Il formato della Davis continua a far discutere Copertina, Davis/FedCup

“La Davis che vorrei”, una proposta per un nuovo format della storica competizione a squadre

13/01/2023 08:48 42 commenti
Coppa Davis, prima edizione 1900
Coppa Davis, prima edizione 1900

L’amico Roberto Commentucci ha scritto un lungo post social nel quale parla dell’annosa questione della riforma della Coppa Davis. Amata, odiata, osteggiata, sognata… la vecchia “cara insalatiera” resta un patrimonio del nostro sport (e non solo), oltre che – lo ricordiamo – la più antica manifestazione nazionale a squadre all sport. L’ultima riforma del 2019 targata Kosmos con l’avallo dell’ITF non ha sortito gli effetti sperati: quasi tutti sono rimasti scontenti, si è ancora lontani da un evento davvero rinnovato, forte e convincente. In tanti hanno storto il naso soprattutto per l’aver perso il fattore casa, elemento che rendeva le sfide uniche, “caldissime”, ad alta tensione risvegliando lo spirito nazionale e, talvolta, sovvertendo anche i pronostici. Commentucci, grande appassionato e collaboratore della FIT in vari ambiti, presenta un’idea di riforma profonda, di sicuro interesse, traendo spunto dalla recente United Cup, che almeno a livello puramente tecnico è parsa assai più convincente. La proponiamo ai nostri lettori, sperando possa essere un piccolo punto di partenza per un dibattito sereno e costruttivo. (LT)

 


 

La nuova Coppa Davis targata Piquè (da tre anni è organizzata dalla sua società di management sportivo, la Kosmos) non piace a nessuno. Non piace agli appassionati (in tantissimi hanno dichiarato di aver smesso di seguire la manifestazione dopo il cambio di formato); non piace al pubblico dei paesi ospitanti (che prova un interesse molto relativo per i match dove non è impegnata la squadra di casa); non piace agli sponsor (che, ufficialmente per via del Covid, non stanno staccando gli assegni miliardari promessi da Piquè e dai suoi alla ITF e alle Federazioni Nazionali che deliberarono la riforma); non piace ai giocatori di vertice, molti dei quali continuano a disertare la manifestazione, anche qui alla faccia delle assicurazioni di Piquè, secondo cui la nuova formula avrebbe garantito la presenza dei migliori; non piace agli addetti ai lavori e ai tecnici, che imputano alla formula troppo scarna (due singolari e un doppio decisivo) la scarsa capacità di rispecchiare fedelmente i valori in campo, assegnando un peso enorme a una specialità, quella del doppio, che nel tennis vero è sempre più marginale.

In questo disastroso contesto, ecco arrivare la United Cup, manifestazione a squadre mista organizzata da ATP e WTA, che invece registra, alla sua prima edizione, un notevole successo mediatico e tecnico. Ora, si può discutere all’infinito se essa sia o meno una esibizione, e su che valore abbia il titolo che assegna (desta perplessità, in particolare, il doppio misto di spareggio, una gara tecnicamente poco significativa e poco attendibile).

Tuttavia, non c’è dubbio che i giocatori hanno aderito con grande entusiasmo, che l’impegno è stato massimo, che ci tenevano tutti da morire (basta vedere le lacrime della numero 1 del mondo Swiatek dopo la sconfitta contro Pegula o quelle della Sakkari battuta dalla nostra Martina Trevisan) e che il prossimo anno la partecipazione di tennisti di vertice sarà ancora migliore. A mio parere, dalla United Cup si possono trarre spunti su come migliorare il formato attuale della Davis, che è diventato davvero complicatissimo, anche da spiegare. Ci provo di seguito.

 

L’attuale formato della Coppa Davis. Un abominio sportivo

Attualmente la Coppa Davis, a cui partecipano oltre 150 paesi, vede regole di svolgimento degli incontri diversificate tra le diverse fasi della manifestazione e tra i diversi Groups in cui sono suddivisi i paesi. Il tradizionale formato casa-trasferta (incontro a eliminazione diretta ospitato da uno dei due paesi) viene utilizzato per tutte le serie minori (World Group II, III, IV e V) e nel match preliminare del World Group I (che si disputa a febbraio e a cui partecipano 24 paesi) per decidere i 12 che si qualificano, assieme a 4 wild cards, per giocare nella fase a gironi di settembre (il cd. Group Stage, 4 gironi da 4 squadre, che nel 2023 si terranno a Bologna, Glasgow, Amburgo e Valencia). Le prime 2 classificate di ogni girone partecipano poi alla fase finale in sede unica a 8 squadre, che si tiene in novembre (anche quest’anno a Malaga).

Riassumendo, quindi, attualmente la Coppa Davis impegna in totale 3 settimane di calendario:

la prima settimana di febbraio per i 12 match a eliminazione diretta del World Group I;

la terza settimana di settembre per i 4 gruppi da 4 squadre della Group Stage;

la terza settimana di novembre per la fase finale a 8.

La differenza fondamentale fra i match a eliminazione diretta con la formula casa-trasferta e quelli disputati nell’ambito dei gironi è che mentre i primi prevedono 5 incontri (quattro singolari e un doppio, sia pure al meglio dei tre set) quelli che si disputano nelle fasi a gironi, per poter risparmiare tempo, sono giocati con due soli singolari e un doppio.

Ne consegue che proprio nelle fasi calde della manifestazione, quando la posta in palio è più importante, la formula diventa più aleatoria, e meno efficace nel misurare i veri valori, perché con tre soli match basta un infortunio, o un episodio, a spostare gli equilibri, per non parlare del peso esagerato assegnato al doppio. Una mezza lotteria, come quando nel calcio si va ai rigori. Una autentica assurdità sportiva.

 

Una proposta per un vero campionato del mondo a squadre

A mio modestissimo parere si potrebbe fare in questo modo:

Un World Group I limitato a sedici squadre, che parte con un tabellone in linea come nella vecchia Davis: ottavi e quarti a eliminazione diretta con la formula casa-trasferta, da disputare a febbraio e a settembre; finalissima a 4 squadre a fine novembre in sede unica. In questo modo, l’occupazione del calendario resterebbe invariata e non ci sarebbero motivi di lite con la ATP.

Il World Group 2 sarebbe a 32 squadre. Dopo due turni a eliminazione diretta, le migliori 8 disputerebbero uno spareggio promozione con le perdenti al primo turno del World Group I, che si terrebbe in novembre, nella stessa settimana della finalissima a 4 squadre. Le serie inferiori resterebbero invariate.

Tutti i match si disputerebbero su 4 singolari e un doppio, su due giornate di gara (sabato e domenica) al meglio dei tre set con tiebreak. Tuttavia, la novità più importante sarebbe la seguente: tutti i match del World Group I, quelli della finalissima a 4, e quelli degli spareggi per salire nella massima serie, sarebbero disputati con 4 singolari giocati da 4 tennisti diversi (per il doppio, potrebbero essere schierati altri due specialisti diversi dai singolaristi) giocati secondo il seguente ordine: nella prima giornata i match fra i numeri 3 e i numeri 2, nella seconda i match fra i numeri 1 e quelli fra i numeri 4, e poi il doppio.

Per i Gruppi inferiori, invece, sarebbe mantenuta la formula classica, che prevede i 4 singolari incrociati con due soli giocatori, dal momento che non sono molti i paesi in grado di schierare 4 tennisti competitivi: imporre la stessa formula a nazioni dove il tennis è meno sviluppato potrebbe disincentivarne la partecipazione (su questo vedi dopo).

Far giocare 4 singolari a 4 giocatori diversi, con match due set su tre, renderebbe anche molto più agevole e meno usurante la disputa della fase finale a 4 giocatori; giovedì e venerdì ci sarebbero le due semifinali, sabato e domenica la finalissima (e si potrebbe anche prevedere la finalina fra le perdenti), perché tutti i giocatori avrebbero un giorno di riposo fra i loro match di singolo. La sede della finale a 4 sarebbe individuata con la stessa procedura di selezione seguita per l’organizzazione delle ATP Finals, ma verrebbe cambiata ogni due anni, per evitare che uno stesso paese finisca per giocare sempre la finale in casa (vedi Spagna…).

 

Vantaggi e fattibilità

Prevedendo l’obbligo di schierare 4 singolaristi diversi, sarebbe esaltato il concetto della Coppa Davis come autentica competizione di squadra, atta a misurare in modo preciso la forza effettiva del movimento tennistico di un paese, la sua estensione, la sua profondità, la sua qualità media. Ne sarebbe meglio rimarcata la diversità rispetto ai tornei individuali, dove il vincitore può nascere ovunque, in Norvegia, a Cipro e nello Sri Lanka: nel Campionato del mondo a squadre a vincere dovrebbero essere solo i paesi con un grande movimento. Sarebbe limitato il peso del fattore campo, che era uno degli elementi di maggior fascino ma anche di minore credibilità tecnica della vecchia Davis: con 4 singolaristi diversi, non basta avere, che so, due forti specialisti della terra battuta (o dell’erba) per battere una squadra magari più forte ma meno specializzata, come tante volte avvenuto in passato. Ne sarebbe incentivata anche l’azione delle Federazioni nazionali, che sarebbero chiamate a lavorare per costruire un numero maggiore di buoni professionisti e per ampliare la loro base di agonisti.

Ne uscirebbe grandemente rafforzata la credibilità della competizione, che assegnerebbe un titolo mondiale riconosciuto universalmente come legittimo. E sicuramente l’interesse degli appassionati, così come è avvenuto per la United Cup, aumenterebbe moltissimo, portandosi dietro il sostegno degli sponsor e degli acquirenti di diritti televisivi.

Per capire se una formula di questo tipo è sostenibile, ho fatto una piccola ricerca, atta a verificare quanti sono i paesi che hanno almeno quattro giocatori nei primi 300 della classifica ATP. La scelta della soglia del 300 è arbitraria, ma fino a un certo punto: è più o meno la classifica minima richiesta per entrare nei tornei Challenger, e si basa sull’assunto che se un tennista gioca regolarmente i Challenger nel tennis attuale ha senza dubbio un livello di gioco molto alto, tale da permettergli di non sfigurare anche contro tennisti di classifica migliore.

Ho poi sommato i rank dei primi 4 giocatori di ciascun paese, costruendo così una graduatoria di merito sulla base della quale si potrebbero designare le teste di serie della manifestazione (più basso il numero, più forte è il paese).

 

Ecco quello che è venuto fuori:

1 – Spagna

1 Alcaraz

2 Nadal

13 Carreno Busta

21 Bautista Agut

Somma rank: 37

 

2 – Stati Uniti

9 Fritz

17 Tiafoe

31 Korda

35 Paul

Somma rank: 92

 

3 – Italia

14 Berrettini

16 Sinner

19 Musetti

44 Sonego

Somma rank: 93

 

4 Russia

7 Medvedev

8 Rublev

20 Kachanov

59 Karatsev

Somma rank: 94

 

5 – Regno Unito

12 Norrie

27 Evans

42 Draper

49 Murray

Somma rank: 130

 

6 – Argentina

25 Schwartzman

30 Cerundolo

43 Baez

57 Cachin

Somma rank: 155

 

7 – Serbia

5 Djokovic

29 Kezmanovic

54 Krajinovic

70 Djere

Somma rank: 158

 

8 – Francia

44 Rinderknech

46 Mannarino

51 Moutet

52 Monfils

Somma rank: 193

 

9 – Australia

22 Kyrgios

24 De Minaur

78 O’Connell

84 Thompson

Somma rank: 208

 

10 – Germania

12 Zverev

76 Otte

94 Altmaier

128 Hanfmann

Somma rank: 310

 

11 – Canada

6 Aliassime

18 Shapovalov

98 Pospisil

207 Galarneau

Somma rank: 329

 

12 – Olanda

35 Van de Zandschulp

95 Griekspoor

111 Van Rijithoven

133 Sels

Somma rank: 374

 

13 – Croazia

17 Cilic

26 Coric

144 Gojo

234 Serdarusic

Somma rank: 421

 

14 – Repubblica Ceka

81 Lehecka

97 Machac

109 Vesely

140 Kopriva

Somma rank: 427

 

15 – Slovakia

50 Molcan

114 Gombos

136 Klein

137 Kovalik

Somma rank: 437

 

16 – Giappone

36 Nishioka

92 Daniel

145 Watanuki

197 Uchida

Somma rank: 470

 

17 – Svizzera

56 Huesler

118 Stricker

148 Wawrinka

157 Riedi

Somma rank: 479

 

18 – Cile

85 Garin

100 Tabilo

152 Jarry

230 Barrios Vera

Somma rank: 567

 

19 – Polonia

10 Hurkacz

77 Majchrzak

245 Zuk

260 Michalski

Somma rank: 592

 

20 – Portogallo

82 Sousa

112 N. Borges

201 Ferreira Silva

232 Elias

Somma rank: 627

 

21 – Belgio

53 Goffin

129 Bergs

218 Coppejans

254 Geerts

Somma rank: 654

 

22 – Ungheria

87 Fucsovic

162 Piros

173 Maroszan

275 Valkusz

Somma rank: 697

 

23 – Bulgaria

28 Dimitrov

189 Andreev

196 Kuzmanov

297 Lazarov

Somma rank: 710

 

24 – Brasile

71 Monteiro

166 Meligeni

211 Pucinelli De Almeida

300 Dutra da Silva

Somma rank: 748

 

Come si vede, le squadre che possono permettersi di “reggere” una Davis con 4 singolaristi diversi sono tante, e sono attualmente ben 24. È quindi del tutto fattibile ipotizzare un tale requisito per poter partecipare al World Group I, la “Serie A” della competizione, limitata a 16 squadre.

Sarebbero possibili incroci molti affascinanti: pensate a un possibile primo turno Canada – Argentina, ad esempio. Gli accoppiamenti sarebbero:

Schwartzmann – Auger Aliassime

Cerundolo – Shapovalov

Baez – Pospisil

Cachin – Galarneau

Sulla terra rossa probabilmente non ci sarebbe storia, ma anche sul veloce l’Argentina potrebbe giocarsela alla grande, e contro il paese detentore della competizione.

Certo, non si tratta di una riforma facile da introdurre: occorrerebbe in primis spiegare a Piquè e a Kosmos che i gironi nel tennis vanno limitati il più possibile, perché l’essenza di questo sport si basa sull’eliminazione diretta.

 


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42 commenti. Lasciane uno!

El fuser (Guest) 13-01-2023 15:39

Tutto sto casino per non ammettere che la formula storica era fantastica, appassionante e insostituibile.

42
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Tafanus 13-01-2023 15:23

Scritto da MarcoP
Proposta interessante.
Unico dubbio: con quattro singolaristi, si perde il fattore del tennista forte che conduce la sua squadra alla vittoria. Alcune nazioni sarebbero tagliate fuori dal successo, qualche top player potrebbe rinunciare.

In parte hai ragione, ma personalmente sarei più felice di avere tre giocatori in top 20 e altri 3 da 21 a 100, che non avere un fenomeno, un altro buon giocatore, e dietro il vuoto spinto.

41
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Il bello della Lucania (Guest) 13-01-2023 15:20

Già la United Cup potrebbe rappresentare lo specchio tennistico di una nazione, vedi sia i maschietti che le femminucce a che livello sono.
Questo proposto nell’articolo è abbastanza interessante, va detto (mi pare manchi la Colombia, almeno se si vuole un doppio competitivo), anche se, per funzionare, necessiterebbe della partecipazione di tutti i top (altrimenti per mantenere inalterato il livello si dovrebbe cancellare per intero una nazione se si assenta il suo n.1, specie per quelle che ne hanno solo due o tre tra i primi 100 … non è che l’incontro tra numeri 3 o numeri 4 può uscire sbilanciato).

40
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velenopuro 13-01-2023 12:24

Scritto da MarcoP
Proposta interessante.
Unico dubbio: con quattro singolaristi, si perde il fattore del tennista forte che conduce la sua squadra alla vittoria. Alcune nazioni sarebbero tagliate fuori dal successo, qualche top player potrebbe rinunciare.

Ma infatti la Davis dovrebbe essere una manifestazione A SQUADRE.

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MarcoP 13-01-2023 07:06

Proposta interessante.

Unico dubbio: con quattro singolaristi, si perde il fattore del tennista forte che conduce la sua squadra alla vittoria. Alcune nazioni sarebbero tagliate fuori dal successo, qualche top player potrebbe rinunciare.

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+1: Tafanus, Marcus91
tinapica 13-01-2023 03:01

Scritto da ItalyFirst

Scritto da me-cir te no

Scritto da Shapovalissimevolmente
Commentucci, che non piaccia a nessuno è un po’ un luogo comune. Conosco tanti appassionati, tra cui il sottoscritto, a cui non dispiace affatto. Anzi che il doppio conti il 33% e sia spesso decisivo è una gran cosa per il Tennis in generale.

Siamo in due a considerarla piacevole.
Per i nostalgici: qual è l’ultima sfida appassionante a cui avete assistito col vecchio formato? A che edizione risale?
Aggiungo: non piace ai giocatori di vertice. Falso, guardate i nomi nell’ultima edizione. A parte Djokovic e Nadal che centellinano le apparizioni data l’etá e tolti i Russi, c’erano tutti. Compresi Ruud e Tsitsipas nelle serie inferiori.
Aggiungo ancora, la United Cup che registra piú successo. È perchè si assegnano i punti, non ci sono altri motivi.

Prima edizione 1899. Non si tratta di essere nostalgici, ma di onorare la tradizione. Molti di noi hanno cominciato ad amare il tennis seguendo le imprese in Coppa Davis che ai tempi di Panatta e C. era importante come uno Slam. Indietro non si torna, ma vedere una manifestazione così importante ridotta in queste condizioni mette tristezza. Si gioca per l’onore e per la gloria del proprio Paese e la formula classica era perfetta per concentrare l’interesse degli appassionati di due nazioni su quell’evento. Purtroppo le tradizioni contano sempre meno, conta solo il business e a me non così non piace. Quello che hanno fatto alla Davis classica sarebbe l’equivalente a fare giocar Wimbledon sul sintetico, uno scempio totale.

@ ItalyFirst (#3406276)

…di più: sarebbe l’equivalente a togliere le V partite ad oltranza mettendo la ghigliottina dello sparegGioco a contingentare i tempi!
Com’è? L’hanno già fatto?
Allora aspettiamo il prossimo passo: Wimbledon con incontri al meglio delle 3 partite, magari anche con abolizione dei vantaggi.
Non crediate che non ci abbiano già pensato o che manchi molto…

37
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tinapica 13-01-2023 02:56

Scritto da Salvo
“La Davis che vorrei” —> come era prima della riforma, anzi mantenendo il long set al quinto per ogni live rubber.

@ Salvo (#3406150)

Tralasciando l’abominevole abuso di anglicismi, condivido (anche se in realtà io vorrei un ritorno al vero tennis, di cui per ragioni anagrafiche mai ho potuto godere, che prevede ogni partita, dalla I alla V, ad oltranza…ma so che già il ritorno alla V partita ad oltranza, anzi proprio ad incontri al meglio delle 5 partite, è una chimera)

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proteus (Guest) 12-01-2023 23:19

La Davis che vorrei…

OPZIONE 1. Si torna alla vecchia formula e si va sul sicuro

OPZIONE 2. Si fa “all in” e si prova a trasformarla in una vera e propria World Cup di tennis, ispirandosi alle cose buone del campionato del mondo di calcio.

Si gioca ogni quattro anni negli anni pari non olimpici (dunque prima edizione nel 2026, cascherebbe anche a fagiolo). Nei due anni e mezzo precedenti si giocano le qualificazioni per continenti (tipo il calcio), qualificando le migliori sedici squadre del mondo. In due, massimo tre weekend sparsi lungo la stagione si giocano tutti i match di qualificazione con un minimo impatto sulla programmazione dei giocatori top. Si potrebbe cogliere al volo l’occasione per abolire finalmente cag… immani come la United Cup, o alle brutte trasformare queste competizioni nelle qualificazioni ai mondiali, dando finalmente un senso che attualmente non vi è.

La Tennis World Cup vera e propria si giocherebbe ogni volta in una nazione diversa, per dare ancora più valore alla formula, sulla superficie scelta ogni volta dalla nazione ospitante. Si potrebbe giocare a settembre, subito dopo gli US OPEN, in tre settimane: è chiaro che in quell’anno la programmazione del circuito ATP dovrebbe essere rivista, ma niente di drammatico o insormontabile. Le squadre sarebbero divise in quattro gironi da quattro, di cui si qualificano le prime due ai quarti per un totale di massimo sei turni, tre nel girone e tre ad eliminazione diretta (una formula tranquillamente smaltibile in 20 giorni). Ogni girone si disputa in una differente città, per un coinvolgimento globale della nazione e un bel ritorno in termini di indotto: si potrebbe giocare tranquillamente tutto su un campo, o su un palazzetto, il che renderebbe l’organizzazione non cosi complessa.

La formula: si giocano quattro singolari e un doppio, tutto in due giorni con quattro singolaristi diversi. Nel doppio obbligo di schierare un quinto giocatore (solo uno dei singolaristi al massimo potrebbe giocarlo), il che renderebbe la formula molto divertente e valorizzerebbe il livello globale di ogni squadra (non basta un giocatore per fare la differenza). Al singolare numero 4 magari si sfidano il 140 contro il 160 davanti ad un palcoscenico enorme, il che sarebbe divertente.

DAY 1
Singolare 4 vs 4
Singolare 1 vs 1
DAY 2
Doppio
Singolare 3 vs 3
Singolare 2 vs 2
(In alternativa si sorteggia ogni volta l’ingresso in campo dei singolari, per aumentare ancor di più l’incertezza).

I singolari si disputerebbero 3 set su 5. Il doppio 2 su 3. Se una formula del genere la considerate troppo dura, si potrebbe ipotizzare un super tie-break al posto del set decisivo sia in singolo che in doppio.

Infine tutti i giocatori di una nazionale dovrebbero indossare la stessa identica divisa con i colori della nazione (una cosa che non ho mai capito e trovo senza senso, il fatto che in Davis ognuno si vesta come gli pare).

Per me una formula del genere sarebbe una figata. Crea senso di appartenenza, e il fatto di giocare ogni quattro anni farebbe crescere enormemente le aspettative e l’interesse. La partecipazione dei giocatori più forti sarebbe pressochè certa. In termini di pubblico, diritti televisivi e ritorno di immagine sarebbe un successo assicurato…

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-1: Elio, MATCHBALL, Domy1970
Ranuccio Tomassoni 12-01-2023 22:12

FINALE dopo le ATP tour finals

6 team nei quarti di finale,
il campione dell’anno precedente è automaticamente qualificato per la semifinale,
e ha il diritto di organizzare la fase finale in casa, o dove gli pare.

Se rinuncia ad organizzare la fase finale parte dai quarti finale, e la sede viene scelta da ITF/Kosmos (in tal caso si ha una “final 8” e il team che organizza riceve un posto nei quarti di finale, se non è già qualificato, altrimenti è una “final 7”)

domenica: finale
(oppure finale sabato e domenica, in tal caso si parte il sabato della settimana dopo le ATP finals)

sabato: pausa, o incontro per il terzo posto

venerdì: semifinali, numeri 1 contro numeri 1, e se serve sfida tra numeri 2, e doppio

giovedì: semifinali, numeri 1 contro numeri 2 di entrambe le semifinali, quindi 4 match in tutto

mercoledì: pausa

martedì, lunedì, domenica: le 3 sfide dei quarti di finale (6 team)
il primo giorno 4 match di singolare di 2 sfide dei quarti, in due sessioni
il secondo giorno due sessioni, 5 match (la fine di un quarto con doppio e singolari, e l’inizio del terzo quarto con due singolari)
il terzo giorno due sessioni con la fine degli altri due quarti
.
.
.

4 GIRONI la settimana dopo US Open

4 gironi in 4 paesi diversi, ogni girone con 4 team
il team che vince il girone ottiene il diritto di ospitare un girone in casa l’anno successivo, quindi 3 match in casa in una settimana.

Idealmente i 3 match tra team fouri casa vanno programmati come al torneo ATP di Vienna, in una struttura temporanea più piccola, in una piazza in pieno centro (tipo campo Red Bull di Vienna sulla piazza vicino al duomo, dove bastano poche centinaia di spettatori per creare una buona atmosfera e ottenere un buon prodotto televisivo).

Per la fase finale a Novembre si qualificano 6 team: i 4 team che vincono i gironi, più i 2 team con il miglior risultato, in questo modo i gironi rimangono competitivi fino alla fine e contano anche i match a risultato acquisito.

Quei 4 team che finiscono ultimi nel girone vanno ai “PLAY OFF” dopo gli Australian Open, dove incontrano i team della serie inferiore, più o meno come avviene già.
I “play off” si giocano con il metodo tradizionale, in casa o fuori casa.

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-1: Elio, MATCHBALL
Koko (Guest) 12-01-2023 21:48

Ricorderebbe un pò l’Olimpiade degli Scacchi in cui anche se hai Carlsen da migliore al mondo come prima scacchiera nordica magari un paese dell’aerea Indiana-Pakistana ti fa fuori lo stesso per la forza media dei cervelli numerosi che possono vantare! Per un nordico super statisticamente in popolazioni esigue numericamente altri tre saranno fatalmente assai più “tonti” e la Norvegia non avrebbe possibilità di vincere. Infatti qui si vede dove precipiterebbero Croazia, Serbia, Norvegia e la stessa Svizzera che fino a Wawrinka forte era una minaccia! Paradossalmente questa formula è assai conservativa e gli USA riemergerebbero come potenza tennistica. Il rischio risiede nella scontatezza che monoliti del tennis come USA e similari potrebbero imporre alla manifestazione con vittorie in serie e pure nette. I 5-0 rifilati alle altre dai “simpaticoni” che fintano i cinque Americani che si son fatti forti dell’evoluta cerchia delle tenniste ( e che in Davis invece sciorinerebbero seconde linee da sballo alla Korda o alla Paul) sono li a testimoniare questo pericolo. Sicuramente in astratto si scatterebbe una fotografia assai più realistica di adesso su chi è complessivamente più forte ma forse l’alea verrebbe molto ridotta a pochissimi candidati per la vittoria finale.

33
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yonex (Guest) 12-01-2023 20:53

Scritto da Gaz
Dal torneo a squadre deve venir fuori lo specchio del movimento tennistico di un paese,quindi…via doppi e paddel,5 singolari,5 interpreti diversi.
Primo match il numero 1 contro il numero 1 avversario,in caso di stallo 2-2 saranno dunque i quinti della propria nazione a decidere.

quindi 2 illustri sconosciuti dovrebbero decidere l’esito del confronto.
io proprio non capisco questo odio per il doppio,è bellissimo,imprevedibile e divertente.
evidentemente voi odiatori non siete mai stati capaci di giocarlo.

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Tafanus 12-01-2023 20:43

Scritto da Luigi
Purché la trasmetti Dazn

Ragioniere, servi lei!

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-1: Elio, MATCHBALL
David ferrer 67 (Guest) 12-01-2023 20:13

4 singolaristi sono forse eccessivi piu’ il doppio ma il format di qs competizione attuale va un po modificata. Se tsitsi avesse un fratello piu’ forte tennisticamente sia in singolare che in doppio la grecia rischierebbe di vincere la coppa davis con due soli giocatori e in una sola famiglia ahah.

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Octagon 12-01-2023 20:00

Ogni proposta di Commentucci merita la massima attenzione per l’enorme rispetto che tutto il tennis italiano gli deve per la sua decisiva iniziativa “Progetto Campi Veloci”, senza la quale difficilmente avremmo avuto lo splendido rinascimento attuale del nostro tennis.

Nel merito la sua proposta è, come era lecito attendersi, estremamente interessante, ben articolata e degna della massima considerazione da parte delle organizzazioni interessate.

Mi permetto solo di suggerire di integrarla con una parte dedicata a quella cosa che sembra odiosa a tutti ma che alla fine muove tutto: il denaro.
Il riferimento alla recente United Cup torna a fagiolo, in quanto il suo indubbio successo è stato “concimato” da una robustissima iniezione di danaro, ben 15 milioni di USD per una manifestazione di una sola settimana, con in più la ciliegina sulla torta di ricchi punti a tutti i partecipanti: questo ha attratto i giocatori, e se ci sono i giocatori i media ed il pubblico seguono.

Anche l’attuale Coppa Davis prevede una robusta iniezione di danaro, ma mentre la United Cup lo ha versato cash direttamente ai giocatori, la Coppa prevede che venga erogato alle Federazioni, che poi ne faranno l’uso che credono: non è la stessa cosa.

Credo che sia fondamentale trovare un meccanismo equo ed incentivante per convincere i top players, che sono poi quelli che decretano il successo o meno di una manifestazione, a dedicare una parte importante della loro attività a questa manifestazione a scapito dei tornei convenzionali.

29
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pablox 12-01-2023 19:43

mi sembra una buonissima proposta anche migliorabile ma su cui si può lavorare 😎

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ItalyFirst (Guest) 12-01-2023 19:10

@ Tafanus (#3406196)

Quotone!

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+1: Tafanus, Aio051174
-1: Elio, MATCHBALL
Salvo (Guest) 12-01-2023 18:54

Scritto da ItalyFirst

Scritto da me-cir te no

Scritto da Shapovalissimevolmente
Commentucci, che non piaccia a nessuno è un po’ un luogo comune. Conosco tanti appassionati, tra cui il sottoscritto, a cui non dispiace affatto. Anzi che il doppio conti il 33% e sia spesso decisivo è una gran cosa per il Tennis in generale.

Siamo in due a considerarla piacevole.
Per i nostalgici: qual è l’ultima sfida appassionante a cui avete assistito col vecchio formato? A che edizione risale?
Aggiungo: non piace ai giocatori di vertice. Falso, guardate i nomi nell’ultima edizione. A parte Djokovic e Nadal che centellinano le apparizioni data l’etá e tolti i Russi, c’erano tutti. Compresi Ruud e Tsitsipas nelle serie inferiori.
Aggiungo ancora, la United Cup che registra piú successo. È perchè si assegnano i punti, non ci sono altri motivi.

Prima edizione 1899. Non si tratta di essere nostalgici, ma di onorare la tradizione. Molti di noi hanno cominciato ad amare il tennis seguendo le imprese in Coppa Davis che ai tempi di Panatta e C. era importante come uno Slam. Indietro non si torna, ma vedere una manifestazione così importante ridotta in queste condizioni mette tristezza. Si gioca per l’onore e per la gloria del proprio Paese e la formula classica era perfetta per concentrare l’interesse degli appassionati di due nazioni su quell’evento. Purtroppo le tradizioni contano sempre meno, conta solo il business e a me non così non piace. Quello che hanno fatto alla Davis classica sarebbe l’equivalente a fare giocar Wimbledon sul sintetico, uno scempio totale.

Prima edizione: 1900 (non 1899).

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+1: Tafanus
Gaz (Guest) 12-01-2023 18:51

Dal torneo a squadre deve venir fuori lo specchio del movimento tennistico di un paese,quindi…via doppi e paddel,5 singolari,5 interpreti diversi.
Primo match il numero 1 contro il numero 1 avversario,in caso di stallo 2-2 saranno dunque i quinti della propria nazione a decidere.

25
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-1: sergiot, MATCHBALL
Pasqsilv79 12-01-2023 18:49

W la Davis sempre, ottima questa proposta per ridare un po’ di dignità ad una competizione che ha fatto la storia di tanti appassionati e non.
Riscoprire l’unità nazionale è da sempre una delle vocazioni dello sport in genere. La Davis poi è stato da sempre momento di grande attaccamento alla maglia.
Importantissimo tornare ai 4 singolaristi + 1 doppio per dare l’idea che si valuti effettivamente la forza del team e non dei singoli… aggiungerei un po’ di tattica strategia: non è necessario che il n.1 di un team affronti il n.1 di un altro team. Si può decidere in busta chiusa e poi estrarre i contendenti simultaneamente.
Vedremmo cosi accoppiamenti “strani” che possono però dar luogo a sorprese.
Aggiungerei inoltre… una Davis per favore senza main sponsor, almeno non nel “titolo” dell’evento. Davis Cup by Rakuten…. e chi è Rakuten? Forse il fondatore del torneo piu antico del mondo.
Per favore…
Solo Davis Cup, il Mondiale del Tennis, per favore per favore, rispetto.
Tutte le Federazioni e gli sponsor devono contribuire a ridare splendore a questo torneo!! Ma in sordina… mettiamo i soldi in secondo piano una volta tanto… in primo piano solo la… passione !!
Lo dobbiamo a noi, lo dobbiamo alla Davis !
Buon tennis a tutti

24
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+1: Marcus91
Marcoro (Guest) 12-01-2023 18:30

Proposta ottima. Sarebbe bellissimo. Basta doppi che decidono sempre le sfide e basta squadre che vincono con un giocatore e mezzo. Così davvero conterebbe la squadra e la profondità tennistica di un paese. Temo che quelli della Kosmos non andranno verso questa direzione, piuttosto peggioreranno ancora la formula…

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+1: sergiot
ItalyFirst (Guest) 12-01-2023 18:11

Scritto da me-cir te no

Scritto da Shapovalissimevolmente
Commentucci, che non piaccia a nessuno è un po’ un luogo comune. Conosco tanti appassionati, tra cui il sottoscritto, a cui non dispiace affatto. Anzi che il doppio conti il 33% e sia spesso decisivo è una gran cosa per il Tennis in generale.

Siamo in due a considerarla piacevole.
Per i nostalgici: qual è l’ultima sfida appassionante a cui avete assistito col vecchio formato? A che edizione risale?
Aggiungo: non piace ai giocatori di vertice. Falso, guardate i nomi nell’ultima edizione. A parte Djokovic e Nadal che centellinano le apparizioni data l’etá e tolti i Russi, c’erano tutti. Compresi Ruud e Tsitsipas nelle serie inferiori.
Aggiungo ancora, la United Cup che registra piú successo. È perchè si assegnano i punti, non ci sono altri motivi.

Prima edizione 1899. Non si tratta di essere nostalgici, ma di onorare la tradizione. Molti di noi hanno cominciato ad amare il tennis seguendo le imprese in Coppa Davis che ai tempi di Panatta e C. era importante come uno Slam. Indietro non si torna, ma vedere una manifestazione così importante ridotta in queste condizioni mette tristezza. Si gioca per l’onore e per la gloria del proprio Paese e la formula classica era perfetta per concentrare l’interesse degli appassionati di due nazioni su quell’evento. Purtroppo le tradizioni contano sempre meno, conta solo il business e a me non così non piace. Quello che hanno fatto alla Davis classica sarebbe l’equivalente a fare giocar Wimbledon sul sintetico, uno scempio totale.

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+1: j, Marcus91
SpiderAce (Guest) 12-01-2023 17:46

Scritto da gisva
Come commentato anche sul FB di ROberto, una cosa che non mi convince è dare lo stesso peso a tutti i match.
Io svolgerei i match in questo ordine e dando il seguente peso ad ogni match:
Doppio: Peso 0,3
Quarti singolaristi: Peso 0.4
Terzi singolaristi: Peso 0.6
Secondi Singolaristi: Peso 0.8
Primi singolaristi: Peso 1
In questo modo avremmo sempre l’incontro aperto fino al quarto match.
Vincendo due match si vincerebbe l’incontro se al numero 1 fosse abbinato numero 2 o 3.
Secondo me aumenterebbe il fascino.

Voglio provare a farmi di crack per vedere se riesco a scrivere una tale quantità di

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-1: Marcus91
luciano (Guest) 12-01-2023 17:18

Mi piace molto l’idea dei 4 singolaristi.
Segnalo che mi sembra manchi la Cina (Zhizhen Zhang 97, Yibing Wu 113, Juncheng Shang 184, Bu Yunchaokete 280).
Infine, lo so sono tra i pochi però continuo a seguire con estremo piacere le gare di doppio.
Sto lavorando, un set è già andato, almeno uno dei 4 giocatori mi sta simpatico… mi prendo una pausa dal lavoro e mi guardo come finisce il match. So benissimo comprendere i valori dei giocatori che sto osservando ma mi diverto e mi piace vedere come va a finire…

20
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+1: sergiot, Marcus91
Ago (Guest) 12-01-2023 16:53

@ ItalyFirst (#3406156)

Concordo pienamente. I 5 set e le partite in casa di una delle due nazioni non si discutono

19
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+1: Mats, tacchino freddo, sergiot, Marcus91
Alexandersupertramp (Guest) 12-01-2023 16:43

Qualsiasi sia il formula sicuramente scontenterà qualcuno. Il problema è che c’è un calendario talmente fitto che non è possibile conciliare la Davis con gli altri tornei. Il classico era più affascinante anche per l’effetto nostalgico,io lo preferivo. Magari un anno si uno no con il vecchio sistema,chi vince diventa campione mondiale

18
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Matte (Guest) 12-01-2023 16:34

Un articolo Juncheng Shang lo meriterebbe.

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Pier (Guest) 12-01-2023 16:26

Un format non può prescindere dall’attualità, dalle esigenze televisive,dal calendario. Non posso dire cosa si dovrebbe fare ma come la vorrei sì: innanzitutto con cadenza almeno biennale se non quadriennale per renderla un appuntamento speciale e non un “peso” come negli ultimi anni, 3 su 5 come in passato almeno dalle fasi finali(magari negli anni precedenti qualificazioni) e certamente non giocati nella stessa sede ma in casa di una delle due squadre). Ma siccome si può dire la propria… Ok al 2 su 3 ma anche un andata ritorno (spalmandola nel tempo forse ci sarebbe modo).
Poi esagero: voglio Mac-Fleming vs Edberg-Yarrid, Pat Cash in casa sull’erba contro tutti e di nuovo Galeazzi che urla “Turborovescio di Paolino che ci fa sognare! Panatta lo abbraccia dopo un tuffo incredibile e Wilander è battutoooo!!! “.
Mmm… No… La Piqué non è la stessa cosa.

16
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GianlucaPozziPerSempre (Guest) 12-01-2023 16:11

@ ItalyFirst (#3406156)

SOTTOSCRIVO

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Tafanus 12-01-2023 16:10

Scritto da gisva
Come commentato anche sul FB di ROberto, una cosa che non mi convince è dare lo stesso peso a tutti i match.
Io svolgerei i match in questo ordine e dando il seguente peso ad ogni match:
Doppio: Peso 0,3
Quarti singolaristi: Peso 0.4
Terzi singolaristi: Peso 0.6
Secondi Singolaristi: Peso 0.8
Primi singolaristi: Peso 1
In questo modo avremmo sempre l’incontro aperto fino al quarto match.
Vincendo due match si vincerebbe l’incontro se al numero 1 fosse abbinato numero 2 o 3.
Secondo me aumenterebbe il fascino.

Secondo me aumenterebbe solo la confusione. Che senso ha dare pesi diversi ai singolari a seconda dell’ordine di partenza?

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+1: Tafanus
-1: Elio, MATCHBALL
Tafanus 12-01-2023 16:07

Che ci siano tanti appassionati ai quali piace la formula attuale è una balla smentita già dalle immagini delle partite.

Tribune oscurate per tentare pateticamente di nascondere i vuoti paurosi nelle tribune…

Qualcuno vorrà mai fare i conti degli spettatori paganti in un incontro Davis vecchia formula, con la situazione di adesso?

Qualcuno mi spiegherebbe perchè gli spagnoli dovrebbero riempire il più grande impianto coperto di Madrid per vedere magari Olanda-Belgio?

Oppure si pensa che decine di migliaia di olandesi e di belgi spenderanno capitali per aerei, alberghi, taxi, ristoranti, biglietti per seguire “la squadra del cuore”, che possono seguire gratis o con quattro lire di ottimo streaming dal divano di casa?????

La formula “a turno uno dei due competitors gioca in casa” ai fini del riempimento delle tribune non ha paragoni.

Comanducci… con tutto il rispetto: non capire la differenza fra la vecchia Davis e qualsiasi cosa vogliamo inventarci di diverso è una bestemmia. Stesso discorso per la FedCup.

Mi è capitato poche volte di poter assistere dal vivo alle vecchie, care e insostituibili manifestazioni a squadre: Italia-Ukraina di FedCup a Biella, Italia-USA di FedCup a Rimini, Italia-USA a Brindisi, Italia-USA a San Diego, Davis Italia-Belgio a Mestre, Davis Italia-Australia a Firenze, Davis Italia-GB a Napoli…

Vede, Comanducci: ho trovato sempre posto comprando online o nelle agenzie specializzate con larghissimo anticipo, e beccando sempre per miracolo una delle ultime file. Adesso siamo nella condizione che per riempire un po’ i vuoti la nazione ospitante carica pulman di ragazzini raccattati nei centri CONI, e intere scolaresche e conventicole cammellate.

Non è difficile da capire. Le tribune torneranno a riempirsi quando UNA delle squadre giocherà nel proprio paese.

Mi rendo conto che la formula Davis delle partite al meglio dei 5 set possa inutilmente condurre a tempi biblici e non sempre valutabili in anticipo. Ma il tennis è bello anche perchè è uno sport eroico, nel quale un Mahut-Isner può durare 11 ore e mezza, e un incontro Schiavone-Kuznetsova può durare, sotto il cocente solleone australiano d’estate, quasi 5 ore.

Solo nella riduzione degli incontri di Davis da “meglio dei 5” a “meglio dei tre” può esserci un’area di trattativa. Ho pubblicato di recente – anche su questo sito – i risultati di un’analisi che ho condotto sui quattro slam, su due anni. Risultato? Ben l’85% degli incontri disputati al meglio dei 5 ha avuto gli stessi risultati che avrebbe avuto un risultato iniziale da “due su tre” della formula del “meglio dei tre”.

In altri termini: negli incontri slam considerati, chi si è trovato in vantaggio di 2/0 o di 2/1, nell’85% dei casi ha vinto anche al 4° o al 5° set.

Questa è – credo – il massimo di concessione che gli appassionati possono fare alla Davis per riportare la gente in biglietteria. Idem per la FedCup.

Last but not least: il tennis targato “nuovo che avanza” ha messo le esigenze dei programmatori TV (leggi: mercato degli spot pubblicitari) prima, sopra, davanti alle esigenze dello spettacolo generatore di tifo, stadi pieni, TV guardate per ore anche di notte.

Torniamo per piacere ad assecondare ciò che gli appassionati hanno amato e seguito con passione per decenni, e non gli interessi dei programmatori.

Si può fare??? Si, si può. Le TV e i siti streaming di siedano intorno a un tavolo, e riscoprano il valore utilitaristico di una cosa che si chiama “differita”. Non si prendono a calci gli appassionati trasmettendo spezzoni di partite. Pratica largamente impiegata su Eurosport in TV… Si iniziava con una partita, e non si riusciva neanche a registrarla su MySky perchè nove volte su dieci passavano senza sufficiente preavviso da Eurosport 1 a 2 e viceversa, e alla fine trovavi registrato un inutile pezzetto di un incontro, e poi passavi al biliardo.

Si trasmetta un incontro PER INTERO. Se un’altra partita verrà a sovrapporsi nei tempi, la si mandi in “diretta/differita”: si mandi la seconda partita in coda alla prima, avendo cura di non comunicare i risultati della seconda partita.

Torniamo per piacere a mettere il mercato delle emozioni PRIMA delle media-strategies di sponsors e di altri utenti pubblicitari. Cerchiamo di capire che con la slavina di cazzate che è in corso da almeno 5 anni, stiamo buttando via il bambino con l’acqua sporca.

13
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+1: pablox, il capitano, Marcus91
-1: Elio, MATCHBALL
Oh, Reilly? (Guest) 12-01-2023 15:56

La United Cup ha visto incontri imbarazzanti e sconfitte eclatanti contro e fra top200 che certamente sanno giocare a tennis, ma sfigurano davanti ai top players con cui si alternano (giusto considerare i classificati fino alla 300ma posizione, io allagherei fino alla 350ma per via di periodi meno fruttuosi di buoni giocatori da challenger).

Allargare a 5 incontri non mi sembra fattibile. Per la United Cup funziona perché ci sono montepremi e soprattutto punti in palio, per cui i top players vi partecipano entusiasticamente. La Davis non concede punti.

Il doppio vale 1/3 nella fase finale e 1/5 in quella antecedente. Il singolare continua a farla da padrona (2-0 e doppio a seguire inutile).

Al limite con 3 appuntamenti e senza caricare, vedi sopra, troppo i tennisti si potrebbe allungare la panchina della Davis, anche perché non si gioca nessun torneo atp nel frattempo. Così non si rischia che deve giocare prezzemolino infortunato da mesi e senza un set di preparazione.. finché Berrettini non s’impone e gioca comunque lui.
con il resto della panchina che rimarrebbe inutilizzato. Non è un bel vedere. E non lo è stato nemmeno la United Cup che Matteo ha utilizzato come sessione di allenamento privato, giocando pure nel doppio.
Insomma i buoni propositi poi si scontrano con gli interessi personali di chi vuol giocare sempre, e anche di chi non vuol giocarci più ( Nadal ).

12
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Luigi (Guest) 12-01-2023 15:50

Purché la trasmetti Dazn

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becu rules (Not Bec_Style) è come confondere Nadal con Nagal (Guest) 12-01-2023 15:49

Scritto da Shapovalissimevolmente
Commentucci, che non piaccia a nessuno è un po’ un luogo comune. Conosco tanti appassionati, tra cui il sottoscritto, a cui non dispiace affatto. Anzi che il doppio conti il 33% e sia spesso decisivo è una gran cosa per il Tennis in generale.

Giusto dare la parola anche ai panda 🙂 si scherza, eh
per me
1) gli incontri devono tornare 5, con 3 e il doppio decisivo è tutto un po’ troppo causale e frettoloso.
Una volta l’incontro di Davis durava 3 giorni ora in un giorno si giocano 3 interi incontri di Davis di seguito !!
2) Mi piace l’idea di giocare 4 singolari con 4 giocatori diversi, rispecchia maggiormente la forza di un paese, e solo 1 doppio
3) eliminazione diretta e fattore campo essenziali come da tradizione

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+1: sergiot, Marcus91
me-cir te no 12-01-2023 15:41

Scritto da Shapovalissimevolmente
Commentucci, che non piaccia a nessuno è un po’ un luogo comune. Conosco tanti appassionati, tra cui il sottoscritto, a cui non dispiace affatto. Anzi che il doppio conti il 33% e sia spesso decisivo è una gran cosa per il Tennis in generale.

Siamo in due a considerarla piacevole.
Per i nostalgici: qual è l’ultima sfida appassionante a cui avete assistito col vecchio formato? A che edizione risale?

Aggiungo: non piace ai giocatori di vertice. Falso, guardate i nomi nell’ultima edizione. A parte Djokovic e Nadal che centellinano le apparizioni data l’etá e tolti i Russi, c’erano tutti. Compresi Ruud e Tsitsipas nelle serie inferiori.
Aggiungo ancora, la United Cup che registra piú successo. È perchè si assegnano i punti, non ci sono altri motivi.

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pippo (Guest) 12-01-2023 15:40

Proposta piuttosto convincente, molto interessante estendere a 4 singolari con giocatori diversi.

Una possibile alternativa se si volesse alleggerire il calendario del world group 1 a due weekend per attrarre i migliori giocatori potrebbe essere :

– Le 4 semifinaliste ammesse direttamente ai quarti dell’edizione successiva
– Ottavi a febbraio e final 8 ( quarti ) a settembre da disputare nella sede del vincitore della precedente edizione. Con due palazzetti e’ fattibile in una settimana , modello united cup o volendo 10 giorni tipo qualche master 1000.

– Per il world group 1 non sarebbe piu’ necessario l’ultimo weekend di Novembre

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Tiger Woods (Guest) 12-01-2023 15:10

La mia proposta: tenere tutto invariato come prima tranne il tabellone a 8 (così da continuare ad occupare 3 settimane e partire dai quarti invece che dagli ottavi) e disputarla solo negli anni dispari; in quelli pari mettere a punto un sistema di qualificazione al tabellone principale (idem per le fasce minori) sempre nelle stesse tre settimane.

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+1: tacchino freddo
gisva 12-01-2023 15:09

Come commentato anche sul FB di ROberto, una cosa che non mi convince è dare lo stesso peso a tutti i match.
Io svolgerei i match in questo ordine e dando il seguente peso ad ogni match:
Doppio: Peso 0,3
Quarti singolaristi: Peso 0.4
Terzi singolaristi: Peso 0.6
Secondi Singolaristi: Peso 0.8
Primi singolaristi: Peso 1

In questo modo avremmo sempre l’incontro aperto fino al quarto match.
Vincendo due match si vincerebbe l’incontro se al numero 1 fosse abbinato numero 2 o 3.

Secondo me aumenterebbe il fascino.

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+1: Marcus91
-1: Tafanus, MATCHBALL
velenopuro 12-01-2023 15:05

Scritto da Shapovalissimevolmente
Commentucci, che non piaccia a nessuno è un po’ un luogo comune. Conosco tanti appassionati, tra cui il sottoscritto, a cui non dispiace affatto. Anzi che il doppio conti il 33% e sia spesso decisivo è una gran cosa per il Tennis in generale.

Il fatto che a te piaccia un serial-loser come Shupo la dice già lunga su quanto tu ne capisca e sui tuoi gusti

Se aggiungiamo il fatto che il Canada l’abbia appena vinta abbiamo il quadro completo.

5
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+1: sergiot
ItalyFirst (Guest) 12-01-2023 14:55

La Coppa Davis era quella cosa là che hanno massacrato per denaro. Per come la vedo io, tornerei al classico. Chi vuole giocarla, la gioca, altrimenti amen. Dovrebbe essere un veicolo promozionale in mano alle federazioni nazionali per promuovere il tennis nel proprio Paese e non un sistema per far soldi facili. Qualsiasi format diverso dal classico, non è più Coppa Davis, è qualcosa di diverso e per ora il diverso è stato una schifezza. O Davis o morte, o il classico o niente.

4
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+1: Tafanus, tacchino freddo, j, Marcus91
Salvo (Guest) 12-01-2023 14:46

“La Davis che vorrei” —> come era prima della riforma, anzi mantenendo il long set al quinto per ogni live rubber.

3
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+1: Snail80, tacchino freddo, j
DTER68 (Guest) 12-01-2023 14:36

Però! Non male. A me basta che si arrivi ad una formula dove il doppio non sia così determinante perché attualmente lo è troppo.

2
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+1: sergiot, tacchino freddo, Marcus91
Shapovalissimevolmente (Guest) 12-01-2023 14:35

Commentucci, che non piaccia a nessuno è un po’ un luogo comune. Conosco tanti appassionati, tra cui il sottoscritto, a cui non dispiace affatto. Anzi che il doppio conti il 33% e sia spesso decisivo è una gran cosa per il Tennis in generale.

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+1: me-cir te no
-1: sergiot, MATCHBALL, Marcus91