
Djokovic si arrende a Sinner e al fisico: “Sto dando tutto, ma il corpo non mi segue più”


Novak Djokovic lascia Wimbledon 2025 senza trofei e con l’amaro in bocca, piegato in semifinale da un Jannik Sinner travolgente, ma anche – e soprattutto – dai limiti di un fisico che non gli permette più di spingersi dove la mente vorrebbe arrivare. Un’immagine inedita e quasi malinconica per il pubblico, che ha visto Nole cedere nettamente non solo nel punteggio, ma anche nel linguaggio del corpo, quasi rassegnato già a metà incontro.
In conferenza stampa il serbo, pur senza entrare nei dettagli delle sue condizioni, ha ammesso senza filtri: “Non ho avuto buone sensazioni in campo, sinceramente. Non voglio dare dettagli sulla mia lesione, né lamentarmi. Voglio solo fare i complimenti a Jannik per la sua grande partita: è stato troppo forte. Sono deluso di non essermi mosso come avrei voluto, ma è così”.
“Non è sfortuna, è la realtà dell’età”
Djokovic non si nasconde dietro la sfortuna: “Non credo si tratti di mala sorte. È l’età, è l’usura del mio corpo. Anche se mi prendo cura di me come nessun altro, la realtà mi sta colpendo duramente, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, come mai prima nella mia carriera. È difficile accettarlo perché sento che, quando sono fresco e in forma, posso ancora giocare un grande tennis. L’ho dimostrato quest’anno. Ma il problema è il formato Slam: più il torneo avanza, peggio sto fisicamente. Arrivo alle fasi finali con metà serbatoio e contro Sinner e Alcaraz non puoi permettertelo. Loro sono giovani, forti, sono diversi passi avanti rispetto al resto.”
Il futuro: “Non voglio dire addio qui”
Novak esclude che questa sia stata la sua ultima partita a Wimbledon: “Sarebbe triste chiudere così, non è nei miei piani. Voglio tornare sul Centrale, almeno un’altra volta. Non so cosa farò nei prossimi mesi, parlerò con il mio team e la mia famiglia per capire come procedere e dove puntare, anche in termini di preparazione. Ho dedicato tutto me stesso a giocare al meglio negli Slam e ancora oggi sono questi i tornei che più mi motivano.”
“Massimizzerò tutto quello che mi resta”
Djokovic si mostra realista e quasi filosofico: “Non so cos’altro potrei fare. Non penso ci sia nessuno che si prenda cura del proprio corpo più di quanto faccia io, ma ormai non basta più. Ho avuto tanto dalla vita, dal tennis, sono stato sano e competitivo per anni, non voglio lamentarmi. Sto solo cercando di sfruttare al massimo ciò che mi rimane, ma adesso sono triste e deluso. Non tanto per la sconfitta: anche se fossi stato in forma, non sarei stato il favorito oggi contro Sinner. Forse avrei avuto più chance, ma la realtà è che quando il fisico non ti segue, non puoi fare nulla”.
“Sinner e Alcaraz sono su un altro livello”
Il serbo non ha dubbi su chi sia il riferimento oggi: “Sinner e Alcaraz sono le forze dominanti. Per vincere altri Slam devo battere il numero uno e poi, magari, Alcaraz in finale. Il mio problema ormai è fisico, non tecnico: quando mi sento bene, posso ancora competere con loro”.
Chi è il favorito per la finale?
“Sulla carta darei un leggero vantaggio a Carlos, per i due titoli già vinti qui e la fiducia che sta mostrando, ma la differenza è minima. Jannik sta colpendo la palla benissimo, sarà una finale molto combattuta. Dopo Parigi, l’aspettativa è altissima”.
Infine, sull’abbraccio con Sinner: “Si è scusato perché non stavo bene oggi. Non aveva nulla di cui scusarsi: ha giocato una partita fantastica e merita tutto quello che sta ottenendo. Gli auguro buona fortuna per la finale, sono sicuro che sarà supermotivato”.
Djokovic, l’uomo che ha cambiato la storia del tennis, non smette di provarci. Ma adesso – e lo ammette lui stesso – la sfida più dura non è più contro gli avversari, ma contro il tempo.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Novak Djokovic, Wimbledon, Wimbledon 2025
Beh, disamina perfetta di Djoko, ormai ha chances di vincere uno Slam solo se Sinner e Alcaraz non vi partecipano, per cui la vedo dura..
Vorrei vedere Nole contro Jakub a NY.
Prima dice che vuole arrivare a Los Angeles 2028 (colla gruccia), poi forse ipotizza che chiude qui o comunque tra poco.
Tristissimo epilogo (mai peggio di Nadal o Federer comunque) se dovesse continuare a prendere ste scoppole dai due alieni moderni in mondovisione.
Il Tempo è sovrano e non può essere sconfitto o rallentato
Io spero che Djokovic continui a giocare i suoi amati slam. Finché arriva ai quarti, finché sta in top 10, finché si sente vivo a competere coi più giovani, che senso ha che si ritiri?
Perché tristezza scusa? Mica sta arrancando nelle quali dei futures… È la vita, solo Padre Tempo resterà per sempre imbattuto. E lui è a fine corsa, ma sta chiudendo da grandissimo campione.
I 37 anni sono ad oggi il limite negli sport di movimento. Dopo c’è un calo repentino
In questo stato è comunque arrivato in semi a Wimbledon e ha perso dal numero 1 al mondo. Non ci vedo una gran tristezza bensì un finale di carriera più che dignitoso,
Finalmente l’ha capito, o meglio, l’ha ammesso, perchè di sicuro un genio assoluto del tennis come lui l’aveva già capito da tempo: alla sua età, negli slam, visto che il 3 su 5 ti toglie cmq energie anche se nei turni prima hai vinto 3 a 0 (il 2 su 3 infatti è un altro sport e lì un Nole, in un singolo torneo che giocasse al top della forma, potrebbe ancora batterli), alle fasi finali gliene restano troppo poche per batterli. Se loro due sono in semi e sono in buona forma, per quante energie a Nole siano rimaste, ha già perso.
(Pure Federer, a fine carriera ma quando ancora vinceva qua e là, dichiarò una cosa tipo: “alla mia età il problema non è che sono lontano dal livello del top player, perchè ci arrivo ancora, ma è che di colpo ho giornate in cui ho poche forze, e in queste non riesco più a competere con i più giovani che sono al top”).
Cosa fare? Se la “vita” di Nole sono solo gli slam ed il resto non gli importa, o si ritira o vivrà di frustazioni per gli anni in cui ancora giocherà…
Se invece ama semplicemente il tennis e poi vuole anche vincere anche altri tornei di grado inferiore, sarebbe assurdo che uno che praticamente può battere tutti tranne quei due si ritiri (ed a me dispiacerebbe… io poi dico sempre che vorrei che battesse il record di Connors, perchè sarebbe molto più giusto che quel record fosse nelle mani di Nole…).
A me pare che comunque solo Sinner e Alcaraz possono battere Djokovic a livello slam. Se non fossero arrivati questi due, Djokovic vincerebbe slam a mani basse ancora oggi.
Ricordati nole che il silenzio spessissimo è oro. Se devi aprire la boccuccia, frustrata e frustata a dovere da chi ti è oramai superiore, per dire sciocchezze così indifendibili, puoi tranquillamente lasciar perdere..qua.. e là… nessuno è scemo…un po’ di decenza non guasterebbe…
Giusto citare il più grande poeta italiano, Nole:
“Il tempo passa per tutti lo sai
nessuno indietro lo riporterà
NEPPURE NOI”
Idemo, giocatore più vincente della storia del tennis.
Stavolta temo tu abbia ragione,caro Capitano, pensavo che questo fosse l’ultimo treno per arrivare a 25 Slam da parte del vecchio leone serbo ma oggi si è probabilmente assistito al de profundis di questo grande campione. Divario oramai incolmabile con i primi 2 al mondo. Gioiamo per la prestazione sontuosa di Jannik per il quale “squillino le trombe e….trombino le squillo”
Articolo che dovrebbero leggere gli Ayatollah del serbo ed appendersi in cameretta, ripete le stesse cose che si dicono da almeno 2 anni.
Deve solo puntare ad obiettivi più fattibili.
Stasera sembrava un micio di fronte alla Tigre che si è trovata davanti, nel passato era il contrario.
mai piaciuto il suo gioco e il carattere ma ho sempre ammirato la sua incredibile voglia di competere al massimo in ogni occasione
Non si ritirerà rantolo facilmente. Non incontrerà ogni giorno tennisti come Sinner e Alcaraz. Con gli altri se la gioca benissimo, specie nei tornei al meglio di 3 set. Può guadagnare ancora un bel pó di soldi. Sul fisico si può riguardare in modo maniacale, ma la decadenza del corpo è inarrestabile. Con Cobolli però non si è mostrato così dimesso. Veri, ma non è mica scemo, ha capito che poteva vincere, mentre con Sinner si è visto perduto in partenza. enzo
Non sono propriamente un suo tifoso, ma non posso negare la grandezza di Nole, mister 24 slam!
Ripeto quanto già scritto altre volte, per quanto appare poco più di un gioco privo di riscontro, la sensazione è che il duo Alcaraz Sinner non sia ancora all’altezza del Djoker dei tempi migliori, quando sembrava avvolto in una corazza di imbattibilità ( e lui giocava e vinceva contro Federer, Nadal, Murray, Wawrinka, scusate se è poco).
Secondo me la realtà é un’altra, se Sinner e Alcaraz fossero stati contemporanei di Medvedev, Zverev e Tsitsipas, Djokovic avrebbe vinto 7-8 slam in meno.
Vanno ad una velocità insostenibile per qualunque Djokovic post 2018. Contro quello del 2015 non lo so, contro quello del quasi slam, Alcaraz e Sinner avrebbero dominato.
Lobdisse anche Ruud, ex numero 2 del mondo che ha giocato contro Djokovic, Alcara, Nadal e Sinner: “almeno Djokovic e Nadal ti facevano palleggiare…” (riferito al solo Sinner dopo le finals, ma per me il concetto é estendibile a qualsiasi situazione anche con lo Spagnolo)
Un’altra dimostrazione (ma non ce n’era bisogno per le persone che usano la testa non solo per dividere le orecchie) dell’immensa umanità di Jannik che (senza fare rumore nè dichiarazioni altisonanti) si è perfino scusato con Nole per averlo asfaltato.
Questo sia una schiaffone morale per quei mentecatti che hanno osato mettere in dubbio la sincerità nell’atteggiamento di Jannik dopo l’incidente di Grigor.
Siete dei poveracci, gente dalla vita in bianco, nero e qualche grigio, gente che non sa riconoscere la sincerità perché sincera non lo è!
grazie cmq vecchio Nole.
Ci si riprova a NY. E se va male anche lì si riparte dall’Australia.
Un giorno appenderai la racchetta al chiodo e ti riposerai ma non ancora. Non ancora.
Apparte i 2 fenomeni è ancora superiore al resto del circuito, lui stava lì a giocarsi la semifinale, le altre teste di serie erano fuori al primo turno! Questo è un fatto che non si può ignorare.
Finché riesce a stazionare ,senza troppe difficoltà, nei primi 10 gli conviene continuare, dopo deciderà lui cosa fare…
Grande Nole, come diceva Enzo Tortora in chiusura della trasmissione Portobello “Big ben ha detto stop”!!
Non esito certamente a riconoscere la grandezza di Nole, perché basta non essere appassionato di tennis solo da un anno o due (cioè da quando Sinner vince) e ricordare epiche finali come quella degli AO contro Nadal finita 7-5 al 5 set dopo quasi 6 ore di gioco. Certamente era un altro Djokovic dal punto di vista fisico. E comunque Nole era uno che solo nel 2023 vinceva 3 Slam su 4 (e nel quarto andava in finale). Bravissimo, ma prima o poi tutto ha una fine.
Deve ritirarsi e’ triste e trascinarsi in questo modo per un grandissimo come lui
LA VERITÀ È CHE SEI INVIDIOSO DI SINNER
lo vedevano tutti che fisicamente non c’era, a un certo punto non inseguiva più nemmeno la pallina. pure sinner se n’è accorto che non stava bene. gli unici a non accorgersi sono stati i sin-nerds
Per anni si mangiava vivo gli avversari,fa veramente tristezza adesso vederlo in questo stato
Ma sì, ritiriamola fuori a beneficio dei nuovi arrivati sul sito.
Riporto una notizia appena letta sulla prima pagina dell’Eco di Salisburgo.
Ludwig van Gegenhofer, oscuro notaio austriaco, ha scovato -cedendo alle pressioni delle autorità sportive locali- l’atto di nascita del tennista Jannik Sinner. Ciò che emerge dall’impeccabile e implacabile ricerca del dottor Gegenhofer si sta rivelando una vera e propria doccia fredda per i tifosi italiani.
La mattina del 16 agosto 2001, sotto una pioggia insistente, il signor Hanspeter Sinner, titolare di uno chalet montano, era alla guida dell’automobile di famiglia, direzione San Candido. Accanto a lui, in preda a dolorosissime doglie, sua moglie, signora Siglinde. Prima di entrare in paese per raggiungere il locale ospedale, al tempo l’unico in zona che disponeva di un reparto di ostetricia, i coniugi si videro la strada sbarrata da una frana: pietre rocce e alberi sradicati avevano di fatto isolato il paese, rendendone impossibile l’accesso. Col parto ormai venturo, si rischiava una gravissima perdita, non solo per la coppia ma per l’umanità intera.
Chiesta un’informazione a un contadino, proprietario del terreno franato e pratico di sentieri alternativi, si videro indicare maldestramente una strada che li avrebbe condotti oltrefrontiera, più precisamente a Mittewald, nel distretto di Lienz.
Individuato il poliambulatorio medico della cittadina austriaca, la signora Siglinde, assistita dal dottor Otto Luber-Steiner e dal valido personale ostetrico, diede alla luce il piccolo Jannik.
Ora, resta da capire come l’atto di nascita sia potuto finire in Italia. Sta di fatto che le autorità e gli sportivi austriaci, capeggiati dal borgomastro di Mittewald, stanno organizzando vere e proprie proteste di massa per riappropriarsi del maltolto.
Per evitare uno scandalo internazionale e trovare un accordo pacifico che non vada ad incrinare i rapporti tra le due nazioni, un maestro di tennis in pensione del circolo di Villach ha proposto: il ragazzo, oggetto della disputa, gareggerà per i colori austriaci, e in cambio gli italiani potranno avvalersi delle prestazioni di Lucas Miedler e, con un piccolo conguaglio, del nipotino quattordicenne del vicino di casa di Thomas Muster, ragazzino di cui si dice un gran bene.
Nole fai ancora qualche torneo di chiusura e saluta tutti!!!
il tempo passa per tutti anche per il grande vecchio, il più vincente oggi forse anche non al meglio, rimango dell’idea che a parte i due mostri tutt’ora vince con tutti, anche contro il fritzettone di oggi
Ma va?