
Roland Garros: Bellucci incanta ed esalta nel primo set, poi la potenza di Draper sale in cattedra


Un talento immenso, una visione della palla e degli spazi sul campo innati e anche un pizzico di sana sbruffonaggine per attuare con determinazione una tattica a dir poco Garibaldina possono diventare una dannazione eterna se al di là della rete c’è un tipo di rivale che incarna la tua nemesi. Chissà quante emozioni, gioie e poi frustrazioni sono passate per la testa di Mattia Bellucci nelle due ore e mezze vissute intensamente, si può dire pericolosamente, sul Lenglen affrontando la corazzata chiamata Jack Draper. Incanta il lombardo, parte come un razzo e tocca le stelle con la punta della racchetta disegnando giocate apparentemente senza logica e di puro istinto… Invece no, è proprio il contrario, tatticamente superbe a disarmare la potenza e consistenza del rivale. Per una mezz’ora Draper non ci capisce niente, è sballottato da tutte le parti dalla maestria di Mattia che si prende la scena e fa saltare letteralmente in piedi il pubblico, deliziato da giocate una più bella dell’altra. Purtroppo le sue magie riescono ad arginare la forza del britannico solo nel primo set: dall’avvio del secondo il rischio del nostro è fin troppo alto per esser mantenuto con la costanza e durata necessarie a disarmare il rivale; e soprattutto Jack prende ritmo con servizio e ancor più in risposta, riguadagna campo e inizia a martellare con una combinazione di potenza, profondità e intensità che per Mattia variare come all’avvio diventa impresa impossibile. Trova ancora giocate super, ma sono pennellate d’autore sotto un fuoco del nemico troppo pressante per diventare efficaci. Draper rimonta e vince 3-6 6-1 6-4 6-2, alla fine con merito per la sua reazione e l’impressionante dimostrazione di forza ed efficacia.
Quando Jack ha preso possesso del centro del campo e ha condotto il gioco, è stato troppo bravo a produrre traiettorie micidiali, palle che fendono l’aria massicce e consistenti, troppo difficile per Mattia toccarle con i suoi guizzi, domarle al suo istinto, e anche reggere contro un rivale con un altro “peso” (in tutti i sensi). Per questo definivo Draper come “nemesi” di Bellucci: mancino come lui, ma con colpi d’inizio gioco superiori e una potenza e palla talmente vivace da rendere gli anticipi assoluti del lombardo molto, molto difficili. C’è una sola via per farcela: prendere rischi enormi in risposta, e nei propri game aprire l’angolo a tutta e far correre Jack, per non lasciarlo mai colpire dal centro e permettergli di comandare. C’è riuscito per un set Mattia, ma vista la condizione e annata di Draper è già stata una bella impresa, della quale deve essere molto soddisfatto.
È stata una partita divertente, a tratti esaltante, che conferma pienamente quanto Bellucci sia raro e prezioso nel tour, e quanto sia forte – in tutti i sensi – Draper. Per efficacia e prepotenza a tratti Jack ha tanto ricordato il Nadal ultima maniera, quello assai più diretto e offensivo, ma capace di generare tanto di quello spin e controllo col diritto mancino da diventare inarrestabile. Eppure Mattia l’ha davvero messo alla frusta per un bel po’, con variazioni continue ma non casuali, non dando mai punti di riferimento né a livello di tipo di palla che di posizioni sul campo. Alla fine il tennis è uno sport geometrico, e territoriale. Guadagnare un metro di campo o una posizione dalla quale sprigionare i propri colpi più efficaci porta alla vittoria. Nel primo set Draper non ha servito bene e la risposta di Bellucci è stata pungente ed efficace, consentendo a Mattia di comandare; quando Jack ha cambiato passo col servizio e in risposta ha trovato ritmo, la partita è subito virata dalla sua parte perché ha ripreso una posizione migliore, dalla quale comandare col suo diritto straripante. Ma anche rovescio contro rovescio il britannico è stato bravo a reggere anche sulla velocità e angolo stretto imposto dal nostro, in particolare nel terzo set, quando c’è stato un po’ di equilibrio. È corretto affermare che dalla svolta del secondo set non si è più avuta la sensazione che Draper potesse perdere, a meno di un suo calo che non è arrivato.
Bellucci perde, ma contro questo Draper è tutt’altro che un disonore. È invece carico di onore come Mattia è sceso in campo a giocarsi la partita, col piglio del grande giocatore che c’ha provato con tutto quello che ha. Un contrasto sublime tra due modi di intendere il tennis. E lo spettacolo, infatti, ha vinto.
Marco Mazzoni
La cronaca
Bellucci entra nella partita con il piglio di chi vuol far vedere i sorci verdi al potente rivale. Tocca la palla cercando ogni angolo, effetto e profondità possibile, nessun punto di riferimento e via a volare sul campo con i suoi piedi velocissimi. L’idea è chiara: zero ritmo, palle lente e poi veloci, alte e poi basse, lunghe e arrotate e poi smorzate. Devo farlo correre, mai lasciargli una palla interlocutoria da aggredire col diritto. Non deve capirci “niente”. Una tattica difficilissima, ma Mattia è uno tosto e inizia la partita con le idee chiarissime, un po’ meno il britannico che non sembra a suo agio in generale, col campo e sotto gli schemi bizzarri del lombardo. Bellucci vince due buoni turni di servizio, mentre Draper litiga non poco con la prima palla, poco precisa e costante. Nel quarto game, sul 2-1 Bellucci, l’azzurro con i suoi continui cambi di ritmo capitalizza un game di battuta nnn positivo del britannico e si prende il break alla seconda chance, grazie al doppio fallo di Jack, 3-1 Bellucci. Mattia è leggero come un piuma, come un pugile che gira intorno all’avversario saltellando sulle punte e sfiancandolo a furia di “jab” improvvisi. Altro buon game di servizio, vantaggio consolidato sul 4-1. Draper invece continua a sbandare, alterna qualche buona giocata a tanti errori, è costretto ad improvvisare non è il suo tennis, gli manca struttura e intensità. Altri doppi falli, c’è un discreto caos sul campo, anche per le insistite palle corte di Bellucci. Salva due palle break l’azzurro, poi sfrutta la terza con un diritto cadendo indietro, forse anche un filo fortunato vista la traiettoria arrotata che è rimasta in campo di un niente. Doppio BREAK e 5-1. Il Lenglen è quasi incredulo, forse conosce poco Bellucci e non si aspettava una partita di questo tipo, pure con dei serve and volley tanto azzardati quanto sorprendenti. Mezz’ora di tennis davvero d’autore per il “Bellu”. Draper non ci sta, il suo sguardo è più cupo, anche un po’ scocciato, è il segnale della reazione, che parte dalla risposta. Jack ha capito che deve dare meno velocità pura e palle più cariche di spin, che saltano alte e sulle quali Mattia è più in difficoltà ad entrare in anticipo. Proprio con una risposta super carica di spin Draper si prende una palla break, ma Bellucci l’annulla con uno schema magistrale, servizio esterno e via rovescio cross vincente. Il diritto di Draper però ora c’è, e fa male. Jack strappa di fisico una seconda PB e stavolta il BREAK arriva, con un martellamento col diritto davvero intenso. 5-2 e poi 5-3 Bellucci. Seconda opportunità di servire per il set. Non inizia bene Mattia, errore banale col diritto da metà campo, con la sua mano si poteva fare di meglio (forse ha cambiato idea all’ultimo). Poi la smorzata è in rete, 0-30. Altra palla corta, non va. 0-40, tre chance per tornare “on serve” per Jack. Mattia è bravissimo ad aprire l’angolo sulle prime due, la seconda col S&V in contro tempo, 30-40. Stecca col diritto dal centro Draper, salvataggio completato. La lotta si fa sportivamente feroce e tecnicamente interessante, ora entrambi giocano bene e c’è spettacolo. Non sfrutta due set point Mattia, peccato per il secondo – errore col diritto a campo aperto. Con palla corta e pallonetto Bellucci annulla anche una quarta palla break. Ride il lombardo dopo aver preso una riga, ecco il terzo set point. Incredibile, serve da sotto e poi infila Draper con un diritto lungo linea. 6-3 Bellucci! Che set, che spettacolo. Quando si dice “è successo di tutto” nei quasi 10 minuti dell’ultimo game, ma si può dire in tutto il set.
Draper scatta nel secondo set con un solido turno di battuta, può fare corsa di testa. Dal 5-1 la risposta di Jack è diventata molto più consistente e Mattia deve fare miracoli per contenere e aggredire. Nel secondo game proprio con la risposta Draper si porta 15-40. Bravo l’azzurro ad affidarsi alla massima apertura dell’angolo per far correre il rivale e costringerlo a colpi molto difficili, ma… è difficile anche tenere questa condotta, tanto che sul 30-40 è Draper a ribaltare tutto con un bel diritto e chiudere il punto col vincente, un BREAK che lo manda avanti 2-0 e poi 3-0 con un altro ottimo turno di battuta. Il nativo di Sutton ora riesce ad imporre la sua fisicità, è andato sopra alla velocità ma leggerezza dell’italiano e comanda. Bellucci muove lo score con un paio delle prodezze delle sue (eccellente una demi-volée a due passi dal net), ma è evidentemente sbattuto più indietro dalla forza di Draper e i suoi tentativi di riprendere il campo picchiando forte non hanno effetto. Il problema è che il tennis del rivale si è fatto così consistente e poderoso con i colpi d’inizio gioco che andar di fioretto è diventato molto complicato. Bellucci ci prova, ma esagera, il rischio delle sue giocate è troppo altro e cede a 15 (smorzata in rete dopo il servizio) un altro turno di battuta, BREAK che manda avanti Draper 5-1 in soli 21 minuti. Servizio e diritto aggressivo di Jack sono ora in ritmo, “spacca” la palla e chiude il set con una battuta irresistibile al primo set point, 6-1. Poco da dire, la partita è virata tutta dalla parte di Albione, in controllo totale.
Bellucci nel terzo set inizia al servizio e cerca di riprendere in mano l’iniziativa. Un buon game, ottimo lo scambio rovescio vs. rovescio portato a casa sul 30 pari, punto a dir poco importante, 1-0. Draper continua il suo martellamento potente, sostenuto da un servizio davvero continuo. Ma una chiave decisiva alla rimonta del britannico è l’intuire molte delle variazioni di Bellucci, in particolare la smorzata, che ora legge e rimette con qualità. Proprio un’ottima rincorsa sul net sul 30 pari vale a Jack la palla break. Stavolta è Jack a peccare di leziosità, rischiando a sua volta una smorzata con la palla troppo bassa, sbagliando. Purtroppo ogni scambio è diventato un azzardo per Bellucci, la palla del rivale è pesante, aggressiva, gli errori sono rari. Mattia sbaglia per primo e concede una seconda chance, ma ancora si salva con un contro piede ottimo, ma che rischio. Ormai Bellucci avanza “on the Edge”, sul filo del rasoio, per restare aggrappato all’altissimo livello fisico imposto dal rivale. A furia di martellare, Draper strappa il BREAK alla terza chance, una traiettoria di diritto velenosissima provoca la stecca di Mattia, che si ritrova sotto 2-1. Non è facile per l’italiano invertire l’inerzia contro la prepotenza in spinta del rivale. Ci prova con un’accelerazione tanto bella quanto spericolata nel sesto game, un diritto carico di spin che atterra all’incrocio delle righe. Vale a Mattia il 15-30, che poi si ripete sul 30 pari con un altro cambio di ritmo favoloso che sorprende Draper. 30-40, chance del contro break. Ace, al T, imprendibile, bravo Jack. Grandissimo tennis in questa fase: ora è Draper a trovare un vincente assoluto, diritto in corsa colpito da tre metri fuori e che muore all’angolino. Applausi, e col servizio si porta 4-2. Gli scambi restano divertenti, si esplora tutto il campo tra i tentativi di assalto del nostro giocatore e la potenza, pulizia d’impatto e continuità del britannico. E come serve Jack… dopo il primo set traballante veleggia con quasi 3 prime in gioco su 4, molto difficile incidere in risposta. Sul 5-3 Draper è impressionante in risposta per come aggredisce la palla, entra con i piedi quasi in campo e sballotta da tutte le parti Bellucci. 0-30, a due punti dal set. Mattia rischia la via della rete, da dietro in questa fase è durissima, poi decide di rallentare per spezzare il ritmo del rivale. Un errore col diritto costa a Mattia il 30-40, Set Point Draper. Ace! Bravo, ritrova l’asso nel momento più delicato (quinto del match). Con le unghie, 5-4, ma Jack non concede niente e con l’ennesima bordata di diritto dal centro sbaraglia l’azzurro sul secondo set point, 6-4. Un solo break, ma è il britannico a comandare. E si vede.
Quarto set, Bellucci to serve. Buon game, il problema è incidere in risposta contro l’efficacia totale di Draper, una macchina con servizio e diritto potente. 1 pari. Mattia fa una giocata pazzesca nel terzo game: avanza sul net e Jack tira una passante di una violenza inaudita, incredibile come le corde del lombardo riescano ad ammortizzare quella forza per un tocco corto, vincente. Che mano. Draper non si fa incantare da tale manualità, picchia come un fabbro e di prepotenza sfonda la difesa sulla rete dell’azzurro, è palla break sul 30-40. Cerca l’Ace esterno “Bellu”, non va di un niente, attacca Jack ma stavolta la volée in allungo non è comoda e infatti la sbaglia. Traballa ma si salva l’italiano, ma sul 2 pari è di nuovo in grande difficoltà, non riesce ad arginare il forcing del rivale che vola 0-40. Impressionante la risposta vincente di Jack, spallata mortale assolutamente imprendibile che gli consegna un BREAK meritato, 3-2 e servizio. È l’allungo decisivo, Jack gioca sicuro, sciolto, non rischia nemmeno tanto e si prende punti di forza pura. Sotto 4-2, l’ennesimo errore col diritto, “investito” dalla risposta del rivale, provoca una smorfia di totale disillusione in Bellucci, è difficile crederci ancora. Sbaglia un altro rovescio cross, troppa fretta. 15-40, ci sono due chance per il doppio break. Draper si prende la seconda, come sempre di potenza. 5-2, ormai è andata, il Brit chiude 6-2 e vola al secondo turno. Per Mattia una vera ovazione, il pubblico di Lenglen per merito suo ha assistito ad una partita divertente e un primo set entusiasmante. Non è bastato a vincere, ma con il fioretto in mano è difficile arrestare la corsa di un carro armato…
Mattia Bellucci vs Jack Draper
Statistica | Bellucci 🇮🇹 | Draper 🇬🇧 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Ace | 9 | 11 |
Doppi falli | 1 | 7 |
Prima di servizio | 63/111 (57%) | 69/101 (68%) |
Punti vinti sulla prima | 39/63 (62%) | 51/69 (74%) |
Punti vinti sulla seconda | 24/48 (50%) | 19/32 (59%) |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 222km/h (137 mph) | 217km/h (134 mph) |
Velocità media prima | 188km/h (116 mph) | 196km/h (121 mph) |
Velocità media seconda | 161km/h (100 mph) | 159km/h (98 mph) |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Punti vinti in risposta | 31/101 (31%) | 48/111 (43%) |
Punti vinti su prima di servizio | 18/69 (26%) | 24/63 (38%) |
Punti vinti su seconda di servizio | 13/32 (41%) | 24/48 (50%) |
Opportunità di break | 6/101 (6%) | 18/111 (16%) |
Palle break convertite | 2/6 (33%) | 6/18 (33%) |
Giochi con break point convertiti | 3/17 (18%) | 9/17 (53%) |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Totale punti vinti | 94 | 118 |
Vincenti | 39 | 43 |
Errori non forzati | 41 | 26 |
Errori forzati | 34 | 29 |
Punti vinti a rete | 6/14 (43%) | 14/21 (67%) |
Giochi vinti a zero | 3 | 5 |
TIPOLOGIA DI COLPI | ||
Colpi da fondo | 375 | 380 |
Colpi sopra la testa | 0 | 6 |
Passanti | 7 | 12 |
Volée | 8 | 5 |
Attacchi | 2 | 6 |
Drop shots | 19 | 6 |
Lob | 12 | 4 |
TAG: Mattia Bellucci, Roland Garros, Roland Garros 2025
7 commenti
occhio con questi proclami perché musetti è 10 volte più forte del pur bravo bellucci.
mattia deve cercare di stare a lungo fra 40-50 e 70-80. questo è il suo range di livello e con questa classifica si può divertire.
Bellucci ci darà le stesse soddisfazioni di Musetti.
Ha dato lezioni di tennis a Draper. Il set point vinto poi è di un coraggio e doti tecniche che pochi hanno nel circuito ATP.
In una partita al meglio dei 3 set oggi Draper avrebbe sofferto ancora di più.
I miglioramenti tattici e tecnici sono evidenti. Manca ancora poco, oltre l’esperienza, per fare il salto di qualità che merita
ma in realtà anche nel primo set Draper stava recuperando tutti i break di svantaggio poi bellucci ha tenuto fortunatamente l’ultimo servizio pur annullando diverse palle break
@ Alb (#4396003)
Io, politicamente, mi tappo il naso e vado avanti. Non so perché, ma vado avanti. Ciao
Io lo ricordo l’anno scorso che perdeva al quinto set in una partita epica con Tiafoe… poi, certo, Draper è di un altro livello, ma sinceramente mi ero illuso potesse eserci partita e obiettivamente non c’è proprio stata
Bellucci gioca un tennis vario e divertente ma troppo leggero per impensierire un giocatore come Draper, soprattutto sulla terra.
Bravo…almeno non ha fatto da sparring come zepp ieri.