
Cobolli: “Ho dato tutto, ma non è bastato. Questa partita mi resta dentro. E grazie Fabio, se sono qui è anche per te” (Video)


Sconfitto, ma con la serenità di chi ha imparato tanto e si è guadagnato rispetto, Flavio Cobolli si presenta davanti ai giornalisti con parole autentiche e il volto disteso, dopo aver ceduto in quattro set a Novak Djokovic sul Centrale di Wimbledon. Una sconfitta che brucia, ma che non cancella la soddisfazione per un torneo da protagonista, vissuto tutto d’un fiato, partita dopo partita.
“Considero questo torneo come il mio primo grande titolo”, confessa Flavio con un sorriso sincero. “Ho giocato una partita davvero buona, e sono molto orgoglioso dell’atteggiamento che ho avuto in campo. Giocare per la prima volta sul Centre Court e iniziare così non era facile. Credo che il primo set sia stato uno dei migliori della mia vita.”
L’azzurro sa di aver dato tutto: “Era il mio primo quarto Slam, e per me è già un successo. Ho dato tutto. Non è bastato, certo, ma resto felice per il livello che ho espresso e per come sto fisicamente. Forse oggi meritavo almeno il quinto set, ma ho giocato cinque partite ad altissimo livello e chiudo il torneo con sensazioni molto positive. Ora qualche giorno di riposo e poi si riparte con la tournée americana.”
Un pensiero per Fabio Fognini
Prima ancora delle domande, Cobolli prende la parola per un ringraziamento speciale: “Voglio dire due parole per Fabio. Se oggi sono qui, è anche grazie a lui. Guardando le sue partite in TV mi sono innamorato del tennis. Mi ha tormentato, nel senso buono, con le sue sfide, e mi ha spinto a credere nei sogni. Per me è sempre stato un punto di riferimento, un idolo. Anche nei momenti difficili, bastava rivedere un suo match per ritrovare motivazione e orgoglio. Hai fatto una carriera stupenda, devi esserne fiero. Hai dato tanto a tutti noi. Magari non te ne rendi ancora conto, ma se oggi il tennis italiano è a questo livello, lo dobbiamo anche e soprattutto a te. Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto e per quello che verrà.”
“Ho fatto la mia partita, anche contro il più forte di sempre”
Tornando al match con Djokovic, Cobolli analizza la sfida con lucidità: “Ho cercato di spingere sul suo dritto e penso di aver servito benissimo. Forse la mia miglior partita al servizio. Ho fatto tutto bene, ma con lui non basta. È una leggenda. La differenza l’ha fatta nei momenti chiave. Ho giocato un gran tie-break, ma per batterlo devi portarlo davvero al limite. Credo di esserci riuscito in certi frangenti, ma non è bastato. Mi aspettavo di essere molto più teso all’inizio. Entrare in quel campo ti mozza il fiato. Ma ho reagito bene, ho cominciato forte e mi sono giocato una partita alla pari con, forse, il più forte di tutti i tempi.”
Cobolli racconta anche la sua indole: “Mi piace il colpo spettacolare, un po’ alla Charlie, Carlitos”, sorride. “Ma alla fine non conta come vinci il punto, conta vincerlo. E oggi lui ne ha vinti più di me. Però sono felice, molto fiero di come ho giocato.”
Lezioni da Wimbledon: fuori dal campo e dentro di sé
Queste settimane a Londra sono state formative anche lontano dal campo: “Per arrivare a certi risultati devi curare tutto, anche fuori dal campo. Allenarsi di più, mangiare meglio, dormire bene. Sono cose piccole, ma fanno la differenza. Prima non ci pensavo troppo, ma questo torneo mi ha insegnato che per stare a questo livello serve più attenzione.”
Parla anche della tenuta fisica: “Dopo il primo set ho sentito un calo, credo fosse più mentale che fisico. L’adrenalina era alle stelle. Ho dovuto trovare un altro assetto. Poi, tra secondo, terzo e quarto set, stavo bene. Ma anche questa è esperienza: più giochi partite così, più impari a gestirle.”
“Credo che con il mio gioco – stare vicino alla riga, comandare lo scambio – io possa essere competitivo su tutte le superfici. La chiave è sempre divertirsi in campo. Se mi diverto, riesco a esprimere il mio miglior tennis.”
Djokovic lo promuove: “Top 10? Ci arriverai presto”
Djokovic, a fine partita, lo ha incoraggiato così: “Mi ha detto che ho giocato una grande partita, che gli è piaciuta la mia attitudine in campo. E poi mi ha detto che arriverò presto in Top 10 e ci resterò per tanti anni. Parole così, da uno come lui, significano tantissimo. Ti danno la forza per continuare a credere nel lavoro.”
Cobolli chiude la sua conferenza con la serenità di chi sa di aver vissuto un’esperienza che lo segnerà per sempre: “Questa partita mi resta dentro. Ora so che posso giocare a questo livello. Voglio tornarci, e magari la prossima volta andrà ancora meglio.”
Enrico Milani
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Sulle doti tecniche di Flavio non c’erano dubbi e ieri in gran parte del match si è pure superato, giocando a livelli pazzeschi. Ma quel che più mi ha colpito è il piglio e l’autorevolezza che ha avuto fin dal primo quindici pur trovandosi per la prima volta nel Monumento mondiale del tennis (il Centre Court di Wimbledon) ed avendo davanti il Monumento mondiale del tennis, Novak Djokovic, che di quel giardino si sente pure il padrone.
Flavio ha un grande futuro davanti a sé, il suo gioco potente ma sopraffino (quanti angoli millimetrici ha centrato…) unitamente alla sua testa esente da qualsiasi sudditanza psicologica verso chiunque potranno farlo andare molto lontano.
Cobbo è un ragazzo con orgoglio e temperamento, dotato di buone qualità, ma gli aspetta un lavoro ENORME se vuole progredire…
Dopo essersi allenato con il Divino si è lasciato scappare: “Stavo per morì!”.
Appunto se vuole arrivare nei top-10 (e restarci) deve pensare di “morire” ogni maledetto giorno.
Forza Flavio!
Bravo Flavio, con un po’ più di calma potevi arrivare al quinto,
Sarà per la prossima volta.
Il fatto che abbia capito da un po’ di tempo che è il lavoro alla base del successo è un grande passo avanti. Continua nella tua crescita. Bravo!!!
Piano a parlare di top-10, lo si diceva anche di Sonego quando era n. 21…..il primo obiettivo deve essere consolidare il livello, rimanendo nei primi 20 fino a fine anno, ed oltre.
Io sono rimasto impressionato, non ho mai visto il cobbo giocare a questo livello, il che vuol dire che ce l’ha nelle corde, è proprio vero vinci o perdi ma se vuoi migliorare devi giocare con quelli forti, e il cobbo è una spugna, assimila impara e mette in pratica, ieri in certi momenti sembravano giocare a specchio, stesse movenze stessi colpi stessa intensità e stiamo parlando di nole, quindi chapeau flavio
È vero che il Flavio-top può andare nei primi dieci. Nole è stato il primo a dirlo autorevolmente. Deve imparare a gestire il match, però, e lo ha capito anche Flavio stesso, e anche il suo box, che gli ha detto “calma, calma”. Molti punti vanno difesi, molti punti vanno costruiti. Non si può sempre giocare arrembanti, perché ad un certo punto si sbaglia il colpo, o il movimento in campo, e il punto va all’altro.
Un vero gentleman questo ragazzo.
Solare, positivo, mai sopra le righe o scomposto.
Bravo.
cobolli in top 10 è anche la mia previsione entro 12 mesi.
il target lo ripeto per me è De minaur. Cosi simile a Flavio come attitudine e velocità di piedi ..
Complimenti sei molto forte
Ci hai fatto emozionare e divertire! Un MEGA ABBRACCIO!
questo tutto ti servirà per il futuro non hai avuto timore contro un gigante come nole vuol dire che puoi misurarti con tutti i top player e che la top20 raggiunta non è stata un caso ma solo il punto di partenza per un nuovo inizio con una consapevolezza maggiore
Grande Flavio. Ormai stabile su un livello altissimo. Wimbledon da incorniciare. Non sarà un acuto isolato. Bellissimo il pensiero su Fognini, tra social e interviste hanno speso (quasi) tutti dolci parole per lui.
Bravo Flavietto!!
È davvero maturato tanto questo ragazzo.
In assoluto il più costante dopo sinner e l’ultima versione di Musetti.
Ed ha solo 22 anni.
A meno di cose imprevedibili siamo in buone mani per diversi anni
Grande Flavio, sii felice, oggi non hai raggiunto un bel traguardo ma un grande e nuovo punto di partenza. Hai avuto dei momenti sublimi, mi hai lasciato di stucco, lavora sulla continuità, ci farai divertire
Belle le parole su Fognini, bravo Flavio!
Bravo Cobs, pensare positivo.