatori, assicurandosi così anche un futuro di ingaggi importanti, se li vorrà.
Per Cahill è una soddisfazione, ma il suo standing di coach di prima fascia era già consolidato prima di questo premio.

Devo dire che questo premio non mi stupisce, mentre mi ha stupito quello di Jannik da parte dei fan. Sinceramente pensavo che Alcaraz, soprattutto, avesse molto più appeal sui tifosi: più giovane, più spettacolare, più vincente, più seguito sui social. Probabilmente ha influito anche il fatto che il premio è stato assegnato in questo periodo, dopo l’eccezionale exploit di Sinner.

16
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+1: Ultraviolet, Marco M., Navaioh69, Gilgamesh
brunodalla 14-12-2023 09:05

ma non erano dei “disgraziati”?

15
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+1: Pippolivetennis, Marco M., Detuqueridapresencia, Rovescio al tramonto, Navaioh69, Gilgamesh, il capitano, Scaino
Giampi 14-12-2023 08:52

Scritto da LucianoIM
Questo premio sarà per sempre.
Per sempre Vagnozzi e Cahill saranno i migliori allenatori del 2023.
Come, penso, lo saranno altre volte.
Anche in un futuro, spero lontano, quando non seguiranno più Jannik.
È un premio alla costanza, al lavoro giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento.
Superando sconfitte e delusioni. Superando momenti sportivamente difficili.
È anche la prima di tante rivincite personali su critiche e insulti vari.
Sono certo che già da oggi verrà messo da parte ma si tratta comunque di una clamorosa iniezione di fiducia e di autostima per tutto il team.
Bravi davvero.

Dopo il nostro “semola” premiati anche il mago Merlino e il suo assistente Anacleto…vediamo se il nostro giovane scudiero sarà pronto per estrarre la spada dalla roccia e diventare “king Jannik”…

14
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+1: Scaino
Alex77 (Guest) 14-12-2023 08:46

Scritto da Taigo
Felice per entrambi, ma più per Vagnozzi visto il carico di responsabilità che si è preso sulle spalle assumendo l’incarico nel 2022 e le connesse inevitabili critiche, spesso anche offensive, che ha dovuto subire sin da subito da parte dei suoi emeriti connazionali.
Detto questo, gran parte del merito va anche in questo caso dato a Jannik Sinner, che alla veneranda età di vent’anni ha avuto la maturità e il coraggio, prendendo TUTTI in contropiede, di stravolgere la propria vita professionale facendo il passo che tutti conosciamo.
Alzi la mano chi non ha per un momento storto la bocca o arricciato il naso quando Jannik annunciò dopo gli AO del 2022 la fine del suo rapporto con Piatti e l’inizio del sodalizio con Vagnozzi (…Vagnozzi chi??!).
Non c’è che dire, Jannik ci aveva visto giusto in tutto!!

Guarda, non per fare il fenomeno, ma io e altri qui non abbiamo storto il naso o pensato male quando Jannik scelse Vagnozzi semplicemente perché non si poteva giudicare il nuovo “sodalizio” prima ancora di vederlo all’opera in primis e tantomeno senza poi dargli il tempo di lavorare e vedere se il nuovo corso funzionasse.. è logico che le novità abbiano bisogno di tempo per attecchire, ma è il tempo e i risultati successivamente che danno la risposta se cambiare sia valsa la pena.. concetto ottimamente espresso da Pippo, qui molti hanno sparato alle prime difficoltà, logiche, ripeto, dando dei disgraziati alle guide tecniche, dimostrando faziosità, malafede e frustrazione a livello top.. questo riconoscimento è anche alla faccia loro ( sua in particolare) anche se il punto esclamativo l’hanno messo i risultati grandissimi di Jannik

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+1: walden, Il peccatore, Marco M., Navaioh69, Gilgamesh
Taigo 14-12-2023 08:28

Felice per entrambi, ma più per Vagnozzi visto il carico di responsabilità che si è preso sulle spalle assumendo l’incarico nel 2022 e le connesse inevitabili critiche, spesso anche offensive, che ha dovuto subire sin da subito da parte dei suoi emeriti connazionali.
Detto questo, gran parte del merito va anche in questo caso dato a Jannik Sinner, che alla veneranda età di vent’anni ha avuto la maturità e il coraggio, prendendo TUTTI in contropiede, di stravolgere la propria vita professionale facendo il passo che tutti conosciamo.
Alzi la mano chi non ha per un momento storto la bocca o arricciato il naso quando Jannik annunciò dopo gli AO del 2022 la fine del suo rapporto con Piatti e l’inizio del sodalizio con Vagnozzi (…Vagnozzi chi??!).
Non c’è che dire, Jannik ci aveva visto giusto in tutto!!

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+1: Pippolivetennis, gio60, Marco M., Detuqueridapresencia, Navaioh69
Detuqueridapresencia 14-12-2023 08:27

Scritto da walden

Scritto da Pippolivetennis
Strafelice per entrambi.
In questi casi non si dovrebbero fare distinzioni ma non me ne voglia Cahill se sono strafelice soprattutto per Vagnozzi.
Persona umile come Jannik, che si è preso un’enorme responsabilità, dimostrando grande coraggio e grandi capacità.
Ha lavorato in silenzio, beccandosi valanghe di critiche ingiuste fin da subito senza che gli venisse dato il tempo di dimostrare il suo valore.
Tutti pensavano che stesse stravolgendo il gioco naturale di Sinner.
No, non lo stava stravolgendo, gli stava introducendo di volta in volta le novita necessarie a Sinner per completare il suo bagaglio tecnico-tattico, affinché. Jannik potesse affrontare i suoi avversari con più armi. E il nostro ragazzo queste armi le portava in campo con grande coraggio a costo di perdere qualche punto, qualche game, qualche set, qualche partita, pena a volte, qualche figuraccia: volee strampalate, discese a rete con tempi sballati, qualche palla corta inguardabile o fuori luogo come pure qualche smash totalmente toppato.
Faceva parte del piano, allenare nuovi colpi e nuovi schemi, a volte riusciti a volte no, alternando brutte partite ad altre bellissime a volte perse ma il più delle volte sempre vinte a denti stretti e con una determinazione immensa. Sofferenze enormi, dubbi e continue critiche.
Ma sia coach che giocatore andavano avanti con caparbietà e testa china, sapendo che quelle novità si nutrono di tempo,
Infatti Cahill in una recente intervista ha preannunciato ulteriori novità tattiche nel gioco di Sinner, ma visibili fra non meno di 18 mesi.
Io, personalmente, sapevo che serviva tempo, anche se non posso negare che i miei dubbi li ho avuti, più di una volta. Ma ritenevo giusto giudicare il loro lavoro dopo almeno 12 mesi. Il 2022 non era un anno da considerare attendibile perché Sinner è stato preso in corsa, senza conoscerlo ancora bene, fisicamente e umanamente, senza sapere che tipo di preparazione aveva svolto ad inizio anno.
Il 2023 era l’anno cruciale per fare una valutazione obiettiva del loro lavoro.
Penso sia corretto complimentarsi anche col resto del team, Ferrara e Naldi per il supporto fondamentale al lavoro dei coach e penso sia giusto terminare con una sola frase: avevano ragione loro.

Se penso alla torna di personaggi che gli suggerivano di mollarli…. Dovrebbero come minimo Venier qui a chiedere scusa a loro ed anche a noi che abbiamo creduto sin dall’ inizio. Capito, Luce nella Notte?

Light in the night
Two great coaches but you are only a light in the night
Up to the moment
Jannik said his first GO GO
Little did you know
Tennis was just a glance away

Rielaborazione da Frank Sinatra dedicata a Luce nella notte nella speranza che si redima e venga qui ad ammettere di avere sbagliato.

11
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+1: Pippolivetennis, Marco M., il capitano
LucianoIM 14-12-2023 08:18

Questo premio sarà per sempre.
Per sempre Vagnozzi e Cahill saranno i migliori allenatori del 2023.
Come, penso, lo saranno altre volte.

Anche in un futuro, spero lontano, quando non seguiranno più Jannik.

È un premio alla costanza, al lavoro giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento.

Superando sconfitte e delusioni. Superando momenti sportivamente difficili.

È anche la prima di tante rivincite personali su critiche e insulti vari.

Sono certo che già da oggi verrà messo da parte ma si tratta comunque di una clamorosa iniezione di fiducia e di autostima per tutto il team.

Bravi davvero.

10
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+1: Giampi, Pippolivetennis, Marco M., Navaioh69
Pippolivetennis 14-12-2023 08:03

@ Alex77 (#3871716)

Grazie Alex77, hai fatto bene ad aggiungere altre giustissime considerazioni a quello che ho scritto.
Se ne possono aggiungere anche altre, io sono stato fin troppo lungo nel mio commento, ma questi due coach meritano tanto, quindi scrivete.
Per quanto riguarda Luce nella notte, lasciamo stare. Qualcuno mi aveva fatto notare qualcosa su questo utente, forse tu o forse Detuqueridapresencia.
Ho avuto modo di scambiare un po’ di messaggi, ma preferisco non rientrare in polemiche con lui. Ho capito com’è fatto e lascio perdere (tempo perso).
Un saluto e forza tutto il team Sinner!

9
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+1: Detuqueridapresencia, Marco M., il capitano
-1: Pippolivetennis
Alex77 (Guest) 14-12-2023 07:32

Merit

Scritto da Pippolivetennis
Strafelice per entrambi.
In questi casi non si dovrebbero fare distinzioni ma non me ne voglia Cahill se sono strafelice soprattutto per Vagnozzi.
Persona umile come Jannik, che si è preso un’enorme responsabilità, dimostrando grande coraggio e grandi capacità.
Ha lavorato in silenzio, beccandosi valanghe di critiche ingiuste fin da subito senza che gli venisse dato il tempo di dimostrare il suo valore.
Tutti pensavano che stesse stravolgendo il gioco naturale di Sinner.
No, non lo stava stravolgendo, gli stava introducendo di volta in volta le novita necessarie a Sinner per completare il suo bagaglio tecnico-tattico, affinché. Jannik potesse affrontare i suoi avversari con più armi. E il nostro ragazzo queste armi le portava in campo con grande coraggio a costo di perdere qualche punto, qualche game, qualche set, qualche partita, pena a volte, qualche figuraccia: volee strampalate, discese a rete con tempi sballati, qualche palla corta inguardabile o fuori luogo come pure qualche smash totalmente toppato.
Faceva parte del piano, allenare nuovi colpi e nuovi schemi, a volte riusciti a volte no, alternando brutte partite ad altre bellissime a volte perse ma il più delle volte sempre vinte a denti stretti e con una determinazione immensa. Sofferenze enormi, dubbi e continue critiche.
Ma sia coach che giocatore andavano avanti con caparbietà e testa china, sapendo che quelle novità si nutrono di tempo,
Infatti Cahill in una recente intervista ha preannunciato ulteriori novità tattiche nel gioco di Sinner, ma visibili fra non meno di 18 mesi.
Io, personalmente, sapevo che serviva tempo, anche se non posso negare che i miei dubbi li ho avuti, più di una volta. Ma ritenevo giusto giudicare il loro lavoro dopo almeno 12 mesi. Il 2022 non era un anno da considerare attendibile perché Sinner è stato preso in corsa, senza conoscerlo ancora bene, fisicamente e umanamente, senza sapere che tipo di preparazione aveva svolto ad inizio anno.
Il 2023 era l’anno cruciale per fare una valutazione obiettiva del loro lavoro.
Penso sia corretto complimentarsi anche col resto del team, Ferrara e Naldi per il supporto fondamentale al lavoro dei coach e penso sia giusto terminare con una sola frase: avevano ragione loro.

Perfetto Pippo, aggiungo anche che i 2 sono fondamentali anche dal lato caratteriale, la loro pacatezza quando Jannik è in difficoltà durante i match, gli infonde tranquillità e non ansia o nervosismo aggiuntivo.. inoltre, entrambi puntano più in alto, a completare e migliorare ulteriormente Jannik in una comunità d’intenti che si fonde perfettamente, grandi tutti!!
Ps Luce nella Notte… ci siamo capiti eh

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+1: Pippolivetennis, Detuqueridapresencia, gio60, Marco M., Navaioh69, GIOTAD, il capitano
walden 14-12-2023 07:20

Scritto da Pippolivetennis
Strafelice per entrambi.
In questi casi non si dovrebbero fare distinzioni ma non me ne voglia Cahill se sono strafelice soprattutto per Vagnozzi.
Persona umile come Jannik, che si è preso un’enorme responsabilità, dimostrando grande coraggio e grandi capacità.
Ha lavorato in silenzio, beccandosi valanghe di critiche ingiuste fin da subito senza che gli venisse dato il tempo di dimostrare il suo valore.
Tutti pensavano che stesse stravolgendo il gioco naturale di Sinner.
No, non lo stava stravolgendo, gli stava introducendo di volta in volta le novita necessarie a Sinner per completare il suo bagaglio tecnico-tattico, affinché. Jannik potesse affrontare i suoi avversari con più armi. E il nostro ragazzo queste armi le portava in campo con grande coraggio a costo di perdere qualche punto, qualche game, qualche set, qualche partita, pena a volte, qualche figuraccia: volee strampalate, discese a rete con tempi sballati, qualche palla corta inguardabile o fuori luogo come pure qualche smash totalmente toppato.
Faceva parte del piano, allenare nuovi colpi e nuovi schemi, a volte riusciti a volte no, alternando brutte partite ad altre bellissime a volte perse ma il più delle volte sempre vinte a denti stretti e con una determinazione immensa. Sofferenze enormi, dubbi e continue critiche.
Ma sia coach che giocatore andavano avanti con caparbietà e testa china, sapendo che quelle novità si nutrono di tempo,
Infatti Cahill in una recente intervista ha preannunciato ulteriori novità tattiche nel gioco di Sinner, ma visibili fra non meno di 18 mesi.
Io, personalmente, sapevo che serviva tempo, anche se non posso negare che i miei dubbi li ho avuti, più di una volta. Ma ritenevo giusto giudicare il loro lavoro dopo almeno 12 mesi. Il 2022 non era un anno da considerare attendibile perché Sinner è stato preso in corsa, senza conoscerlo ancora bene, fisicamente e umanamente, senza sapere che tipo di preparazione aveva svolto ad inizio anno.
Il 2023 era l’anno cruciale per fare una valutazione obiettiva del loro lavoro.
Penso sia corretto complimentarsi anche col resto del team, Ferrara e Naldi per il supporto fondamentale al lavoro dei coach e penso sia giusto terminare con una sola frase: avevano ragione loro.

Se penso alla torna di personaggi che gli suggerivano di mollarli…. Dovrebbero come minimo Venier qui a chiedere scusa a loro ed anche a noi che abbiamo creduto sin dall’ inizio. Capito, Luce nella Notte?

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walden 14-12-2023 07:16

Scritto da zedarioz
Speriamo che lo vincano anche nel 2024………..

Speriamo che vincano gli Slam

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walden 14-12-2023 07:16

Scritto da zedarioz
Speriamo che lo vincano anche nel 2024………..

Speriamo che vincano gli Slam

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Roberto Eusebi (Guest) 14-12-2023 06:51

Sacrosanto! Hanno preso un giocatore che da fondocampo era un lanciatore di lavandini ma che a rete veniva solo a stringere la mano, e lo hanno trasformato in un giocatore all court che adesso tira vasche da bagno da fondo. Per non parlare poi dei miglioramenti al servizio e delle variazioni sul tema ..

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Pippolivetennis 14-12-2023 02:54

Strafelice per entrambi.
In questi casi non si dovrebbero fare distinzioni ma non me ne voglia Cahill se sono strafelice soprattutto per Vagnozzi.
Persona umile come Jannik, che si è preso un’enorme responsabilità, dimostrando grande coraggio e grandi capacità.
Ha lavorato in silenzio, beccandosi valanghe di critiche ingiuste fin da subito senza che gli venisse dato il tempo di dimostrare il suo valore.
Tutti pensavano che stesse stravolgendo il gioco naturale di Sinner.
No, non lo stava stravolgendo, gli stava introducendo di volta in volta le novita necessarie a Sinner per completare il suo bagaglio tecnico-tattico, affinché. Jannik potesse affrontare i suoi avversari con più armi. E il nostro ragazzo queste armi le portava in campo con grande coraggio a costo di perdere qualche punto, qualche game, qualche set, qualche partita, pena a volte, qualche figuraccia: volee strampalate, discese a rete con tempi sballati, qualche palla corta inguardabile o fuori luogo come pure qualche smash totalmente toppato.
Faceva parte del piano, allenare nuovi colpi e nuovi schemi, a volte riusciti a volte no, alternando brutte partite ad altre bellissime a volte perse ma il più delle volte sempre vinte a denti stretti e con una determinazione immensa. Sofferenze enormi, dubbi e continue critiche.
Ma sia coach che giocatore andavano avanti con caparbietà e testa china, sapendo che quelle novità si nutrono di tempo,
Infatti Cahill in una recente intervista ha preannunciato ulteriori novità tattiche nel gioco di Sinner, ma visibili fra non meno di 18 mesi.
Io, personalmente, sapevo che serviva tempo, anche se non posso negare che i miei dubbi li ho avuti, più di una volta. Ma ritenevo giusto giudicare il loro lavoro dopo almeno 12 mesi. Il 2022 non era un anno da considerare attendibile perché Sinner è stato preso in corsa, senza conoscerlo ancora bene, fisicamente e umanamente, senza sapere che tipo di preparazione aveva svolto ad inizio anno.
Il 2023 era l’anno cruciale per fare una valutazione obiettiva del loro lavoro.
Penso sia corretto complimentarsi anche col resto del team, Ferrara e Naldi per il supporto fondamentale al lavoro dei coach e penso sia giusto terminare con una sola frase: avevano ragione loro.

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zedarioz 14-12-2023 02:54

Speriamo che lo vincano anche nel 2024………..

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AndyZebra1896 (Guest) 14-12-2023 02:32

Grandi!
Chapeau

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