Circuito Challenger Challenger, Copertina

Challenger San Benedetto del Tronto: Giornata nera per i colori italiani (Video)

20/07/2017 23:42 124 commenti
Stefano Travaglia nella foto
Stefano Travaglia nella foto

Secondo turno fatale per Federico Gaio, ottava testa di serie nonché campione in carica, battuto nel pomeriggio per 60 76(7) dall’argentino Federico Coria, per Luca Vanni, terzo favorito del tabellone, eliminato per 57 64 64 dal dominicano Jose Hernandez-Fernandez, e per Stefano Travaglia, numero 7 del seeding, sconfitto per 76(5) 62 dallo spagnolo Carlos Taberner.

Out anche Gianluca Mager, in gara con una wild card, sconfitto dall’altro spagnolo Marcel Granollers, secondo favorito del torneo.

Il programma di domani
CENTRALE – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Jose Hernandez-Fernandez DOM vs Federico Coria ARG
2. Carlos Taberner ESP vs [WC] Gianluca Mager ITA OR [2] Marcel Granollers ESP (non prima ore: 18:00)
3. Benjamin Bonzi FRA vs [4/SE] Laslo Djere SRB (non prima ore: 19:30)
4. Matteo Berrettini ITA vs [6] Pedro Sousa POR (non prima ore: 21:30)

COURT 3 – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Pietro Licciardi ITA / Gian Marco Moroni ITA vs Flavio Cipolla ITA / Adrian Ungur ROU
2. [1] Luca Margaroli SUI / Tristan-Samuel Weissborn AUT vs Carlos Taberner ESP / Pol Toledo Bague ESP




ITA Challenger San Benedetto CH | Terra | e64.000 – 2° Turno


CENTRALE – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Federico Coria ARG vs [8] Federico Gaio ITA

CH San Benedetto
Federico Coria
6
7
Federico Gaio [8]
0
6
Vincitore: F. CORIA

2. [3/WC] Luca Vanni ITA vs Jose Hernandez-Fernandez DOM (non prima ore: 17:30)

CH San Benedetto
Luca Vanni [3]
7
4
4
Jose Hernandez-Fernandez
5
6
6
Vincitore: J. HERNANDEZ-FERNAND

3. [7] Stefano Travaglia ITA vs Carlos Taberner ESP (non prima ore: 19:30)

CH San Benedetto
Stefano Travaglia [7]
6
2
Carlos Taberner
7
6
Vincitore: C. TABERNER

4. [WC] Gianluca Mager ITA vs [2] Marcel Granollers ESP (non prima ore: 21:30)

CH San Benedetto
Gianluca Mager
2
2
Marcel Granollers [2]
6
6
Vincitore: M. GRANOLLERS






COURT 3 – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 4:00 pm)
1. Pietro Licciardi ITA / Gian Marco Moroni ITA vs Gabor Borsos HUN / Lorenzo Giustino ITA

CH San Benedetto
Pietro Licciardi / Gian Marco Moroni
6
6
Gabor Borsos / Lorenzo Giustino
1
4
Vincitori: LICCIARDI / MORONI

2. Benjamin Bonzi FRA / Maxime Janvier FRA vs Flavio Cipolla ITA / Adrian Ungur ROU (non prima ore: 18:30)

CH San Benedetto
Benjamin Bonzi / Maxime Janvier
4
6
4
Flavio Cipolla / Adrian Ungur
6
4
10
Vincitori: CIPOLLA / UNGUR




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124 commenti. Lasciane uno!

ross (Guest) 21-07-2017 13:09

Scritto da zedarioz

Scritto da ross
Ma come fa Gaio ad essere 160 al mondo?

E’ stato hackerato il sito ATP e gli hanno assegnato un sacco di punti a casaccio.
Odio commentare i post, ma il tuo è vergognoso.
Perché non hai fatto questa domanda quando giocava da Dio e vinceva i challenger?
Perché aspettare sempre che uno abbia un momento di difficoltà per ironizzare sul suo valore?

Mi scuso se involontariamente sono sembrato ironico, non era assolutamente nelle mie intenzioni! La mia domanda era genuina e la risposta è arrivata: ha vinto due challenger. In effetti non è così impossibile arrivare al numero 160. Tutto lì

124
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Alecon (Guest) 21-07-2017 12:51

Scritto da cataflic

Scritto da gisva

Scritto da Alecon

Scritto da Insalatiera76

Scritto da zedarioz
@ Insalatiera76 (#1901934)
Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

Io credo che il fatto che non riusciamo ad avere un giocatore top ten da 40 anni molto difficilmente si può imputare al caso. Sarebbe una sfiga alle soglie dell’impossibile. Però determinare le cause no. Il sistema tennis è troppo complesso ed articolato, ed io non credo di conoscerlo abbastanza per farmi un’opinione che abbia un senso. Le variabili in gioco e le loro correlazioni sono troppe perché io riesca ad averne il controllo.
Certo che le probabilità che ci siano delle grosse responsabilità di quelli che hanno diretto la FIT in questi 40 (ma pure 50) anni sono elevatissime. Ma non credo che possa essere solo quello.
Ok che non è colpa degli utenti del sito, anche se pure loro sono parte del movimento. Per intenderci, quando un utente scrive (poi speriamo che non sia vero) di essere un maestro ed è decisissimo ad insegnare solo il rovescio a due mani a tutti i suoi allievi perché per lui quella è sempre l’impostazione migliore, come faccio a non pensare che un pezzo di colpa sia pure sua?
Sulla mancanza di autocritica sfondi una porta aperta: abbiamo cariche apicali in federazione che vengono mantenute per 20 anni in assenza di risultati apprezzabili. È incredibile sia che nessuno si tiri indietro, sia che nessuno pensi di mettere in discussione i vertici. Evidentemente c’è un sistema di potere che si fonda su altri valori e non sulla validità dei risultati sportivi.

E’ chiaro che non può essere un caso. Carenza di tecnici di buon livello, ma questo riguarda quasi tutti gli sport in Italia benchè si affermi spesso il contrario, preparazione mentale deficitaria, propensione all’agonismo incostante, quindi tendenza ad accontentarsi , ad adagiarsi dopo pochi successi, preparazione fisica non sempre curata al meglio, senza dimenticare il ruolo non all’altezza della federazione, ma anche in questo caso il problema riguarda un po’ tutto lo sport italiano, in termini di reclutamento dei migliori prospetti in erba. Questo a parer mio spiega il poco che l’Italia ha espresso tennisticamente da quarant’anni a questa parte in campo maschile.

Che in Italia manchino i tecnici di buon livello non si può sentire.
Abbiamo Piatti, abbiamo avuto Castellani. Per parlare solo delle eccellenze.
Semmai manca la base.
Possiamo dare la colpa alla Federazione, soprattutto negli anni ’80-90.
In Italia il tennis è uno sport elitario ed i migliori atleti fanno altri sport.
E’ vero che in Italia si cresce sulla terra e si rimane deficitari nei colpi di inizio gioco, come ben spiegato da altri.
Comunque se fossimo gestiti bene potremmo raggiungere la Francia o la Spagna senza Nadal. I fuoriclasse sono un’altra cosa.

In Italia un problema è il numero troppo basso di giocatori di tennis abituali sul totale della popolazione… aka tesserati.
Un altro problema è la non specializzazione dei maestri su determinate categorie di giocatori, il maestro del circolo lo vedi alle 15 col gruppo di bambini delle elementari, poi alle 18 con i ragazzotti della squadra di D1, poi al sabato mattina a fare lezione con la babbiona impomatata. Se lì in mezzo c’è un talento è facilissimo che finisca per fare il figo perchè è il primo a a prendere classifica e perchè se la gioca coi terza mentre i compagnucci si fanno sotterrare di becchettini dai veterani.
Invece questi elementi andrebbero tolti da quel tipo di struttura e affidati ad allenamenti di altro genere ma purtroppo i maestri se li tengono stretti pur potendoci dedicare una attenzione totalmente insufficiente per poter creare un tennista pro.

Ovviamente io rispondevo alla domanda che veniva posta ossia: perchè non abbiamo avuto tennisti di vertice negli ultimi quarant’anni? Non ho voluto affrontare il discorso tennis sport elitario, perchè questo su per giù vale anche per altri Paesi, vedi Argentina o Brasile che comunque in quell’arco temporale hanno espresso un movimento che è nettamente superiore a quello italiano, con vincitori di slam e top ten, seppure per il Brasile con il solo Guga.
L’Italia ha certamente tecnici di valore, ma non sono una manciata a fare la differenza. L’atleta in genere lo si “costruisce” nella scuola e tecnicamente nei circoli spesso di periferia. Se io ho un talento tra le mani ma non so valorizzarlo allora è come non averlo. Programmazione attenta, seria, scrupolosa, buoni tecnici diffusi nel territorio sono oramai condizioni imprescindibili per avere atleti di valore, oggi che per emergere a livello europeo-mondiale in ambito sportivo è sempre più difficile. Su questo siamo indietro rispetto ad altri Paesi con i quali ci dovremmo confrontare più o meno alla pari.

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Gabriele da Firenze 21-07-2017 12:35

Scritto da nere
@ Fabio Russo (#1902263)
a parte che mager sta già alternando challenger a futures, tanto che la settimana scorsa ha vinto un futures 25000 e la settimana prossima giocherà quello di pontedera, ma mi smebra che a san benedetto del tronto il suo l’abbia fatto superando in scioltezza il primo turno contro l’argentino… le wc gli vengono concesse perchè fortunatamente gli altri giovani italiani hanno una classifica che gli permette di entrare direttamente in tabellone mentre quelli più giovani non hanno ancora un livello tale da meritarsele, quindi è giusto che vengano concesse a lui che alla fine è praticamente un 95 alla soglia della top300

Scusa se m’intrometto, su Mager (a cui ormai va il record di wild card regalate dalla fit, per lo più inutili e dannose a lui stesso) vorrei sottolineare che oggi è n. 389 nel ranking, che l’anno scorso in questo stesso periodo era circa n. 310 e che due anni fa (due anni fa!!!) era circa n. 354! Tutta questa stagnazione nei due anni in cui un giovane tennista dovrebbe solo (e sottolineo solo) crescere. Mi piacerebbe sapere quale grande ‘tecnico di valore’ lo ha seguito in questi anni e lo ha portato a questo punto (quasi) morto…francamente spero che la smettano di buttare le wild card in questo modo e che favoriscano altri.

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Gabriele da Firenze 21-07-2017 12:28

Scritto da Koko

Scritto da Gabriele da Firenze
Ma come si fa a dire che in Italia abbiamo tecnici di valore?
Quali sono i risultati di questi ‘tecnici di valore’?
La fit nei challenger caserecci è costretta a dare le wild card sempre agli stessi a cui le dava l’anno scorso perché questi ristagnano e non riescono ad avanzare e da dietro non arriva nessuno di nuovo a cui tentare almeno di darla…

Infatti un non più giovanissimi dovrebbero fare i futures per salire in classifica entrando nei 300 ATP tra Pro di un certo livello! Ristagnare fuori dai 300 a 24 anni facendo il finto giovane e levando wc a coloro a cui spetterebbero per età (under 20 almeno) è da bamboccioni pelandroni!

Quoto al 100%.

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mitch (Guest) 21-07-2017 11:43

@ ealesia (#1902223)

Sicuramente quest’anno ha combinato meno del solito, ma giusto la settimana scorsa è arrivato in semifinale a Perugia e comunque rispetto a Mager è proprio di un’altra categoria

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nere 21-07-2017 11:26

@ Fabio Russo (#1902263)

a parte che mager sta già alternando challenger a futures, tanto che la settimana scorsa ha vinto un futures 25000 e la settimana prossima giocherà quello di pontedera, ma mi smebra che a san benedetto del tronto il suo l’abbia fatto superando in scioltezza il primo turno contro l’argentino… le wc gli vengono concesse perchè fortunatamente gli altri giovani italiani hanno una classifica che gli permette di entrare direttamente in tabellone mentre quelli più giovani non hanno ancora un livello tale da meritarsele, quindi è giusto che vengano concesse a lui che alla fine è praticamente un 95 alla soglia della top300

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GIOBAX (Guest) 21-07-2017 10:41

@ Alb (#1902190)

Travaglia è da tanto uno dei miei preferiti… Con tutto quello che ha passato ero sicuro che l’aspetto della determinazione fosse l’ultimo dei problemi (e i risultati della prima metà dell’anno in fondo lo confermavano…). Non vorrei che la sconfitta al 5° con Rublev al primo turno di Wimbledon avesse un po’ incrinato le sue certezze (sliding doors?). Sono un po’ deluso, la serie di questi “challenge” italiani poteva aiutarlo a scalare ulteriormente la classifica e, entrando nei 100, avere chances da giocare in “quali” di Tornei più grossi o in “main draw” di medio-piccoli… Vabbè, la stagione non è finita, forza “Steto”, come “tennis” resti a mio avviso il miglior “prospect”!!! (Ma Sonego e Quinzi si sono infortunati o…sono al mare???). Buon tennis a tutti!

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Effetto Roger 21-07-2017 10:36

Scritto da Alb
Ci sta che Travaglia tiri ogno tanto il fiato. Io ho sempre il sospetto che pochissimi conoscano il tennis. Magari ci giocano ma non capiscono quante dinamiche stanno alla base dei risultati tra ragazzi tra i migliori al mondo dove il 900 al mondo ha possibilità di battere il 150 al mondo. La cosa che non mi piace di Travaglia è il suo nervosismo che non è determinazione.

Il nervosismo ovviamente non c’entra nulla con la determinazione, ma credo che quest’ultima sia una qualità che non manca certo a Steto.
Il nervosismo invece è invece probabilmente ereditario e quindi comprensibile (l’ha ereditato sia dal padre che dalla madre, un bel mix..).
Ai quali ho detto Domenica, mentre il “bambino” si stava andando ad allenare, che un piccolo downn psico-fisico ci poteva anche stare, dopo gli impegni e le fatiche degli ultimi tempi, ha speso tanto a livello mentale.

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Koko (Guest) 21-07-2017 10:09

Comunque faccio notare che a S. Benedetto competono tennisti nostrani di una fascia inferiore rispetto ai Fabbiano ai Giannessi e ai Cecchinato che ormai sono nei 100 e disertano i challenger se ci sono ATP maggiori abbordabili. È normale che si perda più spesso di prima!

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Koko (Guest) 21-07-2017 09:56

Scritto da Gabriele da Firenze
Ma come si fa a dire che in Italia abbiamo tecnici di valore?
Quali sono i risultati di questi ‘tecnici di valore’?
La fit nei challenger caserecci è costretta a dare le wild card sempre agli stessi a cui le dava l’anno scorso perché questi ristagnano e non riescono ad avanzare e da dietro non arriva nessuno di nuovo a cui tentare almeno di darla…

Infatti un non più giovanissimi dovrebbero fare i futures per salire in classifica entrando nei 300 ATP tra Pro di un certo livello! Ristagnare fuori dai 300 a 24 anni facendo il finto giovane e levando wc a coloro a cui spetterebbero per età (under 20 almeno) è da bamboccioni pelandroni!

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Marcello (Guest) 21-07-2017 09:54

Scritto da Gabriele da Firenze
Ma come si fa a dire che in Italia abbiamo tecnici di valore?
Quali sono i risultati di questi ‘tecnici di valore’?
La fit nei challenger caserecci è costretta a dare le wild card sempre agli stessi a cui le dava l’anno scorso perché questi ristagnano e non riescono ad avanzare e da dietro non arriva nessuno di nuovo a cui tentare almeno di darla…

Mi sembra un giudizio troppo severo. Ci sono giovani in crescita, altri che indubbiamente stanno faticano di più rispetto a quello che si pensava (vedi Donati), ma complessivamente tanti tennisti under25 anni sono in posizione interessante per tentare l’ingresso nei top 100 (con i dovuti tempi).
Insomma se guardi la classifica fino alla 300 posizione non diresti che il movimento italiano sia così messo male.
Dopo di che può anche essere un problema di mentalità del singolo tennista: magari ci si accontenta di navigare tra la 75 posizione di best ranking alla 200 campando di tennis fino a 35 anni.

E magari potrà anche essere che alcuni tecnici non hanno una sufficiente esperienza internazionale

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lesser (Guest) 21-07-2017 09:28

è rimasto berretini ,ma credo uscira subito anche lui,contro sousa ma per piacere

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Fabio Russo (Guest) 21-07-2017 09:08

Ora spero basta wild card a Mager, se no ha la classifica per i challenger faccia i future e lavori sodo per crearsela.

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cataflic (Guest) 21-07-2017 07:50

Scritto da gisva

Scritto da Alecon

Scritto da Insalatiera76

Scritto da zedarioz
@ Insalatiera76 (#1901934)
Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

Io credo che il fatto che non riusciamo ad avere un giocatore top ten da 40 anni molto difficilmente si può imputare al caso. Sarebbe una sfiga alle soglie dell’impossibile. Però determinare le cause no. Il sistema tennis è troppo complesso ed articolato, ed io non credo di conoscerlo abbastanza per farmi un’opinione che abbia un senso. Le variabili in gioco e le loro correlazioni sono troppe perché io riesca ad averne il controllo.
Certo che le probabilità che ci siano delle grosse responsabilità di quelli che hanno diretto la FIT in questi 40 (ma pure 50) anni sono elevatissime. Ma non credo che possa essere solo quello.
Ok che non è colpa degli utenti del sito, anche se pure loro sono parte del movimento. Per intenderci, quando un utente scrive (poi speriamo che non sia vero) di essere un maestro ed è decisissimo ad insegnare solo il rovescio a due mani a tutti i suoi allievi perché per lui quella è sempre l’impostazione migliore, come faccio a non pensare che un pezzo di colpa sia pure sua?
Sulla mancanza di autocritica sfondi una porta aperta: abbiamo cariche apicali in federazione che vengono mantenute per 20 anni in assenza di risultati apprezzabili. È incredibile sia che nessuno si tiri indietro, sia che nessuno pensi di mettere in discussione i vertici. Evidentemente c’è un sistema di potere che si fonda su altri valori e non sulla validità dei risultati sportivi.

E’ chiaro che non può essere un caso. Carenza di tecnici di buon livello, ma questo riguarda quasi tutti gli sport in Italia benchè si affermi spesso il contrario, preparazione mentale deficitaria, propensione all’agonismo incostante, quindi tendenza ad accontentarsi , ad adagiarsi dopo pochi successi, preparazione fisica non sempre curata al meglio, senza dimenticare il ruolo non all’altezza della federazione, ma anche in questo caso il problema riguarda un po’ tutto lo sport italiano, in termini di reclutamento dei migliori prospetti in erba. Questo a parer mio spiega il poco che l’Italia ha espresso tennisticamente da quarant’anni a questa parte in campo maschile.

Che in Italia manchino i tecnici di buon livello non si può sentire.
Abbiamo Piatti, abbiamo avuto Castellani. Per parlare solo delle eccellenze.
Semmai manca la base.
Possiamo dare la colpa alla Federazione, soprattutto negli anni ’80-90.
In Italia il tennis è uno sport elitario ed i migliori atleti fanno altri sport.
E’ vero che in Italia si cresce sulla terra e si rimane deficitari nei colpi di inizio gioco, come ben spiegato da altri.
Comunque se fossimo gestiti bene potremmo raggiungere la Francia o la Spagna senza Nadal. I fuoriclasse sono un’altra cosa.

In Italia un problema è il numero troppo basso di giocatori di tennis abituali sul totale della popolazione… aka tesserati.
Un altro problema è la non specializzazione dei maestri su determinate categorie di giocatori, il maestro del circolo lo vedi alle 15 col gruppo di bambini delle elementari, poi alle 18 con i ragazzotti della squadra di D1, poi al sabato mattina a fare lezione con la babbiona impomatata. Se lì in mezzo c’è un talento è facilissimo che finisca per fare il figo perchè è il primo a a prendere classifica e perchè se la gioca coi terza mentre i compagnucci si fanno sotterrare di becchettini dai veterani.
Invece questi elementi andrebbero tolti da quel tipo di struttura e affidati ad allenamenti di altro genere ma purtroppo i maestri se li tengono stretti pur potendoci dedicare una attenzione totalmente insufficiente per poter creare un tennista pro.

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gattone 21-07-2017 01:47

Scritto da gisva

Scritto da Alecon

Scritto da Insalatiera76

Scritto da zedarioz
@ Insalatiera76 (#1901934)
Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

Io credo che il fatto che non riusciamo ad avere un giocatore top ten da 40 anni molto difficilmente si può imputare al caso. Sarebbe una sfiga alle soglie dell’impossibile. Però determinare le cause no. Il sistema tennis è troppo complesso ed articolato, ed io non credo di conoscerlo abbastanza per farmi un’opinione che abbia un senso. Le variabili in gioco e le loro correlazioni sono troppe perché io riesca ad averne il controllo.
Certo che le probabilità che ci siano delle grosse responsabilità di quelli che hanno diretto la FIT in questi 40 (ma pure 50) anni sono elevatissime. Ma non credo che possa essere solo quello.
Ok che non è colpa degli utenti del sito, anche se pure loro sono parte del movimento. Per intenderci, quando un utente scrive (poi speriamo che non sia vero) di essere un maestro ed è decisissimo ad insegnare solo il rovescio a due mani a tutti i suoi allievi perché per lui quella è sempre l’impostazione migliore, come faccio a non pensare che un pezzo di colpa sia pure sua?
Sulla mancanza di autocritica sfondi una porta aperta: abbiamo cariche apicali in federazione che vengono mantenute per 20 anni in assenza di risultati apprezzabili. È incredibile sia che nessuno si tiri indietro, sia che nessuno pensi di mettere in discussione i vertici. Evidentemente c’è un sistema di potere che si fonda su altri valori e non sulla validità dei risultati sportivi.

E’ chiaro che non può essere un caso. Carenza di tecnici di buon livello, ma questo riguarda quasi tutti gli sport in Italia benchè si affermi spesso il contrario, preparazione mentale deficitaria, propensione all’agonismo incostante, quindi tendenza ad accontentarsi , ad adagiarsi dopo pochi successi, preparazione fisica non sempre curata al meglio, senza dimenticare il ruolo non all’altezza della federazione, ma anche in questo caso il problema riguarda un po’ tutto lo sport italiano, in termini di reclutamento dei migliori prospetti in erba. Questo a parer mio spiega il poco che l’Italia ha espresso tennisticamente da quarant’anni a questa parte in campo maschile.

Che in Italia manchino i tecnici di buon livello non si può sentire.
Abbiamo Piatti, abbiamo avuto Castellani. Per parlare solo delle eccellenze.
Semmai manca la base.
Possiamo dare la colpa alla Federazione, soprattutto negli anni ’80-90.
In Italia il tennis è uno sport elitario ed i migliori atleti fanno altri sport.
E’ vero che in Italia si cresce sulla terra e si rimane deficitari nei colpi di inizio gioco, come ben spiegato da altri.
Comunque se fossimo gestiti bene potremmo raggiungere la Francia o la Spagna senza Nadal. I fuoriclasse sono un’altra cosa.

Sono d’accordo, però hai preso ad esempio esattamente due tecnici (uno col cui gruppo mi sono allenato) che sono sempre stati in rotta con la federazione e poco volentieri in Italia – mosche bianche insomma. Il fatto è che i tecnici federali sono discutibili e quei pochi tecnici italiani eccellenti non allenano – o non li fanno allenare – i giovani Italiani

Ps. Comunque a parte questo torneo Foligno sta facendo un gran lavoro con il suo gruppo

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Shuzo (Guest) 21-07-2017 00:37

No! Una simile debacle non me l’aspettavo proprio. Le sconfitte di Gaio e Mager potevano anche starci, ma Vanni e Travaglia erano nettamente favoriti.
Comunque trovo indicativo che siano stati sconfitti coloro hanno cercato i “punti facili”.
Giannessi sta giocando ad Umag ed é ai quarti di finale dove affronterà un avversario non impossibile. Idem Fabbiano in Canada. Mi si può obiettare che Cecchinato in Germania é stato battuto al secondo turno. Verissimo! Resta sempre il fatto che se non vai a confrontarti contro avversari più forti, ti limiti l’evoluzione del tuo gioco.
Nei commenti precedenti si é fatta un po’di polemica se in Italia ci sono tecnici bravi. La mia opinione é che ci sono sicuramente ma sono ancora troppo pochi, soprattutto per il settore femminile. Ma la situazione sta cambiando!

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+1: Alexio, Fede-rer
Bob (Guest) 21-07-2017 00:19

Alemno Cips ha vinto nel doppio! 😛

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+1: Alexio
ealesia (Guest) 21-07-2017 00:11

Scritto da e-team
A San Benedetto oggi è stata una giornataccia per i nostri colori

Oggi?invece gli altri giorni…comunque per il mio modo di vedere le
Cose la sconfitta netta di mager è la peggio della giornata!!!granollers quest’anno ha sempre perso ed è in fase calante,il nostro invece poteva e doveva fare un’altra partita,insomma era sfavorito sulla carta ma una scoppola così netta non sta ne in cielo e ne in terra

107
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+1: Alexio
-1: Elio
e-team (Guest) 20-07-2017 23:41

A San Benedetto oggi è stata una giornataccia per i nostri colori

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Gabriele da Firenze 20-07-2017 23:32

Ma come si fa a dire che in Italia abbiamo tecnici di valore?
Quali sono i risultati di questi ‘tecnici di valore’?
La fit nei challenger caserecci è costretta a dare le wild card sempre agli stessi a cui le dava l’anno scorso perché questi ristagnano e non riescono ad avanzare e da dietro non arriva nessuno di nuovo a cui tentare almeno di darla…

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+1: Alexio
-1: Fede-rer
Alb (Guest) 20-07-2017 23:25

@ Gabriele da Firenze (#1902183)

I tuoi commenti sono sempre spettacolari

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+1: Alexio
Alb (Guest) 20-07-2017 23:24

Ci sta che Travaglia tiri ogno tanto il fiato. Io ho sempre il sospetto che pochissimi conoscano il tennis. Magari ci giocano ma non capiscono quante dinamiche stanno alla base dei risultati tra ragazzi tra i migliori al mondo dove il 900 al mondo ha possibilità di battere il 150 al mondo. La cosa che non mi piace di Travaglia è il suo nervosismo che non è determinazione.

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gisva 20-07-2017 23:21

Scritto da Alecon

Scritto da Insalatiera76

Scritto da zedarioz
@ Insalatiera76 (#1901934)
Belle, che siano più o meno condivisibili, le tue disamine.
Prendo spunto dall’ultima frase: su Federer siamo ovviamente d’accordo.
Ma ti faccio una domanda: è possibile che in Italia in 40 anni, dopo Panatta, non sia nato tra le migliaia di giocatori di tennis che abbiamo avuto a tutti i livelli, un giocatore del livello di Rainer Schuttler? Tra migliaia di giocatori non abbiamo mai avuto un giocatore del livello di Thomas Johansson? O di Janko Tipsarevic? E potrei continuare a fare esempi per ore di giocatori top 10 non baciati dal talento di Federer.
Tu che idea ti sei fatto su un movimento ricchissimo numericamente che non riesce mai ad esprimere un solo giocatore di grande qualità a livello di risultati?
Finchè non ci si porrà questo problema, penso che il tennis italiano non farà mai un vero passo avanti dal punto di vista qualitativo.
Gli utenti di un sito, per quanto esterofili e disfattisti, non incidono minimamente sul movimento.
La totale mancanza di autocritica invece mi fa sospettare che qualcosa nel nostro sistema non funzioni a dovere.
Che ne pensi?

Io credo che il fatto che non riusciamo ad avere un giocatore top ten da 40 anni molto difficilmente si può imputare al caso. Sarebbe una sfiga alle soglie dell’impossibile. Però determinare le cause no. Il sistema tennis è troppo complesso ed articolato, ed io non credo di conoscerlo abbastanza per farmi un’opinione che abbia un senso. Le variabili in gioco e le loro correlazioni sono troppe perché io riesca ad averne il controllo.
Certo che le probabilità che ci siano delle grosse responsabilità di quelli che hanno diretto la FIT in questi 40 (ma pure 50) anni sono elevatissime. Ma non credo che possa essere solo quello.
Ok che non è colpa degli utenti del sito, anche se pure loro sono parte del movimento. Per intenderci, quando un utente scrive (poi speriamo che non sia vero) di essere un maestro ed è decisissimo ad insegnare solo il rovescio a due mani a tutti i suoi allievi perché per lui quella è sempre l’impostazione migliore, come faccio a non pensare che un pezzo di colpa sia pure sua?
Sulla mancanza di autocritica sfondi una porta aperta: abbiamo cariche apicali in federazione che vengono mantenute per 20 anni in assenza di risultati apprezzabili. È incredibile sia che nessuno si tiri indietro, sia che nessuno pensi di mettere in discussione i vertici. Evidentemente c’è un sistema di potere che si fonda su altri valori e non sulla validità dei risultati sportivi.

E’ chiaro che non può essere un caso. Carenza di tecnici di buon livello, ma questo riguarda quasi tutti gli sport in Italia benchè si affermi spesso il contrario, preparazione mentale deficitaria, propensione all’agonismo incostante, quindi tendenza ad accontentarsi , ad adagiarsi dopo pochi successi, preparazione fisica non sempre curata al meglio, senza dimenticare il ruolo non all’altezza della federazione, ma anche in questo caso il problema riguarda un po’ tutto lo sport italiano, in termini di reclutamento dei migliori prospetti in erba. Questo a parer mio spiega il poco che l’Italia ha espresso tennisticamente da quarant’anni a questa parte in campo maschile.

Che in Italia manchino i tecnici di buon livello non si può sentire.
Abbiamo Piatti, abbiamo avuto Castellani. Per parlare solo delle eccellenze.
Semmai manca la base.
Possiamo dare la colpa alla Federazione, soprattutto negli anni ’80-90.
In Italia il tennis è uno sport elitario ed i migliori atleti fanno altri sport.
E’ vero che in Italia si cresce sulla terra e si rimane deficitari nei colpi di inizio gioco, come ben spiegato da altri.
Comunque se fossimo gestiti bene potremmo raggiungere la Francia o la Spagna senza Nadal. I fuoriclasse sono un’altra cosa.

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Gabriele da Firenze 20-07-2017 23:20

Una superiorità nettissima dello spagnolo in questo primo set…oggi è un altro giorno davvero nero per i nostri colori, anche se spero di sbagliarmi…

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+1: Alexio