Silvia Farina e l’eleganza al potere

25/02/2015 08:30 45 commenti
Silvia Farina best ranking n.11 del mondo
Silvia Farina best ranking n.11 del mondo

Facile associare la parola eleganza alla figura di Silvia Farina e al suo tennis: ritiratasi nel 2005, la milanese classe 1972 ha incantato la sua generazione per i suoi colpi e i suoi modi gentili fuori e dentro il campo, facendosi apprezzare sempre per il suo stile pulito, efficace e senza schiamazzi, portandosi a ridosso del sogno top10, all’epoca di Silvia ancora irrealizzato da una tennista italiana, prima della nouvelle vague vincente e di richiamo incarnata al meglio da Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e la coppia d’oro Errani/Vinci.

Numero 11 del mondo nel 2002, Silvia Farina Elia (sposa del suo allenatore Francesco), per anni ha detenuto il record della posizione più alta in classifica raggiunta da un’italiana, essendo non solo la nostra numero 1 ma soprattutto l’atleta di punta nei grandi appuntamenti della stagione, quando era in grado di battagliare con le tenniste più forti della sua generazione e ogni tanto rendersi protagonista di scalpi eccellenti (fra le sue vittime entrambe le sorelle Williams, Monica Seles e Lindsay Davenport fra le altre). Vincitrice per 3 volte consecutive (dal 2001 al 2003) del torneo WTA di Strasburgo (per lei anche 10 finali in singolare e 9 successi di doppio), presenza fissa di una squadra di Federation Cup capace di riaffacciarsi nel World Group, Silvia ha trovato nella maturità del proprio corpo e delle proprie doti atletiche i suoi migliori alleati, arrivando ai migliori piazzamenti a livello Slam ad esempio, prossima ai 30 anni: ha raggiunto la seconda settimana in ogni prova Major cui ha preso parte, con il fiore all’occhiello dell’edizione 2003 di Wimbledon, dove sfruttando un buon tabellone è approdata ai quarti di finale sconfiggendo la statunitense Chanda Rubin e l’argentina Paola Suarez, prima di impegnare severamente in 3 set la belga Kim Clijsters appunto nei quarti di finale.

Giocatrice sofisticata a cui l’Italtennis al femminile si è aggrappata disperatamente in un periodo di magra, Silvia Farina si è sempre fatta apprezzare dal sottoscritto non solo per la bellezza e la pulizia del suo gioco (non certo però sintomo di redditizia potenza), ma anche se non soprattutto per la grazia che portava in dote, elegante signora della racchetta che riusciva a fare la voce grossa senza alzare mai i toni e senza scadere in comportamenti discutibili o in urletti eccessivi, tante, troppe volte, segno distintivo del tennis contemporaneo, indistintamente tanto al femminile quanto al maschile.

Un tennista deve far parlare i propri risultati, deve entrare nell’immaginario collettivo più per i traguardi faticosamente raggiunti piuttosto che per i comportamenti sopra le righe che lo possono contraddistinguere: Silvia Farina ha dato voce alla sua racchetta, al suo tennis, raggiungendo i propri obiettivi anche grazie al suo savoir faire, tranquilla e serafica nel prendere le decisioni migliori in campo, supportata da una forza e da un equilibrio psicologico che le hanno permesso di ottenere il meglio dal proprio potenziale. La forza non sempre è condizione unica per la riuscita nello sport: conoscere se stessi e i propri limiti, rispettarli e tentare di avvicinarli, può essere la migliore gasolina ipotizzabile. Le distrazioni allontanano dalla realtà mentre la concentrazione sul proprio gioco può portare a risultati impensabili. Silvia Farina conosceva se stessa alla perfezione e da tale consapevolezza ha avuto la migliore spinta possibile.


Alessandro Orecchio


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45 commenti. Lasciane uno!

Edoardo (Guest) 14-09-2015 02:24

Silvia Farina é stata la tennista che ha dato la grande svolta al tennis italiano e ha aperto le porte alle “ragazze” arrivate dopo; ma, in assoluto, va considerato che il panorama tennistico quando giocava silvia era altissimo e le top erano inavvicinabili. Ora, senza nulla togliere alle nostre attuali campionesse, arrivare in finale ad uno slam è un’impresa realizzabile. Onestamente non so se uscirebbero vincitrici le nostre attuali tenniste se le portassimo indietro nel tempo.. A scontrarsi con i miti di 15 anni fa..
Onore a silvia per il coraggio di battersi con le leonesse e un inchino alla sua grande classe. Unica grande signora del tennis italiano.

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pallettaro (Guest) 26-02-2015 13:25

@ Fab (#1278597)

Pensavo che dopo tutte le evidenze da me indicate a conforto della tua erronea e contorta concezione sportiva ti fossi andato a nascondere, ma non so se riesci a scrivere restando serio. Se entri nei primi 10 vivi di rendita per tutta la carriera. Giocano per soldi e quindi più vinci, più sali in classifica e più guadagni, non è che chi arriva nei prima 10 automaticamente deve far cagare gli anni dopo. Chi arriva nei 10 magari sta nei 20 per 5 o 6 anni, non è che ci arrivi per caso. Parli come se Pennetta fosse entrata nei primi 10 un giorno solo e fosse stata oltre le 50 per il resto della carriera. Non è assolutamente vero, è stata nel tennis che conta più di Farina, poi fai come vuoi…..
La scelta che tu ipotizzi è ridicola perchè si gioca per fare il meglio e non sempre sei tu che scegli la tua carriera, ma entrare nei 10 significa che hai ottenuto risultati che ti hanno dato più solidità economica, ti basta guardare il prize money dei tornei per farti capire che chi arriva in finale in un torneo guadagna di più e più che proporzionalmente rispetto a chi esce prima. E’ matematica o no? Una che ha vinto 10 titoli wta avrà guadagnato di più di una che ne ha vinto 3? Ma la matematica abbinata ad un logica confusa e aggrovigliata come la tua porta solo a fare affermazioni ridicole.

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Fab (Guest) 26-02-2015 11:36

@ pallettaro (#1278329)

“Ma certo che sì. Conta molto di più essere entrati nei primi 10 che aver fatto 4 anni di top 20.”

Guarda caso, che strana coicidenza, i tennisti professionisti giocano per soldi e a livello economico se una tennista professionista dovesse scegliere ad esempio fra fare n 10 wta per otto settimane e chiudere un solo anno in Top 20 oppure fare n 11 wta per 4 settimane e chiudere però per quattro anni in Top 20, sceglierebbe di sicuro la seconda ipotesi perchè presuppone molto più consistenza professionale e quindi un ritorno economico di gran lunga maggiore!!

E’ matematico, non è un’opinione!!

Poi se tu sei convinto che i tennisti professionisti giocano per la gloria sportiva, che dirti?

Contento tu e buon tifo sportivo!!

Goodbye for ever!

Fab

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pinkfloyd 25-02-2015 22:53

Scritto da Marco93

Scritto da pinkfloyd
@ Fab (#1278253)
Continuiamo a parlare di Pennetta, se ti fa piacere, visto che te la prendi con chi parla sempre di lei : quell’ingresso nella top 10 fu un fatto storico, per il nostro tennis, semplicemente perché non era mai accaduto. Al femminile.
E la top 10 è una cosa – perché è la top 10 – e il n°11 è un’altra, anche se era pure quello un traguardo di tutto rilievo.
Per il resto delle carriere penso non ci siano dubbi e il solo titolo di Indian Wells (certificato dalla WTA e ancora non restituito alla Radwnaska) vale più dei pochi vinti dalla Farina.
Più la Semi Slam, più altri 5 Quarti di Finale Slam, più gli altri titoli.
Poi io non volevo fare il paragone con la Farina, perché nemmeno mi interessa e penso la Farina sia stata pure una grande giocatrice, ma tu insisti in maniera pesante, con tutti, anche con Pallettaro e allora io ti do ragione e ti lascio tutto lo spazio.
Continua a parlare di Pennetta, tanto i suoi risultati li conosciamo tutti e la sua carriera pure, così le fai un favore…e così tutto il cancan lo continui ad alimentare tu, parlandone, finchè non rimarrai a parlare da solo, in questo sito, finalmente…
Poi io sarò pure tifoso di Flavia…ma tu sei un anti-tifoso a quanto pare, quindi?
Da 5 anni che sono qui, mai mi è capitato uno scambio di opinioni così surreale…

Ma come… hai detto che le finali slam, semifinale etc non contano niente. E adesso magicamente si?

Ma quando? Che c’entra, era un altro discorso.
Ho detto che resta nella storia chi vince lo Slam e non chi fa finale o semi.
Era totalmente un altro discorso.

Lì stavo elencando i risultati di Flavia, che c’entra? 🙄 🙄 🙄

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pinkfloyd 25-02-2015 22:50

Ma quando? Che c’entra, era un altro discorso.
Ho detto che resta nella storia chi vince lo Slam e non chi fa finale o semi.
Era totalmente un altro discorso. Ma sapete capire le cose, almeno? Oh dear..

Lì stavo elencando i risultati di Flavia, che c’entra? 🙄 🙄 🙄

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Marco93 25-02-2015 22:28

Scritto da pinkfloyd
@ Fab (#1278253)
Continuiamo a parlare di Pennetta, se ti fa piacere, visto che te la prendi con chi parla sempre di lei : quell’ingresso nella top 10 fu un fatto storico, per il nostro tennis, semplicemente perché non era mai accaduto. Al femminile.
E la top 10 è una cosa – perché è la top 10 – e il n°11 è un’altra, anche se era pure quello un traguardo di tutto rilievo.
Per il resto delle carriere penso non ci siano dubbi e il solo titolo di Indian Wells (certificato dalla WTA e ancora non restituito alla Radwnaska) vale più dei pochi vinti dalla Farina.
Più la Semi Slam, più altri 5 Quarti di Finale Slam, più gli altri titoli.
Poi io non volevo fare il paragone con la Farina, perché nemmeno mi interessa e penso la Farina sia stata pure una grande giocatrice, ma tu insisti in maniera pesante, con tutti, anche con Pallettaro e allora io ti do ragione e ti lascio tutto lo spazio.
Continua a parlare di Pennetta, tanto i suoi risultati li conosciamo tutti e la sua carriera pure, così le fai un favore…e così tutto il cancan lo continui ad alimentare tu, parlandone, finchè non rimarrai a parlare da solo, in questo sito, finalmente…
Poi io sarò pure tifoso di Flavia…ma tu sei un anti-tifoso a quanto pare, quindi?
Da 5 anni che sono qui, mai mi è capitato uno scambio di opinioni così surreale…

Ma come… hai detto che le finali slam, semifinale etc non contano niente. E adesso magicamente si? 😆 😆 😆

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Figologo (Guest) 25-02-2015 22:12

Scritto da Hector
La Farina e’ stata una grandissima signora nel panorama tennistico. L’ unico motivo valido per non apprezzarla sarebbe essere celiaci.

Un raggio di ironica luce tra mille …e. 😀

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Vince 25-02-2015 22:12

@ pinkfloyd (#1278298)

Si leggono cose veramente assurde 😉

che c’entra Moya, con cui si era ormai lasciata da anni, quando è entrata in top 10?

io me la ricordo benissimo quell’estate 2009, è vero che i media parlarono molto dell’ingresso in top 10 (più ancora della vittoria a Los Angeles, che pure era il suo torneo più prestigioso vinto fino ad allora)…ma ne parlarono perchè era un fatto storico per il tennis femminile italiano….e non certo perchè anni prima era stata fidanzata con Moya 🙂
non riesco a smettere di ridere mentre lo scrivo 🙂

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pallettaro (Guest) 25-02-2015 21:58

@ pinkfloyd (#1278298)

Illogico, ha una logica aggrovigliata. Pennetta ha vinto più tornei? E’ perché i prize money dei tornei ai tempi di Farina erano più bassi. Boh? e allora? Anzi, accresce il merito di pennetta.
Oppure, Pennetta ha fatto una lunga carriera ai vertici? E’ perchè ha avuto migliori allenatori rispetto a Farina prima di incontrare Elia. Teoria empiricamente provata immagino, vero?
Pennetta maggiormente considerata perchè carina? Ma dove? A me sembrava molto più carina la Farina. Ah no ecco perché essendosi sposata non contava più niente per i media.
A volte mi chiedo perché continuiamo a studiare il bosone.

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pallettaro (Guest) 25-02-2015 21:22

Ma certo che sì. Conta molto di più essere entrati nei primi 10 che aver fatto 4 anni di top 20. Nel maschile abbiamo avuto i nostri migliori giocatori degli ultimi 30 anni (quindi dopo Panatta e Barazzutti che sono stati primi 10) attestarsi tra i 10 e i venti. Seppi, Fognini, Camporese, Gaudenzi, Furlan non sono riusciti ad entrare nei primi 10 e nel femminile prima di Pennetta abbiamo atteso quasi un secolo. Vuol dire tanto fare quello scalino, e vuol dire che non è facile, perché tutti vogliono entrare nella top ten e quelli che ci sono ci vogliono rimanere ad ogni costo. Se non capisci questo vuol dire che hai una piccola conoscenza di quello che è il tennis ma anche lo sport in generale. Baghdatis è stato primi 10 al mondo, chi se ne frega se è 7 o 8 anni tra i primi 100, non c’è paragone nel valore sportivo. Nei primi 10 sei nel gotha del tennis, e ti intervisteranno per 40 anni per le tue imprese perché nel mondo dello sport conta la gloria, contano i risultati, contano le vittorie, ma a volte anche le sconfitte come quelle di Flavia in semi Us Open perché nessuna donna italiana si era issata così in alto in quel torneo così prestigioso. Non ci arrivò per caso, ci arrivò dopo anni di apprendistato sui campi duri, dove colse vittorie che nessuno si sarebbe immaginato, sui cui nessuno puntò un cent. Ora è facile fare distinguo e dissertazioni inutili.

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pinkfloyd 25-02-2015 20:14

@ Fab (#1278253)

Continuiamo a parlare di Pennetta, se ti fa piacere, visto che te la prendi con chi parla sempre di lei 😮 : quell’ingresso nella top 10 fu un fatto storico, per il nostro tennis, semplicemente perché non era mai accaduto. Al femminile.
E la top 10 è una cosa – perché è la top 10 – e il n°11 è un’altra, anche se era pure quello un traguardo di tutto rilievo.

Per il resto delle carriere penso non ci siano dubbi e il solo titolo di Indian Wells (certificato dalla WTA e ancora non restituito alla Radwnaska) vale più dei pochi vinti dalla Farina.
Più la Semi Slam, più altri 5 Quarti di Finale Slam, più gli altri titoli.

Poi io non volevo fare il paragone con la Farina, perché nemmeno mi interessa e penso la Farina sia stata pure una grande giocatrice, ma tu insisti in maniera pesante, con tutti, anche con Pallettaro e allora io ti do ragione e ti lascio tutto lo spazio.
Continua a parlare di Pennetta, tanto i suoi risultati li conosciamo tutti e la sua carriera pure, così le fai un favore…e così tutto il cancan lo continui ad alimentare tu, parlandone, finchè non rimarrai a parlare da solo, in questo sito, finalmente…

Poi io sarò pure tifoso di Flavia…ma tu sei un anti-tifoso a quanto pare, quindi?
Da 5 anni che sono qui, mai mi è capitato uno scambio di opinioni così surreale…

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marypierce 25-02-2015 19:45

Per anni la Farina è stata l’unica a tenere alta la bandiera italiana nel tennis femminile (non me ne vogliano Grande, Garbin & co). Pennetta e Schiavone ne hanno raccolto il testimone. Non facciamone sempre una questione da stadio, questo non è calcio 🙂

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Fab (Guest) 25-02-2015 19:13

@ pinkfloyd (#1278182)

ma quale storia, ma de che?

E’ un record molto meno importante per esempio rispetto a quello di essere riuscita a chiudere per quattro anni in Top 20 WTA e ripeto la maggior parte della gente di fronte a quel dato direbbe sempre:

“si ok, va bene, ma best ranking n 10 WTA per otto settimane o n11 WTA per quattro settimane su una carriera di 15 anni non è che cambia granchè!!”

La gente non è stupida che si fa infinocchiare dai mass media per ogni….. che dicono!!

Goodbye.

Fab

PS per la cronoca, anche Silivia Farina riuscì a chiudere per quattro anni in Top 20 WTA singolare!!

Ovviamente considerando la carriera in totale la Pennetta ha vinto di più ma i perchè ci sono e già li ho spiegati in un precedente post.

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Hector (Guest) 25-02-2015 19:03

La Farina e’ stata una grandissima signora nel panorama tennistico. L’ unico motivo valido per non apprezzarla sarebbe essere celiaci.

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pallettaro (Guest) 25-02-2015 18:24

@ Fab (#1278157)

Mi sfugge il nesso tra il tifo di un utente per una tennista o per l’altra e la veridicità del tuo discorso. Pennetta è per ora superiore a Roberta Vinci in termini di risultati, prize money, e posizione in classifica, ma siccome sono ancora entrambe in attività non possiamo ancora avere certezza assolute in quanto magari un giorno Roberta entrerà nelle 10 e farà una semifinale slam. Tuttavia, siccome non le ha ancora fatte non capisco il tuo ragionamento. Il tennis è uno sport durissimo ove vi è un grande equilibrio. Tutto lì.

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pallettaro (Guest) 25-02-2015 18:05

@ Fab (#1278157)

Tutte affermazioni un tanto al chilo e per sentito dire.
Pennetta ha vinto di più, ha fatto meglio negli slam, ha fatto meglio in Fed Cup (che ripeto io considero relativo), ha vinto su diverse superfici, ha avuto un migliore ranking, ed stata per maggior tempo nel tennis che conta rispetto a Farina. Coach o non coach dobbiamo attenerci a dati e non a valutazioni campate in aria.
Certo, alla fine fu solo una posizione la differenza tra Farina e Pennetta, frutto di una grande stagione rispetto alle tante grandi di Pennetta, ma lasciamo stare.
Vilas non arrivò mai al numero 1, ma per questo non lo posso ritenere inferiore ad un Rios o ad un Moya. Quindi bisogna guardare le carriere e valutarle in base al ranking e non viceversa.

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pallettaro (Guest) 25-02-2015 17:57

@ Fab (#1278171)

ma che centrano i coach, non possiamo valutare le giocatrici in base ai coach, siamo seri. Allora è impossibile dare una valutazione obiettiva.
Non capisco perchè continui ad elencare dettagli su cose che non centrano nulla con il valore delle giocatrici. Tra Farina e Pennetta preferisco mille volte la Farina, perchè mi piaceva di più come giocatrice, così come ho sempre preferito Schiavone e Vinci a Pennetta. Tuttavia questo non mi annebbia il cervello e, pur rispettando la tua opinione, continuo a ritenere la carriera della Pennetta più vincente di quella della Farina, senza contare che entrare nelle 10 è diverso di arrivare di un pelo per 4 settimana al numero 11. Un contro è vincere 3 volte lo stesso torneo, un conto è vincere 10 tornei per loro natura diversi, in diverse condizioni climatiche e di superficie. Se escludiamo la semifinale all’Us Open suona un attimo come la barzelletta della giornata. Se a Wavrinka escludiamo L’Aus Open vinto allora mi diventa un giocatore da primi 10 al massimo.
La tua affermazione dei 33 anni top 30, ridicola e partigianamente pessimistica per una tennista del valore di Flavia non merita nemmeno di essere presa in considerazione in quanto Flavia oggi ha compiuto 33 anni!!!!

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pinkfloyd 25-02-2015 17:52

@ Fab (#1278157)

No ma non lo dico perché sono tifoso della Pennetta, lo dico perché la storia è andata così.
Lo so che non c’è molta differenza tra 11 e 10, ma la storia la fa essere diventata 10, anche per un’ora sola.
Così come c’è differenza tra chi è 2 e chi è 1, perché quell’1 ha significato maggiore ed entra dritto nella storia, anche se quella all’1 lo è per una mezz’oretta e quella al 2 lo è per 30 anni.

Ma non importa, tu fai bene a vederla a modo tuo, poi togliamo spazio all’ottima Silvia Farina e all’ottimo articolo di Orecchio.
Poi se siamo finiti a parlare di Pennetta non è colpa mia, eh, quindi come vedi, anche “voi” contribuite alla causa 😮

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Fab (Guest) 25-02-2015 17:40

@ pallettaro (#1278086)

ma che vai dicendo??

Perciò, una ha un coach bravo subito nella prima metà della carriera per via del fidanzato famoso e tutti i meriti sono suoi??

Ti informo che nello sport professionistico ad alto livello i bravi coach fanno spesso e volentieri la differenza!!

Per tua informazione giocare in fed cup ed essere vincenti fa tanto per il brand ( titoli nei giornali e sponsors) delle tenniste professioniste, poi se tu non ne tieni conto è un tuo gusto personale!!

Ti informo anche che la Pennetta a livello di Slam ha conseguito in più della Farina solo la semifinale agli US Open e che la Farina però invece si qualificò per due volte al Master di fine anno!!

Ti informo anche che la Farina e la Pennetta hanno chiuso l’anno in Top 20 per quattro anni ossia sono alla pari!!

La Farina chiuse la carriera nel 2005 in Top 30 a 33 anni, staremo a vedere se la Pennetta farà molto di meglio!!

Viste le premesse, sembra difficile!!

Saluti.

Fab

27
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Fab (Guest) 25-02-2015 17:21

@ pinkfloyd (#1278110)

e allora:

1) in primis fra me e te la differenza è che tu sei un tifoso della Pennetta e io no ma solo delle italiane in genere ( perchè danno un esempio positivo alle altre giovani italiane ) e quindi tu hai un enorme conflitto d’interessi emotivo che non riesci a vedere l’evidenza nella sostanza che fra stare N 11 WTA per 4 settimane e stare N 10 WTA per otto settimane non c’è oggettivamente tutta sta differenza!!

E infatti, guarda caso che strana coincidenza, per fare fumo i mass media dicono sempre “la prima a entrare in top 10” e mai specificano come N 10 per otto settimane, altrimenti la maggior parte della gente ( non è che tutti tifano Pennetta!! ) direbbe: “si ok, va bene, ma best ranking n 10 WTA per otto settimane o n11 WTA per quattro settimane su una carriera di 15 anni non è che cambia granchè!!”

2) Guarda caso, Andreaandre che tifa per la Vinci è d’accordo con me che però non tifo nemmeno per la Vinci e guarda caso, che strana coincidenza, gli head to head fra le due stanno 5 a 4 a favore della Pennetta e se fra le due ci fosse stata tutta sta gran differenza negli head to head la Pennetta avrebbe prevalso molto di più!!

E infatti il best ranking della Vinci in singolare fu N 11 WTA e con un fisico per natura meno prestante di quello della Pennetta!!

Saluti.

Fab

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pinkfloyd 25-02-2015 16:49

@ Fab (#1278053)

Ma la differenza c’è eccome, perché si parla di top 10.
E mai nessuna, prima, aveva raggiunto la top 10 in Italia.
Mi pare una cosa banale.
Ed essere top 10 fa la Storia, non solo in Italia (in Italia ancor di più, perché nessuna c’era riuscita prima, appunto, dall’anno 0 a.c. fino al 2009 d.c.) e qualunque giocatrice al mondo vorrebbe entrare, un giorno, in questa fatidica elite di giocatrici.

Così come esiste l’elite delle giocatrici vincitrici di Slam…e chi fa finale o semi, in questa elite non ci entra.

25
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Figologo (Guest) 25-02-2015 16:42

Una parola: sexy.

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Gaz (Guest) 25-02-2015 16:41

Giocava molto bene a Tennis,ottimi fodamentali,un Tennis cosi´pulito da far giocare spesso molto bene anche le sue avversarie.
Ho sempre associato la Pennetta a lei,ma per Fortuna hanno regalato qualche momento di Gloria al Tennis italiano,specialmente la Farina,in un momento di vacche magre nel periodo post Cecchini e Reggi.

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pallettaro (Guest) 25-02-2015 16:17

@ Goergestuttalavita (#1278023)

ma non è vero. Pennetta 10 in singolare e 17 in doppio. Cecchini 9 e 11.
Matematica, non opinioni

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pallettaro (Guest) 25-02-2015 16:14

@ Fab (#1278053)

Quando parlo di tennis femminile, che seguo da 20 anni, non parlo MAI di Fed cup. Le motivazioni che indichi non scalfiscono di una virgola, anzi li accentuano, i meriti della Pennetta.
Anche in termini di classifica perchè Pennetta dopo un gravissimo infortunio è subito ritornata lì vicino, ora è 16 a 33 anni. C’è una enorme differenza in merito alla classifica, non in termini di posizione (10 o 11), ma di valore tennistico di una giocatrice che è stata per lunghissimo tempo nelle 20.
Al contrario, il can can mediatico, al rientro dall’infortunio e dopo alcune brutte sconfitte (foro italico e roland garros), la massacrò, ma reagì.

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Fab (Guest) 25-02-2015 15:56

@ pallettaro (#1277755)

La differenza nei risultati è facilmente spiegabile:

1)Farina trovò il suo allenatore, suo attuale marito, nella seconda metà della sua carriera, la Pennetta lo trovò nella prima metà della sua carriera a seguito del fidanzamento con Carlos Moyas che le indicò Gabriel Urpi come tennis coach, non solo, nella seconda parte della sua carriera ha trovato un allenatore ancora più bravo del precedente che si chiama Salvador Navarro!!

2) E non è finita, perchè la Pennetta i successi in Fed Cup li ha avuti anche grazie alle altre tre ( Errani, Schiavone, Vinci ), la Farina ai suoi tempi non aveva altre tre compagne tanto competitive come le altre tre sopramenzionate!!

3) Ai tempi della Farina, i prize money tornei WTA erano in media la metà rispetto ai tornei ATP, dopo la battaglia delle sorelle Williams ( 2007 ) i prize money torney WTA sono quasi alla pari con quelli dei tornei ATP!!

E si sa che nello sport professionistico quando ci sono molti più soldi in ballo anche le motivazioni sono diverse!!

Poi a parte tutto, si stava parlando solo ed eslusivamente di best ranking N 11 WTA per 4 settimane vs N 10 WTA per otto settimane e del perchè di uno se ne è parlato molto e invece dell’altro pochissimo, visto che tutta sta grann differenza nella sostanza non c’è mai stata!!

Saluti.

Fab

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Goergestuttalavita (Guest) 25-02-2015 15:41

Fate un articolo anche sulla Cecchini che, non altrettanto bella ed elegante, è pur sempre l’italiana col maggior numero di tornei portati a casa

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Mats (Guest) 25-02-2015 15:41

Stilisticamente molto elegante aveva uno splendido rovescio che giocava sia piatto che slice.
Purtroppo è esplosa molto tardi ed ha raccolto poco per il potenziale che aveva.

La partita con Chanda Rubin – specialista dell’erba – e per tutti nettamente favorita contro la Farina, è stata una grandissima vittoria.

Comunque è stata la nostra migliore tennista per moltissimi anni.

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Fab (Guest) 25-02-2015 15:36

@ andreandre (#1277674)

la Vinci ha un viso molto carino per i mie gusti e penso che se fosse stata alta e magra come la Pennetta e se avesse avuto un fidanzamento con un tennista molto glamour come lo ebbe la Pennetta, della Vinci se ne sarebbe parlato molto di più!!

Comunque come tennis stilisticamente fra lei e le altre tre in circolazione, il suo è quello che preferisco di più!!

Ciao! Fab

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francesco (Guest) 25-02-2015 14:31

La Farina sconta anche il fatto di aver raggiunto il top in anni in cui il tennis femminile era ben più denso di campionesse con certi livelli di continuità rispetto ad oggi (probabilmente Serena di oggi è più forte di allora, ma la numero 6, 7, 8 non sono paragonabile).

A mio avviso questo è un dato abbastanza oggettivo.

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dacco (Guest) 25-02-2015 14:09

@ groucho (#1277774)

Tu invece un’occasione sensazionalistica per star zitto contro l’autore l’hai appena persa.

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groucho (Guest) 25-02-2015 13:42

Vedo che l’autore si guarda bene anche solo dal menzionare la tristemente “famosa” mail di Binaghi in cui apostrofava volgarmente la nostra tennista. Occasione sensazionalistica persa o accurata autocensura per la carriera?

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marypierce 25-02-2015 13:40

40 LOVE History: The Number 11

For a long time there was a barrier, a barrier many Italian players touched but never crossed – that is, until a very bright young talent from Brindisi busted through it a few summers ago.

Published May 22, 2013 12:00
40 LOVE History: The Number 11
Flavia Pennetta

ROME, Italy – With several Italians breaking into the Top 10 over the last few years, one might think it has been like this forever. But for a long time there was a barrier, a barrier many players touched but never crossed – until a bright young talent from Brindisi busted through it a few summers ago.

Though Raffaella Reggi and Sandra Cecchini had broken into the Top 20 in the late 1980s, it wasn’t until 2002 when Italy really started knocking on the door of the Top 10, as Silvia Farina Elia took her classic all-court game and gorgeous one-handed backhand all the way to three WTA titles – all on the clay courts of Strasbourg – and all the way to a career-high ranking of No.11 in the world.

Just one spot away from the Top 10 – but unfortunately, Farina Elia would go no higher.

Fast forward a few years to 2006 and another Italian with a classic all-court game and a gorgeous one-handed backhand – Francesca Schiavone – got up to a career-high ranking of No.11 in the world as well. We all know there was a lot more to come, but for a time, she too would go no higher.

Another Italian – Flavia Pennetta, a more modern style player with a big serve and big groundies – was the next to join the club, reaching No.11 a few years after Schiavone on February 9, 2009.

The curse was about to be broken – for seven years No.11 was a roadblock for Italian after Italian, but after a 15-match winning streak that brought her back-to-back titles at Palermo and Los Angeles and to the semifinals of Cincinnati, it was Pennetta who finally broke the barrier, moving up to No.10 on August 17, 2009, becoming Italy’s first ever female Top 10 player – they had already done it on the men’s side, with Adriano Panatta and Corrado Barazzutti both doing it way back in the 1970s.

“This means a lot – everyone was expecting this from the beginning of the year because I was No.11 in February, and they were talking about it all the time,” Pennetta said that day. “It’s a dream come true. I always hoped to be one of the best players in the world, and now I’m there. It’s just crazy.”

It’s amazing what one player’s breakthrough can inspire – in the years that have followed two more Italians have cracked the WTA’s biggest elite, and gone higher even, with Schiavone making the Top 10 after winning Roland Garros in 2010 (and eventually going as high as No.4) and Sara Errani cracking it after her Roland Garros final in 2012 (and this week setting a new career-high of No.5).

There’s another one in waiting – Roberta Vinci set a career-high of No.12 just last month – and Italy is a doubles powerhouse too, with Pennetta, Errani and Vinci all reaching No.1 in the team discipline.

Needless to say, once that barrier fell, the Italians sure came charging through…

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pallettaro (Guest) 25-02-2015 13:23

@ Fab (#1277648)

la differenza ci fu, eccome. Farina fu certamente un grandissima tennista con una qualità di gioco molto importante, ma non si possono paragonare i suoi risultati con quelli di Pennetta. Farina impiegò molto tempo ad essere competitiva per sue debolezze caratteriale che a conti fatti purtroppo contarono e devono contare in un ipotetico confronto con Flavia. Non parlo di qualità di gioco, ma come intensità, fisicità, potenza, corsa e qualità di agonista Pennetta fu CERTAMENTE superiore a Farina. Farina diede all’Italia momenti di bel tennis e di grande compostezza nel comportamento, ma Pennetta ha raccolto molti più risultati di Farina, evidenziando un maggior carattere, una maggiore voglia di lottare all’ultimo sangue.

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pinkfloyd 25-02-2015 11:04

Pennetta è stata semplicemente la prima italiana, nella storia del tennis italiano, ad essere entrata in top 10.
A livello statistico è così.

Il fatto che non fosse brutta (e fosse stata fidanzata con Moya :shock:) o altre cose che leggo, che c’entra, che discorso è?
Se non fosse entrata nelle 10, comunque anche lei non avrebbe fatto la storia, anche fosse stata Brigitte Bardot.
Non sarebbe diventata “famosa” se fosse rimasta al numero 11 o 12, comunque.

Poi dicono, si lamentano quando di parla male di Errani…

Poi la carriera di Flavia è di tutt’altro spessore rispetto a quella della Farina, come titoli, come importanza dei titoli e come risultati Slam.
E non si valuta solo il ranking nel tennis, non c’è bisogno nemmeno di dirlo.

Sicuramente Silvia Farina è rispettabilissima, ma questo cercare capzioso di paragonare sempre e appigliarsi e inventarsi storie, non c’entra nulla con la materia che trattiamo ogno giorno.

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andreandre 25-02-2015 10:59

@ Fab (#1277648)

sono d’accordo con te..per lo stesso motivo la notizia dell’infortunio della Vinci ha 2 commenti mentre se fosse stato della Giorgi ne avrebbe come minimo 95 di commenti

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marypierce 25-02-2015 10:41

Silvia Farina!
Quanto l’ho amata.
Grandissima giocatrice e grandissima persona.
Curiosamente, l’ho persino sognata qualche notte fa! =)
L’unico peccato sono tutte quelle finali non trasformate in titoli.
Ma rimane comunque una grande.
Grazie Orecchio!

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Fab (Guest) 25-02-2015 10:09

@ andreandre (#1277631)

se la Pennetta quando entrò in Top 10 e raggiunse il suo best ranking di N 10 WTA per otto settimane fosse stata una racchietta anonima qualunque non ci sarebbe stato tutto quel gran can-can mediatico, poi mettici anche che poco tempo prima era stata la fidanzata di Carlos Moyas e allora che Silvia Farina sfiorò anni prima il N 10 WTA per soli 45 punti mediaticamente non ebbe alcuna risonanza ( anche perchè era già sposata e non era considerata una sexy girl ) che poi stringendo andando al succo del succo fra stare N 11 WTA per 4 settimane e stare N 10 WTA per otto settimane non è che ci sia oggettivamente tutta sta differenza!!

Saluti.

Fab

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Alessandro (Guest) 25-02-2015 09:55

Stilisticamente la migliore tra le italiane. Completa, pur non eccellendo in nessun colpo in particolare.

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gruff (Guest) 25-02-2015 09:51

ECCO silvia farina e’il tennis per alcuni aspetti ..davvero piacevole vederla giocare come quando sono al top roberta vinci e francesca schiavone..uniche nel loro genere…con poche altre ancora…

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andreandre 25-02-2015 09:44

Grande tennista italiana, oscurata dalla generazione successiva di tenniste..se avesse raggiunta la top10 sfiorata di pochissimo sarebbe stata un’altra storia

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cataflic (Guest) 25-02-2015 09:39

Una gran classe ed eleganza…anche oggi che segue in panchina le nostre bimbe uder ha una grandissimo charme.
:mrgreen:

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gattone (Guest) 25-02-2015 09:28

io c’ero a wimbledon quell’anno, e ho ammirato la silvia nazionale dal vivo,

non so bene perche’ ma mi ricordo piu’ del fondoschiena della kournikova in quell’edizione

vero spettacolo 😆

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Mirko91 25-02-2015 09:24

mitica silvia!!!!

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Luigi44 (Guest) 25-02-2015 08:42

Mi piaceva molto, Silvia, proprio per gli aspetti sottolineati da A. Orecchio. Concordo assolutamente: lei è un esempio di giocatrice che ha ottenuto il massimo dai propri mezzi. Brava Silvia, ci anche grazie a te il nostro tennis femminile ha avuto l’exploit che tutti conosciamo!

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