
Tsitsipas riparte dal padre: nuovo inizio a Toronto dopo la separazione da Ivanisevic


Sono passati appena due giorni dall’annuncio ufficiale della separazione con Goran Ivanisevic, ma Stefanos Tsitsipas è già pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera. Venerdì, a Toronto, il greco è tornato in campo per allenarsi, seguito di nuovo da suo padre Apostolos, con cui aveva già condiviso tutti i principali successi della sua carriera.
Sul caldo cemento canadese, Tsitsipas ha disputato una lunga sessione di allenamento con Karen Khachanov. I due, avversari in ben dieci precedenti ufficiali sul circuito, hanno lavorato a lungo su scambi incrociati, mettendo a punto la condizione in vista dell’esordio al National Bank Open, dove il greco è testa di serie n.23 e affronterà al secondo turno l’australiano Christopher O’Connell o un qualificato.
La decisione di separarsi da Ivanisevic era arrivata solo mercoledì, attraverso una dichiarazione affidata ai social:
“Lavorare con Goran Ivanisevic è stata un’esperienza breve ma intensa, davvero un capitolo prezioso del mio percorso. Sono grato per il tempo, l’impegno e l’energia che ha dedicato a me e al mio team,” ha scritto Tsitsipas.
Dal canto suo, Ivanisevic ha spiegato a HRT i dettagli della separazione, sottolineando la serenità dell’addio:
“Abbiamo parlato, ci siamo ringraziati a vicenda, nessuna tensione. Ha scelto di tornare a lavorare con suo padre e sono convinto che sia la soluzione migliore per lui. Stefanos ha sempre espresso il suo miglior tennis con il padre accanto: lo conosce meglio di chiunque altro, è davvero un progetto di famiglia.”
Dopo un inizio di stagione complicato (19 vittorie e 13 sconfitte secondo), il greco punta a ritrovare fiducia e risultati proprio a Toronto, dove nel 2018 fu protagonista di una finale memorabile. Ora, con papà Apostolos di nuovo in panchina, Tsitsipas va a caccia di riscatto e stabilità.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Apostolos Tsitsipas, Stefanos Tsitsipas
Una gestione troppo “familista” potrebbe non fare bene ai risultati…e poi troppi proclami sui social possono essere controproducenti (vedi l’ amore eterno con citazioni filosofiche per Badosa). A volte il banalissimo “testa bassa e lavorare” funziona di più ….tra il “dire di fare” e il “fare in silenzio” c’è differenza…
Sembra un percorso familiare, più lungo e tortuoso, simile a quello della Kenin. Speriamo che ora torni a generare bel tennis, perché ne è capace. Ora che non c’è più la Badosa forse torna nei ranghi.
Vedo che più di uno sta perculando Tsitsipas. Di quelli che lo stanno perculando c’è qualcuno che è stato n. 3 al mondo in un qualcosa? La voce rispetto questa sconosciuta.
Ritrovare il miglior Tsitsipas sarebbe bello per il tennis mondiale, ma la vedo dura con il rapporto simbiotico con il padre, che sembra aver esaurito i suoi spunti tecnici…
Io sono nato campione.
È che dopo la nascita…
Nemmeno se si facesse allenare dal Padreterno ritornerebbe n.3. Ringrazi il furto di Montecarlo dove non fu chiamato il doppio fallo per il 4/1 e servizio Sinner per una comoda vittoria del Magnifico.
Onora il Padre e snobba il resto, bravo tsitsi.
Un ante inferno dopo l’altro per il tronfio manichino di Atene ritornato a tentare di suggere il disseccato capezzolo paterno. Esattamente collocato dove e come Dante colloca gli ignavi…
Mi scompiscio dal ridere …