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Break Point: Inizia la stagione dei Masters 1000

08/03/2012 17:19 5 commenti
Stasera iniziera il torneo Masters 1000 di Indian Wells
Stasera iniziera il torneo Masters 1000 di Indian Wells

Break Point – Numero 2 – Giovedì 08 Marzo 2012

Sta per cominciare il Masters 100 di Indian Wells che, insieme a Miami e al Masters di fine anno, è considerato l’evento più importante dell’anno dopo i quattro Slam (mettendo su un altro piano la Coppa Davis e in particolar modo le Olimpiadi).

Questo primo vero torneo importante della stagione dopo l’Australian Open arriva in un momento in cui è appena passato il classico mese della stagione che in genere serve più a rivelare volti nuovi che ad altro

Così non è stato quest’anno. Infatti i vari tornei di Rotterdam, San Jose, Memphis, Dubai(che è stato l’appuntamento di maggior prestigio di questo periodo) e Acapulco hanno sancito l’incredibile continuità di Ferrer, la grande fame di vittorie che Federer ha ancora e il ritorno sempre più imminente, se non definitivo, ai livelli altissimi del tennis di Juan Martin Del Potro.

Forse proprio questa è la notizia più importante per il tennis perché il gigante di Tandil, dopo aver raggiunto i quarti a Melbourne lasciando qualche dubbio sulla prestazione opaca contro un eccellente Federer, ha vinto diverse partite raggiungendo la finale a Rotterdam ,la vittoria a Marsiglia e la semifinale a Dubai.

L’unico in grado di batterlo è stato proprio il “Re”, che lo ha dominato a Rotterdam e che invece ha sofferto nella terra degli sceicchi, a dimostrazione dei rapidi progressi compiuti da Juan Martin.

Altra conferma di ciò sono stati anche gli importanti scalpi di Berdych, ”malmenato” in semifinale a Rotterdam e di Tsonga, battuto per ben due volte nell’arco di cinque giorni. Quello che ancora manca probabilmente al sudamericano è qualche soluzione alternativa ai suoi due o tre schemi,peraltro fenomenali, cosa che forse gli permetterebbe di avvicinarsi ai Fab 4.

In questo senso va comunque detto che l’argentino ha fatto vedere delle discese a rete tutt’altro che disprezzabili, ma che troppo spesso si sono rivelate fugaci; ha pure provato a variare un po’ con il rovescio in back e qualche palla corta, ma anche queste, le ha effettuate molto di rado.

Per quanto riguarda il resto del suo gioco il servizio è tornato quello fenomenale di una volta, anche se la percentuale di prime palle di servizio tende troppo spesso ad abbassarsi nei momenti clou dei match importanti (in particolar modo nel tiebreak del secondo set contro Federer a Dubai) e la seconda può decisamente essere resa più consistente, mentre per quanto riguarda il gioco da fondocampo,Del Potro è tornato ingiocabile per la maggior parte degli altri tennisti del circuito.

Detto delle due vittorie di Ferrer sulla terra di Buenos Airese di Acapulco, passiamo a Federer.Lo svizzero ha giocato un torneo abbastanza sottotono a Rotterdam rimontando da 6-4 3-1 contro Davydenko in semifinale, per poi esprimere un ottimo tennis in finale con il già citato Del Potro.

A Dubai si è invece dimostrato più centrato e solido, esprimendo qualche sprazzo di gran tennis oltre ad un gioco difensivo estremamente migliorato, arma che per i grandi tornei gli potrà essere molto utile. In terra araba infatti non ha perso neanche un set, pur arrivando sia nel primo che nel secondo set al tiebreak con Del Potro in semifinale; in finale si è trovato di fronte Andy Murray, che aveva battuto abbastanza agevolmente Djokovic, che deve ancora ritrovare la migliore condizione psicofisica.

Anche l’ultimo atto del torneo è stato equilibrato ma nei momenti topici della partita Roger è stato più bravo di Murray, non lucidissimo come nel match precedente. Il tennista di Basilea ha così archiviato il settantaduesimo torneo in carriera vincendo con il punteggio di 7-5 6-4.

Adesso la problematica principale per Roger è senza dubbio quella che risponde al nome di Rafa Nadal. L’anno scorso, senza contare le partite a senso unico (e abbastanza singolari come andamento) di Miami e del Master di fine anno, a Parigi e a Madrid Federer aveva dato la sensazione che a poco a poco stava trovando un antidoto al gioco del maiorchino,pur avendo perso in entrambe le occasioni.

La partita di Melbourne, dove forse si è visto il miglior Nadal della storia,almeno sul cemento, è stata molto condizionata dai sessantuno errori non forzati dello svizzero; nonostante tutto questo il match è stato sempre in bilico e Roger non ha avuto nessun calo, fatta eccezione per la fine del secondo set, nell’arco di quasi 4 ore di gioco, a dimostrazione di una tenuta fisica che,sebbene inferiore a quella dei primi due giocatori del mondo, può fargli vincere almeno, secondo il mio modesto parere, un altro Slam.

Quello che deve fare ora lo svizzero è studiare in modo meticoloso quali sono le varianti di gioco che possono mettere in difficoltà il tennista iberico, insieme ad una maggiore solidità mentale e di gioco. Ad esempio delle soluzioni interessanti potrebbero essere un’esecuzione degli attacchi più profonda e potente, un gioco che ricerchi più spesso le diagonali e i colpo in contropiede, cosa che il maiorchino soffre molto, delle discese a rete eseguite non con continuità ma in modo intelligente e quando lo consentono il momento e la situazione di gioco; sarebbe anche importante un utilizzo del rovescio in back che allontani dal campo lo spagnolo e che ammortizzi il suo potente dritto, unito ad un uso della smorzata che può essere fondamentale.

Altra cosa fondamentale è la risposta al servizio, che si trova a dover eseguire nove volte su dieci con il rovescio. Annacone gli ha imposto giustamente di ridurre all’osso le risposte in back che però in un servizio esterno di Nadal, soprattutto quello da sinistra, potrebbero consentire allo svizzero di iniziare lo scambio senza perdere campo.

Mettere in pratica tutte queste cose in poco tempo ovviamente è impossibile e per questo il proseguo della stagione e il susseguirsi dei Masters 1000 sarà importante,proprio perché consentiranno ai migliori giocatori del mondo di trovare la forma migliore per il periodo che va da Parigi fino alle Olimpiadi, cercando delle alternative di gioco molto importanti,proprio come nel caso specifico di Federer con Nadal.

Proprio lo spagnolo arriva ad Indian Wells dopo circa quaranta giorni di riposo e di allenamenti, in seguito ad un Australian Open che lo ha visto un’ennesima volta rinascere e che lo ha reso ancora più forte di prima. Vedremo se anche lui sarà riuscito a lavorare sulle proprie difficoltà,come ad esempio l’incisività della seconda di servizio,una maggiore spinta con il rovescio,oltre ad una profondità più costante dei propri colpi.

Per quanto riguarda invece Djokovic, dopo aver vinto l’Australian Open ha dovuto un po’ rifiatare, cosa che si è vista a Dubai e questo periodo di tornei serviranno anche a lui per ritrovare la spinta giusta e una condizione ottimale. Murray ha invece lasciato dei dubbi dopo Dubai,mostrando ottime cose contro uno spento Nole, giocando però in modo discontinuo in finale.

La primavera porterà consiglio anche a lui. Adesso non ci resta che vedere cosa accadrà in questo importante appuntamento, sperando che ci sia grande spettacolo, cosa di cui questo sport ha sempre bisogno.


Gabriele Ferrara (alias “forza ginepri”)


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5 commenti

Luigi (Guest) 10-03-2012 20:53

Forza Federer..cmq complimenti per il bell’articolo.

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forza ginepri 08-03-2012 21:55

Non è rapidissimo ma abbastanza,anche se ad esempio l’anno scorso il servizio non era una componente particolarmente importante e si rispondeva con tranquillità,vedremo quest’anno visto che le cose cambiano molto rapidamente ormai 🙄

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gabry96 (Guest) 08-03-2012 21:40

Scritto da GIALAPPA SBANDY REMIX
Appena prendo una settimana di ferie lo finisco di leggere.

ahahaha hai ragione :mrgreen:

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Karlo 08-03-2012 19:58

haha secondo voi il campo di indian wells è molto veloce?

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GIALAPPA SBANDY REMIX 08-03-2012 17:48

Appena prendo una settimana di ferie lo finisco di leggere.

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