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Il Tennis tra sfide personalizzate e creazione di campioni: La visione di Riccardo Piatti

04/10/2023 07:49 46 commenti
Riccardo Piatti nella foto
Riccardo Piatti nella foto

In un mondo dove il punteggio potrebbe sembrare l’unica metrica di successo, Riccardo Piatti, un nome che ha lasciato un’impronta indelebile nel tennis mondiale, ci offre un quadro differente, rivelando il tennis come una vetta personale e un’avventura, dove ogni dettaglio ha il potere di forgiare o frantumare un atleta. Piatti, una figura chiave dietro le quinte di campioni come Jannik Sinner e Novak Djokovic, condivide il suo pensiero laddove il tennis moderno è più che semplicemente vincere o perdere.

“Non capisco le polemiche su chi giochi in Davis”, confida Piatti, schierandosi contro un’ondata di critiche recenti nel tennis italiano e difendendo la visione di chi gioca in un’era in cui le dinamiche sono cambiate. In un’intervista rilasciata a Lorenzo Ercoli del Corriere dello Sport, l’esperto coach di 64 anni sottolinea l’importanza di guardare avanti, oltre le polemiche, e di comprendere il cambiamento radicale nei ritmi del tennis odierno.

Negli ultimi due anni, l’Italia ha dimostrato di avere un tesoro di talento e potenziale che va ben oltre le scelte individuali dei giocatori su chi rappresentare in campo. La nuova generazione di tennisti, così come descritta da Piatti, è patriotica, devota alla maglia azzurra, e naviga attraverso le sfide con la stessa determinazione che definiva i veterani del campo – ma in un panorama radicalmente diverso.
Il calendario di gioco è più fitto e il periodo di riposo tra i tornei, che un tempo offriva un respiro vitale ai giocatori, è ora quasi inesistente. La pressione è costante, e il riposo e il recupero sono un lusso piuttosto che una norma. “Adesso è più difficile perché bisogna trovare questi momenti durante la stagione, ma se uno va in vacanza dopo Wimbledon nella testa ha già gli US Open”, riflette Piatti.

Queste parole si rivelano ancor più acute alla luce delle recenti rinunce di Sinner e Carlos Alcaraz alla Davis. Piatti sottolinea, “hanno saltato la Davis perché pensano alla loro sopravvivenza”, evidenziando che le decisioni degli atleti riflettono spesso una necessità di autogestione e preservazione piuttosto che una mancanza di dedizione.

In un’epoca dove le critiche sono spesso immediate e implacabili, le parole di Piatti fungono da promemoria che la costruzione di un atleta è un percorso lungo, e la pacienza è fondamentale. Gli esempi di Djokovic e Andy Murray, entrambi criticati nei loro primi giorni e ora iconici nel panorama tennistico, sono testimonianza della necessità di dare spazio e tempo agli atleti di sviluppare le proprie capacità e carriera.

Il ruolo del coach, nell’ottica di Piatti, è un patto di fiducia e direzione tra l’atleta e l’allenatore. La sicurezza con cui condivide le sue riflessioni si basa su un curriculum di successo e l’esperienza che ha vissuto guidando diversi atleti verso la top 10 mondiale.

In un mondo sportivo che evoluziona costantemente, la visione di Piatti rappresenta un faro di saggezza e prudenza, sottolineando che dietro ogni punteggio e ogni partita ci sono le storie, le sfide e i sogni di ogni giocatore, e che la crescita e il percorso personale vanno al di là di un semplice gioco di numeri e vittorie.


Francesco Paolo Villarico


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46 commenti. Lasciane uno!

GIALAPPA SBANDY REMIX 05-10-2023 03:24

Scritto da Superbrat

Scritto da cataflic

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non si saprà mai, certo se io fossi Piatti e mi fosse capitato fra le mani un campione come Jannik, dopo 50 anni di vacche magre italiche e lo avessi portato da zero fin lì per poi vedere Vagnozzi di fianco a lui con la coppa degli UsOpen mi roderebbe e non poco, non c’è niente da fare.
Per

Non lo ammetterà mai, ma con Jannik, il più grande prospetto che avesse mai avuto tra le mani, non è riuscito a pensare in prospettiva. Si è posto come se avesse davanti un Raonic, un Gasquet, un Liubicic, e invece doveva capire che con un campione vero si ragiona alla pari anche vent’anni. Certo che gli rode, ci mancherebbe,ci doveva essere lui in quel’angolo,ma ha sbagliato per troppo orgoglio e lo sav benissimo

Gasquet Ljubicic e Raonic non sarebbero dei campioni veri ?
E’ ? Top 10 semifinalisti nei Grandi Slam, Ljubo addirittura n.3 dell’universo e n.1 del Pianeta Terra dietro due extraterrestri e vincitore di un ATP 1000 importantissimo, non un campione vero ?
Ma il fumo è vero o è falso ?

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GIALAPPA SBANDY REMIX 05-10-2023 03:19

Scritto da peccatore

Scritto da peccatore
io dico che Sinner è allenato benissimo, fisicamente, di testa e gioco. Nell’ordine Ferrara, Cahill, Vagnozzi. Secondo me sempre nell’ordine Sirola, Volpini, Piatti, non avevano le stesse competenze, i nuovi coach sono migliori. Zimaglia era il fisioterapista, oggi è Naldi già fisio della Virtus Pallacanestro, squadra vincente. Mi sembra che il team Sinner lo abbia scelto comp

Ho sbagliato l’ordine del vecchio team. fisicamente Dalibor Sirola, Gioco Volpini (sinner aveva chiesto di essere affiancato da un super coach), Testa Piatti, quando c’era, cioè poco

E infatti dall’ultima frase non ti può venire in mente che per Piatti oggi possa essere troppo impegnativo seguire Sinner come coach principale ? Non perchè sia vecchio : ha solo meno di 65 ani, ma perchè ha in piedi pure un centro a Bordighera da portare avanti ed altre cose in materia tennis, oltre alla famiglia, al figlio Rocco etc. etc.
Ma poi molti top player hanno come principale coach non un tecnico, ma un ex giocatore, tipo Connors con Roddick, Lendl con Murray, Ivanisevic con Djokovic. Ormai hanno poco da imparare, ovviamente.
Devono solo stare attenti a non incorrere in stop lunghi per infortuni vari, ed a gestire la stagione. Poi serve più un mental coach motivatore, un preparatore atletico, più che il coach all’angolo.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 05-10-2023 03:14

Scritto da peccatore
io dico che Sinner è allenato benissimo, fisicamente, di testa e gioco. Nell’ordine Ferrara, Cahill, Vagnozzi. Secondo me sempre nell’ordine Sirola, Volpini, Piatti, non avevano le stesse competenze, i nuovi coach sono migliori. Zimaglia era il fisioterapista, oggi è Naldi già fisio della Virtus Pallacanestro, squadra vincente. Mi sembra che il team Sinner lo abbia scelto comp

è ? cavolo che fantasia ! Ma sei li a vedere come lavorano Piatti e Vagnozzi ? Va che Vagnozzi ha imparato – e bene direi – da Piatti, non il contrario …

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:43

Scritto da Pier no guest
Essenzialmente i due si separarono perché il manager di Jannik non vedeva di buon occhio alcune scelte di Piatti in primis la rinuncia alle Olimpiadi,con conseguenti mal di pancia degli sponsor che avevano firmato lauti contratti.
Poi un coach che esibisce felpe col logo della propria Accademia nelle conferenze stampa di Sinner proprio gradito non è se lo sponsor è diverso.
Però la separazione fu per me un dispiacere per la fiducia riposta sul ragazzo e come lui l’abbia ricambiata con tanto impegno.
Ma poi arrivano i soldi, tanti, e ci sono pressioni diverse.
Non dico mi piacerebbe rivederli assieme ma se i rapporti restassero buoni ne sarei contento.

E poi rinuncia alla Coppa Davis … e … saranno contenti gli sponsor … quando invece se c’era Italia – Svizzera con tutta la visibilità, pure uno come Federer la giocava sempre … con tutti i soldi che ha guadagnato …

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:42

Scritto da walden

Scritto da MarcoP
A proposito del quotidiano rosa, nell’articolo di ieri Sinner era citato più volte come Yannik.

e questo la dice lunga…
Più volte anche su questo sito ho espresso il dubbio che, dietro 40 anni di risultati al di sotto della tradizione tennistica italiana, fra i primi 4/5 paesi fino agli anni 70, ci sia stata anche l’incapacità, tranne pochissime e ben note eccezioni (Clerici, Tommasi, e pochi altri) di creare una “narrazione”, al di la della semplice cronaca sportiva. Di questo, più ancor più che la stampa sportiva, che è rivolta prevalentemente ad un pubblico di modesti mezzi culturali, sono responsabili la stampa generalista e l’informazione televisiva. Non è casuale che in questi ultimi anni si continui a ricordare, spesso idealizzandolo oltre gli effettivi successi, il decennio ’70, trascurando i decenni precedenti, e rimuovendo completamente quelli successivi. L’indegna campagna di stampa della Gazzetta dello Sport, ed il non sapere i nomi dei tennisti (Arnaldi che diventa Ansaldi, Jannik che diventa Yannik) sono figli di quest’ignoranza. Speriamo che i grandi quotidiani italiani, o quel che ne rimane, sappiamo trovare delle nuove firme capaci di appassionare il lettore (avessimo anche noi un David Foster Wallace!), i broadcast televisivi riescano ad individuare degli appassionati e competenti cantori dele gesta dei nostri tennisti: ci basterebbe anche un nuovo Giampiero Galeazzi, che aveva poca competenza, ma molta passione!

Eloquente quando sulla prima pagina della rivista ufficiale mensile della FIT che arrivava gratis a chi era tesserato FIT, ci fosse stata la fotografia di Davide Scala, con didascalia ” il giocatore italiano Nevio Scala “.
Ma guarda che è successo veramente !

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:38

Scritto da Alex77

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Alex77
Ho spesso criticato Piatti per alcune lacune fisiche e tecniche secondo me un po’ tralasciate nel percorso di crescita di Jannik, ma qui ha ragione da vendere

Le lacune fisiche non erano certo colpa di Piatti (né lui le ha tralasciate, visto chi aveva come preparatore atletico). Semplicemente Jannik è un giovane maturato tardi, anzi sta maturando ancora adesso (e se ne vedono già i frutti a livello di resistenza fisica).

Mah, opinioni diverse, la “scusante” del preparatore di Piatti la conosco, dico solo che da quando Jannik è allenato da Vagnozzi i cambiamenti fisici si vedono, già dall’anno passato quando non erano passati che mesi dall’addio a Piatti.. di colpo l’inizio della maturazione fisica? Coincidenza.. inoltre il ragionamento che ci sta dietro è “ sei ancora non strutturato totalmente fisicamente per cui fino a quando non lo sarai non carichiamo troppo il tuo fisico”, beh, “politica” che però Jannik sta pagando tutt’oggi in termini di resistenza e “delicatezza”.. molto dubbioso, però opinione mia

Teoria un po’ discutibile. Piatti con la carriera che ha avuto, secondo te deve imparare dal Vagno su come gestire la preparazione di un atleta o sarà poi vero invece il contrario ? Te che dici ?

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:36

Scritto da cataflic

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non si saprà mai, certo se io fossi Piatti e mi fosse capitato fra le mani un campione come Jannik, dopo 50 anni di vacche magre italiche e lo avessi portato da zero fin lì per poi vedere Vagnozzi di fianco a lui con la coppa degli UsOpen mi roderebbe e non poco, non c’è niente da fare.
Per

Nessuno gli vieta di essere presente alla finale, invitato da Sinner, che lo ringrazi dicendo che se è arrivato li è anche e soprattutto grazie a lui, no ? Anche se l’attuale allenatore è il Vagno coadiuvato da Cahill, no ?

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:33

Scritto da Luca Martin

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Sono tutt’ e due riservati.
Sarà difficilissimo sapere come è andata veramente.
Ho letto tanto su Battisti e Mogol ma anche lì non si è mai saputo bene cosa accadde.
Piccole percentuali in più nella spartizione della torta per uno a discapito dell’ altro? Probabile.
A livello personale ci sarà, tra Jannik e Piatti, una gelida stima reciproca, un affetto congelato da incomprensioni insanabili.
Capita anche nelle migliori famiglie. Se le due parti sono intelligenti, va già bene così, te lo garantisco.

Calcola che se Jannik Sinner si trova al n.4 del mondo è merito al 95 per cento di Piatti, il resto di Vagnozzi e di chi gli ha messo la racchetta in mano da piccolo.
Per cui Piatti non sarà mai invidioso o geloso o quel che vuoi di Vagnozzi che ha seguito tramite Massimo Sartori, oltretutto, quando giocava e si allenava da Sartori con Seppi.
Con tutto il rispetto per l’ottimo lavoro di Vagnozzi, quando il Vagno avrà trovato dal nulla un giocatore portandolo ai vertici del tennis come ha fatto Piatti, allora ci saranno tantissimi meriti, per il momento sta lavorando al meglio, nella migliore maniera, con un prodotto tennistico creato da Riccardo Piatti.
Questo è. Sinner sarà sempre legato al nome di Riccardo Piatti. Ovvio.
Cahill ed il Vagno sono il seguito del suo lavoro.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:29

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Alex77
Ho spesso criticato Piatti per alcune lacune fisiche e tecniche secondo me un po’ tralasciate nel percorso di crescita di Jannik, ma qui ha ragione da vendere

Le lacune fisiche non erano certo colpa di Piatti (né lui le ha tralasciate, visto chi aveva come preparatore atletico). Semplicemente Jannik è un giovane maturato tardi, anzi sta maturando ancora adesso (e se ne vedono già i frutti a livello di resistenza fisica).

è ? Ma se ribaltava i set strapersi a 16 anni quando era n.270 circa al mondo, contro giocatori di classifica superiore, come se fosse un ultra veterano ?
Tecnicamente faceva già le magie ma c’erano gli espertoni che dicevano ” oh, ma piano … è troppo presto per giudicarlo un futuro campione … ”
Ma se lo si vedeva in campo che stava facendo numeri oltre la sua classifica … io lo scrivevo quando era ancora fuori dai 250 : ” questo qui non è un bluff : fa già le magie “.
Era già maturo a 15-16 anni, sta maturando secondo te.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:26

Scritto da MARMAS
Le cose che ha detto Piatti sulla Davis oltre che sacrosante dovrebbero essere ovvie e facilmente comprensibile da tutti.
Tutti sappiamo che la Davis non è quella di decenni passati, che il calendario non è più lo stesso ed i ritmi da tenere per stare al vertice non sono lontanamente paragonabile a quelli passati.
Peraltro la fase preliminare della Davis ha una collocazione particolarmente infelice venendo subito dopo la stagione estiva con 3 Slam, 5 master 1000, 3 cambi di superficie e 2 di continente.
Assurdo quindi che su tali basi sia stata orchestrata una feroce campagna mediatica contro uno dei migliori prospetti dello sport italiano estrapolando fuori contesto dichiarazioni di amore per la maglia azzurra rese da atleti di altri sport o che giocavano a tennis in un’altra era.
Assurdo anche che alcuni pseudo tifosi siano andati dietro a questa campagna denigratoria

Cambi di continente … chiedi a Fognini e Paolo Lorenzi. Un giorno sono a Roma, il giorno dopo giocano il primo turno a Buenos Aires … ai tempi leggevo qui sotto le notizie ” ma come fa Fognini ? Non si è cancellato ? Si sarà cancellato … ”
Risultato ? Il giorno dopo giocava in Sud America, arrivato dall’Europa.
Sinceramente non so come abbia fatto, ma c’è riuscito.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:24

Scritto da Stepan

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non credo che i rapporti siano molto cordiali, tutti quell del team Piatti che seguivano Jannik evadono la domanda, incluso Zimaglia che era quello più sbottonato del gruppo e non ha avuto problemi a dire che a livello atletico i suoi successori non stavano facendo cose corrette.

Ma che ? Ma se è andato da Vagnozzi. Caso mai fosse andato da qualcosa che non c’entrava niente con Piatti allora si poteva anche pensare ad una cosa simile. E’ tutto un gruppo di brave persone, ma figuriamoci adesso se c’è contrasto.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:20

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Se ci fosse stato dell’attrito, Piatti non ne avrebbre parlato certamente male, ma nemmeno difeso o giustificato, no ?
E’ ovvio che abbiano deciso verso altre soluzioni. Piatti è sulla cresta dell’onda dagli anni ’90 quando alle Pleiadi con la racchetta magica aveva trasformato una truppa di terraioli in una truppa da superfici veloci.
A questo punto, era dura seguire Sinner come ha fatto con Ljubicic ( portato al n.1 del mondo dietro gli extraterrestri Federer e Nadal … ), Furlan e compagnia varia.
Da lui sono arrivati anche Camporese, Mordegan e Brandi doppisti, altri e mi sembra pure Pescosolido, Martelli etc. etc. per un certo periodo.
Ha preso Gasquet fuori dai 30 e l’ha riportato nei top 10.
Non dimentichiamoci che pure Simone Vagozzi, che era praticamente compagno di allenamenti di Andreas Seppi con Massimo Sartori che collaborava con Riccardo Piatti, arriva dalla stessa filosofia, non è che Sinner sia andato ad allenarsi da Rianna o da Fanucci, ad esempio.
Il sistema è sempre quello targato ” Piatti ” insomma, e sono sicuro che si sentano ancora magari per qualche consiglio sulla programmazione o sul da farsi.
Curiosità : a livello future, Simone Vagnozzi vinceva pure contro Andreas Seppi, ed in quei future giocavano i doppi insieme.
Ad un certo punto, quando Seppi aveva avuto una piccola crisi, gli si era pure avvicinato in singolare, quando Vagnozzi ha toccato l’apice in carriera. Dove ha pure vinto sul circuito Challenger.
Non è uno sprovveduto il Vagno, anzi. Molto serio professionalmente, poi quando si era in giro nei party del tennis, era uno molto giocherellone e spiritoso. Molto simpatico il Vagno.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 04-10-2023 22:13

E’ bastata un’Italia senza Berrettini e Sinner per raggiungere i quarti di finale della Scoppiata Davis giocando solo dal 2ndo match dei gironi, regalando pure un set nelle partite vinte.
L’Italia si sarebbe qualificata pure con la formazione over 30, senza ombra di dubbio.
Detto questo, Riccardo Piatti la pensa così, e la cosa è ovviamente logica, ma Sinner presentandosi, giocando contro degli avversari non certamente irresistibili, avrebbe guadagnato moltissimo in immagine.
Così invece subisce un danno enorme, ed anche gli sponsor non credo siano contenti di una sua rinuncia in Coppa Davis.
Detto questo : anche io da tifoso mi sono dimesso, visto che la Scoppiata Davis è ormai solo un’esibizione tra comprimari che equivale quasi alla defunta Coppa Europa giocata dalle formazioni di riserva dei vari Paesi europei. Il capitano era Barazzutti quando in Coppa Davis lo era Adriano Panatta.
Se ne sono addirittura perse le tracce. Nemmeno su iternet trovate mezza riga sulle 7 vittorie in Coppa Europa da parte dell’Italia, nemmeno sul sito della FIT.
Per cui tifo solo per i giocatori in nazionale, se vincono sono contento per loro. Se vincono la Coppa Davis, chissenefrega, io andrò a Malaga a vederla, tanto per far qualcosa, intanto andrò a farmi dei giretti in bici al calduccio.
Per cui Sinner che vada o no in una manifestazione RI DI CO LA, non mi interessa alcunchè.
L’importante è che sia al n.4 del mondo, obiettivo il n.3 a questo punto. E rimanere top 5 almeno due anni, non due settimane.

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MARMAS (Guest) 04-10-2023 19:57

Scritto da ilpallettaro

Scritto da peccatore
io dico che Sinner è allenato benissimo, fisicamente, di testa e gioco. Nell’ordine Ferrara, Cahill, Vagnozzi. Secondo me sempre nell’ordine Sirola, Volpini, Piatti, non avevano le stesse competenze, i nuovi coach sono migliori. Zimaglia era il fisioterapista, oggi è Naldi già fisio della Virtus Pallacanestro, squadra vincente. Mi sembra che il team Sinner lo abbia scelto comp

vagnozzi è un tecnico sopraffino, capisce il gioco pro nei dettagli, capisce le pieghe, sa individuare la rotta e muoversi tra gli scogli e le secche.
e infatti subito ha scelto di farsi aiutare, di avere una second opinion non avendo certo paura di essere scavalcato ma sapendo che un altro punto di vista lo avrebbe aiutato e non vedere o a sottovalutare un qualche aspetto del gioco.
ora si vedono i risultati: sinner è un altro giocatore, con enormi spazzi di crescita davanti.

Perfetto. È esattamente così

33
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Superbrat (Guest) 04-10-2023 19:40

Scritto da cataflic

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non si saprà mai, certo se io fossi Piatti e mi fosse capitato fra le mani un campione come Jannik, dopo 50 anni di vacche magre italiche e lo avessi portato da zero fin lì per poi vedere Vagnozzi di fianco a lui con la coppa degli UsOpen mi roderebbe e non poco, non c’è niente da fare.
Per

Non lo ammetterà mai, ma con Jannik, il più grande prospetto che avesse mai avuto tra le mani, non è riuscito a pensare in prospettiva. Si è posto come se avesse davanti un Raonic, un Gasquet, un Liubicic, e invece doveva capire che con un campione vero si ragiona alla pari anche vent’anni. Certo che gli rode, ci mancherebbe,ci doveva essere lui in quel’angolo,ma ha sbagliato per troppo orgoglio e lo sav benissimo

32
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ilpallettaro (Guest) 04-10-2023 14:47

Scritto da peccatore
io dico che Sinner è allenato benissimo, fisicamente, di testa e gioco. Nell’ordine Ferrara, Cahill, Vagnozzi. Secondo me sempre nell’ordine Sirola, Volpini, Piatti, non avevano le stesse competenze, i nuovi coach sono migliori. Zimaglia era il fisioterapista, oggi è Naldi già fisio della Virtus Pallacanestro, squadra vincente. Mi sembra che il team Sinner lo abbia scelto comp

vagnozzi è un tecnico sopraffino, capisce il gioco pro nei dettagli, capisce le pieghe, sa individuare la rotta e muoversi tra gli scogli e le secche.
e infatti subito ha scelto di farsi aiutare, di avere una second opinion non avendo certo paura di essere scavalcato ma sapendo che un altro punto di vista lo avrebbe aiutato e non vedere o a sottovalutare un qualche aspetto del gioco.
ora si vedono i risultati: sinner è un altro giocatore, con enormi spazzi di crescita davanti.

31
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adhd (Guest) 04-10-2023 13:21

Scritto da cataflic

Scritto da tinapica

Scritto da cataflic

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non si saprà mai, certo se io fossi Piatti e mi fosse capitato fra le mani un campione come Jannik, dopo 50 anni di vacche magre italiche e lo avessi portato da zero fin lì per poi vedere Vagnozzi di fianco a lui con la coppa degli UsOpen mi roderebbe e non poco, non c’è niente da fare.
Per

Con la coppa degli US Open?!? Quando?
Casomai con la Rogers Cup, che è comunque tanta roba…

Guardo già avanti

Rogers cup peraltro vinta la settimana in cui Vagnozzi era in ferie. “Coincidenze? Io non credo!”

30
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cataflic (Guest) 04-10-2023 13:07

Scritto da tinapica

Scritto da cataflic

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non si saprà mai, certo se io fossi Piatti e mi fosse capitato fra le mani un campione come Jannik, dopo 50 anni di vacche magre italiche e lo avessi portato da zero fin lì per poi vedere Vagnozzi di fianco a lui con la coppa degli UsOpen mi roderebbe e non poco, non c’è niente da fare.
Per

Con la coppa degli US Open?!? Quando?
Casomai con la Rogers Cup, che è comunque tanta roba…

Guardo già avanti

29
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Alex77 (Guest) 04-10-2023 13:03

Scritto da Costantino
@ Alex77 (#3789949)
La scuola di preparatori italiani non prevede l’uso di sovraccarichi (volgarmente pesi) prima dei 18-19-20 anni. È un retaggio tecnico-culturale.

Appunto, retaggio

28
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Stern58 (Guest) 04-10-2023 13:00

“ da Giampi
Vedo che ancora ci sono molti dubbi sulla separazione…io ho seguito le dichiarazioni di Sinner, di Piatti, di Sartori, di Ljubicic e, tra le righe, ripetute in questa intervista..Piatti è un coach direttivo che ritiene di aver diritto all’ultima parola sulla conduzione tecnico-tattica del giocatore, e Jannik oltretutto era come un figlio e si era sempre affidato a lui..quando ha fatto delle richieste di autonomia o di voler discutere le decisioni sono entrati in rotta di collisione..si è provato a mediare, in realtà poco da parte di Piatti, e alla fine si è irrigidito anche Sinner..tra i tanti, Sartori è quello che racconta meglio la storia….

“Essendo l’allenatore prendo io le decisioni tecniche, tattiche e strategiche finché non si è più d’accordo e le strade si devono separare. Naturalmente c’è un dialogo, ma se un giocatore mi paga è per sentire ciò che io penso e in linea di massima seguirmi. Nella mia carriera ho portato al Masters Ljubicic, Raonic, Gasquet e Sinner per un totale di sei partecipazioni. Condurre un tennista in top 10 vuol dire conoscere un certo percorso e per questo mi sento sicuro”.
Queste le parole di Piatti al termine dell’intervista non riportate da questo post, che, secondo me, rendono bene l’idea sui motivi della separazione

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tinapica 04-10-2023 12:53

Scritto da cataflic

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non si saprà mai, certo se io fossi Piatti e mi fosse capitato fra le mani un campione come Jannik, dopo 50 anni di vacche magre italiche e lo avessi portato da zero fin lì per poi vedere Vagnozzi di fianco a lui con la coppa degli UsOpen mi roderebbe e non poco, non c’è niente da fare.
Per

Con la coppa degli US Open?!? Quando?
Casomai con la Rogers Cup, che è comunque tanta roba…

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Pier no guest 04-10-2023 12:34

Scritto da walden

Scritto da MarcoP
A proposito del quotidiano rosa, nell’articolo di ieri Sinner era citato più volte come Yannik.

e questo la dice lunga…
Più volte anche su questo sito ho espresso il dubbio che, dietro 40 anni di risultati al di sotto della tradizione tennistica italiana, fra i primi 4/5 paesi fino agli anni 70, ci sia stata anche l’incapacità, tranne pochissime e ben note eccezioni (Clerici, Tommasi, e pochi altri) di creare una “narrazione”, al di la della semplice cronaca sportiva. Di questo, più ancor più che la stampa sportiva, che è rivolta prevalentemente ad un pubblico di modesti mezzi culturali, sono responsabili la stampa generalista e l’informazione televisiva. Non è casuale che in questi ultimi anni si continui a ricordare, spesso idealizzandolo oltre gli effettivi successi, il decennio ’70, trascurando i decenni precedenti, e rimuovendo completamente quelli successivi. L’indegna campagna di stampa della Gazzetta dello Sport, ed il non sapere i nomi dei tennisti (Arnaldi che diventa Ansaldi, Jannik che diventa Yannik) sono figli di quest’ignoranza. Speriamo che i grandi quotidiani italiani, o quel che ne rimane, sappiamo trovare delle nuove firme capaci di appassionare il lettore (avessimo anche noi un David Foster Wallace!), i broadcast televisivi riescano ad individuare degli appassionati e competenti cantori dele gesta dei nostri tennisti: ci basterebbe anche un nuovo Giampiero Galeazzi, che aveva poca competenza, ma molta passione!

Ne parlava stamattina Mieli su Radio24.Il tennis è sport popolare più di quanto si pensi ed attorno ai suoi protagonisti vincenti si è creata un’aura di intoccabilitá. La vittoria del 76 in Davis più che sportiva fu politica e quelli non erano anni facili. Pietrangeli, n. 3 delle classifiche non ufficiali (e prive dei professionisti) fu un grande giocatore che accarezzó la vittoria in Davis da giocatore nonostante il record di presenze e credo abbia visto il figlioccio Panatta come un fortunello: bravo come lui, tombeur de femmes come lui ma con più denaro perché l’epoca era diversa. Poi si, ci fu la Davis, ma dietro Pietrangeli c’era l’ombra di Mario Belardinelli che si vantava d’essere stato allenatore del Duce e con manifeste simpatie di destra e che fu lui la guida della squadra.
Sono diventati dei miti e loro, Panatta e Pietrangeli, si vedono ancora così. Ciò che è venuto dopo fu nulla a confronto (a differenza di altri sport in Italia) e come non si sono mai amati tra loro poco accettano chi ora arriva.
Hanno vissuto la loro epoca, i raffronti sono inutili , campioni furono e campioni sono quelli di oggi cui, è vero, mancano i titoli pesanti ma sono giovani e vanno auspicate queste vittorie. Invece li sminuiscono spesso non capendo che allora era più un gioco che una professione, c’era molto meno stress, meno infortuni, meno concorrenza.
Ma i vecchi sono così, vivono su “ai mie tempi… ” Come se oggi fosse tutte rose e fiori.
Grazie per ciò che hanno fatto un tempo ma se masticano amaro oggi almeno che lo facciano in silenzio.

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Luca Martin 04-10-2023 12:02

@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3790064)

Vero Pierre.
La moglie… personaggio oscuro, ma mi limito, perché è facile agli esposti/denunce/cause e chi più ne ha più ne metta.

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peccatore (Guest) 04-10-2023 11:52

Scritto da peccatore
io dico che Sinner è allenato benissimo, fisicamente, di testa e gioco. Nell’ordine Ferrara, Cahill, Vagnozzi. Secondo me sempre nell’ordine Sirola, Volpini, Piatti, non avevano le stesse competenze, i nuovi coach sono migliori. Zimaglia era il fisioterapista, oggi è Naldi già fisio della Virtus Pallacanestro, squadra vincente. Mi sembra che il team Sinner lo abbia scelto comp

Ho sbagliato l’ordine del vecchio team. fisicamente Dalibor Sirola, Gioco Volpini (sinner aveva chiesto di essere affiancato da un super coach), Testa Piatti, quando c’era, cioè poco

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Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 04-10-2023 11:51

Scritto da Luca Martin

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Sono tutt’ e due riservati.
Sarà difficilissimo sapere come è andata veramente.
Ho letto tanto su Battisti e Mogol ma anche lì non si è mai saputo bene cosa accadde.
Piccole percentuali in più nella spartizione della torta per uno a discapito dell’ altro? Probabile.
A livello personale ci sarà, tra Jannik e Piatti, una gelida stima reciproca, un affetto congelato da incomprensioni insanabili.
Capita anche nelle migliori famiglie. Se le due parti sono intelligenti, va già bene così, te lo garantisco.

Tra Battisti e Mogol ci ha messo lo zampino anche la moglie
A piatti il giocattolo ( progetto ) Sinner e’ venuto a sgretolarsi quando meno se l aspettava e quando iniziava a vederne il rendimento in termini economici e di successo.
Dobbiamo riconoscere a Sinner una maturità esagerata se e’ uscito dalla famiglia Piatti per imbarcarsi con Vagnozzi che aveva fatto un miracolo con il Cek ma che non sembrava certo un Ferrero
Invece Sinner ci ha visto giusto e Vagnozzi e’ stato bravo e umile nel cercare ausilio in Darren Cahill, concordiamo che ognuno ha fatto la sua parte alla grande.
Oggi Sinner e’ un top 5 , applausi a tutti lui in primis.

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+1: Luca Martin, Nightowl, MarcoP
peccatore (Guest) 04-10-2023 11:48

io dico che Sinner è allenato benissimo, fisicamente, di testa e gioco. Nell’ordine Ferrara, Cahill, Vagnozzi. Secondo me sempre nell’ordine Sirola, Volpini, Piatti, non avevano le stesse competenze, i nuovi coach sono migliori. Zimaglia era il fisioterapista, oggi è Naldi già fisio della Virtus Pallacanestro, squadra vincente. Mi sembra che il team Sinner lo abbia scelto comp

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Pier no guest 04-10-2023 11:35

Essenzialmente i due si separarono perché il manager di Jannik non vedeva di buon occhio alcune scelte di Piatti in primis la rinuncia alle Olimpiadi,con conseguenti mal di pancia degli sponsor che avevano firmato lauti contratti.
Poi un coach che esibisce felpe col logo della propria Accademia nelle conferenze stampa di Sinner proprio gradito non è se lo sponsor è diverso.
Però la separazione fu per me un dispiacere per la fiducia riposta sul ragazzo e come lui l’abbia ricambiata con tanto impegno.
Ma poi arrivano i soldi, tanti, e ci sono pressioni diverse.
Non dico mi piacerebbe rivederli assieme ma se i rapporti restassero buoni ne sarei contento.

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walden 04-10-2023 10:34

Scritto da MarcoP
A proposito del quotidiano rosa, nell’articolo di ieri Sinner era citato più volte come Yannik.

e questo la dice lunga…
Più volte anche su questo sito ho espresso il dubbio che, dietro 40 anni di risultati al di sotto della tradizione tennistica italiana, fra i primi 4/5 paesi fino agli anni 70, ci sia stata anche l’incapacità, tranne pochissime e ben note eccezioni (Clerici, Tommasi, e pochi altri) di creare una “narrazione”, al di la della semplice cronaca sportiva. Di questo, più ancor più che la stampa sportiva, che è rivolta prevalentemente ad un pubblico di modesti mezzi culturali, sono responsabili la stampa generalista e l’informazione televisiva. Non è casuale che in questi ultimi anni si continui a ricordare, spesso idealizzandolo oltre gli effettivi successi, il decennio ’70, trascurando i decenni precedenti, e rimuovendo completamente quelli successivi. L’indegna campagna di stampa della Gazzetta dello Sport, ed il non sapere i nomi dei tennisti (Arnaldi che diventa Ansaldi, Jannik che diventa Yannik) sono figli di quest’ignoranza. Speriamo che i grandi quotidiani italiani, o quel che ne rimane, sappiamo trovare delle nuove firme capaci di appassionare il lettore (avessimo anche noi un David Foster Wallace!), i broadcast televisivi riescano ad individuare degli appassionati e competenti cantori dele gesta dei nostri tennisti: ci basterebbe anche un nuovo Giampiero Galeazzi, che aveva poca competenza, ma molta passione!

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+1: MarcoP, Vitt., Emma_Woodhouse
Costantino (Guest) 04-10-2023 10:23

@ Alex77 (#3789949)
La scuola di preparatori italiani non prevede l’uso di sovraccarichi (volgarmente pesi) prima dei 18-19-20 anni. È un retaggio tecnico-culturale.

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walden 04-10-2023 10:19

Scritto da Stepan

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non credo che i rapporti siano molto cordiali, tutti quell del team Piatti che seguivano Jannik evadono la domanda, incluso Zimaglia che era quello più sbottonato del gruppo e non ha avuto problemi a dire che a livello atletico i suoi successori non stavano facendo cose corrette.

tranne poi ammettere di non saperne nulla

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Duccio (Guest) 04-10-2023 09:55

GRANDE PIATTI, UN SIGNORE

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+1: GIALAPPA SBANDY REMIX
Giampi 04-10-2023 09:42

Vedo che ancora ci sono molti dubbi sulla separazione…io ho seguito le dichiarazioni di Sinner, di Piatti, di Sartori, di Ljubicic e, tra le righe, ripetute in questa intervista..Piatti è un coach direttivo che ritiene di aver diritto all’ultima parola sulla conduzione tecnico-tattica del giocatore, e Jannik oltretutto era come un figlio e si era sempre affidato a lui..quando ha fatto delle richieste di autonomia o di voler discutere le decisioni sono entrati in rotta di collisione..si è provato a mediare, in realtà poco da parte di Piatti, e alla fine si è irrigidito anche Sinner..tra i tanti, Sartori è quello che racconta meglio la storia….

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+1: Mario C.
Alex77 (Guest) 04-10-2023 09:22

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Alex77
Ho spesso criticato Piatti per alcune lacune fisiche e tecniche secondo me un po’ tralasciate nel percorso di crescita di Jannik, ma qui ha ragione da vendere

Le lacune fisiche non erano certo colpa di Piatti (né lui le ha tralasciate, visto chi aveva come preparatore atletico). Semplicemente Jannik è un giovane maturato tardi, anzi sta maturando ancora adesso (e se ne vedono già i frutti a livello di resistenza fisica).

Mah, opinioni diverse, la “scusante” del preparatore di Piatti la conosco, dico solo che da quando Jannik è allenato da Vagnozzi i cambiamenti fisici si vedono, già dall’anno passato quando non erano passati che mesi dall’addio a Piatti.. di colpo l’inizio della maturazione fisica? Coincidenza.. inoltre il ragionamento che ci sta dietro è “ sei ancora non strutturato totalmente fisicamente per cui fino a quando non lo sarai non carichiamo troppo il tuo fisico”, beh, “politica” che però Jannik sta pagando tutt’oggi in termini di resistenza e “delicatezza”.. molto dubbioso, però opinione mia

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cataflic (Guest) 04-10-2023 09:16

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non si saprà mai, certo se io fossi Piatti e mi fosse capitato fra le mani un campione come Jannik, dopo 50 anni di vacche magre italiche e lo avessi portato da zero fin lì per poi vedere Vagnozzi di fianco a lui con la coppa degli UsOpen mi roderebbe e non poco, non c’è niente da fare.
Per

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csigalotti 04-10-2023 09:15

Trovo le parole di piatti verso Sinner e Alcaraz molto carine. Perfino affettuose. Prende chiaramente le difese di Sinner. Spiega che alla maglia azzurra ci tiene eccome . Come un padre che difende la sua creazione più bella. Perfino commoventi per nobiltà e toni. A conferma che stiamo parlando di due signori che si sono detti le cose non andavano e si sono lasciati con rispetto e ammirazione reciproci.

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+1: Mario C., Nightowl, Giampi
Luca Martin 04-10-2023 09:10

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Sono tutt’ e due riservati.
Sarà difficilissimo sapere come è andata veramente.
Ho letto tanto su Battisti e Mogol ma anche lì non si è mai saputo bene cosa accadde.
Piccole percentuali in più nella spartizione della torta per uno a discapito dell’ altro? Probabile.
A livello personale ci sarà, tra Jannik e Piatti, una gelida stima reciproca, un affetto congelato da incomprensioni insanabili.
Capita anche nelle migliori famiglie. Se le due parti sono intelligenti, va già bene così, te lo garantisco.

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MarcoP 04-10-2023 09:07

A proposito del quotidiano rosa, nell’articolo di ieri Sinner era citato più volte come Yannik.

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+1: Giampi, Scaino
Dr Ivo (Guest) 04-10-2023 09:07

Scritto da Alex77
Ho spesso criticato Piatti per alcune lacune fisiche e tecniche secondo me un po’ tralasciate nel percorso di crescita di Jannik, ma qui ha ragione da vendere

Le lacune fisiche non erano certo colpa di Piatti (né lui le ha tralasciate, visto chi aveva come preparatore atletico). Semplicemente Jannik è un giovane maturato tardi, anzi sta maturando ancora adesso (e se ne vedono già i frutti a livello di resistenza fisica).

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MARMAS (Guest) 04-10-2023 09:06

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Io credo che, smaltita la delusione per il “divorzio”, l’affetto di Piatti verso Jannik permanga.
Lo dimostra il fatto che, dopo le recenti polemiche,il coach abbia voluto mettere qualche puntino sulle i

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+1: Mario C.
MARMAS (Guest) 04-10-2023 09:01

Le cose che ha detto Piatti sulla Davis oltre che sacrosante dovrebbero essere ovvie e facilmente comprensibile da tutti.
Tutti sappiamo che la Davis non è quella di decenni passati, che il calendario non è più lo stesso ed i ritmi da tenere per stare al vertice non sono lontanamente paragonabile a quelli passati.
Peraltro la fase preliminare della Davis ha una collocazione particolarmente infelice venendo subito dopo la stagione estiva con 3 Slam, 5 master 1000, 3 cambi di superficie e 2 di continente.
Assurdo quindi che su tali basi sia stata orchestrata una feroce campagna mediatica contro uno dei migliori prospetti dello sport italiano estrapolando fuori contesto dichiarazioni di amore per la maglia azzurra rese da atleti di altri sport o che giocavano a tennis in un’altra era.
Assurdo anche che alcuni pseudo tifosi siano andati dietro a questa campagna denigratoria

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+1: MarcoP, Malto Cortese, Marcorava, Lory99, Mario C., Nightowl
Stepan (Guest) 04-10-2023 08:58

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Non credo che i rapporti siano molto cordiali, tutti quell del team Piatti che seguivano Jannik evadono la domanda, incluso Zimaglia che era quello più sbottonato del gruppo e non ha avuto problemi a dire che a livello atletico i suoi successori non stavano facendo cose corrette.

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Gerbarito (Guest) 04-10-2023 08:41

Scritto da Pierre Herme’ the Picasso of Pastry
Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

Sì smenano a vicenda

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-1: Paolo Papa
Aloce (Guest) 04-10-2023 08:21

@ Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (#3789898)

La verità la sapranno solo loro.. di facciata va sempre tutto bene.. ma dietro ci sono comprensibili bruciori di stomaco . Vuol dire esseri umani

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+1: MarcoP
Pierre Herme’ the Picasso of Pastry (Guest) 04-10-2023 08:12

Quello che dice Piatti e’ condivisibile , tutte cose che sappiamo 🙂
Una cosa invece mi incuriosisce , in che rapporti sono Piatti e Sinner , ricordo prima della separazione sembravano legati da un rapporto profondo , direi padre/ figlio piu che coach/ Allievo poi nel dopo ML 2022 l interruzione brusca ( per noi all esterno per loro chissa’ ) che ha visto Sinner accusare un minimo il colpo per poi ripartire e performare alla grande.
Del loro rapporto e’ rimasta sicuramente gratitudine e stima reciproca ma a livello affettivo ? Ne sapete di + ?

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+1: MarcoP, j
Alex77 (Guest) 04-10-2023 08:05

Ho spesso criticato Piatti per alcune lacune fisiche e tecniche secondo me un po’ tralasciate nel percorso di crescita di Jannik, ma qui ha ragione da vendere

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+1: Marco M., Pepusch
Tennisti Friulani (Guest) 04-10-2023 07:55

Tutto (o quasi) condivisibile

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