Francesca Schiavone: finché la barca va, lasciala andare

31/10/2016 08:30 20 commenti
Francesca Schiavone classe 1980, ha vinto il Roland Garros nel 2010
Francesca Schiavone classe 1980, ha vinto il Roland Garros nel 2010

Francesca Schiavone non sarà più la campionessa Slam che irrompeva in top5 e sollevava al cielo il trofeo del Roland Garros (ricordiamo che ha raggiunto almeno i quarti di finale in tutte le prove Major), ma ha portato a termine un’altra stagione tennistica, vissuta magari su palcoscenici decisamente meno importanti ma per lei, lo stesso gratificanti: un 2016 da 17 vittorie e 16 sconfitte, vissuto sempre a ridosso della soglia di sopravvivenza delle prime 100 giocatrici al mondo.

Bilanci all’insegna dell’equilibrio, anche sulle singole superfici: 6/7 su cemento outdoor, 7/5 su terra battuta, 3/2 indoor e 1/2 su erba. Un altro titolo vinto e un’altra coppa messa in bacheca a febbraio: sulla terra rossa di Rio de Janeiro Francesca mette in riga discrete giocatrici e in finale regola in 3 set e in rimonta la statunitense Shelby Rogers. Per il resto tanti primi e secondi turni, con i soli quarti di finale raggiunti a Katowice e Nanchng. Risultati mediocri anche nelle prove dello Slam: a inizio anno Francesca non supera le qualificazioni a Melbourne, a Parigi si imbatte nella giocatrice di casa Mladenovic ed esce al primo turno, a Wimbledon supera un turno prima di cedere al 2T alla rumena Halep, mentre chiude l’annata Slam a New York con una sconfitta netta all’esordio contro la russa Kuznetsova.
Poca gloria, pochi exploit, un bilancio economico che fra spese e guadagni probabilmente andrà in pari, ma sinceramente qualcuno di voi si aspettava di più? È palese che Francesca Schiavone oramai giochi semplicemente per il piacere di giocare, di scendere in campo e risentire quel legame indissolubile con la sua racchetta. Lei, ha acquisito quello status di campionessa al di sopra delle critiche e qualsiasi cosa o critica si possa dire o spendere su di lei, sinceramente…lascia il tempo che trova. Diventa così superfluo dire che il 2016 è stato un anno che non arriva nemmeno alla sufficienza, perché in fondo va bene così.

Giochi Francesca, si diverta, ci diverta: il tempo per appendere la racchetta al chiodo e dedicarsi ad altro arriverà. Intanto il 2017 sarà un altro anno da spendere nel circuito WTA.


Alessandro Orecchio


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20 commenti. Lasciane uno!

Shuzo (Guest) 01-11-2016 20:58

Scritto da Marcus91

Scritto da Fantumazz
Adoro Francesca. Proprio per questo mi piange il cuore a vederla trascinarsi faticosamente da un campetto “di provincia” all’altro, e rimanere invece ai margini dei palcoscenici più importanti, quelli che per anni hanno costituito la sua ribalta naturale.
Io credo che un campione, non appena si accorge di non essere più competitivo, dovrebbe avere il coraggio di ritirarsi. Penso che sia bello per gli appassionati ricordarsi il campione quando questi è ancora all’apice. No, proprio non mi trovo d’accordo con questa ostinazione di Francesca; non mi piace vederla prendere delle stese con giovincelle che hanno un centesimo della sua classe e prevalgono solo in virtù della loro maggiore freschezza atletica; né riesco ad esaltarmi nel vedere Francesca vincere un torneo battendo in finale la Rogers, una che in un qualunque International fatica a mettere assieme due vittorie di fila. E neppure, secondo me, vale il discorso “La Schiavone non deve dimostrare più niente e gioca per divertirsi”: l’immagine di una grande campionessa come lei è troppo importante (in fondo è patrimonio comune) per essere svilita con un triste finale di carriera.
Mi si potrebbe facilmente opporre: lei è libera di fare quello che le pare. Questo è fuor di dubbio. Libera lei di fare ciò che vuole, libero io (noi) di criticarla.
Il mio auspicio è che Francesca ponga fine al più presto alla sua “agonia” e metta la sua immensa passione per questo sport al servizio degli altri.
Detto col massimo dell’affetto.

Come concetto non condivido ma lo capisco, però mi trovo assolutamente in disaccordo quando dici che viene svilita da un triste finale di carriera…No, lei è e rimarrà una campionessa a prescindere dai risultati che ha conseguito da un paio d’anni a questa parte e che conseguirà l’anno/gli anni prossimo/i, nessuno le può togliere quello che si è meritata e quello che ci ha fatto vivere!

Nessuno sta negando che Francesca è e rimarrà sempre una grande campionessa. Il punto è che piange il cuore a vederla perdere contro giocatrici che qualche anno fa’ avrebbe divorato. Tutto qui.
Per questo uno fa il tifo che decida di ritirarsi. Dopotutto, un’altra stagione a 37 anni, che senso ha?

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Gas (Guest) 01-11-2016 01:14

Unica!

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Marcus91 31-10-2016 20:57

Scritto da Fantumazz
Adoro Francesca. Proprio per questo mi piange il cuore a vederla trascinarsi faticosamente da un campetto “di provincia” all’altro, e rimanere invece ai margini dei palcoscenici più importanti, quelli che per anni hanno costituito la sua ribalta naturale.
Io credo che un campione, non appena si accorge di non essere più competitivo, dovrebbe avere il coraggio di ritirarsi. Penso che sia bello per gli appassionati ricordarsi il campione quando questi è ancora all’apice. No, proprio non mi trovo d’accordo con questa ostinazione di Francesca; non mi piace vederla prendere delle stese con giovincelle che hanno un centesimo della sua classe e prevalgono solo in virtù della loro maggiore freschezza atletica; né riesco ad esaltarmi nel vedere Francesca vincere un torneo battendo in finale la Rogers, una che in un qualunque International fatica a mettere assieme due vittorie di fila. E neppure, secondo me, vale il discorso “La Schiavone non deve dimostrare più niente e gioca per divertirsi”: l’immagine di una grande campionessa come lei è troppo importante (in fondo è patrimonio comune) per essere svilita con un triste finale di carriera.
Mi si potrebbe facilmente opporre: lei è libera di fare quello che le pare. Questo è fuor di dubbio. Libera lei di fare ciò che vuole, libero io (noi) di criticarla.
Il mio auspicio è che Francesca ponga fine al più presto alla sua “agonia” e metta la sua immensa passione per questo sport al servizio degli altri.
Detto col massimo dell’affetto.

Come concetto non condivido ma lo capisco, però mi trovo assolutamente in disaccordo quando dici che viene svilita da un triste finale di carriera…No, lei è e rimarrà una campionessa a prescindere dai risultati che ha conseguito da un paio d’anni a questa parte e che conseguirà l’anno/gli anni prossimo/i, nessuno le può togliere quello che si è meritata e quello che ci ha fatto vivere! 🙂

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Antonella (Guest) 31-10-2016 18:10

Bravo autore ! tutto ben detto, bravo! Finche’ la fa’ stare bene la Francesca che giochi , si diverta e faccia divertire principalmente chi la ama.

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Luca96 31-10-2016 15:39

Francesca fa bene a giocare finchè le va e si sente competitiva,quindi in bocca al lupo per il 2017 😉

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Fabio (Guest) 31-10-2016 14:05

Scritto da utente non registrato
vai schiavo fai quello che ti pare che io saro sempre dalla tua parte

Parole sante!

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LuchinoVisconti (Guest) 31-10-2016 14:04

Citazione da un libro:

Il ritornello di una canzonetta recita: “Finché la barca va, lasciala andare”; questo leitmotiv chiarisce più di mille parole l’atteggiamento mentale degli appartenenti a questa tipologia, i cosiddetti “patatalessa”.
Le persone che appartengono a questa tipologia non prendono iniziative e non si assumono responsabilità: sono remisssive e abuliche.
E’ stato un nonno che alcuni anni fa, parlandomi del nipote, mi ha fornito un ritratto particolarmente vivace di questo “curioso esemplare”: in famiglia, già da piccolissimo, lo chiamavamo “patatalessa”. Tondo e burroso come una caciotta, ha sempre dimostrato scarse capacità reattive, all’ambiente circostante. Dove lo si metteva, stava. Se i fratellini gli sottraevano un giocattolo non protestava; se cadeva per terra rimaneva lì a guardarsi placidamente intorno, finchè qualcuno lo rialzava.

A scanso di equivoci: questo mio commento non è tanto (questa volta) “contro” la Schiavone, ma “contro” l’autore dell’articolo, che ha a mio avviso completamente sbagliato, con questo titolo, l’essenza del continuare a giocare della Schiavone.
Ma già sappiamo che lui scrive articoli principalmente per “stimolare” i nostri commenti.

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Sandro G. 31-10-2016 13:59

Francesca è quella tennista che pur avendo l’età e le motivazioni per andare in pensione , non lo fa perché vuol continuare a lavorare.. e questa sua dedizione al tennis va premiata.. la critica che io stesso da fan le faccio e questa : se vuoi continuare col tennis fallo nessuno puo dirti nulla in merito – ma fallo per bene… impegnati come in quel 2010.. non giocare tanto per… divertiti ma allo stesso modo caccia la grinta e porta a casa match vinti.. altrimenti è solo tempo sprecato… vorrei vederla competitiva.. poi finito il torneo scoprire anche la Francesca allegra e piena di vita… di sicuro lei al momento non ha progetti privati inteso come famiglia .. non potrebbe pur volendo dato che una certa legge Cirin..à non è passata 😡 se lascia sarà cmq per fare sempre qualcosa legato al tennis.. so che le piacerebbe intraprendere il lavoro da coach.. e bene iniziasse da subito per me ha tutte le carte in regola.. c’è la vedrei ad allenare giovani dai 14 anni in su… per fare una battuta : si è liberato un posto da allenatrice dalla Errani :mrgreen: potrebbe aiutarla magari in singolare riesce a vincer e qualcosa di piu importante..vedere Penentta ed il suo dopo (G. Urpi) .. chissà potrebbe esser un’idea.. io l’ha butto li.. cordialmente.

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utente non registrato 31-10-2016 13:38

vai schiavo fai quello che ti pare che io saro sempre dalla tua parte

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magilla (Guest) 31-10-2016 13:18

Scritto da monica
prendere come esempio grandi campionesse tipo:
Mauresmo
Clysters
LI NA
Pennetta
etc etc etc nooo?
generalmente tutti i campioni si

begli esempi…..pero’ tutte avevano sogni personali da realizzare…..che matrimoni chi figli,e secondo me tutte avevano ancora molto da dare allo sport piuttosto che fare le casalinghe…..francesca vive di tennis…..perche questo deve toglierle qualcosa?

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Francesco (Guest) 31-10-2016 12:34

Io credo invece che vi state sbagliando!!! La sua classe e la sua carriera non possono essere sminuiti o cancellati dagli attuali risultati o da ragionamenti assurdi da voi fatti!!! È stata lei a vincere a Parigi e questo qualsiasi sportivo vero se lo ricorderà per sempre anche se il prossimo anno dovesse perdere tutte le partite… poi vederla giocare è ancora uno spettacolo!! Si impara sempre qualcosa!! poi se lei si diverte ancora chi siete voi a dire che deve ritirarsi?

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pinkfloyd 31-10-2016 12:18

Ogni persona e ogni giocatrice è diversa da un’altra e la pensa come vuole.
La Schiavo vive di tennis e continuerà a giocare. Finché vorrà.
Penso lo faccia perché non ha altri obiettivi a breve, si alza la mattina con il tennis nella testa e nient’altro che possa intaccare tutto questo.
Certo non è più il tennis di alto livello, non può competere più come prima, si accontenta di piccoli tornei. Ma sempre tennis è, per lei.
Io la rispettavo ma non l’ho mai amata alla follia, forse per un tifoso vero è diverso e può pensarla diversamente da me.
Ma se vuol continuare che continui, d’altronde non fa nulla di male, ci mancherebbe, anzi, continua a sentirsi viva e occupata in quello che ama.

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fabio (Guest) 31-10-2016 11:15

Scritto da Fantumazz
Adoro Francesca. Proprio per questo mi piange il cuore a vederla trascinarsi faticosamente da un campetto “di provincia” all’altro, e rimanere invece ai margini dei palcoscenici più importanti, quelli che per anni hanno costituito la sua ribalta naturale.
Io credo che un campione, non appena si accorge di non essere più competitivo, dovrebbe avere il coraggio di ritirarsi. Penso che sia bello per gli appassionati ricordarsi il campione quando questi è ancora all’apice. No, proprio non mi trovo d’accordo con questa ostinazione di Francesca; non mi piace vederla prendere delle stese con giovincelle che hanno un centesimo della sua classe e prevalgono solo in virtù della loro maggiore freschezza atletica; né riesco ad esaltarmi nel vedere Francesca vincere un torneo battendo in finale la Rogers, una che in un qualunque International fatica a mettere assieme due vittorie di fila. E neppure, secondo me, vale il discorso “La Schiavone non deve dimostrare più niente e gioca per divertirsi”: l’immagine di una grande campionessa come lei è troppo importante (in fondo è patrimonio comune) per essere svilita con un triste finale di carriera.
Mi si potrebbe facilmente opporre: lei è libera di fare quello che le pare. Questo è fuor di dubbio. Libera lei di fare ciò che vuole, libero io (noi) di criticarla.
Il mio auspicio è che Francesca ponga fine al più presto alla sua “agonia” e metta la sua immensa passione per questo sport al servizio degli altri.
Detto col massimo dell’affetto.

straquoto e non sono in accordo con chi ancora si vuole esaltare con il fantasma di quella che fù un’ottima tennista

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IOeCO 31-10-2016 10:46

Sufficienza piena secondo me, e anche nel 2017 così sarà, quest’anno tra le nostre solo lei e Roby meritano il 6…

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Fabiofogna 31-10-2016 10:37

Scritto da Tiziano p
Un anno che non arriva alla sufficienza?ha vinto anche un titolo….molte top 20/30 quel titolo non lo hanno nemmeno vinto…cosa dovrebbero dire loro?

Infatti…non lo capisco nemmeno io…un titolo che una delle tenniste più esaltate di questo sito, la Kasatkina (per fare un esempio,nulla contro di lei e nemmeno contro i suoi tifosi) non ha vinto

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monica (Guest) 31-10-2016 10:34

prendere come esempio grandi campionesse tipo:

Mauresmo

Clysters

LI NA

Pennetta

etc etc etc nooo?

generalmente tutti i campioni si

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Amantetennis (Guest) 31-10-2016 10:23

Se uno ha ancora la voglia e la passione deve seguire istinto e cuore,per cui fa bene a proseguire per la sua strada!!Forza leonessa con te nel bene e nel male!

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Tiziano p (Guest) 31-10-2016 10:17

Un anno che non arriva alla sufficienza?ha vinto anche un titolo….molte top 20/30 quel titolo non lo hanno nemmeno vinto…cosa dovrebbero dire loro?

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magilla (Guest) 31-10-2016 10:07

io invece adoro questa francesca !….lei non è il tennis…. lei è lo sport nel vero senso della parola!….non è soldi e protagonismo ma è divertimento puro!

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Fantumazz 31-10-2016 08:57

Adoro Francesca. Proprio per questo mi piange il cuore a vederla trascinarsi faticosamente da un campetto “di provincia” all’altro, e rimanere invece ai margini dei palcoscenici più importanti, quelli che per anni hanno costituito la sua ribalta naturale.

Io credo che un campione, non appena si accorge di non essere più competitivo, dovrebbe avere il coraggio di ritirarsi. Penso che sia bello per gli appassionati ricordarsi il campione quando questi è ancora all’apice. No, proprio non mi trovo d’accordo con questa ostinazione di Francesca; non mi piace vederla prendere delle stese con giovincelle che hanno un centesimo della sua classe e prevalgono solo in virtù della loro maggiore freschezza atletica; né riesco ad esaltarmi nel vedere Francesca vincere un torneo battendo in finale la Rogers, una che in un qualunque International fatica a mettere assieme due vittorie di fila. E neppure, secondo me, vale il discorso “La Schiavone non deve dimostrare più niente e gioca per divertirsi”: l’immagine di una grande campionessa come lei è troppo importante (in fondo è patrimonio comune) per essere svilita con un triste finale di carriera.

Mi si potrebbe facilmente opporre: lei è libera di fare quello che le pare. Questo è fuor di dubbio. Libera lei di fare ciò che vuole, libero io (noi) di criticarla.

Il mio auspicio è che Francesca ponga fine al più presto alla sua “agonia” e metta la sua immensa passione per questo sport al servizio degli altri.

Detto col massimo dell’affetto.

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