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Ferrero dopo l’addio ad Alcaraz: “Sto soffrendo, serve tempo. Non è una rottura facile”

25/12/2025 10:20 8 commenti
Juan Carlos Ferrero con Carlos Alcaraz - Foto getty images
Juan Carlos Ferrero con Carlos Alcaraz - Foto getty images

Una separazione che assomiglia più alla fine di una storia d’amore che alla conclusione di un semplice rapporto professionale. È questo il tono, intimo e doloroso, con cui Juan Carlos Ferrero ha raccontato a Marca la rottura improvvisa con Carlos Alcaraz, il giocatore che ha plasmato fin dall’adolescenza fino a portarlo al numero uno del mondo.

Ferrero parte dall’origine della frattura, individuata nel mancato rinnovo del contratto. Una discussione rimasta sospesa, mai davvero affrontata fino in fondo: «Quando finisce un anno bisogna rivedere alcuni aspetti contrattuali. C’erano alcune cose su cui non eravamo d’accordo. Forse si sarebbero potute risolvere sedendoci a parlare, ma alla fine non l’abbiamo fatto». Una mancata comunicazione che ha finito per pesare più delle divergenze stesse.

Il cuore dell’intervista, però, è il racconto del dolore umano. Ferrero non nasconde quanto la rottura sia stata traumatica: «Abbiamo avuto un rapporto allenatore-giocatore molto stretto. Abbiamo entrambi bisogno di tempo per elaborare questa separazione. In questo momento sto soffrendo. Ci deve essere un periodo di lutto. E credo che mi farà male vederlo giocare nei tornei». Parole che restituiscono la profondità di un legame costruito in anni di lavoro quotidiano, viaggi, vittorie e tensioni condivise.

Sul fronte economico, Ferrero è netto nello sgombrare il campo da equivoci: «Non ho mai preso in considerazione l’aspetto finanziario. Non è mai stata la cosa più importante per me. Avevamo tutti l’idea di continuare, poi è successo quello che è successo». Una precisazione che allontana l’idea di una rottura legata esclusivamente al denaro.

Il tecnico valenciano spiega anche perché, almeno per ora, non prende in considerazione nuove sfide professionali: «Non è un periodo piacevole. Viaggiare così tanto, stare lontano da casa, tutto questo ha un prezzo. Ho adattato il mio stile il più possibile a Carlos. Ora ho bisogno di due o tre mesi di riposo e di far passare il dolore». Solo dopo, eventualmente, valuterà altre opzioni.

Alla domanda su una possibile chiamata di Jannik Sinner, Ferrero risponde con sincerità disarmante: «È qualcosa su cui dovrei riflettere. Sono giocatori straordinari, ma non è il momento di pensare a questo. I miei pensieri sono ancora rivolti a Carlos. Ho ricevuto proposte, ma è impossibile per me stare con qualcun altro adesso».

Eppure, nonostante la ferita ancora aperta, Ferrero non chiude del tutto la porta al passato: «Con il rapporto che abbiamo avuto, chiudere definitivamente non sarebbe logico, né per lui né per la squadra». Una frase che lascia spazio al tempo, unico vero giudice di una separazione che, oggi, fa ancora molto male.



Francesco Paolo Villarico


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8 commenti

Tennista dastrapazzo 25-12-2025 13:26

Comunque Ferrerò ci mette del suo per aumentare la pressione sulla faccenda e tenere i riflettori accesi, facendo la parte del “sedotto e abbandonato” mi dà la sensazione abbia il dente un tantino avvelenato…

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Tennista dastrapazzo 25-12-2025 13:21

Se così fosse, intendo decisione non presa o condivisa del tutto dall’atleta ma indotta dall’esterno credo che sarà inevitabile x Alcatraz risentirne e la pressione farà un macigno

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MARMAS 25-12-2025 12:51

Scritto da Kenobi
Confermato che la rottura viene dalla famiglia e non dall’atleta.
Ora vedremo dove lo porteranno i familiari.
A mio avviso non chiude completamente a Carlos.
Comunque è significativa la differenza con Jannik venuto via a 13 anni da casa ed in grado di chiudere autonomamente con Piatti e ricrearsi un team da zero.

Credo che per Sinner l’autonomia sia stato uno dei valori centrali del suo percorso di crescita, come persona e come tennista.
Alcaraz ha sempre avuto più bisogno di essere seguito e guidato.
Questa differenza tra i due si vede chiaramente anche in campo, con l’altoatesino molto più incline a fare le sue scelte da solo e meno bisognoso del supporto della panchina.
Alcaraz ovviamente rimane un tennista dai mezzi tecnici e atletici sterminati, ma credo che l’assenza di Ferrero si farà sentire, soprattutto per le letture tattiche delle partite e soprattutto a match in corso.
Vedremo che succede… l’Australia è ormai dietro l’angolo.

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Eunosio (Guest) 25-12-2025 11:38

..la vita è difficile anche x i fuoriclasse

Curiosissimo di vedere come CA giocherà AO, vedere se avrà un calo o meno.
In teoria nel breve nn dovrebbe cambiare molto, si continuano ad applicare le cose di sempre.
Ma potrebbe esserci un turbamento da separazione o una carenza strutturale per l effettiva assenza del coach

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Kenobi 25-12-2025 11:11

Confermato che la rottura viene dalla famiglia e non dall’atleta.

Ora vedremo dove lo porteranno i familiari.

A mio avviso non chiude completamente a Carlos.

Comunque è significativa la differenza con Jannik venuto via a 13 anni da casa ed in grado di chiudere autonomamente con Piatti e ricrearsi un team da zero.

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+1: eternauta, MARMAS, marcauro
il capitano 25-12-2025 10:52

Il figliol prodigo Carlitos tornerà all’ovile.

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sayan (Guest) 25-12-2025 10:35

quindi si deve presumere che la rottura sia effettivamente dovuta al fatto che la famiglia Alcaraz insisteva per la residenza all’accademia di Murcia, mentre Ferrero voleva che si allenasse a quella di Villena.
entrambe le posizioni sono lecite e condivisibili, ma ovviamente inconciliabili

2
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piper 25-12-2025 10:28
1
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