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Patrick Mouratoglou: La strategia di rompere le racchette per vincere

17/12/2023 08:29 42 commenti
Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo - Foto Getty Images
Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo - Foto Getty Images

Il mondo del tennis è spesso teatro di intense emozioni e strategie psicologiche, un contesto che Patrick Mouratoglou, noto allenatore e commentatore professionista, ha analizzato con la sua consueta perspicacia. Recentemente, Mouratoglou ha condiviso un video sui social media che ha suscitato notevole interesse, dove discute il motivo per cui alcuni tennisti rompono le loro racchette durante i match. Questa sua riflessione non è passata inosservata, soprattutto tra i fan di Novak Djokovic, che hanno interpretato le sue parole come un riferimento indiretto al campione serbo.

Mouratoglou non menziona esplicitamente Djokovic, ma include immagini del tennista serbo, così come di Nick Kyrgios e Simona Halep. La sua tesi è chiara: la rottura di una racchetta non è un semplice atto di frustrazione, ma una strategia calcolata per influenzare l’esito del match. “Ci sono giocatori estremamente competitivi che si focalizzano sul vincere a tutti i costi. La vittoria è prioritaria,” spiega Patrick, aggiungendo che, secondo lui, molti giocatori sono pienamente consapevoli delle conseguenze delle loro azioni.

Mouratoglou sostiene che rompere una racchetta può essere un modo per liberare la tensione e la pressione, ma anche per manifestare l’ira necessaria a combattere contro le avversità. “Sanno che il pubblico reagirà e li criticherà, ma accettano di essere odiati se questo può aumentare il loro livello di gioco,” dice Mouratoglou. Il tecnico riconosce che questo comportamento non è l’ideale, poiché comporta una perdita economica, non trasmette una buona immagine e non è un esempio positivo per i giovani, ma sottolinea che se i giocatori credono che ciò aumenti le loro possibilità di vittoria, sono disposti a farlo.

Queste affermazioni di Mouratoglou aprono una finestra sulle complesse dinamiche psicologiche del tennis professionistico, dove la pressione di vincere può portare anche a comportamenti controversi. La sua analisi offre un punto di vista interessante sulla mentalità dei giocatori di alto livello e sicuramente alimenterà ulteriori dibattiti nel mondo del tennis.


Marco Rossi


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42 commenti. Lasciane uno!

Mauriz70 19-12-2023 09:58

Scritto da Annie
@ Mauriz70 (#3874698)
Hai letto male, ho scritto ” anti Nole”..quanta fatica sprecata!

..come fosse Antani.ora mi è tutto più chiaro.

42
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Annie (Guest) 19-12-2023 00:55

@ Mauriz70 (#3874698)

Hai letto male, ho scritto ” anti Nole”..quanta fatica sprecata!

41
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Mauriz70 18-12-2023 18:38

Scritto da Annie
@ Mauriz70 (#3874176)
Questi tuoi toni esagerati e falsamente ironici non modificano la semplice realtà: nella foto c’è Nole, solo tu hai pensato alla catastrofe..io ho, per onore del vero, aggiunto che Nole rientra in un’abitudine ormai diffusa fra la maggior parte dei tennisti e confermo che, dovendo riportare un esempio efficace, avrei utilizzato la rottura della racchetta ad opera di Murray, che l’ha “rotta meglio”, con una furia più convinta che meglio avrebbe supportato le teorie del Mouratoglou ma che nessuno si è sognato di commentare a suo tempo..ma pazienza, lo dico divertita, tra il serio e il faceto.. e alleggeritevi un po’ da questa ossessione anti Nole, non tutti lo vivono male e quindi rassegnatevi che qualcuno possa essere libero di dire le cose come stanno

Scritto da Annie
@ Mauriz70 (#3874176)
Questi tuoi toni esagerati e falsamente ironici non modificano la semplice realtà: nella foto c’è Nole, solo tu hai pensato alla catastrofe..io ho, per onore del vero, aggiunto che Nole rientra in un’abitudine ormai diffusa fra la maggior parte dei tennisti e confermo che, dovendo riportare un esempio efficace, avrei utilizzato la rottura della racchetta ad opera di Murray, che l’ha “rotta meglio”, con una furia più convinta che meglio avrebbe supportato le teorie del Mouratoglou ma che nessuno si è sognato di commentare a suo tempo..ma pazienza, lo dico divertita, tra il serio e il faceto.. e alleggeritevi un po’ da questa ossessione anti Nole, non tutti lo vivono male e quindi rassegnatevi che qualcuno possa essere libero di dire le cose come stanno

Hai assolutamente ragione,sono ossessionato da NOLE, da mesi ho perso il sonno e penso a quanto è bello,bravo,corretto con tutti,leale ed esempio positivo per il mondo intero. Non riesco a farmi una ragione per cui alcuni appassionati di tennis non riescano ad apprezzare il grande NOLE. Poi,per fortuna,arrivi tu a raccontare la verità assoluta, imparziale e lucidissima,con toni rassicuranti,ed allora tiriamo tutti un sospiro di sollievo grazie alle pillole di saggezza che ci regali.

40
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Koko (Guest) 18-12-2023 15:02

@ Mauriz70 (#3874176)

Cribbio è esclamazione estrema che si esclama solo per statuette sui denti!

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Annie (Guest) 18-12-2023 13:21

@ Mauriz70 (#3874176)

Questi tuoi toni esagerati e falsamente ironici non modificano la semplice realtà: nella foto c’è Nole, solo tu hai pensato alla catastrofe..io ho, per onore del vero, aggiunto che Nole rientra in un’abitudine ormai diffusa fra la maggior parte dei tennisti e confermo che, dovendo riportare un esempio efficace, avrei utilizzato la rottura della racchetta ad opera di Murray, che l’ha “rotta meglio”, con una furia più convinta che meglio avrebbe supportato le teorie del Mouratoglou ma che nessuno si è sognato di commentare a suo tempo..ma pazienza, lo dico divertita, tra il serio e il faceto.. e alleggeritevi un po’ da questa ossessione anti Nole, non tutti lo vivono male e quindi rassegnatevi che qualcuno possa essere libero di dire le cose come stanno

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Marco60 (Guest) 18-12-2023 08:48

Ma il vero problema è che poi la racchetta il giocatore deve ricomprarsela

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Koko (Guest) 18-12-2023 00:34

Scritto da Octagon

Scritto da MARMAS
Dietro un accanimento sulla racchetta c’è l’idea, più o meno conscia, di avere un surplus di energie nervose e che queste vadano quindi eliminate.
Però la realtà è molto diversa… Non vi è un eccesso di energie nervose ma un’incapacità di controllarle correttamente.
Sarebbe come se un tennista sentisse di avere troppe energie fisiche e allora al cambio di campo invece di sedersi si mettesse a fare le flessioni per scaricarle.
Questo non avviene perché le energie fisiche sono facilmente incanalabili… Con quelle mentali invece è più difficile e quindi, non riuscendo a gestirle si sceglie di sprecarle.
Invece le energie nervose sono importanti tanto quanto quelle mentali ed è fondamentale utilizzarle al meglio.
Chi è che ha perfettamente capito questo aspetto e non spreca nulla? Indizio, il nome inizia per J e il cognome per S

Non ci crederai, ma c’è chi per davvero ha fatto flessioni al cambio campo!
https://youtu.be/8eM1AWZMyv8?si=BOG8lBLTaGf0dPbK

Se non ricordo male una volta anche la Cocciaretto ha estratto una cordicella per allenarsi in una pausa! 😆 Giudiziosa ma forse troppo scolastica: come quando la Trevisan ripassa gli appunti sull’avversaria e la tattica specifica suggerita nei cambi di campo.

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Koko (Guest) 18-12-2023 00:26

Scritto da Giampi

Scritto da Roberto Eusebi
Mah… secondo me quando si spacca una racchetta non lo si fa come atto volontario finalizzato a certi scopi. Un atto “distruttivo” del genere attiene essenzialmente alla sfera primitiva dell’uomo, quando andavamo in giro con la clava.

Vero, poi quando abbiamo scoperto la bomba atomica siamo saliti di livello..

Però alle prime detonazioni nucleari questa salita di livello del genere umano ha allertato gli alieni con una attivita di monitoraggio incrementata sulle installazioni missilistiche strategiche nucleari.

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Losvizzero 17-12-2023 23:56

Bè basterebbe fare una statistica e vedere quanti di quelli che hanno rotto racchette poi hanno vinto.
Dubito fortemente sia una strategia vincente

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Pier no guest 17-12-2023 23:44

Scritto da brunodalla
e comunque il migliore a rompere racchette rimane sempre Stan “the Man” Wawrinka.

Con quel braccio Stan le rompe tirando un vincente

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Mauriz70 17-12-2023 23:07

Scritto da Annie
Ovviamente c’è la foto di Nole..ma chi non ha spaccato racchette in carriera? gli Zverev, i Medvedev, i Rublev, per non parlare di Fognini, di Murray (di lui la racchetta “più spaccata” in un recente torneo che abbia mai visto) di Wawrinka, di Kyrgios ma anche quelli accreditati di un temperamento meno fumantino lo hanno fatto ripetutamente, giustamente sanzionati con warning: io lo ritengo un gesto di rabbia autopunitiva, con cui l’autore ammette pubblicamente la sua insoddisfazione per l’errore, per l’uso improprio dell’attrezzo, dimostrazione di un momento negativo della partita che vogliono punire, cancellare sperando di risorgere con la nuova racchetta..non sono d’accordo con Mouratoglu sull’elaborata interpretazione psicologica (anche un luogo comune più volte utilizzato) del ritorno dal pubblico in termini di stimolo, è un gesto troppo istintivo, di reazione, di nervi, liberatorio, che agisce nell’immediato, di cui infatti a mente fredda tutti in genere dichiarano di non essere certo orgogliosi

La foto di Nole è chiaramente voluta e chiamasi complotto ( gombloddo per gli Antonio Conte fan). Aggiungerei che l’autore ha fatto in questo caso un “uso criminale e criminoso” del mezzo pubblico e di Livetennis. Cribbio

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+1: il capitano
I love tennis (Guest) 17-12-2023 22:36

@ Kenobi (#3873996)

Perdonami ma intimidatorio verso chi precisamente? Almeno verso il proprio attrezzo di lavoro, perché ricordiamoci che per loro è una professione, fosse un gioco non sarebbero così frustrati, io ricordo lo stesso Federer rompere una racchetta ad Indian Wells,e se persino lui che non le rompe mai lo fece, significa che è un problema molto più complesso di quanto pensiamo.

31
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Federico (Guest) 17-12-2023 21:44

Indulgendo nella frustrazione il giocatore spreca l’energia invece di trasformarla.

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brunodalla 17-12-2023 21:08

e comunque il migliore a rompere racchette rimane sempre Stan “the Man” Wawrinka.

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Kenobi (Guest) 17-12-2023 16:08

Rompere la racchetta lo vedo come un atteggiamento intimidatorio , andrebbe richiesto la perdita di un game.
Non è bello neanche per i bambini,chi ha rabbia repressa per un gioco deve farsi curare come sta facendo Rublev.
Il disagio patologico non è un bello spot per lo sport.

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antoniov (Guest) 17-12-2023 13:56

Più che una strategia – ribadendo la posizione già esposta da altri – sbattere la racchetta e conseguentemente renderla inutilizzabile, a mio avviso, è semplicemente un modo per scaricare la forte frustrazione del momento col primo oggetto che si ha tra le mani, ossia la racchetta, naturalmente senza perdere totalmente i propri freni inibitori, sennò saremmo di fronte a gravi situazioni, forse soggettivamente patologiche 🙂

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+1: il capitano
Markux (Guest) 17-12-2023 13:37

Da buon stratega Patrick sa che ogni racchetta rotta è la prova provata che l’atleta è sul pezzo, anzi sul pezzetto del povero arnese del mestiere.

26
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+1: il capitano
I love tennis (Guest) 17-12-2023 13:33

Il tennis, essendo sport individuale e probabilmente uno degli sport più intelligenti ed estenuanti a livello psicologico, logora molto di più il giocatore rispetto ad uno sport di squadra, nel quale hai comunque la squadra a supportarti.Senza guardare a Nole o altri l’ho compreso giocando qualche partita amatoriale , in particolar modo contro mio fratello che, pur essendo una semplice partita amichevole, ad un suo errore sfogò la sua frustrazione dando un calcio al muro del campo.Non ha rotto la racchetta ma questo rende perfettamente l’idea della sensazione di frustrazione amplificata che si prova a quei livelli.

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Pier no guest 17-12-2023 13:31

Scritto da Marco M.

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Pier no guest
Mouratoglu probabilmente sa di che parla, magari per sfogare la frustrazione il tennista anziché sparare palle in tribuna o farsi del male come Yohuzny a suo tempo e Rublev oggi (ma ho visto u.12 bravi colpirsi i poplitei più volte) scelgono questa strada ma concordo con Roberto, il gesto è alquanto primitivo e non ricordo altri sportivi averne di simili.
Però si, capita anche agli amatori (qualche anno fa un tizio lanciò la sua nel mio campo e poi più volte contro il telone), e l’esempio del campione è pessimo.
Da ragazzino, un pomeriggio, giocai davvero male e ruppi la prima;incaxxato… Frantumai la seconda: due Prince costate fatica a mia madre rotte come un idiota. Trovai un lavoretto estivo, per tre mesi mi tenni le due vecchie che avevo ed a settembre acquistai le mie prime Head di un coetaneo C2. Beh, fu una soddisfazione e da allora le pulisco ogni settimana e le “rispetto” perché non sono le racchette che ti fanno sbagliare, molto spesso ti tengono dentro dei colpi pessimi.

Ti quoto ma in altri sport la rabbia viene sfogata spesso in modo altrettanto violento anche se con altre modalità (e talvolta contro avversari o arbitro, vedi calcio). Ho visto gente spaccare il bastone da hockey sulla schiena di un altro, ciclisti o motociclisti o automobilisti andare addosso all’avversario apposta.
Insomma il campionario è vasto

Nel calcio quanti palloni scagliati via o calci ai teloni, alle panchine e alle bandierine del calcio d’angolo? Tantissime.
Nella pallanuoto quante volte ho visto il pallone volare in tribuna o atleti tirare pugni sull’acqua creando un maremoto in piscina? Tantissime.
Siccome nel tennis se scagli una pallina puoi far tanto male è meglio rompere una racchetta. Gesto non precisamente consono ad uno sport nato tra gentlemen, ma ormai funziona così, non è certo il tennis di 70-80 anni fa e la pressione può portare a fare gesti di cui a freddo ci si pente.

Avete ragione è che il tennis non è uno sport di contatto, la tua racchetta è una protusione del braccio e, professionisti e sponsorizzati esclusi, quel telaio lo desideri, lo cerchi, lo provi. Ti arriva e ne sei affascinato… E poi lo incolpi della tua inettitudine mentre fai qualcosa che dovrebbe divertirti e invece…

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+1: Detuqueridapresencia, Mauriz70, Marco M., Emma_Woodhouse
Marco M. 17-12-2023 12:42

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Pier no guest
Mouratoglu probabilmente sa di che parla, magari per sfogare la frustrazione il tennista anziché sparare palle in tribuna o farsi del male come Yohuzny a suo tempo e Rublev oggi (ma ho visto u.12 bravi colpirsi i poplitei più volte) scelgono questa strada ma concordo con Roberto, il gesto è alquanto primitivo e non ricordo altri sportivi averne di simili.
Però si, capita anche agli amatori (qualche anno fa un tizio lanciò la sua nel mio campo e poi più volte contro il telone), e l’esempio del campione è pessimo.
Da ragazzino, un pomeriggio, giocai davvero male e ruppi la prima;incaxxato… Frantumai la seconda: due Prince costate fatica a mia madre rotte come un idiota. Trovai un lavoretto estivo, per tre mesi mi tenni le due vecchie che avevo ed a settembre acquistai le mie prime Head di un coetaneo C2. Beh, fu una soddisfazione e da allora le pulisco ogni settimana e le “rispetto” perché non sono le racchette che ti fanno sbagliare, molto spesso ti tengono dentro dei colpi pessimi.

Ti quoto ma in altri sport la rabbia viene sfogata spesso in modo altrettanto violento anche se con altre modalità (e talvolta contro avversari o arbitro, vedi calcio). Ho visto gente spaccare il bastone da hockey sulla schiena di un altro, ciclisti o motociclisti o automobilisti andare addosso all’avversario apposta.
Insomma il campionario è vasto

Nel calcio quanti palloni scagliati via o calci ai teloni, alle panchine e alle bandierine del calcio d’angolo? Tantissime.
Nella pallanuoto quante volte ho visto il pallone volare in tribuna o atleti tirare pugni sull’acqua creando un maremoto in piscina? Tantissime.

Siccome nel tennis se scagli una pallina puoi far tanto male è meglio rompere una racchetta. Gesto non precisamente consono ad uno sport nato tra gentlemen, ma ormai funziona così, non è certo il tennis di 70-80 anni fa e la pressione può portare a fare gesti di cui a freddo ci si pente.

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+1: Detuqueridapresencia, Mauriz70
Octagon 17-12-2023 12:42

Scritto da MARMAS
Dietro un accanimento sulla racchetta c’è l’idea, più o meno conscia, di avere un surplus di energie nervose e che queste vadano quindi eliminate.
Però la realtà è molto diversa… Non vi è un eccesso di energie nervose ma un’incapacità di controllarle correttamente.
Sarebbe come se un tennista sentisse di avere troppe energie fisiche e allora al cambio di campo invece di sedersi si mettesse a fare le flessioni per scaricarle.
Questo non avviene perché le energie fisiche sono facilmente incanalabili… Con quelle mentali invece è più difficile e quindi, non riuscendo a gestirle si sceglie di sprecarle.
Invece le energie nervose sono importanti tanto quanto quelle mentali ed è fondamentale utilizzarle al meglio.
Chi è che ha perfettamente capito questo aspetto e non spreca nulla? Indizio, il nome inizia per J e il cognome per S

Non ci crederai, ma c’è chi per davvero ha fatto flessioni al cambio campo!

https://youtu.be/8eM1AWZMyv8?si=BOG8lBLTaGf0dPbK

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+1: il capitano
Armonica (Guest) 17-12-2023 12:21

Scritto da Giambi
Articoli da periodi morti. Io sono rimasto a Sinner che annulla tre palle match consecutive a Nole ,poi gli strappa il servizio e senza tremare mantiene in carrozza il suo. Gioca il doppio da dio mentre Nole non scende praticamente in campo. Ogni tanto mi riguardo quei games storici. Vivrò di rendita per anni.

Oppure cambi temporaneamente sport! Lo sci alpino, per esempio! 😀

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Annie (Guest) 17-12-2023 12:04

Ovviamente c’è la foto di Nole..ma chi non ha spaccato racchette in carriera? gli Zverev, i Medvedev, i Rublev, per non parlare di Fognini, di Murray (di lui la racchetta “più spaccata” in un recente torneo che abbia mai visto) di Wawrinka, di Kyrgios ma anche quelli accreditati di un temperamento meno fumantino lo hanno fatto ripetutamente, giustamente sanzionati con warning: io lo ritengo un gesto di rabbia autopunitiva, con cui l’autore ammette pubblicamente la sua insoddisfazione per l’errore, per l’uso improprio dell’attrezzo, dimostrazione di un momento negativo della partita che vogliono punire, cancellare sperando di risorgere con la nuova racchetta..non sono d’accordo con Mouratoglu sull’elaborata interpretazione psicologica (anche un luogo comune più volte utilizzato) del ritorno dal pubblico in termini di stimolo, è un gesto troppo istintivo, di reazione, di nervi, liberatorio, che agisce nell’immediato, di cui infatti a mente fredda tutti in genere dichiarano di non essere certo orgogliosi

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Detuqueridapresencia 17-12-2023 11:41

Scritto da Pier no guest
Mouratoglu probabilmente sa di che parla, magari per sfogare la frustrazione il tennista anziché sparare palle in tribuna o farsi del male come Yohuzny a suo tempo e Rublev oggi (ma ho visto u.12 bravi colpirsi i poplitei più volte) scelgono questa strada ma concordo con Roberto, il gesto è alquanto primitivo e non ricordo altri sportivi averne di simili.
Però si, capita anche agli amatori (qualche anno fa un tizio lanciò la sua nel mio campo e poi più volte contro il telone), e l’esempio del campione è pessimo.
Da ragazzino, un pomeriggio, giocai davvero male e ruppi la prima;incaxxato… Frantumai la seconda: due Prince costate fatica a mia madre rotte come un idiota. Trovai un lavoretto estivo, per tre mesi mi tenni le due vecchie che avevo ed a settembre acquistai le mie prime Head di un coetaneo C2. Beh, fu una soddisfazione e da allora le pulisco ogni settimana e le “rispetto” perché non sono le racchette che ti fanno sbagliare, molto spesso ti tengono dentro dei colpi pessimi.

Ti quoto ma in altri sport la rabbia viene sfogata spesso in modo altrettanto violento anche se con altre modalità (e talvolta contro avversari o arbitro, vedi calcio). Ho visto gente spaccare il bastone da hockey sulla schiena di un altro, ciclisti o motociclisti o automobilisti andare addosso all’avversario apposta.

Insomma il campionario è vasto

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+1: il capitano, Marco M., Emma_Woodhouse
Giambi (Guest) 17-12-2023 11:15

Articoli da periodi morti. Io sono rimasto a Sinner che annulla tre palle match consecutive a Nole ,poi gli strappa il servizio e senza tremare mantiene in carrozza il suo. Gioca il doppio da dio mentre Nole non scende praticamente in campo. Ogni tanto mi riguardo quei games storici. Vivrò di rendita per anni.

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+1: Ultraviolet, il capitano, Rovescio al tramonto, Emma_Woodhouse, Pippolivetennis
TopoGigio (Guest) 17-12-2023 11:08

Scritto da Armonica

Scritto da Gigi53
Resta un brutto gesto aldilà di qualsiasi ragione ed andrebbe punita subito con un punto perso ed una ammenda,ma perché al posto di romperla non si potrebbe donarla ad un bambino del pubblico!!!!!, sarebbe un gesto bellissimo

L’ho sempre pensato anch’io!

Anche donarla subito dopo averla rotta, magari chiedendo scusa al pubblico, sarebbe un gesto bellissimo 😉

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Er fregnacciaro (Guest) 17-12-2023 10:23

A quanto pare la scelta per liberare l’ira di un tennista è tra bestemmiare e spaccare le racchette. Fino a quando le racchette non le pagavo io, le rompevo. Poi quando ho iniziato a pagarmele io, ho deciso di cambiare strategia e passare alle bestemmie. Economicamente ci ho guadagnato ma onestamente tra una bestemmia e spaccare una racchette, in quanto a liberazione dall’ira, non c’è proprio paragone, anzi… Secondo me più uno bestemmia e più il sentimento di insoddisfazione aumenta: diciamola tutta è un triste espediente maledire una fantasia, una cosa astratta, una cosa che non esiste. Dato che invece l’ira esiste eccome, è una cosa reale, è molto più efficace fare il transfert su un’altra cosa reale: la racchetta. Che è poi meglio frantumarla sul terreno piuttosto che cercare di rompersi la testa o il ginocchio dandosi racchettate. Comunque Mouratoglu ha detto una cazzata. Se fosse vero, uno che spacca una racchetta anche “per manifestare l’ira necessaria a combattere contro le avversità” è ancora più idiota di uno che la spacca semplicemente per liberare la frustrazione. A Mourato’: basta co’ ste fregnacce!

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+1: il capitano
Roberto Eusebi (Guest) 17-12-2023 10:14

Scritto da Giampi

Scritto da Roberto Eusebi
Mah… secondo me quando si spacca una racchetta non lo si fa come atto volontario finalizzato a certi scopi. Un atto “distruttivo” del genere attiene essenzialmente alla sfera primitiva dell’uomo, quando andavamo in giro con la clava.

Vero, poi quando abbiamo scoperto la bomba atomica siamo saliti di livello..

Vero…per fortuna almeno le racchette non esplodono…

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Giampi 17-12-2023 10:06

Scritto da Roberto Eusebi
Mah… secondo me quando si spacca una racchetta non lo si fa come atto volontario finalizzato a certi scopi. Un atto “distruttivo” del genere attiene essenzialmente alla sfera primitiva dell’uomo, quando andavamo in giro con la clava.

Vero, poi quando abbiamo scoperto la bomba atomica siamo saliti di livello..

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+1: il capitano
Armonica (Guest) 17-12-2023 10:00

Scritto da Gigi53
Resta un brutto gesto aldilà di qualsiasi ragione ed andrebbe punita subito con un punto perso ed una ammenda,ma perché al posto di romperla non si potrebbe donarla ad un bambino del pubblico!!!!!, sarebbe un gesto bellissimo

L’ho sempre pensato anch’io!

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Armonica (Guest) 17-12-2023 09:59

Scritto da cataflic
La palla è molle ad 1 m dalla rete, ma la volèe finisce sui teloni…… il fiume di rabbia per la stupidità dell’errore scorre verso la mano, le dita si stringono forte sull’impugnatura, un’energia prorompente contrae i muscoli del braccio che si gonfiano pronti a produrre qualcosa di eccezionale….
Se rimane un barlume di lucidità pensi a quanto ti è costata la racchetta e alla figura barbina e ti fermi lì, sennò…..SpaceX me fa ‘na pippa!!

Quando dici che i muscoli del braccio si gonfiano mi viene in mente Dragon Ball. 😀

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Alex77 (Guest) 17-12-2023 09:58

Quante “pare”, per me è solamente pura e semplice frustrazione dettata dal fatto che si è sbagliato un colpo e che il match non stia andando come si vorrebbe.. poi, magari Djokovic sa della reazione che avrebbe il pubblico e questo lo carica ancor di più a rompere la racchetta, ma non credo sia tutto calcolato, l’impulso iniziale almeno

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cataflic (Guest) 17-12-2023 09:55

La palla è molle ad 1 m dalla rete, ma la volèe finisce sui teloni…… il fiume di rabbia per la stupidità dell’errore scorre verso la mano, le dita si stringono forte sull’impugnatura, un’energia prorompente contrae i muscoli del braccio che si gonfiano pronti a produrre qualcosa di eccezionale….
Se rimane un barlume di lucidità pensi a quanto ti è costata la racchetta e alla figura barbina e ti fermi lì, sennò…..SpaceX me fa ‘na pippa!!

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Armonica (Guest) 17-12-2023 09:37

Scritto da Roberto Eusebi
Mah… secondo me quando si spacca una racchetta non lo si fa come atto volontario finalizzato a certi scopi. Un atto “distruttivo” del genere attiene essenzialmente alla sfera primitiva dell’uomo, quando andavamo in giro con la clava.

Esatto, è uno sfogo ignorante e incontrollato!

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Hurtig (Guest) 17-12-2023 09:31

Scritto da Koko
Djokovic sa di avere un vantaggio tecnico su Sinner come attrezzo di gioco e se non si concretizza da di matto! Jannik è un bravo ragazzo ma meno fanatico e nerd su questi aspetti del Serbo con esperienza infinita su come ottimizzare ogni circostanza.

Sì è per quello che spacca le racchette Djokovic. Ragionamento che non fa una grinza

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Armonica (Guest) 17-12-2023 09:27

Chi rompe le racchette non riesce a controllare la proprie emozioni negative, e se ne frega di manifestarle in quel modo. Poi però non ci si deve lamentare dei fischi.

7
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Pier no guest 17-12-2023 09:26

Mouratoglu probabilmente sa di che parla, magari per sfogare la frustrazione il tennista anziché sparare palle in tribuna o farsi del male come Yohuzny a suo tempo e Rublev oggi (ma ho visto u.12 bravi colpirsi i poplitei più volte) scelgono questa strada ma concordo con Roberto, il gesto è alquanto primitivo e non ricordo altri sportivi averne di simili.
Però si, capita anche agli amatori (qualche anno fa un tizio lanciò la sua nel mio campo e poi più volte contro il telone), e l’esempio del campione è pessimo.
Da ragazzino, un pomeriggio, giocai davvero male e ruppi la prima;incaxxato… Frantumai la seconda: due Prince costate fatica a mia madre rotte come un idiota. Trovai un lavoretto estivo, per tre mesi mi tenni le due vecchie che avevo ed a settembre acquistai le mie prime Head di un coetaneo C2. Beh, fu una soddisfazione e da allora le pulisco ogni settimana e le “rispetto” perché non sono le racchette che ti fanno sbagliare, molto spesso ti tengono dentro dei colpi pessimi.

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+1: Detuqueridapresencia, Dr. Bubu
Gigi53 (Guest) 17-12-2023 09:25

Resta un brutto gesto aldilà di qualsiasi ragione ed andrebbe punita subito con un punto perso ed una ammenda,ma perché al posto di romperla non si potrebbe donarla ad un bambino del pubblico!!!!!, sarebbe un gesto bellissimo

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MARMAS (Guest) 17-12-2023 09:22

Dietro un accanimento sulla racchetta c’è l’idea, più o meno conscia, di avere un surplus di energie nervose e che queste vadano quindi eliminate.
Però la realtà è molto diversa… Non vi è un eccesso di energie nervose ma un’incapacità di controllarle correttamente.
Sarebbe come se un tennista sentisse di avere troppe energie fisiche e allora al cambio di campo invece di sedersi si mettesse a fare le flessioni per scaricarle.
Questo non avviene perché le energie fisiche sono facilmente incanalabili… Con quelle mentali invece è più difficile e quindi, non riuscendo a gestirle si sceglie di sprecarle.
Invece le energie nervose sono importanti tanto quanto quelle mentali ed è fondamentale utilizzarle al meglio.
Chi è che ha perfettamente capito questo aspetto e non spreca nulla? Indizio, il nome inizia per J e il cognome per S

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+1: marcusmin
Roberto Eusebi (Guest) 17-12-2023 08:52

Mah… secondo me quando si spacca una racchetta non lo si fa come atto volontario finalizzato a certi scopi. Un atto “distruttivo” del genere attiene essenzialmente alla sfera primitiva dell’uomo, quando andavamo in giro con la clava.

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+1: il capitano, marcusmin, Detuqueridapresencia, Marco M., Pippolivetennis
Koko (Guest) 17-12-2023 08:47

Djokovic sa di avere un vantaggio tecnico su Sinner come attrezzo di gioco e se non si concretizza da di matto! Jannik è un bravo ragazzo ma meno fanatico e nerd su questi aspetti del Serbo con esperienza infinita su come ottimizzare ogni circostanza.

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No Way (Guest) 17-12-2023 08:41

Io, pur di farmi venire un lavoro a cui tengo, spacco la tastiera del PC…

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+1: il capitano