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Sania Mirza e le difficoltà dovute al suo paese natale

28/07/2017 08:19 15 commenti
Sania Mirza nella foto
Sania Mirza nella foto

Sania Mirza ha ammesso di percepire ancora delle differenze di trattamento tra uomini e donne nel suo paese, quando si tratta di tennis.
La vincitrice di sei titoli dello Slam (tre nel doppio femminile e tre nel doppio misto) è poi stata ferma del rifiutare la validità dei costumi tradizionali che in India (suo paese natale), così come in altre parti del mondo, limitano la libertà delle donne.

“A dodici anni, dissi ai miei genitori che se mi avessero lasciato giocare a tennis sarebbe passata l’età per sposarmi. Le altre con cui giocavo hanno pian piano abbandonato, perché le loro famiglie non condividevano il fatto che le donne potessero dedicarsial tennis”, ha raccontato la giocatrice indiana, prima di elogiare l’esempio contrario ricevuto dai propri genitori. “Mi sentivo molto orgogliosa quando vedevo che i miei genitori non mi dicevano mai che non avrei potuto fare niente in quanto donna. Loro hanno sempre supportato il mio sogno”.

È stato lo stesso Imran Mirza, padre di Sania, ad aver raccontato un episodio utile a far rendere conto delle difficoltà attraverso cui la figlia sia dovuta passare per affermarsi come tennista professionista. “Quando lei aveva quattro o cinque anni, veniva a vedermi giocare e faceva la raccattapalle. I suoi cugini e gli altri bambini la trattavano male, dicendo che non avrebbe mai potuto giocare a tennis perché era una donna”, ha dichiarato Imran, il quale ha poi così proseguito: “In India, le donne sono trattate come se fossero proprietà di altri. L’importante è che si sposino, lo sport non ha importanza”.


Edoardo Gamacchio


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15 commenti. Lasciane uno!

Luca Martin (Guest) 29-07-2017 09:18

Bisogna studiare prima di scrivere, caro Cob.
Non c’e’ civilta’ al mondo che annoveri nel suo interno una serie cosi vasta di presenze femminili nel suo ‘pantheon’ religioso.
Vuoi conoscerle? Saraswati, dea della musica e delle arti, Lakhsmi dea dell’ abbondanza e della famiglia, Durga dea che protegge e da’ forza, Mahakali che affronta tutti gli aspetti oscuri della creazione, Sita moglie del dio Rama, Radha paredra di Krishna, Parvati o anche chiamata Uma, shakti del dio Shiva. Potrei andare avanti ancora per un po’…
Qui in Europa non esiste nulla di comparabile, a parte Maria o Madonna, che pero’ e’ considerata madre di dio e non Dio nella forma di Madre come nel caso induista (induista e’ un termine inesatto, dovuta ad una incomprensione – il termine generico Shindu -fiume- nell’attuale Pakistan, venne storpiato in Indo).

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radar 28-07-2017 21:45

@ Luca Martin (#1908441)

La civiltà indiana era una grandissima civiltà: la civiltà della Valle dell’Indo…
Ma di quella antichissima civiltà sono rimaste le cose peggiori (com’è quasi inevitabile dopo tanto tempo) esasperate da uomini sempre meno illuminati e sempre meno “umani”: la divisione in caste, che ai suoi albori non aveva alcuna connotazione negativa e il disprezzo verso la donna.

Hai scritto bene: l’elemento femminile era sullo stesso piano di quello maschile (qualsiasi persona dotata di un minimo di intelligenza non potrebbe pensarla diversamente..): uomini e donne, il maschile e il femminile, ognuno con le sue caratteristiche precipue che andavano a completarsi a vicenda.

Col tempo il significato originale è andato perso e insieme al contatto con la Terra si è smarrita anche l’umanità, passando sempre più dal Cuore alla Testa, dai sentimenti a una ragione sempre più irragionevole.
Si è perso l’equilibrio e un uomo disequilibrato scende sempre più in basso e invece di evolvere retrocede.

Le donne vengono trattate come esseri inferiori al servizio degli uomini: una follia totale. E con una violenza e una cattiveria non degne di alcun essere senziente.

Io, da inguaribile ottimista quale sono, confido sempre in uomini e donne in grado di comprendere e di vivere in armonia insieme: uno scenario che parrebbe utopia, ma sono le utopie che muovono gli uomini e le utopie, se seguite, sono destinate a diventare (e a ridiventare) realtà.

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Cob (Guest) 28-07-2017 20:12

Scritto da Luca Martin
Cercare di capire le civiltà diverse dalle nostre è un’impresa ardua.
Avvolti dalla nostra prepotenza e dal pensiero unico globalizzato che DEVE avere in ogni angolo della Terra gli stessi parametri.
In India non è dappertutto così come viene dipinto dai commenti.
La Donna è anche molto rispettata, divinamente rispettata. E se ci sono anche forme di violenza e intolleranza queste non fanno parte dell’ortodossia di questa millenaria civiltà.

Bischerate, la sostanza è ben diversa ed è che le donne come dice il padre in India sono trattate come una proprietà e servono per fare figli, punto

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Haas78 (Guest) 28-07-2017 19:16

@ radar (#1908326)

Dopo ci si lamenta del sistema e del way of life occidentale, certo, abbiamo dei problemi e non tutto è ancora risolto nella tutela dei diritti della donna (e non solo di questa che è una delle classi portatrici di istanze civili), sta di fatto che almeno un buon grado di democrazia nella Ns società ed una tolleranza non solo formale dei costumi altrui esiste, è una conquista che non si può dare ancora per scontata

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Shuzo (Guest) 28-07-2017 16:09

So che Sania è mussulmana. Mi domando se in India questa tendenza a essere refrattari verso la pratica sportiva delle donne sia influenzata anche dalla religione, nel senso se tra gli indù sia meno presente.
Certo, che non è necessario essere donne per avere genitori che osteggiano l’ambizione dei figli (sia maschi che femmine) a svolgere una professione sportiva. Laurence Tieleman dovette superare tale ostacolo.

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Tennisaddicted (Guest) 28-07-2017 15:50

Viene da una famiglia bene, con cultura elevata. Tutto qui

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Angiolo (Guest) 28-07-2017 15:48

Scritto da Luca Martin
Cercare di capire le civiltà diverse dalle nostre è un’impresa ardua.
Avvolti dalla nostra prepotenza e dal pensiero unico globalizzato che DEVE avere in ogni angolo della Terra gli stessi parametri.
In India non è dappertutto così come viene dipinto dai commenti.
La Donna è anche molto rispettata, divinamente rispettata. E se ci sono anche forme di violenza e intolleranza queste non fanno parte dell’ortodossia di questa millenaria civiltà.

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Presidenza a vita (alla galgani) (Guest) 28-07-2017 15:11

@ Sottile (#1908438)

Si con un giocatore di cricket,credo pachistano

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+1: Fede-rer
Luca Martin 28-07-2017 13:58

Cercare di capire le civiltà diverse dalle nostre è un’impresa ardua.
Avvolti dalla nostra prepotenza e dal pensiero unico globalizzato che DEVE avere in ogni angolo della Terra gli stessi parametri.
In India non è dappertutto così come viene dipinto dai commenti.
La Donna è anche molto rispettata, divinamente rispettata. E se ci sono anche forme di violenza e intolleranza queste non fanno parte dell’ortodossia di questa millenaria civiltà.

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Sottile 28-07-2017 13:54

Ma alla fine si è sposata ❓

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-1: Ken_Rosewall
Andrea (Guest) 28-07-2017 13:10

Scritto da radar
Società maschiliste e retrograde: povere donne!

Noi italiani possiamo dirlo forte! 😉

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+1: Luca96
-1: Fede-rer
radar 28-07-2017 11:18

Società maschiliste e retrograde: povere donne!
Sania un grande esempio e fonte di ispirazione, ma finché si resterà al caso isolato le fondamenta non vacilleranno.
Servono uomini e donne coraggiose e vogliose di cambiare le cose: inammissibile che nel 2017 esistano ancora queste discriminazioni e queste schiavitù.
Che le persone intelligenti e volenterose possano aumentare sempre più e che simili nefandezze possano sparire al più presto e per sempre…

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+1: Mf, Luca96, Fede-rer
alc 28-07-2017 10:54

anche io la adoro, mi piace tantissimo !!!

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Emanuela (Guest) 28-07-2017 10:05

La adoro!… grande esempio

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ilpallettaro (Guest) 28-07-2017 09:19

è una cosa molto triste. che va ben al di là del tennis ma che con i progetti educativi può essere combattuta.

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