Davis Cup 2019 Copertina, Davis/FedCup
Lettera alla ITF: non distruggere la Davis…
24/08/2018 08:33 
34 commenti
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Lettera alla ITF: non distruggere la Davis…
Oramai il cambio è fatto e la Coppa Davis così come abbiamo imparato ad amarla non esisterà più: la competizione tennistica a squadre più antica letteralmente rivoluzionata, con accordi e partnership milionari a prova di bomba e che non verranno di certo modificati da una lettera. Eppure, sento il bisogno di scrivere quello che credo avete provato in tanti.
Cara International Tennis Federation, ci hai pensato bene? Lo so che il pubblico lentamente si stava allontanando dalla Coppa Davis, dai suoi match maratona e spesso estenuanti in 5 set, che gli accordi pubblicitari non erano più vantaggiosi e che l’interesse attorno alle finali era sempre meno. Però, non esisteva un’altra soluzione? Non c’era un’altra strada da percorrere piuttosto che una riforma così brutale? Non esistevano modifiche meno eclatanti, magari progressive nel tempo, per farci abituare a un cambio importante? Era proprio necessario un addio così doloroso?
Ti parla il bambino che si è appassionato al tennis, anno dopo anno, partita dopo partita anche grazie ai weekend della Coppa Davis: 18 squadre a disputarsi l’insalatiera (cambierà pure il trofeo?) in 6 gironi all’italiana, incontri all’insegna del numero 3 (tre partite ognuna al meglio dei 3 parziali), due singolari, un doppio e punti anche a chi perde (un risultato di 0-3 assegnerà zero punti, un 1-2 invece un punto, in puro stile volleyball per intenderci). Ma tutto questo mi domando, cara ITF…cosa c’entra con la Coppa Davis?
So che c’era bisogno di un cambio, perché l’emorragia di amore verso la Davis era più di un allarme: ma quanto ci mancheranno partite divenute leggenda con protagonisti campioni dal valore assoluto come Becker, Sampras, Edberg, Agassi fino alle “recenti” vittorie di Federer, Djokovic e Nadal? Nei miei ricordi ci sono tante partite durate più di 5 ore in campo, partite che sembravano interminabili ma che senza accorgersene entravano di diritto nella storia del tennis: più di tutte, più di qualsiasi altro match non potrò dimenticarne una, importante perché mi fece innamorare ancora di più del tennis. Nel 1997 a Pesaro vedo un incredibile Omar Camporese risorgere e tornare tennista spettacolare quando su un sintetico rapidissimo batte il favorito Carlos Moya: il tennis era già una parte importantissima della mia vita ma su quelle grate fu un saliscendi di emozioni pure. Ogni tifoso, ogni amante del tennis, ha la sua partita del cuore, per i motivi più differenti, match giocati nell’incantevole cornice della Davis.
L’anno prossimo la Davis che tutti amiamo o abbiamo amato non ci sarà più, evento unico sacrificato sull’altare del vil danaro. I tempi cambiano ma il rammarico e il dispiacere sono enormi: insieme alla Davis se ne va un pezzo di storia del tennis. Arriverà la Coppa del mondo del tennis, sparirà però la vera competizione.
Alessandro,
innamorato del tennis e della Coppa Davis.
Alessandro Orecchio
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2019
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Concordo assolutamente. Il doppio è molto più bello e divertente da vedere che non il singolare.
Peccato che non sia valorizzato adeguatamente.
@ alexalex (#2182922)
Solo applausi!
Ahah! Giuro, sul digitale non l’hi preso fino a meno di un anno fa
@ alexalex (#2183046)
Non avevi il segnale ?
Ma dove abiti ?
Caro Orecchio, evidentemente sei un po’ più giovane di me ma ti propongo un altro risultato forse ancora più epico di quello del grande Omar..
Cagliari 1990: Canè b. Wilander in 5 e l’italia passa sulla Svezia che all’epoca era come se il Sassuolo battesse il Real Madrid
Chiaramente non mi riferivo solo alla Davis! Comunque a casa mia il segnale digitale supertennis è arrivato da pochi mesi! Prima solo su tv a pagamento!
@ lallo (#2182990)
Piace solo a te,le finali dei doppi sono deserte
@ alexalex (#2182957)
Non mi sembra che dal tuo divano paghi qualcosa per vedere supertennis,quindi nuova e vecchia davis
vatti a vedere su youtube gli highlights di doppio. Che non sono paragonabile per qualità tennistica (superiore) al singolare. Gli stessi singolaristi (nadal, murray su tutti) in doppio esprimono un tennis qualitativamente molto superiore al corrispettivo in singolare. Il fatto che la comunicazione di massa abbia ridotto il doppio ad un invisibilità sostanziale NULLA HA A CHE FARE con la qualità e spettacolarità dello stesso.
Gli “appassionati da divano”, anche se fossero quelli che raccontano banalità tipo “Federer è il tennis, ecc.”, sono quelli che pagano gli abbonamenti e i biglietti e tengono a galla la baracca. E probabilmente sono più competenti dei tizi a caccia di dollaroni che prendono certe decisioni.
@ yonex (#2182829)
Sono d’accordo,i doppi ormai sono solo una sorta di di reddito di cittadinanza inutile
@ Massimo (#2182921)
Ci danno a bere di tutto, dicendoci che è buono, e forse sapendo che non ci piacerà. Ma non sono così convinto che lo sappiano, perché chi prende decisioni probabilmente non sa neanche cosa significa “deuce”. Il guaio è che, ci piaccia o no, decidono sempre loro.
Negli ultimi giorni mi capita di vedere sulla nota paytv satellitare lo spot delle Next Gen Finals, dove vengono citate le “NUOVE EMOZIONANTI REGOLE”! Vorrei vedere anche io, nero su bianco, chi le ha definite emozionanti e non avrebbe preferito partite con format tradizionale!
@ Massimo (#2182921)
visto che sei uno scienziato del tennis,candidati all’ITF presentando il tuo curriculum da appassionato con esperienza tennistica da divano.
#troll
Non c’è dubbio che i tempi cambino, ma non per forza tutte le novità sono positive e vanno accettate senza neanche dire un “Però prima…”. Non mi metto a citare quante novità solo degli ultimi 15 anni siano totalmente inutili o addorittura deleterie. Ma una cosa è certa: se la novità, in ambito sportivo, viene perseguita all’inseguimento del business, allora è già un errore fin dal principio. Io credo che si potesse mettere in piedi un nuovo format di torneo senza stravolgerlo in questo modo, e senza dubbio senza dover per forza togliere i 5 set!
Adesso mi sono proprio stancato di continuare a leggere questa storia del pubblico che non seguiva più la Davis.
VORREI dati numerici, non parole. Esistono, o scriviamo sempre per sentito dire? Datemi allora modo di convincermi del contrario, fornendo dati ufficiali nero su bianco, altrimenti non ci credo proprio.
A me gli spalti durante la Davis sembrano sempre più che pieni, ieri come oggi, primo turno o finale che sia.
Non mi pare invece di vedere la stessa cosa durante parecchi tornei ATP anche importanti, vedi master 1000.
Esistono dei dati sugli spettatori fisici delle partite? Se si, voglio quelli, non uno stillicidio di dichiarazioni giornalistiche e di commenti volti solo a convincerti che è così a forza di fartelo sentire.
Mi diranno che il seguito riguarda il tennis in TV. Esistono dei dati di ascolto? Bene, vorrei commentare quelli allora, e poi disserteremo sul fatto che il calo di ascolti è fisiologico e tocca ogni tipo di contenuto, canale e trasmissione. Il resto è solo voluta ipocrisia.
Senza andare a scomodare Panatta, Canè e soci, pensate solo a Kazakistan-Italia e Argentina-Italia degli ultimissimi anni e giudicate voi se il pubblico presente fosse o non fosse partecipe.
io non sono d’accordo, a mio avviso il punto non è fare o non fare (cambiare o meno) ma allorché si cambia c’è modo e modo di fare le cose, ed è questo che si contesta.
Affermare che ci sono centinaia di incontri inutili credo sia una falsificazione perché nell’ambito del WG di incontri che si possono qualificare come tali sono stati veramente pochi.
Infine ritengo che l’attrattiva commerciale e quindi il successo economico sta solo nell’aver allargato a dismisura il numero delle partecipanti (all’evento conclusivo visto che si e’ condensato quasi tutto in una sola settimana) cosa (artificio) che p.e. sta avvenendo nel calcio, campionati del mondo ed europei dove il numero dei partecipanti è raddoppiato, affinché ci sia un allargamento della “clientela” interessata direttamente all’acquisto dei diritti tv per cui, per paradosso, ci può essere un risultato economico positivo pur a fronte di un flop sportivo.
Molto d’accordo con la lettera e con le critiche a questo obbrobrio di “riforma”. Oltretutto trovo che la Davis fosse tutt’altro che morta, e gli stadi per i big match erano quasi sempre pieni di tifosi a dimostrazione di come fosse ancora molto sentita. Dal punto di vista prettamente sportivo le ultime due edizioni non sono state affatto male: l’anno scorso le imprese dello “squalo” Darcis, ultimo dei Davismen trasformati dallo spirito di questa competizione magica, in grado di battere Zverev in un match decisivo e portare con Goffin il Belgio in finale; e soprattutto l’edizione 2016, prima vittoria dell’Argentina trascinata da del Potro con vittorie su Cilic e su Murray: PAZZESCA in particolare quest’ultima partita durata oltre 5 ore, sicuramente tra le migliori dell’argentino dopo il rientro.
Insomma il pubblico c’è, la qualità dei match pure, che cosa manca? Temo solo le tv e gli introiti, la mia impressione è che chi parla di una competizione in stato da “malato terminale” consideri come unico indice i dati di ascolto e gli incassi dai diritti tv e dagli sponsor…..
E io che, leggendo il titolo, ci sono cascato…
Ho iniziato a leggere pensando che fosse una petizione di tennisti presenti e passati, il dubbio che avevo era sulla tempistica.
Dalle prime righe ho però capito l'”inganno” (lo metto tra virgolette per non aizzare la suscettibilita di Orecchio). Il tenore è quello della letterina a Babbo Natale, ma postuma, con i regali non solo spediti ma consegnati. Non ho parole.
io abolirei te e tutti quelli che la pensano come te.
de gustibus………….
Non comprendere che i cambiamenti sono nella natura delle cose, imprescindibili ed inevitabili è una colpa. È dai tempi di Tibullo che la retorica del “si stava meglio quando si stava peggio” porta facili consensi e chiunque abbia vissuto in Occidente negli ultimi 70 anni ti dirà che tutto era più bello quando lui aveva 20 anni perché “gli angoli del presente diventano curve delle memoria” e per un Camporese-Moya, per un Cané-Wilander, per un Agassi-Edberg ci sono centinaia di incontri di Davis inutili, brutti e noiosi. Prentendere che un format di più di 100 anni fa sia attuale significa negare il presente di fingendo che sia il sole a girare intorno alla Terra… Non ci sono elementi per affermare che questa riforma sia così oscena come molti nostalgici pensano. Se sarà un insuccesso di pubblico sarà un insuccesso anche commerciale è quindi si affinera il format…
@ stankosky (#2182743)
Chi seresti tu per sentenziare che il tennis è uno sport solo individuale ?
Per colmare un pò della tua immensa ignoranza la prima gara di doppio maschile è stata disputata del 1879 durante la terza edizione del torneo di Wimbledon. Il doppio femminile e il doppio misto sempre a Wimbledon nel 1913 .Perchè non ti dai al giardinaggio ? E’ un attività individuale !!!!
La Davis cup è morta dopo che bisteccone Galeazzi e il suo turbo rovescio alla Paolo Cane’hanno attaccato la racchetta al chiodo…
Bell’articolo! Approvo, bravo Orecchio.
un suggerimeno per tutti coloro, come me, disgustati dalla devastazione della DAVIS. Gli INEFFABILI FIT si sono subito, con sorridenti ammiccamenti quasi live, precipitati ad annunciare che la manifestazione è stata acquisita (dunque a spese dei soci FIT) da SUPERTENNIS. Personalmente non guarderò il canale per almeno un mese in quel periodo (peraltro abbastanza morto). Gli sponsor TV lo sappiano. E se lo facessimo in molti….
nel 2018 sinceramente la trovo una competizione inutile!
il tennis è uno sport individuale!
abolirei i doppi nei tornei, soldi sprecati!
Bella lettera Alessandro. Purtroppo le decisioni a quel livello le fanno i dollari e dei funzionari incapaci e mai giocatori, della gentaglia che viaggia in business class e sta negli Hotels a 9 stelle a spese della federazione e mettono in nota spese anche i preservativi…., si trovano e si crogiolano di incapacità decisionale oltre che di disconoscenza storico/sportiva, quindi il risultato è’ questo…tutti al circo per una settimana agone stagione, una bella esibizioncina dove tutti i giocatori stanchi morti si daranno gli ‘high five’ e sorrideranno felici di rappresentare il loro paese e faranno felici i 7 spettatori che credono in questo fantastico progetto…gli altri milioni di tennisti veri e appassionati guarderanno i 5 set senza tiebreak a Wimbledon…li stai sicuro che le cose non cambiano…
Concordo pienamente, quello che questi giocatori viziati , soprattutto i più giovani non capiscono o non vogliono capire è che se oggi guadagnano una barcata di soldi facendo delle performances scandalose è merito di chi nel passato ha fatto crescere questo sport in tutto il mondo con partite epiche come quelle giocate appunto in COPPA DAVIS .I più ridicoli sono però i big che non prendono mai una posizione chiara e argomentata e sono sempre in perfetto accordo con tutti , con ATP con ITF con gli organizzatori di tutti i tornei del mondo tranne quando subiscono un torto personalissimo Per me come ha scritto Mazzoni la COPPA DAVIS è morta e non guarderò nemmeno un punto di questo nuovo guazzabuglio .
A me personalmente la Davis non sembrava poi così morta…i big 4 hanno fatto di tutto pur di vincerla, e anche Delpo.
L’idea di renderla simile ad un mondiale di calcio non era neanche male, ma relegarla ad una sola settimana per di più dopo il Master (e a cadenza annuale) è un’idea totalmente folle e non funzionerà…se consideriamo poi anche il format…beh molto molto meglio quello di prima, che purtroppo rimpiangeremo.
Peccato, hanno vinto i soldi…speriamo che resti un caso isolato nel panorama tennistico, ma lo dubito fortemente. Difendiamo a spada il nostro amato sport! E fanculo Pique!
Che tristezza. Prossimo passo gli slam al meglio dei tre sets.
Posso essere impopolare?…si posso 🙂
I principali responsabili di questo scempio sono i giocatori.
Spesso cresciuti seguiti e soprattutto aiutati economicamente dalle proprie federazioni si lasciano tentare da esibizioni senza senso pur di rimpolpare il conto corrente e trovano invece scuse al limite del ridicolo per non accettare una convocazione in nazionale.
Ricordo con nostalgia pure io i tempi in cui Sampras o Becker (per fare due esempi..)rinunciavano a disputare un torneo atp piuttosto di rinunciare alla davis.Orgoglio nazionale,spirito di squadra e probabilmente se non soprattutto, tanta riconoscenza.
Ma da professionisti che si iscrivono a tornei sapendo di non disputarli che si ritirano a due minuti da inizio match..oppure giocano un turno per poi decidere di ritirarsi e incassare il premio senza il minimo rispetto per organizzazione sponsor e pubblico..non mi aspetto altro.
Anni fa erano casi isolati e veramente rari.Oggi purtroppo è la regola.
La Davis è morta principalmente per questo..rispetto delle regole azzerate,ipocrisia (fare i dispiaciuti quando hai pensato bene di snobbare la davis per anni non ha senso..Vero Roger? 🙂 ) mancanza di riconoscenza verso chi ti ha permesso di essere dove sei.
Meglio giocare la Laver Cup..manifestazione importante e senza eguali (vero Rafa? 🙂 )
I tempi sono cambiati e una nuova formula andava trovata..ma non così.
I colpevoli sono molti ma i giocatori con la loro ipocrisia sono vergognosi.
Si, ci dispiace molto per la coppa Davis. Poteva restare, magari ogni 2 o anche ogni 4 anni, con la formula attuale. Sarebbe diventata ancora più speciale e seguita. Speriamo
Mi è piaciuta.
Se serve cerchiamo l’indirizzo al quale spedirla.
ok?