Le delusioni della stagione maschile 2022
20/12/2022 08:00 
21 commenti
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Daniil Medvedev, da n.2 a n.7 di fine anno
Carlos Alcaraz, Rafael Nadal, Novak Djokovic. Questo il podio dei migliori giocatori del 2022. È indubbio che i tre grandi protagonisti della stagione appena andata in archivio sono il fenomenale nuovo n.1 al mondo, l’inossidabile campione maiorchino arrivato a 22 Slam e il serbo, che pur giocando “poco” per i noti problemi ha dominato Wimbledon e chiuso la stagione da vincitore alle Finals. Non è questo tuttavia l’approfondimento sui tre leader stagionali e su chi sia stato il migliore dei tre. Puntiamo invece la lente sulle delusioni del 2022, i giocatori che rispetto al proprio potenziale non hanno convinto, giocando al di sotto delle attese con poche vittorie, magari perdendo pure posizioni nel ranking ATP di fine anno rispetto allo scorso gennaio. Purtroppo anche nel 2022 ne troviamo diversi, e di importanti.
Daniil Medvedev
Può forse sembrare ingeneroso mettere in cima alla lista delle delusioni uno che ha toccato la prima posizione del ranking mondiale nella stagione, ma considerare positiva l’annata di Daniil Medvedev sarebbe un’offesa al suo talento e potenziale. Ha vinto due tornei, Vienna e Los Cabos, ma in questi eventi non ha affrontato nemmeno un top10. Qua casca l’asino… Il moscovita infatti quest’anno contro i migliori ha stentato assai. A parte l’Australian Open di gennaio, non ha più battuto uno tra i migliori 10 al mondo per il resto della stagione. Ha giocato un Roland Garros e soprattutto un US Open modesto, a chiusura di un’estate sul cemento nord americano mediocre, assai al di sotto delle aspettative. Ha delle scusanti: il problema alla schiena con la piccola operazione, e pure il non aver potuto giocare a Wimbledon per le note faccende belliche. Tuttavia la sensazione è che qualcosa in lui si sia rotto o almeno guastato con la terribile sconfitta agli Australian Open in finale, rimontato da Nadal. Daniil aveva la partita in pugno, saldamente al comando. È stato a una manciata di game dal secondo Slam in carriera. Per un suo momento di distrazione/follia nel terzo set ha avuto un calo, ha rimesso in corsa l’altro, e se lo trascini alla lotta feroce punto su punto, non lo batti più. Quel tarlo gli è rimasto, perché troppe volte in stagione, anche contro avversari assai meno quotati e attrezzati, nella lotta si è perso. Esempio lampante le sue ATP Finals: indoor il suo tennis fa faville, a Torino lo scorso novembre ha perso i suoi tre match, lotte, occasioni buttate. Poche volte è rimasto focalizzato sul proprio servizio, spesso è sembrato anche confuso su come giocare. Molti avversari hanno capito come giocargli contro, ma Daniil c’ha messo certamente del suo, non ottenendo assolutamente risultati in linea con il suo valore. Chiude il 2022 da n.7, l’aveva iniziato da n.2.
Denis Shapovalov
Niente di nuovo sul fronte canadese. E pensare che a Melbourne aveva illuso, con un torneo finalmente di una certa consistenza. Nessuna novità tecnica, fuochi d’artificio a go go, ma meno pallate sparacchiate via e una prima di servizio più continua. Aveva vinto battaglie nei primi turni e brillato contro Zverev negli ottavi, quindi ha ceduto contro Nadal in cinque tirati set nei quarti. Si ipotizzava un passo in avanti. Ennesima delusione. Shapo “Sciupovalov” ha ricominciato ad avvitarsi su stesso, perdendo alcune partite incredibili (vedi la semifinale a Dubai vs. Vesely, o contro Harris a Miami) e continuando a restare nel limbo del talento inespresso. Eccetto l’interessante parentesi di Roma (quarti di finale), dalla primavera all’estate ha inanellato una serie terribile di sconfitte, incluse quelle dolorose a Wimbledon (aveva fatto semifinale nel 2021) e al suo open del Canada, dove ha ceduto di schianto contro De Minaur. Dopo un match durissimo perso a New York contro Rublev (altro psicodramma, per entrambi), è volato in Asia dove ha ritrovato un barlume di efficacia, sprecando a Seoul la chance di vincere il secondo titolo in carriera, superato da un Nishioka che ha avuto solo il merito di tenerla in campo e lasciar sbagliare l’altro. A Vienna è tornato in finale, stavolta battuto da un discreto Medvedev. Shapovalov va per i 24 anni, ma di passi in avanti dal punto di vista mentale, della gestione dello stress nel match e della lucidità in campo non se ne vedono. I rivali corrono, il rischio è quello di restare solo il miglior highlights-maker del tour.
Sebastian Korda
Se non ci fosse stato il mese di ottobre, la sua stagione sarebbe stata davvero grigia e negativa. L’avevamo apprezzato alle NextGen Finals 2021 battagliare a viso aperto contro la “furia” Alcaraz, portando in campo un tennis di un’eleganza superiore. L’eleganza è rimasta, ma la consistenza? Il figlio di Petr promette molto, ma nel 2022 ha stentato terribilmente nel fare un salto di qualità, più agonistico che tecnico. Non gli manca molto, alla palla del “tu”, serve bene, forse la risposta è ancora non al livello del resto del suo bagaglio di gioco, ma è soprattutto nelle fasi caldi che “Sebi” è mancato. Ha perso troppe volte nel terzo set, troppi tiebreak, subendo più la personalità dei rivali che il loro gioco. Questo è un aspetto cruciale, che pone seri dubbi sulla sua futura evoluzione. Il lato agonistico non è per niente facile da allenare. Mentre “Shapo” scappa dalla lotta tirando a tutta e non pensando affatto, forse Korda pensa fin troppo ma diventa lento e attendista, e questo lo pone in condizione perdente contro avversari volitivi. È ancora giovane come tennis, quella 2022 è stata la sua prima vera annata completa sul tour, ma c’erano ben altre attese su di lui, come su Jenson Brooksy, altro statunitense che rientra a pieno tra le delusioni del 2022 con motivazioni piuttosto simili. Broosky si è scontrato contro avversari che non si sono fatti incantare dai suoi giochi di prestigio; Korda invece è mancato nell’imporre la sua personalità.
Alsan Karatsev
Il “ciclone” russo dopo un 2021 straordinario, soprattutto nella prima parte dell’anno, nel 2022 si è come eclissato, perdendo quella furia e intensità che l’avevano issato tra i migliori 15 al mondo. Ha toccato a febbraio il proprio best (14), forte di un successo a Sydney nella sua “amata” Australia, poi si è perso per strada, inanellando una quindicina di tornei di fila con sconfitte al primo o secondo turno. Tanti errori non forzati, servizio meno stabile, quel tennista che ti travolgeva con una velocità di piedi pazzesca e colpi a tratti straordinari è rimasto un ricordo. Ha chiuso l’anno con sole 17 vittorie e 29 sconfitte, al n.59. Se perderà i 250 punti di Sydney a inizio 2023 con un pessimo risultato uscirà addirittura dai 100. Possibile che la sua pazzesca annata 2021 resti quella della classica meteora. Peccato, perché di tennis ne ha mostrato, e anche parecchio.
Cristian Garin
Il 26enne cileno è stato uno dei “gamberi” del 2022: iniziato l’anno da n.17 (il suo best ranking) ha chiuso la stagione al n.85. È stato pure sfortunato, poiché il suo miglior torneo è stato Wimbledon (quarti, battuto da Kyrgios), quindi non ha ottenuto i punti conquistati sul campo per la nota questione legata ai tennisti russi e la ritorsione dell’ATP contro i Championships. Ha giocato non al meglio sull’amato rosso, alternando qualche buona prestazione e momenti di vuoto. Si era pure preso qualche settimana di pausa perché totalmente deluso dal proprio livello di gioco. Non è un campione, ma un tennista solido, uno che devi battere. Nel 2022 sembra aver perso la convinzione nei propri mezzi.
Ugo Humbert
9 vittorie e 21 sconfitte, passando dal n.35 di inizio stagione all’attuale n.86. Questo il magrissimo bottino del mancino di Metz, che nell’anno dei suoi 24 aspettavamo a ben altri risultati dopo la buona crescita mostrata nella scorsa stagione. Ha un tennis complicato, leggero, non può prescindere dal miglior servizio e da tanta fiducia per rischiare le sue giocate. Pare proprio averla persa per strada, vista la brutta serie di sconfitte nelle quali è incappato. Fino a Wimbledon non aveva mai vinto due partite di fila… Proprio sui prati più nobili si è preso almeno la soddisfazione di battere Ruud. È rimasta la sua unica gioia fino a settembre, quando ha vinto al Challenger di Rennes, dove tuttavia il miglior avversario sconfitto era il n,150 al mondo (l’olandese Brouwer). Davvero una miseria per un tennista estaticamente delizioso e con un certo talento.
Marco Mazzoni
TAG: Aslan Karatsev, Bilancio 2022, Cristian Garin, Daniil Medvedev, Delusioni 2022, Denis Shapovalov, Sebastian Korda, Ugo Humbert
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…e il DOGMA si impadronì sempre più del suo pensiero!!!
…come sempre sei stato perfetto!!!
…SIMPLY THE BEST!!!
PS: la cosa che trovo incredibile è leggere sempre più giudizi sommari(anche da addetti ai lavori),sui vari players,soprattutto quando sono stati tormentati da infortuni che li hanno pesantemente condizionati nella loro attività!!!
Dispiaciutissimo per Karatsev, proprio tanto guarda.
Forse perchè ci si aspettava quacosa di più ed in fondo il Russo la stagione è riuscito a raddrizzarla solo nel Finale. Negli SLAM a cui ha partecipato, a parte l’AO, non ha sicuramente fatto una gran figura. Ci sono tutte le attenuanti, ma un tennista che inizia l’anno da numero 1 e che lo finisce da 7 non si può certo gloriare.
Sì, vabbè, lasciamo perdere….
Korda è stato pluri-infortunato, alcuni anche ridicoli come quello in Australiahttps://www.express.co.uk/sport/tennis/1546605/sebastain-korda-tennis-hotel-hits-himself-ball-australia-groin-adelaide-video-vn, ed ha saltato pure il circuito sull’erbahttps://www.tennis.com/news/articles/sebastian-korda-withdraws-from-wimbledon-rest-injured-feet-targets-hard-courts.
Medvedev è stato pesantemente condizionato dall’esclusione da Wimbledon e dalla LTA, praticamente bannato dagli UK. Più il maggiore impegno familiare (nascita figlia). Poi dipende sempre dalle aspettative che avevate, se uno che arriva al n. 1 deve rimanerci per 372 settimane, è ovvio che ha deluso, insieme agli altri 1498 tennisti. 😀
Shapovalov ha preso un allenatore totalmente inadeguato al suo gioco naturale, strapazzandolo, i risultati ne sono stati la conseguenza. Finale di stagione in ripresa con due finali ( a proposito una persa da Medvedev) e una semi. Di norma gioca così, raggiunge il picco uno-due mesi all’anno, e fa punti per tutta la stagione. Però ogni anno cambia il periodo di picco di forma, e pure le superfici di gioco in cui da il meglio, cioè è un tennista molto rotondo che sa giocare e vincere quasi ovunque, un innegabile talento. Direi che se continua così, per ora divide la sedia con Dimitrov per qualità, e aspira a sostituirlo nel futuro.
Garin stesso problema di Shapo, ma al contrario, aveva trovato un ottimo allenatore per Wimbledon, quest’anno penalizzato dall’assenza di punti. Non si sono trovati su altre superfici, e Garin costruisce la sua classifica sulla terra, certamente non sull’erba.
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Comunque visto che le delusioni sono legate allo stato atletico dei giocatori, aggiungo qualche altro nome che ha deluso:
6) Sinner, soliti problemi forse anche più con il tennis più muscolare di Vagnozzi.
7) Berrettini aggravato dalla sua struttura imponente
8) Harris, fuori per 8 mesi ( e perché no, se si parla di infortuni, allora citiamo anche lui)
e quello che ha deluso più di tutti al primissimo posto
1) Roger Federer: era un anno che annunciava di voler tornare a giocare a Wimbledon, e tanti già lo vedevano vincitore di quello Slam, invece l’ha saltato perché non ancora in forma, e ancora peggio s’è ritirato perché s’è distrutto definitivamente le ginocchia col suo tennis d’anticipo e d’attacco. Voto: 2 (LOL !!)
Humbert a Halle 2021 veramente fantastico come livello di gioco, poi sfortunato a beccare Kyrgios nel primo turno del Wimbledon successivo. Poi una discesa forse anche per motivi fisici…
Shapo a Torino?
Non mi stupisce, hanno appena cominciato la vendita dei biglietti, ne avrà comprato uno
Forse l’utente intendeva scie chimiche, perché Sciupo in top 5 ha la stessa valenza della prova dell’esistenza della scia chimica
La differenza è che Sinner è italiano e quindi l’esterofilo medio del forum affila le sue unghie solo contro di lui (e Berrettini)
Annus horribilis per Stefanos Tsitsipas che occupa la 4^ posizione in classifica. Male negli slam, un solo Master vinto, quello di Montecarlo, perennemente sconfitto da Djokovic.
Non so cosa siano i volatili chimici..ricordavo i volatili per diabetici
…non mi andava di essere troppo critico,altrimenti potava sembrare quasi volesse essere forzata la mia osservazione,mail tuo pensiero è davvero molto vicino al mio…
PS: sono stati molti i casi di problemi post vaccino che hanno coinvolto i francesi,personalmente sono a conoscenza di almeno 4 di loro!!!
Io per Medvedev vedo tante scusanti. Problemi fisici, distrazioni familiari, l’ostracismo per la sua nazionalitá. E alla fine ha chiuso al 7, non al 20.
Ieri avete per me giustamente dato voto 6 a Sinner che ha fatto un passo indietro simile, ma anche lui ha avuto scusanti della stessa portata.
Sinceramente non capisco perchè consideriate l’annata di uno sufficiente e l’annata dell’altro deludente, dove sta la differenza?
Medvedev in una lista con gli altri nomi che avete messo, quelli si veramente deludenti, non ci sta proprio.
Nella ricetta “Top5 alla Shupo”, manca un ingrediente fondamentale, difficilmente reperibile dallo scief canadese:
Testa q.b.
E’ curioso che per certi personaggi gli unici infortuni che creano problemi siano quelli dei tennisti stranieri.
Korda ha avuto problemi, giusto.
Medvedev ha avuto problemi, altrattanto giusto.
Garin ha avuto problemi, a me non sembravano di tipo fisico, ma accettiamo anche questi.
I nostri invece sempre pimpanti, e sono solo 15° e 16°….
L’unica cosa che Shapovalov l’anno prossima potrà fare a Torino sarà bersi il bicerin, speriamo che almeno lo rincuori. Shapovalov ogni volte ci illude e poi ci riporta con i piedi a terra, in Davis ha perso contro Struff e Sonego, nonostante Struff avesse fatto i salti mortali nel secondo set per riportarlo in partita.
Tu dici che nel 2023 entrerà in top 10 e nel 2024 in top 5… sperare non costa nulla.
Niente di nuovo??l Mazzoniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Wake Up! Shapo sarà a Torino il prossimo anno, ma Shapo è gia’ cresciuto!!! Bisogna avere l’occhio molto lungo… diciamo alla Panatta… per rendersene conto. Il mio è lunghissimo e viaggia su frequenze sconosciute ai più. Per leggere le classifiche è sufficiente un bimbo delle elementari. Se il bimbo è sveglio, anche da asilo va bene. Qui si tratta di andare oltre… Shapo dopo Berankis 2019: primo step tecnico di rilievo “metabolizzato” – il servizio. Risultato: ingresso STABILE nei 20 da me preconizzato con ampio margine temporale. Shapo dopo Rublio 2022: secondo step tecnico di rilievo “metabolizzato” – la risposta. Risultato: ingresso stabile nei 10 da me preconizzato con ampio margine. Il terzo, quello mentale, che lo metterà nei Top 5 fisso per alcuni anni, e permetterà lui di vincere GS e avvicinarsi al trono, è in lavorazione ed è a buon punto. Pensavo lo avesse già compiuto – partita chiave sempre Rublio 2022 – ma in Davis ha fatto il gambero. Poco male, gli ingredienti sono già lì, ma se non sei uno scief stellato non sei in grado di vederli, e allora “Shapo deludente… niente di nuovo et cetera”. Per il 2024 Shapo sarà a modino e sarannno volatili chimici per tutti.
Per completezza aggiungo…Per Daniil pure problemi fisici non indifferenti. Garin era disperato per la stessa ragione. Ak47 sembra rientrato nell’anonimato da cui era giunto. Shupo è Shupo e ho detto tutto. Humbert da dichiarato che ha patito degli effetti collaterali del vaccino anticovid per lungo tempo.
…ahahahah!!!
…WIFE FIRST!!!
…spero che riuscirai a cavartela!!!
…da una persona attenta come te,mi dispiace farti notare (sarà) almeno la terza volta che lo scrivo,che Korda in questa stagione è stato tormentato da infortuni (ad esempio alla spalla)che lo hanno condizionato in modo significativo…
…anche su Medvedev (a mio giudizio),non si può non tenere conto,delle vicende extra campo che inevitabilmente lo hanno coinvolto,e in qualche modo hanno finito per influire anche sul suo tennis,sbaglio?
Per quanto mi riguarda, le situazioni che mi hanno procurato piu’ dispiacere sono state:
1- Sconfitta di Jannik con Alcaraz agli UO
2- Occasione sprecata in Coppa Davis dagli azzurri
3-I tornei saltati per infortunio dai ragazzi
4- Nazionale di calcio assente in Qatar
5- Mia moglie che mi ha beccato con la vicina di casa