Notizie dal Mondo: Johanna Konta difende Djokovic, “Merita Molto Più Riconoscimento”. Il Ritorno di Alja Tomljanovic, l’australiana è pronta per l’US Open. Emma Raducanu alla ricerca di un nuovo inizio (Video)
23/08/2023 12:39 
41 commenti
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Ajla Tomljanovic (AUS)
Il mondo del tennis ha sempre avuto le sue polemiche, sia dentro che fuori dal campo. Tuttavia, raramente abbiamo assistito a un’atleta che difende un collega con tanta passione come ha fatto recentemente Johanna Konta riguardo a Novak Djokovic.
In un’intervista rilasciata a tennis365.com, la tennista britannica ha espresso la sua profonda ammirazione per Djokovic e ha manifestato quanto le sembri ingiusto il trattamento che il serbo riceve dalla maggior parte della gente. “Si merita un trattamento molto migliore di quello che riceve”, ha dichiarato Konta, sottolineando la sfida che Djokovic ha dovuto affrontare nel panorama tennistico mondiale.
Molti lo hanno etichettato come il “cattivo”, colui che ha osato interrompere il dominio di due icone amate del tennis, Roger Federer e Rafael Nadal. Tuttavia, come ha sottolineato Konta, “questo sport non sarebbe quello che è oggi senza tutto ciò che ha fatto [Djokovic]”. Il serbo ha apportato un’influenza significativa e ha certamente lasciato il suo segno.
Konta non ha esitato a toccare il cuore del problema: la tendenza di alcune persone a demonizzare chi è in cima. “Credo che ci siano persone pronte a unirsi al coro di chi odia e attaccano il migliore”, ha affermato. Ma ciò che colpisce di più è la sua convinzione che molti di coloro che criticano Djokovic non siano nemmeno in grado di spiegare il motivo di tale avversione.
Avendo condiviso la sua intera carriera con Djokovic nel circuito, Konta ha potuto osservare da vicino i trionfi e le sfide del serbo. La sua speranza per lui è chiara: che possa aggiudicarsi il suo 24º titolo del Grand Slam a New York, consolidando ulteriormente il suo status.
In un’epoca in cui le opinioni vengono spesso formate senza una comprensione profonda dei fatti, le parole di Konta ci ricordano l’importanza di guardare oltre le superficialità e di riconoscere il talento e l’impegno di atleti come Novak Djokovic.
Uno dei nomi che ha fatto molto parlare durante l’edizione precedente del torneo di Flushing Meadows è senza dubbio quello di Alja Tomljanovic. La tennista australiana aveva sorpreso tutti con la sua brillante performance, raggiungendo i quarti di finale. Tuttavia, poco dopo quel successo, è scomparsa dalle scene a causa di una grave lesione al ginocchio che l’ha tenuta lontana dai campi di gioco per tutto l’anno.
La buona notizia per i fan del tennis e in particolare per i sostenitori di Tomljanovic è che la stella australiana sembra ora completamente recuperata e pronta a tornare in azione. E quale palcoscenico migliore per il suo ritorno se non l’US Open 2023? Un torneo particolarmente significativo per lei, visto che dovrà difendere il risultato ottenuto l’anno precedente.
A 30 anni, l’età in cui molti potrebbero iniziare a pensare al ritiro o a vedere diminuire le loro performance, Tomljanovic dimostra di avere un obiettivo chiaro in mente: tornare ai vertici del tennis mondiale e ottenere risultati ancora più prestigiosi.
Un nuovo inizio, una rinascita. Questo è ciò che Emma Raducanu sta cercando in questa fase cruciale della sua vita personale e professionale. La giovane tennista britannica, che ha catturato l’attenzione del mondo con le sue incredibili performance, sta cercando di riconciliarsi con il tennis e, soprattutto, con se stessa.
Dopo aver subito un intervento chirurgico per affrontare gravi infortuni che hanno interrotto la sua ascesa nel mondo del tennis, Raducanu è tornata agli allenamenti. E per farlo, ha scelto un luogo lontano dai riflettori e dai continui clamori mediatici che la circondano in patria: la città di Shenyang, in Cina, luogo d’origine di sua madre.
Questo ritorno alle radici non è solo simbolico, ma rappresenta anche un’opportunità per Emma di riconnettersi con la sua eredità e di trovare un equilibrio nella sua vita. Inoltre, allenarsi a Shenyang le offre la possibilità di concentrarsi sul suo gioco, lontano dalle pressioni e dalle aspettative del pubblico britannico.
Le sessioni di allenamento a Shenyang sono un segno promettente del suo impegno a tornare al suo livello ottimale. Con un ambiente che potrebbe fornire la serenità e la concentrazione giusta per ritornare più forte di prima.
Marco Rossi
TAG: Ajla Tomjanovic, Emma Raducanu, Johanna Konta, Notizie dal mondo, Novak Djokovic
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Andando al di là dell’imbroglio,argomento su cui nessuna ha mai fatto chiarezza fino in fondo, quella non fu una bella parentesi. Io ricordo che prima di partire per AO partecipò da positivo al covid ad un evento pubblico infischiandosene dei pericoli che ciò comportava. Tra tutti gli ultrà di Novak presenti in questo forum,sei l’unico, a parer mio,che riesce ad anteporre un po di obiettività al semplice tifo.
Si ma la Peugeot perché la Mercedes se l’è presa Roger…
Merckx il più forte, ma Coppi è stato il più grande, per il suo modo di correre.
Djokovic il più forte, ma Federer è stato il più grande, per il suo modo di giocare.
Secondo i più così è, ben lungi dal solo conteggio del numero di vittorie
No ma in alcuni casi coincidono, non ti pare?
in che senso imbrogliando? Spiega, spiega…
Lendl? Ti stava simpatico Lendl??? … Cavolo pure a mia madre. Quindi non posso che perdonarti perché Ivan quando sorrideva gli colava una bava rossa come a Cristopher Lee quando interpretava Dracula.
A me stava simoatico Lendl.
Nole l’hanno chiamato a guidare una automobile…….
@ I love tennis (#3724057)
Nei miei precedenti commenti, ed in questo, non entrerò nel merito di vax e no vax.
Sottolineo ancora una volta il paradosso da parte di Nole nel, da un lato rivendicare una sua posizione di no vax in contrasto con le regole, dall’altro il voler partecipare ad uno slam cercando di uniformarsi proprio a quelle regole, ma imbrogliando. C’è una bella differenza, ed onestamente a me non pare un comportamento coerente, serio e trasparente. Tutto qui.
@ Massimiliano (#3723888)
@ Massimiliano (#3723888)
I fatti hanno dimostrato la bontà di quelle scelte, perché adeguarsi ad insulse regole ( principalmente australiane e americane) e tradire i propri principi? È un vincente, regole covid o meno, e un uomo libero,che non si è piegato ad un sistema vincolante solo per competere.E faccio notare che il plurivaccinato Nadal è fermo ai boxe.
@ Massimiliano (#3723993)
Se, come dici tu, ha sofferto di complessi, non solo è un campione, è sovrumano..ma secondo te, uno che soffrisse anche di un minimo disagio in uno sport mentale come il tennis, avrebbe totalizzato 68 Big Titles? E quale azione seduttiva sul pubblico avrebbe mai escogitato, alla Tiafoe, Monfils, Rune?? Ma quando mai, piuttosto al contrario, qualche gesto di insofferenza ma per vincere e come continua a vincere come fa lui, non c’è spazio per distrazioni o turbamenti, un gesto d’istinto ma poi tutta la testa deve essere sull’avversario, sullo studio della tattica, su ogni minima sfumatura del gioco..tutto il resto sono leggende metropolitane dei rosiconi, Nole ha sempre conquistato quello che ha voluto, ben venga un pubblico, evidentemente, comunque stimolante. I complessi, e forti, li avranno i due altri big, superati in tutto quello che avevano faticosamente raggiunto
@ Annie (#3723864)
Ciao Annie, il campione non si discute, un grandissimo, il più vincente della storia.
Sul fatto che sia “talmente grande da non aver bisogno di un pubblico dalla sua parte”, nutro i miei dubbi. Djokovic ha negli anni dimostrato di soffrire di un complesso d’inferiorita’ non di certo sportiva, ma empatica e di popolarità rispetto a Rafa e Roger, più che percepibile ed a tratti forzata da tanti suoi atteggiamenti verso il pubblico per conquistarli, e da qualche sua dichiarazione passata, sebbene non esplita.
Il tema non è affatto nuovo insomma.
È un campionissimo, tanto di cappello, intendiamoci.
“Vincere non è importante, è la sola cosa che conta” diceva un vecchio presidente di una gloriosa squadra di calcio. Credo che Novak,Roger e Rafa abbiano applicato al tennis questo motto piu di chiunque altro negli ultimi 20 anni. E penso che ,in fondo, a nessuno dei 3 freghi più di tanto l’essere stato simpatico a pubblico, stampa etc.hanno vinto l’impossibile lasciando le briciole ad avversari forti che hanno avuto la sfiga di nascere nella stessa epoca. Concordo con Fognini ,per fare un esempio, quando ammette di aver vinto molto meno di quanto avrebbe potuto, oltre che per i suoi limiti anche per la presenza di questi 3 mostri sacri
Mi chiedo per queste persone come sia possibile confondere il commentare in modo equilibrato (senza usare violenza nelle parole) con l’ipocrisia. Il rispetto altrui, la moderazione e la diplomazia è quello che tiene in piedi questo mondo, diversamente l’umanità sarebbe già estinta da un pezzo. Detto questo Novak è un grande e meraviglioso tennista, come Rafa e Roger. Non c’è bisogno di aggiungere altro.
Da .. losvizzero: l’opinione pubblica e i fan di Novak sono due cose diverse…ma per Federer sono la stessa cosa?!
La famiglia Djokovic è dunque la famiglia del Mulino Bianco, ma a cucinare gli spaghetti hanno chiamato Federer.
@ Koko (#3723843)
Onestamente, in quanto uomo, non lo giudico come no-vax, né come politicamente nazionalista etc. etc.
Non è il mio obiettivo qui nel forum, e come uomo le sue scelte rientrano tra le sue legittime facoltà.
Sono più severo nel suo ruolo di sportivo di primissimo piano.
Il tennis durante il covid si è dotato di regole, valide per tutti i tennisti. Giuste o sbagliate che fossero, sono state accettate e rispettate dal 99% dei tennisti.
Nole agli AO ha cercato di bypassarle in maniera forzata, furba e tutt’altro che trasparente ed onesta. Come ha fatto per altri tornei, avrebbe dovuto prendersi totalmente la responsabilità delle sue decisioni, non presentarsi, e non montare quel pessimo film che è andato in onda, cercando di correggere il tiro a posteriori e facendo ancora più danno.
Pessima immagine di se.
Da questo esempio traspare, a mio parere, il suo essere divisivo e “furbo”, percepito da tanti non genuino.
@ Koko (#3723843)
Palese che non hai Nole in grande simpatia (cosa assolutamente legittima) però mi che tu abbia preteso un po’ troppo dalle tue capacità di giocare con le parole! 😉
@ Massimiliano (#3723595)
Ma sai, credo che lo scopo di un campione come Nole sia vincere, esattamente come è stato per Roger e per Rafa (di cui abbiamo visto la disperazione per il ritiro e quella in prospettiva di un ormai imminente abbandono)..dietro a questo aspetto fondamentale, per cui li abbiamo seguiti/seguiamo con diversificata passione, ci sono caratteristiche caratteriali che comunque credo siano secondarie per il tifo, tant’è vero che lo stesso Nole è stato applaudito e sostenuto, anche di più, quando si è trovato in difficoltà con un Medvedev o con Alcaraz, a conferma (e sono d’accordo con Konta) che è la sua capacità di battere anche i miti consolidati, quelli che si erano già accaparrati la quasi totalità della tifoseria, l’aver infranto le storiche imbattibilita’, che lo ha reso inviso ai già votati ad applaudire fino al pensionamento i propri amati..tutto il resto è solo appiglio, strumento utilizzato senza fortuna né sostanziale efficacia per gettare ombre su un campione che è titolare della totalità dei record che contano, che comunque ha perseverato nelle sue scelte, più interessato, appunto ed evidentemente, a vincere che a dedicarsi ad una ruffiana captatio benevolentiae, caratteristica, come giustamente dichiarato da un cronista, di uno come Nole “troppo grande per aver bisogno del pubblico” e commosso a NewYork per quella sua, invece, componente di umiltà che apprezza anche gli applausi semplici mentre la sua grandezza glieli ha inimicati (contribuendo forse a spingerlo verso i traguardi più ostici e difficili)
@ SlamdogMillionare (#3723631)
Però Federer è il tennis, che lo si voglia o meno, sulla scia dei Newcombe, Nastase, Panatta, Edberg, Sampras, Becker, McEnroe e qualche altro fino a Wawrinka, Thiem, Gasquet, Musetti.. Gli altri sono giocatori di baseball. Il carattere è interpretato soggettivamente e quindi ognuno di noi ha simpatie o antipatie talvolta senza giustificazione. Penso che nessuno di noi sia mai stato a cena con quei tre ..
My opinion
Si può essere grandissimi, intelligentissimi. aver ragione su tante cose ma anche furbetti ed un filo antipatici! La simpatia genuina uno non se la può dare se traspare anche altro! Di base Djokovic non è un martire ma uno che ricerca una sua salute per se stesso! E’ colui che sa abilmente e con disinvoltura volgere a proprio favore una situazione, o fare comunque il proprio interesse nel quale rientra anche non rischiare la salute con preparati poco testati. E’ un martirio solo sportivo di un abulico della vittoria che non sarebbe rimasto comuque a digiuno di majors a lungo per preservare se stesso non per fare Madre Teresa!
Qualcuno sa dirmi quando la tomjianovic si è lasciata con Berrettini?
@ il capitano (#3723666)
Beh, buon per Nole!!!! Certo, forse è meglio essere l’uomo qualunque piuttosto che uno che, grazie alle sue caratteristiche fisiche, mentali e attitudinali, si è ritrovato ad essere il n.1 più longevo della storia del tennis, il vincitore di un numero assurdo di titoli importanti, un felice padre di famiglia accompagnato da una moglie partecipe e da uno staff che comprende i suoi momenti di tensione perché lo ama ricambiato, un uomo intelligente che arricchisce sempre le interviste di contenuti non banali e comunque consapevole di vivere da privilegiato in un mondo che fa figli e figliastri..questo è quello che vedo di Nole, che mi interessa di lui e che suscita la mia ammirazione..trovo altri paragoni personalizzati inutili, non richiesti, boriosi, privi di interesse visti gli argomenti che qui si discutono
Il tifo fa male. L’utente Nick non ha assolutamente espresso un giudizio negativo su Nole, ne ha riconosciuto la grandezza (e ci mancherebbe) dicendo solo che non lo trova “particolarmente simpatico”. Io tifavo Mac e Sampras… Erano simpatici?
Chiedo per un amico… A parte Guga Kuerten c’erano n. 1 simpatici? Non mi pare.
A Cincinnati si può certificare che le cose sono molto cambiate. Grande tifo per Novak. Ma come ho già scritto, il cambiamento e’ già in atto da un bel po.
E così sia.
esattamente come la tua. non vedo perché tu puoi esprimere il tuo giudizio negativo su Djokovic e noi non possiamo fare altrettanto con federer e nadal senza sentirci apostrofare che non siamo migliori degli haters. sei forse il solito ipocrita di cui è pieno il mondo? chiedo per un amico
Il motivo è molto semplice Konta e lo sappiamo benissimo spiegare, se poi non lo si vuole accettare è un altro discorso. Se non ha il giusto riconoscimento che ci si aspetterebbe da un campione come lui e non ha l’opinione pubblica a suo favore ma solo quella dei suoi fan io mi farei 2 domande. Vedo che esce molto spesso questo discorso ultimamente, forse qualcuno si sta accorgendo di aver sbagliato qualcosa negli ultimi anni…
Grande talento e grande coraggio il DIVINO DJOKOVIC. Troppo facile dire le cose conformi ai mass media come fa Federer…
Occhio a Petra marcinko
questo sito è sempre stato ostile alle Williams…
alla Konta invece ricordo che Federer e Nadal hanno avuto pochissimi haters, non è vero che se sei al top devi essere per forza odiato
Grazie Massimiliano, condivido la tua opinione. A volte capita anche a me di avere dei dubbi sull’autenticità di alcuni momenti di Nole, l’impressione è che sia un grande attore. Forse lo è davvero se riesce a far credere ai suoi estimatori che lui è genuino e Roger e Nadal sono ipocriti. In ogni caso bisogna portare rispetto per tutti, anche e soprattutto di coloro che amano essere riservati e poco inclini a fare i capoclan. Io personalmente apprezzo coloro che sanno di essere visti da milioni di fan (anche bambini) e preferiscono essere modelli solo del loro sport, senza commistioni e manie di grandezza.
AMEN 😉
Permettetemi di dirvi che non siete migliori degli haters di Novak. Io sono impressionato ogni volta di più di quello che riesce a fare sul campo Novak e non posso che rendergli merito e riconoscere la sua grandezza, il fatto che alcuni suoi comportamenti in campo e fuori non me lo rendano particolarmente simpatico non conta assolutamente nulla in relazione a ciò che gli devo come rispetto. Pensate al fatto sportivo in se e smettetela di ingiuriare altri due campioni che hanno il solo difetto di non rappresentarvi caratterialmente. E vi rammento che le vostre sono solo opinioni, non verità.
Tutti tifiamo per chi ci piace vedere giocare, se Federer si sistema il ciuffetto e Djokovic si strappa la maglietta dopo una vittoria a me poco importa. Tralascio il discorso vaccinale perché sono scelte personali, ma non vedo in Djokovic, che considero un grande tennista, un qualcosa che possa accomunarmi a lui.
@ Mario Blu (#3723618)
Capisco.
Però personalmente, io non vedo in Nole “genuinità” ma piuttosto “furbizia” quando tenta di ingraziarsi il pubblico, quando dice bugie per giocare gli AO in periodo Covid e viene cacciato (non entro nel merito della bontà o meno delle regole),quando pare avere un infortunio grave alla gamba con tanto di fasciatura ed andatura claudicante tranne poi risorgere nei turni finali etc. etc. etc.
Federer, ed in parte Nadal, saranno anche politically correct (è un difetto esserlo da tennisti? A volte non credo…) ma non ce li vedo nel fare i furbetti così.
Always in my opinion. 🙂
Tomianovic è un bel vedere come la Raducanu.
Il tennis femminile oggi è sempre più schiavo della potenza, rappresentata in pieno dalla Sabalenka.
Le due belle ragazze invece sono un po troppo leggerine per reggere alla lunga e difatti spesso sono soggette a stop. Peccato.
Djokovic è tra i più grandi e non mi sembra che a Cincinnati il pubblico gli abbia fatto mancare il suo calore, anzi a dirla tutta, seguendo il suo canale Instragram, sembre ultra aggiornato (a differenza di Federer e Nadal), posta video in ogni parte del mondo dove gioca e dove è letteralmente assaltato dai fans…..quindi io tutto sto vittimismo non lo vedo
concordo. federer e nadal sono due uniformati sempre fastidiosamente pollitically correct. per me però il peggiore è federer perché nadal con tutti i suoi tic e le sue manie a volte mi da l’impressione di vivere in un mondo tutto suo per cui forse è un pelo più genuino.
@ Massimiliano (#3723595)
Preferisco Nole senza filtri ai 2 diplomatici e artefatti in modo innaturale, specialmente lo spagnolo. Incapaci di esprimere un giudizio senza aver paura della reazione di sponsor o fans.
Mi spiace, ma meglio lo schietto e divisivo Nole che l’ipocrisia portata ai massimi livelli di quei 2 ( spagnolo in particolare )
Su Djokovic, non credo, come leggo, che debba essere fatto un “mischione” tra aspetti sportivi e caratteristiche dell’uomo e non del tennista.
Sul tennista, la sua immensa grandezza è oggettiva. Non il più bello da vedere, ma certamente il più vincente è vero dominatore di tutti i tempi.
L’uomo invece, al contrario di Nadal e sopratutto Federer, è sempre stato divisivo. Per sua scelta. In primis politicamente. Con posizioni anche estreme e forti. A tratti anche oltre la liceità.
Non ci si può poi lamentare se non si ha poi un seguito proporzionato ai propri immensi successi, e si insegue l’appoggio del pubblico dal vivo spesso in maniera forzata, a volte anche simpatica, ma non credo sempre sincera.
In my opinion.
Tra le notizie dal mondo del tennis secondo me ci poteva stare anche quella della nascita della seconda figlia di Serena Williams.